martedì 4 febbraio 2025

I 20 GIORNI PRIMA E DOPO DEL COMPLEANNO, dal libro di Ciro Discepolo

 



I 20 GIORNI PRIMA E DOPO DEL COMPLEANNO

Di Ciro Discepolo

Edizioni Ricerca ‘90

 

PREFAZIONE:

 

La finalità di questa breve pubblicazione è quella di illustrare ai colleghi di tutto il mondo le ragioni tecniche e anche quelle non tecniche che mi fanno dichiarare che le regole #1 e #2 delle mie 34 regole contenute nel testo “Transits and Solar Returns”, seconda edizione inglese in preparazione e che sarà disponibile a Giugno 2013, sono le uniche affermazioni astrologiche accettate dalla Scienza Ufficiale, in tutta l’intera storia del pensiero umano.

Questo primo grande traguardo nella Storia dell’Astrologia, anziché essere stato accolto con grande entusiasmo da colleghi e da simpatizzanti dell’Astrologia, è stato addirittura avversato da alcuni di essi, per ovvi motivi di invidia.

Gli “scintifisti”, cioè coloro che usano la Scienza in senso talebano, come era da prevedersi, hanno invece ignorato il fatto.

Dunque, senz’alcuna celebrazione ma anche senza false modestie, desidero spiegare qui ai meno esperti di statistica, qual è stato il percorso che mi ha portato a tale importante risultato.

Tengo ancora una volta a sottolineare che personalmente considero l’Astrologia più Arte che Scienza, o – comunque – una Scienza Umana, assai vicina, da un punto di vista epistemologico, a discipline come la Sociologia, la Critica Letteraria, la Filosofia, parte della Psicologia e via dicendo.

In tal senso permettetemi una critica, quasi un lamento, a certa “astrologia tecnologica” che si vorrebbe vendere oggi.

Personalmente, infatti, pur avendo lavorato molto per la ricerca e con la statistica applicata all’Astrologia, mi considero soprattutto un astrologo orientato all’Uomo, nel senso più ampio del termine.

Lunedì 16 novembre 1992 veniva messo in vendita, in Francia, il nuovo catechismo, un vademecum per il buon cristiano degli anni Duemila.

Alla voce “Oroscopi”, riportata lo stesso giorno anche da importanti quotidiani europei e del resto del mondo, leggiamo: «Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai Demoni, evocazione dei morti, o altre pratiche. Oroscopi, astrologia, chiromanzia, veggenza e ricorso ai medium nascondono una volontà di dominio sul tempo, sulla storia e sugli uomini ed al tempo stesso un desiderio di ingraziarsi le potenze nascoste».

Dunque oroscopi, astrologia, chiromanzia, veggenza... sono quelle virgole che non mi piacciono.

A me che da quasi mezzo secolo ho studiato e studio l’Astrologia con metodo e razionalità, in piena indipendenza da ogni forma di superstizione e di possessione del Demonio, quelle virgole non possono proprio starmi bene.

Mentre scrivo non ho potuto leggere direttamente il testo in oggetto e dunque non so se l’accostamento con le virgole di universi tanto lontani tra loro sia riportato tale e quale nell’originale o sia piuttosto una semplificazione dei colleghi redattori di vari quotidiani, ma ciò, alla fine, per quanto voglio dire, poco importa.

Sì, perché, nella cosiddetta “cultura ufficiale”, questo appaiamento è radicato, è di default.

Sia che a parlare si tratti di famosi esponenti della tuttologia di ogni longitudine terrestre oppure di un John  Smith intervistato dalla CNN o, ancora, di un esponente del comitato CSICOP perennemente in cattiva fede, il risultato non cambia: le virgole ci sono sempre, per separare espressioni diverse della stessa cosa: pattume.

Se io, in questo momento, mi ribello a simili forme di giudizio sommario, non è - si badi bene - per dire che l’Astrologia è una cosa seria a danno della chiromanzia e di altre mantiche - ma semplicemente perché ritengo innanzitutto, che se si desidera parlare di Astrologia lo si debba fare parlando di Astrologia e basta.

 

Ma l’Astrologia è Astrologia e basta?

E, soprattutto, che cos’è oggi l’astrologia? Ecco, a me sembra, sia questo il punto giusto di partenza in tale discussione. Si tratta di stabilire, prima fra gli astrologi, che cosa è l’astrologia, per poi poterne dibattere all’esterno.

E un compito difficile in cui sono pochi quelli che riescono ad orientarsi nel bailamme attuale di pratiche lontanissime tra loro e che molti si ostinano ad usare sfruttando un nome che non appartiene loro.

In questa veste mi sembra allora giusto ricordare lo sforzo di semiologi e filosofi che hanno dato e danno prova di saper impostare un discorso razionalmente corretto, oltre che molto valido, a mio avviso, da un punto di vista metodologico.

Come si può arricchire questo Sapere, per cercare di stabilire che cos’è l’Astrologia e se c’è bisogno di una sua rifondazione?

Sì, perché se Astrologia debba chiamarsi anche l’oroscopia o il vaneggiamento solitario di chi pensa di inserire nella lettura di un cielo di nascita anche la posizione di oltre quattrocento asteroidi del nostro sistema solare, allora è meglio - al limite - rifiutarla, questa Astrologia, e tentare di rifondarla con un nome diverso.

Ma io personalmente, e diversi amici e colleghi, siamo piuttosto dell’idea che debbano essere gli “eretici” a cambiare nome e non noi che, pur nei necessari distinguo che la storia, l’esperienza e la ricerca ci impongono, continuiamo a ispirarci a quell’Arte di Urania a cui si sono abbeverati nomi nobilissimi della storia dell’Uomo.

Ecco, allora, che mi sembra giustissima l’impostazione data dai collegi italiani Antonino Anzaldi e Francesco Maggiore in più pubblicazioni di tentare di iniziare una rifondazione dell’Astrologia partendo dalla sua Storia: vere o false le loro conclusioni, il cammino è quello giusto. Ma non basta.

Sono convinto, infatti, che la strada della Storia sia il veicolo principale che possa condurci alla  scoperta delle nostre vere radici, ma sono altrettanto convinto che la sola Storia remotissima non possa bastare e vada affiancata da una storia moderna, anzi recentissima: di questi ultimi cinquant’anni di astrologia nel mondo occidentale.

Secondo il mio parere quello che manca di più, oggi, allo studioso di ogni disciplina che tenti di affacciarsi alla nostra, è uno strumento documentario e critico, un libro di Storia, appunto, che cerchi di cucire insieme quello che è recentissimamente avvenuto nel mondo dell’Astrologia.

Ritengo, invece, che siamo in piena paranoia, al cospetto di una devianza irreversibile che ha colpito l’Astrologia, nell’uso perverso che ne fanno non solo i suoi nemici, nell’azione di continua denigrazione, quanto anche e soprattutto nel danno che ad essa viene arrecata dagli stessi “addetti ai lavori”.

Si evince, inoltre, a mio parere, che non è più tanto il risibile e – alla fine – innocuo “oroscopone segnosolare” che appesta l’Astrologia, quanto ben altre cose, come la possibilità dell’astrologo di inserire in una carta del cielo oltre 400 asteroidi e tutto quanto esiste e anche quanto non esiste nel cielo sopra la nostra testa.

L’astrologo impegnato nella corsa allo “scavalcamento” dei colleghi potrà dire al collega: “Se tu mi piazzi un’altra decina di pianeti ancora da scoprire nella carta del cielo di nascita, io posso fare di più e mi preparo i grafici di nascita con oltre 450 asteroidi”.

Sempre meno, invece, si tiene conto della Storia dell’astrologia, della mitologia, del simbolismo, della psicologia analitica e della cultura tutta delle antiche civiltà. Si fa a gara a riempire ogni millimetro quadro di un Cielo Natale con i “punti” più diversi ed eterogenei, appartenenti ad ogni corrente di pensiero (si fa per dire) astrologico, mischiando esoterismo e Astrologia delle supposizioni, in un coacervo eterogeneo ed assurdo in cui potrebbe starci bene, nel mucchio, anche la limousine azzurra parcheggiata all’angolo del palazzo, nel luogo e nell’istante di una nascita presa in considerazione.

Ritorno allora, e concludo, al discorso che trovo fondamentale, in rapporto alle finalità di questa  breve prefazione: studiare bene 1a Storia dell’Astrologia, ma non solo quella delle origini.

Troverei indispensabile il lavoro di uno studioso, serio e critico, di ricerca storica che ci racconti - chiaramente e in maniera corretta - la storia degli ultimi cinquant’anni dell’Astrologia occidentale.

Ciò, penso, sia indispensabile perché chiunque non sia un addetto ai lavori e voglia informarsi sull’argomento, non ha, attualmente, tutti gli strumenti certi per farlo.

Potrebbe, per esempio , andare in una libreria e chiedere un testo di base di astrologia e poi, dopo averlo letto, accorgersi che lo stesso respinge tutta l’astrologia millenaria e tutto può dirsi tranne che un libro d’introduzione all’argomento.

Una Moderna Storia dell’Astrologia dovrebbe ripercorrere questi ultimi lustri, in Europa e negli Stati Uniti, tentando di dare un quadro completo e veritiero delle varie “mutazioni” che ci sono state e tentando anche di fare il punto sulla ricerca, nel nostro settore, sempre in questi ultimi decenni. Solo a partire da qui, si potrà evitare che falangi di sideralisti o di neo e pseudo cosmo-biologisti invadano sempre più il campo, appropriandosi di un nome che ha una storia in massima parte assai rispettabile.

 

Ciro Discepolo

Napoli, 2 Maggio 2013

 

Le uniche due leggi astrologiche validate dalla Scienza Ufficiale

 

Sono le seguenti che potete trovare nella I edizione italiana di Transiti e Rivoluzioni Solari, Armenia editore, Biblioteca di Astrologia, Milano, 1997, 512 pagine, a pag. 9 e 10:

Regola #1: I venti giorni prima ed i venti giorni dopo del compleanno sono importantissimi, sia in positivo che in negativo. Spesso, in questi giorni, capitano gli avvenimenti più importanti di tutto l’anno.

Regola #2: Il giorno del compleanno è un giorno davvero assai speciale  in cui si possono verificare avvenimenti straordinari. Giacomo Casanova, che era un attento trascrittore dei fatti della sua vita, dichiara, nelle sue memorie, che ben sette volte, nel corso della sua vita, il compleanno coincise con avvenimenti straordinari, in positivo o in negativo, avvenimenti che cambiarono radicalmente il corso della sua vita, come la fuga da un carcere (il veneziano fu ospitato da buona parte delle carceri europee) o il diventare milionario (fu più volte milionario, di quell’epoca, e più volte ridotto sul lastrico).

Il perché di ciò non lo so: perché il compleanno sia così speciale, non lo so dire e, anche se ho qualche idea in proposito, mi astengo dal dichiararla perché non ne sono certo.

Ciononostante, anche se non riesco a dare una spiegazione teorica del fatto, mi limito a constatare che la cosa funziona. Provate ad ascoltare, da oggi in poi, i telegiornali con attenzione, facendo caso a questo particolare oppure leggete i giornali inseguendo questo tipo di notizia e vedrete che ricorre continuamente la didascalia del mafioso russo arrestato in un albergo di lusso nel giorno del suo compleanno, dell’assassino di Giovanni Falcone che viene arrestato nel giorno del genetliaco della sua vittima, del calciatore che segna il goal decisivo nel giorno della sua nascita e via dicendo.

Di esempi se ne potrebbero fare a migliaia.

Queste prime due regole rappresentano, a mio avviso, alcune delle realtà più innovative della mia scuola di Astrologia. Chiunque di voi ha la possibilità di verificarle migliaia di volte. Funzionano senza ombra di dubbio.

Queste stesse regole, senza neanche una virgola di differenza, le trovate nella II edizione italiana di Transiti e Rivoluzioni Solari, Armenia editore, Biblioteca di Astrologia, Milano, 2004, pagine 580, alle pagine 9 e 10.

Queste stesse regole, senza neanche una virgola di differenza, le trovate nella I edizione francese di Traité Complet D’Interprétation Des Transits Et Des Révolutions Solaires En Astrologie, Éditions Traditionnelles, Paris, 2001, pagine 502, alle pagine 13 e 14.

Queste stesse regole, senza neanche una virgola di differenza, le trovate anche nella:

-        I Edizione spagnola del libro pubblicata da Ricerca ’90 in USA

-        I Edizione tedesca del libro pubblicata da Ricerca ’90 in USA

-        II Edizione francese del libro pubblicata da Ricerca ’90 in USA

-        Nel libro Revisione dell’Astrologia, Armenia editore, Milano 2012

-        Nella II Edizione inglese del libro che sarà pubblicata in USA probabilmente entro giugno-luglio 2013

-        Nel libro The Great Treatise of Astrology, oltre 1200 pagine di grande formato, USA, 2013

-        E in altri libri ancora.

Eventuali altre versioni delle stesse si devono intendere apocrife e/o comunque prodotti di pura fantasia.

Le spiegazioni su queste due regole in particolare sono state numerosissime e mi è impossibile elencarle tutte dato che la mia bibliografia è oggettivamente “smisurata…”, ma ne troverete tante soprattutto qui:

-        In molti miei articoli sul mio magazine Ricerca ’90

-        In specifici capitoli dei miei oltre 70 libri che, nelle varie edizioni in almeno 8 lingue, per ora, e anche nelle versioni Kindle, superano i 100 libri.

-        In decine di miei interventi scritti sul blog.

-        Nei testi di seminari e conferenze, tenuti soprattutto in università italiane e straniere.

-        In oltre 1000 lezioni di Astrologia su YouTube.

 

Non volendo ripetere tutti questi scritti, ne faccio qui di seguito un sunto.

Nel mio testo Transiti e Rivoluzioni solari, Armenia, ho elencato trenta regole che a mio avviso potrebbero essere un buon punto di inizio per leggere la realtà degli avvenimenti che ci capitano di anno in anno.

Ho subito e doverosamente precisato che si tratta di un punto di partenza e non delle tavole della Bibbia.

Tuttavia, la mia dovuta modestia che mi obbligava a precisare ciò, sarà forse stata letta con eccessiva elasticità da parte di molti che hanno creduto fosse possibile cambiare, senza troppi sforzi, le suddette regole.

Facciamo un esempio. Ho scritto che, secondo la mia esperienza, i venti giorni prima e i venti giorni dopo del compleanno sono straordinariamente importanti e raccolgono la maggior parte degli avvenimenti importantissimi di una vita. Ebbene, posso assicurarvi che la cifra di venti non l’ho estratta dal panierino dei numeri della tombola, ma che essa corrisponde a delle lunghe meditazioni sul campo.

Mi capita, tuttavia, di assistere a dei discorsi o a delle sequenze di messaggi sulle mailing list che recitano pressoché in tal modo: “Io ho notato che a volte gli avvenimenti accadono anche trenta giorni prima e dopo del compleanno”.

“E io ho notato che essi accadono anche quaranta giorni prima e dopo”.

“Ma io posso provarvi che gli stessi, in alcuni casi, si verificano anche 45 giorni a monte e a valle del ritorno solare”. Allora, in alcuni casi, per alzata di mano, si passa a stabilire che la nuova regola è: 45 giorni prima e dopo il compleanno.

Se me lo si consente vorrei, simpaticamente, richiamare all’ordine costoro. Non è in questo modo che si fanno le statistiche e le ricerche e per chiarirvi meglio il mio punto di vista, vorrei riferirmi al grafico sottostante che si riferisce a quello elaborato da André Barbault per una sua splendida ricerca sull’orfanilità.

Osservate bene il disegno. Esso si riferisce alla distribuzione - nelle Case - della presenza di Saturno nei 264 cieli natali degli orfani su cui ha investigato il Grande Maestro d’oltralpe.  Come potete notare egli ha trovato una concentrazione assai alta nelle Case IV e X. Tuttavia, qualche “puntino” lo troviamo anche nella Casa ottava, sesta, quinta, etc. Allora, in tale circostanza, cosa avremmo dovuto dedurne? Che l’orfanilità è una specifica dei settori I°, 2°, 3°, IV , 5°, 6°, VII, 8°, 9°, X, 11° e 12°? Ritornando al nostro esempio di partenza, non credete che anche io abbia trovato che ci sono avvenimenti importanti che cadono un mese, due o n mesi prima o dopo il compleanno?

Se ho scritto che, secondo la mia esperienza, andrebbero considerati i venti giorni prima e dopo, è per un fatto di presenza massiccia in tali giorni di avvenimenti importanti, senza escludere che qualche “puntino” possa esserci anche un po’ più in qua o in là di detto intervallo.

In caso contrario, potremmo generalizzare e fare un po’ come la Protezione Civile che manda fax a pioggia alle singole prefetture a ogni vigilia di cattivo tempo: tanti allarmi, nessun allarme. Tanti giorni, nessun giorno.

Pertanto vorrei ribadire che tutti hanno la libertà di cambiare le trenta regole in oggetto, ma almeno lo facciano dopo decine di migliaia di casi esaminati e decenni di studi spesi sull’argomento1.

Il concetto di cui sopra si può spiegare anche prendendo come riferimenti altri due tipi di grafici, quello che in elettronica è denominato segnale a onda quadra o anche “segnale a gradino” e quello molto usato nella distribuzione di una variabile in termini statistici e chiamato “campana di Gauss”.

 

Vediamoli.

 

Ecco, come potete osservare, stiamo guardando un grafico ad assi cartesiani.

Sulle ascisse è visualizzata la variabile Tempo e sulle ordinate la variabile che ci interessa esaminare. In questo caso immaginiamo una tensione elettrica, che so, di 2,3 volt che si ripete ogni milionesimo di secondo.

Ciò significa, per spiegarla anche a chi è totalmente a digiuno di elettronica e di misure elettroniche, che siamo di fronte a un “treno di onde” in cui ogni milionesimo di secondo vi è un segnale (una tensione elettrica) di 2,3 volt della durata di T/2 (la metà di T) poi seguito, sempre in tempi di frazioni di milionesimi di secondo, da una tensione di 0 (zero) volt e di -2,3 volt e via dicendo.

In questo caso abbiamo, volendo ulteriormente semplificare, un sistema binario quasi perfetto che potremmo paragonare alla luce della freccia anteriore sinistra di una automobile: si accende per un breve periodo di tempo, poi si spegne per lo stesso periodo di tempo e quindi si riaccende e si rispegne in una sequenza che si definisce binaria.

 

Vediamo ora una campana di Gauss:

 

 

E applichiamo la stessa alla mia regola dei venti giorni prima e dei venti giorni dopo il compleanno.

Che cosa ho notato in 43 anni di studi su oltre centomila consulti effettuati? Che il giorno del compleanno è un giorno straordinariamente importante, una sorta di calamita che avvicina a sé i giorni solitamente più importanti dell’anno: un nuovo impiego, la perdita di un lavoro, un innamoramento, un fidanzamento, un matrimonio, la nascita di un figlio o di un nipote, una separazione sentimentale, una vincita al gioco, la scoperta di una malattia, la propria morte o quella di persone care, segnare un goal in una partita importante, essere eletti al Parlamento, subire un arresto giudiziario, incontrare una persona che ci cambierà la vita, pubblicare un libro, ricevere la notizia di avere avuto assegnato un premio, litigare violentemente con qualcuno, subire un furto, perdere denaro e documenti, vincere al gioco, ricevere una lettera importantissima e potremmo continuare con migliaia di esempi.

Molti fatti, nel giorno del compleanno o nei venti giorni prima e dopo dello stesso, non sono neanche noti all’interessato, ma lo sono ai suoi cari.

Utilizzando questa regola, insieme alle altre elencate nei 2 volumi del mio libro The Great Treatise of Astrology, oltre 1200 pagine di grande formato, USA 2013, voi potete fare previsioni assai attendibili.

Ho già raccontato in un mio libro che dovendo vendere un piccolo immobile alcuni anni fa, varie agenzie immobiliari mi dicevano che “ero folle” perché occorrevano tre anni per riuscire a vendere e comunque avrei ricavato la metà di quello che chiedevo e che mi occorreva soprattutto per ristrutturare completamente la mia casa. Io rispondevo: “Non credo. Penso che venderò entro due mesi al massimo, a prezzo pieno, e quasi certamente tra il 17 luglio (mio compleanno) e il 10 agosto (compleanno di mio fratello Bruno che era cointeressato a quella vendita)”.

Il 17 luglio, mentre mi trovavo a Petropavlovsk per il mio compleanno, un signore chiese un appuntamento a mio fratello che poi dimenticò per vari giorni di riferirmi relativamente allo stesso. In tale chiacchierata questo signore comunicava a mio fratello che la vendita non si poteva fare essendoci un suo diritto di prelazione del solo terrazzo di quella casa. Tornato dall’estremo est siberiano, fui messo al corrente della cosa.

Mi studiai i vari grafici e soprattutto le Aimed Lunar Returns di tutti i familiari, la curva di AstralDetector, le regole di timing degli avvenimenti già citate, i transiti e soppesai ancora maggiormente le regole #1 e #2 delle mie 34.

Confermai la mia previsione, quando la cosa appariva impossibile e, con l’aiuto di esperti legali, girai a mio favore tale inconveniente e vendetti l’immobile il 4 agosto al prezzo di vendita da me deciso.

Potrei citare decine di altri casi che mi sono capitati il giorno del mio compleanno o a cavallo del giorno del mio compleanno. In alcuni casi sono venuto a conoscenza anche 5 anni dopo di qualcosa di enorme accadutami il giorno dell’anniversario della nascita!

Man mano che ci allontaniamo dal giorno del compleanno il numero di eventi relativi alla prima delle trentaquattro regole diminuisce, ma non vi è una caduta verticale come nel segnale a gradino, bensì un andamento secondo la cosiddetta curva di Gauss:

tutti i giorni intorno al compleanno hanno una grande intensità di espressione e tutti possono verificare ciò, tutti tranne chi è avversario della nostra scuola.

Ma noi non desideriamo fare ulteriori proseliti dato che la nostra famiglia si allarga tanto ogni giorno che passa e non ci curiamo delle critiche ignoranti e velenose di costoro.

Osservando il disegno di sopra possiamo, allora, dire che a monte di –X e a valle di X, la nostra variabile è molto poco significativa. In tutti i venti giorni prima e dopo del compleanno e nella zona curva (a destra e a sinistra) indicata dalla scritta “Deviazione standard”, la nostra variabile decresce fino a toccare un punto critico 20 giorni prima e 20 giorni dopo il compleanno, ma secondo un andamento curvilineo e non a fronte verticale come avviene per i fenomeni di tipo “onda quadra”.

Allora, per i più distratti o per i meno intelligenti: questo significa che negli altri giorni dell’anno non ci sposiamo, non acquistiamo un’auto nuova, non ci innamoriamo e non troviamo un nuovo lavoro?

Niente affatto: gli avvenimenti positivi e negativi della nostra vita si distribuiscono durante tutto il corso dell’anno, ma - e questa è la regola #1 – la massima concentrazione ci sarà da 20 giorni prima a 20 giorni dopo rispetto al giorno anniversario di nascita.

E per concludere questa prima parte di tale scritto ripeto:

-        Per appurare ciò ho utilizzato il metodo induttivo

-        Il mio campione sono stati oltre centomila consulti in vari decenni di studio

Allora, prima di terminare questa introduzione all’argomento in oggetto, chiediamoci come fanno o hanno fatto i miei colleghi, in tutta la storia dell’Astrologia:

Alcuni pilastri della Storia dell’Astrologia, come il mio Grande Maestro André Barbault (vedi per esempio il suo studio sulla orfalinità), Henri J. Gouchon, Reinhold Ebertin, Charles Carter, Stephen Arroyo e altri ancora hanno operato nello stesso identico modo.

E sono stati eletti senatori a vita? No. Allora hanno ricevuto cattedre ad honorem? Neanche. E dunque? Dunque, hanno avuto due tipi di conseguenze legate al loro lavoro di studi e di ricerche durato una intera vita:

-        Il riconoscimento da parte di decine di migliaia di loro discepoli che li hanno posti idealmente nel Pantheon di Urania, per tutti i secoli a venire.

-        L’ostilità rabbiosa di astrologi di infimo livello che vorrebbero distruggere le loro scoperte, ma che sono condannati a restare nel nulla assoluto (ovviamente diamo per scontato lo stesso atteggiamento da parte dei cosiddetti scientifisti che negano perfino l’esistenza dell’amore perché non si può dimostrare in laboratorio).

Ecco, passiamo, adesso, a dimostrare perché le regole #1 e #2 sono le uniche leggi astrologiche validate dalla Scienza Ufficiale in tutta la Storia dell’Umanità.

 

Alcune premesse fondamentali sulla Statistica

Definiamo la Statistica:

“Scienza che studia con metodi matematici fenomeni collettivi: statistica della popolazione, statistica della mortalità…”.

 dal dizionario della lingua italiana Devoto-Oli 2011.

Cerchiamo di spiegarla più semplicemente a chi sia a digiuno totale della stessa.

Gli esperti della materia mi perdoneranno se userò un linguaggio molto elementare per tentare di far comprendere anche a chi sia a digiuno totale dell’argomento di cosa si tratta.

Possiamo dire, con la benevolenza di chi la Statistica la insegna nelle Università, che la stessa si basa soprattutto su di “una scommessa” o, per dirla con una espressione più tecnica, sulla verifica matematica di una ipotesi di partenza.

Facciamo un esempio. Mettiamo che qualcuno si sia convinto che quando fa tredici starnuti di seguito, al tredicesimo starnuto, un grosso ratto esce dalle fogne.

Allora lui porta questa sua ipotesi ad esperti della materia che se non lo prendono a calci subito e hanno la pazienza di ascoltarlo, gli fanno fare alcune prove e constatata l’assoluta infondatezza della “legge” dichiarata, gli raccomandano di curare più l’orto di casa e di lasciar perdere la statistica.

Ora prendiamo un secondo soggetto che propone ad esperti di statistica la seguente legge da lui stesso osservata: ogni mattina sorge il sole.

Anche in questo secondo caso i ricercatori, per quanto pazienti possano essere, prenderanno a calcioni costui e lo accompagneranno malamente alla porta.

Facciamo, adesso, invece, un terzo esempio un po’ più complesso, e soprattutto serio, e immaginiamo che un medico facente parte di un’associazione umanitaria (del tipo “Medici senza Frontiere”) operi in un punto preciso della Liberia, sulle coste del Centro Africa.

Costui ha notato che negli ultimi decenni la percentuale di malattie dovute all’assunzione di mercurio ha causato una maggiore mortalità nelle popolazioni di quella zona per malattie legate appunto a una forte assunzione di mercurio attraverso un’alimentazione basata quasi esclusivamente sul pesce pescato dai nativi.

Questa è l’ipotesi di partenza. Egli sottopone il caso agli esperti di statistica che potrebbero dirgli, dopo numerose e lunghe e laboriose prove che egli ha ragione e che ha scoperto una legge validata dalla Scienza Ufficiale.

 

Soffermiamoci un attimo su questo punto.

Egli potrebbe avere avuto due diversi risultati: uno enorme (per esempio che tale mortalità è quattro volte superiore alla media mondiale) oppure uno lievissimo che ci parla di uno scostamento del 5% rispetto alla media mondiale, ma in entrambi i casi la significatività statistica è fortissima.

Eccoci giunti, allora, a un nuovo doppio concetto non chiaro agli statistici della domenica e a quelli del bar dello sport.

Ritorniamo alla mia regola #1 e immaginiamo che desideriamo tralasciare le moltissime espressioni della stessa, volendoci soffermare soltanto sui casi di morte nel giorno del compleanno. Niente Matrimoni? No. Niente fidanzamenti? No. Niente separazioni sentimentali? No. Niente incidenti d’auto? No. Niente lettere di assunzione? No. Per ora vogliamo considerare soltanto le morti nel giorno del compleanno.

Mettiamo che qualcuno “scopra” che si muore sempre nel giorno del compleanno. Benissimo.

In questo caso dobbiamo parlare di un fenomeno con una intensità altissima di ripetibilità e con una significatività statistica altrettanto enorme.

Ecco, allora, che il discorso diviene più articolato e siamo passati a individuare due variabili importanti in senso statistico:

-        l’intensità di ripetibilità di un fenomeno

-        la significatività dello stesso

Avete compreso tutti, fin qui? Sì, lo so: non tutti, ma procediamo.

Ora, poniamo, invece, che alcuni ricercatori dimostrino che si muore con la stessa “intensità di ripetibilità” (perdonate il lessico semplificato per tentare di far comprendere anche a chi è nato con una scarsissima intelligenza) in qualsiasi giorno dell’anno e che dunque nel giorno del compleanno si muore esattamente nella stessa misura che in qualunque altro giorno dell’anno.

Ma, consideriamo anche che ci sia una terza strada. Alcuni ricercatori notano che nel giorno del compleanno, e nelle strette vicinanze dello stesso, si muore più frequentemente della media.

Più frequentemente della media.

Ma questa lieve “intensità di ripetibilità” è acqua fresca o è una legge che non si conosceva e che è stata scoperta? È una legge che non si conosceva e che è stata scoperta. E chi lo dice?

Lo dice lo Z, l’indice di significatività statistica che non è una sensazione soggettiva, ma il risultato di rigorose leggi statistiche.

Allora possiamo dire che esistono leggi in natura che pur non avendo una ripetibilità altissima sono comunque significative in senso statistico? Esattamente!

Se volete capire meglio come questo Z possa marcare le leggi significative rispetto a quelle non significative, osservate la tabella di questa pagina che si riferisce a una mia ricerca sull’ereditarietà astrale:

http://www.cirodiscepolo.it/Osservazioni.Htm

Ecco, chi è riuscito a seguirmi fin qui, può continuare a farlo, se vuole. Agli altri consiglio di abbandonare.

Facciamo altre poche premesse prima di arrivare alla conclusione di questo breve saggio.

Secondo il vostro parere, le monumentali ed eccezionali statistiche di Michel e di Françoise Gauquelin, sono state validate dalla Scienza Ufficiale?

No, assolutamente. E perché? Perché ogni volta che i due compianti ricercatori francesi (non astrologi) presentavano i loro lavori al Palazzo (presso le sedi accademiche della “Scienza Ufficiale”), veniva loro risposto: “Molto bene. La vostra ricerca ha ottenuto uno Z significativo, ma perché voi possiate ottenere il sigillo di validità da parte della Scienza Ufficiale, dovete ripetere la stessa ricerca su di un campione diverso”.

I nostri due bravi e coraggiosi eroi, non si perdevano di coraggio e ripetevano tutta la trafila. Il nuovo lavoro veniva analizzato alla “lente di ingrandimento” dagli “sceriffi del Palazzo” che anche in questo caso ammettevano l’esito positivo della nuova ricerca effettuata, ma richiedevano una nuova replica su di un campione diverso.

Il gioco andò avanti per decenni perché i dadi erano truccati in quanto, come dichiarò lo stesso Paul Couderc, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Parigi, che dirigeva tutti i controlli e a cui spettava il pronunciamento finale su queste ricerche, “Se la statistica si mette a dare ragione all’astrologia, allora io smetto di credere alla statistica”.

Pertanto il sigillo della Scienza Ufficiale, nonostante la schiacciante evidenza dei monumentali lavori dei coniugi Gauquelin, non giunse mai e le loro ricerche non sono ritenute valide dalla Scienza.

Stessa sorte è capitata a Didier Castille che è certamente il più grande ricercatore statistico di astrologia vivente.

Anche per lui nessun sigillo da parte della Scienza Ufficiale.

Lo stesso dicasi per le mie ricerche sulla ereditarietà astrale dove la conferma del doppio Z altamente significativo nello spezzone studiato e calcolato dai professori dell’Università di Napoli non mi è servito a validare quella ricerca in quanto io, conoscendo cosa era accaduto ai coniugi Gauquelin, ho sì ripetuto alcune volte tale statistica insieme al bravo Luigi Miele, ma non ho mai sottoposto l’intero lavoro ad alcun Palazzo perché conoscevo già la risposta che avrei ottenuto: “Tu potrai ripetere mille volte la tua ricerca, noi diremo sempre che dovrai ripeterla una volta ancora”.

Eppure un’altra mia affermazione astrologica, una doppia affermazione astrologica, è stata validata dalla Scienza Ufficiale e si tratta proprio delle regole #1 e #2 delle mie famose 34 regole. Vediamo come sia potuto accadere ciò.

Nel corso del 2012, mi trovavo in Svizzera, nel Ticino, e lessi una notizia sulle prime pagine (attenzione: stiamo parlando delle prime pagine e non di quelle interne) dei media di tutto il mondo: un gruppo di ricercatori svizzeri dell’Università di Zurigo aveva potuto dimostrare una “propria” ipotesi di partenza, studiandola per moltissimi anni, replicandola molte volte su milioni di persone e ottenendo, infine, la pubblicazione su di una rivista scientifica di primo livello internazionale che in questo modo la validava definitivamente apponendoci il sigillo di garanzia della Scienza Ufficiale: 

si muore più frequentemente nel giorno del compleanno, o a stretto ridosso dello stesso, rispetto a qualsiasi altro giorno dell’anno.

A questo indirizzo potete acquistare, per circa 30$, l’intera ricerca, in formato PDF dei professori Vladeta Ajdacic-Gross PhD a,b,*, Daniel Knöpfli BSc b,c, Karin Landolt MSc b, Michal Gostynski MDa, Stefan T. Engelter MDd, Philippe A. Lyrer MDd, Felix Gutzwiller MD, DrPH a, Wulf Rössler MD, MSc b,e:

http://www.annalsofepidemiology.org/article/PIIS104727971200110X

 

Questo significa che noi tutti moriamo sempre nel giorno del compleanno? Niente affatto!

Noi moriamo con una piccola percentuale di frequenza maggiore della media nel giorno del compleanno rispetto a qualunque altro giorno dell’anno e ciò è dimostrato da una forte significatività statistica che significa che tale valore è una legge e che non può dipendere dal caso con cui i ricercatori svizzeri potrebbero essersi sbagliati nel credere ciò.

La “loro” legge, studiata e ripetuta per molti anni, ha confermato sempre la significatività statistica e dunque è una legge scientificamente provata. Punto.

Ora il punto sta nel fatto che tale legge io l’avevo scritta e pubblicata nei miei libri molto prima che a essi venisse in mente una realtà del genere.

Allora cosa ho fatto? Sono andato da loro per reclamare il diritto di primogenitura sulla stessa? Niente di tutto ciò: sapevo e so benissimo che se andassi da lor signori e dicessi “La vostra legge è stata scoperta molti anni prima di voi da un astrologo”, costoro sarebbero capaci di rimangiarsi tutto e di dire che si sono sbagliati, pur di non dare ragione a un astrologo.

Tuttavia le mie due regole sono chiare e loro, senza supporlo neanche, hanno lavorato per me e mi hanno voluto fare questo dono.

Cosa dichiarano costoro?

Che si muore di più nel giorno del compleanno e nei giorni strettamente vicini allo stesso più frequentemente che in qualunque altro giorno dell’anno”.

Non dimentichiamo che il compleanno può avvenire fino a 1 o a 2 giorni prima o dopo del giorno di nascita. Questo è un punto fondamentale.

Ora cosa dicono le mie regole #1 e #2 a proposito della mortalità (e di molte cose ancora)?:

Si muore di più nel giorno del compleanno e nei 20 giorni prima e dopo dello stesso che in qualunque altro giorno dell’anno.

Considerando da due giorni prima a due giorni dopo il compleanno, ci troviamo o no nel giorno del compleanno o nei 20 giorni prima o dopo dello stesso? Sì!

Sì!

Sì!

Sì!

Allora le mie due regole sono state validate dalla Scienza Ufficiale e tutto il resto sono soltanto chiacchiere da parte di chi in tutta la propria vita non potrà neanche dimostrare che l’acqua è liquida.

Consideriamo, inoltre, che l’Architetto che ha creato tutto ciò, comprese le suddette leggi, non ci ha spiegato perché ha utilizzato questo progetto e non un altro.

Va da sé, tuttavia, che occorre ricordare come nel corso della vita si muore una sola volta mentre possiamo fidanzarci anche 100 volte e in più occasioni, in diversi anni, possiamo sposarci, separarci, ammalarci, guarire, laurearci, trovare un lavoro, essere licenziati, ricevere premi, pubblicare libri, essere arrestati e via dicendo.

Anche utilizzando la semplice ragione possiamo ritenere più logica una distribuzione, tra i 20 giorni prima e i 20 giorni dopo del compleanno, mettiamo di 30 fidanzamenti nel corso della vita. Diversamente – ripeto – per la morte che incontriamo in un’unica occasione.

Infine, per i miei Lettori/Allievi/Colleghi, e soltanto per loro, risponderò a un’altra domanda che sembra essere logica e che non lo è affatto, denunciando, ancora una volta che l’Astrologia è soprattutto uraniana e intelligente nel senso di cogliere legami: chi ha un cervello piatto e non è neanche accreditato presso l’ordine dei maghi e delle fattucchiere, con un cielo natale di base che denuncia la piattezza totale del cervello, non può capire questi collegamenti e dovrà prima allenarsi per decenni a fare i calcoli giusti di milioni di cieli natali in tutto il mondo e in Italia, e poi forse, potrà essere autorizzato a tacere per sempre.

La domanda dei miei Lettori potrebbe essere la seguente: “Ma perché tu hai parlato di 20 giorni prima e di 20 giorni dopo il compleanno se bastava fermarsi a un paio di giorni prima e a un paio di giorni dopo del giorno del genetliaco?”.

È molto semplice e lo capirete tutti (tutti voi): le mie due regole sono state dimostrate su tutta la popolazione francese non soltanto sulla mortalità nel giorno del compleanno, ma anche sulle nascite dei figli, sui fidanzamenti o matrimoni, sul giorno della laurea, su quello dell’assunzione e su cento avvenimenti ancora.

Se i ricercatori svizzeri in oggetto un giorno faranno una nuova ricerca per stabilire quanti proprietari che abbiano messo in vendita un proprio immobile riescano a venderlo nei venti giorni prima e dopo del proprio compleanno, probabilmente, se imposteranno bene la loro ricerca, ed escludendo questo momento da grande crisi del ’29, scopriranno che c’è una incidenza maggiore di vendite di immobili nei 20 giorni prima e dopo del compleanno dei venditori e dei compratori di immobili.

Allora torniamo a un punto precedente. Da una parte la Scienza Ufficiale ha validato le mie due regole.

Dall’altra parte il mio orizzonte visivo ha compreso la ricerca dei professori zurighesi più quelle dell’ottimo Didier Castille (molte messe assieme) più altre che ho elencato io e che certamente in futuro saranno dimostrate.

Quando?

Quando ce lo dice il mio Grande Maestro nel suo ultimo e magnifico libro Il Valore dell’Astrologia, Edizioni Librarie Federico Capone, Torino, 250 pagine nel quale si dice convinto che le prime prove sulla validità anche scientifica dell’Astrologia ci giungeranno entro una trentina di anni dall’Astrologia del Giorno del Compleanno!

Questa che avete letto è, per ora, una prima bozza, cui seguirà una stesura finale che pubblicherò, in forma di libro breve, in italiano, in inglese e in francese quanto prima, negli Stati Uniti.

 

Note:

1) Nel testo di Marina De Chiara e di Ciro Discepolo, Scienza e Scienze Umane, pubblicato con il patrocinio dell’Università ‘L’Orientale’ di Napoli dalle edizioni Ricerca ’90, USA 2013, a pagina 22 preciso quanto segue:

“È necessario iniziare a puntualizzare alcuni paradigmi riguardo alla scienza. Agli albori della civiltà, quando i primi grandi filosofi hanno iniziato a ragionare sul discorso della validazione della scienza, essi hanno individuato tre metodi: il metodo induttivo, il metodo deduttivo e l’inferenza.

Il metodo induttivo è basato principalmente sull’osservazione: se osserviamo una persona che stringe nella mano sinistra un grave, un bicchiere, e questa lascia la presa, quest’azione, anche se ripetuta mille volte, vedrà sempre il grave cadere a terra e rompersi, se di vetro. Dall’ osservazione possiamo induttivamente affermare che questo accadrà anche alla milionesima volta.

Il metodo deduttivo parte invece da una speculazione mentale e va a verificare un fatto che poi potrà diventare scientifico. Se ad esempio nel deserto vediamo un albero di mimose in fiore dobbiamo supporre che sotto l’albero ci sia un pozza d’acqua.

L’inferenza invece è stata spiegata anche dal grande Silvano Arieti, considerato il maggiore esperto mondiale in materia di schizofrenia, in questi termini: se il malato schizofrenico è una giovane donna che si chiama Maria, ragionerà secondo il seguente principio: “Io mi chiamo Maria; la Madonna si chiama Maria; la Madonna è vergine; io sono vergine: dunque, io sono la Madonna”. Quello appena riportato è un esempio di inferenza.

A partire dal diciassettesimo secolo in poi, un secolo straordinario che ha visto operare quattro dei cinque maggiori astronomi dell’era moderna, Tito Brahe, Kepler, Galileo Galilei e Isaac Newton, venne fuori il concetto di scienza galileiana. Un testo importantissimo di uno storico della scienza, Alexander Koyré, Dal mondo del pressappoco all’universo della precisione (Einaudi), si pone una domanda fondamentale: perché alcune scoperte che potevano essere utilizzate in maniera tecnica già duemila anni fa hanno dovuto attendere il Settecento per essere messe in pratica? Koyré ad esempio fa riferimento agli alchimisti i quali, pur avendo la possibilità di pesare e misurare con precisione gli elementi per i loro esperimenti, usavano volutamente espressioni come “una manciata abbondante di sale”, oppure “fuoco lento” o “fuoco vivo” perché essi operavano secondo criteri di arte, di “magia”, e non volevano agire “scientificamente”.

Io, come altri grandissimi astrologi che mi hanno preceduto, uso esclusivamente il metodo induttivo di ricerca in astrologia e, dunque, la creazione delle Trentaquattro Regole (all’inizio erano 30) non è stata partorita da una buona digestione in un pomeriggio di tarda primavera, bensì dall’osservazione di decine di migliaia di casi pratici, per la durata di decenni e decenni e decenni.

Ciò non è il metodo di sedicenti astrologi che, basandosi su di una esperienza pari a zero, vorrebbero pontificare sulla produzione di una vita di studi altrui.

 




Aggiornamento del 5/2/2025

Essere militanti o non essere militanti

A mio parere Giordano Bruno fu un meraviglioso esempio di mente, prim’ancora che di uomo, che preferì farsi giustiziare, al rogo, anziché abiurare.

Galileo Galilei, invece, ci viene rimandato dalla storia mentre batte con rabbia un tacco del proprio stivale per terra esclamando, con altrettanto ardore, “Eppur si muove!”, riferendosi alla Terra, ma subito dopo avere accettato di rinnegare il proprio credo copernicano.

Insomma nella storia abbiamo avuto leoni ruggenti e gattini miagolanti, nonché leoni da tastiera e poi anche molti don Abbondio, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà.

Il dilemma se essere militanti o meno non è altrettanto urgente come l’altro relativo a se andare al lavoro ogni mattina o cercare di marinare i propri impegni, quotidianamente, nella prospettiva di una vita più ludica e più ricreativa.

Tuttavia è un quesito che mi appassiona e desidero dedicarci almeno qualche riga.

Esistono persone convinte di comportarsi coerentemente e, dopo avere dato l’assenso all’espianto dei propri organi, dopo la propria morte, ritengono di poter vivere l’intero resto della vita senza mai più testimoniare in alcun modo la propria militanza rispetto a questo o a mille altri impegni civili.

La dottrina Kennedy ammoniva: “Non domandarti cosa lo Stato possa fare per te, ma chiediti quotidianamente cosa potresti fare tu per il tuo paese”: idea romantica dei cittadini che mi fa pensare a tante persone che a Natale mandano un WhattsAPP di auguri: “Tanti auguri!”, e restano convinti di essere in credito con ogni persona al mondo per questa testimonianza di “ben volere”.

Forse è perché sarò all’antica, ma personalmente la militanza la vedo in altro modo.

E ciò mi rammenta la storiella dell’ufficiale nazista che interroga prigionieri contadini (polacchi?): “Tu cosa dai da mangiare alle tue galline?”. Ognuno cerca di dare la risposta giusta che però mai piace all’ufficiale che spara in testa ad ognuno. Allora un altro prova: “Ah no, non lo so e non lo voglio sapere: do loro i soldi e si comprano quello che vogliono!”

Ciò ci riporta a militanze meno drammatiche e più comode da essere agite: del tipo “sono tendenzialmente vegetariano, ma non sempre…”

Personalmente mi muovo in direzione assai più draconiana, in ogni ambito della mia vita, e – prima di tutto – dal punto di vista delle origini del mio percorso euristico, filosofico e di impegno culturale-professionale.

Quando era vivo il mio grande maestro, André Barbault, ma anche adesso che è morto da vari anni, soprattutto adesso che non c’è più, se qualcuno si azzardasse solamente a dire o a scrivere qualcosa di vagamente offensivo verso lo stesso, dovrebbe vedersela con il sottoscritto. Ma non a chiacchiere. Chi avesse qualche dubbio, in proposito, vada a guardarsi i vent’anni di pubblicazioni della mia rivista trimestrale cartacea, Ricerca ’90.

Troverà, per esempio, che un avversario “ideale” di André, mi scrisse una lettera aggressiva in cui “sfidava a duello lui e me” per le sue idee…

Forse non tutti sanno cosa volesse dire portare avanti la pubblicazione di una rivista su carta di 128 pagine, con copertina a colori e con tiratura obbligatoria di 1000 copie: tanto, tanto denaro, speso per l’amore dell’Astrologia. Ma non solo denaro.

Non esitai neanche un minuto e diedi al mio maestro tutto lo spazio necessario per gestire con costui un lungo duello su carta…

Ancora oggi non temo a dare dell’imbecille a chiunque (e ce ne sono tanti) che, celebrandosi come allievi eletti del Maestro, dicono coglionerie della sua scuola perché non saprebbero orientarsi neanche se si desse loro una mappa…

E io dico il fatto loro, sempre. Tanto che costoro si nascondono quasi e limitano moltissimo i propri interventi pubblici per non fare altre terribili brutte figure…

Ma non tutti gli allievi si comportano così con i loro maestri. La maggior parte si volta dall’altra parte quando trova manifesti anche di dieci metri davanti ai propri occhi con insulti od omissioni che essi dovrebbero sentire come spinte ineludibili a rispondere, a sfidare, a guerreggiare… per almeno due-tre anni di seguito.

Ma tanti, troppi, sono impegnati H24 a scrivere “la Storia” e non hanno tempo per questioni così “banali” …

Militanti e non militanti.

Uomini e quaquaraquà.





 Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:

http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:

 http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

 

Ciro Discepolo

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Per vedere bene i grafici zodiacali e le foto, occorre cliccarci sopra: si ingrandiranno. 

Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo:

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e

http://www.programmiastral.com/download/bibliografia_completa_di_ciro_discepolo.xls



lunedì 3 febbraio 2025

The English Full Video of the Ciro Discepolo’s book THE TWENTY DAYS BEFORE AND AFTER THE BIRTHDAY, where the only 2 laws of Astrology accepted by Official Science are explained.

 


 

 Preface

The aim of this short volume is to illustrate to my colleagues the technical and non technical reasons that have led me to declare that rules #1 and #2 of my 34 rules included in Transits and Solar Returns (whose second English edition is forthcoming) are the only astrological statements that have been accepted by Official Science in the whole history of human thought.

However, colleagues and fellow astrologers have not greeted this important goal in the history of Astrology with much enthusiasm. On the contrary, it has even been opposed by some of them, simply out of envy. On the other hand scientifists, namely those who use Science in an fundamentalist way, have predictably ignored this event.

Hence, with no celebration but no false modesty either, to those who are familiar with Statistics I wish to illustrate the path that has led me to this important goal.

I wish to emphasize once again that I consider Astrology an art rather than a science or, at any rate, a Human Science epistemologically closest to disciplines such as Sociology, Literary Criticism, Philosophy, Psychology, and so on.

In this light, allow me a piece of criticism – a complaint, almost – to a “technological astrology” that is quite marketable these days.

Although I have extensive research working with Statistics applied to Astrology, I mainly consider myself an astrologer focusing on Man, in the broadest meaning of the word.

On Monday 16 November 1992 a new catechism was on sale in France, a handbook for the good Christian in the years 2000.

The article “Horoscopes”, published that same day in important European and International newspapers read: “All forms of divination, such as the evocation of the spirits of the dead, invocations to Satan and other demons are to be rejected. Horoscopes, astrology, palmistry and the recourse to clairvoyants reveal the will to dominate time, history and men and, at the same time, they disclose the wish to ingratiate hidden powers.”

Hence horoscopes, astrology, palmistry, clairvoyance... the thing I dislike in this sentence is definitely the commas. Since I have been studying Astrology methodically and rationally for almost fifty years, in full independence from any form of superstition or spirit possession, I cannot but dislike those commas. As I write, I haven’t had the chance to read the text directly, so I cannot say whether the coupling of such different worlds through the use of commas has been intended in the original text and then faithfully reported, or whether it is just an editorial simplification made by journalists. However, it has little relevance for my purpose here.

In fact, this coupling is so deep-rooted that it is almost automatic in the so-called “official culture.” The result is always the same, whether it comes from a “know it all” from any corner of the world or a John Smith interviewed on CNN or, a member of the Committee for Skeptical Inquiry: the commas are always there to divide different expressions of the same thing: rubbish. Mind you, whenever I stand up against such forms of hurried judgement, I do not do so in order to say that Astrology is a serious matter while palmistry and other mantic practices are not. I do that simply because I believe that if we wish to discuss Astrology, we must do it discussing Astrology exclusively. But is there such a thing as “Astrology-exclusively?”

And, above all, what is Astrology today? Well, I think that this might be the appropriate starting point of this discussion. First of all, it is necessary for astrologers to decide what astrology is, so that they can discuss it elsewhere, among other scholars. This is a very hard task, and there are very few people who are able to find their way in the current maze of very different practices that many still stubbornly use capitalizing on a name that does not belong to them. For this reason I think it is very appropriate to remember the commitment of semiologists and philosophers who have proved they are able to elaborate a rationally correct and methodologically valid discussion on this matter.

How can we enrich such knowledge so as to decide what Astrology is and whether it needs to be revised?

If Astrology encompasses horoscopy or the solitary raving that the position of over four hundred asteroids in our solar system must be included in the reading of a Natal Chart, then we should firmly reject this kind of Astrology, and try to revise it under a different name. However, I personally believe, together with friends and colleagues, that it is the “heretics” that should change name: definitely not us who, with the necessary distinctions imposed on us by history, research and experience, keep on drawing inspiration from the Art of Urania (another name for Astrology), which has nourished many very noble figures in human history.

This is why I think the path set by the Italian colleagues Antonino Anzaldi and Francesco Maggiore is quite right. In many publications, they have attempted a “refounding” of Astrology that departs from its history: whether their conclusions are true or false, their path is a right one. However, this is not enough. In fact I am convinced that History is the main road that will lead us to discover our true roots.

Moreover, I am similarly convinced that the remote past by itself is not sufficient, and that it should go along with modern history or, better, very recent history: the last fifty years of Western Astrology.

In my opinion, the scholar of any discipline who wishes to approach our own discipline lacks first of all a critical tool like a history book that can trace and account for the very recent developments of Astrology.

On the contrary, I believe we are living a moment of complete paranoia in regards to an irreversible deviation from its roots that has involved Astrology. I am referring here to its wicked use by its enemies and, in particular, to its constant denigration and detriment even by those who practice it. Moreover, it is evident that it is not just the laughable and, after all, harmless Sun Sign horoscope that pollutes Astrology. Other issues are far more detrimental like, for instance, the possibility for the astrologer to include in a Natal Chart over 400 asteroids as well as anything else that is and is not in the sky above us.

The astrologer who joins the competition to get ahead of his colleagues will be able to say to them: “If you keep on placing dozens of planets that haven’t been discovered yet in the Natal Chart, I can do more. I will prepare the Natal Charts including over 450 asteroids.”

The history of Astrology, of Mythology, of symbolism, of Analytical Psychology (the Psychology of Carl Gustav Jung) and the history of the entire culture of ancient civilizations are seldom taken into consideration. Astrologers in fact compete to fill in every square millimetre of a Natal Chart with the most diverse and heterogeneous “points” belonging to all sorts of astrological thought (or so to say). This results in a mixture of esoterism and Astrology of conjectures, an awkward mass of elements that might as well include the colour of the limo parked at the corner of the building in the place and at the time of the birth in question.

In conclusion, I will go back to the issue that I consider crucial for the aim of this short preface: the need to study the history of Astrology accurately – but not just the history of its origins.

I think it would be extremely important to study the historical research of a serious and conscientious scholar who would illustrate, clearly and with precision, the last fifty years in the history of Western Astrology. I believe this is absolutely necessary because anyone who is not a professional astrologer and would like to know more about this topic cannot rely, for the time being, on the right tools to do so. He might as well go to a bookshop and ask for a basic book on Astrology, only to find out that it rejects Astrology from its beginnings in its entirety, and that it cannot be considered an introductory volume on the topic at all.

A Modern History of Astrology should trace the history of Astrology in the last years, in Europe as well as in the United States, providing a complete and truthful framework of the various “mutations” that have occurred recently, and attempting a recapitulation of the research in our field. Only if we start from this premise can we avoid an army of siderealists or neo- and pseudo-cosmobiologists progressively invading the field, misappropriating a name that has a largely very respectable history.

Ciro Discepolo

Napoli, 2 May 2013

 

The only two astrological laws validatedby Official Science

You can read the following in the first Italian edition of Transits and Solar Returns: Transiti e Rivoluzioni Solari, Armenia editore, Biblioteca di Astrologia, Milan, 1997, 512 pages, on page 9 and 10:

Rule #1: The twenty days preceding and the twenty days following one’s birthday are very important, both in negative and in positive terms. Very often the most relevant events of the year occur in these days.

Rule # 2: The day of birth is a very special day in which extraordinary events can take place. Giacomo Casanova, who carefully wrote down all the significant events in his life, in his memoir claims that for seven times his birthday coincided with extraordinary events that had completely changed his life, for good or ill; events like his flight from prison (the Venetian was hosted by a good numbers of European jails) or his becoming a millionaire (several times he became one, and several times he became penniless). I ignore the reason for this: I cannot say why the birthday is so important and, even if I have got some ideas about it, I will refrain from writing them down since I am not sure about them. Despite this, although I am not able to provide a theoretical explanation for this fact, I will limit myself to stating that it works. From now on, try and listen to the news very carefully, paying attention to this detail; or read the newspapers keeping this in mind. You will see the recurring caption about the Russian Mafioso arrested in his luxury hotel room on his birthday, about Giovanni Falcone’s killer being arrested on his victim’s birthday, or about the football player who scores the match goal on his birthday, and so on. We could make note of thousands of such examples.

In my opinion, these first two rules are some of the most innovative aspects of my school of Astrology. Anyone can take the chance to test them thousands of times. They work without a shadow of doubt.

These very same rules, without any difference, can be read in the second Italian edition of Transits and Solar Returns: Transiti e Rivoluzioni Solari, Armenia editore, Biblioteca di Astrologia, Milano, 2004, 580 pages, on page 9 and 10.

They can also be read in the first French edition of Traité Complet D’Interprétation Des Transits Et Des Révolutions Solaires En Astrologie, Éditions Traditionnelles, Paris, 2001, 502 pages, on pages 13 and 14.

These very same rules can also be read in:

                  The first Spanish edition of the book published by Ricerca ’90 in the USA;

                  The first German edition of the book published by Ricerca ’90 in the USA;

                  The second French Edition of the book published by Ricerca ’90 in the USA;

 

- Revisione dell’Astrologia [Revision of Astrology], Armenia editore, Milan 2012

-The Great Treatise of Astrology, over 1200 large format pages, USA, 2013

-And in many other books.

Other possible versions of these rules are to be considered apocryphal and/or the products of mere fancy.

The explanations of these two rules in particular have been very numerous and, since my bibliography is objectively “immense,” it would be impossible for me to list them all. However, you will find many explanations here:

-In many of my articles in the journal Ricerca ’90;

-In specific chapters of my over 70 books that, in the many editions are published in at least 8 languages, and in over 100 Kindle editions;

-In dozens of my blog posts;

-In my contributions to seminars and conferences, held in universities in Italy and abroad;

 

-In over 1000 Astrology lessons on YouTube.

I will briefly summarize the content of my work in theabove-mentioned publications.

In my Transits and Solar Returns I have listed thirty rules that, in my opinion, can be a good starting point to understand the events occurring every year.

I have immediately and duly pointed out that it is a starting point, and certainly not the Holy Bible.

However, the due modesty that compelled my clarification might have been interpreted with excessive flexibility by those who believed that it could have been possible to change the aforementioned rules without too much effort.

For example, I have written that, in my experience, the twenty days preceding and the twenty days following the birthday are extraordinarily important, and the most important events in one’s life are clustered around them. Well, I can assure you that I have not picked up the number “twenty” from the lottery; this figure is the result of deep research in the field.

However, I happen to have witnessed some conversations as well as messages on mailing lists, in which people claim something like: “I have noticed that sometimes events take place even thirty days before or after the birthday” or “I have noticed that they also happen forty days before and after” and “But I can prove that, in some cases, they even take place 45 days before and after the Solar Return.”

Then, in some cases, by show of hands, it is decreed that the new rule reads: 45 days before and after the birthday.

Please, let me playfully call these people to order. Statistical research is not conducted this way.

In order to clarify my point of view, I will refer to the chart below, which is the chart elaborated by André Barbault for his wonderful research on the condition of orphanhood.

Look at the chart carefully. It refers to the distribution of the presence of Saturn in the Houses in the 264 Natal Charts of the orphans investigated by the great French Master.

As you can see, he found a very high concentration in the Fourth and in the Tenth Houses. However, we can find some “little dot” in the Eighth, Sixth, Fifth Houses as well.

So, what could have been inferred by such a circumstance? Is orphanhood a specific element of the I, 2nd, 3rd, IV , 5th, 6th, VII, 8th , 9th, X, 11th and 12th Houses? (in Classical Astrology we use Roman numbers the cardinal Houses while we use Arab numbers the other Houses) Going back to our initial example, don’t you think I had found that some important events occur one month, two months, or n months before or after a birthday?

If I have stated that, according to my experience, we should consider the twenty days preceding and following a birthday, it is because I have noted a massive presence of important events in such days without, however, excluding the fact that some “little dot” could be found slightly before or after this span of time.

Otherwise, we would generalize and act like those institutions of weather forecast that send out hundreds of warnings to local authorities on the eve of every single rainy day: many warnings, no warning at all.

Likewise, many days, no days at all. For this reason I would like to restate that everyone is free to change the thirty rules, but at least they should do so after having studied and analysed thousands and thousands of cases for decades.1

This notion can also be explained by examining two other kinds of charts; one is the chart called “square wave” signal in electronics, while the other is called “Gaussian bell”, a function that is much used in the distribution of a variable in statistical terms. Let’s take a look at them.

As you can see, this is a chart with Cartesian axes.

The variable Time is represented on the x-axis, while the y-axis represents the variable we wish to analyse. In this case we can imagine an electric voltage of, say, 2.3 volts that is repeated every millionth of a second.

For those who are completely unfamiliar with electronics, this means that it produces a “wave train” in which, every millionth of a second, there is a signal (a potential difference) of 2.3 volts lasting T/2 (half of T.) This is followed, again in fractions of millionths of a second, by a potential difference of 0 (zero) volts and of -2.3 volts and so on.

If we wish to further simplify it, we can say that we have an almost perfect binary system that could be compared to the light of a car’s front indicator: it turns on for a short period of time, then it turns off again for the same period of time and it turns on and off in a sequence that can be defined as binary. Let’s now see the Gaussian bell:

 

Let’s apply this function to my rule concerning the twenty

days before and after the birthday.

What have I noticed in my 43 years of studies on over one hundred thousand consultations? I have noticed that the birthday is an extraordinarily important day, a sort of magnet attracting the most important days in a year: a new job, the loss of a job, a new love, an engagement, a wedding.

The birth of a child or of a grandchild, a separation, a lottery win, one’s own death or the death of a beloved; being diagnosed with an illness, scoring a goal in an important match, being elected in Parliament or being arrested, meeting the person who will change one’s life, getting one’s book published, receiving the news of being awarded a prize, having a violent argument with someone, being the victim of theft, losing money or some documents, receiving a very important letter, and so on.

We could go on with a thousand other examples. Many events occurring on one’s birthday or in the twenty days before or after are in fact not even known by the subject, but they are only known by their beloved.

Using this rule, as well as the others listed in the two volumes of my The Great Treatise of Astrology (over 1200 big format pages USA 2013), you can make very reliable predictions. In a book of mine I have told a story that happened to me. Many real estate agents thought I was mad when, some years ago, I put a small property of mine on sale; they said it would take at least three years to sell it.

Moreover, they said I would get just the half of the amount I was asking for and that, above all, I had to renovate the property completely in order to sell it.

I simply replied: “I don’t think so. I think I will sell it within two months at most, at full price. I will sell it almost certainly between July 17 (my birthday) and August 10 (the birthday of my brother Bruno, with whom I shared an interest in the sale of the property).”

On July 17, while I was in Petropavlovsk, Siberia, Russia, for my birthday, someone asked my brother for an appointment, and for several days he forgot to inform me about this.

During their conversation, this person told my brother that the sale could not be conducted since he had pre-emptive rights only on the purchase of the terrace of the house. As soon as I got back from the far Siberian East, I was informed about the matter.

I studied all the charts and, in particular, all the Aimed Lunar Returns of my relatives; I studied the AstralDetector curve, the transits, the already mentioned rules about the timing of events, and I further investigated the rules #1 and #2 of my 34 rules. I then confirmed my prediction when the event seemed impossible and, with the help of some legal experts, I turned that drawback into an advantage for me.

I sold the property on August 4 at the selling price I had set. I could cite dozens of similar events that happened on my birthday or straddling my birthday. In some cases, I learned about something important that had happened on my birthday even five years after the actual anniversary of my birth!

As we move further away from the birthday, the number of events concerning the first of my 34 rules decreases. However, it is not a vertical drop as in the square wave signal, but it is rather a function following the so-called “Gaussian bell”:

All the days around the day of birth have a great intensity and anyone can verify this, except for those who oppose our school. Yet, we do not wish to proselytize, since our family gets bigger and bigger everyday and we do not care about our adversaries’ ignorant and poisonous criticism.

So, looking at the graph above, we can say that to the left of –X and to the right of X, our variable is not significant.

In all the twenty days before and after the birthday and in the curved zone (on the right and on the left) indicated by the caption “Standard Deviation”, our variable decreases to the point of touching the critical point 20 days before and 20 days after the birthday; however, this happens following a curvilinear and not a vertical trend, as is the case of “square wave” phenomena.

Therefore – for the distracted – does this mean that we do not get married, do not buy a new car, do not fall in love nor find a new job in the other days of the year?

Not at all: the negative and positive events of our life arrange themselves during the entire year but – and this is rule #1 – the greatest concentration of them will take place starting from the twenty days before to the twenty days after the anniversary of our birth.

To conclude the first part of this essay, I will stateagain that:

-I have used the inductive method in order to verify this;

-My sample was made of over a hundred thousand consultations made over many decades of study.

Before concluding this introduction to our topic, let’s see how my colleagues acted or have acted in the history of Astrology.

Some pillars of the History of Astrology, like my great Master André Barbault (see for instance his study on orphanhood), Henri J. Gouchon, Reinhold Ebertin, Charles Carter, Stephen Arroyo and many others have acted exactly the same.

Have they been elected senators? No, they haven’t. Have they received honorary degrees? Not even that.

So what? So, they have had two kinds of consequences connected to their lifelong work and research:

                  The thankfulness of thousands of disciples who have ideally located them in the Pantheon of Urania for centuries to come.

                  The furious hostility of third-rate astrologers who wish to destroy their discoveries, but who are condemned forever to utter nothingness. (We are obviously taking for granted that the same behaviour is shared by the so-called scientifists, who even deny the existence of love because it cannot be demonstrated in a laboratory).

 

Let us now demonstrate why rules #1 and #2 are the only astrological rules validated by Official Science in the whole History of Humanity.

Some fundamental premises on Statistics

Let’s define Statistics as:

“The practice or science of collecting and analysing numerical data in large quantities, especially for the purpose of inferring proportions in a whole from those in a

representative sample.”

From the Concise Oxford English Dictionary, 2009.

I will now try to illustrate its meaning more clearly. I hope those who are expert in Statistics will forgive me for using very simple language in order to explain it to those who are not familiar with it.

With the goodwill of those who teach it at university, we can say that Statistics is mainly based on a “bet” or, to use a technical expression, on the mathematical test of a working hypothesis.

 For example, let’s imagine that a person thinks that if he sneezes thirteen times in a row, at the thirteenth sneeze a big rat comes out of the sewers.

Then this person submits his hypothesis to experts in the fields who, rather than kicking him immediately, patiently listen to him and let him make some tests.

Once the complete groundlessness of his hypothesis has been ascertained, the experts suggest that he tends to his garden and forgets statistics.

Now let’s imagine that another person submits to some experts in statistics the following rule he has observed: every morning the sun rises.

In this case, as well, however patient they can be, the researchers will kick him and send him away.

Let’s now take a more complex and serious example. Let’s imagine that a doctor belonging to a humanitarian association (like, say, “Médecins sans frontièrs”) is working on a precise spot in Liberia, on the coastal zone of Central Africa.

This doctor has noticed that in the past few decades the percentage of diseases related to mercury poisoning has caused a higher mortality in the population living in the area since their diet almost exclusively relies on the poisoned fish

caught by the natives.

This is the working hypothesis.

The doctor submits this case to experts in statistics who could inform him – after long and complex tests – that he is right, and that he has discovered a law validated by Official Science.

Let us focus on this last point.

The doctor could have had two different numerical results: a very big one (one, for example, stating that the mortality percentage in the area is four times higher that the world average figures), or a slight one attesting a 5% variance from the world average percentage, but in both cases the statistical significance is very strong.

We have now come to a new double notion that is unfamiliar to amateur statisticians.

Let’s go back to my rule #1 and, leaving aside for a moment its many expressions, let’s focus on the cases of death on one’s birthday. No weddings? No. No engagements? No. No break ups? No. No car crashes? No. No new jobs? No.

We only wish to analyse the deaths on one’s birthday.

Let’s imagine that someone “discovers” that people always die on their birthday. Very well.

In this case we are dealing with an event that displays a very high intensity of repeatability and with as much high statistical significance.

The question then becomes more complex. We thus individuate two important variables from a statistical point of view:

-The intensity of repeatability of an event

-Significance

Have you all followed me so far? Yes, I know: not all of you, but let’s move forward.

Now let’s imagine that some researchers have demonstrated that people die with the same “intensity of repeatability” (please forgive the simplified language) in any day of the year, so that on the birthday people die as often as on any other day of the year.

However, we can also foresee a third way. Some researchers note that on the birthday, and on the days around it, people die more frequently than on the average. More frequently than on the average.

Is this slight “intensity of repeatability” nonsense or an unknown law that has just been discovered? This is an unknown law that has just been discovered. And who says that?

The value of Z says it, which is the index of statistical significance: hence, not a subjective feeling, but the result of exact statistical laws.

Can we thus claim that there are laws in nature that, although they do not have a very high repeatability, are nonetheless significant from a statistical perspective? Exactly!

If you wish to better understand how Z can mark the difference between significant and non-significant laws, you can take a look at the table on this page that refers to research of mine on astral heredity:

http://www.cirodiscepolo.it/Osservazioni.Htm

Those of you who have been able to follow me so far can go on reading, if you wish. As for the others, I suggest that they quit.

A few additional premises are needed before we conclude this short essay.

Do you think the enormous and outstanding statistics by Michel and Françoise Gauquelin have been validated by Official Science?

No, they haven’t. Why? Because every time the two French researchers (and not astrologers) submitted their work to the “Palace” (namely, the institutional centres of power) in the academic seats of “official science’, they were told something like: “Very well.

Your research has achieved a significant Z, but in order for you to obtain the “seal” of validation from the academic community, you need to repeat this same research on a different sample.”

Our good and brave researchers did not give up and repeated the whole process all over again.

The new work was then examined thoroughly from the “sheriffs” of the Palace who, again, conceded that the result of the new research was positive but requested another test on a different sample. This game went on for several decades since the deck was stacked.

Paul Couderc, the director of the Astronomic Observatory in Paris who supervised all tests and who had the last say on this research, stated in fact that “If statistics begins to endorse astrology, I will stop believing in statistics.”

This is the reason why, despite the crushing evidence of the Gauquelins’ work, they never obtained validation, and their research was not considered valid from Science.

The same has happened to Didier Castille, who is undoubtedly the greatest living astrology statistician.

No validation from Official Science for him, either.

The same is true for my own research on astral heredity. The confirmation by professors of the University of Napoli “Federico II” of a highly significant double Z in my sample was not enough to validate that research.

In fact, well aware of what had happened to the Gauquelins, I repeated this statistical research a number of times with the good Luigi Miele, but I have never submitted the whole work to any Palace since I already knew the answer they would give me: “You can repeat you research a thousand times, but we will always tell you to repeat it one more time.”

And yet, another astrological statement – a double statement – has been validated by official science: it is precisely rules #1 and  #2 of my famous 34 rules. Let’s see how this could happen.

In 2012, while I was in Switzerland, in Ticino, I read the news on the front pages (mind you: front pages, not internal pages) of international newspapers: a team of Swiss researchers from the University of Zurich had demonstrated their own working hypothesis after years of study.

They had replicated their research many times on millions of people and obtained its publication in a prestigious international scientific journal that thus validated the research with the seal of official science.

Their hypothesis was that:

we die more frequently on our birthday – or in the days around it – than on any other day of the year.

You can download here for 30$ the PDF of the entire study by professors Vladeta Ajdacic-Gross, PhD, Daniel Knöpfli BSc, Karin Landolt MSc, Michal Gostynski MDa, Stefan T. Engelter MDd, Philippe A. Lyrer MDd, Felix

Gutzwiller MD, DrPH, and Wulf Rössler MD, MSc: http://www.annalsofepidemiology.org/article/ PIIS104727971200110X

Does this mean that we all die on our birthday? Not at all!

We die on our birthday with a slightly higher percentage than the average percentage.

This is demonstrated by a strong statistical significance that implies that this value is a law and cannot rely on chance. In short, the Swiss researchers cannot be wrong.

“Their” law, studied and repeated for a number of years, has confirmed statistical significance and is thus a scientifically tested law. Period.

Now the thing is that I had written and published this law long before these researchers even started to think about such a thing.

What did I do then? Did I reclaim my birthright from them? Of course I didn’t. I know very well that if I said to these gentlemen: “Your law was discovered by an astrologer many years before you did”, they would have stepped off and said they were wrong just to contradict an astrologer.

However, my rules are very clear and they, without even knowing that, have been working for me and have offered me this gift.

What have these gentlemen stated?

“That we die more frequently on our birthday and on the days immediately around it, than in any other day of the year.”

We must not forget that the birthday can take place up to one or two days before or after the day of birth. This is a fundamental point.

Now, what do my rules #1 and #2 state about mortality (and many more things)?

We die more frequently on the day of our birthday, and on the 20 days before and after, than on any other day of the year.

If we consider the span of time between two days before and two days after the birthday, are we in the 20 days preceding and following it? Yes!

YES!

YES!

YES!

Hence, my two rules have been validated by official science. The rest is just chatter by people who in their life will not even be able to demonstrate that water is liquid.

Moreover, we should consider that the Architect who has created all this, including the aforementioned laws, has not explained to us why he created this project and not a different one.

However, it goes without saying that while we only die once in our lifetime, we can get engaged, get married, divorce, get sick and recover, get a degree or a job, get fired or receive prizes, and so on, hundreds of times.

By simply using reason we can claim that it is much more logical to envision a distribution of an event between the twenty days preceding and following the birthday than, say, thirty engagements in a lifetime.

Again, it is a different case when we come to death, an event occurring only once in a lifetime.

Lastly, for my Readers/Students/Colleagues, and only for them, I will answer another question that seems logical but is not, thus claiming once again that Astrology is mainly Uranian and intelligent – meaning that it grasps links.

Those untrained and unqualified, even in the professional association of wizards and witches, cannot understand these links and will have to train for decades in order to make the right calculations for millions of Natal Charts all over the world. After that, they will be asked to shut up forever.

The question from my readers can be the following: “Why have you referred to the twenty days before and after the birthday if it would have been sufficient to refer to a couple of days before and after?”

The answer is quite easy and you all will understand it: my two rules have been demonstrated on the entire French population not only in regards to the mortality on the birthday, but also on the births of children, engagements or weddings, on the day of graduation or of hiring, and on hundreds other events.

If one day the same Swiss researchers will conduct new research to state how many owners succeed in selling their property in the twenty days preceding or following their birthday, and if they design the research correctly by excluding the period of crisis we are going through, they will find that there is a greater Incidence of real estate sales in the 20 days before and after the sellers’ and the purchasers’ birthdays.

Now let’s get back to the previous point.

On the one hand, Official Science has validated my two rules. On the other, my research has included the research of the Swiss professors as well as those of the good Didier Castille and others that I have listed and will be surely be demonstrated in the future.

When?

My Great Master Barbault tells us when in his latest extraordinary book, Il Valore dell’Astrologia [the importance of Astrology], Edizioni Librarie Federico Capone, Turin, 250 pages, in which he declares he is sure that:

The first evidence of Astrology’s scientific validity will arrive from Birthday Astrology within thirty years!

Note:

1) In Science and Human Sciences, by Marina De Chiara and Ciro Discepolo (edizioni Ricerca ’90, USA 2013), a book published

under the patronage of the University of Naples ‘L’Orientale’,

on page 22 I clarify as follows: The inductive method is mainly based on observation: if we observe a person holding a glass in his/her hand and then let it go, even if repeated a thousand times this action will always result in the glass shattered on the floor.

From observation, we can inductively claim that this will happen even on the millionth time. The deductive method is based on reasoning, and is bound to verify a “fact” that may become scientific.

For example, if we see a blossoming tree in the desert, we are bound to suppose that there is a pool of water under the tree.

The great Italian psychiatrist Silvano Arieti, considered one of the world’s foremost authorities on schizophrenia, has illustrated inference in these terms.

If the schizophrenic patient is a young woman called Mary, she will reason as follows: “My name is Mary; The Holy Virgin’s name is Mary; The Holy Virgin is a virgin; I am a virgin; thus, I am the Holy Virgin.” This is an example of inference.

The seventeenth century was an extraordinary moment during which four of the most outstanding astronomers of modern times lived: Tito Brahe, Kepler, Galileo Galilei and Isaac Newton. It was in this century that the notion of Galilean science was outlined.

A crucial essay by the philosopher and science historian Alexander Koyré, “From the world of approximation to the universe of precision,” poses a fundamental question: why did some discoveries that could have been utilized two thousand years ago have to wait until the eighteenth century to be put into practice?

Koyré refers to alchemists who, although they had the technical knowledge to measure the elements of their experiments with great precision, purposefully used approximated expressions such as “a good pinch of salt” or “mild fire” instead of indicating the exact grams of salt or the temperature in degrees. In Koyré’s opinion, they did so because they operated following art and magic, and refused to act “scientifically.”

I, as other accomplished astrologers that have preceded me, use exclusively the inductive method of research in Astrology. Therefore, the creation of the 34 Rules (at the beginning they were 30) has been given birth by the observation of about ten thousand practical cases, over the duration of several decades.

This is not the method of self-styled astrologers who, sorely lacking experience, would like to pontificate on other people’s productive lives of studies.


 

 Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:

http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:

 http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

 

Ciro Discepolo

www.cirodiscepolo.it  

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Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

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