Commento a NOI DUE COME UN ROMANZO ( di Paola Calvetti).
Per gli astrologi amici del blog, sarà sufficiente dire che questa è la storia di una energica cinquantenne saturnina, che dopo aver affrontato Urano in 7°, in 8° ed in 9°, alla fine si accorge che Urano è arrivato in 10°.
I sostenitori delle RSM troveranno familiari le citazioni geografiche ( 53 solo quelle internazionali), riconoscendo le Azzorre, la Bretagna, New York, Dubai, Maui, Suzhou, Samara, Kushiro, Istanbul, e persino Arvidsjaur(Norvegia).
Anche chi non parte per il compleanno e si affida all’esorcizzazione converrà con la scrittrice, quando dice :”Occorre metodo anche per cancellare un amore. La vita è fatta di simboli.”
Senza fare alcun accenno alla trama, poichè sarà piacevole per il lettore scoprirla pagina dopo pagina, si potrebbe dire che esistono due categorie di romanzieri: coloro che scrivono ciò che sono e coloro che inventano per dimenticarselo, e vivere , almeno sulla carta, ciò che potrebbero essere; dipende tutto dal grado di accettazione di sé, ed in questo, l’autrice svela molto della propria identità, è accogliente, presenta la sua casa /libro senza mai strattonare, guida per mano nei vari capitoli/stanze, con garbo…prego si accomodi.
La libraia Emma, donna che parla e pensa sempre di libri, perché questi sono il suo respiro, sembra il manifesto della normalità borghese, quella che vivono la maggioranza delle persone ed è il motore della nostra società…qui non troverete, come in Roth o Balzac, donne sfatte, visi deturpati dal pianto e dalle tragedie della vita, teste che non sanno cosa sia il parrucchiere…qui la forma diventa sostanza, l’eccesso bandito(”Nessun dolore contempla la sciatteria estetica”).
Ci sono donne che creano problemi e donne che trovano soluzioni; Emma risolve, non la spaventa l’emergenza, è accorta, sa di essere il fulcro intorno al quale tutto ruota , l’isola con l’arcipelago, nell’intreccio dei rapporti della famiglia tradizionale prima, e poi allargata, ha grande capacità di “fare network-rete”, per cui qualsiasi cosa abbia bisogno sa dove trovarla, c’è un amico disposto ad aiutarla.
Per lei, borghese significa soprattutto vivere il borgo, la piazza con i piccoli negozi, coltivare i rapporti di vicinato, trattare i clienti come in famiglia, ritagliarsi in città, la vivibilità tipica della provincia ; quasi Milano fosse una categoria dello spirito, è un ambiente che penetra nelle persone loro malgrado (infatti dice di odiarla), le trasmette il suo imprinting meneghino, ma non la trasforma in sciura…le dona la concretezza e pragmaticità nel quotidiano, risolto il quale, si può concedere alla sua vita di grande romantica, interpretando in chiave fantasiosa la realtà e cercando di rendere reali i propri sogni.
Appartiene alle “donne moderne”, la cui vera essenza risiede nell’ autosufficienza, ha piccole manie ( quando prepara le valigie impacchetta nel nylon le creme, nel panno le scarpe e posiziona i libri come scudi ai lati , non si riconosce mai nei profili dei quiz test), leggendo le quali in molte, sorridono divertite; non si risparmia affettivamente, ma saggiamente riflette su come la vanità abbia molto a che fare con la cattiveria delle donne; molti passaggi ci trascinano in una sorta di come eravamo e come potrei essere, a seconda dell’età e del sesso del lettore/lettrice.
Emma fa i conti con il proprio passato-rifugio ed il proprio futuro-desiderio contemporaneamente, non a caso il verbo rivangare è quello più ripetuto, ma non esiterà a tuffarsi nel domani quando il destino, o forse, la RSM, le presenterà l’occasione.
PS: Per Paola -Ho molto apprezzato i numerosi riferimenti bibliografici espressi e criptati ( es. Fruttero e le nonne ); - Non so se tu conosca B. Severgnini, anche lui Capricorno, ma molti particolari, Milano-New York,, la mania delle classifiche,la saggezza della tradizione familiare, me lo hanno ricordato; -Dalla copertina di rosso infiocchettata sembrava un libro per febbraio, adatto a S.Valentino e ad alto tasso di glucosio…invece ho scoperto, con gioia, che sarà attualissimo anche a marzo, almeno fino all’otto (!!); -Mi sono ritrovata a pensare, se la libreria, anziché a Milano, fosse a Napoli…chissà come sarebbe Emma? - Leggerò anche i tuoi prossimi libri, per vedere quando farai “outing esplicito” circa l’Astrologia Attiva. -E in ultimo: “Carta di Varese?”, questa si che è una chicca, una vera citazione snob.
La foto
è di Ciro Discepolo.
Ecco il manifesto filmato dell’Astrologia Attiva, che vuole spiegare, per immagini, cos’è la nostra scuola: atteggiamento positivo verso la vita, interesse a partecipare attivamente al miglioramento del proprio destino, indirizzo verso una migliore qualità della vita, allontanare la malinconia e i pensieri di terrore per ricercare soluzioni positive, vincenti, di migliore soddisfazione nella propria esistenza. Gioia e forza. Vittoria dell’Uomo sulle possibili avversità del nostro quotidiano. Ciro Discepolo ha pubblicato oltre 150 libri, in otto lingue, con i maggiori editori di Astrologia del mondo.
2 commenti:
Commento a NOI DUE COME UN ROMANZO ( di Paola Calvetti).
Per gli astrologi amici del blog, sarà sufficiente dire che questa è la storia di una energica cinquantenne saturnina, che dopo aver affrontato Urano in 7°, in 8° ed in 9°, alla fine si accorge che Urano è arrivato in 10°.
I sostenitori delle RSM troveranno familiari le citazioni geografiche ( 53 solo quelle internazionali), riconoscendo le Azzorre, la Bretagna, New York, Dubai, Maui, Suzhou, Samara, Kushiro, Istanbul, e persino Arvidsjaur(Norvegia).
Anche chi non parte per il compleanno e si affida all’esorcizzazione converrà con la scrittrice, quando dice :”Occorre metodo anche per cancellare un amore. La vita è fatta di simboli.”
Senza fare alcun accenno alla trama, poichè sarà piacevole per il lettore scoprirla pagina dopo pagina, si potrebbe dire che esistono due categorie di romanzieri: coloro che scrivono ciò che sono e coloro che inventano per dimenticarselo, e vivere , almeno sulla carta, ciò che potrebbero essere; dipende tutto dal grado di accettazione di sé, ed in questo, l’autrice svela molto della propria identità, è accogliente, presenta la sua casa /libro senza mai strattonare, guida per mano nei vari capitoli/stanze, con garbo…prego si accomodi.
La libraia Emma, donna che parla e pensa sempre di libri, perché questi sono il suo respiro, sembra il manifesto della normalità borghese, quella che vivono la maggioranza delle persone ed è il motore della nostra società…qui non troverete, come in Roth o Balzac, donne sfatte, visi deturpati dal pianto e dalle tragedie della vita, teste che non sanno cosa sia il parrucchiere…qui la forma diventa sostanza, l’eccesso bandito(”Nessun dolore contempla la sciatteria estetica”).
Ci sono donne che creano problemi e donne che trovano soluzioni; Emma risolve, non la spaventa l’emergenza, è accorta, sa di essere il fulcro intorno al quale tutto ruota , l’isola con l’arcipelago, nell’intreccio dei rapporti della famiglia tradizionale prima, e poi allargata, ha grande capacità di “fare network-rete”, per cui qualsiasi cosa abbia bisogno sa dove trovarla, c’è un amico disposto ad aiutarla.
Per lei, borghese significa soprattutto vivere il borgo, la piazza con i piccoli negozi, coltivare i rapporti di vicinato, trattare i clienti come in famiglia, ritagliarsi in città, la vivibilità tipica della provincia ; quasi Milano fosse una categoria dello spirito, è un ambiente che penetra nelle persone loro malgrado (infatti dice di odiarla), le trasmette il suo imprinting meneghino, ma non la trasforma in sciura…le dona la concretezza e pragmaticità nel quotidiano, risolto il quale, si può concedere alla sua vita di grande romantica, interpretando in chiave fantasiosa la realtà e cercando di rendere reali i propri sogni.
Appartiene alle “donne moderne”, la cui vera essenza risiede nell’ autosufficienza, ha piccole manie ( quando prepara le valigie impacchetta nel nylon le creme, nel panno le scarpe e posiziona i libri come scudi ai lati , non si riconosce mai nei profili dei quiz test), leggendo le quali in molte, sorridono divertite; non si risparmia affettivamente, ma saggiamente riflette su come la vanità abbia molto a che fare con la cattiveria delle donne; molti passaggi ci trascinano in una sorta di come eravamo e come potrei essere, a seconda dell’età e del sesso del lettore/lettrice.
Emma fa i conti con il proprio passato-rifugio ed il proprio futuro-desiderio contemporaneamente, non a caso il verbo rivangare è quello più ripetuto, ma non esiterà a tuffarsi nel domani quando il destino, o forse, la RSM, le presenterà l’occasione.
PS: Per Paola
-Ho molto apprezzato i numerosi riferimenti bibliografici espressi e criptati ( es. Fruttero e le nonne );
- Non so se tu conosca B. Severgnini, anche lui Capricorno, ma molti particolari, Milano-New York,, la mania delle classifiche,la saggezza della tradizione familiare, me lo hanno ricordato;
-Dalla copertina di rosso infiocchettata sembrava un libro per febbraio, adatto a S.Valentino e ad alto tasso di glucosio…invece ho scoperto, con gioia, che sarà attualissimo anche a marzo, almeno fino all’otto (!!);
-Mi sono ritrovata a pensare, se la libreria, anziché a Milano, fosse a Napoli…chissà come sarebbe Emma?
- Leggerò anche i tuoi prossimi libri, per vedere quando farai “outing esplicito” circa l’Astrologia Attiva.
-E in ultimo: “Carta di Varese?”, questa si che è una chicca, una vera citazione snob.
Elisabetta.
Vi chiedo se avete informazioni sulla possibilità di recarsi in Arabia Saudita ed in particolare a Riyadh.
Grazie anticipatamente
Marco
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