In oltre mezzo secolo di viaggi di compleanno, ho percorso tragitti ben più difficili di questo.
Ma quando si combatte con la burocrazia, non c’è nulla di più difficile al mondo.
Il mio target per il compleanno 2021 era Stony Rapids, in Canada, località difficilissima da raggiungere perché occorrevano cinque voli all’andata e cinque voli al ritorno con una spesa, solo degli aerei, superiore ai 3000 euro. Inoltre le ultime due-tre tratte, sia in una direzione che nell’altra, erano servite da piccoli aeromobili con pochi posti a bordo, ragion per cui ero stato costretto ad acquistate tutti i voli già diversi mesi fa e, quando pochi giorni or sono, il governo canadese ha fatto sapere che non avrebbe riaperto alcunché prima del 21 luglio, ho perso la speranza sia di recarmi lì che di riavere il denaro già pagato.
A questo punto ho avviato la ricerca per l’opzione B, Hong Kong, con Giove a zero gradi dal MC e Plutone in Ottava Casa, ma con Urano in 12^ Casa.
Il Consolato Generale Cinese in Italia si trova a Milano, ma ogni volta che chiamavo, mi lasciavano in linea e poi non mi rispondeva alcuno. Quindi mi ci recai di persona e trovai tutto chiuso. Approfittando del fatto che in quel momento un fattorino DHL stava consegnando un pacco, parlai con una signora cinese che aprì il portone. Lei non parlava italiano e neanche inglese e sembrava più un’addetta alle pulizie che una custode. Ne nacque un movimentato tentativo di conversazione cinese-italiano-napoletano, con anche strilli da parte della donna che, infine, più attraverso i miei gesti di mani e braccia, capì che avevo bisogno di un indirizzo email che sul sito non compariva: me lo diede e andai via. Solo diversi giorni dopo scoprii che si trattava di una società privata di Milano, quasi sotto casa mia, che faceva da interfaccia con il vero consolato cinese che credo sia tutto in patria in questo momento…
Da questo contatto appresi che “nessuno” poteva entrare in Cina in questo periodo. Però io mi lessi le molte carte in inglese a cui mi avevano indirizzato e scoprii che solo per gli investitori c’era la possibilità di un visto di pochi giorni. In effetti io sarei un investitore perché potrei decidere di pubblicare uno dei miei libri in Cina. Dunque iniziai una pratica lunghissima a cui, su loro richiesta, allegai anche foto in un formato strano, decine e decine di pagine di “referenze” e tanti documenti ancora. Daniela mi aiutò molto e lavorammo notte e giorno per una settimana per preparare tutto ciò. Allegai perfino un libro stampato di 130 pagine A4 con mie note bio-bibliografiche.
Dopo tutto ciò, i signori cinesi di Milano, assai gentili, ma assolutamente impotenti rispetto alla mia richiesta, mi comunicarono che l’unica mia chance era di mandare lo “sponsor” (il cittadino originale di Hong Kong che mi invitava e con cui avrei tentato di avviare l’impresa commerciale), di persona, all’ufficio immigrazione di Hong Kong.
Cercai dei colleghi/colleghe astrologi in rete. Ne trovai tre. Una non mi rispose mai. Una seconda mi rispose dicendo che non era disposta e un terza si disse entusiasta, chiedendomi anche di tenere un seminario per il suo gruppo di studio.
La poverina, gentilissima, si recò di persona e lì le dissero che avrebbero potuto esaminare la pratica, redatta in modo diverso, ma poi sarebbero occorse 6-8 settimane per conoscerne l’esito. Purtroppo io non avevo 6-8 settimane di tempo e abbandonai anche quella strada.
Ma non il proposito di essere a Hong Kong di transito, senza uscire dall’aeroporto e solo per le ore del mio compleanno. Daniela studiò tutte le possibilità esistenti e anche quelle non esistenti.
Alla fine ci sembrò di averne trovata una: Milano-Dubai-Bangkok-Hong Kong e Hong Kong-Bangkok, Dubai, Parigi, Milano: restando tre giorni quasi sempre in volo, la cosa sembrava possibile, ma ci fu un “MA” grosso come un palazzo: di transito non si può restare più di 24 ore e il nostro transito durava 26 ore…
Provammo con tutte le compagnie aeree del mondo, anche la Finnair che ha un volo Helsinki-Hong Kong diretto, ma non ci furono possibilità e dopo una settimana di ricerche, dovemmo abbandonare.
La mia opzione C era un transito ad Abu Dhabi in direzione delle Maldive, ma con un rischio grosso come una casa: Urano non era in cuspide tra la Prima e la Seconda solo per 8’; 2°38’. Se fosse caduto in cuspide mi sarei preso tre astri tra 12^ e Prima Casa e avrei fatto la frittata…
A me occorreva, seppure attuando una RSM di cui non ero per nulla entusiasta, una località a metà strada tra Abu Dhabi e Doha, ma, sfortunatamente, entrambi questi aeroporti permettevano il solo transito e non l’ingresso nel Paese.
Allora tentai con l’opzione D: riuscire ad ottenere, tramite un amico influente, una visa per entrare in Arabia Saudita, uno dei paesi al mondo più difficili per avere un visto…
L’amico, assai generosamente, si mosse con estrema velocità e potere e, in pochissimi giorni mi procurò il visto con cui avrei dovuto fare un volo diretto Milano-Riyadh, che esiste, e poi procedere a mezzo di circa otto ore di auto, attraversando tutto il deserto dell’Arabia Saudita, per giungere alla cittadina di Al Batha, praticamente al confine tra Arabia Saudita, Emirati Arabi di Abu Dhabi e Qatar.
La cosa mi preoccupava molto perché in otto ore di auto a fianco a centinaia di pozzi petroliferi, mi avrebbero potuto fermare numerose volte, seppure io fossi munito di un pass regolare.
Inoltre, con la mia ultrasensibilità alla luce, fare otto ore di viaggio con la luce solare del deserto che riesce ad entrare anche all’interno degli pneumatici…
Improvvisamente, poche ore prima della mia partenza, finalmente ci fu un piccolo colpo di scena positivo che mi permise di attuare l’opzione E (F, se consideriamo anche Hong Kong come solo transito): rileggendo gli aggiornamenti continui di “Viaggiare sicuri a cura della Farnesina”, scoprii che gli emirati di Abu Dhabi avevano aperto all’Italia, anche se con strettissime norme di voli “Covid free”.
E così ho fatto, seppure con enormi timori dato che nelle ultime ore trascorse a Milano c’è stato un crescendo di altri paesi che chiudevano e si minacciava anche la chiusura dell’Italia verso l’estero.
A questo punto, per non lasciare nulla al caso, sono partito l’altro ieri, 14 luglio, alle 10.10 del mattino, con largo anticipo rispetto al mio return, con un ottimo volo Etihad, quasi completamente vuoto, e in sei ore sono giunto ad Abu Dhabi dove ho trovato una organizzazione straordinaria, efficiente e gestita da persone competenti e gentilissime.
Chiaramente io giungevo con un tampone PRC classico fatto poche ore prima di partire e che attestava la mia negatività al Covid-19.
Superati i controlli di polizia, rapidissimi e cortesi, venivo sottoposto a un nuovo tampone Covid rapido che in soli cinque minuti confermava il mio buon stato di salute e mi lasciava uscire dall’aeroporto dove noleggiavo una limousine che in due ore mi portava in un hotel di Al Ruwais, praticamente a metà strada tra Abu Dhabi e Doha, vicinissimo al punto, in territorio saudita, Al Batha, dell’opzione D.
La limousine era necessaria perché viaggiare con i vetri tutti oscurati è importantissimo per non perdere la vista. Inoltre l’aria condizionata funzionante a pompa non era solo un accessorio.
Se poi consideriamo che ho pagato l’equivalente di circa 100 euro per un viaggio del tipo Napoli-Roma, allora…
Ovviamente, per questa opzione E, lontanissima da tutto quanto desideravo mettere in pratica nella opzione A, non ho potuto fare un discorso di cuspidi come solitamente faccio e ho solo potuto evitare Marte in Sesta (a Doha) e Urano in Prima (ad Abu Dhabi).
Questo per me significa “provarle tutte e senza arrendersi mai!”, prima di dichiararsi sconfitto e andare ad Otranto o a Ventimiglia come fanno in tantissimi…
Questa è la risposta del DIPS: non la trovate meravigliosa?
A mio modo di vedere, essa dice:
1) All’Organizzazione Mondiale della Sanità sono dei dilettanti allo sbaraglio, fanno le formelle su banchetti improvvisati per strada e non sono all’altezza dei nostri scienziati italiani ed europei.
2) Gli scienziati russi e cinesi sono di serie B e ci fanno un baffo.
3) Voi che avete deciso, su parere dei vostri medici di fiducia, di fare il vaccino considerato meno dannoso al mondo, adesso FOTTETEVI! E, se vi metterete in fila per fare tre vaccini Pfizer o AstraZeneca o Johnson&Johnson, forse il prossimo anno vi daremo un passaporto vaccinale.
4) Intanto beccatevi un tampone PRC ogni due giorni se volete uscire e partecipare a eventi pubblici, spettacoli e quant’altro.
5) Prendetela come lezione e ricordate che il Grande Bracchetto, come la Sfinge, non sbaglia mai e se vi “ordina” quando, dove e con chi fare il vaccino, farete bene a ubbidire sempre in futuro.
Credo che chi ha redatto tale documento, avrebbe voluto aggiungerci anche una manina con il dito dritto e verso l’alto, ma si è voluto moderare.
Io e Daniela speriamo ci sia presto una Norimberga 2.0 e che moltissime persone, dopo di ciò, saranno inviate a pascolare le pecore per il resto della loro miserabile vita.
Questo spazio è ancora libero e senza censure e qui continuerò a scrivere contro questa associazione a delinquere organizzata a livelli mondiali.
Aggiornamento del 25 Luglio 2021
Per intercessione di Gesú Bambino
Se volete, ascoltate qui:
http://www.programmiastral.com/download/blog25072021.avi
Questa mattina ho ritirato alla BIP2 di Milano, la mia agenzia di fiducia, il visto valido 12 mesi con il quale posso entrare e uscire dalla Russia (tutta) in ogni giorno del prossimo anno e senza preavviso, presentandomi direttamente all'imbarco a Malpensa o dovunque io mi trovi.
L’altro documento difficilissimo da ottenere, come vi avevo già comunicato, l’ho ottenuto poche settimane fa tramite un caro amico di Riyadh.
La Russia e l’Arabia Saudita sono stati, nei decenni scorsi, i due visti più difficili da ottenere al mondo.
Oggi, invece, l’Italia primeggia anche in questo, oltre che nel medagliere olimpico.
Infatti, qui da noi, abbiamo statisti di prim’ordine, come Mr. Hope, che riescono a renderci la vita più difficile che in qualsiasi altra parte del mondo.
Infatti è proprio di oggi una dichiarazione dell'industriale Riccardo Illy su tale tema:
“Vaccinato con ReiThera, non mi danno il Green Pass. Così non posso lavorare”.
E lo stesso dicasi per centinaia (o migliaia?) di lavoratori e lavoratrici russi che operano nel nostro paese e che, avendo fatto il vaccino Sputnik, adesso risultano fuorilegge (e così anche i loro datori di lavoro).
In TV, H24, su tutte le reti (o quasi) si continua lo sporco lavoro di lavaggio del cervello in cui, invece di dire come stanno veramente le cose per migliaia di cittadini come me, come mia moglie, come i coniugi Illy e migliaia di altre persone, si finge di non capire quale sia il problema reale e si continua a dire che “NOI” siamo tutti “no green pass” e quindi tutti complottisti, no-vax, irresponsabili e vigliacchi, nonché stupidi, terrapiattisti e anche un po’ ricchioni...
Questa mattina, quando ho ritirato il mio passaporto con il visto russo ottenuto in pochissimi giorni, ho scambiato qualche chiacchiera con il titolare dell’Agenzia.
“Le risulta che pur essendo stata riaperta la Russia è difficilissimo andare lì?”.
“Ma quando mai! Noi stiamo consegnando visti in quantità industriale...”.
Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:
http://ilblogperidepressi.wordpress.com/
For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:
http://ilblogperidepressi.wordpress.com/
Buona Giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:
An almost complete bibliography of Ciro Discepolo: http://www.amazon.com/Ciro-Discepolo/e/B003DC8JOQ/ref=sr_ntt_s
e
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