Nel 1972 vidi un paio di volte il film russo “Solaris” del
regista Andrej Arsen'evič Tarkovskij, assai affascinante come storia (dal
romanzo del polacco Stanisław Lem), ma pessimo come scenografie.
Recentemente fu realizzato un remake dello stesso con George Clooney.
Se ricordo bene, l’originale iniziava con una scena che mi
colpì tantissimo. Non la ricordo in ogni particolare, ma nel suo contenuto
principale: la macchina da presa inquadrava la testa di un’ape alle prese con
il bulbo centrale di una margherita, o qualcosa del genere. L’utilizzo di un
tele-obbiettivo esageratamente spinto, non ci permetteva neanche di vedere
oltre la testa dell’insetto.
Poi la cinepresa faceva una lenta e lunghissima zoomata all’indietro
e ci mostrava prima l’intera ape e il fiore, quindi la minuscola porzione di
campagna dove avveniva ciò che il regista desiderava raccontarci, quindi,
andando sempre più indietro, la macchina cinematografica permetteva al
telespettatore di osservare un immenso campo di fiori, quindi una zona vasta di
territorio, una città con i dintorni, una nazione intera, un continente e
quindi, la Terra, il nostro sistema solare e sempre più all’indietro la galassia
e una parte sempre più vasta di universo nel quale siamo anche noi.
Non credo ci siano intenzioni nascoste dietro questo originale
inizio di racconto di Arsen'evič Tarkovskij che ci invita, in tutta evidenza, a
usare il grandangolare, il più esagerato dei grandangolari se vogliamo tentare
di avere una visione di insieme di ciò che abbiamo davanti agli occhi.
Ciò, a mio parere, è quanto sta accadendo ancora una volta oggi.
Fino a ieri tutti i telegiornali del mondo aprivano con
inquadrature in primissimo piano di mascherine FFP2 sulla bocca e sul naso di
persone per la strada, di viaggiatori in metropolitana, di clienti che
entravano in un bar…
Poi di colpo tutto sparito e alla domanda retorica “Per
quanti decenni durerà la pandemia?” e all’altrettanto retorico secondo quesito “Si
tratterà della fine del mondo?”, oggi abbiamo sostituito le immagini dei carri-armati ex sovietici, ma
sempre con il cuore sovietico, che stanno bombardando i poveri cittadini ucraini,
con i russi che non sono Putin, e con nuove tantissime lacrime di sangue.
Anche qui i titoli di giornali, usando potentissimi
tele-obbiettivi, ci parlano di guerre nucleari che sopraggiungeranno entro
poche ore e di una nuova fine del mondo visibile già dietro l’angolo.
Io mi rifiuto di redigere previsioni su ciò perché le
risposte le trovate già nel mio libro “Covid-19” pubblicato una decina di giorni fa e redatto a partire dal 1° febbraio 2020, ma
un commento desidero farlo.
E ve lo rivolgo sotto forma di domanda: quanti di voi, sanno
o ricordano, delle stragi etniche in Ruanda dove nei primi anni Novanta
morirono circa un milione di persone negli scontri etnici tra hutu e tutsi?
E allora? Allora ciò significa che a moltissime persone
manca una visione a mezzo di obbiettivo grandangolare.
Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:
http://ilblogperidepressi.wordpress.com/
For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:
http://ilblogperidepressi.wordpress.com/
Ciro Discepolo
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Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:
An almost complete bibliography of Ciro Discepolo:
http://www.amazon.com/Ciro-Discepolo/e/B003DC8JOQ/ref=sr_ntt_s
e
http://www.programmiastral.com/download/bibliografia_completa_di_ciro_discepolo.xls
Grazie, Ciro,
RispondiEliminafra i Grandi, non potevi tacere.
V.
Grazie, Ciro,
RispondiEliminafra i Grandi, non potevi tacere.
V.