giovedì 28 febbraio 2019

Alcune riflessioni sulla mia Rivoluzione Lunare a Sorkjosen, Norvegia, del 26 Febbraio 2019




Credo sia un esercizio utile per meno esperti e anche per esperti.


Partiamo da una prima considerazione. Tenermi uno stellium in Ottava, uno stellium in Sesta con Saturno e Plutone e un Ascendente in Prima Casa, non mi andava proprio giù. D’altra parte non potevo mettere in bilancio un viaggio costosissimo e di qui la scelta di Sorkjosen, Norvegia del nord, a quasi 70° di latitudine.

Da notare che il viaggio non è particolarmente dispendioso: ho volato con Lufthansa da Milano a Francoforte e poi a Oslo e Tromso e ritorno con circa 300 euro in tutto, viaggiando come si viaggia con Lufthansa e mangiando perfino a bordo. Addirittura in questo tragitto c’è un volo diretto Francoforte-Tromso che all’andata non ho potuto prendere e che ho preso al ritorno.
Il volo interno, con una compagnia minore, di soli 20 minuti da Tromso a Sorkjosen, costa meno della metà, andata e ritorno.

Dunque si può fare e rientra nel mio budget generale dove mi sono imposto che tutti i viaggi di RL + RS mi devono costare meno che mantenere una utilitaria ogni anno: finora ci sono riuscito.

Sono passati decenni da quando mi accontentavo di mettere un astro al centro di una Casa e tutte le mie molte ultime migliaia di RS+RL fatte per me o per altri, sono sempre state orientate a sfruttare le cuspidi e ad evitare le cuspidi, possibilmente più di una alla volta. Non entro in maggiori dettagli perché delle due l’una: o chi ci legge ha già digerito molti miei libri e allora ogni spiegazione è superflua oppure chi sta curiosando qui viene dalla scuola degli astrologi filosofi e in questo caso non mi sbraccio neanche a tentare di spiegare di cosa stiamo discorrendo.

È del tutto evidente che in questo caso, oltre a voler evitare un AS in Prima, Marte e Urano in Decima e i due stellium suddetti, io tenevo di mira tre cuspidi per nulla di poco conto:

-        - Giove cuspide Quarta/Quinta (ho un problema grosso di casa non ancora risolto)
-        - Venere cuspide Quinta/Sesta (perché avrei dovuto rinunciare alla eccellenza di una Venere in Sesta?)
-        - Sole in cuspide Sesta/Settima (perché farlo cadere anche in Sesta?)

Ovviamente non era mia intenzione affollare talmente la Quinta, ma come dicevo, non potevo permettermi un viaggio in Polinesia o giù di lì e rammento a tanti che noi scegliamo secondo criteri di marketing: ottenere il migliore risultato con il minore sforzo possibile.

Ora a Sorkjosen ottenevo quasi tutto, ma per pochissimo, mi sarei beccato il Sole cuspide Sesta/Settima e perché me lo sarei dovuto tenere?

L’aeroporto di Sorkjosen è ad un paio di chilometri più a sud di dove leggete il nome della cittadina sulla cartina che segue.










Giunto alle 10.30 del mattino – e non essendoci neanche l’ombra di un taxi – avevo già deciso di percorrere tale distanza a piedi per fare un test nel caso non avessi trovato un pick-up per il pomeriggio.
Devo dire che la passeggiata è stata meravigliosa, in mezzo ad una natura incontaminata, con uccelli che volavano bassi su fiumiciattoli, alberi e casette innevati e in un silenzio tombale. Tuttavia ho corso dei rischi. Si trattava di una strada senza marciapiede dove ogni tanto sfrecciavano auto a grande velocità. Se stavo esattamente sulla strada, tendevo a pattinare sulla lastra di ghiaccio che ricopriva l’asfalto, rischiando molto di cadere al suolo, e se mi spostavo appena appena di lato, affondavo abbondantemente nella neve ancora fresca e mi bagnavo, scarpe, pantaloni, calze…

Sono stato costretto a lasciare l’aeroporto perché lo stesso resta aperto pochi minuti all’arrivo del volo la mattina e pochi minuti prima del volo alle 20.10 di ogni sera.
Già sapevo, dunque, di dovermi ricoverare in un piccolo albergo in città dove sono stati gentilissimi e in cambio di un green tea da me consumato mi hanno accolto come ospite per quasi tutta la giornata, con toilette a disposizione, poltroncina, tavolino, corrente elettrica e wi-fi.

Allo stesso albergo avevo telefonato (ormai dopo quasi cinquant’anni di viaggi mirati ho imparato che alle email non risponde quasi nessuno) da Milano diversi giorni prima, per chiedere notizie di un possibile taxi. Mi diedero un numero di telefono e chiamai chiedendo di avere una email in cui spiegare un piccolo progetto di corsa particolare di cui avevo bisogno, ma il mio interlocutore tagliò corto: “Non abbiamo email e non accettiamo prenotazioni”.

Questo rendeva più difficile la cosa, ma iniziai dalla parte più semplice: i calcoli precisi di quel punto che sulla cartina ho chiamato Sorkjosen West.
Con Google Earth avevo visto che mi bastava tenermi quasi a metà strada tra i due paesini che vedete sulle varie cartine: Sorkjosen e Rotsundelv.
Infatti avevo fatto una doppia prova: sia inserendo in Aladino una nuova località che ho chiamato Sorkjosen West con i dati precisi di quel punto che vedete e sia lavorando con la funzione Aladino in grafica (che nessuno utilizza mai e che invece è un gioiellino di precisione e soprattutto se ne sbatte se Google toglie la spina al suo satellite, come ha già fatto fregando me e tanti altri investitori di questa preziosissima risorsa).

I risultati erano OK, combaciavano, ovviamente, e mi lasciavano un margine di circa un chilometro e anche più per ottenere i tre target già esposti.
Ma perché, poi, ho scelto proprio quel punto della strada che si vede meglio nella cartina di Google Maps e non in quella di Google Earth?
Per quello che già temevo: l’impatto con il tassista. Costui non era il boss, ma un giovane di meno di venti anni, assai carino e sveglio, che parlava perfettamente l’inglese (lì lo parlano tutti e molto meglio di me) e a cui avevo dato appuntamento alle 15.20 all’hotel (il mio ritorno scattava alle 15.46), telefonando alle 13.

Per non farlo andare nel panico, pensando a qualche fatto di terrorismo, appena entrato in auto gli ho spiegato in poche parole la vera ragione di quel mio breve viaggio di una decina di chilometri e, mostrandogli la mappa sul mio cellulare,  gli ho detto di partire subito, giungere lì in una decina di minuti e restare fino alle 15.50, per poi riportarmi all’hotel.

Il giovane ha osservato la cartina e ha esclamato: “Ma è sulla montagna!”.
“Non importa, amo la montagna”, ho mentito.

Così siamo saliti per una strada semi-sterrata ma quasi completamente piena di neve e io avevo bisogno di un punto geografico che fosse facile da rintracciare, sia per il tassista che per me, per verificare che non mi trovassi da un’altra parte.

Perché non ho usato le coordinate del satellite?
Perché occorreva troppo tempo, innanzitutto.
Poi perché dovevo prevedere anche l’eventualità di avere lo smartphone scarico o rotto e anche che il tassista non avesse il navigatore (però ce l’aveva e io avrei risolto assai più facilmente se il suo boss non avesse fatto l’antipatico negandomi l’email che poi il ragazzo mi ha fornito ad operazione finale).
Come potete vedere il luogo da me scelto era facilmente verificabile, non tanto perché lì la strada faceva una specie di curva a ginocchio, ma in quanto eravamo attaccati a un piccolo lago, un lago di dimensioni minuscole e questo è stato infatti lo scopo di avere scelto quello e non un altro punto della geografia locale.

Tuttavia il ragazzo deve avere riportato qualche trauma perché poi, la sera, quando sarebbe dovuto venirmi a prendere per portarmi in aeroporto, mi ha dato buca e mi ha mandato quel simpaticone del suo boss che mi ha esternato tutta la sua antipatia nei miei confronti.

Ora la cosa quasi comica (me ne sono capitate tantissime nella mia vita) è che appena è scattata la mia lunare, Marte e Urano in Nona Casa sono subito entrati in servizio e hanno messo fuori uso il piccolo Dash 8 a eliche, costringendoci a tornare a Tromso in bus per giungervi dopo l’una di notte (quasi quattro ore di bus).

Naturalmente capite bene che per i nostri avversari (tra cui anche molti che dicono di seguire la mia scuola per cuccarsi clienti) tutto ciò che vi sto raccontando è solo un parto della mia fantasia e le due cose (Marte e Urano nella Nona Casa della mia nuova RL e il guasto all’aereo non sono legati da alcun rapporto di tipo investigabile…).

Ora in tanti diranno: “Avete visto?!”. “Ecco perché io evito di mettere Marte e Saturno o Marte e Urano in Nona Casa!”. E dimostrano, nel caso ce ne fosse bisogno, che dovrebbero occuparsi di botanica o di allevamento di pecore e non di astrologia.

Torniamo al mio breve racconto. Questo viaggio in pullman, devo dire, mi ha entusiasmato.
Ho attraversato, di notte e sotto una continua e grossa tormenta di neve, un territorio che non avrei mai immaginato di poter vedere con i miei occhi (mi sono voluto sedere davanti a tutti, a fianco all'autista).
Il grosso bus (per due passeggeri, compreso me, e per i quattro membri dell’equipaggio dell’aereo) sfrecciava a forte velocità sull’equivalente di una strada provinciale delle nostre, appena sufficiente a far passare due mezzi in direzione opposta, ma senza guard rail.
La pista era tutta completamente ghiacciata e questo sì che faceva venire un certo tremolio all’addome, altro che piccolo aereo con cui avrei viaggiato volentieri anche fuori dal finestrino!!

Mi chiedevo, all’inizio del viaggio, per dove sarebbe passato il pullman dato il tipo di territorio tutto grandi montagne, fiordi, isolette, ecc., come nella British Columbia: abbiamo attraversato molte gallerie lunghe oltre dieci chilometri per volta (ho pensato che se ci fosse stato Di Maio al governo di quel paese negli ultimi cinquant’anni, la Norvegia non esisterebbe nemmeno…).
Poi tantissimi chilometri a un metro da strapiombi sul mare e senza guard rail.

Altra particolarità che la dice tutta sull’abbondanza di petrolio di quel paese: avremo incrociato al massimo cinque TIR, in quasi quattro ore di corsa, eppure in tantissima parte del percorso la strada era quasi illuminata a giorno, da grandi lampioni disposti ogni cinquanta metri…

Insomma, i viaggi mi danno sempre tante emozioni e mi fanno imparare qualcosa di nuovo ogni volta, come in questo viaggio affascinante e anche terrifico seduto su di un proiettile di acciaio che pattinava quasi sul ghiaccio.

Come sapete il mio scopo principale, nel continuare a fare tantissime Rivoluzioni Lunari, è quello di aggiungere molte prove a sostegno delle 34 regole e ogni mese per me è un nuovo mese di verifiche.
Ciò mi fa pensare a quanto ricordato pochi giorni fa dal collega Giuseppe Galeota: l’astrologo/a di livello zero di cui ho scritto nel mio precedente blog, non ci ha spiegato che tipo di follow-up segue. Non è esatto, Giuseppe, la persona dava per scontato che la bibliografia fosse “Tutti i numeri di Topolino, pubblicati direttamente da Walt Disney, negli ultimi cinquant’anni”.

Altrimenti come avrebbe potuto scrivere, riferendosi a una RS così brutta: “In fondo aveva solo una Luna in Ottava Casa, un po’ poco per morire…”.
Di qui faccio un altro piccolo salto mentale e penso al messaggio inviatomi da una collega, sempre pochi giorni fa, che mi dice, pressappoco: “Un certo N. C., che si dice tuo allievo, ha consigliato ad una persona che ha avuto un tumore una RS con uno stellium in 12^ Casa e l’accoppiata Saturno e Marte in 8^ Casa. Quest’anno non contento le ha suggerito una RS con Saturno e Plutone in 6^ Casa”.

Purtroppo la collega non mi ha detto nulla di nuovo: molte persone, pur di prendersi clienti, sapendo che non faccio consulti se non in casi assai speciali, dichiarano di essere miei allievi e poi, quando ne pensano di questi colori, ti rispondono: “Che c’entra, io ho cominciato con i libri di Ciro Discepolo, ma poi sono cresciuto con le mie ricerche personali…”.

Bravissimo!

E qui mettiamo il dito sulla piaga.
Sempre la stessa collega, incalzava: “Tu dovresti mettere un elenco di quelli che sono veramente tuoi allievi!”.
Già, e come potrei? Tutti affermano e giurano anche di applicare le mie regole senza patch correttive, ma poi fanno morire le persone perché cambiano tali regole a loro piacimento.
Il discorso è troppo ampio e complesso e merita di essere discusso separatamente.
Sto pensando a delle soluzioni, ma nessuna mi soddisfa, per adesso.
Però non posso non farvi notare che nessuno, dico nessuno, dei miei colleghi/e ed ex allievi/e storici e più stretti, si è iscritto né al primo e né al secondo corso di Astrologia Attiva che ho tenuto a Milano in questi ultimi due anni: corsi che io avrei tenuto praticamente gratis per loro… e il cui attestato di partecipazione a cinque intensissime giornate, firmato personalmente da me, non sarebbe stato proprio solo un pezzo di carta. 
Comunque sono almeno lieto che diversi studiosi/e si siano formati così, anche ufficialmente. 

Non so se vorrò trovare e se troverò altre soluzioni, ma intanto ci penso.
Attendo di leggere con interesse il nuovo libro di Giuseppe Galeota.

P.S. Per Davide: nel mio libro che anche tu ti sei guardato bene dal leggere, ho spiegato, fino allo sfinimento, che il “metodo scientifico” non è applicabile all’Astrologia. Ma il metodo puro e semplice, quello sì. 














  






Il prossimo Convegno Annuale di Astrologia Attiva, ancora aperto al pubblico, si terrà al Grand Hotel Due Golfi, di Sant’Agata sui Due Golfi, vicino Sorrento, nel weekend 21-23 Giugno. Per le prenotazioni e altre notizie potete rivolgervi direttamente all’Hotel.








Interessante presentazione della mostra di opere del Canova allo Spazio Campania di Milano (piazza Fontana, ex locali Banca dell’Agricoltura) con vari prestigiosi relatori tra cui Vittorio Sgarbi. Foto di Ciro Discepolo.

Dalla pagina:

https://www.museoarcheologiconapoli.it/it/2019/03/conferenza-stampa-presentazione-mostra-canova-e-lantico-presso-lo-spazio-campania-di-milano/

Venerdì 8 marzo (ore 13), presso lo Spazio Campania di Milano (via San Clemente 1/piazza Fontana) della Regione Campania, sarà in programma la conferenza stampa di presentazione della mostra “Canova e l’antico”, che sarà in calendario al MANN dal 28 marzo al 30 giugno 2019.
All’evento parteciperanno Bruno Discepolo (Assessore all’Urbanistica e al Governo del Territorio della Regione Campania), Paolo Giulierini (Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli), Vittorio Sgarbi (Presidente Fondazione Canova, Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno), Chiara Casarin (Direttore Musei Civici Bassano del Grappa), Maurizio Cecconi (Segretario Generale Ermitage Italia) e Giuseppe Pavanello (curatore dell’esposizione).























Bruno Discepolo









Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:





For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:


Buona Giornata a Tutti.




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Quanto vale il mio rapporto di coppia?


Test Your Couple Compatibility
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Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo: 
http://www.amazon.com/Ciro-Discepolo/e/B003DC8JOQ/ref=sr_ntt_srch_lnk_1?qid=1407665052&sr=








mercoledì 13 febbraio 2019

Poche osservazioni sull’Astrologia Elettiva





Non sarà sfuggito ai più che negli ultimi anni, sempre più spesso, torno, navigando nelle mie riflessioni, su argomenti soprattutto di storia e di epistemologia legati all’astrologia.
Trovo infatti assolutamente prioritario per un autore occuparsi di ciò, a maggior ragione se la folla davvero esagerata di simpatizzanti o di semplici orecchianti della materia sia assolutamente estranea a tali temi, ignorando il pensiero dei grandi astrologi di questi ultimi secoli, ma anche la storia stessa di tale disciplina e la sua giusta collocazione all’interno del Sapere.
Cosa resterà dell’arte di Urania se fra pochi decenni si parlerà della stessa — o peggio — a nome della stessa, pronunciando semplici hashtag del tipo “una Luna saturnizzata” o un “Marte leso” e ignorando tutto l’intero e immenso scrigno di conoscenze millenarie che contiene anche brevi frasi del genere?

Sono lieto, a tal riguardo, di registrare che personalmente, pur sospinto da fortissimi interessi di ordine soprattutto pratico e relativi al tentativo di indicare delle strade nuove per vivere meglio, io abbia dedicato non poco tempo sia alla discussione epistemologica che a quella storica intorno alla materia che tanti di noi amano davvero.
Alcuni miei libri, primo fra tutti Requiem for Astrology, hanno trattato, dal mio punto di vista e secondo le mie conoscenze, l’argomento dei rapporti tra astrologia ed epistemologia.

In molti altri scritti minori e anche in un libro (Breve storia dell’Astrologia: In Italia dal 1970 a oggi) mi sono dedicato al tentativo di proporre un’analisi critica dell’astrologia occidentale contemporanea.
Ma non basta e spero vivamente che alcuni studiosi giovani (anche quaranta-cinquantenni) possano prendere questo testimone e magari regalarci delle analisi critiche e assai approfondite su tali item.
Intanto, personalmente, vado avanti e continuo a scriverne, di tanto in tanto: magari un domani riuscirò a raccogliere questi brevi saggi singoli e sparsi e potrei crearne un testo il cui fil rouge potrebbe appunto essere la lettura critica (molto critica!) dell’astrologia contemporanea.

Non credo di essere l’unico a poter fare ciò e ho anche indicato chi potrebbe farlo molto meglio di me, ma è assolutamente prioritario che tale lavoro venga svolto dall’interno dell’arte di Urania e non dall’esterno.
In altri termini — e per essere più espliciti — un docente di storia delle religioni, mettiamo l’ottimo Kocku von Stuckrad, a mio parere non potrebbe mai scrivere qualcosa di valido su ciò perché il suo distacco da “entomologo del comportamento dei maestri di astrologia” solo apparentemente potrebbe rappresentare una garanzia di obiettività sull’argomento.
Secondo la mia opinione qui non va bene essere obiettivi e occorre, invece, infilare il bisturi di tutto il proprio senso critico per leggere sfumature “cazzimmose” (‘col pelo sul petto’, vincenti) da parte di tanti autori: sfumature che solo chi le ha vissute da dentro le ha potuto riconoscere.

Diversamente, per i più, esse non esistono neanche e ciò è deleterio se si vuole esaminare da studiosi un percorso storico e meraviglioso che anche l’astrologia contemporanea occidentale può rappresentare.

Allora facciamo un passo indietro e torniamo, necessariamente, all’alba dei miei studi di astrologia.
Vorrei far osservare, prima di proseguire, che quanto sto per scrivere, seppure indispettirà tanti, è verificabile attraverso una precisa cronologia dei libri di astrologia scritti su carta e presenti in alcune delle principali biblioteche pubbliche e private del mondo.

Inizio anni Settanta del secolo scorso.

Non ci si poneva neanche il problema. Quasi ovunque, con le pochissime eccezioni di autori come André Barbault, Henri J. Gouchon, Reinhold Ebertin, John Addey, Angelo Brunini, e i pochi altri che conoscete, imperava l’astrologia filosofica e quella del bla-bla-bla; le stesse che imperano oggi.
E fin qui non sto scrivendo nulla di nuovo, ma fate attenzione perché, invece, iniziava a palesarsi un nuovo movimento, assai criptato, ancora oggi, che nasconde un intento farisaico di dimensioni enormi.

Il comune leitmotiv che imperava allora era: agire, con il consiglio degli astri, per la realizzazione di un percorso filosofale che ci aiutasse a raggiungere stati superiori di autocoscienza.

E la gioia, il divertimento, il benessere, il piacere?
Volete bestemmiare?
La pletora, l’élite mondiale dell’astrologia americana, inglese ed europea, pur non parlando direttamente di figli dei fiori e di reincarnazione, era dichiaratamente a favore di un modello di vita privativo rispetto ai piaceri in funzione di un “premio futuro”: se ci ragioniamo, niente di sostanzialmente diverso rispetto al credo cattolico-cristiano, soprattutto, e al retaggio di oltre duemila anni di insegnamenti cristiani, seppure mascherati, molte volte, da varie forme di buddismo, taoismo, induismo, eccetera.

Questo vi deve far comprendere, allora, anche il livello altissimo di violenza con cui furono accolti, In Italia e nel mondo, i miei testi più importanti di rottura rispetto agli schemi citati.
Se voi pensate che una importante casa internazionale di software, fino a un anno fa, si scomodava addirittura a riempire una intera pagina di avvertenze per chi voleva servirsi dei calcoli online di detto brand per erigere una Rivoluzione Solare Mirata e la pagina recitava, grosso modo: “Attenzione: noi ve lo lasciamo fare, ma sappiate che si tratta di tutte sciocchezze in quanto il cielo di return va calcolato solo ed esclusivamente per il luogo di nascita”, allora riuscirete a comprendere la vastità del problema in tutta la sua interezza.

Un po’ come se la Esselunga, nel vendere le verdure crude avvertisse contro le “credenze e le superstizioni della dieta vegana” e invitasse tutti a nutrirsi solo con carne rossa.
Insomma, per non farla lunga, per oltre venti anni a partire dai miei primi libri sull’Astrologia Attiva, lo pseudo Gotha internazionale dell’astrologia si è speso negando semplicemente che ciò (l’Astrologia Attiva) fosse possibile e continuando con la litania di una vita da compiersi all’interno del sacrificio, della rinuncia, della mortificazione dei piaceri e via dicendo.

Poi è cominciato a cambiare qualcosa e voi ne troverete traccia sia nei libri di carta pubblicati e sia negli articoli e saggi sempre scritti su carta e pubblicati dagli autori che ancora oggi vanno per la maggiore e da tantissimi loro scimmiottatori: tutto quanto appare in rete non ha valore, oppure ne ha pochissimo, dato che chiunque può cambiare anche dopo decenni ciò che scrisse molti lustri fa.

Naturalmente questo passaggio furbetto di posizioni non è stato plateale o massivo o roboante, ma piuttosto silenzioso, discreto, farisaico e mai urlato: in pratica per trovare una patch ai molti critici, che nel frattempo erano diventati un esercito e che chiedevano loro “Ma allora tu sostieni che occorre fare Astrologia Passiva?”.

Tuttavia non potrete non trovare una path simile analizzando, neanche al microscopio, le opere di molti ipocriti in campo astrologico che, ciascuno con un proprio “stile”, hanno tentato di declinare e di contrabbandare queste “finte evoluzioni di pensiero”.

E hanno cominciato proprio alcuni autori/autrici americani.
Nel senso che hanno dichiarato: “Sì, effettivamente, noi possiamo cambiare concretamente il nostro destino scritto nelle stelle, a mezzo, soprattutto, delle Rivoluzioni Solari Mirate”?
No, assolutamente!
Allora che cosa si sono inventati per essere “fighi” all’interno di un percorso caratterizzato da millenni di buio?
Si sono inventati l’Astrologia Elettiva!!

Intendiamoci: essa esiste da tempi antichissimi, ma adesso, queste persone che teorizzavano la mortificazione della carne e dei sensi e il trionfo della povertà e del francescanesimo, la vorrebbero proporre come una valida alternativa all’Astrologia Attiva.

Si tratta solo di balle e vi spiego il perché.
Mentre questi ciechi totali continuano a non vedere o a fingere di non vedere la realtà schiacciante nel migliore destino di milioni di persone ottenuto a mezzo di differenti Rivoluzioni Solari Mirate, fanno credere di essere convinti che l’uso dell’Astrologia Elettiva possa riscattare l’uomo moderno dal giogo strettissimo del destino scandito dagli astri e possa offrirgli delle chance di scelta e di successo, anche materiale.

Ma non è assolutamente così e anche uno studente del primo corso se ne renderebbe conto perché in qualunque discorso simile ci volessimo infilare, dovremmo sempre fare i conti con una credibile scaletta di valori in partenza: cosa è più incisivo nella vita di un soggetto, da un punto di vista astrologico?
Le Rivoluzioni Solari, naturalmente.
E poi?
Le Rivoluzioni Lunari, seguite dai transiti lenti e poi da quelli veloci.

Facciamo un esempio banale. Tizio si prende un cielo di Rivoluzione Solare disastroso a trecentosessanta gradi, tipo un Ascendente in 12^ Casa, uno stellium in Sesta, un Marte in prima e magari un Saturno in Ottava, tanto per gradire.
Ecco, secondo i suddetti farisei, egli potrà cambiare la propria vita a mezzo dell’Astrologia Elettiva.
Come?
Per esempio allocando in borsa, “nel momento giusto (!!!)” una discreta quantità di azioni oppure, più semplicemente, facendo partire, sempre sotto un cielo magnificamente studiato, una nuova attività commerciale o artigianale.

Quale pensate che sarà l’esito di questa operazione?
Io lo conosco, ma non voglio togliere il piacere di scoprirlo a chi non è del tutto convinto di quanto sto scrivendo.












Pochi giorni fa è deceduto Gabriele La Porta (sto scrivendo il 22/2/2019)
Mi è spiaciuto molto. 
Il mio ultimo ricordo personale, relativo a lui, è di oltre dieci anni fa: tenemmo assieme, presso il prestigiosissimo Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, a Palazzo Serra di Cassano, a Napoli, un seminario internazionale su “Miti, simboli, archetipi, astrologia, letteratura”, seminario ideato, voluto e magnificamente diretto da Anna Maria Pedullà, per conto dell’Istituto Orientale di Napoli. 
Il 9 e 10 maggio 2006, 69 iscritti provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, ebbero una full immersion relativamente a tali argomenti ed ebbero anche modo di apprezzare, ancora una volta, la profonda cultura, soprattutto junghiana, del professore La Porta.

A me spiace ancor più, come astrologo, perché osservando i suoi astri, sono assolutamente convinto che si sarebbe potuto salvare.
Facciamo un passo indietro.
Circa un anno fa scrissi, su più spazi social, che i prossimi mesi ci avrebbero mostrato l’evidenza di molti lutti o di cadute verticali da parte di tantissime persone, soprattutto per gli effetti nefasti di quella che io ho classificato come la regola #34 tra le mie che regolano una possibile scelta giusta di Rivoluzione Solare Mirata.
E così sta avvenendo ed è avvenuto per molte persone che conosco.

Il bravo direttore RAI, di poco più grande di me, era nato a Boscotrecase (Napoli), il 5 maggio del 1945, alle 6 del mattino, e — come si può osservare dal grafico che segue — si era preso una vistosa violazione della regola #34 (Marte e Saturno in Seconda Casa), oltre che un Sole in Sesta: quanto bastava a giustificare un anno davvero durissimo per lui. Forse anche tre astri tra 12^ e I Casa, ma i due precedenti item possono giustificare anche da soli quanto accaduto.
Come dicevo mi è spiaciuto molto e, forse, se fossimo stati più intimi, avrei potuto dargli qualche buon consiglio su come evitare una scomparsa ancora in età relativamente giovane.
Ma è inutile piangere sul latte versato e noi tutti ricorderemo Gabriele La Porta come un intellettuale di punta della cultura italiana contemporanea.





Sul latte versato non è possibile piangere, ma su quello che potremmo versare, soprattutto per ignoranza, dovremmo, invece, piangere: eccome!

Mi riferisco a quanto da me letto recentemente, non ricordo dove.
Un/una astrologo/astrologa che da molti anni scrive di RS senza capirne un’acca, pontificava su di un caso in cui, a suo dire, la RS di un soggetto prima ferito in un attentato e poi morto per le conseguenze di ciò, non presentava neanche un solo elemento di criticità, “dimostrando, ancora una volta, la inadeguatezza delle RS a illustrare i fatti importanti della vita delle persone!”.

La realtà è, invece, sconvolgente, per la sua drammaticità:

-        Stessa identica (rispetto al cielo di Gabriele La Porta) e gravissima violazione della regola #34, con Marte e Saturno caduti assieme e nella seconda Casa.
-        Ascendente nella I Casa radix (una delle posizioni peggiori che esistono nelle RS).
-        Urano nella Sesta Casa.
-        Stellium nella Quarta Casa (già la contemporaneità di un AS in Prima e di uno stellium in Quarta, fa sospettare qualunque bravo astrologo del pericolo di una lunga degenza ospedaliera e anche di un cambio di residenza — in questo caso finale — per il soggetto).







Ora la cosa gravissima non è tanto che costui, o costei, scriva simili imbecillità perché anche io, se mi cimentassi a pontificare sulle caratteristiche del motore della nuova vettura di Formula Uno della Ferrari, traccerei tonnellate di sciocchezze e nessuno pretenderebbe che io sia esperto anche in ciò.
Ma se un/a astrologo/a scrive simili enormità, denunciando perfino la propria più elementare totale mancanza di alfabetizzazione su tali argomenti, e contemporaneamente lo fa credendo di pubblicare una lezione sul tema, allora la cosa è particolarmente perniciosa perché potremmo addirittura scommettere che questo/a asino/a assoluto/a, se fosse stato interrogato sulla pericolosità della RS del soggetto con il Sole in Pesci, avrebbe sicuramente tranquillizzato lo stesso o i suoi parenti, sconsigliando loro di farlo spostare per il compleanno.
Ecco, è esattamente ciò che mi spaventa: che molti cialtroni totali millantano di poter scrivere su argomenti di cui conoscono un po’ meno di zero, producendo anche danni mortali per tanti.









Il prossimo Convegno Annuale di Astrologia Attiva, ancora aperto al pubblico, si terrà al Grand Hotel Due Golfi, di Sant’Agata sui Due Golfi, vicino Sorrento, nel weekend 21-23 Giugno. Per le prenotazioni e altre notizie potete rivolgervi direttamente all’Hotel.








Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:




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Buona Giornata a Tutti.




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A che ora sarà il mio compleanno? (At what time I will have my Solar Return?): http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/vvrot/oroscopi/rsmirata.asp


Qual è l’Indice di Pericolosità del mio Anno? CALCULATE, FREE, YOUR 
INDEX OF RISK FOR THE YEAR (as explained in the book Transits and Solar Returns, Ricerca ’90 Publisher, pages 397-399): http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/oroscopi_net/free/formnascitam.asp?oroscopo=Punteggio


Quanto vale il mio rapporto di coppia?


Test Your Couple Compatibility
http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/oroscopi_net/coppia_free/coppia1.asp 


Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo: 
http://www.amazon.com/Ciro-Discepolo/e/B003DC8JOQ/ref=sr_ntt_srch_lnk_1?qid=1407665052&sr=