L’antimilitarismo di Stanley Kubrick è cosa risaputa e provata con il relativamente alto numero di pellicole che il geniale regista newyorchese dedicò a tale argomento all’interno della sua filmografia.
A cominciare dall’orribile suo primo film di cui non ricordo il nome (ma che possiedo), un quasi-lungometraggio di meno di un’ora, girato con pochi dollari, una decina di attori e una camera fissa sul cavalletto e con inquadratura invariabile!
Ma certamente il meraviglioso Orizzonti di gloria e gli altri fantastici Spartacus, Full Metal Jacket e Il dottor Stranamore viaggiano tutti nella stessa direzione.
Il dottor Stanamore (Dr. Strangelove, Gran Bretagna, 1964) con Peter Sellers, George C. Scott, Sterling Hayden, Keenan Wynn, Slim Pickens, Peter Bull, 93’ , è certamente il suo capolavoro in questo segmento del Kubrick-pensiero.
Il film, pur essendo un bianco e nero che vuole evocare il grigiore di quegli anni, brilla di colori generati dalla doppia genialità artistica del regista e del protagonista: un Peter Sellers che interpreta vari ruoli a uno dei massimi livelli in cui questo magnifico attore si sia mai espresso.
La storia è troppo divertente-tragica-interessante e va raccontata per esteso.
Siamo nel centro della Guerra Fredda, in quegli anni, cioè, in cui non si sapeva chi avrebbe premuto per prima il grilletto: gli USA o l’Unione Sovietica. Nell’incertezza gli americani, da parte loro, facevano volare ventiquattro ore al giorno e per trecentossesantacinque giorni all’anno, molti enormi bombardieri, ciascuno carico di bombe atomiche, per colpire, in tempi brevissimi, specifici siti classificati sul territorio russo.
Ora accade che in una base americana altamente strategica il generale comandante in capo passa da una condizione di semi infermità mentale alla psicosi conclamata e dà l’ordine di attacco a tutti i bombardieri in volo. Dopo di che si blinda con i suoi uomini all’interno della base e interrompe ogni comunicazione, perfino con la Casa Bianca. Inoltre predispone la difesa del suo quartier generale anche in caso di attacco da parte delle stesse truppe statunitensi.
I comandanti dei molti bombardieri in volo, dopo un primo momento di grande sgomento, essendo stati addestrati a fare proprio questo, aprono le buste sigillate nelle casseforti dei propri aerei e innescano i codici di partenza, con il conto alla rovescia, delle varie testate nucleari presenti a bordo.
Intanto il vice-comandante della base impazzita, impersonato da uno sgomento Peter Sellers, cerca in tutti i modi di far ragionare il proprio capo impazzito, ma costui è convinto, nel suo delirio, che “i russi” hanno già aperto le ostilità avvelenando gli acquedotti delle città americane. “Ma come può affermare una cosa simile?”, chiede il colonnello e il generale risponde: “Ho le prove: da settimane non provo più alcun desiderio sessuale e non riesco a fare l’amore neanche con avvenenti segretarie…”.
Intanto alla Casa Bianca o al Pentagono, in una immensa sala dei bottoni, il Presidente degli Stati Uniti d’America (impersonato sempre da Peter Sellers), alla presenza dell’ambasciatore russo e di tutto il proprio staff di generali di massimo livello, parla al telefono con il Presidente russo e chiamandolo per nome, e vezzeggiandolo con mille moine, cerca di convincerlo a non lanciare a sua volta le bombe nucleari.
Il film va avanti con una nutrita antologia di battute e di situazioni in cui regna sovrana l’ironia del grande Kubrick, ma da cui traspare anche il suo disgusto per i suoi simili in materia di militarismo.
La situazione sembra poter rientrare, ma un solo bombardiere americano, isolato da problemi alla radio, continua imperterrito la sua corsa finale verso la distruzione di un’importante base sovietica, inseguito dalla difesa aerea russa e con molti problemi a bordo tra cui il carrello bloccato che “minaccia” di non far sganciare la bomba.
Il Presidente USA supplica il suo omologo di Mosca di far abbattere il proprio aereo quando, colpo di scena!, entra in gioco il dr. Stranamore che fino a quel momento era stato in silenzio.
È anch’egli interpretato da un formidabile Peter Sellers e appare come un ex capo nazista, dall’accento esageratamente tedesco, invalido in varie parti del corpo e con arti artificiali, che rappresenta il maggiore consigliere (occulto) del Presidente Usa.
Egli prende la parola e fa un largo giro di discorsi prima di arrivare al dunque in cui suggerisce di non impedire la guerra nucleare, ma – anzi – di provocarla a sorpresa, utilizzando proprio la presente occasione in cui i russi appaiono essere maggiormente vulnerabili.
Davanti allo sgomento di tutti egli spiega lo Stranamore-pensiero: prima o poi la guerra nucleare dovrà scoppiare e tanto vale fare in modo che ciò accada subito. Lì, vicino a loro, ci sono delle profondissime miniere dove il dr. Stranamore propone a tutti gli ospiti di rifugiarsi per un periodo di diversi decenni che egli calcola con precisione a mezzo di un calibro calcolatore. Tutti i presenti si agitano terribilmente e stanno quasi per linciare il soggetto, ma verranno ammaliati da qualcosa che egli dirà tra un attimo: per poter assicurare un mondo migliore, dopo che le radiazioni mortali saranno divenute poco dannose, egli propone che ciascun uomo presente in quella sala si faccia carico della situazione e si rifugi in un proprio alloggio con un minimo di una dozzina di giovani donne che potranno assicurare un ricambio generazionale copioso e ottimo.
A questo punto tutti si guardano con aria interrogativa ed esprimono opinioni lievemente problematiche, ma tendenti all’accettazione di una simile evenienza. Anche il Presidente USA e l’ambasciatore sovietico si dicono favorevoli e mentre cominciano i preparativi, il comandante del bombardiere USA con vari problemi meccanici a bordo indossa il proprio cappellone da cow boy texano, portato in cabina di pilotaggio apposta per una possibile simile evenienza, e qui, con un colpo di genio cinematografico finale, Stanley Kubrick ci mostra una scena di grande fiction in cui il texano, cavalcando la bomba come se fosse un toro del suo stato, si lancia entusiasta sul bersaglio ormai a vista.
Non conosciamo l’ora di nascita del Maestro, purtroppo scomparso durante il montaggio del suo ultimo capolavoro, ma egli ha, nel suo cielo, un’abbastanza stretta congiunzione Sole-Venere. Come ho avuto modo di scrivere più volte nei miei libri, pur essendo tale congiunzione abbastanza frequente, essa esprime un valore inequivocabile e netto nella direzione dell’amabilità della persona, del rifiuto a tutti i livelli di ogni forma di violenza.
Ciò, a mio avviso, spiega eloquentemente il fermissimo antimilitarismo di Stanley Kubrick di cui vi consiglio caldamente di leggere la magnifica biografia curata da John Baxter, Lindau editore.
Dear Mordecai, I have seen your actual ALR and I am in accord with you that it is very bad indeed. Unfortunately it is added to an ASR as many bad. And unfortunately the presence of Venus and Jupiter in 12 ^ House cannot help you because even if the stellium was composed from three Jupiter and from three Venus in 12 ^ House, the effect would be the same. I also cannot comfort you relatively to the Ascendant in 10 ^ House because, in this context, it could mean a temporary abandonment of your job and therefore to speak to us of a Tenth House upside-down...
Any hope, then? No, I have never said this! I have seen people overcome for years followings harder situations of yours. You make two things:
- The first one tries to make a small intervention of surgery, painful, but not dangerous (this immediately)
- Prepare a good ASR for next year, above all addressed to the health
Many wishes.
Buona Giornata a Tutti.