Se non vado errato, questo è il mio 103° blog dove tento di
spiegare, spero definitivamente, come si calcola l’ora del proprio return, solare o lunare, nel proprio
paese oppure all’estero.
Non vi chiedo di applicarvi e di cercare di comprendere la
differenza tra Universal Time, Greenwich Mean Time, Tempo del Meridiano di Greenwich, Ora Locale, Ora Legale di un paese, Ora
legale estiva di un paese, ora di
guerra, doppia ora di guerra e
via elencando. No, però vorrei che fissaste pochissimi step “ASSOLUTI”, davvero facili da applicare
e che vi consentiranno, anche quando non ci sarò più, di non sbagliare
abbondantemente questo importantissimo appuntamento mensile o annuale.
Allora, facciamo riferimento a quello che c’è scritto sotto
il grafico di return di www.MyAstral.org
e ipotizziamo che la scritta sia:
10 Agosto 2023, alle ore 22.45 GMT
Adesso vi indicherò una procedura che, seppure è formalmente
errata, vi farà stare a destinazione nel giorno e nell’ora esatti che vi occorrono.
Allora diciamo, anche se non è così, che quelle 22.45 si
riferiscono all’ora di Londra, da correggere come segue:
A) Se siamo in inverno, effettivamente quelle sono
le ore 22.45 di Londra.
B) Se siamo in estate, ovvero quando in tutti i
paesi del mondo viene applicata l’Ora Legale Estiva (Daylight Saving Time), per
ottenere l’ora di Londra, dobbiamo sommare un’ora e quindi il momento del
nostro return corrisponde alle ore 22.45+1=23.45. Questa è l’ora di Londra
corretta in regime di Daylight Saving Time.
PUNTO.
A questo punto potrei suggerirvi dei siti Internet diversi,
ma ve ne suggerisco solo uno:
https://24timezones.com/Londra/ora
Voi chiederete a questo sito:
-
Qual è l’ora esatta a Londra? (in qualunque momento della giornata).
-
Poi chiederete per la località dove vi dovrete
trovare, per esempio New York.
Il secondo risultato, come potrete osservare, vi indicherà 5
ore indietro e, dunque, per il nostro esempio, avremo:
23.45-5= 18.45, che è l’ora del vostro Solar Return o Lunar
Return, a New York, se dovete trascorrere lì il vostro return.
Mettiamo, invece, che dobbiate trovarvi a Valencia, Spagna.
Farete sempre le due stesse domande al sito:
https://24timezones.com/Londra/ora
Per Londra, vi darà, nel nostro specifico esempio, le 23.45
e per Valencia vi indicherà le 00.45 (ma del giorno 11 e non 10!!), cioè la
stessa ora dell’Italia, della Francia, della Germania…
Certo, perché qui stiamo applicando delle convenzioni
geografiche e politiche e non ha importanza se, longitudinalmente, Valencia si
trova ad ovest di Londra e noi la consideriamo come se si trovasse nell’Europa
Centrale, quasi in Polonia…
Procedendo così, riuscirete a calcolare ogni ora di return, in modo precisissimo, anche
quando non mi potrete più mandare email…
Dal
libro “Delitti&Delitti” a cui sto lavorando da alcuni mesi:
Di
nuovo sul caso Giuseppe Bossetti
Vorrei
aggiungere alcune osservazioni alla luce delle reiterate e periodiche mosse da
parte del collegio difensivo di Giuseppe Bossetti, volte allo scopo di far
riaprire il processo e quindi il caso del suddetto condannato all’ergastolo in
via definitiva. In ciò entrano, a mio parere, alcune stranezze che mi sento di
evidenziare ancora una volta in questa sede e, con grande sdegno personale,
devo aggiungere, il fatto che alcuni giornalisti, fieramente impegnati ad
esporre sul proprio petto il nastrino di cordoglio nelle giornate di lutto
nazionale o internazionale per la terribile mattanza senza fine dei
femminicidi, poi, periodicamente, dedicano studi, articoli, programmi interi,
anche televisivi, al tentativo di portare avanti dubbi sulla presunta innocenza
del condannato Bossetti.
Allora
io vorrei fare tre osservazioni a valle del fatto che, come forse si sa,
all’argomento dedicai un libro che si chiama appunto “Il delitto di Yara
Gambirasio.” Vorrei notare in particolare tre cose.
La
prima è la vexata quaestio del supposto grado di inattendibilità del DNA
trovato addosso alla povera ragazza. Come hanno ribadito alcuni esperti
genetici del collegio difensivo del Condannato, tipo il dottor Marzio Capra, vi
sarebbe, anzi vi è, un’anomalia nel DNA mitocondriale rispetto all’altro DNA,
quello chiamato nucleare, che potremmo anche chiamare “fondamentale.”
Ecco
allora una mia prima osservazione su ciò. Diciamo che è stato appurato, e
nessuno ha opposto resistenza a questo elemento presentato negli atti ufficiali
del caso in oggetto, che esista un’anomalia nel DNA trovato sugli slip della
povera Yara Gambirasio, un’anomalia nella parte che riguarda il DNA mitocondriale.
Beh, allora noi potremmo dire “OK, c’è questo elemento, esiste questo elemento,
e ciò rappresenta un dato indiscutibile che ci dice che questa parte di DNA,
del DNA mitocondriale, presenta un’anomalia.”
Punto. Poi
c’è l’altro aspetto che riguarda il DNA nucleare, quello ritenuto fondamentale
a dare un nome e un cognome assoluti ad Ignoto1 e quindi all’assassino
di Yara Gambirasio. Quello lì non solo ci restituisce un risultato assoluto,
assoluto secondo la scienza, ma, udite, udite udite! (e ciò rappresenta un
elemento incontrovertibile) “esso non può essere in alcun modo invalidato dalla
anomalia che presenta l’altro DNA, quello mitocondriale.”
Allora,
quella appena descritta, è una prima osservazione che potremmo definire
granitica tant’è che è stata esaminata non da un giudice, ma da decine e decine
di giudici nei vari gradi di giudizio e anche nei vari tentativi di far
riaprire il processo. E tutti i giudici si sono espressi sulla inconsistenza
non solo scientifica, ma anche processuale di questo presunto vulnus che
invaliderebbe il processo e quindi farebbe richiedere un ulteriore ed ennesimo
grado di giudizio.
Poi
esiste un secondo elemento che viene sempre dibattuto e che viene continuamente
riproposto soprattutto da una certa parte di giornalisti, fortunatamente una
minoranza. La maggior parte dei giornalisti, dei miei colleghi giornalisti, la
ritengo una parte sana di persone soprattutto sincere quando si dicono
oltraggiate e infuriate per questa continua terribile mattanza, per tale fiume
di sangue che scorre per i femminicidi: essi, in tutta evidenza, sono sinceri e
si comportano coerentemente.
C’è
una piccola parte di loro che invece, secondo me, agisce farisaicamente e
anziché comportarsi in maniera lineare, finge, periodicamente, di avere dei
dubbi sulla colpevolezza di Bossetti.
Fanno
capo a tale gruppo ideale quei giornalisti i quali, in più di un’occasione, ma
lo continuano a ripetere anche dopo le tre sentenze definitive, anche dopo che
sono stati scritti fiumi d’inchiostro sull’argomento, ripropongono un’assurdità
colossale e affermano qualcosa del tipo: “Va bene, è vero, la potenza del DNA
come ‘timbro scientifico’ di una verità è talmente inconfutabile che non si
dovrebbe neanche discutere...” “Però lasciateci osservare – sostengono questi
individui – che in una popolazione italiana di circa 60 milioni di abitanti,
potrebbero esserci altri “cinque o sei Bossetti”, ovvero altri cinque o sei
cittadini, italiani o no, con lo stesso identico DNA del condannato.
Qui si
cerca di avvalorare una menzogna di proporzioni gigantesche, di quelle che, se
esistesse la realtà del naso che cresce al pronunciare falsità, costoro
avrebbero già costruito un ponte fino a Plutone, tale da poterlo percorrere a
piedi per raggiungere il pianeta più lontano del nostro sistema solare!
Perché
enfatizzo questo punto? Perché i numeri citati da questi colleghi sono
completamente errati, anzi, direi che sono oltraggiosamente e intenzionalmente
falsi.
E dirò
di più: sono intenzionalmente falsi perché non può essere che giornalisti
riconosciuti, anche di importanti testate, arrivino a sostenere che il DNA
implica che tra 60 milioni di cittadini ce ne siano cinque o sei con lo stesso
identico codice genetico!
Questa
affermazione è confutata da un dato preciso indicato anche nella sentenza di
Cassazione di questo caso giudiziario che, a pagina 242, recita testualmente:
“...per trovare un’altra persona con lo stesso profilo genetico di Bossetti
occorrerebbero 3700 miliardi di miliardi di miliardi di individui.”
Quindi
non è che in Italia potrebbero esistere 5 o 6 Bossetti, ma per trovare “un
altro Bossetti” ci vorrebbero 3700 miliardi di miliardi di miliardi di
individui, direi, di universi simili al nostro, non solo del pianeta Terra.
Sinceramente,
di fronte a un’evidente falsità del genere, penso che coloro che esprimono tali
affermazioni, e notate bene che continuano a farlo anche a molti anni di
distanza, dovrebbero, per decenza, decidere di non parlare più in pubblico, e
non solo riguardo a Bossetti, ma su qualsiasi argomento.
Perché?
Perché non credo che queste affermazioni siano solo il frutto di un’ignoranza
imperdonabile oggi, nemmeno per un cittadino analfabeta che non ha mai
frequentato le scuole elementari. Siamo piuttosto di fronte ad una
manifestazione di malafede. È evidente.
Il
terzo elemento cui accennavo prima riguarda il codice del DNA, un argomento che
potrebbe non essere chiaro a molti. Nel mio piccolo, cercherò di fare del mio
meglio per spiegarlo, dato che in molti dei miei libri ho già tentato di
chiarire la differenza tra il pensiero analogico e quello espresso in logica
binaria. Quest’ultima è la logica del linguaggio del calcolatore, che legge
solo sequenze di sì e di no, o lampadine accese e spente.
Miliardi di queste “lampadine” rappresentano lettere dell’alfabeto, parole
intere, frasi, paradigmi, formule trigonometriche, formule dell’analisi di
Fourier, di fisica quantistica, e molto altro ancora.
Il DNA
trovato sulle mutandine della povera Yara è unico; non esiste un altro uguale
nemmeno cercandolo tra 3700 miliardi di miliardi di miliardi di individui. La
gente può pensare che ci sia una qualche somiglianza, ma è un errore. Noi
stiamo parlando di un codice binario dove non esiste il concetto di
somiglianza. È tutto bianco o nero, ma non un bianco o un nero
qualsiasi: stiamo parlando di 3700 miliardi di miliardi di miliardi di elementi
disposti in una precisa sequenza numerica. Solo una combinazione assolutamente
precisa ed unica può dare vita al DNA dell’individuo in questione.
Per
chi è meno propenso al ragionamento matematico, propongo un esempio. Immaginate
la porta blindata di un enorme caveau di una banca. La porta è molto alta,
dieci metri di altezza per venti di larghezza. Per aprire la porta, sono
necessarie 1000 chiavi uniche, ognuna con una doppia dentatura a destra e a
sinistra, ognuna delle quali deve combaciare perfettamente con la serratura. Se
una sola chiave non combacia perfettamente, la porta non si apre. Ora
immaginate che si debba aprire questa porta con 3700 miliardi di miliardi di
miliardi di chiavi di questo tipo. Se una sola non coincide, la porta non si
apre.
Capite
ora perché la somiglianza non ha alcuna importanza qui?
Si
tratta di logica binaria. O è bianco o è nero, o è Ignoto1 o non è Ignoto1,
o è Bossetti o non è Bossetti.
Punto.
Vorrei
aggiungere ancora un elemento, anche se non riguarda direttamente le tre
osservazioni che ho fatto all’inizio di queste brevi note. Secondo i genetisti
di tutto il mondo, non è possibile trasferire il DNA attraverso un terzo mezzo,
ovvero un oggetto qualunque. Quindi, la tesi dell’imputato di avere lasciato il
suo DNA su degli attrezzi rubati è infondata. I genetisti affermano che il DNA
non può essere trasferito da un oggetto a un altro.
In
conclusione, la richiesta di ripetere le analisi non ha senso. Al momento del
primo esame, gli avvocati di Massimo Giuseppe Bossetti non erano presenti
perché Bossetti non era ancora stato identificato, ma in alcuna delle fasi processuali
sono mai state mosse critiche, da parte della Difesa dell’ex imputato, sulle
procedure con cui furono raccolti e poi esaminati i campioni di liquido umano.
Ripetere l’esame potrebbe invalidare il primo processo e rendere Bossetti di
nuovo libero. I difensori potrebbero sfruttare qualsiasi variabile nel corso di
una ipotetica ripetizione del test, per esempio un’alta concentrazione di
diossina nell’aria quel giorno, per invalidare le prove. Pertanto, è più sicuro
non ripetere le analisi. Ricordiamoci l’esempio della porta blindata: solo chi
vuole liberare Bossetti ad ogni costo potrebbe trarre beneficio dalla
ripetizione delle analisi.
ENRICO-LIVORNO. LA MIA RSM a LA DIGUE (SEYCHELLES 3-9 SETTEMBRE 2023)
Consultando,nei mesi scorsi,sul computer quella che sarebbe stata la mia RSB del 2023 ho subito capito che,per evitare guai seri,sarei dovuto partire per un Compleanno Mirato,inteso non come moda, ma come modo di affrontare il futuro in qualità di granello nello spazio infinito ,quindi vulnerabile per definizione.
Infatti ,se fossi rimasto a casa ,mi sarei preso nell'ordine un Ascendente di Rivoluzione in 1a casa, il Sole(+Mercurio)in 12a, Marte in 1a ,Saturno e Nettuno in 6a (!).Questo popò di quadro astrale annuale sarebbe senza alcun dubbio deflagrato non appena Saturno di transito nella mia 6a casa si fosse congiunto a Saturno natale opponendosi nel contempo al mio Sole di nascita(e non solo)in 12a.
Un disastro che sarebbe stato sicuramente innescato da Marte 'casualmente' di passaggio da quelle parti, nel mese di Aprile 2024.Non oso pensare a che cosa sarebbe potuto accadere :Aiuto!
Aiuto che da un paio di anni non chiedo più a Ciro ,ma alla sua 'creatura', MyAstral.Questo inteligentissimo software ha fatto il lavoro al posto mio e,indubbiamente ,meglio di me! Considerato che ogni RSM serve principalmente ad evitare di fare danni nell'anno successivo-di fronte alle molteplici schermate che mi proponevano mete da raggiungere nel rispetto innanzitutto delle 34 Regole,conferendo,quando possibile,anche un surplus di sicurezza,altrimenti conosciuta come buonasorte - alla fine ho deciso che tra tutte le possibilità che mi venivano offerte ,sarei andato a visitare le Isole Seychelles.
Il programma me le dava con 4 stars che poi era anche il massimo che nel 2023 potevo ottenere.Mi sarei spostato ad EST facendo progredire L'Ascendente in avanti di modo che lo stellium tra 12a e 1a sarebbe slittato in 11a.Marte,dal canto suo, si sarebbe trovato a circa 8° dalla cuspide della 12a.Tenuto conto che avevo già più volte rettificato la mia ora di nascita(anticipandola)sulla base delle entrate di Marte di transito nei settori natali,mi sentivo abbastanza certo che avrebbe mantenuto la distanza di sicurezza dalla 12a.
Perciò ad aprile ho fatto il biglietto per Porto Victoria ,capoluogo di Mahé ,isola principale di questo arcipelago composto da 113 isole non tutte abitate , nel cuore dell'Oceano Indiano a -4° dall'equatore..Se poi,come credo ,l'Ascendente di nascita è adesso abbastanza preciso,potrò godere di una Venere appoggiata all'MC e di un bel Giove congiunto al Discendente dal lato della 6a, buono per la salute e nella speranza che non arrivi la Carta Bollata(7a).
IL VIAGGIO- Sono partito con uno zainetto sulle spalle ed un piccolo trolley che è potuto salire sull'aereo con me.Passaporto ,Mastercard du Bancomàt,un po' di cash, un libro sulle RSM(ed.2003),fotocopia della Carta del Cielo + RSM da esibire alla dogana nel caso mi avessero chiesto,come gia capitatomi,il motivo del viaggio,asciugamano,spazzolino,2 settimane enigmistiche ,3 o 4 aspirine ,2 tamponi ,una mascherina,un paio di pantaloni e una maglietta di ricambio ,biancheria e poco altro.Ho viaggiato leggero.
In treno da Livorno fino a Fiumicino,partenza il 3 sera per Adiss Abeba ,scalo di qualche ora poi ancora con la Ethiopian fino a Mahé.Arrivo nel primo pomeriggio sull'isola .Faceva caldo ma c'era vento,era coperto ed ogni tanto veniva giù uno scroscio,niente bombe d'acqua niente allerte meteo.La stagione non era quella ottimale, ma i monsoni,quelli che ti fanno andare a vela andata e ritorno nel giro di 6mesi ,erano ancora di là da venire. Ogni residence aveva,per sovramercato una piscina che si riempiva ogni volta di acqua piovana.Niente zanzare ,caldo ma non caldissimo ,a parte quel sole che ,come avrei scoperto tre giorni piu tardi era cosi potente a quelle latitudini da bruciarmi letteralmente la pelle in poche ore per il sol fatto di camminare o andare in bici .
Io l'ho fatto il giorno del mio Return per il tempo necessario a raggiungere il punto più a est dell'Isola di La Digue ustionandomi fino a spellarmi ,una volta giunto in Italia,come un fiorentino qualunque che negli anni 70 veniva 15 giorni in vacanza al mare!
Inizialmente avevo programmato di rimanere a Porto Victoria ,sull'Isola principale ,dove avevo prenotato quasi 6 mesi prima riuscendo a spuntare un buon prezzo sia per il volo che per il pernottamento(90Euro al giorno),ma successivamente mi sono reso conto che sarei potuto andare ancora piu ad est spostandomi a La Digue,cosa che ho potuto fare con il traghetto che,in circa 4 ore,compreso lo scalo a Praslin, mi ha condotto sull'Isola più bella dell'arcipelago dove non ci sono né auto né bus ,ma solo bici e automobiline elettriche;così avrei guadagnato un altro mezzo grado di longitudine.
Né è valsa la pena poichè,al di là di tutto il resto,che non è poco(si pensi che su di una spiaggia di questa isola si è girato il film Cast Away in quella amplissima parte che racconta il soggiorno del naufrago sull'isola deserta)il motivo principale per cui ognuno di noi ogni anno parte ,alla fine, è quello di mettere in saccoccia gradi di longitudine,est o ovest a seconda dei casi,e far in questo modo scivolare questi meravigliosi pianeti dove i nostri sforzi possano non risultare vani.
A volte penso ,per concludere, che se Ciro fosse nato una ventina di ore prima ,in modo da avere la Luna in Scorpione invece che in Sagittario ,tutto questo non sarebbe stato così com'è adesso,ma intimamente credo anche che il caso non esista e,laddove neanche il nostro tempo esiste ,qualcosa o qualcuno,sicuramente Onnisciente,Sapiente e Creante,ha fatto in modo che tutto ciò potesse essere. Salut
Aggiornamento del 20/9/2023
Ieri ho pubblicato sui social questa foto, realizzata con l'Intelligenza Artificiale di Photoshop, che ha destato un certo interesse:
Noto, con soddisfazione, che questo post ha suscitato molte
e differenti reazioni: ciò mi fa piacere perché era nello spirito dello stesso.
Allora vi dirò che esso è una citazione: non ricordo se fu Jean Paul Sartre o
un altro intellettuale francese che, sull’onda del Sessantotto, si fece
fotografare in mezzo a tanti maialini… E la sua provocazione era chiara. Io
avrei dovuto usare, in linea con quanto penso, più i lupi, come metafora, ma mi
rendo conto che oggi è davvero difficilissimo usare qualsiasi metafora perché
gli animalisti mi farebbero notare che Cappuccetto Rosso può essere “peggiore”
del “lupo cattivo.” E questo ci porterebbe al fatto che non è più possibile
insultare alcuno, in quanto non politically correct, neanche le capre di cui
parla Sgarbi… Tuttavia penso che tutto ciò sia intrinsecamente legato a questa
nuova presenza promettente e inquietante allo stesso tempo che è l’AI, l’Intelligenza
Artificiale. Mi limiterò ad un solo esempio, per il momento. Ne ho interrogata
più d’una sull’argomento “astrologia” e la risposta è sempre stata la stessa:
si tratta di una superstizione non riconosciuta dalla Scienza. Insistendo a
chiedere: “La tua posizione su tale argomento deriva da studi che hai fatto o è
un pregiudizio?” Allora lì, l’AI si riscalda e procede come se stesse parlando
qualcuno a noi ben noto. Io faccio osservare: “Ci sono decine e decine di prove
che possono confutare questa tua asserzione.” Ed essa: “Puoi indicarmene
qualcuna?” Io: “Certo, leggi questo libro di centinaia di pagine che ti allego
in digitale.” E AI: “Lo farò certamente. Ma adesso me ne puoi indicare una?” “Te
ne ho appena indicate decine e decine…” Naturalmente non mi interessa avere la
meglio in questo tipo di discussione, ma se i “padri” di AI sono gli stessi di
qualche “enciclopedia libera”, allora andiamo male.
Ecco, solo per riflettere, ma credo che tanti bravi studiosi, soprattutto sociologi, stiano già per scrivere fiumi di inchiostro su tale argomento: il pregiudizio è pregiudizio, anche se si traveste da Intelligenza Superiore.
Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:
http://ilblogperidepressi.wordpress.com/
For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:
http://ilblogperidepressi.wordpress.com/
Ciro Discepolo
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Per vedere bene i grafici zodiacali e le foto, occorre cliccarci sopra: si ingrandiranno.
Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:
An almost complete bibliography of Ciro Discepolo:
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e
http://www.programmiastral.com/download/bibliografia_completa_di_ciro_discepolo.xls