In un’anteprima di circa quattordici mesi vi offro la lettura, quasi integrale, della prima bozza di uno dei capitoli del mio nuovo libro che sarà in libreria a settembre 2010.
Il presente capitolo vuole essere un tentativo di spiegare, fin nei minimi dettagli e fin dove la mia memoria me lo permette, le tante, tantissime, esorcizzazioni di terza Casa da me tentate nel corso del periodo luglio 2008 – luglio 2009, a seguito della mia RSM di Wallis (vedi figura) che presentava una strettissima congiunzione Sole-Saturno in terza Casa.
Ciò, naturalmente, allo scopo di mostrare, praticamente, come vive un Astrologo Attivo il proprio quotidiano, nel tentativo di costellare i simboli quasi sempre da lui stesso attivati con volontà e chiarezza.
La prima cosa importantissima che io attuai in tale logica e secondo le regole contenute nel presente libro, fu un intervento chirurgico alla spalla, intervento chirurgico per il quale mi recai una prima volta a Lione, presso lo studio del dottor Gilles Walch a novembre 2008, per farmi visitare, e una seconda volta per farmi operare. L’operazione avvenne il 23 dicembre e io fui dimesso il 26 dicembre 2008.
Tale intervento si rendeva necessario per la frattura parziale della cuffia dei rotatori della spalla sinistra, avvenuta circa un paio di anni prima. Il dolore non era forte, tranne quando mi sforzavo e soprattutto in determinate situazioni come il portare carichi pesanti con le due braccia e correndo, a volte per chilometri, all’interno di aeroporti di tutto il mondo, con i carrelli che quasi sempre sono oggetti sconosciuti in tali zone dove necessiterebbero alquanto.
Non vi era neanche una specifica urgenza per il suddetto intervento, ma – in questo caso – come si suol dire, io presi due piccioni con una fava. Infatti, contemporaneamente, avevo da scaricare un transito ben più potente: nel cielo di Daniela, la mia compagna, Urano di transito si opponeva perfettamente al Marte di nascita nella settima Casa.
L’intervento non fu indolore da alcun punto di vista, a cominciare dal fatto che non esiste un volo Napoli-Lione e già gli spostamenti, soprattutto con un braccio immobilizzato, furono tutt’altro che lievi.
Volontariamente cercai di marcare il più negativamente tale esperienza, per esempio facendomi operare a Natale.
L’intervento, eseguito in artroscopia, non fu facile e neanche breve e io restai molte ore in camera operatoria.
Ma l’intervento in sé stesso, come si può immaginare, non è nulla rispetto ai cinque mesi di riabilitazione che dovetti affrontare, quasi quotidianamente, per fortuna assistito da bravi specialisti.
Il dolore fu pressoché costante nei mesi successivi, fortissimo i primi giorni e forte sempre, ogni volta che tentavo anche il più piccolo movimento non consentito.
Sopportare un tutore che avrei dovuto tenere giorno e notte fu, forse, il sacrificio più grosso che, giorno dopo giorno, andò a marcare i molti mesi della riabilitazione.
I primi due mesi furono davvero pesanti e spesso mi svegliavo la notte perché tentavo di girarmi su di un fianco e vedevo le stelle…
Solitamente sopporto bene il dolore e così fu anche in questa occasione, ma l’handicap di poter fare limitatissime cose è un dolore assai più psicologico che fisico.
Praticamente mi fu proibito, per i primi mesi, perfino di scrivere con un solo dito alla tastiera e questo fu il sacrificio più alto.
Non posso dire che ubbidii ciecamente a tale comandamento, ma comunque dovetti regolarmi secondo schemi quotidiani assolutamente diversi da quelli abituali.
Il vantaggio di poter fruire di una fisioterapia a domicilio, in parte era annullato dall’esigenza, legittima, sostenuta dal fisioterapista, di svolgere queste sedute la mattina prestissimo, quasi all’alba.
Insomma, volgendomi indietro, ricordo un inverno davvero pesante, grigio sotto molti aspetti, rattristato da tale menomazione che poi ne comportava molte altre che potete immaginare.
La fisioterapia durò più a lungo del previsto perché io rifiutai quella in piscina, che avrebbe accelerato i tempi, a causa del fatto che ho gli occhi abbastanza delicati e sensibili negativamente al cloro contenuto nelle piscine.
A ciò dobbiamo aggiungere, naturalmente, diverse visite di controllo presso una dottoressa napoletana che è la referente del metodo di riabilitazione Walch nella mia città, le diverse pratiche redatte per ricevere un rimborso parziale delle spese dalla Casagit (la cassa mutua dei giornalisti) e i rapportini periodici di informazione inviati al dr. Walch.
Inutile dire che la riabilitazione consisteva in sedute piuttosto dolorose dove il fisioterapista, giustamente, cercava di tirarmi il braccio oltre ogni misura… E anche il tormento di fotografare ogni mattina i miei miglioramenti o mancati miglioramenti, non giovava affatto al mio morale, ma giovava molto, credo, a soddisfare Marte e Saturno nella mia terza Casa di RS e Urano di transito opposto al Marte in settima di Daniela.
Mentre scrivo (27 luglio 2009) potrei ancora subire un attentato (visto che tra i molti folli che si agitano in rete c’è stato anche qualcuno che mi ha minacciato di morte) o un incidente o un infarto, ma quello che dovevo fare l’ho fatto e sto in pace con me stesso perché accetto i limiti che anche la migliore applicazione dei principi dell’AA ha.
Approfitto dell’occasione per ripetere ancora una volta qualcosa che ho già scritto una ventina di anni fa.
Sono quasi certo che il giorno che sarò colpito da un infarto o morirò, più di uno stupido (ne esistono legioni) dirà: “Hai visto, ha fatto per quarant’anni compleanni mirati e poi è morto lo stesso!”.
Sono assai felice della mia vita, non ho rimpianti, credo di essere stato fortunato, ho potuto realizzare, soprattutto con grandissima volontà, e anche con l’aiuto del cielo, quasi tutti i miei progetti. Forse, pur senza enfatizzare, posso affermare di avere lavorato come due o tre persone messe assieme, saltando una percentuale alta di notti che solitamente si dedicano al dormire…
Se dovesse colpirmi un infarto, anche domani mattina, sarei pronto a lasciare questa Terra con la consapevolezza di essere stato un privilegiato assoluto, anche perché, forse indegnamente, il cielo mi ha scelto per edificare l’Astrologia Attiva, uno strumento straordinario che può aiutare a vivere meglio milioni di persone e questa – credo – sia la più importante eredità che lascerei a Daniela e alle mie figlie.
Torniamo alle nostre esorcizzazioni.
Come ho spiegato in altro capitolo, in pieno ossequio a dei principi archetipici che sono poi stati codificati bene all’interno della psicologia analitica (junghiana), personalmente, quando parlo di costellare un simbolo non intendo ciò nella sua accezione di “attività sottrattive”, ma – contemporaneamente e intensamente – nella doppia accezione di “attività sottrattive e propositive”, senza mai escludere una delle due.
Nel caso dell’intervento chirurgico, per esempio, io ho dato sangue e dolore a Saturno e a Marte (che possiamo inquadrare come “attività sottrattive”: restare quasi senza l’uso di un braccio per mesi), ma ho dato anche tanta ginnastica (“attività propositiva”) per accelerare la riabilitazione.
Le conseguenze, quasi tutte previste, dell’intervento sono state numerose e variegate.
Cominciamo, allora, a descrivere quelle che solitamente si riferiscono alla mia maggiore attività: leggere/studiare/scrivere.
Mi sono reso conto che, dovendo quasi saltare del tutto uno scrivere intenso tra dicembre e maggio-giugno, non sarei stato in grado di portare a termine, per giugno 2009, il libro che state leggendo e per il quale avevo già firmato un contratto con l’editore Armenia.
Mi ero reso anche conto che il libro, per come lo avevo progettato, avrebbe dovuto contenere una parte pratica, con la descrizione della tecnica di esorcizzazione dei simboli un po’ in “tutte le salse”, e una parte teorica che spiegasse, o tentasse di farlo, andando indietro più nei millenni che nei secoli, da dove aveva origine il concetto, quasi sciamanico in senso stretto, di esorcizzazione dei simboli, da ricercare prima nella storia delle religioni e poi nella filosofia-psicologia.
Leggendo autori come Mircea Eliade, René Guénon, Gilbert Durand, Paramahansa Yogananda e diversi altri, mi rendevo sempre più conto che il libro poteva essere scritto in due parti ben distinte e separate e che avrei operato saggiamente se avessi chiesto a uno studioso che stimo molto di redigere la parte più filosofico-psicologica.
Ecco che si presentava un secondo importantissimo momento di tentativo di esorcizzazione del simbolo: rinunciare a metà libro, a metà nome in copertina, a metà diritti di autore…
Fu così che mi recai a trovare il mio amico prof. Michele Rossena, psicologo di grande valore e autore di numerose opere di successo.
Gli spiegai per bene il mio piano e, sebbene egli fosse già impegnato nella stesura di altri due volumi, accettò molto volentieri la mia proposta di scrittura del libro “a quattro mani”.
In quella data, sempre per la serie esorcizzazioni su esorcizzazioni su esorcizzazioni in una misura il più possibile vicina all’infinito, scrissi all’Editore per chiedergli questa variazione di piano editoriale.
Non fu facile convincerlo perché devo dire che il dr. Armenia ha una grande stima (ricambiata) di me e si preoccupa del possibile mancato successo se, su di un libro della Biblioteca di Astrologia, ci sia un altro nome a fianco al mio, ciò indipendentemente dal valore del prof. Rossena.
Infine si convinse e firmammo altri due nuovi contratti strappando il precedente.
Ma io non avevo alcuna intenzione di far cessare le esorcizzazioni da terza Casa e circa un mese dopo la stipula dei due nuovi contratti, scrissi nuovamente al dr. Armenia spiegandogli la situazione del mio braccio e chiedendogli una proroga di un anno nella consegna del libro.
Questa qui, per chi mi conosce bene, è stata forse una delle azioni maggiormente forti nella direzione della esorcizzazione dei simboli nel periodo luglio 2008 – luglio 2009.
Infatti, dal 1977, anno della mia prima pubblicazione (intesa come libro e non come articolo o saggio), fino a oggi, non è mai accaduto che in un anno non sia uscito un mio libro italiano e, anzi, è capitato più volte che nello stesso anno siano state pubblicate due o tre mie opere.
Beh, ma allora, starà osservando qualcuno, tu hai fatto pesare la bilancia decisamente dalla parte della rinuncia e non del sacrificio per ottenere… Nient’affatto. Nel suddetto periodo c’è stata una importante e massiva mia presenza, come autore, nei mercati stranieri di astrologia: sono stati pubblicati e commercializzati miei testi in inglese, tedesco, spagnolo, russo… Mai tanti libri in un periodo tanto breve.
Per ottenere ciò mi sono impegnato tantissimo a viaggiare, per contrattare direttamente con editori e/o distributori, ho intrattenuto una fittissima corrispondenza con i vari traduttori e revisori delle traduzioni, soprattutto per discutere assieme circa le diverse soluzioni linguistiche scelte e mi sono anche impegnato tantissimo nell’inviare pacchi pesanti di miei libri all’estero per proporre nuove edizioni di miei testi.
Giungiamo, così, a un altro capitolo importante del tentativo di esorcizzare la strettissima congiunzione Marte-Saturno in terza Casa di RS: la mia decisione, presa e comunicata nel corso dell’anno in oggetto, di far cessare la pubblicazione periodica del mio trimestrale di astrologia
Ricerca ’90 (che però continuerà, in futuro, le pubblicazioni aperiodiche), nel corso del ventennale dalla nascita della rivista.
Anche questo agnello, se mi consentite, è stato un agnello di dimensioni quasi taurine per chi, come me, ha dedicato una fetta importante della propria vita a tale creatura.
E qui, di nuovo, qualcuno potrebbe gridare: lo vedi, ti sei diretto verso la parte sottrattiva della simbologia in oggetto! Nient’affatto.
Durante l’inverno del 2009 decisi, e misi in pratica tale progetto, di impegnarmi moltissimo aprendo il mio blog ai lettori stranieri.
Ciò, come si può dimostrare, avrebbe comportato soprattutto due cose:
- un maggiore sforzo per leggere e scrivere in inglese
- molte ore in più di lavoro per esaminare i tanti casi in più che mi sono giunti, e mi giungono dagli USA, dal Canada, dall’Australia, dalle Filippine e perfino dall’Africa centrale…
Qualcuno potrebbe commentare: ma che problema c’è, io mi diverto tantissimo a scrivere sul blog.
È possibile, ma forse questo divertimento è tale solo quando si dispone della libertà, da blogger non titolare del blog, di leggere e scrivere quando si ha voglia di farlo e non quasi obbligatoriamente per alcune ore, quasi tutti i giorni dell’anno…
Io credo che questa del blog sia stata una delle massime esorcizzazioni da me attuate e patite, seppure con grandi soddisfazioni (non dimentichiamo che se accedete al sito
http://www.amazon.com/ e cercate il mio libro
Transits and Solar Returns, trovate quattro recensioni entusiaste di colleghi americani, recensioni a 5 stelle!) e se cercate la voce
solar returns, nei maggiori motori di ricerca e in tutte le lingue, trovate il mio libro al primo posto, su decine di milioni di documenti.
Abbiamo terminato con gli scritti? Neanche per sogno. Come spiegato in altro capitolo di questo libro, vi è stata una fitta corrispondenza, durata mesi e mesi, tra me e persone russe che hanno tentato di farmi giungere a Partizanskiy, pur senza riuscirci.
Come ho detto prima la mia consultazione del dizionario inglese è diventata pressoché costante, diverse volte al giorno e ciò ha migliorato certamente, un poco, il mio abbastanza cattivo inglese.
Le altre cose che aggiungerò ora saranno in ordine più sparso e certamente meno sequenziale.
Per alcune settimane, a maggio, ho frequentato delle piscine termali, soprattutto a Ischia, per migliorare i risultati della riabilitazione alla spalla.
*********************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************** (omissis).
Rispetto ai due anni precedenti ho viaggiato molto meno, in termini di numero di viaggi, anche se ho totalizzato più volte il giro del mondo, approfittando di voli low cost per recarmi più volte in estremo oriente e sottoponendomi a viaggi scomodi, duri, con tantissime ore di viaggio e non potendo riposare quasi mai tra un volo e l’altro.
Il mio viaggio di compleanno 2009 è stato, dal punto di vista della esorcizzazione dei simboli, un piccolo capolavoro, come potete leggere in altro capitolo di questo libro, perché difficilmente, nel corso della mia vita, potrò “subire” un viaggio peggiore di quello di Okhotsk.
La rinuncia, nei venti giorni prima del compleanno, di tentare di raggiungere la meta finale (Partizanskiy) e non quella semifinale (Okhotsk) è stato di gran lunga il prezzo più alto da me pagato alla citata congiunzione di terza Casa: pochi possono comprendere cosa abbia significato, per chi crede profondamente nell’Astrologia Attiva, rinunciare alla migliore meta possibile e doversi accontentare di un “quasi obbiettivo”.
L’isolamento patito nei due giorni e qualcosa a Okhotsk, soprattutto l’isolamento mentale, è stato durissimo, anche per una persona come me che non conosce il significato della parola “depressione”.
Nel corso dell’anno ho tentato di offrire, nei limiti in cui ciò mi era concesso, il massimo contributo ad alcuni specifici problemi relativi ai miei cognati e ai miei nipoti.
A seguito di lettere a mio avviso ingrate e d’insulto, ho cancellato per sempre alcuni rapporti personali con miei lettori e/o ex consultanti.
(Copyright Armenia Editore. Tutti i diritti riservati. Vietata ogni pubblicazione e/o diffusione, anche parziale, di tale testo).
Per Chandra. Intanto ti ringrazio per il saluto speciale che mi hai voluto dedicare. Sulla questione Astrologia Attiva, Karma, intolleranze di pensiero, penso tu sia stata informata male. Se troverai in un solo mio scritto l’indicazione di un uso elitario dell’AA, vincerai subito una gigantografia di Rosy Bindi a cavallo… In effetti c’è molta intolleranza: ma essa viene tutta da parte dei nostri avversari verso di noi e non viceversa.
Sulla mia rivista, l’organo ufficiale, potremmo dire, dell’AA, hanno scritto per vent’anni autori di tutte le scuole, anche molti sostenitori dell’astrologia esoterica, karmica e via discorrendo. Molti di costoro ci hanno poi girato le spalle e si sono arruolati in movimenti organizzati militarmente, ma non siamo mai stati noi ad allontanare loro.
Credo che la democrazia inscritta nell’AA sia sotto gli occhi di tutti: nella misura in cui nulla è esoterico, qui, ma descritto nei minimi dettagli in ogni libro, ciascuno può praticare l’AA e noi non abbiamo mai chiesto ad alcuno di sottoscrivere tessere, di prestarsi a giuramenti di sangue o altro. In questo blog scrivono e sono con noi tanti che praticano l’astrologia di cui tu parli. Per esempio Marco Celada che è uno dei colleghi che stimo di più usa ampiamente i Nodi lunari e credo anche le Parti Arabe o tanti altri elementi di astrologie lontanissime da questa. Hai mai letto o udito una mia sola sillaba di critica al modo di operare di Marco?
Sappiamo che l’Astrologia Esoterica, almeno nelle sue scuole più famose nei secoli, insegue l’obbiettivo di essere per pochi, di non divulgare molto, di essere appunto “esoterica”. E chi ha mai protestato?
Dunque?
Stai tranquilla perché per noi va benissimo se tu continuerai il tuo cammino di reincarnazione. Noi continuiamo le nostre RSM e la cosa non ci turba minimamente. Vorrei aggiungere ancora che spesso vengono dette cose assai improprie sul karma. La grande studiosa Luciana Marinangeli, autrice di opere importantissime di astrologia e di psicologia, soprattutto, ha “bacchettato” sovente molte persone che parlano del karma in modo improprio e come se si stessero riferendo a una propria creatura. Se tu hai letto il mio esempio relativo al vaso di 200 chilogrammi che ti sta cascando sulla testa, avrai capito che esistono già, rispetto a tale esempio, molte visioni diverse da parte di persone che parlano di karma. Tanti praticanti buddisti sono anche praticanti di AA, con la benedizione dei loro maestri orientali.
Per Manu. Scusami, ma la tua domanda forse è troppo generica. Calati in un esempio particolare e sarò lieto di risponderti.
Per Edi. Grazie delle tue espressioni simpatiche e calienti come la tua bella Terra. Sappi, se già non lo sai, che moltissimi viaggiatori attivi scelgono la Spagna e le Canarie per unire a viaggi utili locations suggestive e piacevolissime.
Per A.P. che mi chiede: “…con il suo programma vengono tenuti in considerazione i "Simboli sabiani" nel redigere un tema natale ed una rivoluzione solare?”.
No.
Per Alias. Se la cosa ti può interessare, nel mio studio sulla schizofrenia, pubblicato anche all’estero e sul mio sito, non ho mai citato l’opposizione Sole-As come concausa legata alla malattia.
Per Doriana. Grazie per la nuova segnalazione di voli low cost: non bastano mai. Volete sapere l’ultima sui voli low cost? Michael O’Leary, l’uraniano (credo) amministratore delegato di Ryanair, dopo avere lanciato i biglietti ridotti per i viaggiatori disposti a volare in piedi, sta ora studiando una tariffa ancora più speciale per chi volerà appeso alle ruote dell’aereo…