giovedì 30 luglio 2009

The Solar Returns for Magadan e for Petropavlovsk




For Neena. No problems for the data error. The Aimed Solar Return for Magadan is not possible because it is a good thing to hold Saturn far at least 12° from the Medium Coeli. In the opposite way we have a Saturn in the most important Gauquelin’s Zone and the result is that we have like a Saturn in the tenth House.Petropavlovsk, if you don’t prefer the ASR of Sable Island, is a good solution. I was there some years ago: it needs only a direct flight from Moscow to Petropavlovsk, on board of a very big and good airplane of 450 passengers for only eight hours of trip.


Per Manu. Cara Manu, nessun problema. Quando si ragiona senza farsi prendere da raptus che annebbiano la mente, è sempre un piacere dialogare. Per spiegarti ciò che acutamente hai osservato della mia situazione, dobbiamo fare un passo indietro e risalire alla genesi, per così dire, dei miei studi.
Come saprai, quando intrapresi questa strada, non esisteva alcuna letteratura, se non il libro teorico, ma mai verificato da lui stesso o da altri con compleanni mirati, dell’ottimo Alexandre Volguine.
I miei rilievi, punto per punto, li ho dovuti fare sul campo e, spesso, essi non avevano alcun apparente aggancio con la realtà e con la Tradizione. Per esempio, perché mai un AS in prima doveva essere tanto devastante: e invece lo è. Ma pensa che ci sono miei allievi che mi seguono da vent’anni e non sono ancora convinti della cosa (beccandosi, ovviamente, spesso, sciabolate terribili sul viso).
Man mano che aumentavano le mie esperienze sul campo, nell’ordine finale delle decine di migliaia e non di una sola unità come nel caso di un/una collega che crede di combattermi e che non prova neanche vergogna a dirlo, scaturiva, da sola, una scala di priorità.
Ecco, se tu consideri la scala di priorità, allora forse tutto ti è più chiaro.
Nella mia esperienza i transiti non incidono, diciamo al 30% nei fatti di un anno, altrimenti sarebbe perfettamente inutile spostarci, ma hanno peso, con una evidenza schiacciante, probabilmente nella misura del 5-10% degli avvenimenti dell’anno.
Ecco, allora, che stabilito, sulla base di una lunghissima esperienza e non di un capriccio, che la congiunzione Marte-Saturno si può posizionare soltanto nella terza o nella nona Casa di Rivoluzione Solare, allora tutto il resto viene da sé.
Mi chiedi se ho avuto paura: certo, come ciascuno di noi in questa plaza de toros, ma le mie più che paure sono preoccupazioni ragionate e quando torno da una RSM provo quel senso di benessere che si potrebbe tradurre in un: “Ho fatto tutto quello che il cielo mi consentiva di fare”. Il resto lo lascio a quella percentuale che non posso gestire o tentare di gestire e che dipende, a mio avviso, in massima parte, dall’intreccio dei compleanni mirati di familiari e amici stretti.
Infine direi che Barcellona è una buona soluzione per il tuo prossimo compleanno.

Benvenuto Kyle82. Sul commentare la tua RSM di Istanbul non posso accontentarti: trovo che sia di pessimo gusto dare i voti al lavoro dei colleghi e chi lo fa ci rimette in termini di professionalità.
Posso, invece, rispondere all’altra tua domanda. Certo: sono convinto che sia un bene, ogni giorno, esorcizzare le posizioni del cielo di RS o di RL e i transiti, ma questo non vuol dire soltanto tentare di parare meglio i colpi. Vuol dire anche e soprattutto cogliere le opportunità: se hai un anno con Giove in terza, approfittane innanzitutto per imparare una nuova lingua o benissimo l’uso del computer…

Oggi sarò quasi tutto il giorno in treno e non so se potrò rispondere a tutti. Se qualcuno non ricevesse risposta a una sua domanda, è pregato di riformularmela lunedì.

Buon weekend a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

Molte esorcizzazioni per Marte-Saturno in terza Casa


In un’anteprima di circa quattordici mesi vi offro la lettura, quasi integrale, della prima bozza di uno dei capitoli del mio nuovo libro che sarà in libreria a settembre 2010.




Il presente capitolo vuole essere un tentativo di spiegare, fin nei minimi dettagli e fin dove la mia memoria me lo permette, le tante, tantissime, esorcizzazioni di terza Casa da me tentate nel corso del periodo luglio 2008 – luglio 2009, a seguito della mia RSM di Wallis (vedi figura) che presentava una strettissima congiunzione Sole-Saturno in terza Casa.
Ciò, naturalmente, allo scopo di mostrare, praticamente, come vive un Astrologo Attivo il proprio quotidiano, nel tentativo di costellare i simboli quasi sempre da lui stesso attivati con volontà e chiarezza.
La prima cosa importantissima che io attuai in tale logica e secondo le regole contenute nel presente libro, fu un intervento chirurgico alla spalla, intervento chirurgico per il quale mi recai una prima volta a Lione, presso lo studio del dottor Gilles Walch a novembre 2008, per farmi visitare, e una seconda volta per farmi operare. L’operazione avvenne il 23 dicembre e io fui dimesso il 26 dicembre 2008.
Tale intervento si rendeva necessario per la frattura parziale della cuffia dei rotatori della spalla sinistra, avvenuta circa un paio di anni prima. Il dolore non era forte, tranne quando mi sforzavo e soprattutto in determinate situazioni come il portare carichi pesanti con le due braccia e correndo, a volte per chilometri, all’interno di aeroporti di tutto il mondo, con i carrelli che quasi sempre sono oggetti sconosciuti in tali zone dove necessiterebbero alquanto.
Non vi era neanche una specifica urgenza per il suddetto intervento, ma – in questo caso – come si suol dire, io presi due piccioni con una fava. Infatti, contemporaneamente, avevo da scaricare un transito ben più potente: nel cielo di Daniela, la mia compagna, Urano di transito si opponeva perfettamente al Marte di nascita nella settima Casa.
L’intervento non fu indolore da alcun punto di vista, a cominciare dal fatto che non esiste un volo Napoli-Lione e già gli spostamenti, soprattutto con un braccio immobilizzato, furono tutt’altro che lievi.
Volontariamente cercai di marcare il più negativamente tale esperienza, per esempio facendomi operare a Natale.
L’intervento, eseguito in artroscopia, non fu facile e neanche breve e io restai molte ore in camera operatoria.
Ma l’intervento in sé stesso, come si può immaginare, non è nulla rispetto ai cinque mesi di riabilitazione che dovetti affrontare, quasi quotidianamente, per fortuna assistito da bravi specialisti.
Il dolore fu pressoché costante nei mesi successivi, fortissimo i primi giorni e forte sempre, ogni volta che tentavo anche il più piccolo movimento non consentito.
Sopportare un tutore che avrei dovuto tenere giorno e notte fu, forse, il sacrificio più grosso che, giorno dopo giorno, andò a marcare i molti mesi della riabilitazione.
I primi due mesi furono davvero pesanti e spesso mi svegliavo la notte perché tentavo di girarmi su di un fianco e vedevo le stelle…
Solitamente sopporto bene il dolore e così fu anche in questa occasione, ma l’handicap di poter fare limitatissime cose è un dolore assai più psicologico che fisico.
Praticamente mi fu proibito, per i primi mesi, perfino di scrivere con un solo dito alla tastiera e questo fu il sacrificio più alto.
Non posso dire che ubbidii ciecamente a tale comandamento, ma comunque dovetti regolarmi secondo schemi quotidiani assolutamente diversi da quelli abituali.
Il vantaggio di poter fruire di una fisioterapia a domicilio, in parte era annullato dall’esigenza, legittima, sostenuta dal fisioterapista, di svolgere queste sedute la mattina prestissimo, quasi all’alba.
Insomma, volgendomi indietro, ricordo un inverno davvero pesante, grigio sotto molti aspetti, rattristato da tale menomazione che poi ne comportava molte altre che potete immaginare.
La fisioterapia durò più a lungo del previsto perché io rifiutai quella in piscina, che avrebbe accelerato i tempi, a causa del fatto che ho gli occhi abbastanza delicati e sensibili negativamente al cloro contenuto nelle piscine.
A ciò dobbiamo aggiungere, naturalmente, diverse visite di controllo presso una dottoressa napoletana che è la referente del metodo di riabilitazione Walch nella mia città, le diverse pratiche redatte per ricevere un rimborso parziale delle spese dalla Casagit (la cassa mutua dei giornalisti) e i rapportini periodici di informazione inviati al dr. Walch.
Inutile dire che la riabilitazione consisteva in sedute piuttosto dolorose dove il fisioterapista, giustamente, cercava di tirarmi il braccio oltre ogni misura… E anche il tormento di fotografare ogni mattina i miei miglioramenti o mancati miglioramenti, non giovava affatto al mio morale, ma giovava molto, credo, a soddisfare Marte e Saturno nella mia terza Casa di RS e Urano di transito opposto al Marte in settima di Daniela.
Mentre scrivo (27 luglio 2009) potrei ancora subire un attentato (visto che tra i molti folli che si agitano in rete c’è stato anche qualcuno che mi ha minacciato di morte) o un incidente o un infarto, ma quello che dovevo fare l’ho fatto e sto in pace con me stesso perché accetto i limiti che anche la migliore applicazione dei principi dell’AA ha.
Approfitto dell’occasione per ripetere ancora una volta qualcosa che ho già scritto una ventina di anni fa.
Sono quasi certo che il giorno che sarò colpito da un infarto o morirò, più di uno stupido (ne esistono legioni) dirà: “Hai visto, ha fatto per quarant’anni compleanni mirati e poi è morto lo stesso!”.
Sono assai felice della mia vita, non ho rimpianti, credo di essere stato fortunato, ho potuto realizzare, soprattutto con grandissima volontà, e anche con l’aiuto del cielo, quasi tutti i miei progetti. Forse, pur senza enfatizzare, posso affermare di avere lavorato come due o tre persone messe assieme, saltando una percentuale alta di notti che solitamente si dedicano al dormire…
Se dovesse colpirmi un infarto, anche domani mattina, sarei pronto a lasciare questa Terra con la consapevolezza di essere stato un privilegiato assoluto, anche perché, forse indegnamente, il cielo mi ha scelto per edificare l’Astrologia Attiva, uno strumento straordinario che può aiutare a vivere meglio milioni di persone e questa – credo – sia la più importante eredità che lascerei a Daniela e alle mie figlie.
Torniamo alle nostre esorcizzazioni.
Come ho spiegato in altro capitolo, in pieno ossequio a dei principi archetipici che sono poi stati codificati bene all’interno della psicologia analitica (junghiana), personalmente, quando parlo di costellare un simbolo non intendo ciò nella sua accezione di “attività sottrattive”, ma – contemporaneamente e intensamente – nella doppia accezione di “attività sottrattive e propositive”, senza mai escludere una delle due.
Nel caso dell’intervento chirurgico, per esempio, io ho dato sangue e dolore a Saturno e a Marte (che possiamo inquadrare come “attività sottrattive”: restare quasi senza l’uso di un braccio per mesi), ma ho dato anche tanta ginnastica (“attività propositiva”) per accelerare la riabilitazione.
Le conseguenze, quasi tutte previste, dell’intervento sono state numerose e variegate.
Cominciamo, allora, a descrivere quelle che solitamente si riferiscono alla mia maggiore attività: leggere/studiare/scrivere.
Mi sono reso conto che, dovendo quasi saltare del tutto uno scrivere intenso tra dicembre e maggio-giugno, non sarei stato in grado di portare a termine, per giugno 2009, il libro che state leggendo e per il quale avevo già firmato un contratto con l’editore Armenia.
Mi ero reso anche conto che il libro, per come lo avevo progettato, avrebbe dovuto contenere una parte pratica, con la descrizione della tecnica di esorcizzazione dei simboli un po’ in “tutte le salse”, e una parte teorica che spiegasse, o tentasse di farlo, andando indietro più nei millenni che nei secoli, da dove aveva origine il concetto, quasi sciamanico in senso stretto, di esorcizzazione dei simboli, da ricercare prima nella storia delle religioni e poi nella filosofia-psicologia.
Leggendo autori come Mircea Eliade, René Guénon, Gilbert Durand, Paramahansa Yogananda e diversi altri, mi rendevo sempre più conto che il libro poteva essere scritto in due parti ben distinte e separate e che avrei operato saggiamente se avessi chiesto a uno studioso che stimo molto di redigere la parte più filosofico-psicologica.
Ecco che si presentava un secondo importantissimo momento di tentativo di esorcizzazione del simbolo: rinunciare a metà libro, a metà nome in copertina, a metà diritti di autore…
Fu così che mi recai a trovare il mio amico prof. Michele Rossena, psicologo di grande valore e autore di numerose opere di successo.
Gli spiegai per bene il mio piano e, sebbene egli fosse già impegnato nella stesura di altri due volumi, accettò molto volentieri la mia proposta di scrittura del libro “a quattro mani”.
In quella data, sempre per la serie esorcizzazioni su esorcizzazioni su esorcizzazioni in una misura il più possibile vicina all’infinito, scrissi all’Editore per chiedergli questa variazione di piano editoriale.
Non fu facile convincerlo perché devo dire che il dr. Armenia ha una grande stima (ricambiata) di me e si preoccupa del possibile mancato successo se, su di un libro della Biblioteca di Astrologia, ci sia un altro nome a fianco al mio, ciò indipendentemente dal valore del prof. Rossena.
Infine si convinse e firmammo altri due nuovi contratti strappando il precedente.
Ma io non avevo alcuna intenzione di far cessare le esorcizzazioni da terza Casa e circa un mese dopo la stipula dei due nuovi contratti, scrissi nuovamente al dr. Armenia spiegandogli la situazione del mio braccio e chiedendogli una proroga di un anno nella consegna del libro.
Questa qui, per chi mi conosce bene, è stata forse una delle azioni maggiormente forti nella direzione della esorcizzazione dei simboli nel periodo luglio 2008 – luglio 2009.
Infatti, dal 1977, anno della mia prima pubblicazione (intesa come libro e non come articolo o saggio), fino a oggi, non è mai accaduto che in un anno non sia uscito un mio libro italiano e, anzi, è capitato più volte che nello stesso anno siano state pubblicate due o tre mie opere.
Beh, ma allora, starà osservando qualcuno, tu hai fatto pesare la bilancia decisamente dalla parte della rinuncia e non del sacrificio per ottenere… Nient’affatto. Nel suddetto periodo c’è stata una importante e massiva mia presenza, come autore, nei mercati stranieri di astrologia: sono stati pubblicati e commercializzati miei testi in inglese, tedesco, spagnolo, russo… Mai tanti libri in un periodo tanto breve.
Per ottenere ciò mi sono impegnato tantissimo a viaggiare, per contrattare direttamente con editori e/o distributori, ho intrattenuto una fittissima corrispondenza con i vari traduttori e revisori delle traduzioni, soprattutto per discutere assieme circa le diverse soluzioni linguistiche scelte e mi sono anche impegnato tantissimo nell’inviare pacchi pesanti di miei libri all’estero per proporre nuove edizioni di miei testi.
Giungiamo, così, a un altro capitolo importante del tentativo di esorcizzare la strettissima congiunzione Marte-Saturno in terza Casa di RS: la mia decisione, presa e comunicata nel corso dell’anno in oggetto, di far cessare la pubblicazione periodica del mio trimestrale di astrologia Ricerca ’90 (che però continuerà, in futuro, le pubblicazioni aperiodiche), nel corso del ventennale dalla nascita della rivista.
Anche questo agnello, se mi consentite, è stato un agnello di dimensioni quasi taurine per chi, come me, ha dedicato una fetta importante della propria vita a tale creatura.
E qui, di nuovo, qualcuno potrebbe gridare: lo vedi, ti sei diretto verso la parte sottrattiva della simbologia in oggetto! Nient’affatto.
Durante l’inverno del 2009 decisi, e misi in pratica tale progetto, di impegnarmi moltissimo aprendo il mio blog ai lettori stranieri.
Ciò, come si può dimostrare, avrebbe comportato soprattutto due cose:

- un maggiore sforzo per leggere e scrivere in inglese
- molte ore in più di lavoro per esaminare i tanti casi in più che mi sono giunti, e mi giungono dagli USA, dal Canada, dall’Australia, dalle Filippine e perfino dall’Africa centrale…

Qualcuno potrebbe commentare: ma che problema c’è, io mi diverto tantissimo a scrivere sul blog.
È possibile, ma forse questo divertimento è tale solo quando si dispone della libertà, da blogger non titolare del blog, di leggere e scrivere quando si ha voglia di farlo e non quasi obbligatoriamente per alcune ore, quasi tutti i giorni dell’anno…
Io credo che questa del blog sia stata una delle massime esorcizzazioni da me attuate e patite, seppure con grandi soddisfazioni (non dimentichiamo che se accedete al sito http://www.amazon.com/ e cercate il mio libro Transits and Solar Returns, trovate quattro recensioni entusiaste di colleghi americani, recensioni a 5 stelle!) e se cercate la voce solar returns, nei maggiori motori di ricerca e in tutte le lingue, trovate il mio libro al primo posto, su decine di milioni di documenti.

Abbiamo terminato con gli scritti? Neanche per sogno. Come spiegato in altro capitolo di questo libro, vi è stata una fitta corrispondenza, durata mesi e mesi, tra me e persone russe che hanno tentato di farmi giungere a Partizanskiy, pur senza riuscirci.


Come ho detto prima la mia consultazione del dizionario inglese è diventata pressoché costante, diverse volte al giorno e ciò ha migliorato certamente, un poco, il mio abbastanza cattivo inglese.

Le altre cose che aggiungerò ora saranno in ordine più sparso e certamente meno sequenziale.

Per alcune settimane, a maggio, ho frequentato delle piscine termali, soprattutto a Ischia, per migliorare i risultati della riabilitazione alla spalla.

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Rispetto ai due anni precedenti ho viaggiato molto meno, in termini di numero di viaggi, anche se ho totalizzato più volte il giro del mondo, approfittando di voli low cost per recarmi più volte in estremo oriente e sottoponendomi a viaggi scomodi, duri, con tantissime ore di viaggio e non potendo riposare quasi mai tra un volo e l’altro.

Il mio viaggio di compleanno 2009 è stato, dal punto di vista della esorcizzazione dei simboli, un piccolo capolavoro, come potete leggere in altro capitolo di questo libro, perché difficilmente, nel corso della mia vita, potrò “subire” un viaggio peggiore di quello di Okhotsk.

La rinuncia, nei venti giorni prima del compleanno, di tentare di raggiungere la meta finale (Partizanskiy) e non quella semifinale (Okhotsk) è stato di gran lunga il prezzo più alto da me pagato alla citata congiunzione di terza Casa: pochi possono comprendere cosa abbia significato, per chi crede profondamente nell’Astrologia Attiva, rinunciare alla migliore meta possibile e doversi accontentare di un “quasi obbiettivo”.

L’isolamento patito nei due giorni e qualcosa a Okhotsk, soprattutto l’isolamento mentale, è stato durissimo, anche per una persona come me che non conosce il significato della parola “depressione”.

Nel corso dell’anno ho tentato di offrire, nei limiti in cui ciò mi era concesso, il massimo contributo ad alcuni specifici problemi relativi ai miei cognati e ai miei nipoti.

A seguito di lettere a mio avviso ingrate e d’insulto, ho cancellato per sempre alcuni rapporti personali con miei lettori e/o ex consultanti.



(Copyright Armenia Editore. Tutti i diritti riservati. Vietata ogni pubblicazione e/o diffusione, anche parziale, di tale testo).



Per Chandra. Intanto ti ringrazio per il saluto speciale che mi hai voluto dedicare. Sulla questione Astrologia Attiva, Karma, intolleranze di pensiero, penso tu sia stata informata male. Se troverai in un solo mio scritto l’indicazione di un uso elitario dell’AA, vincerai subito una gigantografia di Rosy Bindi a cavallo… In effetti c’è molta intolleranza: ma essa viene tutta da parte dei nostri avversari verso di noi e non viceversa.
Sulla mia rivista, l’organo ufficiale, potremmo dire, dell’AA, hanno scritto per vent’anni autori di tutte le scuole, anche molti sostenitori dell’astrologia esoterica, karmica e via discorrendo. Molti di costoro ci hanno poi girato le spalle e si sono arruolati in movimenti organizzati militarmente, ma non siamo mai stati noi ad allontanare loro.
Credo che la democrazia inscritta nell’AA sia sotto gli occhi di tutti: nella misura in cui nulla è esoterico, qui, ma descritto nei minimi dettagli in ogni libro, ciascuno può praticare l’AA e noi non abbiamo mai chiesto ad alcuno di sottoscrivere tessere, di prestarsi a giuramenti di sangue o altro. In questo blog scrivono e sono con noi tanti che praticano l’astrologia di cui tu parli. Per esempio Marco Celada che è uno dei colleghi che stimo di più usa ampiamente i Nodi lunari e credo anche le Parti Arabe o tanti altri elementi di astrologie lontanissime da questa. Hai mai letto o udito una mia sola sillaba di critica al modo di operare di Marco?
Sappiamo che l’Astrologia Esoterica, almeno nelle sue scuole più famose nei secoli, insegue l’obbiettivo di essere per pochi, di non divulgare molto, di essere appunto “esoterica”. E chi ha mai protestato?
Dunque?
Stai tranquilla perché per noi va benissimo se tu continuerai il tuo cammino di reincarnazione. Noi continuiamo le nostre RSM e la cosa non ci turba minimamente. Vorrei aggiungere ancora che spesso vengono dette cose assai improprie sul karma. La grande studiosa Luciana Marinangeli, autrice di opere importantissime di astrologia e di psicologia, soprattutto, ha “bacchettato” sovente molte persone che parlano del karma in modo improprio e come se si stessero riferendo a una propria creatura. Se tu hai letto il mio esempio relativo al vaso di 200 chilogrammi che ti sta cascando sulla testa, avrai capito che esistono già, rispetto a tale esempio, molte visioni diverse da parte di persone che parlano di karma. Tanti praticanti buddisti sono anche praticanti di AA, con la benedizione dei loro maestri orientali.


Per Manu. Scusami, ma la tua domanda forse è troppo generica. Calati in un esempio particolare e sarò lieto di risponderti.

Per Edi. Grazie delle tue espressioni simpatiche e calienti come la tua bella Terra. Sappi, se già non lo sai, che moltissimi viaggiatori attivi scelgono la Spagna e le Canarie per unire a viaggi utili locations suggestive e piacevolissime.

Per A.P. che mi chiede: “…con il suo programma vengono tenuti in considerazione i "Simboli sabiani" nel redigere un tema natale ed una rivoluzione solare?”.
No.

Per Alias. Se la cosa ti può interessare, nel mio studio sulla schizofrenia, pubblicato anche all’estero e sul mio sito, non ho mai citato l’opposizione Sole-As come concausa legata alla malattia.

Per Doriana. Grazie per la nuova segnalazione di voli low cost: non bastano mai. Volete sapere l’ultima sui voli low cost? Michael O’Leary, l’uraniano (credo) amministratore delegato di Ryanair, dopo avere lanciato i biglietti ridotti per i viaggiatori disposti a volare in piedi, sta ora studiando una tariffa ancora più speciale per chi volerà appeso alle ruote dell’aereo…
Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
http://www.solarreturns.com/
http://www.cirodiscepolo.it/

mercoledì 29 luglio 2009

Lunar Returns for Jacksonville or for Rishiri?




For Neena. No, Neena, the location that I advised to you is Sable Island and not Sable River. If you input a latitude of 43°56’N and a longitude of 60°01’W, airport code YSA, you obtain the same chart of mine and I repeat that it is very good for the problems of your uncle.
In your first post you wrote 4.20 PM and not 4.30 PM.
However the Aimed Solar Return for Kushiro is not possible because Saturn is very closed to Mid Heaven: you can put, in some situations, Venus and Saturn in the fifth House, but never in the tenth House.
Saturn in the tenth House produce a very bad back step in your life, even a fall that hardly you can erase in the future.
Saturn, for the very important discoveries in astrology named “Gauquelin zones” cannot accost itself less than 12° degrees at the right of MC (in the ninth House).
The next Lunar Return for your uncle is not possible for Jacksonville, Florida, because you had 3 planets in the first House, like to say an Ascendant in the 12ª House and because the Sun would be on the DS: in the seventh House and in the sixth House (very dangerous). No, a possible Lunar Return for him, to improve his daughter situation could be the Aimed Lunar Return for Rishiri (see the map), Japan, with Jupiter in the fifth House, but I advise against hardly this solution because it comes against my rules for an Aimed Lunar Return (first of all, it has to be near and cheap because his value is many times less a Solar Return). For this reason I wrote, in by books dedicated to Lunar Returns, that it is preferable to plan only some Aimed Lunar Returns in a year or, even, no one Aimed Lunar Return.


Per Francesca. Certo, se carichiamo di significati una Casa, dobbiamo attenderci che la stessa sara molto attiva, forse troppo attiva, durante l’anno. Ma quasi sempre è ciò che desideriamo, per esempio se piazziamo AS e Saturno in quarta Casa, per impegnarci fino all’estremo nell’acquisto o nella ristrutturazione di un immobile. Secondo il mio parere non sono queste le cose da temere, ma le scelte tecnicamente e assolutamente sbagliate.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

martedì 28 luglio 2009

The Lunar Returns to improve the Solar Returns



For Neena. What a pity that your uncle cannot take the Solar Return of Long Island! In fact if his birth data are correct, this map is excellent, with a splendid Jupiter very closed to the Mid Heaven. Naturally we cannot allow that the Sun will fall in the sixth House. Even the fifth House is not terrible because we have, it is true, a bad Saturn in that House, but we have even Venus, the best planet in that space…
If your uncle will not renounce to this map, you can advise him to use some Lunar Returns, in the next months, to improve the good part of the fifth House of Long Island, NY. He could, using low cost flights, to place, often, Venus and Jupiter in the fifth House of some Lunar Returns.
This could be a good solution.
However he can choose an Aimed Solar Return for Sable Island, Nova Scotia, Canada, where we put Venus between Saturn and the cusp of the fifth House: so he will have a splendid fifth House (with a Venus working in the fourth and in the fifth House, contemporarily), without exceptions.

Per Chandra. Se deciderai di venire in gennaio a Napoli, non vi è alcun problema: San Gregorio Armeno, la zona dove sono situati tutti i piccoli laboratori che costruiscono, davanti a te, i famosissimi pastori e presepi, è aperta tutto l’anno!
Per quanto riguarda la tua sinastria penso occorra fare una scelta: o combattere per tutta la vita o sciogliere il legame e non pensarci più. Probabilmente, io, separandomi dopo quarant’anni, ho fatto la cosa peggiore.

Per Doriana. Urano è specializzato soprattutto in miracoli: insieme a Venere in quinta, potrebbe anche far diventare un amore ciò che sembrava impossibile diventare tale… Sarà un piacere rivederti a Gennaio, ma prima c’è Budapest!

Per Giustina. No, con la tua splendida congiunzione Venere-Giove in terza devi leggere, studiare e scrivere, scrivere, scrivere… a lot!

Per Al Rami. Ho piacere di rileggerti in questo spazio. Pensavo fossi disperso dato che nell’ultimo mese non hai risposto neanche alle lettere private.

Per Anonimo. Da quando mi occupo di astrologia, ma anche nei millenni prima perché ho studiato la storia, di tanto in tanto c’è stato qualcuno che si è lanciato in una profezia dei Maya o dei Marziani o dei dottori commercialisti sulla fine del mondo e ci ha gratificato anche con tanto di date precise al giorno.
Molti anni fa andava di moda, quasi quanto quella a cui accenni tu, “La Grande Catastrofe del 1983”, di Boris Cristoff. Ricordo di avere conosciuto persone che, in quella occasione, lasciarono tutto (casa, lavoro, animali…) e si trasferirono a vivere in Tibet. Qualcuno potrebbe dire che fecero bene, comunque. In realtà non fecero bene perché si andarono a imprigionare in un Paese sotto l’oppressione comunista che negava e nega ancora oggi loro ogni diritto umano. Forse per loro fu quella la Grande Catastrofe del 1983.
Se, invece, desideri uno studio serio sull’ “ammasso” planetario del 2012-2013, leggi Indice Ciclico Planetario, ripassati quanto scritto dal grande André Barbault e forse inquadrerai il fenomeno per quello che è: un picco negativo nella curva dell’ICP, come ce ne sono stati centinaia nella storia dell’umanità.

Benvenuta Edi e complimenti per il pericolo scampato, ma anche io avevo Marte-Saturno in terza e non ho subito tutti questi guai perché, e credo sia la cosa importantissima, non mi ero messo uno stellium in dodicesima Casa.
Spero, soprattutto frequentando buone compagnie (noi di questo blog?), che non metterai mai più il Sole o uno stellium in dodicesima Casa.
Molti cari auguri.


Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
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www.cirodiscepolo.it

lunedì 27 luglio 2009

Un capitolo per il prossimo libro

Avevo promesso che avrei scritto una relazione precisa sul mio viaggio a Okhotsk e l’ho fatto: si tratta di 27 pagine già impaginate che faranno parte del prossimo libro che uscirà, per la Biblioteca di Astrologia, dell’editore Armenia, a settembre 2010 (non 2009). Per ora è solo una bozza da correggere e rivedere molte volte, a mezzo dei preziosi suggerimenti dell’ottimo Lorenzo Vancheri che ora è in felice partenza per le vacanze.
Tale capitolo si occupa degli aspetti squisitamente tecnici del viaggio. Ce ne saranno altri due: uno relativo alle molte esorcizzazioni di terza Casa da me messe in campo tra il 2008 e il 2009, compreso il viaggio a Okhotsk, e un altro riguarderà una previsione importante fatta da me a ottobre scorso, e sempre legata al mio viaggio, di cui scriverò tra novembre e dicembre prossimi.
Portate pazienza e potrete leggere il tutto fra quattordici mesi circa.
Intanto posso annunciarvi che nel mese di gennaio terrò un seminario breve dal titolo “Il sale della vita, ovvero la sapienza di riuscire a mescolare Saturno-Senex e Giove-Edonismo” nell’ambito di un ciclo di seminari che si terranno presso l’Istituto Italiano per le Scienze Umane (Napoli) e che il prossimo anno avranno quale tema conduttore: “Dolore e piacere: il viaggio della vita”. L’Istituto è presieduto dallo psicologo prof. Michele Rossena con il quale sto scrivendo il libro in oggetto. L’argomento, come potete capire, riguarderà esattamente lo stesso del libro: l’esorcizzazione dei simboli.


Per Mediterraneo. Credo che la mia “Nuova Guida all’Astrologia, Armenia, 820 pagine, possa andare bene per te. Con un Sole-Pesci-Dodicesima e un Nettuno dominante, credo non ci siano dubbi e ti consiglierei, decisamente, di indirizzarti verso una professione medica o paramedica e /o assistenziale.

Per Chandra. Spesso Google, la domenica o nei giorni festivi, fa manutenzione ai suoi server.
Un Marte in Bilancia, nel 99% dei casi, è più aggressivo di un Marte in Ariete (aggressivo, non forte). Sfortunatamente l’aspetto che citi come possibile elemento attenuante, a mio avviso non lo è affatto. Credo che gli aspetti dissonanti tra Marte e i Luminari e l’AS, reciproci, o tra i due Marte, siano quanto di più deleterio possa esserci in una coppia.

Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
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domenica 26 luglio 2009

Scusate il piccolo peccato di orgoglio...


Ma si dice spesso malissimo di questa città, eppure, quando si pranza, come ho fatto poco fa, per esempio, sulla terrazza di casa di mia "suocera", davanti a questo paradiso...
Buona serata a Tutti.
Ciro Discepolo
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sabato 25 luglio 2009

Sempre su Aladino-Google Earth




Sono lieto che la notizia di ieri stia suscitando entusiasmo in voi, come ne suscita in me. Al momento, come dicevo, la cosa funziona, ma si tratta di “pezzi” separati che stiamo mettendo assieme e provando nella implementazione completa. Ne uscirà un nuovo eseguibile, aggiornamento gratuito per i possessori del programma, spero molto entro il 16 ottobre o, al massimo, con poche settimane di ritardo.
Si tratta, a mio avviso, di una grande cosa, soprattutto se si devono controllare contemporaneamente due-tre cuspidi. La vicinanza di Saturno al Medio Cielo non mi sembra così decisiva: per le cuspidi dobbiamo giocare su distanze tipo 2°30' contro 2°35'. Nel caso di Saturno i 12 gradi si vedono a occhio e se diventassero tredici sarebbe ancora meglio...


Buon weekend a Tutti.
Ciro Discepolo
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venerdì 24 luglio 2009

Una nuova brillante idea di Pino


Come sapete vi ho promesso, e solitamente mantengo tutte le promesse, di portare a Budapest (terzo weekend di ottobre) la nuova versione di Aladino con integrato l’add in gratuito pensato da Pino Valente e realizzato da Stefano Briganti, con la mia collaborazione, che permette di far interagire Aladino e Google Earth.
In pratica lo abbiamo già ottenuto e occorrerà un paziente lavoro di rifinitura, controllo rigorosissimo dei calcoli, controllo della nuova grafica e del nuovo printout. A lavoro ultimato, passando il mouse sulle cartine di Google Earth, in una finestra rettangolare aperta contemporaneamente da Aladino, si vedrà cambiare in tempo reale il grafico di RSM (o di RLM), metro per metro, sulla superficie della Terra.
A Pino Valente è venuta un’ulteriore idea, assai importante, che stiamo già implementando.
Facciamo un esempio. Per il mio prossimo compleanno ho già individuato una zona precisa del mondo dove recarmi, ma dovrò controllare tre cuspidi contemporaneamente, nel raggio di pochissimi chilometri quadrati. Ecco l’idea: far cambiare il colore delle cuspidi, nella finestra di Aladino che interagisce con Google Earth, quando un astro entra e esce dalla zona d’influenza delle stesse (2,5 gradi)!!!
Vi sembra poco?
Se sì, allora forse non avete compreso bene cosa stiamo provando a realizzare.

Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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giovedì 23 luglio 2009

Benvenuta Stefania


Forse non sei quel mito dell'immaginario collettivo, ma forse sei molto di più... Vedrai che questo anno di sacrifici ti servirà molto in seguito (a capire che è meglio partire...).
Sono certo che starai bene con noi.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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mercoledì 22 luglio 2009

Dovrei preoccuparmi per l’eclissi?


Per Lella. Sì, sono preoccupato e per tante cose del mondo e della vita di oggi. Sono preoccupato, prima di tutto, per le malattie che ci stanno uccidendo tutti, per via dell’inquinamento massivo con cui abbiamo avvelenato, soprattutto negli ultimi decenni, il nostro pianeta.
Sono preoccupato per la fame e la povertà nel mondo quasi in pari misura che per la cattiveria, la meschinità e la stupidità umane.
Sono assai preoccupato per l’ignoranza e per l’ignoranza al servizio delle cause spregevoli.
Sono preoccupato perché troppi Paesi ricorrono agli armamenti atomici.
Sono preoccupato per i miei cari e per gl’incidenti stradali.
Sono meno preoccupato per l’eclissi di oggi, per i motivi che ho spiegato in tanti miei libri.
Sui regnanti, sovrani, dittatori, leader, vi è una ricchissima casistica che mette in relazione eclissi e “rovesci” famosi (vedi l’arresto di Mussolini). Sui comuni mortali, nella mia pratica, non ho mai visto cose preoccupanti.
A livello mondiale il discorso si fa più difficile perché non vi è una sola filosofia che stia alla base di come andrebbero scelte, ma soprattutto delimitate, le zone del mondo interessate (ne abbiamo parlato nel nostro libro io e Andrea Rossetti) e il fatto che il più grande astrologo del mondo, di tutti i tempi, in astrologia mondiale, André Barbault, non le usi, qualcosa significherà…
Per questo sono tanto preoccupato, ma molto meno per l’eclissi di oggi.

Per Chandra. Ti ringrazio per il consiglio omeopatico, ma penso di potertene dare uno migliore, davvero miracoloso, suggeritomi da un ottimo medico omeopatico che mi ha fatto superare bene i forti dolori della riabilitazione dopo l’intervento alla spalla: tre globulini, alternati ogni due-tre ore, di Arnica 30CH e di Hypericum 30CH. Soprattutto quest’ultimo, definito l’ “Arnica dei tessuti”, ottiene risultati sorprendenti.

Niko mi ha comunicato che Renato Bordonali è deceduto un paio di mesi fa, a Milano. Mi rincresce molto perché fu anche mio editore e distributore con Nuovi Orizzonti. Una persona forse un po’ cupa e ombrosa, ma che certamente contribuì parecchio allo sviluppo di un’astrologia di qualità in Italia. Eravamo rimasti in buoni rapporti. Un pensiero di cordoglio alla sua famiglia.

Per Stefano. Mi sono interessato, presso la Incoming Russia, per il tuo eventuale viaggio ad Amderma. Esso appare assai difficile perché prima dovresti recarti ad Arkangel e poi lì chiedere al Governatore il visto per Amderma. È difficile: ma se vogliamo risultati migliori non dobbiamo tentare strade più difficili? Inoltre la pubblicazione in russo del mio libro sulle RSM ti potrebbe aiutare. Magari, attraverso Rosario, potresti mandargli una copia e una lettera in russo in cui gli spieghi che andrai lì per presentargli la tua domanda. Chissà…
Beh, poi le condizioni logistiche sono proibitive, ma possono mai essere peggio di Okhotsk? Ksenia dell’ufficio del signor Rosario mi scrive: ma lei è andato lì in estate! Ed è proprio quello l’handicap perché, se fosse stato d’inverno, sarei giunto fino a Partizansky e non mi sarei dovuto fermare a Okhotsk!

Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
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martedì 21 luglio 2009

Una nuova opera di Bianco-Valente


Da Repubblica del 17 luglio 2009

EVENTI
Ponti, scalini, biblioteche e parchil'Arte in Transito sosta a Potenza
A Potenza un progetto che coinvolge grandi artisti per valorizzare la città. Tra feste del fuoco virtuali, arcobaleni, ragnatele biologiche e labirinti botanici, le opere anti-degrado di Studio Azzurro, Daniel Buren, Bianco-Valente e Michele Iodicedi LAURA LARCAN
POTENZA - Il ponte sul fiume Basento, un virtuosismo di cemento armato trascurato da traffico e sterpaglie, l'ex Biblioteca provinciale, saggio garbato di architettura razionalista cullata dal degrado, la Scalinata del Popolo, persa nei ritmi abitudinari della città così come il parco Baden Powell, lontano dalle frenesie cittadine. Quattro luoghi della città di Potenza che possono tornare a parlare e a far parlare di sé grazie all'arte contemporanea, che li adotta, li studia e li trasfigura con cordialità. Dal 17 luglio prende il via, infatti, "Arte in Transito" evento espositivo a cielo aperto, capitolo importante di un coraggioso e ambizioso progetto culturale "Arte in transito. Paesaggio urbano e arte contemporanea" ideato dall'associazione Basilicata 1799, in collaborazione col Ministero per i Beni culturali, la Regione Basilicata e Incontri Internazionali d'Arte Roma, che punta a valorizzare il territorio tra riqualificazione urbanistica e promozione turistica. Le immagini Sotto la cura di Brunella Buscicchio, fino al 6 gennaio, quattro illustri artisti internazionali firmano opere site specific diffuse nella città. Daniel Buren, che orchestra sul ponte di Sergio Musmeci, realizzato nel '61 come principale accesso alla città, un doppio arcobaleno di bandiere; il duo Bianco-Valente, che porta ragnatela biologica sulla facciata principale della vecchia biblioteca chiusa al pubblico, il collettivo Studio Azzurro che firma una videoinstallazione interattiva sulla Scala del Popolo dedicata alla Festa del Fuoco, e Mimmo Iodice che costruisce un labirinto tra gli alberi del parco. Potenza, città dove l'antico vive in bilico col moderno, dove il centro arroccato tenta ancora di proteggere la sua identità storica mentre le periferie sconfinano in una digressione fatale verso la valle del Basento, dove i ritmi della vita si arrampicano sulle scale, e dove le scale scolpite nella roccia cedono il passo a quelle mobili, dove, insomma, infinite contraddizioni e potenzialità continuano a imbeccarsi, fa il suo ingresso la creatività contemporanea.
Il percorso inedito nella città parte dal ponte Musmeci, a ricordare il suo ingegnere che studiando le potenzialità del cemento armato concepiva un viadotto dalle forme curvilinee e sinuose, tanto che nel '76 Bruno Zevi scriveva sull'Espresso: "Approccio creativo, che estrae dalla struttura le sue capacità espressive, fornendo un'informazione completa, limpida e affascinante delle funzioni cui risponde", e aggiungeva: "Il ponte è aperto al traffico da alcuni mesi, ma vanno completati i lavori per assicurare l'agibilità della passeggiata coperta e trasformare l'area sottostante in un piccolo parco. Allora si constaterà che Musmeci ha detto una parola originale". Purtroppo quelle di Zevi furono aspettative solo deluse, perché l'area intorno al ponte è rimasta in stato di degrado. Il francese Daniel Buren, classe '38, maestro di un linguaggio espressivo basato su segmenti geometrici bianchi alternati a colorati, vuole dare una scossa: ecco ora che i due lati della carreggiata del viadotto, appaiono rinvigoriti da una fila di bandiere viola, indaco, blu, azzurro, verde, giallo, arancione, rosso chiaro, rosso scuro, che svettano come frecce nell'aria, visibili da lontano da più punti e godibili all'occhio del guidatore in movimento sulla strada. Giovanna Bianco e Pino Valente atterrano con le loro strategie installative sull'ex Biblioteca di corso XVIII agosto, presenza "triste" su una arteria soffocata dal traffico. "Relational" è una "ragnatela neuronale-biologica-cosmica", una trama di linee blu che si arrampicano sul vecchio edificio grigio. L'idea, come spiega la curatrice Brunella Buscicchio, è di riqualificare l'architettura in termini biologici, "come un organismo vivente che si accresce con le sue superfetazioni, con le crepe, le scritte sui muri". Studio Azzurro atterra invece in piazza XVIII agosto, per conquistare la Scala del Popolo con la videoinstallazione interattiva dal titolo "Fanoi" e ridonare a quella porzione di città un'aura di sacro furore dell'antica cultura contadina e pastorale. La tecnologia raffinata veicolata da Studio Azzurro anima immagini lontane che sembrano riemergere dal passato: la scalinata diventa lo scenario della processione dei "fanoi" di San Gerardo, una moltitudine di persone virtuali che camminano in fila, illuminate dalla luce di una torcia. "Interagendo con l'installazione il pubblico può muoversi nella città, immergersi nei racconti dei suoi abitanti, partecipare e rivivere virtualmente una festa popolare del fuoco che è antica, e insieme profondamente intrisa di contemporaneità", avverte la curatrice. Il napoletano Michele Iodice, la cui ricerca appare legata alla rivisitazione della mitologia e dell'arte classica porta "Il filo di Arianna", un labirinto tra gli alberi del parco Baden Powell dal disegno geometrico. In collaborazione con Legambiente l'artista basato il suo intervento sulle varietà botaniche degli alberi e degli arbusti presenti nell'area segnata dal labirinto, che si rivela un amabile gioco per i bambini. Notizie utili - "Arte in Transito", dal 17 luglio al 6 settembre, vari luoghi, Potenza. Tutte le informazioni: su www.arteintransito.it
(17 luglio 2009)


Complimenti, sempre, a Giovanna Bianco e a Pino Valente per le loro opere che proseguono, nel segno del “graffio”, un itinerario a mio avviso ben preciso, coerente, orientato e inquadrato in una vera visione olistica che dovremmo avere tutti della vita che ci circonda.

Scusatemi da subito, ma non potrò approfondire i molti temi che mi avete proposto. Cercheremo di sviscerarli un poco per volta, in futuro.
Nicoletta, credo mi chiedesse perché non volevo lasciare quel Mercurio in dodicesima. Beh, intanto perché si è trattato del viaggio di compleanno più duro e difficile della mia vita, anche tra i più costosi, e perché accontentarsi e non tentare di togliere finanche la più piccola sbavatura?
Mercurio in dodicesima non è terribile, ma dopo quasi quarant’anni che piazzo i malefici in terza e in nona, le articolazioni (soprattutto gomiti e braccia nel correre per aeroporti con bagagli piccoli, ma pesanti) iniziano a darmi fastidio. Poi Mercurio sono anche le figure giovani e io ho due figlie. Mercurio in dodicesima è anche il miele per le mosche che alimentano il proprio animo meschino con lettere anonime, con calunnie, diffamazioni. Certo, soprattutto con Giove al DS i risultati saranno gratificanti per me, ma perché perdere tanto tempo prezioso? E poi c’è la salute, fino a oggi ottima, ma perché rischiare? Leggevo sui maggiori quotidiani, nei giorni scorsi, che l’Alzheimer potrebbe essere legato all’assunzione dei nitrati (se non erro) ormai presenti in molti cibi e il Parkinson ai pesticidi: possiamo fare qualcosa? No, ma possiamo tentare di perfezionare ogni RSM che non sia perfetta.

Auguri a Marco Celada per le sue nuove ricerche in un settore dove in passato non si sono mai avuti risultati positivi.

Per Angel. Cara Angel, come ricorderai, la RSM di Jacopo era una delle vostre cinque indirizzate a proteggere soprattutto tuo marito di cui non conosciamo l’ora di nascita e per il quale temiamo rischi data la sua posizione di altissima responsabilità economico/sociale. Non voglio criticare il Governo Inglese, ma dobbiamo ricordare che al secondo posto mondiale, dopo gli Stati Uniti con circa 33.000 casi di febbre suina, c’è il Regno Unito con circa 7000 casi, seguito a centinaia di posizioni di distanza, da tutti gli altri Paesi del Mondo. A mio avviso avrebbe più senso consigliare ai sudditi di Sua Maestà di lasciare Londra e non di restarci. Tuttavia, come dicevo, non spetta a me criticare provvedimenti che potrebbero avere ragioni che non conosco.
Nel caso di Jacopo, a questo punto, ti consiglierei di lasciarlo a casa perché non otterremmo il risultato per il quale volevamo farlo partire. Però, se mi consenti, vorrei dire qualcosa più in generale sui deterrenti relativi ai compleanni mirati: tu pensi che ne occorrano altri per non far partire le persone? C’è chi mi dice che non avrebbe problemi a prendersi la febbre suina a New York, se io gli evitassi il Pakistan, ma poi, magari, messo alla prova, non partirebbe ugualmente. Allora, a mio avviso la domanda dovrebbe essere: tu credi fermamente nelle RSM e sei disposta a correre qualche rischio pur di ottenere grandi vantaggi?
Se la risposta è sì, bene, in caso contrario penso sia meglio rinunciare a monte a partire perché chi ci dice, per esempio, che nelle meravigliose Bermuda domani non potrebbe accadere una tragedia come quella di Viareggio?

Per Chandra. Sulle eclissi, quando parliamo di monarchi, regnanti, capi di stato e/o dittatori, credo possediamo una buona statistica convalidata da molte scuole (non nel senso matematico). Sulle eclissi relative ai Paesi, ai terremoti, alle inondazioni e via dicendo, che io sappia non è mai stato prodotto un lavoro così ampio da cimare i dubbi degli astrologi stessi che infatti, solo in percentuale bassissima, seguono tali tracce. Naturalmente la ricerca non va dissuasa per alcun motivo, credo, e se anche restasse un solo ricercatore al mondo a proseguire questi studi…

Per Luciana51. Non penso tu possa essere adatta al lavoro di astrologa. In primo luogo perché i tuoi forti valori Scorpione-Plutone, se non controllati da un medio-lungo lavoro di analisi del profondo su te stessa, credo che rischierebbero di farti proiettare il peggio di tali valenze sugli altri. In secondo luogo il tuo forte e autorevole Mercurio, che certamente ti permette di studiare bene qualsiasi materia, potrebbe non possedere quei requisiti “di servizio”, verso il prossimo, che ogni bravo astrologo dovrebbe avere. Tuttavia perché limitare la scelta al fare o no l’astrologa? Non potresti studiare la materia per tuo arricchimento culturale personale?

Per Stefano: insisti con Ksenia e Rosario e prova a chiedere anche a Olysia (cn@cn1.ru) al fine di recarti ad Amderma. Prendiamo Nadym, uno dei luoghi più proibiti della Russia perché l’intera cittadina siberiana è stata acquistata da Gazprom e circondata da un muro che la include tutta e la separa dal mondo. Visti? Impossibili!
Eppure Rosario ci ha mandato qualcuno con la motivazione che si trattava di uomini d’affari che volevano trattare forniture di gas…

Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
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lunedì 20 luglio 2009

Sulla strada del ritorno


Solo poche note. Intanto osservate questa meravigliosa chiesa di Khabarovsk. Finita la precedente RSM con una pessima terza e iniziata una nuova con una splendida settima, ho superato i controlli aeroportuali, dimenticando in valigia e senza che gli agenti se ne siano accorti, bottiglie con acqua minerale, shampoo, profumo, schiuma da barba e altro per un totale di almeno 2 litri di liquidi contro gli 0,1 litri che si possono portare! Mai accaduto in vita mia...
Non è vera la questione che si possa passare all'interno dei due terminali dell'aeroporto di Mosca: occorre fare un giro esterno con la navetta, ma molto più prudente sarebbe utilizzare un taxi.
Se avete bisogno di trascorrere una notte a Malpensa, vi consiglio il First Hotel, davvero eccellente e molto ecnomico.
Ottima la domanda sul Mercurio in dodicesima: rifatemela, per favore, tra un po' di giorni.
Occorreranno alcuni giorni, infatti, perché io possa tornare a regime e rispondere anche alle lettere private.
So che Pino e Giovanna hanno avuto molto successo con una importante mostra artistica a Potenza: volete inviarci foto e recensioni?
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo

domenica 19 luglio 2009

Sono in volo, potrei avere 24-48 ore di blackout Internet




Grazie a Tutti per i molti affettuosi auguri e un grazie in particolare a Giulia con cui condivido la passione di regalare arance.


E un altro, molto particolare, al nuovo amico blogger Paolo, dalla Russia, che sembra avere apprezzato il mio libro da poco stampato qui e che si augura ce ne saranno altri. Ho chiesto a Olysia, la brava e affascinante agente di viaggi di Khabarovsk, come era stato tradotto il mio libro e mi ha risposto: ottimamente! Merito del prof. Alexandre Urussov a cui va un mio grazie speciale e un caro saluto.


Buon risveglio domenicale a Tutti.
Ciro Discepolo
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sabato 18 luglio 2009

Non mi ero perso







Cari Amici,
qualcuno ha inviato una segnalazione a “Chi l’ha visto?”, ma, in effetti, le cose sono andate più semplicemente.
A causa del jet lag, negli ultimi giorni avevo dormito pochissimo. Giunto a Khabarovsk mi sembrava di stare nella Grande Mela: i pavimenti sulle strade, grandi e bellissime chiese, piazze maestose ed edifici suggestivi e curatissimi, grandi negozi (perfino con il mio profumo preferito), bar, ristoranti e finanche cibo!
Sono rimasto un po’ ubriacato da tutto ciò e mi ha preso come una sindrome da Conte di Montecristo dopo la fuga dall’isola-carcere…
Così ho mangiato due uova al bacon e un’insalata di frutta con yogurt e un cappuccino. Tanto è stato sufficiente. Tornato in hotel mi sono detto, mi stendo dieci minuti sul letto… Erano le 18 e mi sono svegliato alle 8 di questa mattina.
Ecco spiegato il tutto.
Giusto per strapparvi un sorriso, vorrei raccontarvi come i simboli di una pesante terza Casa di RSM si siano manifestati fino a pochi minuti prima del mio ritorno solare avvenuto ieri alle 8.14 del mattino a Okhotsk, mentre salivo sull’aereo di Fantozzi.
Nel volo da Mosca a Khabarovsk, su di un nuovissimo Boeing 767 300, speravo in una compagnia migliore, ma non per fare “acchiappanze”, come di dice dalle parti mie, ma perché il viaggio può essere più piacevole in certi casi.
A Sheremeteyevo 1 mi è toccato il famigerato gate 12 (pregate che non vi capiti mai) dove ero già passato una volta o due per recarmi nella Siberia orientale. Anche quando andai a Petropavlovsk, con un magnifico aereo da quasi 500 posti, il gate era sempre il numero 12: un budello di 2,5 metri per dieci, con soli otto posti a sedere, anche per ore di attesa, e senz’aria condizionata (d’estate a Mosca il caldo è torrido, molto più che a Bologna o a Firenze).
Beh, mi capita un vecchietto che forse aveva la mia età, ma che sembrava essere mio nonno. Mi aveva già dato a parlare due o tre volte prima di salire a bordo e il fatto che avevo tentato di spiegargli che non parlavo russo non lo aveva scoraggiato per nulla.
A bordo non ho chiuso occhio, anche perché costui, continuamente, nel sonno (voglio sperare), si abbandonava con la testa sulla mia spalla e io ero costretto a svegliarlo.
Inoltre mi tossiva continuamente in faccia, senza neanche mettere una mano davanti alla bocca e questo, date le ultime notizie sulla diffusione della febbre suina, mi rendeva piuttosto nervoso.
Ma i simboli fanno il loro lavoro pienamente, finché ne hanno facoltà.
Ieri mattina il simpaticissimo Rambo (Andrej), con Olga, mi accompagna con la sua jeep in aeroporto e quando stavo per imbarcarmi, tutto felice della trovata che aveva avuto, mi mise tra le mani un cartoccio gocciolante di grossi pesci da poco pescati: un regalo per Olysia, la corrispondente dell’agenzia di Khabarovsk. Tentai in tutti i modi di scoraggiarlo dicendogli che non mi avrebbero fatto passare al controllo, ma Andrej è un uomo d’azione e, prendendomi per il braccio, mi fece bypassare tutti i controlli, entusiasta sia del risultato ottenuto e sia per il magnifico dono che stava inviando ad Olysia. Appena giunto a Khabarovsk cercai una buona profumeria.

Però dovete ammettere che si tratta di persone davvero straordinarie e quelle foto le conserverò con una certa emozione.
Credo che Eva (scusate, ma il collegamento è lentissimo e non posso fare controlli) mi abbia chiesto a che temperatura eravamo. Quando giunsi ad Okhotsk eravamo sui 17 gradi. Quando sono ripartito si gelava… Tuttavia, il non poter essere giunto a Partizansky, è stato dovuto proprio alla temperatura alta che aveva sciolto i ghiacci: se io fossi andato lì in gennaio, raggiungere Partizanski sarebbe stato un gioco da ragazzi.


Appena possibile vi darò altre notizie utili a chi si recherà in questi posti.

Anche se in ritardo vorrei ringraziare Gabriella Napolitano che è una bravissima fotografa della mia città e che vive a Barcellona e anche a lei è toccata una località non troppo comoda della Siberia.

Per Nicoletta, credo. Ti chiedi come mai non abbia funzionato l’AS (?) in nona Casa di RSM: ma hai appena detto di avere letto il mio libro Astrologia Attiva e che le tematiche dei viaggi, con il corpo e con la mente, ti stanno prendendo moltissimo…

Vi prego di continuare ad aiutare i meno esperti, come fate sempre.

Nella foto di oggi vedete il mio alloggio privato ad Okhotsk, in via Lenin 18… se qualcuno volesse trasferirsi a vivere lì o stesse pensando a un investimento immobiliare...

Un caro saluto a Tutti.
Ciro Discepolo
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giovedì 16 luglio 2009

Arrivederci Okhotsk, forse










Questo blog viene pubblicato alle 23, circa, locali. Domattina presto inizierò il viaggio di ritorno che durerà quattro giorni anziché tre come all’andata.
Come ha commentato Luigi Galli privatamente, è accaduto qualcosa che già mi era successo altre volte in viaggi difficili: alla fine sono lieto di esserci stato. Olga (la mia interprete) e Rambo (Andrej), la mia guida, hanno voluto quasi a forza portarmi a fare un giro nei dintorni e ho visto cose che voi umani… Intanto il fatto che non esista strada per andare a Partizanski d’estate è verissimo e lo documento con queste foto. Non vi è neanche una strada sterrata o un sentiero. Ovunque alberi per terra e fiumiciattoli da attraversare con l’acqua che arrivava quasi al finestrino.
Osservate, poi, una cosa quasi incredibile: in decine e decine di chilometri quadrati, in un solo punto, abbiamo trovato la neve e l’abbiamo trovata in riva all’oceano!
Esperienze davvero straordinarie, anche e soprattutto di studio antropologico della location, interrogando gli abitanti sulla loro volontà/capacità di restare, pur tra mille difficoltà.
Tuttavia questo viaggio è stato utilissimo per aggiungere due aeroporti certi alle nostre mete. Oggi ho avuto alcune conferme importanti. Il volo Khabarovsk-Okhotsk esiste tutto l’anno e non solo d’estate. Secondo: l’aeroporto di Nikolaevsk accetta normali passeggeri, tutto l’anno, e vicino all’aeroporto vi è un piccolo villaggio del tipo Okhotsk dove è possibile pernottare. La cosa, mi sembra, ci riempie due vuoti importantissimi in quella regione.
Grazie a Tutti per le molte belle lettere, pubbliche e private, che mi state inviando.

Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
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Per chi dovrà recarsi a Okhotsk









Cari Amici,
qualche notizia utile per chi verrà ad Okhotsk, in futuro. Vorrei spiegarvi l’incidente di ieri con il poliziotto. Ribadisco il mio giudizio per le persone russe che, generalmente, sono davvero splendide (soprattutto le donne). Fanno eccezione gli uomini e le donne in divisa che già il grande Totò aveva inquadrato nella categoria dei caporali.
Nella letteratura russa degli ultimi secoli si descrive una burocrazia onnivora che giunge al paradosso di voler spiare nella mente di ogni cittadino, in stile orwelliano, ma per giungere, poi, al paradosso che immagazzinando milioni di informazioni alcuna persona riesce a sapere nulla di alcunché e di chiunque. Cerco di spiegarmi meglio.
Fino a pochi anni fa, nel richiedere un visto per la Russia, occorreva anche indicare il numero civico dell’hotel dell’ultima destinazione in territorio ex sovietico. Questa volta sono rimasto spiazzato perché il visto mi è stato consegnato con un indirizzo di Mosca (quello dell’ottimo amico Rosario della Incoming Russia) e tutti si sorprendevano quando dicevo che io dovevo andare a Okhotsk: “E che problema c’è? Tu puoi andare ovunque nella Federazione Russa!”. Attenzione a questo punto perché potreste piangere lacrime amare…
La prima cosa che vi consiglio è di conservare tutto nel passaporto, anche eventuali scontrini del bar.
Dunque giungete a Mosca con un bel visto che vi toglie un’intera pagina del passaporto. In aereo compilate il cartoncino dove dichiarate le vostre generalità, il numero del passaporto, il numero del visto, ecc. Al controllo passaporti di Mosca ve lo timbrano e guai a voi se lo perdete. Successivamente vi recate, per esempio, a Khabarovsk e la signorina della reception dell’hotel, in funzione di pubblico ufficiale, vi rilascia copia della registrazione che l’hotel ha fatto del vostro passaggio in quel luogo. Anche questo foglietto, insieme allo scontrino del posto in aereo dell’arrivo a Mosca, vi consiglio caldamente di non perderlo.
Poi partite per Okhotsk e, come dicevo ieri, vi fermate circa un’ora a Nikolaevsk dove c’è soltanto una vecchia e piccola dacia di legno (vedi foto in cui ci sono io). Ora non è assolutamente chiaro il motivo di questo atterraggio che avviene ogni volta, all’andata e al ritorno. Il mio pensiero, ma potrei sbagliarmi, è che si tratta di un ulteriore controllo sui passeggeri, controllo fatto, anziché in volo, sulla terraferma. Ci fanno scendere tutti e ci portano, con un pullmino di prima della seconda guerra mondiale, alla suddetta Dacia. Io mi godevo il sole, la pace, l’aria buona, un grande silenzio e un paesaggio che per quanto scarno non mancava di essere affascinante. Un ragazzo che era mio vicino di posto sull’aereo mi fa segno di sbrigarmi perché in una stanzetta due metri per tre stanno facendo un nuovo controllo sui bagagli, sulle persone (sempre senza scarpe) e sui documenti.
Arriva il turno mio e mi chiedono il biglietto con cui sto volando. Do loro la carta d’imbarco, ma mi fanno capire (nessuno parlava inglese) che vogliono il biglietto originale. Non lo trovo, nelle molte tasche della giacca a vento. Cerco di spiegare loro che me l’hanno già controllato tant’è vero che mi hanno rilasciato una carta d’imbarco dov’è segnato il mio nome e cognome, la data e il numero del volo. Niente da fare: un poliziotto che faceva il cattivissimo o fingeva di esserlo gridava che dovevo consegnargli il biglietto originale. Forse dal mio sguardo avrà capito cosa gli stavo rispondendo perché in malo modo mi ha spinto in un angolo e ho capito, più dal tono minaccioso che dalle parole, che non mi avrebbe fatto ripartire. D’un tratto mi viene in mente che a bordo avevo lasciato un secondo bagaglio a mano. Allora lo dico a voce alta e qualcuno, tra i giovani, capisce alcune parole di inglese e lo spiega al poliziotto che risponde qualcosa del tipo: “Biglietto a Okhotsk!!!”. Naturalmente gli dico di sì e avrei detto lo stesso se mi avesse chiesto di dichiarare che ero figlio di Stalin. Ritorniamo a bordo e, con mia grande sorpresa, trovo il poliziotto di prima, armato fino ai denti, con un secondo poliziotto che mi aspettano davanti al mio posto a sedere: capisco la posizione minacciosa, cerco nel bagaglio lasciato a bordo, trovo l’originale del biglietto che viene attentamente studiato e quindi il comandante e io riceviamo il permesso di ripartire.

Internet. Come dicevo l’unica è acquistare in una grande città, ma della stessa provincia, una chiavetta USB Modem con SIM CARD e con una buona carica (per esempio 3000 rubli) per poter navigare in posti come Okhotsk dove, in caso contrario, se anche vi metteste a piangere in tutte le lingue, non riuscireste mai a navigare. La soluzione chiavetta non è indolore perché tutte le scritte sono in russo, anzi vi appaiono tutti punti interrogativi al posto delle lettere e procedendo per tentativi, se siete un po’ pratici di computer, riuscite a navigare.

Qui vedete altre foto di Okhotsk dove, credo, una certa retorica ex sovietica, con enormi piazze e monumenti dedicati agli eroi della rivoluzione di Ottobre, fa da contraltare a edifici dove sarebbe addirittura impensabile poter vivere.
La notte viene tirata l’acqua e restituita la mattina alle 7. Spesso manca l’energia elettrica, ma questo succede spesso anche al viale Gramsci di Napoli.
I piccoli appartamenti sono dignitosi, poveri, essenziali. La doccia solitamente non esiste e lo stesso dicasi per l’acqua calda.

Sul cibo stenderei un velo pietoso, ma siccome amo digiunare a scopo terapeutico, la cosa non mi ha procurato alcun problema.

Per oggi un’ultima considerazione sulla possibilità di trascorrere un compleanno a Nikolaevsk: se proprio vi occorre quel luogo, e se avete abbastanza fegato, potreste simulare un malanno all’atterraggio e fingere di non poter ripartire. Nel peggiore dei casi potrebbero mettervi in una cella, del tipo di quella da cui vi sto scrivendo…

In seguito, come vi ho promesso, scriverò una relazione dettagliata di questo viaggio che è stato possibile grazie all’ottima assistenza del signor Rosario Onorato della Incoming Russia di Mosca e di un’agenzia di Khabarovsk (cn@cn1.ru) dove si fanno davvero in quattro per aiutarvi in imprese diciamo fuori dell’ordinario.

Ora forse potete capire perché resto convinto che se vi capita anche la più esterna delle città siberiane, Petropavlovsk nella Kamchanka, il viaggio lo può affrontare anche un bambino da solo: volo diretto da Mosca, autista che vi viene a prendere, hotel con bagno e doccia. Cosa volete di più dalla vita?

Un caro saluto a Tutti.
Ciro Discepolo
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mercoledì 15 luglio 2009

Un saluto da Okhotsk



Cari Amici,
grazie per i tanti messaggi che non si fa fatica a capire essere sinceri e affettuosi.
Okhotsk è certamente la mia RSM più difficile, dura, ardua di tutta la vita. Credo che metterebbe alla prova anche gli spiriti più forti. Per fortuna non conosco il significato della parola depressione, altrimenti mi sarei già tagliato le vene. Tenterò di mandarvi una foto. Se la riceverete osservatela bene. Raffigura il mio arrivo qui. Quel piccolo cancello arrugginito e bloccato da un grosso lucchetto è l’uscita dell’aeroporto: i passeggeri attendono lì un’incaricata che poi apre il cancelletto e vi trovate in mezzo a una boscaglia. Le strade non esistono e l’aeroporto dista oltre trenta minuti di fuoristrada, a prova di tutto, dal villaggio. Credo che ogni quattro viaggi verso l’aeroporto o dall’aeroporto, il proprietario della jeep debba cambiarne i pezzi principali…
Premetto quello che ho sempre detto: in Russia ci sono posti meravigliosi, come la piccola Krasnoyarsk, per non parlare di Mosca e San Pietroburgo. Le persone sono gentilissime e ospitali come non mai, soprattutto con noi italiani. Ma esistono posti come questi dove se non avete i nervi saldi potreste crollare. Il villaggio contiene una cinquantina di case crollate o semicrollate. Le strade non esistono. Il tutto dà l’impressione di una piccola cittadina qualche anno dopo un bombardamento che l’ha rasa al suolo.
Non esistono alberghi o pensioni o ristoranti o supermarket. Forse un giorno vi mostrerò la foto di un servizio igienico pubblico. Il tutto dà l’idea di una miseria immensa e di una desolazione inimmaginabile. Eppure, se penso a Zivago solo con la sua Lara, nel gelo dell’inverno siberiano e nella casa completamente isolata, mi vengono alla mente solo immagini suggestive, commoventi, da incorniciare.
Naturalmente, se mi dovesse capitare Okhotsk per dieci anni di fila, ci verrei per dieci anni di fila.
Lo scorso ottobre, quando redassi una importantissima previsione, decisi che sarei venuto qui ovvero una cinquantina di chilometri più a nord-est, a Partizansky. Non mi è stato possibile e mi sono preso Giove al DS, ma non ho potuto evitare Mercurio in dodicesima.
In seguito vi farò un racconto più preciso di ogni cosa.
Ora, prima di salutarvi, vorrei darvi una buona notizia che interesserà chi pratica l’AA, ma anche chi ama molto la geografia.
Il tutto, però, come una delle ultime code (non è finita ancora) di una RSM volutamente pesantissima sulla terza Casa, mi ha procurato una paura non da poco.
Questa notte mi sono svegliato alle 4 perché era in corso un temporale fortissimo e temevo che non avrebbero fatto partire l’aereo per Okhotsk.
Poi ce l’abbiamo fatta, anche se ai piedi del bimotore a eliche l’acqua piovana mi arrivava alle caviglie. L’aereo credo fosse degli anni Trenta o giù di lì e metteva davvero paura. Credo di avere riconosciuto il velivolo del film “Orizzonte perduto” di Frank Capra: non uno simile, ma lo stesso per certi elementi dell’arredo interno.
Neanche l’agente di viaggio a Okhotsk, sapeva fino a ieri, che il volo avrebbe fatto tappa a Nikolaevsk on Amur. La notizia è abbastanza sensazionale perché in tanti decenni non ho mai saputo che lì ci fosse un aeroporto, in una zona importantissima per le RSM. Lo scopo dello stop non è chiaro e in seguito mi dilungherò su di un controllo severissimo di un poliziotto che non voleva farmi ripartire. Poi è andata bene, ma lì davvero poteva prendermi un coccolone e la cosa migliore è non mostrarsi spaventati e, anzi, molto seccati…
Poi vi saprò anche dire sui collegamenti Internet (qui in Okhotsk non ne esistono) e per fortuna che ho acquistato una penna USB-modem con scheda SIM-CARD a Khabarovsk e ciò, unitamente al mio fantastico Black Berry, mi permette di non lanciarmi dal quarto piano del mio alloggio privato in un condominio copiato dall’architetto di Poggioreale.

Se potete, aiutate chi vi ha chiesto aiuto. Come mai siete un po’ pigri ultimamente?

Auguri posticipati a Pasquale.

Qui sono nove ore avanti l’Italia, ma il computer riporta l’ora italiana.

Buona notte a Tutti.
Ciro Discepolo
www.cirodiscepolo.it
www.solarreturns.com

martedì 14 luglio 2009

Passando per Khabarovsk in direzione Okhotsk


Cari Amici,
dopo due giorni di viaggio mi sono avvicinato alla meta che conto di raggiungere domani.
Grazie per gli auguri e per i vostri affettuosi messaggi.
Per Stefano. Quella previsione non puoi trovarla sul blog perché l'ho riferita di persona solo a una dozzina di amici e/o di parenti intimi.
Per il resto tutto bene e la prossima RSM, oltre a dei fatti drammatici, mi porterà anche molte cose buone che si stanno già concretizzando.
Un caro saluto a Tutti.
Ciro Discepolo

domenica 12 luglio 2009

A presto


Per Eva. Cara Eva,
tu mi hai chiesto, e hai chiesto anche agli altri in questo spazio, diverse volte, quale potrebbe essere il significato di Plutone in sesta. Ti ho riportato cosa ho scritto in proposito. Poi tu mi hai fatto una domanda più diretta chiedendomi se io pensassi che esso può essere la causa della riformazione del tuo tumore. Ti ho risposto di no, perché penso che, tra le mille variabili in gioco, tale posizione sia tra le meno importanti e sia sicuramente molto meno importante delle buone posizioni che ti ho consigliato di mettere nel tuo cielo di compleanno mirato. Oggi tu ritorni nuovamente sulla domanda. Tu desideri che io dica che il tuo tumore si riformerà per la presenza di Plutone in sesta Casa di RS? Se è ciò che desideri, io non ti posso accontentare perché non lo credo, ma tu puoi continuare a ripetere molte volte ancora la domanda e può darsi che qualcuno ti risponderà di sì.
Ciò precisato resta il fatto, secondo la mia esperienza, che ciò che ti ho consigliato con la RSM in Russia è, a mio avviso, cento volte più potente e positivo di Plutone in sesta Casa e di altre cose del genere. Mi auguro che prenderai la decisione giusta.

Per Paola. Grazie per gli auguri che so essere affettuosi e sinceri, in linea con la tua bella persona.


Domani partirò per un lungo e difficile viaggio in Siberia. La meta non è quella che avevo scelto, ma le cose impossibili sono tali proprio perché superano anche forti o fortissime volontà caratteriali. In seguito scriverò nei dettagli la storia di questa RSM che si inserirà in alcuni fatti piuttosto drammatici per i quali ho redatto una precisa previsione a ottobre scorso e di cui una dozzina di persone che leggono questo blog sono a conoscenza fin nei più piccoli particolari.
Magari a compleanno mirato avvenuto vi potrò fare una cronaca tecnica di questo viaggio e delle sue difficoltà organizzative, al di là delle ragioni profonde che mi hanno fatto scegliere tale meta e che spiegherò solo da novembre-dicembre in poi. In alcuni territori in cui spero di giungere, non ci sarà, forse, neanche copertura Internet e dunque ci potrà essere un blackout nelle nostre comunicazioni, blackout anche della durata di due-tre giorni per volta.

Ad agosto prenderò un po’ di vacanze e viaggerò in Europa, ma non abbandonerò questo spazio che mi dà molte soddisfazioni nel rapporto quotidiano con tante persone positive e che capiscono di cosa discutiamo. Con queste persone mi sento di essere parte di una squadra che, molto diversamente dal modo di vivere attuale, pur non avendo abbracciato il credo delle missioni in Africa, si prefigge lo scopo di un aiuto reciproco e di un arricchimento nelle conoscenze di una materia citata da molti e compresa da pochi.


A presto e molti cari saluti a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

sabato 11 luglio 2009

La bellezza e la forza del Gruppo


Per Anna. Sì, penso che vedendovi poco potreste esorcizzare quel Saturno in quinta, dove, però, non lo dimentichiamo, non esistono solo astri neutri per la quinta, come il Sole, ma anche l’astro più bello di ogni altro per questa Casa: Venere. Inoltre, dalla tua precedente lettera sembrava che il target fosse… Infine, ma non per ultimo, sei davvero molto giovane e credo che il tuo rapporto di coppia vada almeno un po’ sottoposto a test.


Per Eva. Mi sembra abbastanza logico che tra i vari significati di Plutone in sesta tu vada a cogliere quello che potrebbe farti più paura… Ciò rispecchia il tuo stato d’animo attuale, ma fortunatamente, come ho scritto, nella mia esperienza esso è anni luce meno pericoloso di un Marte, per esempio.
Dunque metticela tutta e segui i tanti consigli che stai ricevendo anche in questo blog, perfino da persone come Doriana che è un’addetta ai lavori e ne sa certamente più di noi su queste cose.
Nelle ultime ventiquattro ore, in particolare, stiamo assistendo a quello che è lo spirito di questo spazio: tante persone animate da sentimenti di amore verso il prossimo che mettono gratuitamente a disposizione di tutti il loro sapere e il loro tempo.
Non è bello?

Buon weekend a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
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