Credo sia un esercizio utile per meno esperti e anche per esperti.
Partiamo da una prima considerazione. Tenermi uno stellium
in Ottava, uno stellium in Sesta con Saturno e Plutone e un Ascendente in Prima
Casa, non mi andava proprio giù. D’altra parte non potevo mettere in bilancio
un viaggio costosissimo e di qui la scelta di Sorkjosen, Norvegia del nord, a
quasi 70° di latitudine.
Da notare che il viaggio non è particolarmente dispendioso:
ho volato con Lufthansa da Milano a Francoforte e poi a Oslo e Tromso e ritorno
con circa 300 euro in tutto, viaggiando come si viaggia con Lufthansa e mangiando
perfino a bordo. Addirittura in questo tragitto c’è un volo diretto
Francoforte-Tromso che all’andata non ho potuto prendere e che ho preso al
ritorno.
Il volo interno, con una compagnia minore, di soli 20 minuti
da Tromso a Sorkjosen, costa meno della metà, andata e ritorno.
Dunque si può fare e rientra nel mio budget generale dove mi
sono imposto che tutti i viaggi di RL + RS mi devono costare meno che mantenere
una utilitaria ogni anno: finora ci sono riuscito.
Sono passati decenni da quando mi accontentavo di mettere un
astro al centro di una Casa e tutte le mie molte ultime migliaia di RS+RL fatte
per me o per altri, sono sempre state orientate a sfruttare le cuspidi e ad
evitare le cuspidi, possibilmente più di una alla volta. Non entro in maggiori
dettagli perché delle due l’una: o chi ci legge ha già digerito molti miei
libri e allora ogni spiegazione è superflua oppure chi sta curiosando qui viene
dalla scuola degli astrologi filosofi e in questo caso non mi sbraccio neanche a tentare
di spiegare di cosa stiamo discorrendo.
È del tutto evidente che in questo caso, oltre a voler
evitare un AS in Prima, Marte e Urano in Decima e i due stellium suddetti, io
tenevo di mira tre cuspidi per nulla di poco conto:
- - Giove cuspide Quarta/Quinta (ho un problema
grosso di casa non ancora risolto)
- - Venere cuspide Quinta/Sesta (perché avrei dovuto
rinunciare alla eccellenza di una Venere in Sesta?)
- - Sole in cuspide Sesta/Settima (perché farlo
cadere anche in Sesta?)
Ovviamente non era mia intenzione affollare talmente la
Quinta, ma come dicevo, non potevo permettermi un viaggio in Polinesia o giù di
lì e rammento a tanti che noi scegliamo secondo criteri di marketing: ottenere
il migliore risultato con il minore sforzo possibile.
Ora a Sorkjosen ottenevo quasi tutto, ma per pochissimo, mi
sarei beccato il Sole cuspide Sesta/Settima e perché me lo sarei dovuto tenere?
L’aeroporto di Sorkjosen è ad un paio di chilometri più a
sud di dove leggete il nome della cittadina sulla cartina che segue.
Giunto alle 10.30 del mattino – e non essendoci neanche l’ombra
di un taxi – avevo già deciso di percorrere tale distanza a piedi per fare un
test nel caso non avessi trovato un pick-up per il pomeriggio.
Devo dire che la passeggiata è stata meravigliosa, in mezzo
ad una natura incontaminata, con uccelli che volavano bassi su fiumiciattoli,
alberi e casette innevati e in un silenzio tombale. Tuttavia ho corso dei
rischi. Si trattava di una strada senza marciapiede dove ogni tanto
sfrecciavano auto a grande velocità. Se stavo esattamente sulla strada, tendevo
a pattinare sulla lastra di ghiaccio che ricopriva l’asfalto, rischiando molto
di cadere al suolo, e se mi spostavo appena appena di lato, affondavo
abbondantemente nella neve ancora fresca e mi bagnavo, scarpe, pantaloni, calze…
Sono stato costretto a lasciare l’aeroporto perché lo stesso
resta aperto pochi minuti all’arrivo del volo la mattina e pochi minuti prima
del volo alle 20.10 di ogni sera.
Già sapevo, dunque, di dovermi ricoverare in un piccolo
albergo in città dove sono stati gentilissimi e in cambio di un green tea da me consumato mi
hanno accolto come ospite per quasi tutta la giornata, con toilette a
disposizione, poltroncina, tavolino, corrente elettrica e wi-fi.
Allo stesso albergo avevo telefonato (ormai dopo quasi
cinquant’anni di viaggi mirati ho imparato che alle email non risponde quasi
nessuno) da Milano diversi giorni prima, per chiedere notizie di un possibile
taxi. Mi diedero un numero di telefono e chiamai chiedendo di avere una email
in cui spiegare un piccolo progetto di corsa particolare di cui avevo bisogno,
ma il mio interlocutore tagliò corto: “Non abbiamo email e non accettiamo
prenotazioni”.
Questo rendeva più difficile la cosa, ma iniziai dalla parte
più semplice: i calcoli precisi di quel punto che sulla cartina ho chiamato Sorkjosen
West.
Con Google Earth avevo visto che mi bastava tenermi quasi a
metà strada tra i due paesini che vedete sulle varie cartine: Sorkjosen e
Rotsundelv.
Infatti avevo fatto una doppia prova: sia inserendo in
Aladino una nuova località che ho chiamato Sorkjosen West con i dati precisi di
quel punto che vedete e sia lavorando con la funzione Aladino in grafica (che nessuno utilizza mai e che invece è un
gioiellino di precisione e soprattutto se ne sbatte se Google toglie la spina
al suo satellite, come ha già fatto fregando me e tanti altri investitori di
questa preziosissima risorsa).
I risultati erano OK, combaciavano, ovviamente, e mi
lasciavano un margine di circa un chilometro e anche più per ottenere i tre
target già esposti.
Ma perché, poi, ho scelto proprio quel punto della strada
che si vede meglio nella cartina di Google Maps e non in quella di Google
Earth?
Per quello che già temevo: l’impatto con il tassista. Costui
non era il boss, ma un giovane di meno di venti anni, assai carino e sveglio,
che parlava perfettamente l’inglese (lì lo parlano tutti e molto meglio di me)
e a cui avevo dato appuntamento alle 15.20 all’hotel (il mio ritorno scattava
alle 15.46), telefonando alle 13.
Per non farlo andare nel panico, pensando a qualche fatto di
terrorismo, appena entrato in auto gli ho spiegato in poche parole la vera
ragione di quel mio breve viaggio di una decina di chilometri e, mostrandogli la mappa sul mio cellulare, gli ho detto di
partire subito, giungere lì in una decina di minuti e restare fino alle 15.50,
per poi riportarmi all’hotel.
Il giovane ha osservato la cartina e ha esclamato: “Ma è
sulla montagna!”.
“Non importa, amo la montagna”, ho mentito.
Così siamo saliti per una strada semi-sterrata ma quasi
completamente piena di neve e io avevo bisogno di un punto geografico che fosse
facile da rintracciare, sia per il tassista che per me, per verificare che non
mi trovassi da un’altra parte.
Perché non ho usato le coordinate del satellite?
Perché occorreva troppo tempo, innanzitutto.
Poi perché dovevo prevedere anche l’eventualità di avere lo
smartphone scarico o rotto e anche che il tassista non avesse il navigatore
(però ce l’aveva e io avrei risolto assai più facilmente se il suo boss non
avesse fatto l’antipatico negandomi l’email che poi il ragazzo mi ha fornito ad
operazione finale).
Come potete vedere il luogo da me scelto era facilmente
verificabile, non tanto perché lì la strada faceva una specie di curva a
ginocchio, ma in quanto eravamo attaccati a un piccolo lago, un lago di
dimensioni minuscole e questo è stato infatti lo scopo di avere scelto quello e
non un altro punto della geografia locale.
Tuttavia il ragazzo deve avere riportato qualche trauma
perché poi, la sera, quando sarebbe dovuto venirmi a prendere per portarmi in
aeroporto, mi ha dato buca e mi ha mandato quel simpaticone del suo boss che mi
ha esternato tutta la sua antipatia nei miei confronti.
Ora la cosa quasi comica (me ne sono capitate tantissime
nella mia vita) è che appena è scattata la mia lunare, Marte e Urano in Nona Casa sono
subito entrati in servizio e hanno messo fuori uso il piccolo Dash 8 a eliche, costringendoci a
tornare a Tromso in bus per giungervi dopo l’una di notte (quasi quattro ore di
bus).
Naturalmente capite bene che per i nostri avversari (tra cui
anche molti che dicono di seguire la mia scuola per cuccarsi clienti) tutto ciò
che vi sto raccontando è solo un parto della mia fantasia e le due cose (Marte
e Urano nella Nona Casa della mia nuova RL e il guasto all’aereo non sono
legati da alcun rapporto di tipo investigabile…).
Ora in tanti diranno: “Avete visto?!”. “Ecco perché io evito
di mettere Marte e Saturno o Marte e Urano in Nona Casa!”. E dimostrano, nel
caso ce ne fosse bisogno, che dovrebbero occuparsi di botanica o di allevamento
di pecore e non di astrologia.
Torniamo al mio breve racconto. Questo viaggio in pullman,
devo dire, mi ha entusiasmato.
Ho attraversato, di notte e sotto una continua e grossa tormenta
di neve, un territorio che non avrei mai immaginato di poter vedere con i miei
occhi (mi sono voluto sedere davanti a tutti, a fianco all'autista).
Il grosso bus (per due passeggeri, compreso me, e per i
quattro membri dell’equipaggio dell’aereo) sfrecciava a forte velocità sull’equivalente
di una strada provinciale delle nostre, appena sufficiente a far passare due
mezzi in direzione opposta, ma senza guard rail.
La pista era tutta completamente ghiacciata e questo sì che
faceva venire un certo tremolio all’addome, altro che piccolo aereo con cui
avrei viaggiato volentieri anche fuori dal finestrino!!
Mi chiedevo, all’inizio del viaggio, per dove sarebbe
passato il pullman dato il tipo di territorio tutto grandi montagne, fiordi,
isolette, ecc., come nella British Columbia: abbiamo attraversato molte
gallerie lunghe oltre dieci chilometri per volta (ho pensato che se ci fosse
stato Di Maio al governo di quel paese negli ultimi cinquant’anni, la Norvegia
non esisterebbe nemmeno…).
Poi tantissimi chilometri a un metro da strapiombi sul mare
e senza guard rail.
Altra particolarità che la dice tutta sull’abbondanza di
petrolio di quel paese: avremo incrociato al massimo cinque TIR, in quasi
quattro ore di corsa, eppure in tantissima parte del percorso la strada era
quasi illuminata a giorno, da grandi lampioni disposti ogni cinquanta metri…
Insomma, i viaggi mi danno sempre tante emozioni e mi fanno
imparare qualcosa di nuovo ogni volta, come in questo viaggio affascinante e anche
terrifico seduto su di un proiettile di acciaio che pattinava quasi sul
ghiaccio.
Come sapete il mio scopo principale, nel continuare a fare
tantissime Rivoluzioni Lunari, è quello di aggiungere molte prove a sostegno
delle 34 regole e ogni mese per me è un nuovo mese di verifiche.
Ciò mi fa pensare a quanto ricordato pochi giorni fa dal
collega Giuseppe Galeota: l’astrologo/a di livello zero di cui ho scritto nel
mio precedente blog, non ci ha spiegato che tipo di follow-up segue. Non è
esatto, Giuseppe, la persona dava per scontato che la bibliografia fosse “Tutti
i numeri di Topolino, pubblicati direttamente da Walt Disney, negli ultimi
cinquant’anni”.
Altrimenti come avrebbe potuto scrivere, riferendosi a una
RS così brutta: “In fondo aveva solo una Luna in Ottava Casa, un po’ poco per
morire…”.
Di qui faccio un altro piccolo salto mentale e penso al
messaggio inviatomi da una collega, sempre pochi giorni fa, che mi dice,
pressappoco: “Un certo N. C., che si dice tuo allievo, ha consigliato ad una persona
che ha avuto un tumore una RS con uno stellium in 12^ Casa e l’accoppiata Saturno
e Marte in 8^ Casa. Quest’anno non contento le ha suggerito una RS con Saturno
e Plutone in 6^ Casa”.
Purtroppo la collega non mi ha detto nulla di nuovo: molte
persone, pur di prendersi clienti, sapendo che non faccio consulti se non in
casi assai speciali, dichiarano di essere miei allievi e poi, quando ne pensano
di questi colori, ti rispondono: “Che c’entra, io ho cominciato con i libri di
Ciro Discepolo, ma poi sono cresciuto con le mie ricerche personali…”.
Bravissimo!
E qui mettiamo il dito sulla piaga.
Sempre la stessa collega, incalzava: “Tu dovresti mettere un
elenco di quelli che sono veramente tuoi
allievi!”.
Già, e come potrei? Tutti affermano e giurano anche di applicare
le mie regole senza patch correttive, ma poi fanno morire le persone perché
cambiano tali regole a loro piacimento.
Il discorso è troppo ampio e complesso e merita di essere
discusso separatamente.
Sto pensando a delle soluzioni, ma nessuna mi soddisfa, per
adesso.
Però non posso non farvi notare che nessuno, dico nessuno,
dei miei colleghi/e ed ex allievi/e storici e più stretti, si è iscritto né al primo e né al
secondo corso di Astrologia Attiva che ho tenuto a Milano in questi ultimi due anni: corsi che io avrei tenuto praticamente
gratis per loro… e il cui attestato di partecipazione a cinque intensissime giornate, firmato personalmente da me, non sarebbe stato proprio solo un pezzo di carta.
Comunque sono almeno lieto che diversi studiosi/e si siano formati così, anche ufficialmente.
Non so se vorrò trovare e se troverò altre soluzioni, ma intanto ci penso.
Attendo di leggere con interesse il nuovo libro di Giuseppe
Galeota.
P.S. Per Davide: nel mio libro che anche tu ti sei guardato bene dal leggere, ho spiegato, fino allo sfinimento, che il “metodo scientifico” non è applicabile all’Astrologia. Ma il metodo puro e semplice, quello sì.
Interessante presentazione della mostra di opere del Canova allo Spazio Campania di Milano (piazza Fontana, ex locali Banca dell’Agricoltura) con vari prestigiosi relatori tra cui Vittorio Sgarbi. Foto di Ciro Discepolo.
Dalla pagina:
https://www.museoarcheologiconapoli.it/it/2019/03/conferenza-stampa-presentazione-mostra-canova-e-lantico-presso-lo-spazio-campania-di-milano/
Venerdì 8 marzo (ore 13), presso lo Spazio Campania di Milano (via San Clemente 1/piazza Fontana) della Regione Campania, sarà in programma la conferenza stampa di presentazione della mostra “Canova e l’antico”, che sarà in calendario al MANN dal 28 marzo al 30 giugno 2019.
All’evento parteciperanno Bruno Discepolo (Assessore all’Urbanistica e al Governo del Territorio della Regione Campania), Paolo Giulierini (Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli), Vittorio Sgarbi (Presidente Fondazione Canova, Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno), Chiara Casarin (Direttore Musei Civici Bassano del Grappa), Maurizio Cecconi (Segretario Generale Ermitage Italia) e Giuseppe Pavanello (curatore dell’esposizione).
Bruno Discepolo
Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:
For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:
Tutto il materiale contenuto in questo blog, testi, grafici e foto, rigo per rigo, è coperto da Copyright. È vietata ogni riproduzione parziale o totale senza previa autorizzazione dell’owner.
Per vedere bene i grafici zodiacali e le foto, occorre cliccarci sopra: si ingrandiranno.To see well a graph, click on it and it will enlarge itself. Passando il puntatore del mouse su di un grafico, leggerete, in basso a destra dello schermo, il nome della località consigliata. Se ciò non dovesse avvenire, vi consiglio di usare come browser Chrome di Google che è gratuito e, a mio avviso, il migliore.Where it will be my birthday?Passing the mouse pointer on a graph, you will read, in low to the right of the screen, the name of the recommended place. If this didn't have to happen, I recommend you to use as browser Chrome of Google that is free and, in my opinion, the best.
A che ora sarà il mio compleanno? (At what time I will have my Solar Return?): http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/vvrot/oroscopi/rsmirata.asp
Qual è l’Indice di Pericolosità del mio Anno? CALCULATE, FREE, YOUR INDEX OF RISK FOR THE YEAR (as explained in the book Transits and Solar Returns, Ricerca ’90 Publisher, pages 397-399): http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/oroscopi_net/free/formnascitam.asp?oroscopo=Punteggio
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