A proposito di outing e di Astrologia Attiva ecco Giovanna Bianco e Pino Valente, due artisti straordinari che, da molti anni, ormai, dichiarano apertamente il senso delle loro ricerche nel campo del tempo, dei cicli, dei ritmi dell’universo, dell’Astrologia Attiva. Per questo sono stati e sono avversati in molti ambienti, tipo quelli oscurantisti come Wikipedia Italia.
Noi li ammiriamo anche per questo, ma senza dimenticare la bellezza delle loro opere.
Che nessuno manchi la prossima settimana, a Roma, alla loro nuova mostra, anche per stringere la mano di persona, a Pino, che ha avuto e sta avendo delle nuove interessantissime idee sulla possibilità di far viaggiare assieme Aladino e Google Earth.
Noi li ammiriamo anche per questo, ma senza dimenticare la bellezza delle loro opere.
Che nessuno manchi la prossima settimana, a Roma, alla loro nuova mostra, anche per stringere la mano di persona, a Pino, che ha avuto e sta avendo delle nuove interessantissime idee sulla possibilità di far viaggiare assieme Aladino e Google Earth.
Grazie a Lucia per l'erudita risposta relativa al quesito "nascita di Gesú/giorni compresi tra il 22 e il 25 dicembre".
Benvenuta Marcella. Come vedi qui sei come in una famiglia, dove puoi chiedere di tutto, dai consigli astrologici, a un buon albergo per Londra, al caffè e, perché no, anche a una somma di denaro (paga Pasquale Iacuvelle, naturalmente).
Buon weekend a Tutti.
Ciro Discepolo
http://www.cirodiscepolo.it/
http://www.solarreturns.com/
BIANCO-VALENTE
entità risonante
“Mi misi a cercare onde e vibrazioni mai raggiunte, a ideare strumenti per captarle e per trasmetterle.” (Adolfo Bioy Casares, L’invenzione di Morel, 1941)
Sin dall’antichità l’uomo è stato impegnato nella ricerca del significato. Della propria esistenza, della vita sulla Terra, dell’intero universo. Una ricerca millenaria guidata da una sola intuizione, capace di attraversare i secoli e le culture: quella dell’unità del tutto. A guidare questo viaggio verso la radice ultima dell’esistente sono stati i grandi sistemi del pensiero umano, la filosofia e la religione. Ma anche la scienza è ormai da tempo impegnata in un tentativo di unificazione.
Dopo aver analizzato, scomposto, smontato la materia in tutte le scale – da quella micro a quella macroscopica, dalle galassie alle particelle subatomiche – gli scienziati sentono ora il bisogno di elaborare una teoria capace di riunire i pezzi del puzzle in un unico, grande affresco cosmico. Questo sogno sembra avverarsi con la teoria delle stringhe, che ipotizza l’esistenza di una miriade di minuscole cordicelle in vibrazione nascoste nelle più intime profondità del mondo sensibile, di cui costituirebbero la componente ultima e inscindibile. La soglia stessa dell’esistente. Se tutto ciò che esiste fosse davvero fatto di microscopici anelli vibranti, le proprietà della materia sarebbero molto più simili a “modi” di essere che a caratteristiche intrinseche. E l’universo potrebbe essere immaginato come una sconfinata sinfonia di corde risonanti.
Si tratta di una realtà che si compie a un livello dimensionale talmente minimo che non solo ce ne preclude la visione - anche con gli strumenti tecnologici più avanzati - ma rende difficoltoso persino il processo immaginativo. Tuttavia la fisica e la matematica ne postulano l’esistenza con sempre maggiore convinzione, costringendoci a ripensare ancora una volta l’idea di materia - insieme a quelle, altrettanto fluide, di spazio e di tempo - mettendo in discussione l’impressione di solidità e impermeabilità di tutto ciò che ci circonda.
Il fascino di questa visione del mondo trae la sua forza dalla collisione concettuale di due idee apparentemente in contraddizione: l’unità e la complessità. Il sistema-universo è unico perché frutto di componenti inseparabili l’una dall’altra - una matassa di fili vitali impossibile da districare - ma questa inscindibilità non lo rende immobile e immutabile. Anzi, moltiplica all’infinito le sue potenzialità ricombinanti.
Bianco-Valente, da sempre impegnati in una ricerca profonda –sotterranea, abissale- nelle regioni poco esplorate della mente umana e delle sue relazioni con la natura e gli altri esseri viventi, raccolgono queste suggestioni e le trasformano in immagini e suoni. Un linguaggio poetico in grado di attivare le nostre abilità meno evidenti, i nostri sensi non utilizzati, quelli che raramente arrivano a lambire i confini della coscienza. L’essere umano emette e riceve di continuo; vibra e risuona, sta in comunicazione ininterotta con l’ambiente circostante e in una certa misura lo determina. Tornano in mente le parole di Morel, lo scienziato che dedica la sua vita alla costruzione di una macchina in grado di captare e registrare le “trasmissioni” umane, descritto nel capolavoro di Adolfo Bioy Casares:
“Una persona, un animale o una cosa, sono, davanti ai miei apparecchi, come la stazione che trasmette il concerto che voi ascoltate. Se aprite il ricevitore di onde olfattive, sentirete il profumo dei gelsomini appuntati sul seno di Madeleine, senza vederla. Se aprite il settore di onde tattili, potrete accarezzare i suoi capelli, morbidi e invisibili, e imparare, come i ciechi, a conoscere le cose con le mani.”
valentina tanni, febbraio 2009
Buon weekend a Tutti.
Ciro Discepolo
http://www.cirodiscepolo.it/
http://www.solarreturns.com/
BIANCO-VALENTE
entità risonante
“Mi misi a cercare onde e vibrazioni mai raggiunte, a ideare strumenti per captarle e per trasmetterle.” (Adolfo Bioy Casares, L’invenzione di Morel, 1941)
Sin dall’antichità l’uomo è stato impegnato nella ricerca del significato. Della propria esistenza, della vita sulla Terra, dell’intero universo. Una ricerca millenaria guidata da una sola intuizione, capace di attraversare i secoli e le culture: quella dell’unità del tutto. A guidare questo viaggio verso la radice ultima dell’esistente sono stati i grandi sistemi del pensiero umano, la filosofia e la religione. Ma anche la scienza è ormai da tempo impegnata in un tentativo di unificazione.
Dopo aver analizzato, scomposto, smontato la materia in tutte le scale – da quella micro a quella macroscopica, dalle galassie alle particelle subatomiche – gli scienziati sentono ora il bisogno di elaborare una teoria capace di riunire i pezzi del puzzle in un unico, grande affresco cosmico. Questo sogno sembra avverarsi con la teoria delle stringhe, che ipotizza l’esistenza di una miriade di minuscole cordicelle in vibrazione nascoste nelle più intime profondità del mondo sensibile, di cui costituirebbero la componente ultima e inscindibile. La soglia stessa dell’esistente. Se tutto ciò che esiste fosse davvero fatto di microscopici anelli vibranti, le proprietà della materia sarebbero molto più simili a “modi” di essere che a caratteristiche intrinseche. E l’universo potrebbe essere immaginato come una sconfinata sinfonia di corde risonanti.
Si tratta di una realtà che si compie a un livello dimensionale talmente minimo che non solo ce ne preclude la visione - anche con gli strumenti tecnologici più avanzati - ma rende difficoltoso persino il processo immaginativo. Tuttavia la fisica e la matematica ne postulano l’esistenza con sempre maggiore convinzione, costringendoci a ripensare ancora una volta l’idea di materia - insieme a quelle, altrettanto fluide, di spazio e di tempo - mettendo in discussione l’impressione di solidità e impermeabilità di tutto ciò che ci circonda.
Il fascino di questa visione del mondo trae la sua forza dalla collisione concettuale di due idee apparentemente in contraddizione: l’unità e la complessità. Il sistema-universo è unico perché frutto di componenti inseparabili l’una dall’altra - una matassa di fili vitali impossibile da districare - ma questa inscindibilità non lo rende immobile e immutabile. Anzi, moltiplica all’infinito le sue potenzialità ricombinanti.
Bianco-Valente, da sempre impegnati in una ricerca profonda –sotterranea, abissale- nelle regioni poco esplorate della mente umana e delle sue relazioni con la natura e gli altri esseri viventi, raccolgono queste suggestioni e le trasformano in immagini e suoni. Un linguaggio poetico in grado di attivare le nostre abilità meno evidenti, i nostri sensi non utilizzati, quelli che raramente arrivano a lambire i confini della coscienza. L’essere umano emette e riceve di continuo; vibra e risuona, sta in comunicazione ininterotta con l’ambiente circostante e in una certa misura lo determina. Tornano in mente le parole di Morel, lo scienziato che dedica la sua vita alla costruzione di una macchina in grado di captare e registrare le “trasmissioni” umane, descritto nel capolavoro di Adolfo Bioy Casares:
“Una persona, un animale o una cosa, sono, davanti ai miei apparecchi, come la stazione che trasmette il concerto che voi ascoltate. Se aprite il ricevitore di onde olfattive, sentirete il profumo dei gelsomini appuntati sul seno di Madeleine, senza vederla. Se aprite il settore di onde tattili, potrete accarezzare i suoi capelli, morbidi e invisibili, e imparare, come i ciechi, a conoscere le cose con le mani.”
valentina tanni, febbraio 2009
Fondazione Pastificio Cerere Onlus - www.pastificiocerere.it
Grazie a Ciro per il post!
RispondiEliminaEcco le info per chi vorrà venire al'inaugurazione della mostra che sarà a Roma, in via Degli Ausoni 7, il 4 marzo alle 18.00.
La galleria si chiama Fondazione Pastificio Cerere, e la mostra, che si intitola Entità risonante, è a cura di Valentina Tanni
Si Sign. Discepolo, sono molto contenta dell'accoglienza avuta e delle risposte ricevute. Piano piano mi sto leggendo i suoi post.... magari potrebbe arrivare qualche altra domandina! Grazie ancora a lei e a Pasquale Iacuvelle.
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