Benvenuto Giorgio Tundo!
Il mio consiglio per il tuo prossimo compleanno mirato lo trovi qui sotto.
Anche Niko ti ha suggerito una località vicina, ma questa è decisamente migliore perché mette Giove quasi perfettamente incollato al Discendente.
Auguri.
Tranquillo, Lorenzowizard: quel ratto di fogna puzza talmente che si avverte il lezzo a un chilometro di distanza e ora puzza come una carogna perché forse è morto e non lo sa neanche. Comunque avevo capito benissimo chi era e leggerai più giù la mia risposta che avevo già scritto quando mi è giunta la tua segnalazione.
Per Nettuno che potrebbe compromettere la tua attività di scrittore non mi preoccuperei, anzi, esso potrebbe farti raggiungere vette impensabili, se pensiamo, per esempio al pescino Victor Hugo.
Quando vorrai provare a chiedere aiuto alle stelle per pubblicare, chiedi aiuto qui perché questo è il sito giusto.
Intanto, più giù inserisco il ritratto astrologico di Totò che mi hai inviato e, appena trovo il mio, di molti anni fa, pubblico anche quello.
Dear Neena. I don’t know when I will return in USA. It depends even if I will be able to find a very good publisher for my books. When I will return in USA , I will write it, on the blog, with a large anticipation, so we could be able to organize a free Active Astrology Seminar.
For Ravi . Have you considered an Aimed Solar Return for Saint Louis , Michigan ? I think that it is good, indeed.
If he will go in Hobart could have a good year for work with many many fights…
He could have even a mourning, but not because he will put a stellium in the 11^ House.
The very dangerous situation for Hobart is if he was born early: Mars will fall in the 12^ House, but this great damage could be a richness for the future.
Best regards.
Per Scara. Non ho commentato la parte in cui hai scritto dei Nodi Lunari e di altri elementi che sono estranei completamente all’Astrologia che studio io perché, semplicemente, so nulla della stessa.
Per Catia. Vediamo se intervengono altri, altrimenti mi faro vivo io, ricordandomelo.
Per ANONIMO MOLTO ANONIMO. Qualche giorno fa l’amico Al Rami mi ha inviato una mitragliata di domande di argomento statistico. Ho risposto alla sua prima domanda e poi gli ho detto che risponderò alle altre in una serie di “pillole” dedicate, quando la scaletta dei miei prossimi impegni me lo permetterà.
Ora mi giunge la tua lettera che per lo “stile” (si fa per dire) e per la fattura mi fa pensare che sia il post di un astropet, anzi di quell’astropet.
Se è come penso, e la cosa sembrerebbe confermata dal fatto che di Anonimi Anonimi su questo blog non ce ne sono più, allora dovresti sapere che le uniche risposte che ti giungeranno da me, le riceverai attraverso una sentenza di tribunale penale di Napoli. Sarà mio impegno preciso dedicare anche le ultime energie, se potrò andare avanti per altri dieci anni almeno, onde farti ricevere la giusta punizione per il tuo squallido comportamento da topo di fogna che striscia e che non ha mai avuto il coraggio di firmarsi con nome, cognome e indirizzo, pur avendo cancellato il 95% di tutto quello scritto contro di me.
Ma oggi mi trovi magnanimo e ti risponderò perché la tua domanda, prima di essere vile e cattiva, è soprattutto molto scema.
Infatti io ho dichiarato, ieri e sempre, che la mia statistica sulle coppie diede esito negativo e valeva zero sul piano scientifico.
Avendo dichiarato ciò, che differenza farebbe se io, all’interno della stessa, avessi preso una svista (non mi sono andato a rileggere il mio lavoro originale)?
Dunque, torna pure nella fogna e stai molto attento perché vi è, in giro, una potentissima campagna di derattizzazione.
Ritratto Astrologico di Totò
Totò - Un ritratto astrologico
Chiunque si sia accostato per la prima volta all'oroscopo di Totò con in mente il personaggio funambolico dei film ha provato un'impressione assai strana, come avesse di fronte il ritratto di un individuo completamente diverso.
Ma si tratta di un inganno dovuto alla particolare natura dell'uomo, che se in pubblico impersonava l'esilarante Totò, in privato era tutt'altro, il serio e austero principe De Curtis; e l'oroscopo descrive quest'ultimo in modo più diretto del primo, il personaggio teatrale che del principe rappresentava la "maschera".
Come egli stesso ha dichiarato "Totò è il clown che guadagna il pane per me, Antonio De Curtis, principe di Bisanzio".
Nell'oroscopo di quest'uomo straordinario troviamo un AS in Pesci, ben quattro astri rapidi, tra cui il Sole, in XII Casa, e una dominante Nettuno (FC)-Saturno (vicino all'MC, in zona Gauquelin). Il secondo è molto forte perché anche congiunto alla Luna e quadrato all'AS. Questa configurazione non potrebbe descriverne meglio l'esistenza piena di problemi, lotte, malinconie ma anche straordinarie realizzazioni umane.
Figlio illegittimo di un nobile, crebbe senza padre, sentendone la mancanza per tutta la vita, e cercando in ogni modo di riparare a questa triste e confusa situazione (Nettuno-FC), per potersi appropriare di un cognome, di una genealogia, in un certo senso di un'identità (una volta ottenutala, potrà finalmente proferire il suo celebre motto "Signori si nasce"). Da ragazzo ebbe vita dura, e il suo viso fu deformato da un pugno che se contribuì a dare al suo volto quell'aspetto che tutti conosciamo, per un adolescente certo deve essere stato all'origine di molti complessi. La sua vita adulta fu per lungo tempo quasi randagia a causa dell'estenuante attività teatrale, segnata da un doloroso divorzio dalla prima moglie, dalla sciagura della morte dell'unico figlio maschio, appena nato, e dalla straziante vicenda di Liliana Castagnola, che fu in certo senso una vittima del lato "duro", tipicamente aquariano, di Antonio, che talvolta si manifestava nelle relazioni umane.
I suoi ultimi anni furono funestati dalla malattia agli occhi (problematica frequente della XII Casa), la sciagura peggiore per un uomo di spettacolo, tanto che poté continuare a recitare solo grazie al suo genio e a un'incredibile forza di volontà.
La sua ascesa professionale fu lenta (Saturno vicino all' MC, in zona Gauquelin), e se ricevette sempre l'ammirazione e l'amore del pubblico (Luna - MC), fu a lungo osteggiato dai critici, tanto da essere rivalutato solo dopo la morte.
Oltre alle prove e ai travagli, nella vita di Antonio De Curtis si ritrovano tutti gli altri aspetti tipici di chi ha una combinazione Pesci - Nettuno - XII Casa: l'ipersensibilità, gli sbalzi di umore, una tensione nervosa che egli aggravava con la sua abitudine al tabacco e al caffè (cause indirette della sua morte), l'importanza che attribuiva alle soddisfazioni dei sensi, la raffinatezza del gusto, la musicalità e l'attitudine alla poesia, l'immensa bontà e umanità che dimostrava verso le persone sfortunate, la "sua" gente, l'amato popolo di Napoli come verso gli animali e infine la filosofia fatta di mite e rassegnata sapienza popolare che traspare dai versi famosi di "A Livella" e costituisce anche un aspetto fondamentale del personaggio di Totò.
In armonia con il significato cosmico della sua Casa dominante e dei Pesci, le sue energie erano rivolte nella direzione del sacrificio, dell'oblazione di sé (si pensi all'impegno che, mezzo cieco, mise nella realizzazione dei suoi ultimi film, quando ormai ammirato e celebrato com'era avrebbe potuto rinunciarvi). In complesso lo si potrebbe realmente definire un grande benefattore, quasi un santo: un uomo che ha donato ristoro a milioni di cuori, lasciando dietro di sé stima, simpatia, gratitudine e un ricordo pieno di nostalgia.
Ma... il grande Totò? In questa descrizione, cosa vi è del comico dalla verve incontenibile, dalla mimica inimitabile e dalle immortali battute? Nulla, e nemmeno potrebbe, perché il comico Totò appare nell'oroscopo del principe De Curtis non come natura primaria dell'uomo, bensì come essenza di ciò che egli intendeva apparire sul palcoscenico (compreso, a volte, quello della vita): il personaggio, il ruolo in commedia, la maschera teatrale.
A consentire a questo saturniano - nettuniano di essere un grande comico, è stato il terzo pianeta in ordine di importanza nel suo oroscopo, Urano, e un formidabile Mercurio. Totò è colui che vediamo raffigurato da un segno dell'Aquario contenente una stretta congiunzione Sole - Venere, e un'altra, portentosa, Mercurio-Marte, sestile a questo Urano in IX, non lontanissimo dall'MC. Di chiunque abbia Urano e Mercurio così potenti si dovrà dire come minimo che è una persona di spirito e dalle ingegnose trovate; nel caso particolare di Totò questa brillantezza nell'espressione unita a un contenuto di malinconia ispirata, che emanava dal cuore dell'uomo, ha dato origine a quell'alchimia da cui si è sviluppato il personaggio.
Si comincia col giovane Totò, attore di pantomime dall'aspetto malaticcio e affamato: si termina con l'anziano attore protagonista di gag e truffe ai limiti dell'incredibile (come quella della fontana di Trevi venduta a un ingenuo turista) ma fatte sempre con scopi profondamente umani; il mondo di Totò non prevede il male né lo spirito di vendetta; è quello (saturniano) della vittime, dei poveri, degli oppressi, un po' (mercurianamente) marioli ma sempre (nettunianamente) idealisti e caritatevoli, che cercano con spirito (uraniano) di organizzarsi un modo di tirare avanti, di "arrangiarsi" , o almeno... di tirarsi fuori dai guai.
Tra i personaggi di Totò i più caratteristici e riusciti sono quelli dei popolani dalle tasche vuote che si ritrovano loro malgrado in situazioni paradossali, come in Guardie e ladri. Quando il Totò uraniano prende il sopravvento e si dimentica della modestia saturniana e della bontà nettuniana, ecco emergere in pieno il suo lato più stravagante, la pura capacità di far divertire, come in molti film di cassetta: questo Totò puramente comico, senza il retrogusto della tristezza, è però meno grande del primo.
Se la realizzazione umana di Antonio De Curtis è stata completa, ed egli ha lasciato dietro di sé solo amore e rimpianto, lo stesso non si può dire, in senso assoluto, di Totò. L'uomo, pur nella sofferenza, ha sviluppato il potenziale benefico scritto dagli astri alla sua nascita, l'attore, nonostante il suo fenomenale estro, non vi è riuscito. Tutti i critici moderni, perfino quelli che più lo ammirano, sono d'accordo su questo punto: Totò non è stato valorizzato a dovere dal cinema italiano, i suoi film di alto livello artistico sono pochi, mentre alcuni sono resi interessanti solo dalla genialità dell'attore, e molti sono mediocri in tutto e per tutto.
Se col suo eccellente Giove in VII Casa, Totò non ha mai faticato a trovare eccellenti partners artistici, per citarne solo qualcuno Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi e Nino Taranto, lo stesso non gli è accaduto con sceneggiatori e registi.
Qui soprattutto si rivela il potere del Saturno culminante di questo oroscopo, artefice del suo ingresso tardivo nel mondo del cinema (che gli era congeniale ben più di quello dell'avanspettacolo) e della sua carriera frammentaria.
Come già visto, una critica spocchiosa e snob lo considerava poco più che un guitto. Ma la critica non poteva allontanare da lui i grandi registi. Si potrebbe dire, senza andare troppo lontano, che il nostro "qui" non ha avuto fortuna, e che questa gli era riservata solo nel lungo periodo, come spesso accade nel caso di questa posizione di Saturno. (Saturno è il tempo, e come si dice "Tempo è galantuomo".)
La fortuna gli è toccata principalmente nelle relazioni umane (Giove), con l'eccezione di Liliana Castagnola (prezzo pagato alla congiunzione Luna-Saturno, che fra l'altro è malmessa rispetto al DS). Il resto, per Antonio De Curtis è stato lotta, tantissima lotta. E la sua grandezza è stata il frutto sudato di questa lotta assai più che di circostanze favorevoli. Dalla origine nobile Antonio De Curtis non ha tratto vantaggi, e se ha ricevuto aiuti, è sempre stato come un riconoscimento del suo valore. A differenza di quello che accade a molti uomini della sua categoria, che nascono mediocri e lo rimangono, in lui vi era fin dal principio quella speciale scintilla che è all'origine della grandezza: il merito dell'individuo a cui essa capita in sorte consiste nel saperla alimentare, e Antonio De Curtis lo ha fatto, realizzando una esperienza di vita che almeno dal punto di vista interiore ha corrisposto alle potenzialità iniziali.
Per l'astrologia, questo doveroso omaggio a un destino compiuto secondo le premesse scritte alla nascita deve essere l'equivalente dell'omaggio dello spettatore al valore dell'artista Totò, e di colui che lo ha conosciuto a quello dell'uomo Antonio De Curtis.
Lorenzowizard
Buona giornata a Tutti.