Sono lieto di annunciare la pubblicazione del mio ultimo libro: NUOVO DIZIONARIO DI ASTROLOGIA – II EDIZIONE, Edizioni Ricerca ’90, a mezzo della piattaforma Amazon.
L’attuale composizione del libro è: 470 pagine nel formato 15,24 cm (larghezza) x 20,95 cm (altezza). Il libro sarà disponibile entro poche ore sulle varie piattaforme Amazon.com, Amazon.it, Amazon.de, Amazon.fr, Amazon.es…
Ecco la prefazione alla II edizione:
Creai
questo libro nel 1995 e lo stesso fu poi pubblicato nel 1996 dal grande editore
Giovanni Armenia. Dunque è mancato, nelle librerie, per oltre vent’anni.
Su
richiesta di numerosi Lettori e anche di Colleghi era mia intenzione
ripubblicarlo con una seconda edizione che fosse solo un piccolo lifting della
prima versione, ma mentre lo andavo ricomponendo, con un lavoro non da poco in
un nuovo formato, mi accorgevo anche che era necessario e dovuto, per me,
procedere con parecchio di più di un leggero lifting. E così ho fatto.
Ho
eliminato molte pagine, per esempio tutte quelle dell’esempio del tabulato
transiti di un politico italiano perché ho pensato si trattasse di materiale di
scarsissimo interesse generale.
Ho
modificato radicalmente diverse voci allineandole al mio pensiero attuale e,
infine, ho aggiunto tantissime nuove pagine con argomenti che ritengo di
estremo interesse per tanti lettori, come quello sulla discussione se siano più
importanti i Transiti o le Rivoluzioni Solari oppure dove mi propongo di
dimostrare che le Direzioni Primarie e i Mezzi Punti non funzionano assolutamente.
Altre voci
che potrebbero risultare parimenti appetitose, per svariati studiosi, sono
quelle che riguardano il FUNZIONAMENTO
DELL’ASTROLOGIA, l’EPISTEMOLOGIA (a cui ho dedicato spazio in
quantità), la QUESTIONE DEL METODO, le UNICHE DUE LEGGI DELL’ASTROLOGIA
ACCETTATE DALLA SCIENZA UFFICIALE ed altre ancora1.
A stesura
finita di questa II edizione del Dizionario
di ASTROLOGIA, mi sono ritrovato a impaginare circa 70 pagine in più
rispetto alla versione precedente.
Tengo a
sottolineare qualcosa che il Lettore avrebbe comunque capito subito: nella
vecchia edizione usai sempre la forma impersonale del plurale maiestatis
che, al contrario di quanto si crede generalmente, abolendo la reiterazione
dell’ “Io”, cerca di far viaggiare il contenuto del libro secondo binari di
maggiore equidistanza tra le diverse scuole. Ma questo non poteva avvenire
venticinque anni dopo la genitura del volume che segna esattamente la metà del
mio percorso di giubileo professionale.
Nelle
pagine della presente edizione scendo in campo più direttamente, più in prima
persona, perché è giusto e quasi obbligatorio che io mi schieri, a valle di
decenni e decenni di studi “matti e disperati”.
Ancora un
paio di cose. Alla voce BIBLIOGRAFIA troverete il riferimento a centinaia di
libri di altri autori. Non l’ho toccata perché se avessi voluto aggiornarla del
tutto, forse sarebbe stato necessario pubblicare un libro a parte. Tuttavia da
quell’elenco non ho tolto, come non ho mai fatto nel corso di tutta la mia
vita, i nomi di quegli astrologi e di quelle astrologhe che sono diventati miei
nemici personali e anche rabbiosi nei miei confronti (non avversari). So che la
maggior parte di loro fa esattamente il contrario, ma come potete vedere
scorrendo le voci del libro, non mi sono occupato anche di insetti.
E infine…
La questione degli esempi. Qui ne troverete 471 (sì, 471 grafici di cieli di
nascita) per illustrare le singole voci. Quando mi occupo di ANNEGAMENTO,
dopo circa una pagina e mezzo di teoria, aggiungo sette grafici di altrettanti
personaggi noti che possano validarla. E così per tantissime altre voci, con
esempi che vanno da 1 fino a oltre dieci per ogni argomento.
So che non
tutti condividono questo modo di divulgare che per me, invece, è fondamentale.
Voi troverete tanti libri che cercano di convincervi sull’eccellenza delle
informazioni che possono venirci dai Paralleli di Declinazione, dalle Direzioni
Primarie, dalle Stelle Fisse e via discorrendo. In quasi tutti questi libri non
vi sono esempi, oppure ne troverete due o tre…
Non voglio
affermare apoditticamente che il mio metodo di presentazione delle teorie che
sono diventate altrettante leggi della mia scuola di Astrologia sia migliore di
quello degli altri, ma è bene marcare tale differenza. Va da sé, poi, che ognuno
sceglierà il tipo di libro che più gli aggrada.
Nota
Tra le voci aggiunte un posto di grande rilievo, a mio parere,
merita la voce FUNZIONAMENTO
DELLE RIVOLUZIONI SOLARI E LUNARI.
Qui
troverete una possibile teoria di funzionamento che ci sta a cuore e che,
partendo dai bioritmi a cui mi sono riferito fin dall’alba dei miei studi,
soprattutto per spiegare perché a noi interessa il momento alfa (quello
del return solare o lunare) da cui scatta, al millesimo di secondo una RS o una
RL, prosegue e si coniuga con quanto ci dissero alcuni straordinari cervelli
come Emilio e Nicola Del Giudice, Renato Palmieri, l’ingegnere Vincenzo Di
Napoli, l’ingegnere Giuseppe Callegari e Massimo Troise in una storica tavola
rotonda che organizzai a Vico Equense tra il 3 e il 5 giugno 2005 e a cui
partecipai io stesso e per la quale chiesi la conduzione del bravissimo collega
e amico Andrea Rossetti.
Quello,
credo, fu un momento storico relativamente alle conoscenze dell’Astrologia e al
suo inserimento all’interno del discorso epistemologico generale. Ebbene, per
la prima volta, troverete in questo libro le singole relazioni (una chicca
straordinaria!!) e le mie note conclusive su quell’importantissimo dibattito.
Sul sofà
dell’astrologo
Astrologia&Psicoanalisi
Recentemente un mio allievo mi ha chiesto se conoscessi un bravo analista junghiano in zona Milano e gli ho risposto di no. Questo quesito mi ha fatto riflettere su di una serie di realtà che riguardano tanti giovani in questo particolare periodo storico.
La maggior parte delle persone non conosce la differenza tra psicoanalisi, psicoanalisi ortodossa, psicoterapia, psicoterapia di appoggio e via dicendo.
Quando io vissi, ripetutamente e per oltre una dozzina di anni tale esperienza, avevo vent’anni e da allora tantissime cose sono cambiate.
Intanto c’è da dire che personalmente, avendo percepito le enormi potenzialità di quel percorso di vita, fui disposto a rinunciare a quasi tutto quello che poteva desiderare un giovane della mia età per poter portare avanti un progetto tanto ambizioso. L’analisi del profondo, intesa come 4-5 sedute settimanali, era enormemente costosa e per me che la pagai con le mie sole risorse, fu davvero durissima, tralasciando molti altri aspetti oltre a quello economico.
Ma oggi un giovane, mettiamo tra i venti e i trentacinque anni, potrebbe permettersi di fare ciò? Sinceramente non lo credo, a meno che non abbia una ricca famiglia alle spalle in grado di sostenerlo.
E allora? Che speranze possiamo dare loro? Io, in prima persona, che aspettative posso permettermi di ingenerare nel ragazzo che me lo ha chiesto?
Come dicevo tale domanda mi ha costretto a riflettere parecchio su tale argomento e vi riporto poche considerazioni personali scaturite da detta meditazione.
Chiariamo innanzitutto un equivoco che confonde tantissime persone ancora oggi, perfino dei cosiddetti addetti ai lavori: nessuno è in grado di fare l’analisi del profondo da solo, anche chi afferma convinto “Io so analizzarmi con obiettività!”.
Non mi soffermerò su questo item dato che in letteratura specifica è stato analizzato mille e mille volte, da studiosi del calibro di Jung e Freud e sempre con la stessa risposta negativa all’assunto iniziale appena citato.
Cinquant’anni fa, in Italia e nel mondo, seppure erede di culture e tradizioni antichissime, l’astrologia non era strutturata secondo modelli anche operativi e fattuali come invece è oggi.
Questa differenza abissale, dal mio punto di vista, può essere di grande aiuto a tante persone, soprattutto a giovani, che non potendo in alcun modo accedere ad una analisi del profondo, potrebbero, però, sottoporsi a un protocollo operativo quotidiano che sia di grande aiuto per loro, seppure su binari diversi da quelli della psicoanalisi.
La frase guida, il mantra, che potrebbe guidare in una operazione del genere potrebbe essere:
“Leggi ogni giorno le tue stelle e gli avvenimenti della giornata, del mese e dell’anno che stai vivendo: conoscere questa componente importantissima del tuo vissuto non ti risolverà i problemi contingenti, ma ti permetterà, almeno, di comprenderne l’origine e questo è un primo grande passo nella direzione della propria crescita”.
Ma cos’è “la propria crescita”? È, innanzitutto, soffrire capendo perché si sta soffrendo e questo, secondo la mia esperienza umana e di astrologo, è un atout straordinariamente importante.
Diversamente ogni essere umano rischia di oscillare come una canna al vento, in preda alle proprie paure e soprattutto a quelle degli altri.
Conoscenza è forza.
Conoscenza è potere.
Il potere di soffrire meno. Questa è una strada, non la strada. Ma è già tantissimo.
Precisazione quasi inutile
Sempre più spesso ricevo email di persone che iniziano il proprio messaggio con: “So che lei non si occupa più di astrologia, ma solo di fotografia e di viaggi…”.
Allora, pur non essendo tenuto a farlo, preferisco precisare.
Io mi occupo a tempo pieno di astrologia. L’astrologia è la mia vita, da cinquant’anni a questa parte. Penso con l’astrologia, leggo i quotidiani con l’astrologia, ascolto musica con l’astrologia, viaggio per continuare a sperimentare la mia astrologia.
Poi, credo, sarà un mio diritto, nell’ora d’aria quotidiana che mi spetta anche per legge, dare libero sfogo alla mia passione per la fotografia, passione che esercito per puro divertimento.
Diversamente, mi verrebbe da chiedere a queste persone un po’ distratte: “E allora, secondo voi, i libri che vedete sotto, pubblicati nei primi nove mesi del 2020, chi li avrebbe scritti al posto mio?”.
Nel solco di una tradizione che dura da cinquant’anni
Anche se attualmente le restrizioni di legge anti-covid non ci permettono una grande libertà operativa, è mia intenzione continuare a sostanziare quel fil rouge tra me e tanti Allievi/Allieve che mi seguono da decenni.
Come molti ricorderanno, ho deciso di non ripetere la formula dei convegni aperti e liberi a trecentosessanta gradi dove spesso erano presenti anche persone che non lo meritavano, ma per i bravi Colleghi/Colleghe e Allievi/Allieve, le porte sono sempre state aperte e lo saranno anche in futuro, seppure con modalità diverse.
Relativamente ai corsi ho già scritto e non mi ripeterò.
Invece intendo organizzare, di tanto in tanto nel corso dell’anno e degli anni, piccoli meeting con 7-8 persone per volta, dato che ho una normale casa in centro a Milano che di più non potrebbe ospitarne, per discutere, con modalità random, un tema di attualità in ogni incontro.
Avevo già deciso di partire da questo ottobre 2020, ma le recenti restrizioni governative causate dal Covid-19, mi impongono di rimandare di qualche mese.
Gli incontri saranno per zone (per esempio cominceremo dal Nord Italia) e la precedenza l’avranno soprattutto le nuove leve che si sono formate, in questi ultimi anni, direttamente sotto la mia guida.
Gattaca e Codice 46: un Grande Fratello che spia nel microscopio
Nel corso di un dibattito pubblico un
giovane studente universitario mi chiese se fossi convinto che con l’aiuto
dell’astrologia si potesse, in un futuro non lontano, evitare l’avvento di un
Hitler al potere, per esempio facendo uno screening della popolazione
attraverso le carte dei cieli natali. Gli risposi facendo riferimento a due
film che in questi ultimi anni mi hanno dato da riflettere alquanto: Gattaca,
pellicola statunitense del 1997, del regista Andrei Niccol, e Codice 46,
produzione britannica del 2003 a cura del regista Michael Winterbottom. Le
pellicole hanno un nesso in comune: una società del nostro prossimo futuro
governata, amministrata e pianificata da un totale controllo genetico che
tende, in tutta evidenza, a limitare al minimo gli errori della natura,
imponendo, nel contempo, una dittatura della “razza perfetta” sui “Non-Validi”.
Il richiamo, seppure indiretto, al celeberrimo 1984 di George Orwell
appare più che esplicito: la dittatura del “Partito”, del “Palazzo”, di una
minoranza convinta che una società, per funzionare bene, debba soprattutto
poter controllare ogni singolo cittadino. Nel capolavoro orwelliano il mezzo
d’indagine erano innumerevoli telecamere nascoste in ogni angolo del mondo
abitato, piazzate a spiare ogni più piccolo movimento di tutti gli esseri
viventi. In Gattaca e in Codice 46 il “Palazzo” si serve, allo
stesso scopo, del DNA di un soggetto: attraverso una goccia di sangue, o anche
per mezzo di un piccolissimo frammento di pelle, di una ciglia, di una goccia
di saliva, qualunque ispettore di polizia può sapere tutto di tutti e avere,
così, un controllo totale sull’umanità. William (in Codice 46) è un
ispettore della Sphinx ed ha il compito di scoprire e di arrestare Maria
(Samantha Morton) che fabbrica “palambre” false che consentono agli umani di
lasciare megalopoli sterminate che dovrebbero essere il paradiso (una Shanghai
a cui non è stato necessario rifare il look ultramoderno), e che invece – probabilmente
– sono già un inferno, per recarsi in altre megalopoli del mondo abitato. Chi
commette un reato viene spedito a “Fuera”, semplicemente “fuori”, una sorta di
purgatorio permanente rappresentato dal deserto totale, dove il mondo di chi
non possiede la “palambra” rassomiglia ad una immensa corte dei miracoli
affollata di storpi, mendicanti, rifiuti del genere umano. Il Codice 46
proibisce severamente a chi ha DNA simili di accoppiarsi e il Grande Fratello
genetico che sorveglia tutto sa, in tempo reale, se tale violazione sia
avvenuta. Succede, così, che l’ispettore William da cacciatore diventa preda e
finirà anche lui, con la sua giovane amante, a Fuera. Ovviamente nel
film, come si sarà compreso, si intrecciano anche altre tematiche importanti e
che ci riguardano da vicino come la libertà di scegliere, il peccato originale
di Adamo ed Eva, la possibilità di uscire da uno schema e da un destino. Su di
un binario abbastanza parallelo si intreccia e si sviluppa anche l’altro
intrigante movie di Andrei Niccol. In Gattaca, infatti, gli esseri
umani vengono concepiti in provetta e ai genitori viene fatto decidere il
colore degli occhi del futuro bambino, le sue inclinazioni musicali e sportive
e molto altro ancora. Qualche ultimo romantico si affida ancora al caso e
concepisce sul sedile posteriore di un’auto, ma la “punizione” arriva diretta e
implacabile: pochi secondi dopo la nascita, l’esame del DNA dirà che questo
neonato morirà a trent’anni per una grave malformazione cardiaca, con
probabilità del 99%. Il padre di questo sfortunato bambino, quasi per ripicca,
decide di chiamarlo Vincent e Vincent sognerà, in tutta la sua infanzia, di esserlo
oltre che nel nome anche nei fatti. Suo fratello Anton è un “Valido” concepito
in provetta e destinato a vivere nell’élite della società. Vincent, come gli
altri “Non-Validi”, viene assegnato ai lavori più umili (il parallelo con la
torre dei greci da cui venivano gettati i bambini malati e con la pulizia
etnica dei nazisti non ha bisogno di commenti). Ma se la storia finisse qui
sarebbe assai banale e poco interessante per noi astrologi. No, questa è la
storia di una sfida e di un riscatto. Vincent non accetta la sua condizione di
“Non-Valido” e sogna, per tutta l’infanzia e la giovinezza, di fare
l’astronauta, di andare sulle stelle (chiara compensazione di stampo
adleriano). Tuttavia i “cancelli” della Gattaca Corporation sono
blindati e ineludibili: si entra solo se una piccolissima quantità della propria urina stabilirà
che il candidato è un “Valido” con quoziente di intelligenza altissimo e senza
difetti fisici. Come farà, allora, Vincent a superare una barriera del genere?
Ricorrendo ad una truffa genetica e prendendo in prestito i geni di un
“Super-Valido” finito su una sedia a rotelle per un incidente stradale. Per
fare ciò il protagonista della nostra storia dovrà perfino farsi allungare le
gambe per ottenere la statura dell’altro, radersi il corpo ogni mattina
affinché neanche la più piccola scoria possa cadere sulla sua tastiera
elettronica e urinare attraverso una micropompa che rilascia il liquido del
“Super-Valido” ad ogni controllo mattutino. L’intreccio del racconto è davvero
interessante e anche lo scambio di ruoli continuo tra il “Valido” e il
“Non-Valido” è tutto da decodificare: nella scenografia, nei dialoghi, nelle
pieghe apparentemente insignificanti della trama… Ogni sera, tornando da Gattaca,
Vincent scende lungo una interminabile scala a chiocciola al cui fondo c’è il
“Super-Valido” Jerome Morrow (Jude Law) seduto su di una sedia a rotelle: come
nel racconto Il coinquilino segreto di Joseph Conrad, vi è un continuo
scambio di ruoli nell’eterno doppio dr. Jekyll/Mr. Hyde. Il film si tinge di
rosso per un omicidio necessario a tappare la bocca del presidente della
compagnia spaziale che aveva scoperto l’inganno. Alla fine del film Vincent,
dopo avere battuto per la seconda volta, in una gara di nuoto all’ultimo
respiro, il fratello Anton (“…il segreto della mia vittoria consiste nel fatto
che io non ho risparmiato mai il fiato per tornare a riva…”), ed avere anche
salvato, sempre per la seconda volta, la vita a quest’ultimo, riesce ad eludere
ogni sorveglianza e parte per Titano, realizzando il suo sogno di sempre ed
aprendo un universo di speranze ai “Non-Validi”.
Qui, mi sembra, andiamo addirittura oltre il concetto di scelta e di libero arbitrio: nel film si ipotizza la possibilità che esista qualcosa, oltre al DNA e agli altri elementi controllabili scientificamente, che ti possa permettere di andare nello spazio anche se ciò era teoricamente impossibile. Possiamo dire, allora, che esiste un’altra variabile (gli astri, in senso astrologico) che determina il destino di un uomo? Possiamo sostenere, anche, che qualunque forma “totale” di controllo sugli esseri umani è al tempo stesso stupida e razzista (per rispondere allo studente di cui alla domanda iniziale)? E possiamo anche aggiungere, come penso oramai da una vita, che il nostro destino è scritto fin nei più piccoli particolari ma che ciascuno di noi è in grado di cambiarne la sceneggiatura? Allora lascio a voi altre infinite riflessioni e le conclusioni (se esistono) e mi piace chiudere con il distico finale del film, le parole di Vincent che viene sospinto dal razzo vettore in direzione di Titano: “…Qualcuno ha detto che ogni atomo del nostro corpo apparteneva a una stella: forse non sto partendo; forse sto tornando a casa”.
Ricevo e volentieri pubblico:
Come d'accordo t'invio questa e mail per il quesito posto su messanger
La domanda che ti pongo è questa. L'amica Lella, è andata da calcoli precisi a fare un viaggio per la sua RSM. Sappiamo tutti che purtroppo si è ammalata di COVID19. Chiedo a te come massimo esperto di questa pratica astrologica, perchè è successo , se fosse rimasta nella sua città abituale avrebbe avuto più problematiche?
Puoi inserire nel tuo blog questa mia domanda e ti ringrazio anticipatamente della risposta che mi hai anticipato sarà articolata.
cordialità
Rosagiuliana Sorace
Ho chiesto a Lella Pollack se era d’accordo che io lasciassi il suo nome e mi ha risposto così:
Caro Ciro , qualcuno.ti ha chiesto come nonostante io partissi ho preso.il
COVID 19
LA MIA RSM QUANDO.EBBI LA BELLA notizia fu durante la mia RSM (mancavano.2 gg a quella nuova) fatta in Ottobre nel 2019 ad Antanarivo Madagascar aereoporto a quell'ora quando.scattava il mio.return sole ero in aereoporto ovvero 2 ore prima come si va sempre.
Metti pure il mio nome dato.che ho pubblicato su Face che ho preso il Covid
Lella Giuca Pollack nata 11.10.55 Taormina ore 8.10
Grazie! Un.abbraccio
Sulla mia pagina ho scritto
Sorvagur / Vagar - Faroe Island
Avrei voluto andare al mare a bagnarmi i piedi nell'acqua gelida, avrei voluto tirare i sassi, raccogliere i legnetti colorati, conchiglie dalle strane forme, insomma tutto ciò che le onde ti portano a riva...
Cosi feci a Port Hedland in Australia circa 10 anni fa ma lì in quella RSM (viaggio di compleanno) era estate.
Oggi tutto questo non mi è stato concesso perché un nemico fastidioso che sto uccidendo si è invaso del mio corpo...
Sono un guerriero Bilancia e so che c'è la farò.
Una mia cara amica leggendo tutto questo mi chiede:
Lella, ti è successo qualcosa grave?
Rispondo : ciao Francesca, piacere di sentirti. Sì sono malata, ma in via di guarigione...
Il 7 Ottobre non appena sono arrivata all'aeroporto di Vagar Isole Faroe e dopo aver fatto il tampone obbligatorio circa alle ore 16 il giorno seguente verso le 6.55 local time un signore mi chiama e chiede subito nome, cognome, data di nascita, n. del volo, nome della compagnia, numero del sedile e altre domande inerente ai tutti i voli
Io tranquilla rispondevo, ma poi le gambe cedettero...
ERO ANCORA SOTTO la RSM IN CORSO 2019 FATTA in Ottobre IN MADAGASCAR ad ANTANARIVO...
Se gli avvenimenti accadono intorno al compleanno questo fu un augurio di compleanno anticipato MALEDETTO.
Rimasi ammutolita qualche minuto xché l"uomo con cui parlavo era un dottore che mi disse così: I'm sorry Mrs Giuca YOU ARE POSITIVE!
IO = what kind of positive please?
- Mrs Giuca YOU HAVE A CORONA VIRUS! I'M SORRY BUT YOU MUST STAY HERE IN QUARANTINE !
OH CAZZO IN CULO SENZA VASELLINA ( mi scuso per il mio francesismo)!
Seguì un'interrogatorio medico... poi verso sera mi trasferirono in hotel a 3 stelle molto carino. Vennero a prendermi con la tuta spaziale, con un pulmino e mi dissero di andare in fondo dietro negli
ultimi sedili.
Avrei potuto passeggiare, ma non avrei dovuto stare a contatto con le persone. Da lì a 24 ore la situazione precipitò contattai subito il medico curante, mio fratello chiamò subito la mia assicurazione e i medici si misero in contatto con me nel giro di un'ora.
Per fortuna viaggio sempre con una piccola farmacia salva vita, ma non pensavo che sarei rimasta più di 15 giorni. Per farla breve chiesi asilo politico al bagno, vomito, tosse , febbre a 38 e mezzo e poi a 39 mi ricordo che deliravo. Il medico dell'assicurazione italiana mi diceva: se ha problemi di respirazione non esiti a chiamare immediatamente la reception. Fortunatamte non li ebbi
Daniele voleva raggiungermi ma io glielo impedii, poi parlò con il mio medico e tramite DHL mi inviò dei farmaci per abbattere la febbre oltre alla Tachipirina da 1000 mg integratori: POTASSIO, MAGNESIO, 5 SALI MINERALI, CARNITINA, VITAMINA C A DOSAGGI ELEVATI e il Plaquenil questo farmaco come lei sa cura l'artrite reumatoide da cui mio fratello è affetto da circa 16 anni gli fu prescritto dal dott Genese
Qando Bertolaso prese il Covid 19 lo curarono con il Plaquenil
Sembra una normale influenza ma non è cosi ho perso il
gusto del cibo che sto lentamente recuperando non sento ancora gli odori soprattutto quello del mio profumo di fresia e pera di Jo Malone.
Dovrei scrivere ancora altre cose ma sto guarendo ho solo una linietta di febbre a 37 tutte le sere, mi sento debole xché gli 11kg persi ad oggi (sono salita questa mattina sulla bilancia dell"hotel) non è stata una cosa lieve. Settimana prossima con grande gioia sarò a Milano e una serie post cure anche omeopatiche mi aspettano. Sono una combattente non perdo mai la speranza il Grande Primario ha ancora progetti x me.
Un abbraccio
Lella Giuca
E veniamo alla mia risposta:
In sintesi la domanda di Rosagiuliana è:
“Può una persona che abbia fatto una RSM protettiva per la salute prendersi il Covid-19?”.
La risposta è “Sì”.
Domande analoghe, con relative risposte, potrebbero essere:
“Può una persona che abbia fatto una RSM protettiva per la salute avere un infarto o un ictus?”.
La risposta sarebbe “Sì”.
E: “Può una persona che abbia fatto una RSM protettiva per la salute scoprire di avere un cancro?”.
La risposta sarebbe “Sì”.
E, giungendo direttamente alla domanda a cui pensiamo tutti: “Può una persona che abbia fatto una RSM protettiva per la salute morire?”.
La risposta è “Sì”.
E qualcuno potrebbe obiettare: “E allora che la faccio a fare?”.
Per molte ragioni, soprattutto per stare meglio, per vivere meglio in generale e per superare specifici ostacoli duri in precisi periodi dell’esistenza.
Dunque la RSM non dona l’immortalità e non ci fionda nemmeno, come per incanto, nel perimetro magico di Shangri-La.
Ma io credevo…
Credevi male.
Anche quando si scoprì la penicillina molti pensarono che eravamo a un passo dall’immortalità. E lo stesso fu per la creazione e per la commercializzazione della Nutella, sul piano psicologico, e come ottima alternativa al Prozac. Ma, in tutta evidenza, ci stiamo riferendo a delle fantasie di potenza.
Nei miei oltre centotrenta libri pubblicati in otto lingue non ho mai scritto nulla di simile e neanche in migliaia di articoli, sempre pubblicati e rintracciabili.
Io ho sempre visto – e continuo a vedere – la Rivoluzione Solare Mirata come un cerotto, un magnifico e straordinario cerotto che, in un rapporto estremamente vantaggioso tra energie impiegate e risultati ottenuti, ci migliora la vita.
Tutto qui.
Ma questo “tutto qui” lo trovo meraviglioso.
Potrei fare nomi e cognomi di persone che hanno tentato tutta la vita di trovare un compagno o una compagna giusta e facendo una RSM ci sono riusciti. Lo stesso dicasi per persone che avevano tentato con tutti i mezzi di avere un figlio e così agendo hanno raggiunto il target.
Conosco anche molti, davvero molti, malati terminali che erano tali 10-15 anni fa e che oggi continuano a condurre una vita normale.
Dunque?
Dunque, secondo la mia esperienza, un aiuto formidabile, pur senza raggiungere l’onnipotenza del dio cristiano o musulmano o ebreo.
Spero di avere risposto, Rosagiuliana, almeno in parte, al tuo quesito.
P.S. Vorrei osservare, a valle di tutto, che nella RSM 2019 di Lella vi era Giove esattamente sul Discendente e in quella del 2020, alle isole Faroe, vi era Venere esattamente in cuspide prima/seconda Casa. Lella si è beccato il virus pochi giorni prima del compleanno (regole 1 e 2 delle mie 34) ed è riuscita a raggiungere ugualmente la sua destinazione. Lì, sia lei che le autorità locali, si sono accorti dell’infezione, e vorrei notare, pur senza enfasi, che la nostra amica non è stata ospedalizzata, non è stata intubata, non è stata in rianimazione (pur non essendo più giovane), è rimasta in una albergo dove ha assunto normali farmaci da banco che suo fratello le ha inviato con un corriere internazionale. Non è stata in pericolo di vita e ora ha portato a casa una Venere cuspide prima-seconda Casa.
Sono certo, conoscendo un po’ come vanno le cose della vita, che nonostante tutto ciò e tante altre cose da me documentate in cinquant’anni di studi e di pratica, quando morirò, qualcuno scriverà: “Avete visto? È partito tutta la vita per fare Rivoluzioni Solari Mirate e Rivoluzioni Lunari mirate e poi è morto lo stesso!!”.