venerdì 26 luglio 2024

La necessità di una end-line in giurisprudenza

 

La necessità di una end-line in giurisprudenza
 

 


 

A mio parere sarebbe necessario stabilire una end-line, una linea di confine, un punto assoluto e non valicabile, in giurisprudenza, che rappresenti davvero una barriera ineludibile a migliaia di situazioni attualmente governate dal nonsenso.

 

Noi diciamo spesso “oltre ogni ragionevole dubbio.” Però diciamo anche che è necessaria una prova assoluta. E sovente facciamo l'esempio di prova assoluta riferendoci alla “pistola fumante”, vale a dire: le forze dell'ordine giungono sul luogo del delitto pochi secondi dopo il delitto stesso e viene trovato il presunto assassino ancora con la pistola in mano da cui sta uscendo fumo e poi si verificherà che quella è la pistola da cui è partito il proiettile che ha ucciso la vittima e quindi in quel caso non ci potrà essere neanche lontanamente un solo dubbio sulla colpevolezza del condannato. Ma ciò non è assolutamente vero.

Ne ho già parlato in più di un video YouTube, ne ho scritto in più di un mio blog e l'ho riportato anche all'interno di miei libri facendo l’esempio, con nome e cognome, di un caso notissimo di un pregiudicato che aveva ucciso davanti alle telecamere di un bar nel rione Sanità di Napoli, a pochi metri dalla telecamera, un altro pregiudicato che sedeva all'esterno di quel locale. La vittima beveva un caffè e lui aveva estratto la pistola e lo aveva ucciso. Ecco, allora più “pistola fumante” di quella non ce ne possono essere. Eppure in quel caso i suoi avvocati riuscirono a farlo assolvere, e non starò qui a ripetere come fecero, perché poi potrebbero cambiare le modalità, ma io credo che non ci siano limiti alle capacità di bravi avvocati, di cancellare anche una pistola fumante. Dunque dovremmo interrogarci e chiederci come riuscire, come fare in modo tale che esista davvero, nel Diritto, una linea di confine, assoluta.

Come dicevo una end-line che non si può e non si deve superare perché altrimenti tutto diventa relativo e se tutto diventa relativo, in una giurisprudenza in cui il rapporto è già troppo sbilanciato a favore della difesa, laddove invece si è sempre detto e si dice ancora in ogni sede che la costituzione italiana prevede un’assoluta parità tra l’accusa e la difesa in ogni processo, i “giochi diventano truccati.”

 

Anche ciò l’ho dimostrato riferendomi, per esempio, al caso di Adriano Sofri che ebbe nove, dieci, dodici processi e solo dopo ventotto anni dallomicidio andò in prigione. Un imputato, invece, giudicato innocente dopo tre gradi di giudizio, non potrà più essere processato per lo stesso reato, anche se dovessero emergere nuove e schiaccianti prove contro di lui!

Allora io credo che si dovrebbe stabilire, invece, appunto, un qualcosa che possa rappresentare un macigno, un assoluto, un confine inviolabile, come il monolito, per fare un esempio alto sul piano culturale, il monolito del film 2001 Odissea Nello Spazio che immaginarono Stanley Kubrick ed Arthur C. Clarke. Esso rappresentava il punto di inizio e il punto di fine di ogni discorso possibile sull’evoluzione dell’uomo sulla vita, sulla Terra e sulla vita anche fuori della Terra.

E questo macigno, secondo me, questa end-line potrebbe e dovrebbe essere il DNA di un soggetto sul corpo della vittima.

 

Allora io vorrei spendere qualche parola su ciò riferendomi a tre suggestioni particolari.

Il primo riguarda la figura, ma dovremmo dire più esattamente la caricatura di un avvocato così come lo immaginano i fratelli Coen nel film “L’uomo che non c’era”, un avvocato molto particolare, e poi vorrei riferirmi a due film di fantascienza, ma non per questo meno credibili, che io ho amato e che amo tantissimo e che sono “Codice 46” e “Gattaca.”

 

Allora cominciamo dal primo, vale a dire la figura, ma dovremmo forse etichettarla più come la “macchietta” del film “L’uomo che non c’era” dei fratelli Ethan e Joel Coen. Si tratta della figura di questo avvocato, Freddy Riedenschneider, interpretato da un fantastico Tony Shaloub.
 

Freddy Riedenschneider, il penalista principe del foro di Sacramento incaricato di difendere prima la moglie del barbiere e poi il barbiere stesso. Qui, forse, i Coen, si sono accaniti con una verve alquanto esagerata. Vero è che gli avvocati, negli Stati Uniti, sono generalmente assai odiati, ma in questo caso – si direbbe – vengono addirittura crocefissi.

 

Freddy Riedenschneider è davvero una “macchietta”: chiede parcelle da

capogiro, alloggia nella suite Turandot del Metropolitan, si ingozza

con smisurati piatti di spaghetti al Da Vinci, assume detective e

soprattutto si prepara al “grande show” quando lui, anziché proporre

una linea difensiva basata sui fatti, tenterà di affabulare, di ipnotizzare la giuria, di convincerla, addirittura, dell’impossibilità di giudicare e, dunque, instillando nella mente dei suoi componenti quel ragionevole dubbio che farà assolvere l’imputato. Tutto il suo castello difensivo si baserà su una “strana teoria” letta da qualche parte: “il principio di indeterminazione di un certo tedesco secondo il quale non è possibile guardare la realtà senza alterarla – involontariamente – proprio per averla osservata.” Egli è certo che quando la giuria ascolterà tale principio scientifico si convincerà che non è possibile giudicare l’accusata (e poi l’accusato) e riuscirà a far nascere in loro il “ragionevole dubbio.”

 

 Allora, ovviamente, qui i fratelli Coen che evidentemente odiano, come me, un certo tipo di avvocati, non tutti gli avvocati, ovviamente (tra i miei amici ce ne sono di carissimi, amici ed amiche che sono ottimi avvocati e che io stimo molto, però un certo tipo di avvocati, sì, io diciamo, ripetendo la battuta che c'è nel film Philadelphia, quando uno chiede all'altro: “Sai cosa fanno cinque avvocati incatenati in fondo all'oceano? E l'altro risponde: “No, non lo so, cosa fanno?” E il primo: “Un buon inizio”. Ecco, anche io, se parliamo al limite e non stiamo parlando della stragrande maggioranza di ottimi professionisti sia nel civile che nel penale, allora determinati avvocati assai somiglianti a quel Freddy Riedenschneider dei fratelli Coen, io li vedrei volentieri incatenati in fondo all'oceano) hanno esasperato il concetto, ma la sostanza resta giusta, a mio parere.

 

Però non perdiamo di vista il nostro scopo, cioè qui, dichiaratamente, i fratelli cineasti vogliono mettere sotto accusa il principio che “a tutti i costi si deve salvare l’accusato.”

 

Naturalmente secondo la visione di alcuni avvocati, non da parte di tutta l'opinione pubblica la quale invece, al contrario, non è affatto d'accordo su questa linea difensiva. Ora, ciascuno di noi, se parliamo della “strage di Erba” o di Bossetti o dell'omicidio della giovane Chiara Poggi di Garlasco, magari insorgerà perché, come dire, è angosciato da alcuni dubbi che probabilmente gli sono stati instillati da maliziosi avvocati o anche ottimi avvocati i quali hanno posto in essere tutta una serie di punti di domanda nel corso di una trasmissione televisiva, e va bene, e questo ci può stare; però io vi invito anche a cercare di allargare il vostro campo visivo e a immaginare se voi anziché essere uno spettatore terzo in una vicenda come quella di Bossetti o come quella della strage di Erba, se voi foste il parente stretto di una delle vittime di questi fatti, prendiamo la mamma o il padre della piccola Yara Gambirasio, ma davvero pensate che aspirereste, in linea di principio, a valicare quella linea assoluta, e sottolineo, assoluta, che divide la possibilità che ci sia anche un solo ragionevole dubbio che eviti una condanna?

Ecco, io su questo vi solleciterei a riflettere e magari riprenderemo in chiusura di queste poche mie note di riflessioni sull'argomento l’item a cui ho accennato all'inizio del presente scritto e cioè a due film meravigliosi che fanno parte dei miei film preferiti di ogni epoca e di ogni cinema, di ogni scuola di cinema e che sono appunto “Codice 46” e “Gattaca.”

 

Allora, I due film in oggetto, ripeto, sono “Gattaca” pellicola statunitense del 1997, del regista Andrei Niccol e “Codice 46”, produzione britannica del 2003 a cura del regista Michael Winterbottom. Le pellicole hanno un nesso in comune, una società del nostro prossimo futuro governata, amministrata e pianificata da un totale controllo genetico che tende in tutta evidenza a limitare al minimo gli errori sui “non-validi.” E allora brevemente dirò che appunto nel film “Gattaca” si vede che l'umanità viene divisa tra validi e non-validi. I validi sono quelle persone concepite in provetta in cui il DNA è stato selezionato e i genitori, a tavolino, con la consulenza di un genetista, decidono il colore degli occhi, dei capelli, se il figlio sarà un musicista o sarà uno sportivo, un ingegnere o un poeta e stabiliranno anche tutta un’altra serie di caratteristiche scegliendole attraverso un catalogo se lo preferiranno vegetariano o diciamo ad alimentazione standard e mille altre cose ancora. Poi ci sono i non-validi, cioè quelli che noi chiameremmo sfigati che sono nati come ultimo, come dire, sguardo malinconico al passato tra due genitori che si sono appartati nella parte posteriore della loro auto e hanno concepito ispirandosi all’amore.

E lì vengono fuori disastri perché appena nato il bambino c’è subito un medico che con un ago emetterà la sentenza e quindi ci dirà che per esempio questo bambino non avrà un quoziente intellettivo molto alto, che sarà un mediocre e che addirittura avrà un difetto cardiaco che probabilmente lo porterà a morte a trentatré anni. E quindi, di conseguenza, tutta la società così concepita e così strutturata poi si comporterà in maniera razzista e assegnerà ai validi i primi posti nella scala della società e gli ultimi posti ai non-validi, gli ultimi step della scala sociale: essi dovranno fare le pulizie.

E questa è la storia proprio di un non-valido, con un difetto al cuore, che invece sogna, ovviamente per una compensazione di natura assolutamente freudiana, di voler diventare, addirittura, un’astronauta, cioè di voler raggiungere le stelle, lui che è schiacciato dalla società a pulire i gabinetti dei validi.

Poi, va bene, non vi sto a raccontare la storia, vi consiglio di vederlo perché è un film meraviglioso con attori straordinari oltre che bellissimi, sia al maschile che al femminile e poi l’altro che invece è “Codice 46” che descrive sempre una società in cui tutto viene stabilito dal DNA e quindi con il DNA si tiene sotto controllo l’intera popolazione mondiale.

Entrambi sono anche dei gialli ad indirizzo crime.

Qual è il nesso tra il primo ed il secondo film? Che il DNA, come è giusto che sia, rappresenta un valore assoluto, quindi ciò significa che se viene trovato il DNA del soggetto A sul corpo ucciso del soggetto B, beh a meno che il soggetto A non sappia dare una spiegazione assolutamente convincente di come è riuscito a depositare il proprio DNA sulla biancheria intima del soggetto B, lì non occorrerà neanche un processo perché il DNA è un valore così assoluto che non ci potranno essere dubbi di alcun genere sulla colpevolezza dell’assassino  e si procederà di conseguenza.

 

E i dubbi sono ancora un retaggio di un mondo romantico, ormai superato, che può andare bene per la narrativa, per la fiction, ma che non va bene per una società moderna che avendo raggiunto questo traguardo lo può utilizzare, per esempio, se noi pensiamo a tutti gli anni sprecati e al fiume di denaro e di tempo gettati via da magistrati, avvocati e tutto il mondo che riguarda l’apparato giudiziario di un paese, la stampa, i media, ma anche il tempo di telespettatori o di semplici cittadini che seguono quel caso: ecco dieci anni magari buttati nella toilette quando in possesso di un valore assoluto non si va oltre e qui ovviamente il collegamento con la faccenda di Bossetti è schiacciante, a mio parere, perché abbiamo detto che:

 

A) il DNA di Massimo Giuseppe Bossetti è stato trovato sulle mutandine della piccola Yara e sui suoi leggins.

 

B) che tra Bossetti e la piccola Yara non c’era possibilità alcuna di contatto neanche casuale perché come ha ammesso lo stesso assassino loro non si conoscevano e non si frequentavano.

C) lui non ha saputo dare una spiegazione di come si trovasse il suo DNA sulle mutandine di Yara e questo è importantissimo perché se lui avesse detto, non so “ci siamo trovati tutti e due nel bar a cento metri dalla palestra, è scoppiato un incendio, ci siamo denudati per non farci prendere dalle fiamme e io, in quel momento, ho avuto un sanguinamento dal naso e delle gocce sono cadute sulle mutandine della piccola Yara, poi ci siamo salvati, ci siamo salutati, io me ne sono andato…” Questa potrebbe essere una spiegazione (ovviamente tutta da verificare), ma non c'è, perché lui, Yara, dice che non l’ha mai vista in vita sua.

 

D) Non cè alcuna possibilità da parte della scienza di accettare che quel DNA non sia di Bossetti, ma che possa appartenere a un’altra persona che rassomigli a Bossetti.

 

Quindi su questi quattro punti non si va oltre. Dice: ma allora il DNA sulla manica del giubbino di Yara che corrispondeva a quello della sua insegnante nella palestra? E va bene, ma questo allora…

 

Torniamo all'avvocato Freddy Riedenschneider di cui parlavamo prima, cioè: noi vogliamo andare veramente a instillare quel “ragionevole” dubbio in presenza del quale tutte le giurie devono assolvere tutti gli imputati?

 

Là c'è una spiegazione logica ed è stato spiegato anche in dibattimento: non sono vere le cose dichiarate in proposito, cioè che la procura non abbia indagato, che volutamente abbia lasciato affossare quella pista.

Non è vero niente, hanno indagato, ma il DNA sul polsino della ragazzina è chiaramente un DNA da contatto estemporaneo che dato che i due soggetti si frequentavano all'interno della palestra è probabilissimo che si siano sfiorati, che si siano toccate, che ci sia stato un contatto occasionale all’interno di quella palestra, ma di lì a incominciare a insinuare il dubbio che l’insegnante, come mostrava il viso corrucciato di uno dei due giornalisti che hanno portato avanti tutto lo spot a favore di Bossetti e che addirittura mimava il gesto dell
insegnante che trascinava con il polso e la mano il corpo della piccola Yara dentro la palestra, beh, ma allora qui veramente chi dice questo significa che la end-line nel campo della giurisprudenza non la vuole affatto e non la vorrà mai!

 

E se non la si vuole, allora torniamo ad una frase, come dire, ad un motto famoso che è scritto dappertutto e che io mi sento di fare mio ancora una volta: 


“Se credi ciò, allora puoi credere qualunque cosa.”





Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:

http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:

 http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

 

Ciro Discepolo

www.cirodiscepolo.it  

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Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo:

 http://www.amazon.com/Ciro-Discepolo/e/B003DC8JOQ/ref=sr_ntt_s 

e

http://www.programmiastral.com/download/bibliografia_completa_di_ciro_discepolo.xls




giovedì 21 marzo 2024

GLI ASTRI NON SONO ACQUA

 



Per la serie gli astri non sono acqua…

 

Pur senza negare la grande importanza, a livello predittivo, di mix investigativi che abbiano, alla loro base, incroci tra l’astrologia esoterica, quella reincarnazionista e spirituale, l’altra di matrice siderale e tropica allo stesso tempo nonché la radarscopia delle flatulenze bovine innestate nello studio dei paralleli di declinazione dell’astrologia quantica e super-quantica, dobbiamo pur sottolineare che gli astri letti soprattutto lungo la scia dell’ottima e vecchia astrologia giudiziaria, non mentono mai e la piccola bomba di alcuni minuti fa lo testimonia.

Dal “Piccolo” di Trieste:

TRIESTE Liliana Resinovich rimase incinta del suo amico Claudio Sterpin e il marito Sebastiano Visintin la accompagnò ad abortire. Emerge da una intercettazione ambientale in cui lo stesso Visintin parla con una persona e racconta questo episodio, avvenuto nel 1990 o 1991, quando lui e Liliana erano già insieme.

Questo elemento, secondo la consulente della famiglia Resinovich, Gabriella Marano, “valutato con le ulteriori emergenze di indagine, come il fatto che Visintin sapesse, come da lui dichiarato pubblicamente, che la moglie andava a stirare le camicie a Claudio” fa capire che “Sebastiano non poteva non sospettare di una frequentazione di Lilli con Claudio.”

Fin qui le dichiarazioni ufficiali, anche se l’amico del cuore, Claudio Sterpin, si è detto al corrente dell’episodio, ma ha smentito che fosse lui il padre del bambino.

Invece, ascoltando gli astri direttamente, essi ci dicono quanto avevo anticipato in due miei post di dicembre scorso:

“Sebastiano Visintin è un bugiardo seriale. Ed è il sospettato numero 1 nell'omicidio di Liliana Resinovich." Parola di astri.

P.S. Per la cronaca: Marte in 12^ e Giove ed Urano nella settima, nell’attuale RS di Visintin e Marte ed Urano in 12^ nonché Saturno vicino al Medio Cielo nella sua Rivoluzione Lunare di questo marzo. 






Astrologia & Criminologia 11, by Ciro Discepolo e Daniela Discepolo Boscotrecase:

https://youtu.be/s1VqoGY5zbI

Il figlicidio di Veronica Panarello. 




Aggiornamento del 5/4/2024:

L’ASTROLOGIA DEVE FARE PREVISIONI

André Barbault lo ha sempre raccomandato – e personalmente l’ho sempre sottoscritto al 110% – che l’Astrologia non solo può fare previsioni, ma DEVE farle.

Purtroppo molti astrologi finti, perfino tra quelli che si dicono suoi seguaci (ma non sanno neanche che la sua non era “Astrologia Psicologica”), non hanno mai fatto e mai faranno previsioni, per il semplice motivo che essendo estremamente mediocri, come astrologi, le previsioni non le sanno proprio fare.

Poi ci sono quelli che millantano, al contrario, di prevedere anche malattie cancerogene a mezzo dei transiti di Plutone, con una quindicina (quasi diciassette, in verità…) di gradi di orbita (sic!), ma lì siamo off-topic perché il pulpito di costoro è talmente analfabetizzato in materia di Astrologia, che detti fattucchieri-cartomanti travestiti da astrologi potrebbero tirare in ballo anche gli asini volanti e nessuno comprenderebbe neanche l’enormità di ciò stanno leggendo.

Invece, noi, tralasciando l’ovvio e occupandoci di argomenti seri, rammentiamo che la capacità predittiva dell’Astrologia è qualcosa di serissimo, di così serio che alcuni nostri avversari viscerali giungono perfino a falsificare, nel senso fraudolento del termine, gli scritti e le prove che testimoniano ciò…

Come vado scrivendo e dicendo da un po’ di tempo, ritengo che il binomio “Astrologia&Criminologia” sia qualcosa di alquanto serio che può aiutare a comprendere quanto sto tentando di ripetere anche qui.

Andiamo sul pratico e facciamo quattro esempi previsionali del sottoscritto, quattro esempi assolutamente senza rete e verificabili, ma soprattutto scritti in chiaro e non in avvocatese:

 

1)      A breve il Tribunale di Brescia si esprimerà sulla richiesta di revisione per Olindo Romano e Rosa Bazzi in merito alla strage di Erba per la quale sono stati entrambi condannati all’ergastolo. Ho già scritto e detto, negli ultimi mesi, qual è la mia previsione: non c’è neanche una sola possibilità su cento che il pronunciamento della Corte di Brescia sia favorevole a loro: resterà assolutamente invariata la loro condanna.

2)      Nel giallo di Trieste verrà fuori che Sebastiano Visintin ha mentito moltissimo ed a ripetizione e che egli sarà il maggiore sospettato dell’omicidio di sua moglie.

3)      Nella strage di Altavilla Milicia risulterà un movente assolutamente economico per la coppia di Massimo Carandente e di Sabrina Fina.

A ciò vorrei aggiungere una quarta previsione che sarebbe, a mio parere, a vantaggio degl’inquirenti della Procura di Trieste, se volessero dare ascolto a quello straordinario Sapere che è l’Astrologia: mettete sotto torchio, in tempi rapidissimi, con interrogatori stringenti, Sebastiano Visintin perché in queste settimane egli è “sotto stelle davvero terribili!” e sono certo che crollerebbe…

Naturalmente potrei sbagliarmi (si sbagliano perfino i fisici!), ma l’importante è parlare di ‘metodo’.

A valle di queste poche note, vorrei indicarne un’ultima: anche se il “Palazzo” non ha ancora aperto questa porta, già da mesi voi avete a disposizione un intero canale dedicato all’argomento “Astrologia&Criminologia” curato da chi scrive e anche da sua moglie, Daniela Discepolo Boscotrecase, canale che fa capo a diversi libri già pubblicati sul tema specifico di casi criminali famosi e recenti soprattutto del nostro paese, più molti articoli sui social come Facebook e Instagram, ad altri saggi brevi sui miei due blog (uno in italiano e uno in inglese) e ad interventi sul mio canale di video. Se ne volete approfittare, potete farlo già da ieri…


Aggiornamento del 6 Aprile 2024:





Qui di seguito uno dei capitoli, in anteprima, del mio libro in lavorazione e che avrà per titolo “Delitti&Delitti II”

Qual è il livello di intelligenza di Alessia Pifferi?

 

Una delle cose che stanno appassionando di più gl’italiani, in queste settimane, è sapere se si potrà ripetere, in tempi brevi, il “WAIS” (Wechsler Adult Intelligence Scale) ad Alessia Pifferi per stabilire il suo IQ (Quoziente Intellettivo) e, di conseguenza, avere maggiori lumi sulla sua capacità di intendere e di volere quando lasciò la piccola Diana di 16 mesi, in un “piccolo forno crematorio”, con temperature superiori ai 40° C, da sola e con un solo biberon di latte ed un altro di acqua, condannandola ad un’atroce agonia e a morte nel corso di 6 lunghi giorni di sua assenza da casa (rientrò la mattina del 20 luglio 2022, trovando la piccola deceduta forse da uno o due giorni, nel suo lettino che in parte – quel povero angelo – cercò di mangiare, in un disperato tentativo di nutrimento.)

Allora vi do una notizia: per valutare l’intelligenza di una persona, l’Astrologia non ha bisogno della sua collaborazione e può emettere giudizi ripetibili a piacimento.

Cercherò di spiegarvi come, ma prima facciamo un passo indietro.

Stabiliamo, innanzitutto, che misurare e commentare l’intelligenza della Pifferi non equivale, direttamente, a stabilire la sua capacità di intendere e di volere al momento dei tragici fatti che causarono questo orribile figlicidio.

E, a questo proposito, va sottolineato che effettivamente i vari psichiatri, psicologi e criminologi che vediamo ogni giorno impegnati sul caso, ciò lo hanno spiegato fin da subito ed a chiare lettere.

Allora lasciate che anche io che sto proponendo, da alcuni anni, ed in particolare da alcuni mesi, a schiere di studiosi sempre più folte, di seguire un percorso di Astrocriminologia (Astrologia e Criminologia), vi dica come io la pensi su tale argomento.

Partiamo dal mio libro “Delitti&Delitti”, Edizioni Ricerca ’90, Milano, 366 pagine, ottobre 2023, reperibile su Amazon, dove ho esaminato molti casi di efferati delitti della storia recente italiana e dove, in particolare, mi sono espresso sulla capacità di intendere e di volere relativamente a tre casi ultranoti: quello della strage di Parma, a cura di Ferdinando Carretta, quello del patricidio-matricidio operato da Pietro Maso a Montecchia di Crosara, nel 1991, e l’ultimo, l’omicidio della povera Giulia Tramontano e del figlio Thiago ad opera di Alessandro Impagnatiello.

Su quest’ultimo mi sono detto assolutamente convinto della sua totale capacità di intendere e di volere.

All’opposto, per Ferdinando Carretta, scrissi e confermo che convenivo assolutamente con il verdetto dei periti: egli era del tutto incapace di intendere e di volere e ciò lo dedussi completamente da elementi astrologici e senza minimamente farmi influenzare dalle perizie psichiatriche.

Infine, a mio parere, il caso più interessante, quello di Pietro Maso per il quale il professore Vittorino Andreoli, perito del PM, in un primo tempo sembrava propenso a non riconoscere alcun vulnus nella capacità di intendere e di volere dell’omicida al momento dei fatti, ma poi – studiando al “rallenty” l’intera cinetica omicidiaria della mattanza, si convinse che in uno specifico momento della stessa, e solamente in quel momento, il giovane Maso fu incapace di intendere e di volere e con ciò gli fece ottenere un grosso sconto di pena. Io scrissi, e confermo oggi, che sono d’accordo con questo insigne psichiatra su tale risultanza di tipo medico.

Chi avesse voglia di leggere e di studiare, troverà, nel libro da me citato, altri casi ancora con cui approfondire l’oggetto di questo mio breve scritto di oggi.

E torniamo ad Alessia Pifferi e ripetiamo, nuovamente, che il livello di intelligenza di una persona non è equivalente alla capacità di intendere e di volere.

E ciò, a mio parere, è di grande importanza in una discussione del genere.

Ma cos’è l’intelligenza?

Ecco una domanda interessante e da un milione di dollari.

Le definizioni variano da scuola a scuola di pensiero. Io amo quella che ripeteva spesso il cibernetico Silvio Ceccato che ebbi il piacere di frequentare e anche di avere come amico alla fine degli anni Settanta: “l’intelligenza è la capacità di cogliere legami.”

Ed in tal senso ne individuo una, soprattutto, da un punto di vista astrologico: quella che fa capo alla congiunzione, in un Tema Natale, tra Mercurio ed Urano, ma – più in generale – a quelle che fanno capo a tutti gli angoli, armonici e disarmonici, tra Mercurio ed Urano, soprattutto con orbita stretta.

Poi riconosco, personalmente, un secondo tipo di intelligenza, quello che vede soprattutto in campo una stretta congiunzione tra Mercurio e Saturno (non i cattivi aspetti tra i due astri), per lo più con orbita stretta e ciò perché detta marcatura astrale ci fa pensare a soggetti sorretti da un rigore logico esagerato, “scintillante” e che quindi può portare anche a grandi, enormi, scoperte, in ogni campo dello scibile.

Facciamo qualche esempio.

Sappiamo che l’attrice americana Kim Basinger ha un IQ (Quoziente Intellettivo) altissimo: nel suo cielo di nascita troviamo Mercurio in Scorpione, dominante, al trigono stretto di Urano.

Carl Gustav Jung: un semisestile esatto tra Mercurio ed Urano.

Albert Einstein: una stretta congiunzione Mercurio-Saturno, in Ariete, sorretta da valori di fondo Pesci-Cancro (la fantasia ed il genio che alimentano l’estremo rigore logico.)

Johannes Kepler, il mio idolo scientifico: stretta congiunzione Mercurio-Urano in Capricorno (l’ “elettricità” della congiunzione Mercurio-Urano nel territorio del Capricorno ove trionfa la logica!)

E potremmo continuare, ma mi fermo qui, con gli esempi positivi, perché non sto scrivendo un trattato su tale argomento…

Poi veniamo agli esempi negativi: qui dobbiamo cospargerci il capo di ceneri e piangere. Già perché adesso, seppure da un punto di vista scientifico, il politically correct impedisce di catalogare come teste di c… anche coloro che lo sono davvero e perfino le capre di Vittorio Sgarbi non si possono indicare come tali.

Allora occorre limitarci a degli esempi che siano accettati da tutti, perfino dai diretti interessati, tipo l’ex senatore Antonio Razzi, dal congiuntivo claudicante, o Pappagone, inteso come personaggio e non come attore.

Dunque?

Dunque – tenetevi forte: Alessia Pifferi è intelligentissima!

Infatti ciò è certificato, nero su bianco, dal suo cielo di nascita: Milano, 25 Agosto 1985, alle 02.30 e, dunque, il Soggetto può vantare un trigono quasi esatto (con meno di 1° di orbita!!) tra Mercurio ed Urano.

Lo stesso Mercurio riceve soltanto un sesquiquadrato aggiuntivo da Nettuno, cosa che può darle l’aria un po’ svampita e imbambolata, che ci parla di una indole perennemente sognatrice, ma che – a mio giudizio – non le toglie neanche una particella piccolissima di intelligenza e ciò si dimostra anche se si considera la proprietà di linguaggio che il Soggetto è in grado di sfoggiare, a dispetto di una istruzione scolastica e generale davvero basse!

Ma, allora, qualcuno mi chiederà: “Secondo te, lei era perfettamente in grado di intendere e di volere al momento della tragedia che la vede protagonista?”

Sì, lei lo era.

Ma non solo per l’intelligenza che, come già detto da scienziati di tale segmento del sapere assai più degni del sottoscritto, non è l’unico indicatore oggettivo che ci possa informare sulla sua capacità di intendere e di volere in quel frangente, ma anche per le stelle della sua Rivoluzione Solare e della sua Rivoluzione Lunare che mi fanno pensare, decisamente, ad una sua volontà omicidiaria, come possibile soluzione per liberarsi da un peso enorme e per compiacere un amante che le avrebbe promesso futuri meravigliosi ed improbabili.

Allora, in ultimo, prima di dare un’occhiata a dette stelle, lasciate che io elogi il lavoro del Pubblico Ministero, Francesco De Tommasi, che sta andando avanti come un treno e che rappresenta in pieno il sentimento di tanti cittadini che sono davvero stufi del lassismo generale con cui ci si preoccupa sempre di più di Caino e sempre meno di Abele.

Ma lasciate anche che io spezzi, ugualmente, una lancia a favore dell’avvocato Alessia Pontenani che, con una sensibilità tutta femminile, sta seguendo l’imputata come se fosse una sorella, aiutandola, non poco, anche economicamente.

La Rivoluzione Solare della tragedia ci mostra uno stellium potente ed inquietante in settima Casa, indicatore, al tempo stesso, di una esagerata proiezione verso un rapporto di coppia decisamente sopravvalutato e di una intenzionalità omicidiaria (c’è anche Marte, non lo dimentichiamo!) sorretta, inoltre, dall’Ascendente e da Venere in ottava Casa.

Cinque astri tra la dodicesima Casa e la prima, gravissima violazione delle 34 regole, ci aiutano anche a comprendere che l’imputata non avrà agito a cuor leggero – ci mancherebbe altro! Ma asserire che ella fosse assente, distratta o che non sapeva, è un oltraggio all’intelligenza di ogni persona.

Parimenti significativa la Rivoluzione Lunare dell’omicidio: tre astri in 11^ Casa e Plutone in Ottava: i due settori della morte gravemente presenti. Poi un’altra significativa violazione delle 34 regole: tre astri tra dodicesima e prima Casa (Mercurio è in cuspide) e, soprattutto, Venere strettissima all’Ascendente (l’inseguimento del piacere personale) e Saturno stretto al Medio Cielo (la vita che si è “fregata” con le proprie mani).

 

P.S. Il Cielo Natale dell’Imputata è possibile leggerlo con l’aiuto di qualunque buon manuale di Astrologia.

 

Scritto e pubblicato, su Facebook e su altri social il 6 Aprile 2024





La Strage di Erba, Astrologia & Criminologia 18, by Ciro Discepolo e Daniela Discepolo Boscotrecase:

https://www.youtube.com/watch?v=3r6X-qAkkuw

 

Oltre due ore di registrazione relative al massacro nel piccolo comune vicino al lago di Como, massacro che avvenne l’11 Dicembre 2006 e per il quale furono condannati all’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi. Oggi si chiede la revisione di quel processo, ma qui si spiegano tutte le ragioni per le quali gli autori del presente YouTube, in lingua italiana e con sottotitoli in inglese, si dicono assolutamente contrari all’ipotesi di un nuovo processo.



 

Aggiornamento del 1° luglio 2024

Un semplice esercizio per ricordare le straordinarie, uniche, possibilità di MyAstral.

Quella che vedete qui raffigurata è la possibile RSM di Re Carlo III d’Inghilterra per il suo compleanno 2027.

Come noterete, se Egli dovesse trascorrere lì il suo compleanno di quell’anno, otterrebbe la doppia cuspide di Giove, quasi esattamente congiunto all’Ascendente, e di Venere al Fondo Cielo. Questo scegliendo, semplicemente le coordinate ufficiali della capitale norvegese.

Ma è possibile fare di più, molto di più.

Utilizzando, infatti, l’utility Google Maps, all’interno di MyAstral e senza uscire da MyAstral, si può procedere per ingrandimenti geografici praticamente illimitati e selezionare, di conseguenza, in quei dintorni, anche una stanza precisa dentro un albergo dell’area dove ottenere una distanza AS/Giove pari a zero gradi e anche a zero primi e, contemporaneamente, la minima distanza angolare tra Venere e la cuspide terza/quarta Casa.

Inutile ricordare, a questo proposito, che secondo la legge di propagazione dell’energia, scoperta da Albert Einstein, una distanza di zero gradi tra l’Ascendente di RS e Giove, vale 1000 punti in una scala da 1 a mille…

Ovviamente ci si può accontentare anche di avvicinarsi a simili risultati senza mai neanche sfiorarli. Per la serie “chi si contenta gode…”




Aggiornamento del 10/7/2024, alle ore 15.36


Come volevasi dimostrare.

Il 15 gennaio scorso, su Facebook, su Instagram e poi sui miei blog e sul mio canale YouTube avevo previsto, senza possibilità di errore, la conferma del loro ergastolo. Ed ero anche certo che sarebbe giunta a pochi giorni dal mio compleanno.




 

Aggiornamento del 18/7/2024

Finalmente, dopo un difficile viaggio nella giungla a est di Belem, Brasile (lo stesso territorio della Guyana francese descritto nel libro “Papillon”, sono tornato a casa dove vorrei restare 365 giorni all'anno...








Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:

http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:

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Ciro Discepolo

www.cirodiscepolo.it  

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Per vedere bene i grafici zodiacali e le foto, occorre cliccarci sopra: si ingrandiranno. 

Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo:

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e

http://www.programmiastral.com/download/bibliografia_completa_di_ciro_discepolo.xls


 









lunedì 15 gennaio 2024

Come andrà il processo di revisione della condanna della strage di Erba?

 

Di solito mi astengo dall’attività previsionale solo su due specifici argomenti: gli esami/concorsi e gli esiti della cause giudiziarie (perché spesso si vince male una causa o la si perde bene). Ma nel caso della revisione del processo a Rosa Bazzi e ad Olindo Romano, se non mi pronunciassi, sarebbe davvero uno scandalo: l’esito negativo per loro, esaminando le rispettive RS e RL del periodo che ci interessa mettere a fuoco, è così apoditticamente sfavorevole che ogni espressione “in avvocatese” sarebbe uno scandalo.





Aggiornamento del 28/1/2024:

Astrologia e Criminologia, a cura di Ciro Discepolo e Daniela Discepolo Boscotrecase. Video pubblicato su YouTube. Il link è il seguente:

https://www.youtube.com/watch?v=WUWAU6zeHlU

 

(Non so se qui verrà visualizzato. In caso contrario potete cercarlo con Google.)




Aggiornamento del 1° marzo 2024:


Tanti, tra noi, stiamo seguendo le cronache di questo orribile massacro avvenuto ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Dalle ultime dichiarazioni degli avvocati degl’imputati, ci sarebbe già uno scambio totale di accuse tra Giovanni Barreca e la coppia di “fratelli di Dio” costituita da Massimo Carandente e da Sabrina Fina.

Ho iniziato a studiare questo orribile crime e sono solo all’inizio, ma credo che il punto di partenza (e non di arrivo) possa essere la figlia diciassettenne di Barreca, Miriam. La ragazza che, per sua stessa ammissione, ha partecipato alle torture ed all’omicidio di sua madre e dei suoi fratellini, ha sicuramente un posto di primo piano in questa tragedia: nel cielo di suo padre troviamo l’opposizione, quasi esatta, tra Nettuno ed il Sole che è in quinta Casa.

Continuerò a studiare il caso e riporterò l’intera vicenda, letta dal mio osservatorio, nel libro “Delitti&Delitti II” che però non vedo tanto imminente dato che sto lavorando anche ad altri progetti e considerando anche il fatto che dovrò scegliere tra molti (troppi!) casi crime di questi ultimi anni, in Italia.




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Ciro Discepolo

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