mercoledì 30 aprile 2008

Dopo l'arrosto, un buon bicchiere di vino...


Care Amiche e cari Amici,
molto stimolanti i vostri interventi. Celeste: non temere, mi sembra che siamo in perfetta sintonia. Non so perché pensi che io sia per "l'astrologia scientifica". La trovo una bestemmia, quasi. Conosci la mia estrazione junghiana e sai anche che forse nessuna scuola di astrologia, oltre all’AA, ha fatto suo al 100% anche il motto della Gestalt: “Qui e ora”. Poi ci sono dei passaggi “impalpabili”, ma non per questo meno veri. Condivido tanto il discorso sul “campo” con cui entriamo in contatto che forse un mio capitolo (e tu sai in che libro è riportato) si intitola “Il valore aggiunto” e parla proprio di realtà di questo genere, semplici e difficili allo stesso tempo. Per farti un esempio pratico, mi riferisco al martedì di cui parlo in quel capitolo e al fatto che esso, per me, è un valore aggiunto di natura dissonante. Ebbene, quando qualcuno mi chiede se può iniziare un’attività in quel giorno, oltre a tenere conto delle molte regole che la mia esperienza mi suggerisce di guardare, bado anche che non si tratti di un martedì perché, in quel caso, la persona si è “legata al mio campo”, in qualche modo, e potrebbe risentirne (nel bene e nel male). È un discorso molto difficile, ma sono certo che tu e la maggior parte dei frequentatori di questo blog lo capite bene.
Caro Sergio non ci sono partite aperte, nel senso agonistico, io credo: sono convinto che il sentiero euristico che porta alla Verità possa passare per boschi e per valli e possiamo giungere a livelli superiori di conoscenza partendo dai simboli, dalla matematica, dalla radionica Callegari e da mille cose ancora. Se decidi di sfidare a duello chicchessia dalla parte degli scientisti, permettimi di consigliarti di essere soprattutto ferrato in alcune materie fondamentali: storia dell’astrologia, epistemologia, statistica e studio di tutti i test condotti fino ad oggi pro e contro l’astrologia.
Cara Donatella, non temere perché non devi passare un esame. Sì, la regola che citi è giusta, ma non la puoi estrapolare da circa 600 pagine di quel libro e quel libro non lo puoi estrapolare da almeno altri venti sullo stesso argomento. Un po' è anche il nostro linguaggio che inganna perché spesso, ma non è un errore, noi usiamo come sinonimi gli aspetti e i transiti. Ovviamente quella regola vuol dire che non puoi mettere un AS di RS in decima se Saturno (di transito) sta quadrando il tuo MC (di nascita). A volte è qui che nasce l'equivoco, ma basta leggere con attenzione e, soprattutto, guardare tanti grafici di esempi e non si può sbagliare. Di nuovo auguri per i tuoi studi.
Bentornato Stefano Meriggi che ogni tanto fa una capatina in mezzo a noi da Dublino. Sì, io faccio come hai detto tu: metto sempre Saturno in nona e Marte in ottava, nel caso specifico che hai citato, cosa che, come vedi, fa anche Giulia che è sintonizzata bene sull'argomento. Cara Giulia, stai tranquilla perché, quando capiterà quello stellium in ottava non getteremo facilmente la spugna e, per prima cosa, tenteremo di stringere l'ottava Casa a dimensioni tali da non nuocere. Relativamente al fatto se è consigliabile piazzare lì (in nona soprattutto) altri stellium potenzialmente pericolosi, direi di sì. Faccio così da una vita e non mi sono mai pentito, anche quando qualcuno si rompe un braccio o una gamba. Poi mi dici che quando Saturno passerà nella mia quarta Casa... Quando ciò accadrà potrà essere che la mia Casa sarà una lastra di marmo... No, non ti preoccupare, perché è vero che spesso ho la tentazione di diventare un filantropo, ma fino a questo punto no. Sono molto d'accordo con Andreotti quando asserisce che questa pratica (quella della propria morte) è una pratica da sbrigare il più tardi possibile... Insomma, io credo che per un lettore alieno venuto stamattina da Marte a visitare il nostro blog, sia chiaro che l’astrologia è una cosa molto difficile e seria e non è per tutti. Pensate a Freelance (che ha già postato altre volte con altri nomi falsi in questo spazio, ma che io conosco personalmente) che dopo avere letto i miei libri, non ha capito che il mio metodo previsionale si basa sulla lettura contemporanea e articolata di Transiti-Rivoluzioni solari-Rivoluzioni Lunari-Algoritmo di AstralDetector e pensa, invece, che la stessa sia basata su poche regole di RS. Vi prego, però, di non irriderlo perché ho già detto che l'astrologia è materia difficile e non per tutti e poi, soprattutto, non è politicamente corretto beffeggiare i diversamente abili.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

martedì 29 aprile 2008

Speriamo che sia venuto bene


Care Amiche e cari Amici,
come potete immaginare questo mio post di oggi mi ha impegnato per diverse ore, ma ve lo dovevo perché altrimenti non avrebbe senso l’idea di tenere aperto un blog. Mi sono segnato degli appunti seguendo i vostri interventi, da ieri, in ordine cronologico.
Partiamo dalla questione importantissima del posizionamento di Marte e di Saturno, nei prossimi mesi, nei cieli di compleanno di tante persone. Come scrivevo ieri si tratta di una posizione davvero molto pericolosa e vi invito a seguire il consiglio di posizionarla sempre in nona o in terza Casa, anche se ciò vi fa cadere completamente la speranza di realizzare un target specifico per il vostro prossimo anno.
Giulia mi chiede: “Ma a Schumacher non sarebbe meglio piazzare questi due figuri tra la seconda e l’ottava”? Partiamo da qui.
In ottava Casa non se ne parla nemmeno perché, seppure questa Casa, nell’evidenza di migliaia di esempi, è meno mortifera dell’undicesima, resta comunque una Casa legata ai significati di morte, di pericolo di morte e di tragedie economiche. Io non la prendo neanche in considerazione. Vediamo la seconda Casa e cercherò di rispondere alla domanda di Giulia partendo da un esempio concreto che mi capitò molti anni fa. Esso non si riferisce a una RSM, ma ad una posizione di nascita. Venne a consultarmi un personaggio importante, un professionista a livello mondiale, sicuramente ricchissimo nell’immaginario collettivo e nel proprio conto in banca. Aveva delle pessime posizioni per il denaro, credo proprio Marte e Saturno in seconda radix. Lo misi in guardia rispetto al rischio di perdite enormi di denaro dovute a cause accidentali o a investimenti troppo rischiosi in borsa. Questo signore mi guardò e sorrise con sufficienza. Non lo disse ma il suo sorriso era assai ben traducibile: “Questo non sa a quanto ammonta il mio conto in banca…”. Passarono alcuni anni e lessi sui giornali che costui era rimasto vittima, con altre persone, del crack di una piccola banca che prometteva tassi annui di interesse altissimi sui depositi: aveva investito sette miliardi di lire (di molti anni fa) in quell’impresa ed era finito completamente al verde. Ci ritorniamo.
Anche Al Rami fa una osservazione simile e mi ricorda che ha un Urano leso in terza Casa e un Marte anch’esso leso in Gemelli.
Io ho una micidiale quadratura di nascita tra Urano in dodicesima Casa e Marte in terza. Sono caduto molte volte con la moto, la bicicletta, i pattini, da cavallo e via dicendo. Non mi sono mai rotto (facciamo gli scongiuri) un solo osso in tutta la vita né ho mai subito ferite da incidenti. Quasi tutte le mie RSM, da sempre, hanno i malefici in terza e in nona.
Ecco, io penso che anche per Schumacher sia preferibile mettere Marte-Saturno in nona e terza Casa (il grande campione tedesco ha avuto gravi incidenti stradali nella sua vita e fortunatamente se l’è cavata sempre) anziché in Case dove potrebbe lasciarci la pelle.
Proseguendo e ampliando tale argomento, mi riallaccio all’altra domanda di Giulia che mi chiede cosa penso, per una giovane studentessa, di piazzare Marte e Saturno in quinta Casa.
La domanda, non a caso, mi giunge pressappoco in contemporanea con una bruttissima notizia che ha lo stesso oggetto. Una cara signora che seguo da oltre dieci anni e che ha fatto ogni anno il compleanno mirato consigliato da me, mi ha informato di essere stata colpita da un brutto tumore allo stomaco. La notizia non mi coglie del tutto di sorpresa perché sono anni che lievita la mia preoccupazione nei confronti della malattia che ci ucciderà tutti (tranne i morti per infarto, incidente automobilistico o per altre cause). Trent’anni fa e anche venti anni fa o quindici o dieci, non mi è mai capitato un solo incidente del genere, anche inviando migliaia e migliaia di persone in giro per il mondo. Negli ultimi anni ho avuto dei casi di tumore tra persone che partivano per la prima, seconda o terza volta oppure che avevano “saltato” un anno all’interno dei famosi dieci che ritenevo essere un buon scudo protettivo per chiunque. Lo ritenevo e lo ritengo ancora. Si tratta di chiarire meglio cosa si possa intendere per un buon scudo protettivo. Senza sofismi o inutili teorizzazioni filosofiche, assai semplicemente, possiamo dire che io mi riferisco a due distinti database del mio archivio: quello relativo ai soggetti che partono sempre e quello relativo ai soggetti che partono di tanto in tanto o, comunque, non sempre. Mi attendevo, che la situazione sarebbe peggiorata in funzione dell’escalation dell’inquinamento generale del mondo e in tal senso, l’anno scorso, su Ricerca ’90, pubblicavo un mio nuovo scritto dal titolo “Di nuovo sulla questione della salute”. Infatti, in questi ultimissimi anni, ho registrato due-tre casi di tumori anche tra chi parte da oltre dieci anni, tutti gli anni. Potrei confortarmi al pensiero che confrontando questi casi con le decine e decine di casi del gruppo di persone che non partono o che partono saltuariamente, la differenza è evidente e schiacciante. Ma la cosa non mi entusiasma minimamente perché l’inquinamento è in progress e le nostre frecce, seppure io vada cercando strade aggiuntive da affiancare a quelle investigate finora, risultano un po’ più spuntate ogni anno che passa. Naturalmente, a mio avviso, ciò non ci deve far desistere perché rinunceremmo, comunque, a uno scudo enorme in nostro favore, ma dovrebbe sensibilizzarci a mettere in campo tutte quelle “protesi”, di ogni genere, per combattere la malattia, iniziando con il mangiare pochissimo e sempre veleni diversi, con l’aiutarci con la medicina alternativa, con l’eliminazione dei veleni più potenti (fumo, alcol, droghe) e in molti modi ancora.
Torniamo alla signora che chiameremo Elena per convenzione. Le ho chiesto di mandarmi l’elenco degli ultimi dieci compleanni mirati e dopo un breve esame ritengo di avere intercettato, senza ombra di dubbio, quando e perché (dal punto di vista dell’AA) è nata la sua neoplasia. Si tratta di un compleanno di due-tre anni fa in cui fui costretto a suggerirle di mettere Marte e Saturno di RS in quinta Casa. Mi sono riascoltato, allora, la copia del file sonoro che le mandai e il tutto mi è stato abbastanza chiaro. In quella registrazione le dicevo soprattutto tre cose:

1) Non potevamo mettere Marte e Saturno né in terza né in nona Casa
2) La signora in oggetto non è sposata, non ha figli e in quel momento il suo compagno stava per morire. Di qui la scelta di utilizzare la quinta Casa.
3) La cosa non mi rassicurava affatto e le dicevo che Marte e Saturno nella stessa Casa, quando non possono agire sui significati principali della stessa, per esempio i figli, tendono ad agire con patologie agli organi collegati con la Casa in oggetto.

Per tale motivo concludevo che, seppure otturandomi il naso, ero dell’avviso che il pericolo minore fosse quella scelta, ma non essendo per nulla tranquillo, la invitavo a fare una serie notevole di controlli, per almeno un anno, soprattutto agli organi riproduttivi, al cuore e alla schiena.
Invece la signora Elena è stata colpita allo stomaco, avendo mi sembra cinque pianeti in Cancro. Perché hanno agito sullo stomaco e non sugli organi della quinta? Non lo so e questo è il motivo per il quale quando pubblicai un libro di astrologia medica, anziché inserire tutte le malattie che esistono, come fatto da molti colleghi, mi sono limitato a scrivere solo di quegli argomenti di astrologia medica per i quali metterei le mani sul fuoco.
Allora, cara Giulia, avrai compreso le ragioni delle mie preoccupazioni. Per fortuna non siamo giunti al livello che ogni volta che una persona non parte si becca una malattia. Esistono persone che impiegano diverse cattive RSM per manifestare patologie. Va da sé che se la questione riguardasse me in prima persona, mi regolerei in tal senso. Naturalmente, per Marte e Saturno in quinta, resta anche il pericolo di una violenza sessuale che non è proprio un fatto da prima pagina, nel nostro Paese.
Veniamo ad altri due argomenti importanti.
Il Sole si può piazzare in decima Casa, anche se ci sono transiti contemporanei e cattivi. Infatti nelle “trenta regole”, che ovviamente sono un update di tutto quanto scritto precedentemente, si parla di decima che può risultare capovolta solo in presenza dell’AS e non del Sole che potete piazzare tranquillamente. L’effetto relè bistabile del primo luminare riguarda soltanto le Case seconda, settima e ottava.
Molti anni fa ero in dubbio se fosse più potente un Sole al Medio Cielo di RS o una Venere nella stessa posizione, ma se osservate i moltissimi esempi dei miei scritti da almeno dieci anni a questa parte, troverete la risposta: Venere è più potente.

Do il benvenuto a Donatella e vorrei invitarla a non fare confusione sugli aspetti: nella RS contano quasi zero e contano meno di zero quando addirittura cerchi di leggere gli aspetti tra le posizioni della RS e quelle del TN. Tale idea errata proviene, purtroppo, dalla commistione tra AA e Astrologia Esoterica, soprattutto dovuta alla lettura del testo di Volguine che, come aveva scritto egli stesso, non partì mai per un compleanno mirato e né fece mai partire qualcuno per lo stesso motivo. Ti faccio molti auguri per i tuoi studi e sono certo che tanti bravi frequentatori di questo spazio ti aiuteranno a superare i primi ostacoli.

E veniamo a Olrak. Mi spiace che tu te la sia presa (il tuo punto esclamativo dopo i saluti è assai eloquente in tal senso), ma devo anche pregare gli altri ospiti di non beffeggiarlo. Credo sia sempre buona norma rispondere con argomenti alle parole. Agl’insulti, invece, è meglio non rispondere affatto. Caro Olrak possibile che tu non abbia compreso che io uso spesso l’ironia e anche l’autoironia? Non hai mai letto quando scrivo che concordo con Groucho Marx e con Woody Allen quando affermano che non si iscriverebbero mai ad un club tra i cui soci ci fosse un tipo come loro?
E allora: solo perché ho ironizzato un tantino sul fatto che tu ti dichiari contrario alle mie idee senz’avere letto neanche un mio libro, ti indispettisci? Sia ben chiaro: che tu voglia restare o andare via sbattendo la porta, non me ne entra in tasca nulla, ma siccome hai postato uno scritto rivolto a me, e non hai usato insulti, mi pare il minimo doverti una risposta. Hai citato una dozzina di mie regole per provare che conosci il mio pensiero anche se non hai letto e riletto oltre cinquanta libri. Devi ammettere che è un po’ poco. Allo stesso modo io potrei dire di avere approfondito il pensiero di Nietzsche ascoltando, mentre ceno, un servizio di Quark sullo stesso, tra due spot. Allo stesso modo potremmo mai dire di avere letto l’Ottocento francese sui Bignami? Giusto per farti comprendere che le cose non funzionano così, ti vorrei ricordare che l’esorcizzazione dei simboli non ha niente a che vedere con l’esorcismo dei simboli che è materia, credo, del mago Otelma.
Non temo che il CICAP legga il mio blog (e sono certo che alcuni loro soldati sono addetti a farlo ogni giorno). Già in passato ricevetti da questi burloni travestiti da scientisti una Bufala d’oro che mi fu inviata “in etereo” per delle presunte previsioni sbagliate che – secondo lor signori – avrei redatto. Nel mio sito c’è scritto che la restituii loro con lo stesso mezzo, dimostrando, con fatti e non con chiacchiere, che si erano sbagliati loro e non il sottoscritto (non leggono neanche i gionali…). Pensa un po’ se io possa essere responsabile delle previsioni anche dei miei colleghi oltre che delle mie. Comunque ribadisco che, secondo il mio parere, sbagliate tutti a fare previsioni quando le probabilità di imbroccarle sono del 50%: oppure fatele, ma dicendo che le fate da epatici, da geometri, da apicoltori e non da astrologi.
Altrimenti potreste fare come nella famosa barzelletta dei due carabinieri: quello che non guida chiede all’altro “Affacciati e guarda se funziona la freccia”. “Adesso sì, adesso no, adesso sì…”.
Se poi vorrai farlo, ti invito sempre a seguire l’esperimento di andare a criticare Dio nella scuola di qualcun altro. Ci racconterai. Qui, forse, hai imparato un concetto importante: se non sbaglio hai detto che sei un Toro con il Sole in quinta. Secondo le altre scuole sei un Toro e secondo la mia sei un Leone: conosci un caso più chiaro del presente di presunta lesa maestà?

Caro Sergio se ho compreso bene il tuo intervento hai voluto specificare che la matematica segue, ma non è superiore al simbolo. Io penso che non si tratti di un braccio di ferro. L’archetipo (e quindi anche il simbolo) è qualcosa che preesiste all’uomo e dunque comprende tutto, anche la matematica e anche la forma delle conchiglie sulla Terra e la disposizione delle galassie nello spazio infinito. Questo, naturalmente, non l’ho detto io, ma menti ben più autorevoli della mia.
In quanto alla tua intenzione di mandare la lettera al professore Longo, te lo sconsiglio fortemente. Intanto perché i professori hanno sempre un bel po’ di studenti che devono dare l’esame con loro e possono fruire di un appoggio che in certi casi è “senza limiti”… Ma se proprio insisti, almeno dagli una buona ripassata dal punto di vista ortografico e grammaticale.
Per oggi mi fermo qui e vi ringrazio della partecipazione sempre attiva e stimolante.
Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

P.S. Dimenticavo. Qualcuno di voi (non ricordo chi) ha scritto: “Ma Ciro non starà scaricando così i suoi transiti?”. C’è una parte di verità. Marte è da diversi giorni strettamente congiunto al mio Sole e al mio AS. Dunque non se la prenda Olrak se utilizzo anche i suoi interventi un po’ irati per scaricare. Ma non è sufficiente. Mi sono anche beccato due-tre “padellate in faccia” da parte di una signora a cui pensavo di “offrire dei fiori” che invece sono stati scambiati per cactus. Ma la cosa più divertente è stata questa. Ieri sera sono stato ospite, come relatore, al Rotary Posillipo di Napoli, presenti anche autorità pubbliche e stimati professionisti di diversi settori del Sapere. Quasi alla fine della serata, mi sorprendevo che fosse filato tutto liscio e allora il simbolo ha voluto strafare. Ho visto precipitarsi in sala un giapponese mezzo svestito che, dopo avermi fulminato con lo sguardo, ha afferrato i due battenti della porta d’ingresso e li ha sbattuti con enorme violenza. Le tre parole non le ha dette, ma erano comprese nel gesto. Mi è stato riferito poi, dal cameriere, che il signore, un ospite dell’albergo, tentava di dormire sopra la sala dove io parlavo al microfono… Grandezza del simbolo (che molte volte è meglio di un film di Woody Allen)!

Molta carne in pentola...

Care Amiche e cari Amici,
vedo che vi sono molti e importanti argomenti su cui mi farà piacere intervenire più tardi perché stamani ho delle piccole commissioni da sbrigare. A dopo.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

lunedì 28 aprile 2008

Marte e Saturno vicini metteteli solo in 9ª o in 3ª

Nei prossimi mesi avremo di nuovo situazioni di compleanno simili a quella riportata in figura. Vi invito nuovamente, se la mia esperienza sul campo può esservi di conforto, a piazzare questi due "figuri" soltanto nella nona o nella terza Casa di RSM. Purtroppo ogni anno che passa ricevo nuove testimonianze di persone che non hanno condiviso tale scelta e hanno subito danni ingentissimi alla propria persona o all'interno della propria esistenza.

Cara Celeste, ora le foto di Alberto de Stefani sono a posto: avevo combinato un piccolo pasticcio.
Bentornato Olrak. Se non erro una volta hai scritto di essere meridionale (come me) e giovane (al contrario di me): una miscela esplosiva. Forse questo spiega perché tu ti sia indignato per una battuta innocente che feci e che potresti accettare con umiltà, se ci rifletti. Tu scrivesti pressappoco: "Caro Ciro, non ho mai letto niente di tuo, ma non condivido le tue idee".
Di qui l'invito, sicuramente scherzoso, a iscriverti alla scuola del "Sì, però...". Te la sei presa, ma io credo che si possa essere umili, quando si sbaglia, senza perdere di dignità: sapessi quante volte ho chiesto scusa e quante volte lo faccio ancora. In ogni modo, seppure giovane, sei abbastanza grande e vaccinato da fare come preferisci. Non confondere, però, per favore, la scuola del "Sì, però..." con lo spazio web del "Sì, però...". Questo nostro spazio web non si chiama del "Sì, però..." tuttavia ti lascia la libertà di parlare male dell'AA, di me e di quelli che la pensano come me. Nessuno ti censurerà mai. Naturalmente, se porterai degli argomenti, anziché delle dichiarazioni apodittiche basate sul nulla, ci farai una migliore figura.
Se pensi che esistano spazi più democratici di questo ti invito a frequentarli e, magari, giusto a titolo di esperimento, ti invito a nominare il nome di Dio invano (cioè a dire che il caposcuola di quello spazio ha sbagliato anche una sola virgola). Poi, magari, commenteremo insieme il trattamento che hai ricevuto in risposta.
Questa sera, anche per i transiti che ho oggi, mi aspetto diversi attacchi alla mia conferenza al Rotary, ma tenterò, come ho sempre fatto, di rispondere con argomenti e mai dichiarando: "Restiamo 'scompagni' a vita".
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

domenica 27 aprile 2008

RSM di Alberto de Stefani nelle isole Marshall



Le altre foto le trovate, come sempre, qui:

www.solarreturns.com/images/viaggi/viaggi1.pdf

Caro Graziano,
non so a chi ti riferisca. Certo sappiamo che esistono due scuole di pensiero: quelle di nostri pseudo-colleghi che dichiarano che l'astrologia segnosolare non danneggi l'immagine della nostra disciplina e il nostro. Il pubblico, poi, è adulto e maggiorenne e può giudicare. Quelli che, invece, a mio avviso, sono fortemente in cattiva fede sull'argomento, sono la maggior parte dei miei colleghi giornalisti.

Buona domenica a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

sabato 26 aprile 2008

Le lancette dell’orologio



Sì, cara Paola, è sufficiente un istante e vi invito a non sprecare denaro. Nella mia minitrasferta di mercoledì ad Atene, non sono neanche uscito dall'aeroporto (e perché avrei dovuto farlo?), sono ripartito pochi minuti dopo il mio return e ho speso in tutto 230 euro...
Caro Alberto, giusto per mettere a posto alcune cose che ho in sospeso, da quanti anni sono sparite le api?

Giulia, sì avevo capito ciò che avevi scritto, ma ci sono tanti esempi anche di quello che dici soprattutto nei numeri vecchi della rivista. Una volta feci questo esempio: "Se Saturno mi sta passando in quinta Casa (e probabilmente sulla testa di una mia figlia), io cerco di mandarla a studiare all'estero per qualche mese, così io mi penalizzo con il denaro speso e con la sua mancanza e lei, magari, con i disagi abitativi, e tento di evitarle guai peggiori". Una volta stabilito il principio, credo che solo la nostra fantasia e conoscenza o meno dei simboli ci possono limitare.

A Sergio vorrei dire che certamente i simboli spiegano tutto tant'è che la legge matematica di Fibonacci è inscritta nella forma delle foglie degli alberi, in quella delle dune del deserto, in quella della corazza delle conchiglie e in miliardi di altre cose. Si tratta di decrittare i simboli, ma è scritto tutto lì. Naturalmente è legittimo che tu sia di parere diverso e puoi impostare diversamente la tua vita e la tua ricerca.

Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

venerdì 25 aprile 2008

I simboli sono tutto



Caro Sergio,

a mio avviso i simboli sono tutto (nella figura Sigfrido che uccide il Drago). Ormai sono molti anni che, credo in maniera naturale, la mia mente non è più divisa a compartimenti stagni: quando penso in termini astrologici o psicologici od onirici, ecc. Il simbolo è alla base di tutto e anche per questo il grande Carl Gustav Jung fu in grado di prevedere la II Guerra Mondiale e grande spargimento di sangue attraverso i sogni dei suoi pazienti tedeschi che continuavano a sognare Sigfrido che uccideva il Drado (il mitologema della Germania).

Cara Giulia, se cerchi nei vecchi numeri di Ricerca ’90 troverai diversi miei articoli sulla sinergia delle RS di una famiglia e nel mio prossimo libro ci sarà un capitolo interamente dedicato allo stesso argomento. Io stesso descrissi come cercai di farmi arrestare all'aeroporto di Petropavlovsk e non ci riuscii e poi fui costretto a vivere quella congiunzione Marte-Saturno in nona occupandomi di un familiare che fu operato in una città del Nord Italia. Credo che la strada sia quella già indicata, poi le possibili applicazioni, purché si resti all'interno del simbolo, possono essere le più diverse e saranno limitate solo dalla vostra fantasia (una volta una signora, che non aveva capito bene questo discorso o non lo voleva capire mi chiese se poteva, essendosi beccata una gran brutta RS, esorcizzarla iniziando una relazione extraconiugale con un giovane uomo...). Relativamente alle RS iniziate con noviluni o pleniluni e via discorrendo, ne ho moltissime nei miei archivi, ma non do loro molta importanza perché, come ho spiegato in passato, secondo la mia esperienza, la cosa va letta come presenza del Sole nella x Casa e della Luna nella x Casa, prestando pochissima importanza agli aspetti angolari.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it
P.S. Di nuovo augurissimi a Pino: non ho ricevuto foto e se mi dovessero giungere, usciremo con una edizione straordinaria...

giovedì 24 aprile 2008

Il viaggio di Paola Urbani a Samara, Russia


Con Luigi Galli. Le altre foto, come sempre, le trovate qui:
Vedo che siete tutti alle Hawaii per il lungo ponte del 25 Aprile che in Italia dura fino a Giugno, ma va bene lo stesso con Celeste e Sergio. Le loro sono due visioni della vita non coincidenti, ma credo rispettabili a vicenda. Comunque l'argomento di Celeste è in tema perché parliamo di valori nettuniani. Caro Sergio non è difficile comprendere il grafico di ieri. Va da sé che ogni mese o quasi ci siano dei picchi che possono corrispondere a un grosso incidente in famiglia o a una semplice ma dura litigata generale oppure allo stipendio che salta un mese e a tante altre cose. Il discorso è diverso. Se noi siamo certi che in quel giorno (o nei giorni vicinissimi a quello) accadrà qualcosa di grosso, nell'economia dei fatti di quella famiglia, e se guardiamo assieme temi natali, RS, RL e transiti di tutti i familiari, allora possiamo individuare il momento più critico dell'anno. Celeste si chiede: si poteva fare qualcosa per quei bambini? Penso proprio di sì: la sinergia funziona sia al positivo che al negativo e l'ideale sarebbe se tutti potessero partire ogni anno, ma non si può. Tuttavia in una famiglia in cui partono, mettiamo due persone su quattro, è quasi impossibile che possano accadere disgrazie del genere. È un discorso di classe? Sì, ma le scale, nella vita, non le ho create io e mi limito a sottolineare, ancora una volta, che chi si fa operare a Houston ha molte più probabilità di chi si fa operare in un ambulatorio di un nosocomio di campagna...
Fra poche ore l'amico Pino Valente compirà gli anni a Conception in Cile: un grosso augurio da parte nostra (se ci manda una foto la pubblichiamo subito)!
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo

mercoledì 23 aprile 2008

La tragedia dei fratellini di Gravina







Una tragedia quella dei fratellini di Gravina di Puglia che contiene altre tragedie al suo interno. Una storia atroce, da qualunque angolo la si guardi. Due bambini che scompaiono il 5 giugno 2006 e vengono ritrovati solo poche settimane fa. Il non sapere, in questi casi, è quanto di più disumano possa accadere a una famiglia che non trova più i propri figli, da un momento all’altro. Mi vengono in mente le parole del grande Francis Ford Coppola e di Mario Puzo pronunciate da Al Pacino, Michael Corleone (Il Padrino II), mentre chiede, con la morte nel cuore, alla propria madre: “Mamma’, ma uno se la può perdere la famiglia?” e la madre: “Ma che dici, figlio mio, come fai a perderti la famiglia?”. In questo caso la Famiglia si è persa: i due genitori, già separati, si accusano a vicenda e potevano avere legittimi sospetti, entrambi, che i due bambini fossero stati almeno nascosti dal coniuge. Poi fiumi di veleni che li hanno sepolti in un linciaggio collettivo che ancora continua. Dolore, rabbia, pianti, angoscia per i figli di cui non si sapeva nulla.
Poi anche il carcere per il padre Filippo Pappalardi. Io credo che davvero questa famiglia abbia sofferto pene atroci nei primi due anni di un doppio lutto che probabilmente non elaboreranno mai. Personalmente non sono d’accordo con il buonismo con cui sono stati sbrigativamente assolti i responsabili delle ricerche in nome di una permanente benemerenza indirizzata alle Forze dell’Ordine: sì, le nostre Forze dell’Ordine svolgono, solitamente, un lavoro coraggioso, faticosissimo, pericoloso e mal pagato. Ma ciò non autorizza a dire che non ci siano colpe: i fratellini Pappalardi erano a pochi metri da casa loro e, a mio avviso, esistono gravi responsabilità in chi ha diretto le ricerche.
Ma veniamo agli astri. Ringrazio l’Anagrafe del Comune di Gravina che gentilmente mi ha fornito tre estratti di nascita con ora, ma non mi ha potuto fornire quello della madre nata a Bari. Se qualcuno di voi volesse collaborare…
Intanto la situazione è drammaticamente chiara ugualmente.
Francesco Pappalardi, il più grande dei due bellissimi fratellini, era nato a Gravina di Puglia il 3 ottobre 1992, alle ore 13.35. I grafici vi mostrano il TN e la RS 2005, quella che comprende la data dell’evento. Ci sarebbe da scrivere un libro su detti grafici, ma mi limiterò a poche osservazioni. La RS mette in evidenza due cose, a mio avviso assai importanti: il clima di guerra (lo stellium in settima) che precedette la tragedia e che il bambino visse, evidentemente, in un crescendo spaventoso di angosce. E poi la terribile posizione di Urano in dodicesima che è stato certamente il protagonista dell’incidente alla base del dramma di cui ci stiamo occupando. Vediamo anche Venere in ottava (morte di una persona cara) e Nettuno in undicesima, forse la posizione che più delle altre fa accapponare la pelle: le terribili angosce che hanno preceduto e accompagnato la sua morte. Salvatore Pappalardi, il fratellino più piccolo, era nato ad Altamura il 24 agosto 1994, alle ore 18.10. La sua RS 2005/2006 ci mostra, soprattutto, un Sole in undicesima e un AS in ottava, entrambe Case legate strettamente alla morte (ma l’undicesima è più forte). Marte è anch’esso significativo, essendo in cuspide settima-ottava: la guerra e la morte violenta. Giove all’AS potrebbe essere stata la vera causa della tragedia: un errore di valutazione, un ottimismo illusorio che li ha fatti precipitare nel pozzo maledetto.
Filippo Pappalardi, il padre, nacque a Gravina il 28 settembre 1966, alle 14, secondo l’estratto. La sua RS 2005/2006 è pesante come le altre, soprattutto per la stretta congiunzione Luna-Saturno-AS che è come dire “la morte nel cuore”, un’angoscia infinita che dura tutto l’anno. Plutone in quinta è sufficiente a spiegare cosa sia accaduto. Urano in ottava, idem. Marte in decima e Nettuno in settima sono gli aspetti sociali della vicenda: il massacro operato dai media e la condanna pensata da moltissime persone anche se non dichiarata a voce alta. Come sempre è AstralDetector che ci lascia sbalorditi. Voi sapete che di solito può sbagliare di 10-15 giorni un evento, ma nella maggior parte dei casi l’errore è soltanto di pochissimi giorni. Guardate quel picco molto negativo: si tratta del 1° giugno e la tragedia è avvenuta il 5 giugno. Insomma, solo 4 giorni di errore! E teniamo conto che abbiamo potuto immettere soltanto i dati di tre familiari. Molto probabilmente, come in tanti casi già esaminati, se avessimo inserito anche i dati della madre e dei quattro nonni (seppure fossero defunti), avremmo potuto avere il giorno esatto della tragedia.
E veniamo, frettolosamente, al nostro blog di oggi. Anche se, come dicevo, la mia RLM di oggi era troppo facile da intuire, diamo onore al merito e un bel bravo a Giulia che si conquista, oltre alla canottiera usata del CICAP, anche un panettone Motta prodotto originale di Shanghai... Questo, al di là di tutto, vuol dire una cosa: che c'è una fortissima logica che regge l'AA e che coloro che la praticano sanno che funziona, altrimenti non si potrebbe giungere a questi risultati.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it



martedì 22 aprile 2008

Il Dizionario Astrologico di Federico Capone


Lode, ancora una volta, a Chiara Capone che sta, tanto magnificamente, ripercorrendo le orme paterne. Quanti genitori vorrebbero una figlia come lei...
Caro Al Rami,
in effetti, secondo la maggior parte dei nostri colleghi, tu credi che ti stiano succedendo queste cose, ma se esse avvengono realmente, ciò è dovuto a qualche cometa di passaggio... Insisti e preparati un'ottima RSM per il prossimo compleanno.
Caro Sergio, magari si trattasse solo di fiuto di cani con il raffreddore: qui è in ballo la presunzione degli "esperti", quelli che si autocertificano in tutti i settori, perfino tra gli astrologi, appuntandosi in petto stelle da sceriffi, e le sparano più grosse dei vocianti del Bar dello Sport...
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it
P.S. Domani farò un blitz all'estero di poche ore e forse scriverò in ritardo. Questa volta, dato che il quiz è troppo facile, metteremo in palio soltanto soltanto una canottiera usata di uno dei capi del CICAP.

lunedì 21 aprile 2008

Il viaggio di Giulia in Alaska



Compleanno 2006 di Giulia a Juneau.
Le altre foto le trovate, come sempre, qui:



Cara Celeste e caro Sergio,
le notizie a cui vi riferite sono davvero spaventose e indicano la situazione mondiale gravissima in cui ci troviamo, ma ricordate che subito dopo il picco in discesa, c'è n'è uno in salita, come sempre, da quando esiste il mondo.
La cecità degli uomini, invece, in fatto di economia, come in politica, è tutt'altra cosa e allora eccovi un paio di "perle" tratte dal libro "La parola agli esperti" e relative a pochi mesi prima della grande crisi del 1929:


"La povertà è un fenomeno che sta scomparendo dal nostro paese. Se potremo continuare nella politica economica di questi ultimi otto anni... presto vedremo spuntare il giorno in cui la miseria sarà completamente cancellata" (Herbert Hoover, candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, 1928).


"L'elezione di Hoover... dovrebbe significare prosperità per tutto il 1929" (Roger B. Babson, esperto americano di finanza fondatore del Babson Institute, in un discorso al Wellesley College, 17 settembre 1928).


Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
http://www.solarreturns.com/
http://www.cirodiscepolo.it/


domenica 20 aprile 2008

Cineforum con snack




Sempre della serie "malatidicinemacomeme" avevo chiesto al carissimo amico Massimo Davascio di scattare qualche foto mentre gustavamo la proiezione di "East is East", ma lui deve avere compreso male e ci ha ripetutamente ripresi a sgranocchiare patatine... È bello anche questo, com'è bello condividere uno spazio virtuale in cui mi sembra, siamo più o meno tutti sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda, come ha scritto, con la sua grande sensibilità e capacità di narrare, Paola e come hanno scritto anche Graziano, Sergio (avevate notato, prima d'ora, che si esprime sotto metafora?), Giulia, Marco, Alberto B e tutti gli altri. Indipendentemente se il collante sia il cinema o l'AA è bello "To share".

Volendo capire la marca delle patatine, le altre foto sono qui:
www.solarreturns.com/images/cineforumconsnack.zip
Buona domenica a Tutti.
Ciro Discepolo

sabato 19 aprile 2008

Transiti vs RS


Caro Olrak, credo ci sia stato un equivoco elefantiaco: io non ho mai scritto che intendevo spiegare perché le RS sono molto più forti dei transiti al fine di convincerti relativamente alla validità delle mie teorie. Per carità: se tu sei convinto del contrario, agisci pure di conseguenza.
Io volevo - e lo faccio visto che anche stanotte la salto - spiegare perché le RS pesano, diciamo, 90, rispetto ai transiti che invece pesano 10. Partiamo dalla Tradizione che ha detto cose giustissime, compresa la teoria precisissima sulle RSM e sull'Astrogeografia (già nel Medioevo o giù di lì). Leggete André Barbault e ricordate che le sue regole sono d'oro massiccio. Una delle prime regole che ha insegnato a tutti noi è che una posizione astrale è tanto più forte quanto più poco tempo la stessa resta nel cielo e questo perché "caratterizza un certo istante, in un certo modo, in maniera del tutto diversa dagli altri istanti precedenti e successivi".
Partiamo dal tema natale. È stato ampiamente dimostrato, anche statisticamente, che - per esempio - un Marte che sta sorgendo sarà, nella vita di quel nascituro, cento volte più importante del trigono Giove-Saturno del TN di quello stesso bambino. Perché? Perché il suddetto trigono Giove-Saturno durerà per giorni e giorni e quindi sarà patrimonio comune di una pletora di persone, mentre il Marte all'AS lo avranno soltanto pochissimi bambini nati in quei minuti e quel Marte, non a caso, per chi fa astrologia che abbia un senso, è DOMINANTE; DOMINANTE nel senso che DOMINA su tutto.
Torniamo alle RS. O funzionano o non funzionano. Se qualcuno pensa che non funzionino, beh, il discorso è chiuso e tanti saluti.
Per coloro che le sanno leggere e ne hanno potuto valutare gli effetti, invece, vediamo nuovamente la situazione dei transiti e delle posizioni nel cielo di RS. Tizio avrà per un anno Saturno congiunto al MC. Per un anno: un tempo lunghissimo. Noi gli incolliamo Giove al MC che resterà lì solo pochi minuti nell’istante del compleanno. Alla fine dell'anno appureremo, come si può leggere in decine di esempi pubblicati nei miei libri, che ha vinto Giove per dieci a uno. Come potete notare, stiamo applicando una delle prime, semplici e importantissime regole della Tradizione e dell'astrologia come ce l'ha insegnata il nostro Grande Maestro.
Ora, volendo eccedere in chiacchiere inutili, possiamo aggiungere che se il transito va nella stessa direzione del cielo di RS, allora lo stesso ha un' azione di fiancheggiamento positivo rispetto alla mappa di return e se, invece, il transito confligge fortemente con le posizioni del cielo di compleanno, il transito appare ininfluente nell'economia dei fatti dell'anno.
Volete una prova definitiva? Costruitevela voi stessi e metteteci un poco di fantasia, senza bisogno di andare in Alaska. Mettiamo che in un certo anno avrete Saturno quadrato alla Luna, davvero pessimo, soprattutto in quanto a malinconia. Bene, piazzatevi un Giove incollato all'AS di RS e poi vedrete se siete stati spinti al suicidio o all'eccesso di ottimismo.
Provare per credere.
Riguardo alla tua affermazione che "non sei d'accordo", ma prima o poi leggerai dei miei libri, devi ammettere, se possiedi un tantino di autoironia, che questa potrebbe essere una battuta di Woodhouse. Spesso persone mi scrivono: "Non ho letto nulla di lei, ma non sono d'accordo con le sue teorie...". Come dare torto a Giulia? E poi ci lamentiamo della incoerenza degli attacchi da parte del CICAP? Comunque, data la tua posizione, ti consiglierei di iscriverti alla scuola del "Sì, però..." (trovi l'articolo nella mia home page) di cui è titolare un burlone che dice amenità che potrebbero riempire di gas il dirigibile di Nobile oppure cita in continuazione mie scoperte nel campo delle RS facendole apparire come proprie.

Passando ad altro, ero certo che Paola soprattutto (ma vedo che anche Sergio è rimasto colpito) avrebbe apprezzato una recensione della mostra di Bianco-Valente che definire divina mi sembra riduttivo perfino, con una esposizione vastissima di cultura, chiamando in campo Calvino, le varie forme di cartografia, gli angoli da cui si osservano le mappe, le sinapsi a miliardi del nostro cervello e mille cose ancora tenute insieme da un collante di intelligenza, cultura, sensibilità, rispetto per le altre discipline... Insomma, davvero un capolavoro: le opere esposte e questa meravigliosa recensione di qualcuno che comprende il lavoro di due artisti geniali. Fra pochi giorni Pino Valente compierà gli anni in Cile e vi invito a fargli gli auguri. Vorrei dirvi solo due parole per ribadire che persone speciali siano lui e la moglie Giovanna Bianco. Più di una volta li ho invitati ad abbandonare questo filone artistico delle RSM all'interno della loro opera che è comunque assai variegata. Insieme mi hanno risposto: "Perché, Ciro? Questa è una nostra scelta. Siamo fortemente convinti del valore delle RSM e non c'interessa se una parte del Palazzo cercherà di tagliarci le gambe per questo".
Credo che il mondo avrebbe bisogno di molte persone ed artisti come loro.
Infine anche io vorrei consigliare a Paola di resistere e di abbracciare l'attuale croce.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com

venerdì 18 aprile 2008

La nuova magnifica mostra di Bianco-Valente



Davvero stupenda! È quella attualmente visibile alla Galleria Artiaco di Piazza dei Martiri a Napoli e basata fondamentalmente sull'AA e sulle RSM. È la prima volta che due artisti di fama mondiale si dedicano a una ricerca, che continua nel tempo, e che si basa sui compleanni mirati da loro stessi sperimentati ogni anno.
Leggete l'autorevole e interessantissima recensione di una critica competente e fate anche voi i vostri complimenti a questi due bravissimi artisti.
Sulle tracce di Calvino. Le mappe invisibili di Bianco-Valente.
Helga Marsala

“La forma più semplice di carta geografica non è quella che ci appare oggi come la più naturale, cioè la mappa che rappresenta la superficie del suolo come vista da un occhio extraterrestre. Il primo bisogno di fissare sulla carta i luoghi è legato al viaggio: è il promemoria della successione delle tappe, il tracciato di un percorso. Si tratta dunque di un’immagine lineare, quale può darsi solo in un lungo rotolo”1.
Così Italo Calvino, nel suo Collezioni di sabbia, suggeriva un preciso concetto di cartografia: la tipologia di mappa più autentica non è quella a cui ci hanno abituato libri ed atlanti, struttura bidimensionale che uno sguardo a volo d’uccello distende sul foglio, a favore di una lettura panottica. La mappa primordiale, la più intima e concreta, ha a che fare con la dimensione vissuta del viaggio, nasce da uno spostamento in soggettiva che punta in avanti srotolando una linea progressiva aperta verso mille, possibili direzioni. Così, la carta si compone via via, un passo dopo l’altro, collezionando sguardi, sentieri, dettagli, angolazioni personali. La carta si scrive lentamente e dall’interno, al di qua delle
cose guardate e delle strade battute, a partire dal corpo che nel movimento si incarna e si disegna. La dimensione del viaggio è centrale nella ricerca del duo napoletano Bianco-Valente, che sull’idea di mappa e di spostamento ha costruito il suo iter creativo. Viaggiare diventa effettiva esperienza di scrittura corporea, percettiva, immaginativa: un modo per determinare, di volta in volta, la trama del proprio “sentire”, modificando sé stessi in relazione alle energie catturate nei luoghi. Gli artisti si trasformano in antenne, radar epidermici e neuronali in grado di sintonizzarsi con le molteplici variabili geografiche intercettate ad ogni tappa. La mappatura della propria identità muta al variare dalle coordinate spazio-temporali, delle accumulazioni mnemoniche, delle alterazioni psico-fisiche. Dal 2001 Giovanna Bianco e Pino Valente portano avanti un progetto ambizioso, destinato forse a non trovare una forma capace di contenerlo, di renderlo “opera.” Con RSM i due artisti stanno tentando di cambiare il corso del proprio destino, attraverso spostamenti geografici programmati secondo complessi calcoli astronomici. Un processo aperto, più che un progetto in senso stretto. Alla base c’è una teoria formulata negli anni ’70 da un astrologo napoletano, Ciro Discepolo, che a sua volta trasse ispirazione da alcuni studi medievali sulla Rivoluzione Solare. L’idea è che si possa influire sulla propria esistenza studiando lo zodiaco e organizzando, in base ai transiti degli astri, degli spostamenti intercontinentali nel giorno del proprio compleanno astrale. Se la fotografia astrologica del cielo al momento del compleanno è responsabile degli eventi di un intero anno, spostandosi da un punto all’altro del globo l’immagine risulterà differente, a causa della rotazione terrestre: è così che diventerebbe possibile monitorare l’influsso dei pianeti sulle nostre vite, disegnando una Rivoluzione Solare mirata. Bianco-Valente, decisi a testare la tesi di Discepolo, sono già stati in Canada, Siberia, Yucatan, Russia, Labrador, Brasile, Isole Azzorre, India, Corfù, Marocco, Australia… cercando mete non turistiche e astrologicamente compatibili col migliore dei cieli possibili. I percorsi celesti e terresti corrono paralleli, incrociandosi per assurdo all’infinito, là dove dimensioni apparentemente lontanissime diventano parte di un unico piano universale. Queste ardite rifrazioni tra carte e schemi di natura eterogenea caratterizzano la poetica dei due artisti. Mappe geografiche, mappe astrologiche, mappe cerebrali, biologiche ed emotive arrivano a corrispondersi sulla base di strutture originarie rintracciate a partire dalla materia estesa, seguendo processi astrattivi e combinatori.
Ancora ne le Collezioni di sabbia Calvino, a proposito del catalogo pubblicato nel 1980 per la mostra parigina Cartes et figures de la terre (Centre Pompidou), scrive: “In un saggio del volume François Whale osserva come la rappresentazione del globo terracqueo comincia soltanto quando le coordinate usate per rappresentare il cielo vengono riferite alla Terra. I parametri celesti (asse polare e piano equatoriale, meridiani e paralleli) trovano il loro punto d’incontro nella sfera terrestre, ossia al centro dell’universo (errore fecondo quanto altri mai)”2.
In mostra, racconta poi Calvino, tra le molte meraviglie spiccavano due sfere di 12 metri di circonferenza - un mappamondo e un globo celeste – commissionate da Luigi XIV: una rappresentava “il firmamento com’era il giorno della nascita del Re Sole, con tutte le allegorie zodiacali dipinte in toni d’azzurro”3, mentre l’altra era piena zeppa di figure ed iscrizioni “con le notizie trasmesse da esploratori e missionari che colmano i vuoti dove ancora la forma dei luoghi resta incerta”4. I
due oggetti diventano efficace emblema dell’atavica corrispondenza tra quadri celesti e percorsi terrestri, tra astrologia e geografia, tra osservazione telescopica e nomadismo. Ma la disamina dello scrittore prosegue, tracciando un filo che dalla terra arriva al cielo, per ritornare fino alla mente umana: “La descrizione della terra, se da una parte rimanda alla descrizione del cielo e del cosmo, dall’altra rimanda alla propria geografia interiore”5. Interessante caso di relazione tra frenesia cartografica ed esplorazione psichica è quello di Opicinus De Canistris, prete visionario del ‘300 che tracciò centinaia di carte geografiche del Mediterraneo, ossessionato dal bisogno di interpretarne il significato; all’interno inseriva figure umane, animali, angeli, mostri, allegorie teologiche, immagini sessuali, commenti legati alla sua vita e vaticini sul destino del mondo. Così ne parla Calvino: “Caso straordinario di art brut e di follia cartografica, Opicinus non fa che proiettare il proprio mondo interiore sulla carta delle terre e dei mari”6.
Le bellissime pagine di Italo Calvino - da sempre affezionato ai concetti di mappa, di labirinto, di rete - sembrano suggerire traiettorie perfettamente ascrivibili al lavoro di Bianco-Valente. Relational Domain (2005) è un’opera esemplare in tal senso. Nel blu oltremare della grande videoinstallazione si ricamano immaginarie rotte aereonautiche, i cui nodi di intersezione sono indicati da punti luminosi come astri e da strani nomi di cinque lettere. Le traiettorie di luce che incidono i cieli rimandano alle articolate mappe cerebrali in cui miriadi di sinapsi intessono tracciati immateriali, responsabili di percezioni, immagini mentali, ricordi, emozioni, intuizioni logiche. La mappa mentale si sovrappone a quella celeste, in una simmetria tra costellazioni e impulsi neuronali. L’idea di interconnessione tra la parti di un sistema ritorna in molti altri lavori, uno su tutti la nuova installazione presentata alla Galleria Contemporaneo di Mestre per la mostra Alfabeto Esteso, The effort to recompose my complexity, una struttura di pattern geometrici che riproducono sottili intrecci (arborei o vascolari) linkati da giunture lineari: una rappresentazione sintetica dell’inesauribile possibilità di moltiplicare strade, traiettorie, accessi, ramificazioni. Quelle di Bianco-Valente sono mappe effimere, schemi invisibili da cui dipende l’attività cerebrale ma anche il funzionamento di sistemi biochimici, cosmologici, matematici, sociali. Le modalità combinatorie si aprono all’infinita potenza dell’energia entropica. è Marco Belpoliti, nel suo splendido saggio L’occhio di Calvino, a rilevare come a un certo punto la figura della rete si sostituisca, nella poetica dello scrittore, a quella del labirinto, affiancando e completando quella della mappa. La rete, immagine adottata a partire da Le città invisibili, è innanzitutto modello scrittorio, compositivo (“ho costruito una struttura sfaccettata in cui ogni breve testo sta vicino agli altri in una successione che non implica una consequenzialità o una gerarchia ma una rete entro la quale si possono tracciare molteplici percorsi e ricavare conclusioni plurime e ramificate”7…), ma è anche figura narrativa: il catalogo del Gran Khan, fulcro concettuale del romanzo, è una straordinaria mappa che racchiude ogni più piccolo dettaglio di tutte le città dell’Impero, incluse quelle utopiche o quelle senza forma. Dice Belpoliti: “La mappa de ‘Le città invisibili’ è la rete dei possibili e degli impossibili - sogno, visione, utopia, immaginazione - gioco combinatorio ma anche trama del mondo. La rete diviene, a partire dalle Città invisibili, la metafora visiva con cui Calvino cerca di catturare il mondo che, imprendibile, si agita sotto il suo sguardo”8. Così, riprendendo un modello assai ricorrente nell’estetica, la teoretica e l’epistemologia del ‘900, Bianco-Valente registrano l’emergere del possibile e dell’impossibile all’interno di concrete esperienze processuali, definite attraverso giochi matematici, incastri geometrici, sequenze numeriche; per paradosso, una struttura elaborata secondo regole scientifico-matematiche (un’opera d’arte, un
romanzo, una macchina intelligente, una partitura sonora…) non sarà mai solcata da percorsi univoci. Le direzioni saranno molteplici e tutte simultanee.
Così, quello spasmodico tentativo di cogliere il senso delle cose, di decodificare il mondo mediante mappe e reti, diventa un’operazione utopica e feconda, laddove il rigore granitico della razionalità si infrange contro il caos dell’immaginazione. Nella trama instabile dell’universo l’accidente, l’errore, la sorpresa diventano l’anima di un dinamismo eccentrico, pluridirezionale. “La scienza cerca di definire il mondo attraverso la matematica, ma non bastano i numeri per definire tutto… ci sono troppe variabili. Occorrerebbe un alfabeto esteso per dare un nome a intuizioni e realtà non spiegabili”9: le parole di Bianco-Valente problematizzano l’essenza di un lavoro costruito intorno all’idea di griglia interpretativa e alle suggestioni della tecnologia digitale. I due artisti, sfruttando i linguaggi della scienza, continuano a evidenziare il perpetuo movimento del cosmo e della materia, a cui la mente risponde in maniera creativa, pulsionale, imprevedibile: dal progetto ALife, simulazione di vita artificiale in cui organismi unicellulari si evolvono secondo modelli progressivi di complessità, fino a Tempo Universale (2007), onirica videoproiezione in cui ramificazioni arboree affondano in un tappeto di suoni radio a onde corte, passando per l’installazione Unità minima di senso (2002), che riflette sul tentativo di indurre una macchina a decodificare il mondo tramite nodi di informazione basica. La “tecnologia umanista”10 di Bianco-Valente utilizza dunque grammatiche e suggestioni proprie del progresso scientifico, per sprigionare una potenza visiva assolutamente umana ed imperfetta. Il sogno, la deriva fantastica, gli stati allucinatori, le immagini della memoria sono il prodotto
di un processo indagativo a più livelli, sospeso tra calcolo e incantesimo, tra illusione e disincanto, tra terra e cielo. Rintracciare un “alfabeto esteso” capace di penetrare la pelle del mondo è l’ultima delle illusioni, poiché, come ammette il signor Palomar, “Solo dopo aver conosciuto la superficie delle cose ci si può spingere a cercare quello che c’è sotto.
Ma la superficie delle cose è inesauribile”11. Palomar, straordinario personaggio calviniano affetto da urgenza analitica e conoscitiva, nel suo (fallace) cammino verso la saggezza capirà a un certo punto che l’universo è lo specchio della propria geografia interiore, e allora “traccerà il diagramma dei moti del suo animo, ne ricaverà le formule e i teoremi, punterà il suo telescopio sulle orbite tracciate nel corso della sua vita anziché su quelle delle costellazioni”12. E cosa troverà laggiù? Forse incredibili similitudini tra gli abissi dell’animo e le geometrie dello spazio, tra i buchi neri della mente e la luce calma delle stelle? Nulla di tutto ciò. Aperti gli occhi, fatalmente, scivolerà nella stessa, identica imperfezione di ogni giorno, lo stesso quotidiano brulicare di volti e di persone, tra strade conosciute e irregolari. Ed ecco affiorare, in mezzo a labirinti di galassie, la realtà intima di Palomar: “In fondo, il cielo stellato sprizza bagliori intermittenti come un meccanismo inceppato, che sussulta e cigola in tutte le sue giunture non oliate, avamposti d’un universo pericolante, contorto, senza requie come lui”13. Cieli imperfetti si specchiano dentro animi inquieti, e viceversa. Mentre evaporano e si ricompongono senza tregua sequenze di lettere e numeri, precipitate in una infinita vertigine sintattica.


Note
1 Italo Calvino, Collezione di Sabbia, Mondadori, Milano, 2002, pag. 21.
2 Ivi, pag.23.
3 Ivi, pag.24.
4 Ibid.
5 Ivi, pag.27.
6 Ivi, pag.28.
7 Italo Calvino, Lezioni Americane, Mondadori, Milano, 2002, pag.80.
8 Marco Belpoliti, L’occhio di Calvino, Einaudi, Torino, 2006, pag.16.
9 Bianco-Valente, conversazione con gli autori, febbraio 2008.
10 Gigiotto Del Vecchio, Bianco-Valente, tra Newton e Cartesio, in “Bianco-Valente, Meu mundo è hoje”, edizioni, V.M.21 Arte Contemporanea, Napoli, 2007.
11 Italo Calvino, Palomar, Mondadori, Milano, 2002, pag.57.
12 Ivi, pag.118.
13 Ivi, pag.119.
Cara Giulia, stai tranquilla: tutto OK. Grazie anche a Marco per la sua testimonianza. Risponderò, spero esaustivamente, a Olrak sulla questione dei transiti e, con la possibilità di centinaia di veriche a portata di mano, si convincerà che la cosa non è affatto balzana, ma - anzi - discende direttamente dagl'insegnamenti della Tradizione. Tuttavia per fare ciò ho bisogno almeno di una mezza giornata. Rinviamo, ma se dovesse passare troppo tempo ricordatemelo. Intanto si avvicinano alcuni ponti e quasi tutta l'Italia si sposterà tra i Caraibi e le Maldive. Io credo che avrò molto da lavorare e allora cercherò di sintetizzare il pensiero di molti miei libri in un abstract che non dovrei produrre perché, caro Olrak, se me lo consenti, io potrei anche criticare Dante, ma dovrei prima averlo letto tutto.
Sì, Al Rami, quando facevo consulti personali trascorrevo anche mezz'ora a immaginarmi la fisionomia di chi mi sarei trovato davanti. Oggi non lo faccio più perché non faccio consulti personali, ma solo pochissimi a persone che a mio giudizio ne hanno bisogno.
Caro Sergio, puoi indirizzare la lettera all'Osservatorio Astronomico di Capodimonte e vedrai che gliela daranno, ma non te lo consiglio perché ti andrai a buttare in una valle di lacrime...
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.cirodiscepolo.it
www.solarreturns.com

giovedì 17 aprile 2008

La discussione fa bene al Sapere


Si legge nel carteggio Freud-Jung che il primo grande maestro disse al suo allievo, pressappoco: "Dovremo fare della mia teoria un dogma!". E lì Jung abbandonò Freud. La discussione fa sempre bene al Sapere perché fa progredire quest'ultimo e pertanto trovo legittimo che sia Massimiliano che Giulia, Al Rami, Doriana, Sergio e gli altri tentino di portare avanti le loro idee. Fortunatamente, tranne casi rarissimi, su questo sito nessuno si è messo a insultare gli altri perché non la pensavano come loro. Se vi posso suggerire un metodo, vi propongo di esaminare i fatti della Storia su personaggi storici di cui si conosce abbastanza fedelmente l'ora di nascita. In questo modo è possibile comprendere se è meglio utilizzare orbite strette, larghe o larghissime, ma facciamolo nell'interesse comune di una ricerca della Verità e senza rancori che lasciamo volentieri ai nostri avversari che non hanno argomenti.
Caro Sergio, la statistica è la statistica e non ci possono essere due visioni diverse della stessa. Tuttavia hai citato un caso addirittura esilarante che è comune a tutti i nostri simpatici avversari del CICAP che dovrebbero raccontare barzellette nei cabaret. Il prof. Longo sosteneva una tesi che è paradossale e che, purtroppo, è la stessa sostenuta da tutti i cloni di Piero Angela, a cominciare da Alberto Angela. La tesi è la seguente (tenetevi forti): "I professori di statistica non capiscono (sic!) che la statistica non può essere applicata all'astrologia perché non si possono matematizzare concetti come la malinconia, la felicità, il rancore, e via dicendo...".
Allora voi spiegate loro che chi si è occupato di statistica e astrologia ha cercato quante volte un campione sportivo è nato con Marte un po' dopo la levata e la culminazione, ma loro fingono di non avere sentito e continuano a dire che gli statistici non hanno capito nulla... Ecco perché io penso che possiamo anche dibattere con costoro (ma che ciò avvenga sempre rigorosamente nel corso di dirette televisive o radiofoniche!), ma se lo facciamo, dedichiamo il nostro tempo e le nostre fatiche al pubblico che ci ascolta e non certo per ridare la vista ai ciechi... In tal senso ho anche ricevuto, privatamente, questa mattina, una lunga lettera alla quale cercherò di rispondere, ma ho una giornata di quelle davvero toste...
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

mercoledì 16 aprile 2008

Benedetto XVI non è partito per la RSM


Per chi si è posta la domanda, la risposta è: no, il Papa non è partito per il compleanno mirato perché è arrivato a Washington circa un giorno dopo lo stesso. Nella foto, alle sue spalle, mi sembra di intravedere l'on. Boselli (scherzo naturalmente).
Cara Giulia, naturalmente ciascuno è padrone di fare come più gli aggrada, ma se tu chiedi il mio parere, insisto: non si fanno così le previsioni per vedere in un match chi vincerà tra due persone. Intanto perché, pur non essendo astrologo, puoi vincere o perdere la scommessa, con il 50 % delle probabilità e quale gloria può venirne all'astrologia per una previsione del genere? Tutt'altro fascino, se consideriamo un team (che sia una famiglia privata o una squadra di governo o una missione nello spazio), è studiare assieme RS, RL, transiti e grafici di AstralDetector per individuare, con altissima precisione, e anche con anni di anticipo, TUTTI i periodi sì e no di quel gruppo. La cosa è ancora più interessante se si sa dove i vari componenti hanno trascorso il compleanno.
Vorrei ricordare questo episodio. Quando Irene Pivetti venne eletta Presidente della Camera, scrissi, su IL MATTINO: questo sarà uno dei peggiori anni della sua vita. La RS era davvero terribile. Diversi anni dopo, in una intervista, la Pivetti raccontò che furono mesi davvero terribili perché le angosce l'assalirono in quanto non era preparata per quel ruolo e non dormiva la notte per studiare i regolamenti e per la paura di sbagliare.
L'arte della previsione è meravigliosa e si può giungere a livelli dove ti piacerebbe poter vivere ancora 20-30 anni per poter "quasi parlare con gli astri". In tutto questo ci devi inserire anche i simboli che il tuo inconscio ti getta in faccia tutti i giorni e che sono altrettanto eloquenti di quelli astrali. Negli ultimi miei libri ho raccontato di alcune previsioni che ho reso pubbliche anche con più di un anno di anticipo, come - purtroppo - quando persi mia madre e mia sorella Rosanna, sbagliando solo di pochi giorni la data indicata. Oppure quando conclusi una operazione immobiliare. Nel prossimo libro ne racconterò un'altra. È fantastico guardare le effemeridi, ma soprattutto le RS e RL e il grafico di AstralDetector, come se fossero delle lancette di un grande orologio e tu hai già capito dove stanno per arrivare e vedi, come in un film, le lancette che avanzano, avanzano e poi il fatto si compie in quei giorni. Riuscire a entrare in sintonia con questo meraviglioso disegno universale, e modificarlo addirittura!, è un'esperienza umana unica al mondo e ringrazio il cielo di avermi messo su questa strada. E le critiche? Beh, a quelle vorrei rispondere con le parole che scrissi recensendo il film del grandissimo Federico Fellini "Le voci della luna": "Per concludere vorremmo sollecitare la tolleranza dei critici raccomandando loro questo nostro amico di percorso che, seppure a volte assume l'aria moralista e bacchettona del prefetto Gonnella che interdirebbe il popolo di barbari che si esprime oltre la soglia degli ottanta decibel, è pur sempre un animo gentile che sogna ancora di andare ad ascoltare le voci dei tubi e dei pozzi delle campagne della Padana, nelle notti di plenilunio. Egli non vuole sparare sulle legioni di superficiali vocianti e consumatori della 'gnoccata', ma avverte l'esigenza, dichiarata da Terzio, che qualche piccola modifica andrebbe pur fatta alla Luna".
Ad Al Rami, vorrei dire che sarebbe bello poter tradurre tutti gli scritti di André Barbault in italiano: conosci qualche editore disposto a farlo? E non prestare mai i libri. Se qualcuno te ne chiede uno e tu tieni a tale amico o amica, comprane una copia per lui, ma non regalare la tua.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

P.S. Segnalo che lunedì 28 aprile, presso l'Hotel Santa Lucia di Napoli, alle 20.30, organizzata dal Rotary Napoli Posillipo, terrò una conferenza dal titolo "Rapporto tra Astrologia e mondo scientifico oggi". L'ingresso è solo per soci.

martedì 15 aprile 2008

Il grande André continua a stupirci!


Il grande André Barbault continua a stupirci regalandoci preziosissime pubblicazioni. Che Dio ce lo conservi per altri cento anni!
Caro Olrak, credo anche io che tu non abbia violato alcuna legge. Mesi fa scrissi che non occorreva la zingara per capire chi avrebbe vinto queste elezioni e nelle previsioni con il lancio della monetina (50% di probabilità di dire il vero o il falso) penso che nessuno trarrà mai gloria o disonore. Piuttosto, questa volta perché non mi date una mano e chiedete anche voi, alle anagrafi, i dati di nascita dei componenti della prossima squadra di governo così potremo fare delle previsioni serie, articolatissime, valide per mesi e per anni e con assoluta possibilità di riscontro da parte di tutti e non solo di astrologi illuminati?
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

lunedì 14 aprile 2008

Compleanno di Massimo Davascio 2008 a Rankin Inlet, Nunavut



Un'amabile coppia Ariete-Sagittario a 25° C sotto lo zero.
Auguri posticipati!
Come sempre l'album completo lo trovate a questo indirizzo:




Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
http://www.solarreturns.com/
http://www.cirodiscepolo.it/

domenica 13 aprile 2008

Malati di cinema come me


Cari Amici,
vi presento alcuni "malati di cinema" come me con cui condividiamo un piccolo cineforum una volta alla settimana qui da me. Ieri abbiamo visto, non per la prima volta, "L'uomo che non c'era", ma abbiamo anche mangiato un'ottima lasagna e una torta pere e ricotta davvero favolosa...

Mi sembra che Giulia stimoli sempre discussioni stuzzicanti e che sollecitano interventi un po' di tutti: ne sono lieto ed è bello osservare che parliamo la stessa lingua. Ho anche piacere che Giulia e gli altri più esperti possano spiegare delle cose non chiarissime agli amici del blog che non sono proprio ferratissimi su tutti i temi. A Sergio vorrei specificare che a Torino ci sarà un convegno (a pagamento) e anche un seminario di Grazia Mirti (sempre a pagamento). Alla Collega, se vi interessa, potete chiedere un "passo" solo per la sessione in cui ci sono anche io in modo da poterci scambiare un saluto.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
http://www.solarreturns.com/
http://www.cirodiscepolo.it/
P.S. Questa foto, in alta risoluzione, è qui:

sabato 12 aprile 2008

Le locandine dell'incontro di Torino



Cari Amici,
qui sopra le locandine del convegno di Torino. Vi ricordo che si tratta di un convegno privato, ma che potete chiedere un ingresso gratuito direttamente alla collega grazia.mirti@gmail.com. Molto stimolanti i vostri commenti di ieri. Cara Giulia, se io potessi scrivere sulle abitudini personali e intime dei personaggi famosi e potenti, forse nascerebbe un nuovo best seller nel campo del gossip con notizie davvero incredibili, ma non lo farei mai, neanche sotto tortura, perché chi ci consulta ha piena fiducia che tutto ciò che dirà resterà tra noi. Però questa ve la devo raccontare, anche se è metà tragica e metà esilarante. Un signore gay, non più giovane, si era follemente innamorato di un ragazzo di vent'anni, fidanzatissimo con una bella coetanea. Gli faceva una corte serrata e sperava in una storia con lui. Io, guardando i vari cieli, cercavo di farlo desistere, anche perché costui era già indebitato fino al collo. Non ne volle sapere e mi chiese di piazzargli ottimi pianeti nelle Case dell'amore. Il guaio è che lui voleva solo quel ragazzo e nessun altro. Molto maldestramente, devo dire, acconsentii. L'anno seguente venne raggiante da me: "Ha funzionato!". Mi raccontò che gli aveva fatto un prestito di 100 milioni di lire e l'altro lo aveva ... abbracciato...". Noi italiani siamo i maestri della commedia all'italiana e Dino Risi e Giancarlo Giannini ci regalarono quel capolavoro che si chiama "Sesso matto" che rivedo, ogni tanto, e che mi fa piegare in due dalle risate. Purtroppo noi tutti sappiamo che si ride delle disgrazie altrui, ma è umano. Vi ho raccontato di quella scenetta di Woody Allen quando lui era ancora sceneggiatore e non regista? Incontra un amico. "Cosa fai di bello?". E Allen: "Ho trovato un lavoro: aiuto le spoglierelliste a cambiarsi tra un numero e l'altro". "Meraviglioso! E la paga com'è?". "Bassina: solo 10 dollari a settimana". "Beh, certo...". "Sì, ma è tutto quello che posso pagare...".
Caro Olrak (perché non mi chiami Ciro?) penso che il mio senso dell'humor mi venga dal Marte-Vergine (lingua caustica e tagliente) esageratamente amplificato dalla quadratura con Mercurio-Urano, come nel caso di Roberto D'Agostino e di Beppe Grillo (tranne che lui Marte lo ha in Bilancia e ride meno arrabbiandosi di più).
Sarebbe interessante che tu e Al Rami analizzaste i vostri temi a confronto per capire meglio cosa vi stuzzica reciprocamente. Tornando a Giulia, vorrei dire che secondo me non è utile fare queste previsioni perché stiamo puntando su "testa o croce": al 50% uno dei due vincerà. A mio avviso sarà molto più interessante, una volta formata la nuova squadra di governo, scrivere delle previsioni o renderle graficamente, con TUTTI i momenti critici, in negativo e in positivo, di quel governo nei mesi e negli anni a seguire.
Caro Sergio, scherza pure perché non me la prendo.
E, restando in tema di sesso, vi consiglio di vedere o di rivedere quel grande capolavoro che è il film "In the cut" di Jane Campion, "un vero dio" del cinema, con una Meg Ryan (sei-sette astri in Scorpione) che non avevo mai visto così sexy e seducente come nello splendore dei suoi quasi cinquant'anni...
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

venerdì 11 aprile 2008

Un augurio per Sergio


Caro Sergio,
ti auguro di scrivere presto il tuo libro sul sesso, ma prima cerca di fare molta pratica...
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

giovedì 10 aprile 2008

Il sesso è sopravvalutato?


Il sesso è sopravvalutato? Essendo cresciuto in una cultura profondamente junghiana dovrei dire di sì, ma con gli anni mi sto rendendo sempre più conto che il grande Sigmund Freud, almeno su questo argomento, aveva fatto delle scoperte sensazionali. Mi è venuto in mente ciò, e ve lo propongo come riflessione, dopo avere rivisto alcune volte quel film cult che è Conoscenza carnale, di Mike Nichols, 1971, con Jack Nickolson, Art Garfunkel, Ann-Margret e Candice Berger. Una recensione, seppure autorevole, letta in rete relega il film tra i i fenomeni Jurassic, da un punto di vista antropologico, del nostro movimento sessantottino e, francamente, la cosa mi sembra assolutamente riduttiva: Conoscenza carnale come metafora di un breve periodo trasgressivo in cui gli USA scoprirono il sesso e lo usarono come una bandiera di emancipazione e di liberazione di classe. Così come da noi, per indicare una condizione di grande evoluzione culturale, si fa il verso a Totò quando diceva “Ho fatto il militare a Cuneo”, allo stesso modo, in molti ambienti liberal americani, si dice “Ho visto due volte conoscenza carnale”. Ma il film è molto di più e, a mio avviso, lo esprime nella lacerazione dicotomica dei due protagonisti che scoprono il sesso, a partire dalle prime palpazioni di ragazze al college, in maniera del tutto diversa, ma tenendolo comunque al centro della loro vita, per sempre. L’ingenuo Sand (Art Garfunkel) crede di essere innamorato e non si accorge neanche che il suo angelo (una Candice Berger quanto mai affascinante) fa sesso anche con il suo migliore amico e spregiudicato Jonathan (Jack Nickolson). Sand sposerà la sua bella e pianificherà, “con saggezza”, la loro crescita sessuale, mentre Jonathan è una specie di piccola macchina da guerra, in amore, e per lui esistono solo tre misure al mondo. Con il tempo assistiamo alla rivoluzione sessuale di Sand che tira fuori tutta la propria libido trasgressivo-sessuale e al declino inesorabile del Casanova Jonathan che deve ricorrere all’amore a pagamento, con tanto di copione recitato dalla prostituta, che, sussurrandogli che lui è il migliore, il più grande, una vera forza della natura, tenta di fargli avere una delle ultime improbabili erezioni. Interessante notare come sia assolutamente esagerato il numero delle docce fatte dai protagonisti durante l’intero film, come a dire che gli americani, almeno a quell’epoca, pensavano, forse, di mondare il peccato attraverso continue pulizie corporee con acqua e bagni schiuma. Rifletteteci e, se volete, dite la vostra.

Una notizia importante e assai piacevole. Della nuora del carissimo professore e ingegnere Vincenzo di Napoli scomparso solo pochi mesi fa: l’ingegnere Paola Morgese che mi manda questa notizia che molto volentieri pubblico, invitandovi a partecipare numerosi a qualcosa di davvero interessantissimo:

“Egregio Ciro Discepolo,
le segnalo un seminario introduttivo di radionica e radiobiologia di domenica 13 Aprile, che terrò presso un centro olistico di Varcaturo, nel caso sia interessato personalmente o conosca qualcuno che voglia avvicinarsi a questa disciplina.

Sarà anche un modo per ricordare il collega e amico carissimo ingegner Vincenzo di Napoli a un anno dalla sua scomparsa: era il 14 Aprile dello scorso anno.

Come ricorderà, sono la coautrice di un articolo pubblicato sul numero di Ottobre 2006 della sua rivista Ricerca '90.
Enzo mi aveva anche chiesto di aiutarlo nella preparazione di un nuovo articolo, che riassumesse l'esposizione delle sue teorie, e stava anche riordinando i suoi appunti precedenti. Purtoppo non ne abbiamo avuto il tempo.

I riferimenti del centro, che ospita il seminario, sono: Buddha Village Tel. 081 8392231 www.aiob.net
Da Napoli: uscita tangenziale Varcaturo, allo Stop a sinistra, poi la terza traversa a sinistra (c'è un cartello di legno all'ingresso), dopo alcuni metri sulla destra c'è il parcheggio alberato del centro olistico.

Il programma è il seguente:

Mattina (10:00 - 13:00)
Introduzione alla radionica e alla radiobiologia.
Possibili campi di applicazione.
Descrizione del radioscopio.
Cenni di elettromagnetismo, di ottica e di fisica quantistica.
Domande.

Pausa pranzo con pizza e bibita sul prato intorno alla piscina

Pomeriggio (14:00 - 16:00)
Funzionalità del radioscopio (proprie e di servizio).
Cenni di radiobiologia.
Esempi applicativi.
Domande e conclusioni.

Hanno fissato un costo di 15 euro, pizza, bibita e dispense incluse”.

Caro Olrak, tu mi chiedi come mai una gran parte dell’Astrologia assegna la vista al Sole e alla Luna. Beh, se è per questo, nel medioevo esisteva anche un astrologo, Francesco Sizzi (credo), citato anche da Margherita Hack, il quale sosteneva che i pianeti non potessero essere più delle sette cavità del corpo umano… Il problema del metodo è fondamentale, a mio avviso. Personalmente, descrivendo i segni della Vergine e dei Pesci, ho tentato di spiegare il collegamento alla vista, insieme alle Case corrispondenti e a Nettuno. Poi ho analizzato decine e decine di ciechi allo stato “puro” e la cosa funzionava. Dopo di ciò ho inserito nel mio libro di astrologia medica tale riferimento e ho chiarito anche che la seconda Casa, dai miei studi seguiti alle geniali intuizioni di Lisa Morpurgo, ci parla della fotogenia di un personaggio, del suo look, del suo accostamento alla fotografia, al teatro e alla cinematografia, ma mai delle patologie agli occhi che sono cosa del tutto diversa.
Perché tanti colleghi non seguono un metodo rigoroso di ricerca? Non lo so. Quando io leggevo, da giovane, tanti testi di autori stranieri, facevo delle prove e constatavo che ciò che vi era scritto non funzionava. Allora molte volte interpellavo gli interessati e costoro mi rispondevano: “Sì, ma lì dobbiamo aggiungere anche le Parti Arabe o il Punto di Morte o di Demenza…”. Forse se mi sono guadagnato la stima di personaggi eccellenti come grandi scrittrici e scrittori, fisici nucleari, ingegneri, filosofi e via dicendo, ciò è dovuto al fatto che essi provano quanto scrivo e verificano che ciò funziona. E quando qualcosa non la conosco (come tante voci nel mio testo di astrologia medica) lo dico chiaramente e non scrivo nulla.
Ad Al Rami vorrei dire che forse in futuro (ma quanti anni potrò vivere ancora?) scriverò un libro sulle coppie, ma nei prossimi anni ho altri programmi. Sono certo che i molti e bravissimi amici di questo blog sapranno rispondere alle tue domande.
Per Sergio: considero Pasquale Foglia un vero ricercatore, un uomo di valore in campo astrologico. Se ti farà piacere, leggi anche la mia teoria di possibile funzionamento dell’astrologia che sarà descritta nel mio nuovo libro in uscita a settembre.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

mercoledì 9 aprile 2008

Occhi e vista


Caro Olrak,
le ragioni che da decenni mi hanno fatto comprendere che i primi significatori di problemi alla vista sono i segni Pesci e Vergine, le Case 12 e 6 e la dominante Nettuno sono spiegate per esteso nei miei libri, soprattutto quello di astrologia medica. Lì ho spiegato anche il perché non vi è dubbio che il look e il cinema, il teatro, etc., siano patrimonio della seconda Casa, ma questa non ha nulla a che fare con i problemi alla vista. La cosa, credo, sia di una tale evidenza che è difficile negarla, anche perché, com'è mio costume, è sempre accompagnata da molti esempi di personaggi pubblici e privati.
Caro Gabriele fai bene ad aggiungere anche la tua voce sul Tibet libero: tanti milioni di voci possono anche abbattere una dittatura.
Al Rami, alla pagina http://www.programmiastral.com/galro.htm trovi tutto ciò che ti interessa e anche una Demo per fare delle prove.
Credo che prossimamente faremmo bene a occuparci della recessione economica mondiale in atto, sotto gli occhi di tutti, e che - a mio avviso - si aggiunge al grande disastro delle morti per cancro che sta colpendo l'umanità in rapporto all'ICP. Il rapporto con la morte è importante perché anche durante la crisi del '29 ci furono milioni di morti per fame e per suicidio (vedi il meraviglioso "Morte di un commesso viaggiatore", di Arthur Miller, da non confondere con il Miller di "Tropico del Cancro"). A volte, un po' semplicisticamente, ci scagliamo contro le superpotenze che non vogliono applicare i dettami del trattato di Kyoto, ma il ragionamento di quei capi di stato non è del tutto assurdo e la situazione è davvero complessa: abbassare le emissioni di gas nocivo vuol dire frenare la produzione industriale, frenare la produzione industriale significa scendere di 3-4 punti nella crescita economica di un Paese, scendere di 3-4 punti nella crescita economica di un Paese equivale a milioni di disoccupati e quindi di suicidi o di morti per fame. Insomma, non si può essere semplicisticamente a favore dell'ambiente senza considerare anche le ragioni dell'altra parte. Credo.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it