Il blog di oggi si annuncia assai corposo, interessante, pieno di spunti e di possibili feedback. Marco ha fatto osservare un grafico di inaugurazione di negozio e si è posto delle legittime domande, anche se poi lo stesso si riferiva a una data sbagliata (le domande di fondo restano valide, comunque).
Anche Luciano ha postato qualcosa di interessante che, di primo acchito, mi ha lasciato un tantino spiazzato.
L’ottimo collega ha scritto:
“Propongo un metodo ‘alternativo’ che ho letto la prima volta nello studio di un astrologo spagnolo (ne avevo tradotto l'articolo per il sito di AstroLogica, anni fa, ora non riesco più a reperirlo in Rete). Secondo quell'astrologo, un'attività commerciale non ‘nasce’ quando si alzano le serrande e nemmeno quando si fa il tradizionale ricevimento di inaugurazione, ma bensì nel momento esatto della prima transazione commerciale ufficiale, pagata e registrata (che può comunque avere valore simbolico). Allora, il giorno in cui è prevista l'apertura, anche prima o dopo l'ora fissata per l'inaugurazione, basta che un amico del proprietario si faccia avanti per richiedere un bene o un servizio: potrebbe acquistare una crema o chiedere un massaggino. Detto, fatto, concordato e pagato: l'ora dello scontrino fiscale resterà a imperitura memoria della avvenuta ‘nascita’ del negozio. La prima transazione, ovviamente, può essere effettuata nel momento astrale più propizio”.
La prima domanda, spontanea, che mi è venuta alla mente è stata: “Metodo alternativo? E quale sarebbe quello di base?”.
Ecco lo spunto per scrivere tutti noi per tre-quattro mesi di seguito. Le riflessioni, i rimandi tecnici e culturali, le implicazioni anche sulla correttezza intellettuale di alcuni colleghi stranieri..., la mancata citazione delle fonti e la mancata bibliografia (non mi riferisco a Luciano, ovviamente), una folla di riflessioni si affacciano alla mente. Mi limiterò a poche osservazioni.
Personalmente, come ho ripetuto tante volte, ritengo che il valore della pubblicazione cartacea sia insostituibile e non surrogabile con alcunché. Prendiamo il fatto che vado scrivendo dal 1970 che è bene spostarsi per il compleanno. Io l’ho scritto, pubblicato e depositato in molte biblioteche pubbliche e private. Per decenni la quasi totalità dei miei colleghi ha combattuto fortemente questa posizione e, sia in Italia che all’estero (soprattutto in USA), mi è stato dato del pazzo. Poi, da un po’ di anni a questa parte, la quasi totalità dei miei colleghi, tranne quelli organizzati militarmente in una associazione di pseudo astrologia dove soffrono particolarmente di sensi di inferiorità, ha iniziato a sostenere di “credere da sempre” al compleanno mirato e ha ricordato come ciascuno di loro già all’asilo nido consigliava compleanni mirati ai coetanei. Negli USA sono andati addirittura oltre: “Il compleanno mirato? Ma è ovvio! Anzi se ne devono fare due all’anno, uno il giorno del return solare e l’altro nel giorno di mezzo tra due ritorni solari…”.
Vi potrei citare, con date, fatti, prove di biblioteca, un vasto florilegio di appropriazioni indebite, o sarebbe meglio dire di tentativi di appropriazioni indebite, che accompagnano i miei studi da sempre. Ma le date stampigliate su libri e riviste conservate nelle biblioteche sono indelebili e neanche i pompieri di Fahrenheit 451 riuscirebbero a cancellare le prove che ci potrebbero interessare.
Tuttavia vi risparmierò un’enciclopedia britannica sull’argomento e tenterò di giungere subito a bomba.
Nell’anno 1988 veniva pubblicato un mio libro dal titolo Astrologia Applicata, nella collana azzurra di Armenia. Lo stesso libro veniva ristampato nel 2000. Negli anni precedenti il 1988 io avevo pubblicato molti esempi di tale materia in numerose riviste che sono ben custodite in tante biblioteche nazionali e internazionali.
La sostanza era: come utilizzare, praticamente, in maniera elettiva, l’astrologia? In altre parole, se vogliamo inaugurare un negozio di riparazione di giradischi, come dobbiamo procedere?
Ci scegliamo un bellissimo cielo e andiamo dal notaio a firmare con quel cielo che diventerà la fortuna o la sfortuna della suddetta società?
Neanche per sogno. Perché? Perché cosa volete che ci possa importare della vita notarile di un atto che, per quanto imperfettamente redatto, sempre un atto, e soltanto un atto, rimane?
E allora?
Allora potremmo utilizzare un esempio che io inserii nel mio libro quando descrissi l’inaugurazione di un negozio di bigiotteria della mia scomparsa sorella Rosanna. Questa inaugurazione fu magica e una volta la raccontai a un grande astrologo che mi rispose: “Queste cose non funzionano”. E io: “Forse, ma in questo, come in moltissimi casi seguiti da me, hanno funzionato alla grande!”.
Ecco i fatti. Stabilii una data, un’ora e un minuto per l’inaugurazione dell’attività. Pochi giorni prima mia sorella mi comunicò che avremmo dovuto posticipare perché i lavori andavano al rilento e per terra non c’erano neanche i pavimenti. Neanche per sogno, le dissi: “Segui me e vedrai che le cose andranno bene”.
Nel giorno e nell’ora dell’inaugurazione aprimmo la saracinesca, facendoci luce con una lampada portatile. Mia sorella depose per terra una coperta con molti oggetti di bigiotteria. Subito brindammo e contemporaneamente ciascuno di noi (quasi tutti parenti e amici) acquistammo a prezzo pieno, e senza sconti (altro che fatto puramente formale!), un bel po’ di merce (io regalai bigiotteria, per anni, ad amiche e parenti). Quello fu il battesimo dell’attività. Mezz’ora dopo chiudemmo la saracinesca. L’attività riprese mesi dopo, in un momento qualunque: il tema natale era quello e basta. Il negozio, pur essendo in una cittadina come Vico Equense, pressoché deserta d’inverno, andò così bene che un anno dopo Rosanna pensò fosse giunto il momento di coronare il suo sogno: un piccolo negozio nel corso principale di Sorrento. Ci riuscì e volle aprire in un giorno qualunque di agosto, per non perdere la massima presenza estiva di turisti, ma due anni dopo dovette svendere il negozio di Sorrento che fu un fallimento totale. Il negozio di Rosanna, quello inaugurato magnificamente a Vico, anche dopo la sua morte, è stato rilevato da una sua collaboratrice e continua a marciare benissimo.
Ecco perché sono rimasto un attimo perplesso quando l’ottimo Luciano ci ha segnalato l’ingegnoso metodo di questo collega spagnolo di cui amerei leggere le pubblicazioni (e non le dichiarazioni) precedenti il 1988.
Ma, scendendo su di un piano più tecnico, che cosa ho fatto personalmente e ragionando soltanto con la mia testa? Ho seguito ciò che il mio Grande Maestro mi ha insegnato a fare e ho tesaurizzato, tra le altre cose, i meravigliosi studi dei coniugi Gauquelin.
Il punto è tutto qui: ciò che hanno scoperto Michel e Françoise Gauquelin non è un fatterello teorico da depositare in un angolino del nostro cervello per mero esercizio di vanità intellettuale: è oro!
Far nascere, nell’unico modo possibile (e non alternativo) un negozio, l’attività di un astrologo, una società di consulenza informatica telefonica e mille altre cose ancora, piazzando un Giove al Medio Cielo o un’altrettanto magnifica Venere, vuol dire avere compreso cosa hanno scoperto i coniugi Gauquelin.
Essi ci hanno anche spiegato che, in questo tipo di astrologia, non ha alcuna importanza ciò che sta nelle Case.
Va da sé che nessun matto farebbe nascere una rosticceria o uno studio di ingegneria con Saturno all’AS o al MC, a meno che non si tratti di un esercizio di dimostrazione masochistico.
Dunque le perplessità di Marco e di Doriana erano più che legittime.
Il grande, grandissimo André, fu il primo, e forse anche l’unico, che capì subito l’importanza delle ricerche sull’ereditarietà astrale condotte da me e da Luigi Miele. “Ciro – mi disse un giorno – la vostra scoperta è così importante e così schiacciante che io, in ogni mio consulto, non inizio mai a parlare se prima non faccio un test per vedere se posso rettificare l’AS del soggetto in base ai segni dei genitori!”.
Questo, cari Amici, significa applicare l’Astrologia, fare Astrologia in senso concreto e non per agitare aria in una stanza.
E ciò ci conduce alla importante domanda del nuovo arrivato, Roberto Minichini, a cui diamo il benvenuto.
Egli ci dice che vorrebbe occuparsi seriamente di astrologia e ci domanda un possibile sentiero da seguire.
Qui di seguito ti suggerirò il mio, ma i sentieri euristici, anche in campo astrologico, sono certamente numerosi.
Io penso che dovresti partire da un libro che non c’è. Un libro di astrologia contemporanea che non è mai stato scritto. Se io potessi indicare chi sarebbe in grado di scriverlo alla perfezione, non avrei dubbi e direi: Lorenzo Vancheri.
In alcuni suoi scritti ho potuto constatare la sua eccezionale, unica, capacità di sintesi critica nell’analizzare il percorso astrologico di ogni autore.
Ecco, se prendessimo i cinquanta astrologi più prestigiosi del mondo, negli ultimi due secoli, e se disponessimo di un libro del genere, tu saresti già a metà strada perché nessuno come Lorenzo Vancheri ti saprebbe indicare cosa di buono e di sbagliato hanno prodotto i vari autori e cosa, secondo il suo acutissimo giudizio, hanno mancato di tenere in considerazione nella loro scuola.
Purtroppo l’amico Lorenzo, che molti anni fa si dimise dall’astrologia (io manderei ai lavori forzati tutti i colpevoli di ciò), il libro in oggetto temo non lo scriverà mai e allora tu, Roberto Minichini, prima di iniziare il tuo percorso, dovrai innanzitutto studiare con grande attenzione le due-tre opere principali dei maggiori astrologi degli ultimi due secoli.
Studiando André Barbault, per esempio, capirai che le scoperte sulle zone Gauquelin, non le ha elaborate lui, ma egli le ha capite perfettamente e le ha integrate nel suo metodo di insegnare l’astrologia.
Allora, per esempio, se tu troverai che in determinate scuole la dominante planetaria e le zone Gauquelin non vengono prese neanche in considerazione, potrai già fare una prima grossa scrematura, se ti sarai convinto che esse funzionano e funzionano tanto.
Non impiegherai molto tempo a selezionare la scuola che ti interessa, chiedendoti se vuoi o non vuoi fare previsioni, se preferisci coltivare quasi esclusivamente l’aspetto psicologico della materia, se intendi facilitare la crescita spirituale di un soggetto, anche in vista di discorsi reincarnazionisti e simili, oppure se potrai essere più interessato a tentare di aiutare una massaia a pagare il mutuo di una casa.
Insomma, io credo che almeno per due o tre anni dovrai studiare, studiare e studiare tanto.
Poi potrai prendere una direzione ben precisa (che potrai sempre cambiare).
Qui si porrà per te un secondo importante quesito:
Vado avanti da solo o seguo dei corsi?
Personalmente sono per il metodo autodidatta che, tra le altre cose, non essendo legato ad alcuna parrocchia, ti permette di proseguire anche in totale dispregio delle convinzioni dei tuoi maestri.
In altre parole credo che la libertà che ti potrebbe consentire il percorso di studi da autodidatta, non sarebbe mai possibile se tu ti iscrivessi a corsi ben precisi.
Ciò non toglie che potresti trovare una strada ibrida: per esempio iniziare con un seminario intensivo e poi proseguire per conto tuo, o viceversa.
Arriviamo così al metodo per imparare davvero.
Qualunque sia la scuola scelta da te, il mio consiglio è il seguente.
Prendi degli appuntamenti con persone di cui sai nulla e fatti dare da loro, per lettera, soltanto l’estratto di nascita con l’ora.
Prima di incontrare ogni persona, studia per ore e segna su di un quaderno come ti aspetti che sia costui o costei: alto, basso, grasso, magro, biondo, calvo, ciarliero, serioso e mille altre cose ancora. Appuntati come pensi sia messo economicamente, sentimentalmente, come salute, ecc.
Dopo che avrai parlato con il soggetto, ti chiuderai in una stanza e solo allora comincerà la tua vera lezione: perché non ho capito che era orfano? Perché mi è sfuggito che era nervosissimo? Perché non avevo intuito che era orgoglioso e permaloso? E via dicendo. Fai questo centinaia di volte e diventerai un bravo astrologo, se le tue stelle dicono che puoi esserlo.
Per Doriana: prova a neutralizzare un Marte di RS in decima in uno di questi modi: occupati molto di tua madre, come suggerisce Al Rami, oppure fai quattro ore di inglese al giorno o quattro ore di palestra al giorno oppure due ore di inglese e due di palestra…
Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.comwww.cirodiscepolo.it