Sappiamo
che ci libereremo dal Covid quando la quasi totalità dei cittadini del mondo
sarà vaccinata. I vaccini più diffusi sono
sette: Pfizer, Moderna, AstraZeneca, J&J, il Covishield prodotto in India su licenza AstraZeneca, e i cinesi Sinopharm e Sinovac. E
l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) li approva tutti.
I vaccini non riconosciuti: le ragioni
L’Agenzia
europea per i medicinali (Ema) non riconosce i vaccini cinesi (2,2 miliardi di dosi somministrate in Asia, decine di milioni in Sudamerica,
2,1 milioni in Ungheria), e quello
indiano (oltre 733 milioni di dosi fatte
in India e 5
milioni in Gran Bretagna). Le ragioni sono dovute alle informazioni
insufficienti e, nel caso della Cina, anche all’impossibilità di ispezionare i
luoghi di produzione. L’Agenzia per i medicinali
statunitense (Fda) riconosce
solo i suoi 3 (Pfizer, Moderna, J&J) e non
AstraZeneca perché la multinazionale inglese non ha mai fatto richiesta. E poi
c’è il vaccino russo Sputnik: 89 milioni
di dosi somministrate in Russia e 1,9 milioni fra ungheresi, slovacchi e
serbi. Nel
mondo 54 Paesi ne hanno ordinate 448 milioni, ma non è approvato da
nessuna delle tre autorità sanitarie internazionali perché non è in grado di
produrre la documentazione richiesta dagli enti regolatori e dall’Oms.
Approvazione
ed efficacia: differenze
Se un vaccino non è approvato
dall’autorità di un Paese terzo vuol dire che non funziona? No,
significa che non corrisponde agli standard necessari alla sua
commercializzazione in quel dato mercato. Infatti, i cinesi Sinopharm e Sinovac sono
classificati dall’Oms efficaci nel prevenire la malattia rispettivamente al 79% e
al 51%,
l’indiano Covishield al 63,09% e per
Lancet il russo Sputnik al 91%. Per avere un confronto: Pfizer è
al 95%, Moderna al
94,1%, J&J all’85,4%
e AstraZeneca al
63,09%. Le percentuali per tutti si alzano nella protezione contro le
ospedalizzazioni. Il timore è che tutti quelli che noi non consideriamo ben protetti
possano essere diffusori del contagio. Ma, allora, come si
fa oggi a pensare ad una vera ripartenza, senza dare la possibilità di muoversi
liberamente a chi ha fatto un vaccino non in commercio sul mio territorio? È un
po’ come se un asiatico indossasse un paio di occhiali da vista senza il
marchio CE. In Europa quegli occhiali non possono giustamente essere venduti,
ma non possiamo dire che non lo aiutino a vedere meglio, e tantomeno
considerarlo privo di occhiali, anche se c’è il rischio che quelle lenti si
appannino al minimo cambio di temperatura. Vediamo come funziona nella Ue.
Le regole Ue
Dal primo luglio nei 27 Paesi Ue è
obbligatorio essere vaccinati per salire su un aereo senza fare il tampone;
il Green pass viene rilasciato a coloro che hanno completato il ciclo vaccinale
con uno dei quattro sieri riconosciuti dall’Ema. Altrimenti tampone e
quarantena di 5 giorni. La Commissione europea, però, ai fini della libertà di
circolazione ha lasciato agli Stati membri la libertà di rilasciarlo anche a
chi ha fatto altri tipi di vaccino. Ebbene, ad oggi
sedici Paesi non danno il Green pass a chi ha fatto il vaccino cinese. Lo
rilasciano solo in Austria, Bulgaria, Slovenia, Croazia, Cipro, Grecia, Olanda,
Spagna, Svezia, Finlandia e Ungheria. Sette non lo riconoscono a chi ha fatto
quello indiano, venti a chi quello russo. Per i vaccinati Sputnik, libera
circolazione in Grecia, Slovenia, Bulgaria, Croazia, Slovacchia, Ungheria e
Cipro.
Le
disposizioni in Italia
In
Italia la circolare del Ministero della Salute del 30 luglio dispone
che, per chiunque arrivi nel nostro Paese con un certificato che attesti
l’avvenuta vaccinazione con uno dei 4 sieri riconosciuti dall’Ema, il
certificato vale come Green Pass. Dal
23 settembre la disposizione è stata estesa anche per l’indiano Covishield,
pertanto stranieri o italiani vaccinati con il siero indiano possono prendere
voli interni, treni a lunga percorrenza, entrare nei cinema e nei ristoranti e
all’università, come già avveniva in altri 19 Paesi Ue (Austria, Belgio,
Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia,
Irlanda, Lettonia, Olanda, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia,
Ungheria). Gli italiani o stranieri
vaccinati con sieri cinesi sono considerati non vaccinati e
quindi non possono muoversi liberamente, inclusi gli studenti iscritti alle
nostre università, che non possono frequentare se non facendo un tampone ogni
48/72 ore. Hanno acquistato Sinovac
e Sinopharm anche in Indonesia (191 milioni di dosi), Brasile (95), Filippine (34), Bangladesh (29), Thailandia (27), Argentina (25): tutti Paesi da cui spesso
provengono colf e badanti. Mentre in Sud America ci sono milioni
di italiani residenti. Sputnik è stato somministrato ai
residenti di San Marino (38
mila dosi). Per
loro è stato fatto un decreto apposta: fino al 15 ottobre possono muoversi
liberamente presentando solo il certificato di vaccinazione. E dopo?
Nessun Green Pass, invece, a chi per fare prima è andato in Serbia a farsi il
vaccino russo, o alle colf e badanti vaccinate con Sputnik. E quanti sono gli italiani —
dentro e fuori i confini — che per ragioni personali o di lavoro hanno fatto
vaccini non riconosciuti? Il dato non è noto. In Veneto hanno
segnalato il problema in 690, in Emilia-Romagna tra 800 e 1.200.
La posizione della Commissione
europea
La questione è solo politica,
visto che il Green pass è una carta d’identità che distingue chi è vaccinato da
chi non lo è. Tant’è che la Commissione europea
sta sollecitando gli Stati membri ad adottare una linea comune, poiché avere in
giro persone che hanno fatto un vaccino diverso dal nostro rappresenta un
rischio accettabile.
“Siccome non è possibile fornire a
tutto il mondo gli stessi vaccini, ai fini della libera circolazione, occorre
riconoscere quelli degli altri. E più si prendono decisioni lineari e chiare,
più si tolgono pretesti a complottisti, negazionisti e indecisi”
Tutti
i paradossi
Niente Green Pass ai 600 cittadini italiani che si
sono prestati alla sperimentazione del vaccino ReiThera, che però possono circolare
liberamente con un certificato che li esenta dall’essere vaccinati (come se non
lo fossero stati!) fino al 30 novembre. La
Gran Bretagna considera, invece, come vaccinati i suoi 19 mila volontari che
hanno sperimentato Novavax e Valneva. Per entrambi l’Ue li considera
non vaccinati. Poi c’è il caso Stati Uniti. Se
per i motivi ammessi (lavoro/studio) un cittadino europeo vaccinato con AstraZeneca deve
andare negli Usa, quando arriva deve fare sette giorni di quarantena perché non
lo considerano vaccinato. E comunque prima di imbarcarsi, anche se ha fatto uno
dei tre vaccini riconosciuti dall’Fda, deve aver trascorso 14 giorni fuori
dall’area Schengen. Mentre in Italia può entrare qualunque turista americano.
Eppure, gli Usa contano 240 contagi su 100 mila abitanti contro i 37 italiani
(dati su sette giorni). Uno svizzero può imbarcarsi per gli Usa direttamente,
senza passare prima due settimane da qualche parte, anche se lì i contagi sono
il triplo dei nostri.
Gli
italiani non possono andare in Giappone, che esclude
gli ingressi per turismo, anche se hanno uno dei vaccini Pfizer, Moderna e
AstraZeneca riconosciuti dalla loro agenzia regolatoria (Pmda). Però i
giapponesi sono ammessi in Italia anche per turismo, basta un tampone, e se non vaccinati (o con vaccini diversi da quelli
riconosciuti Ema) isolamento di 5 giorni. Idem
per l’Australia: noi i turisti australiani li faremmo
entrare, ma non possono venire perché i loro confini in ingresso e uscita sono
chiusi da marzo 2020 e così rimarrà fino a metà 2022. Hong
Kong riconosce tutti i vaccini, ma in ingresso tratta tutti come se non fossero
vaccinati, e li spedisce a loro spese in uno
degli alberghi designati dal governo, per 14 o 21 giorni (a seconda del Paese
di provenienza). E durante la quarantena tutti sottoposti a tre tamponi.
dataroom@rcs.it
AGGIORNAMENTO DELL’8/4/2021
TRE FOTO EMBLEMATICHE DELLA STORIA
DELLA PANDEMIA IN ITALIA
Per quanto
riguarda l’osservatorio italiano, io credo che tre foto possano essere
emblematiche di tutto quanto è stato “quel maledetto imbroglio della pandemia
nel nostro paese”.
La prima
foto che osservate, a seguire, è un rettangolo nero, ma in origine non si
trattava di questo.
Essa
mostrava il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso della prima o
della seconda conferenza stampa (quella del 30 gennaio 2020?) in cui, con aria
grave, informava i cittadini italiani di questa terribile piaga che era stata
appena ufficializzata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità.
Dopo avere
riferito le notizie principali sulla pandemia del Covid-19, il Premier,
distillando le proprie parole e assumendo un’aria responsabile e serissima come
si conviene a chiunque sia in grado di salvare milioni di cittadini da un
flagello simile, ripeteva più volte i due straordinari atout di cui disponevamo
per non ammalarci:
-
Il
distanziamento sociale
-
Starnutire
nel proprio gomito ad ogni occorrenza
E il
rettangolo nero che vedete sotto è proprio la foto di Giuseppi che si propone nell’imitazione, assai riuscita, di fermare
la diffusione del Covid-19 starnutendo nell’incavo del proprio
braccio-avambraccio:
“Ricordate:
ogni volta che avrete bisogno di starnutire, fatelo in questo modo!”.
Potete
immaginarvi come tale foto o tale brevissima sequenza di frame ci verrebbe
riproposta oggi, a distanza di centinaia di migliaia di morti, a ogni ora del
giorno e della notte, su tutte le televisioni del mondo…
Ma tale
foto, come per magia, è sparita: letteralmente!
Non ve n’è
più traccia. Lavoro di grande maestria e intelligenza di chi ha curato
l’immagine del Presidente del Consiglio in quel periodo.
Naturalmente
il Nostro non parlò neanche per un secondo di mascherine con cui coprire naso e
bocca e insistette:
“Ricordate:
distanza sociale di più di un metro e starnutire nel proprio gomito!”.
Meraviglioso.
La seconda
foto riguarda il commissario Massimo Arcuri che a distanza di molte settimane,
per la prima volta dall’inizio della pandemia e precisamente il 4 aprile 2020,
pronunciò la parola “mascherine”1.
Dopo che il
nostro governo aveva regalato alla Cina, nelle prime settimane della pandemia,
cargo e cargo di mascherine che poi avremmo ricomprato dalla stessa Cina mesi
dopo e a prezzi da Quadrilatero della
Moda, Arcuri informava il Popolo che, da assolute evidenze scientifiche,
risultava l’altissimo valore protettivo delle mascherine, soprattutto le FFP2 e
le FFP3, al posto della metodologia suggerita da Conte: lo starnuto nel proprio
gomito.
Non mi
soffermo sulle inchieste in corso per le grosse tangenti che sarebbero state
pagate per avere mascherine e siringhe “altamente performanti” dalla Cina e per
le quali ci sono diversi indagati, ma vorrei solo rammentare che io e mia
moglie, “senza saper né leggere né scrivere”, e facendo delle semplici ricerche
su Internet, già a metà febbraio 2020 ci eravamo procurati su Amazon (che ne
aveva ancora) delle mascherine FFP2 e giravamo con le stesse per Milano,
quando, purtroppo, i medici e gli infermieri degli ospedali milanesi non ne
avevano e morivano a centinaia.
La terza
foto, a mio modo di vedere, non è meno importante delle altre due. Essa mostra
la cerimonia ufficiale con cui il giorno 19 marzo 2020 (se ricordo bene), a Wuhan, in Cina, davanti a una folla
sterminata di cittadini, ci fu la cerimonia di uscita ufficiale dalla pandemia:
un uomo di mezza età abbraccia una giovane donna e si stringono affettuosamente
l’uno all’altra, entrambi con tanto di mascherina, ma a stretto contatto di
orecchie.
Ogni
commento lo lascio ai Lettori
Nota:
La conferenza annuncio di Massimo Arcuri sulle mascherine
Annotate bene anche questa data odierna
(4/4/2020)
Anche io, come tanti, credo, ho
ascoltato con la massima attenzione la conferenza stampa di oggi di Domenico
Arcuri, commissario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere
necessarie a far fronte all’emergenza Coronavirus.
Ho imparato molte cose e credo che dopo
questa lezione potrei scrivere, come voi, una breve tesina sull’argomento
mascherine.
Arcuri si è trattenuto a lungo sulle
mascherine di tipo 1 e di tipo 2, dettagliandoci su ogni loro particolare e
ripetendoci, per l’ennesima volta, che esse non servono a difenderci dal
contagio, ma sono utili soltanto a difendere gli altri dalla nostra infezione.
Poi, quasi in una frazione di secondo,
ha aggiunto: “Le mascherine FFP2 e FFP3 riescono ad evitarci di essere
contagiati dagli altri”.
Ecco, finalmente, dopo oltre tre mesi
dall’inizio della crisi (che ufficialmente è iniziata a fine dicembre), per la
prima volta, un esponente del Governo e/o delle varie commissioni governative
che si occupano di tale grave emergenza, lo ha ammesso: le mascherine possono
salvarci dal Coronavirus.
Io e Daniela, “senza saper leggere e
scrivere”, quando la faccenda iniziava a farsi seria, e le mascherine erano
disponibili, ci siamo letti le specifiche dei vari tipi e ne abbiamo ordinate
alcune, per noi, del tipo FFP2, che abbiamo indossato subito e ogni volta che
uscivamo.
Credo che tanti tra voi avranno fatto lo
stesso. Ma chi non lo ha fatto è solo perché continuavano a dirci, ogni giorno:
“Le mascherine non servono. Osservate la distanza di sicurezza di 1 metro e
lavate spesso le mani!”.
Purtroppo, credo, siamo davanti
all’ennesima prova che tante cose, nel nostro paese, vengono gestite con i
canoni della commedia all’italiana, tra il sorriso e il dramma.
E, allora, non me ne voglia il
commissario Arcuri, ma tutta questa sceneggiata che va avanti da mesi, mi fa
pensare alla breve lezione di sesso che Massimo Troisi impartisce a Robertino
nel film “Ricomincio da tre”. Riascoltatela, ve la suggerisco.
http://www.programmiastral.com/download/breve_lezione_di_sesso_a_Robertino.mp4
Aggiornamento
dell’11/10/2021
Di ritorno da Dubai
Questa volta
sono rimasto lì solo poche ore, sedici per l’esattezza, e rimanderò a una
prossima puntata il tentare di godermi l’Expo 2020.
All’andata,
a Malpensa, mi è accaduta la stessa cosa di pochi mesi fa: mentre degli addetti
alla sicurezza volevano controllare la mia documentazione Covid-19, hanno visto
il biglietto per Dubai spuntare dal passaporto e mi hanno fatto segno di
passare…
A Dubai,
dove mi era stato riferito che mi avrebbero controllato sia in entrata che in
uscita, poche ore dopo, non l’hanno mai fatto, in entrambe le direzioni. Anzi,
siccome dopo l’operazione alle cataratte, sto molto meglio alla vista, riesco a
fare il riconoscimento facciale e i controlli si sono ridotti, sia in entrata
che in uscita, a circa due minuti di tempo davanti ai gate controllati elettronicamente…
Al ritorno a
Malpensa, invece, ieri sera tardi, sono stato tra i pochissimi sorteggiati in
mezzo ai circa trecento passeggeri in arrivo con Emirates e mi hanno fatto fare un tampone rapido in cui ho perso
una decina di minuti e ho buttato via 20 euro dato che il test molecolare era
ancora valido. Pazienza…
Resto
convinto che Draghi sia un grande e che stia traghettando il Paese fuori dal
grande tunnel dove lo avevano gettato i suoi predecessori. Lui si è trovato a
gestire la pandemia e lo sta facendo anche più duramente degli altri capi di
stato: siccome, come avevo anche scritto due anni fa, egli sta realizzando “un
nuovo rinascimento” di cui il PIL oltre il 6% è soltanto l’indice più
schiacciante di tale realtà, non lo biasimo e nell’attuale dittatura politico-sanitaria
mondiale di cui scriverò in dettaglio nel mio libro dedicato a tale argomento,
accetto, seppure con grande riluttanza, le privazioni di libertà personale a
cui ci stanno piegando in modo assolutamente antidemocratico (in Norvegia, per
esempio, dove non c’è né vaccino né green pass obbligatori, le Autorità fanno pressioni
affinché la popolazione si vaccini in grande percentuale, ma i vaccinati non
devono firmare che accettano le conseguenze del vaccino a proprio rischio e
pericolo).
Il Premier è
soprattutto un economista e la sua visione è quasi del tutto saturata da
obiettivi di crescita finanziaria: mi sta anche bene, se ciò, come avevo previsto
da decenni, ci farà rivedere la luce del tipo di quella dei favolosi anni
Sessanta.
Ma su ciò
sto scrivendo nel libro che in questo momento non ha la precedenza nei miei
target e potremo tornarci sopra più avanti.
Una nuova
incognita, però, si sta inserendo nel panorama politico italiano: quella che
sbrigativamente la quasi totalità della stampa attribuisce ai “fascisti-no vax”
stranamente attivi su di un argomento quasi del tutto estraneo agli stessi (mi
riferisco ai disordini di Roma e di Milano dell’ultimo wekend).
E nello
stupidario quasi infinito, ispirato ai deliri di molti “virologi” in veste di
moderni sacerdoti del Faraone, l’altro ieri, a Malpensa, imbarcandomi per
Dubai, ne ho vista un’altra: al solito bar dove bevo un caffè e, spesso, mangio
un panino al prosciutto crudo, hanno messo una fascia azzurra di separazione
tra i tavolini (tutti interni all’aeroporto: da una parte tavolini con sedie per
i viaggiatori muniti di green pass e dall’altra tavolini in piedi, separati
solo con un nastro dai precedenti, per i non aventi il green pass). Domanda: ma
come fa un no green pass a entrare all’interno di Malpensa?
Ho preferito
non fare domande difficili a persone addette all’ordine pubblico che eseguono
solo ordini impartiti da scienziati di altissimo livello che tutto il mondo ci
invidia, a cominciare da Burioni.
Ci
torneremo, ma intanto vi lascio con una domanda: “Io e mia moglie stiamo
resistendo — è il caso di dirlo — da quasi due anni e non abbiamo mollato,
scegliendo la strada difficile del vaccino Sinofarm che non fa parte della
spartizione della torta. Abbiamo sperato che l’EMA, che crede di essere “superiore”
all’Organizzazione Mondiale della Sanità (“Superiore? — rivolto al secondino —
ma superiore a chi?”, da “Detenuto in attesa di giudizio”, di Nanni Loy e con
Alberto Sordi) si decidesse, con un po’ di vergogna, a non farsi sgamare del
tutto, ma sembra che non sarà così perché il Governo lo ha già dichiarato in
più occasioni e a chiare lettere, se ci dovesse essere una sanatoria per i “no
vax” come me e come Daniela, questa significherebbe soltanto che ci potremmo mettere
in regola continuando annualmente a farci iniettare Pfizer o Moderna o un altro
vaccino della torta. Dunque sembrano assai improbabili aperture future in tal
senso e la questione è se smettere quasi di vivere socialmente (ristoranti,
viaggi, cinema, alberghi e molte cose ancora) oppure accettare la dittatura del
passaggio, in tempi brevi, a un vaccino, da ripetere ogni anno, un vaccino che
oltre tutto, fra poche settimane, sarà gestito dalle sole farmacie e con il
rischio che le meno performanti in tale settore non riusciranno a garantire la
temperatura quasi polare di conservazione delle fiale, temperatura che ci dovrebbe
garantire di non morire a causa del vaccino stesso.
Pensateci e
ne riparleremo.
Se così non
sarà, dipenderà dal fatto che, molto probabilmente, il Grande Fratello Mondiale
in cui Mario Draghi si è trovato, suo malgrado, a fare i conti, riterrà
fastidiose anche queste mie esternazioni e mi chiuderà il blog.
Aspettando
un vero e salvifico Grande Reset.
Il paradosso
dell’autorizzazione definitiva al vaccino Pfizer il 23 agosto 2021
Ho sempre
seguito, da decenni a questa parte, soprattutto con ammirazione, l’attività per
molti versi rigorosissima del Food and
Drug Administration (FDA) che negli USA è una sorta di “Cassazione” per
approvare definitivamente qualunque tipo di farmaco.
Nei decenni
passati questo ente, prima di apporre il proprio sigillo di licenza senza
riserva ad ogni nuovo medicinale, ha portato avanti anche per lustri studi e
ricerche al fine di scoprire se, anche a distanza di tempo, determinate
molecole potevano arrecare gravi danni alla salute delle persone, ben oltre i
benefici che i prodotti sottoposti a test si candidavano ad ottenere.
Come potete
vedere dai due screenshot qui riprodotti (ma la stampa si è espressa praticamente
all’unisono in tal senso), la cosa è stata annunciata come una vittoria da
parte dei vari comitati tecnico-scientifici che lo affermavano già da molti
mesi prima.
L’esercito
di bravi soldatini mercenari e prezzolati al servizio del Pensiero Unico,
esercito composto sia dai frequentatori del Bar Sport che dagli scienziati-divi
televisivi e anche da giornalisti e politici, ha battuto questa notizia quasi
H24, pensando — forse — che il popolo babbeo di telespettatori non avrebbe
letto l’elefantiaco paradosso all’interno di ciò.
Infatti,
detti soldatini amplificati soprattutto nell’etere, non si sono accorti (molti
di loro hanno cervelli tutt’altro che brillanti!) che proprio ribadendo che dal
23 agosto 2021 il Food and Drug Administration,
aveva scritto il suo sì definitivo all’uso di tale vaccino, era la prova che
nei mesi precedenti tale farmaco andava considerato “sperimentale”, “molto
sperimentale”, e dunque appariva lampante, tranne ai “ciechi”, che l’uso quasi
obbligato dello stesso, ottenuto soprattutto a mezzo di minacce neanche tanto
velate, era stato, per molto tempo, del tutto illegittimo mentre un esercito di “scienziati
con la stella di sceriffo appuntata sul petto” ci diceva esattamente il
contrario.
E vogliamo
parlare del “doppio cieco”, pratica fondamentale nella sperimentazione seria di
ogni farmaco?
No, di
questo, nei deliri televisivi portati avanti quasi nella modalità H24, non si è
mai parlato.
Come tutti
sanno il doppio cieco consiste nel fatto che sia i medici che i pazienti
impegnati nella sperimentazione di un farmaco nuovo, non devono sapere chi farà
parte del 50% per cento a cui andrà il medicamento, vaccino o prodotto
microbiologico che sia e quale sarà, invece, l’altro 50% a cui andrà
somministrato un semplice placebo: per esempio dell’acqua distillata.
Perché non
si è parlato neanche per pochi minuti di ciò?
Davvero
mentre le persone morivano a migliaia a metà degli stessi era stata somministrata
acqua distillata?
A quanti di
loro?
E quanti
morti da acqua distillata o Evian ci sono stati nel mondo durante i pochi mesi
di sperimentazione turbo che il Food and
Drug Administration ha portato avanti relativamente al vaccino Pfizer?
AGGIORNAMENTO DEL 15 Ottobre 2022
Momenti di tensione alla manifestazione No Green Pass di Milano
Sembra ce ne sia stata più d’una. Ho cercato, da questa mattina, notizie sul sito della Prefettura e del Comune di Milano: niente. Ho cercato in rete e ho trovato solo un accenno alla “manifestazione in piazza Fontana”. E lì mi sono recato e posso testimoniare che vi sono stati davvero momenti di tensione, però sotto lo sguardo protettivo della Madonnina che è a pochi metri da lì. Ma lascio ogni commento soprattutto alle foto. Io posso confermare che c’era un’imponente presenza di forze dell’ordine e di rappresentanti della stampa (giornalisti, fotografi, fotoreporter). Si vedevano anche alcuni manifestanti tra cui credo di avere riconosciuto persone certamente eversive (le due famiglie con il cane e il signore anziano con la bicicletta).
Fortunatamente non ci sono stati morti e neanche feriti (credo un solo svenuto. Per la noia).
Ho riconosciuto con certezza, invece, diversi rappresentanti del Club Bocciofili di Busto Arsizio.
AGGIORNAMENTO DEL 29 OTTOBRE
Rinviamo a fine anno l’ultima riunione congiunta Zoom (iscritti a Ricerca ’90 ed ex allievi diretti dei miei corsi di Astrologia Attiva) del 2021 per salutarci, farci gli auguri e per darvi informazioni più aggiornate sulla messa online del nuovo software che sostituisce Aladino: stiamo lavorando molto e siamo a buon punto, ma il lavoro è davvero immenso...
Speriamo di riuscire a renderlo disponibile, per abbonamento, entro gennaio.
Troverete qui e sui social notizie al momento opportuno.
Un caro saluto a Tutti.
Aggiornamento del 2/11/2021
Milano è sempre un passo avanti a
tutti. Lasciatemelo dire.
Mentre a Roma si decide di protrarre
lo “stato di emergenza” fino alla prossima estate, qui a Milano si riesce a
fare molto meglio e da fonti ufficiali di guardiola si apprende che la
Esselunga, nel suo programma di fidelizzazione con questa grande azienda
italiana, di cui sono un fan, ha proposto, ai suoi clienti più affezionati, ben
1000 punti premi a chi sottoscriverà un’autocertificazione con la quale ci si
impegni a chiedere il prolungamento del green pass per almeno i prossimi dodici
anni.
Milan l’è un gran Milan!
***
Ricevo e volentieri pubblico:
Buon pomeriggio,
Sono Giulia Esposito e mi occupo della redazione di articoli per il blog di prontobolletta.
Vi contatto perchè volevo presentarvi un articolo che abbiamo recentemente scritto riguardo le città italiane più pericolose in termini di sicurezza stradale.
In particolare, sulla base dei dati raccolti dall'ISTAT, il nostro team ha redatto una classifica delle città coinvolte e abbiamo pensato potesse essere una notizia interessante per il vostro sito cirodiscepolo.blogspot.com
Sentitevi liberi di inserire questo articolo originale nel vostro sito web così com'è o modificarlo a seconda delle vostre esigenze editoriali. Se interessati, abbiamo a disposizione anche immagini di corredo e un'infografica da poter aggiungere.
L'infografica contiene la classifica completa ed è interattiva, così da migliorare la user experience.
La classifica delle città con più incidenti stradali:
L’arrivo della pandemia ha causato non pochi disagi a livello sanitario ed economico e molti settori hanno subito importanti cambiamenti. Primo fra tutti è il settore dei trasporti e, nello specifico, la mobilità e gli incidenti stradali che ha registrato ottimi miglioramenti!
Nel 2020, secondo le fonti ufficiali dell’ISTAT, si è registrato un decremento record per numero di incidenti stradali e persone coinvolte. Il fatto che, i governi, in generale, avessero bloccato quasi totalmente la mobilità delle persone durante certi periodi dell’anno, può spiegare questi dati. Tali precauzioni erano state prese principalmente per contenere i contagi e limitare la seconda ondata della pandemia e a beneficiarne, nel medio termine, è la sicurezza stradale!
Gli incidenti stradali e le vittime della strada: numeri positivi
Infatti, per quanto riguarda il numero di vittime e feriti per incidenti stradali, abbiamo registrato un calo, rispettivamente, del 24,5 % e del 34% rispetto al 2019. Andando ad analizzare, invece, il numero di incidenti stradali nel 2020, si è registrata una diminuzione del 31,3% rispetto all’anno precedente. La diminuzione di incidenti interessa ogni ambito stradale come le strade urbane, extraurbane e autostrade.
In generale quindi, il numero di vittime per i diversi utenti della strada si è ridotto notevolmente (motociclisti, pedoni, conducenti di mezzi pesanti,..) per fortuna ma, in compenso, si segnala la prima vittima su un monopattino elettrico nel 2020.
La diffusione di questi mezzi elettrici è sempre più elevata, grazie anche ai nuovi modelli di batteria e alle offerte energia apposite.
Sulla base di questi dati, è stato possibile per prontobolletta redigere una classifica delle città italiane tenendo in considerazione il relativo numero di incidenti stradali. Qui possiamo osservare la classifica completa delle città più pericolose da un punto di vista della sicurezza stradale.
La classifica
La classifica è stata stilata basandosi sull’indice di incidentalità (nº di incidenti / 1000 abitanti) di ogni città:
Curiosità sulla classifica
Dando uno sguardo alla classifica, sul podio troviamo Bergamo, Genova e Firenze con un indice di incidentalità rispettivamente del 8,37%, 7,23% e 6,45%. Queste città, già da qualche anno, registrano numeri abbastanza elevati di incidenti in rapporto alla numero di persone che ospitano. In particolare, se guardassimo a questa classifica per i passati anni 2019 e 2018, troveremmo ancora una volta Genova e Bergamo nelle prime due posizioni.
Ciò può essere ricondotto anche alla cattiva manutenzione delle rispettive strade urbane ed extraurbane. A tal proposito, possiamo ricordare la tragica vicenda del ponte Morandi di Genova, crollato il 14 agosto 2018, che causò 43 vittime.
Per quanto riguarda le 3 città più sicure a livello stradale invece, troviamo le ultime posizioni occupate da Venezia, Campobasso e Catanzaro con un indice di incidentalità rispettivamente del 2,44%, 2,43% e 2,25%. Possiamo spiegare il terzultimo posto di Venezia in questa classifica sulla base del minor numero di autovetture e conducenti rispetto ad un’altra qualsiasi città italiana. Catanzaro e Campobasso si confermano nelle ultime due posizioni anche per gli anni 2018 e 2019, a segnalare, in generale, una maggiore sicurezza stradale.
--
Giulia Esposito
Responsabile Amministrativo
papernest è una giovane start-up che supporta le persone nelle loro procedure amministrative.
Aggiornamento
del 3/11/2021
SOSTIENE
PEREIRA
Mi veniva proprio da pensare a quella squallida stanza
di poliziotti al soldo del dittatore Salazar quando il Commissario detta all’altro
questurino il verbale di interrogatorio: “Sostiene Pereira che egli si trovava…”.
Sì, proprio a uno di quei milioni di frame letterari o
cinematografici in cui, come nel romanzo di Antonio Tabucchi, si descrive una
spiccata tendenza del genere umano a esercitare “fascismo” nei confronti degli
altri.
Ma come? — si chiederà qualcuno — il conduttore di “Di
Martedì” associato a un questurino fascista quando tutti sanno che egli
potrebbe chiedere l’iscrizione nell’albo d’oro dei giornalisti con cuore
esageratamente a sinistra?
Già, perché sono ancora in tanti a credere che il
fascismo vesta esclusivamente la camicia nera dei sostenitori del Duce e non anche
la giubba rossa dei fan di Stalin e compagni.
Ieri sera, quando Giovanni Floris incalzava il
collega Sigfrido Ranucci di “Report” che non riusciva a vedere questa
inesistente linea di confine, il secondo abbozzava qualche tentativo di difesa…
Il poverino cercava di convincere i telespettatori: “Ma
io non davo giudizi, non mi schieravo con i no-vax, riportavo un semplice
fatto: l’Istituto Superiore di Sanità (che in Italia siede alla destra di Dio,
NdR) licenziava la terza dose di vaccino con Moderna, peccato — però — che solo
sei giorni prima, la stessa Moderna, la stessa azienda produttrice del vaccino,
consigliava di non somministrarne, come terza dose, più di metà fiala…”.
E, l’altro, con il suo implacabile sorrisetto sarcastico e castigatore: “Già, ma così facendo, favorivi il gioco dei no-vax…”.
E, sullo stesso leit-motiv alcune finte altre battute critiche successive per poi trovare la solita chiusa che, in questi casi, anche le non zingare riescono a indovinare con ampio anticipo: “Sì, ma come sai, il fascista Salvini…” ed ecco che, meravigliosamente, l’armonia generale tornava in studio, con la benedizione di tutti i telespettatori che per qualche minuto si erano preoccupati.
“Sostiene Pereira” è un must, quasi un archetipo che, come tale, preesiste all’umo e che in questi ultimi due anni ci viene riproposto, ogni giorno, da un esercito di giornalisti mercenari e prezzolati al servizio del Pensiero Unico.
Pochissime le voci libere, dopo le prime timide affacciate di Milena Gabanelli, di Mario Giordano, dello stesso Sigfrido Ranucci e di pochissime altre mosche bianche in una nuvola immensa e indifferenziata di marionette che continuano a ripetere: “Sostiene Pereira…”.
***
Busceti,
hai proprio rotto i cabasisi. Tu e questa fantomatica “astrologia antica” che cambi a tuo piacimento ogni volta e che millanti di conoscere solo tu.
Io, solitamente, non colpisco i più piccoli (di cervello) perché ci sono leggi severe (fortunatamente) per chi tratta male i disabili.
Ora ti ricorderò l’ultima cazzata che ti riguarda e poi, appena avrò un po’ di tempo, ti cancellerò dalla lista delle persone con cui potrei avere a che fare in futuro.
Alcuni anni fa annunciasti trionfalmente uno dei tuoi compleanni mirati “a cazzo” e io, sempre pubblicamente, ti chiesi secondo quale (non)logica eri andato in viaggio per metterti Saturno in decima Casa. Rispondesti che Saturno era in undicesima e non in decima. Allora ti mandai il grafico, dove anche con i calcoli approssimativi che non hai mai imparato a fare, ti dimostravo che il signore del Capricorno era ben al centro della decima Casa e tu, per tutta risposta, iniziasti i tuoi soliti vaneggiamenti: “Già, perché voi lo vedete in decima, ma secondo l’Astrologia Antica esso è da considerarsi in undicesima perché bla bla bla…”.
E ringrazia il cielo che io non vada oltre nel narrare le meraviglie della tua biografia.
Al piacere di non rileggerti più.
Aggiornamento del 9/11/2021
Sono atterrato questa mattina alle 6, con un volo di circa 11 ore da Francoforte.
Come in molte metropoli del mondo, già da tanti anni,
all’alba la città ti accoglie con un cielo plumbeo e un mix di smog e di
nebbia, ma poi il sole guadagna decisamente la scena e durante il giorno si
sfiorano i 30° centigradi. Siamo quasi esattamente al Tropico del Capricorno, a
circa 23°30’ Sud e, quindi, siamo nel “loro maggio”. Ma questo, per chi conosce
bene la trigonometria sferica e soprattutto ha fatto pratica con migliaia di
compleanni solari e lunari (non solo i propri) relativi all’emisfero Sud, non
inficia minimamente la realtà di ciò che si desidera ottenere.
La città di San Paolo è una delle più popolose del mondo,
con oltre 12 milioni di abitanti ed è anche “sterminata”. Non so se è ancora
attivo un servizio di navetta aerea che collega i due estremi della metropoli.
Dall’aeroporto al centro ho impiegato circa un’ora e mezza di auto,
imbottigliato in un traffico pazzesco come ho visto solo in alcune città del
mondo come Bombay, Istanbul, Los Angeles…
Ho visto tantissima miseria con decine e decine di homeless
che dormivano anche al centro di un marciapiedi e ovunque.
Ci sono numerosi netturbini che si affannano a pulire una
città assai sporca. C’è anche tanta polizia e ho osservato due poliziotti
fermare un giovane e ispezionare il suo zaino per strada.
Qui c’è, attualmente, uno dei picchi massimi di mortalità
per Covid del mondo, secondo l’OMS. Per strada quasi tutti indossano la
mascherina e per fare colazione in albergo, oltre a indossarla anche tu, devi
avere un guanto monouso per toccare qualunque cosa.
I controlli te li fanno alla partenza. Qui accettano il
vaccino cinese, come l’OMS e diversamente dal governo italiano. Il Green Pass
(che non ho, ma che ho ottenuto per 72 ore) non lo guardano neppure, ma sono
assai scrupolosi sulla questione vaccini e tamponi.
Devi riempire un modulo, fare il tampone molecolare valido
72 ore e poi mostrare anche il certificato vaccinale al gate della Lufthansa.
All’arrivo controllano solo il passaporto (cinque minuti per uscire
dall’aeroporto) dal quale il poliziotto legge tutti i documenti che ti
riguardano.
Come dicevo la città è sterminata e si vedono, anche prima
delle sette del mattino, molte persone che attendono gli autobus alle fermate.
Tutti indossano la mascherina. Invece, più tardi e in altri contesti, non la
indossa alcuno.
Le case dei piani bassi dei palazzi, anche in centro, hanno
cancelli di ferro e molti anche filo spinato e perfino fili metallici
elettrificati. Ma ciò non mi sorprende perché trovai la stessa cosa perfino nel
centro di Pechino quando ci andai la prima volta, credo una trentina di anni
fa. Anzi, per dirla tutta, lì vidi anche una realtà che non avrei mai creduto,
se me l’avessero raccontata: bambine povere locali, anche di 10-12 anni, che
salivano da sole negli ascensori degli alberghi lussuosi per turisti.
Mentre scrivo sto aspettando un tassista per fare un tour di
alcune ore nei luoghi più interessanti (per me) della città. Pensate che qui
c’è un quartiere di asiatici che è, di fatto, la più importante città asiatica
del mondo, al di fuori dell’Asia.
Con i propri dintorni, San Paolo costituisce il quinto
raggruppamento urbano del mondo, dopo Chongqing, Tokyo, Shanghai e Pechino.
Ho scattato molte foto che pubblicherò anche nelle settimane
e nei mesi a venire, come ricordo della città. Purtroppo ho dovuto scattare
restando nel taxi e anche in piena luce, cosa che odio, ma mi hanno consigliato
di non uscire dal taxi per motivi di sicurezza.
L’Avenida Paulista è una delle strade più importanti di San
Paolo, paragonabile perfino alla Fifth Avenue di New York. Questa foto, ed
altre, l’ho scattata questa mattina poco dopo le sei, con le prime luci
dell’alba che sono le mie preferite (odio scattare in piena luce perché il sole
troppo forte appiattisce i colori e toglie profondità alle immagini).
I brasiliani mi piacciono perché, nella maggioranza, sono
allegri, esuberanti, accoglienti ed empatici, come molti miei concittadini.
Purtroppo la pericolosità della città, come nel caso di tante
altre metropoli del centro e del sud America, è data soprattutto dalla enorme
miseria che c’è qui, dove tantissime persone, oltre a non avere una casa, non
hanno neanche un pasto al giorno.
Relativamente alla questione pandemia, non ne scrivo qui e
approfondirò l’argomento sul mio blog e nel libro a cui sto lavorando.
Per questa volta posso fermarmi solo un paio di giorni, ma
per chi legge molto, anche un paio di giorni riescono a farti vedere tante
cose.
Per esempio, ieri sera mi sono fatto una istruttiva
chiacchierata con un giovane cameriere del mio hotel i cui nonni erano
originari di Vietri sul Mare (Salerno) e lui ha vissuto alcuni anni a Firenze.
Il cambio di moneta fa valere, oggi, 1 euro circa 6 real
brasiliani, 6,40 per l’esattezza.
Certamente la vita qui è molto meno cara che da noi. Per
fare un esempio, il transfer dall’aeroporto al centro della città, con un’auto
“quasi Uber” e con autista che parla inglese, costa circa 75 euro, per un
tragitto di circa 90 minuti.
Questa foto, di stamattina, riguarda, nuovamente l’avenida
Paulista che mi avevano detto essere chiusa alle auto dalle 6 di oggi e per
molte ore, essendo domenica. In effetti io ero lì già dalle 6.30 e sono rimasto
per circa un’ora, ma non era ancora del tutto interdetta al traffico
automobilistico e la luce era già troppo forte per i miei gusti.
Mi dicono che la domenica qui c’è una gran festa di popolo
con tantissime bancarelle, piccoli mercatini improvvisati, podisti e ciclisti,
vendita e consumo di cibi da strada e altro ancora per tutti quanti i circa tre
chilometri di tale main street.
Tra alcune ore partirò in direzione aeroporto per il lungo
viaggio di ritorno che inizierà questa sera (per voi notte inoltrata) e dovrei
rientrare a casa domani pomeriggio.
Se vi capita di venire a San Paolo, vi consiglio molto
l’hotel Canopy dove tutto il personale,
ma davvero tutto, è gentilissimo e si fa in quattro per gli ospiti.
Posterò ancora altre foto di oggi, di ieri e dell’altro
ieri. Tutte le foto sono di Ciro Discepolo.
Aggiornamento del 13
novembre 2021
La svolta forzata
Era nell’aria e io e Daniela ne discutevamo da tempo.
Appare sempre più evidente che l’Italia sta per abolire il
tampone rapido per ottenere un Green Pass di 48 ore. Quando questo avverrà (più
questione di settimane che di mesi) non sarà più possibile neanche entrare in
aeroporto e partire, tanto per l’Italia che per il resto del mondo.
Per noi due la possibilità di avere un buon cielo di
compleanno, o anche uno di RL, resta la realtà più importante della vita che ci
assicura una protezione superiore a qualunque altra, perfino a quelle suggerite
da Burioni.
Pertanto abbiamo dovuto subire il ricatto e ci siamo
sottoposti al terzo vaccino: i due Sinopharm che volentieri abbiamo chiesto di iniettarci
a Dubai la scorsa primavera e il Pfizer che ci hanno somministrato due giorni
fa nell’hub di City Life a Milano.
Chiaramente noi speravamo che essendo stato, il Sinopharm,
accettato, pienamente, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche l’Italia
avrebbe fatto altrettanto e ci avrebbe consentito di fare gli n richiami previsti per tutti nei
prossimi anni con lo stesso vaccino di tipo tradizionale e che non nuoce
minimamente alla salute. Ma così non è stato e qui si è trattato di scegliere
tra la vita (la libertà di uscire di casa, di viaggiare, di andare a teatro, al
cinema, a mangiare una pizza…) e la morte: restare in casa e senza più poter
neanche lavorare (per Daniela).
Orwell molto più veggente di Nostradamus, ma comunque
ipovedente rispetto alla realtà attuale.
Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:
http://ilblogperidepressi.wordpress.com/
For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:
http://ilblogperidepressi.wordpress.com/
Ciro Discepolo
Tutto il materiale contenuto in questo blog, testi, grafici e foto, rigo per rigo, è coperto da Copyright. È vietata ogni riproduzione parziale o totale senza previa autorizzazione dell’owner.
Per vedere bene i grafici zodiacali e le foto, occorre cliccarci sopra: si ingrandiranno.
Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:
An almost complete bibliography of Ciro Discepolo:
http://www.amazon.com/Ciro-Discepolo/e/B003DC8JOQ/ref=sr_ntt_s
e
http://www.programmiastral.com/download/bibliografia_completa_di_ciro_discepolo.xls
Luca Morisi è nato il 10 ottobre del 1973 a Mantova.
RispondiEliminaQuando si parla di eventi importanti prima e dopo il compleanno, ecco un altro esempio lampante a riguardo.
A.P.
Ecco un altro compleanno memorabile:
RispondiEliminahttps://www.vanityfair.it/amp/326625/people/gossip/2021/10/08/lapo-elkann-si-e-sposato-nozze-portogallo-joana-lemos-foto-gossip
Nel giorno del suo compleanno...
Su richiesta, preciso nuovamente: l'Expo di Dubai è 2020 perché doveva tenersi lo scorso anno ed è stato spostato a causa del Covid. L'ho già precisato su Facebook.
RispondiEliminaSe Ciro non se la sente di pubblicare questo, lo comprendo, non perdo la stima che ho di lui.
RispondiEliminaIn questi giorni chi si sente costretto a fare il vaccino ma non vuole cedere a tutti i tipi di pressione che stanno facendo, si sente molto solo. Scrivo alcuni indirizzi twitter dove potrete trovare forza per resistere e anche qualche consiglio utile: @giuliomarini2; @fmmosca; @lameduck1961; @riccardolaudad1; @ilsofista. Lalla
Anche il regolamento europeo sul green pass diceva di non discriminare chi non era vaccinato perché non voleva vaccinarsi. Ma queste parole sono sparite nella traduzione italiana, in cui si dice solo di non discriminare chi non può vaccinarsi. Ciao, Lalla
RispondiEliminap.s. pardon @lameduck1960
Pur non frequentando le chiese ero affezionato a questo Papa e, mi rallegra il fatto che a quattro giorni dal compleanno (17 ottobre 1912) venga annunciata la sua beatificazione.
RispondiEliminahttps://www.ilgazzettino.it/AMP/nordest/albino_luciani_diventa_beato_miracolo_riconosciuto_da_papa_francesco-6254433.html
Io credo che questo fenomeno globale dei NO VAX e relativa fauna sia il risultato degli effetti di Nettuno in Pesci, che ha annebbiato il cervello a milioni di persone..
RispondiEliminaL'altra faccia della medaglia è che tutto questo ha mostrato che un terzo dell'umanità è costituito da trogloditi.
Povero mondo...
Our world is sure amuck . . . completely agree with you that we’re moving into a global police state. Look forward to your next book if it’s in English.
RispondiEliminaWish the regular Chinese vaccine you took was accepted and available throughout the world. It’s the only one I’d take — definitely want to avoid one of the guinea pig mRNA shots. The only FDA-approved mRNA shot isn’t available to U.S. citizens like me — and I wouldn’t trust it anyway. Plus, I had C19, therefore have natural immunity. Got over it quickly with Ivermectin (WHO approved, however, paid-off U.S. politicians disapprove).
Found a location in the U.S. for my next ASR, and am hoping to still be allowed to fly by taking a test. Unfortunately, it’s projected that the former vp (fraudulently elected pres. part of what many suspect is really the third ObamBid term) intends to require all those taking flights here to get one of the U.S. so-called vaccines that many are dying from and do not prevent the spread of C19. One must remain able to take a swab, and not be required to be vaccinated to travel especially in their own country!
Without traveling my SR, like many others, will be dreadful — stellium in both the 12th and 1st ( 1st includes the Sun) — chart isn’t decent unless I can get to Barrow, Alaska.
Life is so much better when one gets to do their ASR!
P.S. Some info you might want to check out for your book. U.S. Congress members not permitted to see those languishing in jail for protesting on Jan. 6. It was not an insurrection. Pelosi vetoed extra protection for the event. Although most have not been charged they are still being held. The latest number I heard for Americans left in Afghanistan — 14,000.
I agree with you, Anonymous. Unfortunately, however, in your country, in the USA, they prohibit us Italians from entering, if they have not made one of the vaccines of the "cake" division. And, as you rightly say, the worst thing that can happen to us is not to leave for a targeted birthday and get a very bad Solar Return. Many, like Daniela and I, hoped for the "amnesty" that we were promised: also accepting Sinopharm, the Chinese vaccine approved even by the World Health Organization, but it did not happen and the amnesty proposed by the Government Italian, consists in accepting the two Sinopharm vaccines already made, but adding a third Pfizer or Moderna vaccine.
RispondiEliminaEven if with death in our hearts, I believe that we will have to give in to such blackmail, otherwise we will have to give up traveling in the future and we think that protecting ourselves with a targeted happy birthday is at the top of the scale of the values of life today.
Io sono d'accordo con te, Anonimo. Purtroppo, però, proprio nel tuo paese, in USA, proibiscono a noi italiani di entrare, se non hanno fatto uno dei vaccini della divisione della "torta". E, come tu giustamente dici, la cosa peggiore che ci possa capitare, è quella di non partire per un compleanno mirato e prenderci una bruttissima Solar Return. Molti, come io e Daniela, speravamo nell' "amnistia" che ci era stata promessa: accettando anche il Sinopharm, il vaccino cinese approvato perfino dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, ma così non è stato e l'amnistia che ci propone il Governo Italiano, consiste nell'accettare i due vaccini Sinopharm già fatti, ma aggiungendoci un terzo vaccino Pfizer o Moderna.
Anche se con la morte nel cuore, credo che dovremo cedere a tale ricatto, altrimenti dovremo rinunciare a viaggiare in futuro e noi pensiamo che proteggerci con un buon compleanno mirato sia al primo posto nella scala dei valori della vita di oggi.