giovedì 4 dicembre 2025

IL PUNTEGGIO DI COPPIA 2.0

 





Ieri pomeriggio, Chiara Barbaro, owner di MyAstral.org, ha dato notizia di una importante presentazione, fra poche settimane:

 




IL PUNTEGGIO DI COPPIA 2.0

 

A cura del sottoscritto e realizzato in esclusiva per MyAstral.org, dove sarà operativo, sempre gratuitamente, a partire da pochi giorni dopo la presentazione ufficiale dello stesso che avverrà a Milano il giorno 8 Gennaio 2026, alle 18.30, presso la libreria-caffè Aprés Coup – Milano (Via Privata della Braida 5).

 

Qui trovate il post di Chiara Barbaro su Instagram:

 

https://www.instagram.com/p/DRzd1-LDK7z/?igsh=MXNsZzZ2M2tkMzFxeg%3D%3D

 

 

AFFINITÁ  ELETTIVA E PUNTEGGIO DI COPPIA 2.0

 

UN PO’ DI STORIA

 

Ecco un argomento assai dibattuto che vede schierati, spesso su sponde diverse, i vari astrologi di differente scuola. Dobbiamo ammettere che su tale tema abbiamo avuto, in questi ultimi anni, un serio ripensamento metodologico, e non ce ne vergogniamo affatto. Nel 1978 scrivemmo, nella Guida all’astrologia, Armenia ed., che i segni a 90 gradi non dovrebbero mai unirsi, anzi fummo più categorici ancora: “... dovrebbero insegnare ai bambini delle scuole elementari che non devono mai unirsi con le persone nate tre mesi prima di loro o dopo di loro”. Successivamente una larga casistica ci metteva di fronte alla realtà di constatare che invece erano proprio le coppie dei segni in quadratura ad essere le più numerose all’interno degli elenchi di persone sposate o conviventi da molti anni. Ne parlammo anche con colleghi che stimiamo e, in particolare, con l’amica Lisa Morpurgo, ad un congresso. In quella sede la nota studiosa milanese ci confermò di avere trovato anche lei la stessa realtà nei suoi archivi e ci invitò ad effettuare una ricerca statistica, su di un campione ampio, per dimostrare la cosa. Fu così che concepimmo una ricerca statistica insieme a Luigi Miele i cui risultati furono pubblicati su Ricerca ‘90 nº 5 (gennaio 1991). Analizzammo 2116 coppie pari a 4232 soggetti ricavati dagli archivi Gauquelin e quindi campionati sicuramente in modo rigoroso. Rispetto all’ipotesi di partenza ottenemmo uno Z vicinissimo al valore significativo, ma indipendentemente da ciò risultò che le coppie con il Sole in quadratura ed in opposizione erano di gran lunga, nettamente, quelle più numerose. Dopo circa due anni da questa ricerca, ne fu effettuata un’altra quasi identica in Olanda e pubblicata sulla rivista Correlation in cui, su di un campione quasi identico, si ottenevano identici risultati. Oggi, a distanza di molti anni dai primi “sospetti”, possiamo affermare che siamo assolutamente convinti che la quadratura e l’opposizione dei Soli di nascita costituisca la tessera più importante di certificazione di una unione a larghissima base solida per un rapporto che voglia candidarsi ad esistere a lungo. Un altro fattore assai condiviso dalla maggioranza dei colleghi è quello che vede la congiunzione del Sole di un soggetto con la Luna dell’altro. Assai meno significative le unioni caratterizzate da trigono (per esempio Bilancia con Gemelli, Capricorno con Vergine, Ariete con Sagittario, eccetera). Recentemente (parliamo degli anni Ottanta, Nota di Redattore), insieme a Luigi Miele, abbiamo messo a punto un metodo per assegnare un “voto” ad ogni coppia, sulla base degl’insegnamenti della Tradizione, della nostra esperienza personale, degli studi statistici effettuati e del know-how condivisibile dalla maggioranza degli astrologi contemporanei. Le regole di assegnazione del voto sono:

 

-  8 punti se il Sole di A è in quadratura o in opposizione al Sole di B (11 punti se l’aspetto è entro 2 gradi).

 

-  8 punti se il Sole di A è congiunto alla Luna di B, o viceversa (11 punti se la congiunzione è entro 2 gradi).

 

-  4 punti per ogni aspetto che leghi il Sole, l’Ascendente o la Luna di A con il Sole, l’Ascendente o la Luna di B.

 

-  5 punti se ci troviamo di fronte a due segni di destino.  Per “segni di destino” intendiamo lo stesso segno solare   del soggetto, oppure il segno solare opposto, oppure i due segni solari a 90 gradi. Per esempio, per lo Scorpione, i 4 segni di destino sono: Scorpione, Toro, Leone e Aquario. Per la Bilancia sono: Bilancia, Ariete, Cancro e Capricorno.  Nella   nostra esperienza questi quattro segni hanno una grande importanza nel destino di ciascuno, soprattutto nel destino delle coppie. Se vi è, nel caso analizzato, un aspetto preciso di quadratura o di opposizione, allora questi 5 punti non vengono assegnati (perché tale “plus” viene conteggiato a parte).

 

-  4 punti se c’è un aspetto tra Venere di A e Marte di B o viceversa.  Anche se il rapporto in gioco non è propriamente di tipo sessuale, tuttavia il richiamo Venere-Marte gioca comunque un ruolo importante nella sinastria.

    

   Da questo insieme scaturisce un risultato e lo stesso può essere comparato, come punto di riferimento, a quello che lo stesso metodo assegna a delle coppie famose prese come punto di riferimento:

 

- Mike Bongiorno e Tina Anselmi = 4 (questa non è una coppia reale, ma teoricamente possibile).

- Carlo d’Inghilterra e Diana = 12.

- Duca di Windsor e la Simpson = 16.

- Richard Burton e Liz Taylor = 20.

- Dario Fo e Franca Rame = 21.

 

   Con tale metodo si giunge alle seguenti conclusioni:

 

- punteggi da 0 a 5 = rapporto inesistente.

- punteggi da 5 a 10 = rapporto mediocre.

- punteggi da 10 a 15 = rapporto importante.

- punteggi da 15 a 20 = rapporto molto importante.

- punteggi da 20 in su = rapporto eccezionale. E ciò si deve ritenere valido anche alla luce dei nuovi punteggi massimi raggiungibili con il nuovo algoritmo. Va da sé, tuttavia, che altro sarà trovare un 20-25 punti e altro un 50-55 punti.

 

   Questo sistema è diventato un software (La Coppia nei programmi ASTRAL) che può girare su qualunque computer e permette di valutare, da un punto di vista numerico, la qualità di una coppia. Naturalmente il giudizio che scaturisce non vuole essere quello di Dio, ma un concreto punto di riferimento per un esame abbastanza oggettivo. Inoltre, lo stesso programma permette ad ogni utilizzatore di cambiare, eventualmente, i punteggi stabiliti in partenza, in modo che l’utente possa diventare egli stesso programmatore del metodo che va ad usare.

 

Sin dagli anni 80 nel nostro sito www.cirodiscepolo.it, vi è stata una sezione aperta a tutti e gratuita per il calcolo di tale punteggio.

Poi, in questi ultimi anni, tale pagina è stata trasferita nel nuovissimo sito www.MyAstral.org, owner Chiara Barbaro e consulente chi scrive.

Alcuni avranno notato che i punteggi calcolati qui, in alcuni casi, differivano e differiscono dai precedenti, ma ciò è dovuto soltanto alla maggiore precisione nei calcoli del motore di MyAstral©.

Fin qui la storia, ma, negli ultimi due anni, su volontà dell’Owner, e anche di chi scrive, si è deciso di apportare delle piccole, ma fondamentali modifiche all’algoritmo di calcolo di tale punteggio di Compatibilità di Coppia, sulla base della esperienza di oltre mezzo secolo di studi da parte di chi scrive.

 

 … Continua e ciò verrà spiegato verbalmente nella riunione di Milano del giorno 8 Gennaio 2026.

 A presto, dunque…

 

P.S. Si prega, durante detta presentazione, di non parlare di “Casa di bambola”, di Henrik Ibsen, e di Garlasco 3.

P.P.S. Si pregano coloro che non potranno essere presenti a detta manifestazione, di non invitare i relatori a prendere, il giorno dopo, un caffè con loro.




Aggiornamento delle ore 13.40 del 4/12/2025


Quando finalmente si pronunceranno i giudici, molte persone dovranno chiedere scusa.

Ma non lo faranno.  



Aggiornamento del 5/12/2025





IL GRANDE BURATTINAIO DI GARLASCO 3

 

Questa vicenda mi appassiona sempre di più, soprattutto, da alcune settimane, sotto il profilo sociologico.

Il tempo è galantuomo e in futuro sapremo tutto su questa pagina assai poco chiara della nostra storia. Spero di esserci quando ciò avverrà perché, come ho detto, il tutto mi intriga tantissimo.

Non credo e non ho mai creduto ai complotti (in genere), però non riesco a spiegarmi come “soggetti” totalmente estranei tra loro sembrano ubbidire ad un unico Grande Regista.

Per questo mi attenderò delle risposte soprattutto da sociologi e da storici di grande livello.




Aggiornamento del 6/12/2025


Puntata importantissima, quella di ieri 5 dicembre 2025, di “Quarto Grado” che si conferma l’ammiraglia delle trasmissioni di genere crime in Italia.

Tutti sanno della mia ammirazione per Federica Sciarelli e per la sua squadra tutta, ma è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare: l’approfondimento crime del venerdì sera su “Rete 4” è, certamente, il meglio che si possa vedere nel nostro paese, per pluralità di opinioni, completezza di informazioni, contenuti originali, team di grandi professionisti che lavorano davanti e dietro le quinte…

E lo si è visto soprattutto in questi due ultimi giorni che non sono stati due giorni qualunque, ma i due giorni che hanno incorniciato la deposizione ufficiale della perizia Denise Albani in Tribunale.

Personalmente ho visto cose “turche” in rete: da un presentatore a cui avevano dato una diversa scaletta e credeva di essere in un’altra trasmissione per cui celebrava, dall’inizio alla fine della trasmissione stessa, la “vittoria” che finalmente era giunta e che restituiva il dottor Linarello al posto giusto che merita, al fianco di Garibaldi, di Enrico Fermi, di Dante e della Littizzetto a persone varie che leggevano un copione altrettanto improprio.

Ho assistito anche a tutta un’altra serie di celebrazioni variopinte, sempre in UHF. In un’altra, dove un bravo cronista si arrischiava a combattere 1 contro 6, lo stesso tentava di dire qualcosa sulle scarpe di Alberto Stasi nel processo che lo condannò definitivamente, ma veniva letteralmente “fatto a pezzi” dal conduttore e da tutti gli altri ospiti presenti dove – addirittura – uno degli stessi – seppure iscritto ad un prestigioso ordine professionale nazionale, chiosava: “Essendo stato trovato il DNA di Andrea Sempio sulle unghie di Chiara Poggi…”. E mi sarei atteso almeno un arresto in diretta, che so, quattro poliziotti che lo portassero via a braccia… Macché, niente.

Tutto ciò è avvenuto nelle stesse ore in cui il Gruppo Pinotto si è arricchito ufficialmente di un altro elemento importante, un giornalista che finalmente ha gettato la maschera e si è messo a fare un tifo da stadio in diretta, irridendo, con mossette beffarde del viso, un conoscitore profondissimo del Diritto che inutilmente tentava di spiegargli l’assurdità di certe posizioni che costui intendeva sostenere.

Ma tornando a “Quarto Grado”, lasciatemi dire che non si tratta più, solamente, del più ricco contenitore di notizie anche inedite ed estremamente preziose, ma di una agorà dove c’è anche posto per lo spettacolo e per il varietà, con pezzi godibilissimi di assolo da parte di opinionisti che forse andrebbero sedati prima della trasmissione, ma che sono spassosissimi sul piano del colore e dove c’è anche il giallo nel giallo: per esempio la figura dell’ “avvocato dell’avvocato” (cioè di Massimo Lovati) che in tempi differenti, all’interno della stessa trasmissione, gioca in ruoli diversi e non si capisce se sia a favore o contro Sempio, se faccia il tifo per sé stesso o per gli altri, se sia “guardia” o “ladro”…

Insomma, non solo la voce, su ogni singolo elemento scientifico, di un coro libero e non indirizzato di grandi esperti, ma anche un contenitore, come dicevo, di cabaret deliziosissimo.

Può anche accadere che qualcuno, sotto l’effetto di una grossa ispirazione o di sostanze chimiche, declami ad alta voce l’importanza del Piave e che tutti cerchino di fargli capire che il Piave non c’entra nulla e che l’unico condannato nella vicenda che sta incendiando l’Italia non fu condannato per il DNA…

Colore, come dicevo.

E siccome ho fatto cenno al DNA, consentitemi di spiegare la questione dal mio osservatorio, pur denunciando la mia pochezza in materia genetica rispetto ai grossi esperti che hanno parlato ieri sera.

Forse, mi dicono, riesco solitamente a spiegare concetti difficili con parole semplici.

Quello che hanno cercato di farci capire ieri sera e, a mio parere, ci sono riusciti perfettamente è che:

 

A)      Il presunto DNA di Sempio sulle unghie di Chiara Poggi non andava neanche cercato perché in partenza aveva un “peccato originale” che gli impediva, di fatto, ogni comparazione con alcunché.

B)      La dottoressa Denise Albani, lodata giustamente da tutti, lo dice chiaramente e lo premette nella sua perizia.

C)      Il dato “moderatamente alto” di compatibilità in una scala dove lo stesso si colloca a metà strada tra lo zero assoluto ed il massimo, è una indicazione di tipo statistico.

D)     Ma ciò che molti tifosi della Curva B non vogliono ascoltare è che il “peccato originale” consiste nel fatto che si è comparata una pera, in partenza, con delle mele e quindi, alla fine, al netto delle astrazioni, il risultato finale è una “boiata pazzesca”, non nel senso che la Perizia Albani valga zero, ma nel senso che TALE MATCH VALE ZERO in tribunale, a livello di ipotetica prova.

In altri termini, e ne abbiamo avuto molte evidenze anche ieri sera, ci sono opinionisti che continuano a chiamare DNA un aplotipo Y, ignorando o fingendo di ignorare (ma fingono bene) che le due cose siano alquanto diverse tra loro.

Adesso il vero punto interessante, per “tornare a bomba”, è, a mio parere, stabilire a che punto sia “la notte”.

Vogliamo ricordare un attimo i capisaldi di questa vicenda?

1) Il tutto, non lo dimentichiamo, partì il giorno prima del compleanno 2025 di Andrea Sempio che per i motivi astrologici che ho già descritto, può essere assimilato, secondo un ideale fil rouge, ai casi “reali o immaginari” di Franz Kafka e di Enzo Tortora, volendone scegliere due molto rappresentativi fra tutti. Ricordate come partì questo remake? Una presenza massiccia, in pochissime ore, nelle maggiori trasmissioni crime italiane, della nuova difesa di Alberto Stasi, lasciò tutti a bocca aperta quando annunciò la nuova iscrizione della Procura di Pavia nel registro degli indagati per Andrea Sempio, soprattutto perché “il maggiore genetista del mondo”, “a mezzo di un nuovo esame”, aveva stabilito che c’era il DNA di Sempio intorno alle unghie della povera Chiara. Non lo dimentichiamo mai questo punto di partenza. Ci vollero, poi, diversi giorni, per capire che si trattava, quasi certamente, di una bufala. E, anche se la cosa non è stata esaurita davanti ad un giudice (ma mancano pochi giorni a ciò), le premesse che ciò possa essere letto in tal modo ci sono tutte, ma proprio tutte.

2) Subito dopo si passò ad un’altra prova schiacciante: l’impronta di Andrea Sempio, “insanguinata”, a fianco al corpo della vittima. Seconda bufala di dimensioni stratosferiche che, seppure ci siano precedenti importantissimi di moltiplicazione di pani e di pesci, cadrà miseramente soprattutto perché nessuno riuscirà a far diventare 6-7 minuzie dattiloscopiche ben quindici! Ma, intanto, una buona parte della popolazione, grida già all’untore e in tanti si chiedono perché perdere ancora tempo e perché, invece, non si proceda ad una più equa e pratica impiccagione del “vero assassino” per la strada.

3) Ci era stato assicurato che l’esame della spazzatura avrebbe provato la presenza di altri omicidi che, prima di procedere con il loro sporco lavoro, avrebbero sorseggiato del tè insieme alla vittima, pochi minuti prima dell’esecuzione: altro elefantiaco autogoal che ha dimostrato, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che l’unico presente sulla scena del delitto era il condannato Alberto Stasi.

4) Ma, tranquilli ed ecco, subito, un’altra prova granitica e sfornata fresca di giornata: il DNA di Ignoto 3, “complice di Stasi e di Sempio”, il cui DNA era nella bocca della povera ragazza uccisa il 13 agosto del 2007. Non dimenticate anche la sceneggiatura e la scenografia della presentazione di queste prove: un avvocato che ammoniva il Pubblico: “E qui non si tratta di contaminazione!”, accompagnando tali profetiche parole con ben 5 distinti gesti di negazione del dito indice della mano sinistra (o era la destra?).

5) Anche questa enorme e nuova prova granitica è finita miseramente…

6) Ma restate sereni: per i terrapiattisti c’è una riserva enorme di elementi a disposizione. Peccato, però, che le suggestioni non siano prove e chiedersi, per esempio, anche in questa vicenda, se sia Lee Harvey Oswald il vero assassino di John Kennedy è certamente suggestivo e spendibile a livello di narrazione thrilling, ma resta solo una suggestione.

7) Sempre nel campo delle suggestioni. Gli assassini furono più di uno. E chi lo dice? Non c’è uno straccio di prova riguardo a ciò. Sulla scena del delitto, in un anno in cui non si potevano ancora usare i droni per ammazzare la gente, si trovò un’unica impronta di scarpa 42 e non “più impronte”.

8) Si dice che per ridurre la povera Chiara in quel modo una persona sola non era sufficiente: e perché? Leggete le carte della sentenza di condanna in Cassazione per Alberto Stasi: è certo che la ragazza aprì a qualcuno che conosceva, in pigiama, e appena gli voltò le spalle ricevette il primo colpo quasi mortale dietro la nuca. Il resto è fantasia. Con una ragazza moribonda non occorrono ore per infierire in quel modo.

9) Qualcuno fa osservare: ma vi rendete conto della ferocia usata? Sì, e questo è il motivo principale che inchioda la tipologia del delitto tra quelli di prossimità ed esclude che si tratti del venditore di aspirapolveri di passaggio.

10) “Però tutti vedono, in maniera chiarissima, l’incongruenza tra il racconto di Stasi ed i fatti!”. Per forza: perché, com’è scritto nella sentenza di condanna, il Condannato descrisse la scena che aveva lasciato, con una Chiara che aveva ancora il volto non sporco di sangue. Solo nelle ore successive, la poverina morì, continuando a perdere sangue e continuando a scivolare lungo le scale della cantinella.

11) Se poi passiamo all’esame astrologico, la vera Cassazione, questo ci dice che il colpevole certissimo si chiama Alberto Stasi e che Andrea Sempio in questa faccenda non c’entra proprio in alcun modo: non è soltanto innocente, è estraneo!

12) “Tuttavia furono commessi diversi errori nelle indagini!”. D’accordo, ma vogliamo anche dire che tali errori furono, quasi tutti, a favore del Condannato? C’erano delle impronte insanguinate sul pigiama della vittima e furono rese inutili rovesciando il corpo della stessa. Alberto Stasi disse la frottola di avere scavalcato un muro di due metri e nessuno tra gl’inquirenti tentò di verificare se ciò fosse vero. Il cestino del computer di Alberto Stasi fu svuotato per sbaglio dai carabinieri: ma a chi giovò quello svuotamento? La bicicletta nera mai dichiarata dal Condannato, fu deliberatamente non sequestrata e potremmo continuare…

13) E le gemelle Cappa? Cosa c’entrano le gemelle Cappa? Astrologicamente parlando, come ho già scritto, le cugine della povera Chiara Poggi c’entrano come il cavolo a merenda in questo orribile delitto.

14) Un altro presunto asso nella manica della Procura sarebbe la criminogenesi (l’analisi del movente) da parte del R.A.C. (Reparto Analisi Criminologiche) dei Carabinieri, che supporta l'attività dei R.I.S. (Reparto Investigazioni Scientifiche) in Italia che starebbe preparando un profilo criminogeno perfettamente calzante per l’Indagato, ma che, come hanno spiegato eminenti psichiatri e psicologi forensi, come Massimo Picozzi, in tribunale peserà come un due di bastoni dato che lo stesso è stato costruito partendo da una persona nota e quindi viziando, in partenza, il profilo stesso che in alcuna parte del mondo viene accettato come possibile prova.

15) Tra i molti annunci che hanno caratterizzato questo dramma andato in scena in TV, molto prima che in Tribunale, c’è anche il capitolo del presunto ritrovamento del kit completo, troppo completo, di martello, forbici, coltello, attizzatoio e borsone ritirati (non cercati) dalle forze dell’ordine in una avvincente diretta televisiva davanti alla casa della nonna delle gemelle Cappa e che, ovviamente, non porteranno ad alcunché perché non vi sono prove che tali pezzi non siano stati acquistati su Amazon e messi lì da Pinotto & C.

16) La famosa “prova 33” a mio parere è un altro colossale boomerang in questa indagine dato che le minuzie non potranno mai lievitare da 7-8 (secondo i consulenti di Sempio e della famiglia Poggi) a 15 (secondo i consulenti della controparte). Qui, comunque, dobbiamo registrare opinioni diverse al riguardo: Roberta Bruzzone, ieri sera, intervistata da “Quarto Grado”, ha dichiarato che a suo parere la Procura “si tiene in mano” la stessa per avere qualcosa in direzione del tentativo che farà, in tribunale, di chiedere il rinvio a giudizio dell’Indagato. Mi sembra una tesi credibile ed intelligente, ma ce ne potrebbe essere una seconda: si tratta di uno degli annunci più roboanti della Procura, “strillati” in un quasi unico coro dall’intera stampa nazionale e, se fosse caduta anche la stessa nell’attuale incidente probatorio, su che altro avrebbero potuto continuare questo importante pezzo di teatro?

17) Il giorno 5 dicembre 2025, ieri, finalmente e dopo molte resistenze da parte del comune di nascita, sono riuscito ad ottenere i dati precisi anagrafici di Antonio De Rensis: se li avessi avuti prima, avrei capito ancora meglio perché l’esito di questi incidenti probatori sarebbe stato tutto favorevole a Sempio, come ho annunciato più volte nelle ultime settimane. Forse in futuro pubblicherò detti dati ed una mia analisi astrologica degli stessi.

18) Per finire, resta aperta, sempre, la questione di Lee Harvey Oswald nell’omicidio di John Kennedy. Ma quella è un’altra storia.

 

  


 Aggiornamento del 9/12/2025


La Cassazione ha già deciso, anche a luglio scorso, che, in un processo penale, le prove di DNA non replicate, non possono neanche essere presentate come indizi.

 

Ieri pomeriggio, a “Ignoto X”, l’avvocato Liborio Cataliotti, difensore di Andrea Sempio, rispondendo ad una domanda del giornalista Pino Rinaldi:

Minuto “-56,07” di questo video: https://www.la7.it/ignoto-x/rivedila7/ignoto-x-dentro-e-oltre-le-storie-di-cronaca-08-12-2025-624019

 

“No, non sono sceso in campo, non ho intenzione di farlo. Le dico però, a titolo di premessa, che mi sento in dovere di rispondere alle prime due domande in pochissimi secondi e mi avete detto, quasi rimproverato, che io avessi preannunciato un interrogatorio di Andrea Sempio, dove ciò non è vero: il codice di procedura penale ci conferisce il vantaggio, ed è un vantaggio che viene conferito a tutti gli indagati, di poter chiedere il proprio interrogatorio solo dopo la discovery, cioè dopo la scoperta delle prove e io questo ho sempre detto. Non escludiamo che una volta che ci sia stata la discovery, possiamo chiedere l’interrogatorio di Andrea Sempio. Secondo tema: avete detto che io ho squalificato, diciamo, comunque, ho definito come 0,0 il valore della perizia della dottoressa Albani: mi riferisco, evidentemente, non al valore scientifico di ciò che ha scritto che anzi mi sembra meritorio e totalmente in linea con ciò che hanno scritto i nostri periti, cioè i periti di cui io e l’avvocato Taccia ci siamo dotati e cioè la dottoressa Marina Baldi ed il dottor Armando Palmegiani. È dal punto di vista giuridico che ritengo valga zero, ma non lo dico io: ho usato enfasi e teatralità facendo zero (con le dita, N.d.R.) perché sapevo che avrebbe bucato, ma per rappresentare un ragionamento giuridico partorito dalla Suprema Corte di Cassazione che da ultimo nel luglio del 2025 ha detto che laddove ci si trovi di fronte ad una verifica genetica del DNA, in un processo penale, e manchino le repliche secondo i protocolli scientifici, la comparazione ha meno del valore di una prova: non ha neanche – addirittura - valore indiziario.

Lo dice la Cassazione. Ecco perché io mi ero permesso già prima che uscissero gli esiti della perizia Albani di sensibilizzare mediaticamente l’opinione pubblica, gli addetti ai lavori, e i diretti interessati esattamente su questo tema, perché confidavo che si esprimesse (la Albani, N.d.R.) sul lavoro fatto dal professor De Stefano, che esplicitasse che quel protocollo che impone “le più repliche” non era stato rispettato e ora posso bellamente sbandierare questo orientamento della Cassazione del quale mi sento fortissimo perché è questione di diritto.

Sulla partita che evidentemente c’è fra la Difesa del procuratore Venditti e la procura di Pavia, mi esprimo nel merito e non gettando ombre anche perché non è – non so se avete percepito e non lo dico per darmi dei meriti – ma non è proprio nel mio stile: a me piace parlare delle questioni di diritto. Giuridicamente io ritenevo infondata la questione dell’incompetenza per territorio che era stata prospettata da più addetti ai lavori più o meno coinvolti nel processo. Non ho sollevato l’eccezione miratamente, dopo essermi confrontato col mio collegio difensivo e, evidentemente, avevo ragione se è vero, come è vero, che la GIP Garlaschelli sembra che le mie parole le avesse sentite perché le trovo esattamente riprodotte nella sua ordinanza.

Del resto non dico – quanto al giudicato – invece, ciò che dice il collega Aiello, che è un grandissimo avvocato, e può invece diventare materia di seria discussione nel processo di Andrea Sempio perché,  fintanto che venga ricercato un potenziale concorrente rispetto a quello che è stato ritenuto l’autore con sentenza passata in giudicato dell’omicidio Chiara Poggi, “nulla quaestio”, “nessun problema”, dicevano i latini, cioè nulla dopo che quantomeno una istanza di revisione (a me risultano due perché alla Procura Generale due volte sono stati trasmessi gli atti da parte della difesa Stasi per rifare il processo) … orbene, dopo che quelle prove non hanno indotto la riapertura, cioè la revisione del processo Stasi, aprirono un’indagine parallela per perseguire quello stesso risultato. È molto, ma molto discutibile, che sia legittimo e questo diventerà certamente il terreno di confronto, ma in aula e con toni pacati…”.

  

N.d.R.: Per chi, come noi, segue da spettatore molto interessato, soprattutto in senso culturale, questo confronto, ci sembrano parole di grande cultura, all’interno del Diritto, e lontane mille miglia dalle faccette maliziose e/o sorridenti-sarcastiche di altri legali coinvolti in questa vicenda…

Vi è anche da osservare, a nostro avviso, che il problema dell’interrogatorio di Andrea Sempio da effettuarsi solo dopo la discovery di “tutte le carte che la stessa ha in mano”, da parte della Procura, sembra essere assolutamente legittimo e importantissimo, a valle di molti mesi basati su frasi del tipo “Vedrete cosa ha in serbo la Procura… Ne vedremo delle belle…”.

Vediamole. 




Aggiornamento del 10/12/2025

Ho reso disponibile a tutti (gratuitamente) il file MP3 con la lettura completa della Sentenza di Condanna, da parte dell’Alta Corte di Cassazione, di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi.

Il file si può scaricare qui:

 https://www.cirodiscepolo.it/download/sentenza_condanna_stasi.mp3

 Si tratta di un file di circa 700 MB e pari a 8 ore e 25 minuti di registrazione letto con la mia voce (AI), che si può salvare sui propri supporti magnetici.

La (mia) voce è clonata dalla AI. La qualità è eccellente, tuttavia segnalo che la stessa sbaglia diversi accenti e anche alcune date e varia, spesso, di volume.

 Esiste anche la versione YouTube dello stesso file, qui:

 https://www.youtube.com/watch?v=ya_Hi6IrZ0Q

I have made the MP3 file available to everyone (free of charge) with the complete reading of the High Court of Cassation’s verdict convicting Alberto Stasi of the murder of Chiara Poggi.

The file can be downloaded here:

 https://www.cirodiscepolo.it/download/sentenza_condanna_stasi.mp3

 It's a file of approximately 700 MB, equivalent to 8 hours and 25 minutes of recording, read with my own voice (AI). You can save it to your own storage media.

My voice is cloned from the AI. The quality is excellent, however, I should point out that it misspells several accents and even some dates, and often varies in volume.

 A YouTube version of the same file is also available here:

 https://www.youtube.com/watch?v=ya_Hi6IrZ0Q

 

 



Aggiornamento dell'11/12/2025

Liliana Resinovich, un ritratto astrologico di Ciro Discepolo.

https://youtu.be/LJxXu31UnqA




Aggiornamento del 12/12/2025

Liliana Resinovich, un ritratto astrologico di Ciro Discepolo.



Liliana Resinovich, un ritratto astrologico di Ciro Discepolo. 

Liliana Resinovich era nata a Trieste il 26 aprile 1958, alle 12.10, come da estratto integrale dell’atto di nascita richiesto e ricevuto direttamente da chi scrive.

Quando un orario di nascita è così secco, preciso, dettagliato, è quasi inutile dubitare dell’autenticità dello stesso.

Liliana, pertanto, era una Toro con Ascendente e Luna in Leone, ma era soprattutto una Sagittario/Capricorno in quanto il suo Sole radix era quasi perfettamente congiunto al Medio Cielo.

Le sue due dominanti erano Urano ed il Sole, con sottodominante Nettuno. 

Nonostante l’opposizione stretta Nettuno-Sole escludo del tutto propositi suicidi in lei che, invece, proprio per i valori Toro, soprattutto, amava la vita.

Quello che chiamo il “segno intercettato”, ovvero il massimo indicatore di libido, di direzione dell’energia, era, come ho già detto, doppio: Sagittario e Capricorno, ma certamente più Sagittario per il grosso apporto di valori Leone (Ascendente, Luna e Urano alla nascita).

Infatti amava viaggiare, esplorare, spostarsi continuamente e, oggettivamente, lo fece per molti anni, seppure per motivi economici dovette scegliere, soprattutto, di farlo più in direzione dei viaggi brevi (auto, treni, bicicletta, …) che lunghi e con voli intercontinentali. 

Questa prima doppia conferma che ci viene dagli astri e da elementi oggettivi della sua biografia anche ricostruita dagl’inquirenti, ci fa comprendere un dato fondamentale: il suo Io era proiettato verso l’esterno, il lontano, l’esplorazione e la vita e non lo potremmo mai confondere con la parte depressa del segno del Toro che a volte caratterizza i nati del segno quando vi siano oggettive difficoltà economiche o minacce alla propria sicurezza economica (vedi l’attuale situazione di Vittorio Sgarbi a cui ho dedicato recentemente un mio video YouTube).

Non solo. Anche la Venere in Pesci, seppure lesa, ci informa dell’esistenza di una marcata sensualità nel senso completo del termine: godere dell’aria buona, del buon cibo e di tutte le cose belle che la vita può darti.

Nulla, e sottolineo ‘nulla’, in questo cielo, ci parla di suicidio!

Mentre non vi possono essere dubbi sul settore di nascita che la penalizzava molto: il marito, letto attraverso il doppio identificatore delle Case settima e quinta dove, non a caso, troviamo Marte e Saturno.

Se dovessi impegnarmi nuovamente, in futuro, nella direzione di faticosissime ricerche statistiche, forse potrei scegliere quella di andare a contare quante persone uccise avevano, alla nascita, Marte nella settima Casa.

Ma anche Saturno in quinta non è tanto da meno: ci parla di insoddisfazione all’interno del rapporto di coppia, di frustrazioni dovute alla mancata maternità e di un marito pesante (chi scrive ha scoperto da decenni che il marito si legge sia in quinta che in settima Casa).

Dunque, cercare di forzare i simboli, gli archetipi, i mitologemi, per tentare di dimostrare che con Marte in settima Casa sia statisticamente più possibile morire suicidi che uccisi, è come dire che un Cancro con il Sole in quarta Casa fa l’esploratore per lavoro.  

Un altro tratto importante di questo insieme astrologico/psicologico è rappresentato dalla direzione indipendentista ed auto-affermativa dell’Io, al tempo stesso: la dominante Urano ed i forti valori Leone. 

Sicuramente Liliana reagiva chiudendosi in sé stessa quando veniva aggredita, anche solo verbalmente, dal marito (la già citata opposizione Sole-Nettuno), ma la direzione principale della sua energia era chiarissima: vivere.

Una forte ipoteca, però, sulle sue possibilità di vita era rappresentata, per l’appunto, dalla opposizione quasi perfetta tra Marte, nella settima Casa (il marito) e Plutone in prima. 

La Venere in ottava Casa è un altro importante tassello in questo mosaico e ci dice, appunto, che la sua vita, ma soprattutto la sua morte, avrebbero avuto una grande eco a livello economico.

Vi suggerisce qualcosa?

Ciro Discepolo, Milano 11 dicembre 2025.

Nota: molte altre pagine le ho scritte e dedicate a Liliana Resinovich ed ai fatti orribili che portarono alla sua morte e ho pubblicato il tutto in un ampio capitolo del mio libro “Delitti&Delitti II”, edizioni Ricerca ’90, Milano, 2024, 442 pagine.






Aggiornamento del 13/12/2025


 Chi è davvero l’avvocato Gallo? Chiedetelo a Callo, con la C…

Cronache semiserie di una puntata di Quarto Grado che sembra diretta da Woody Allen.

Altra puntata di “Quarto Grado” da non perdere, quella intitolata “Luci e ombre”, trasmessa ieri sera, 12 dicembre 2025, su Rete 4.
Certamente sono di parte, dato che ne apprezzo sia la ricchezza sul piano delle notizie sia l’abbondanza di elementi tecnici e scientifici proposti, senza contare il lato che gratifica il cinefilo che è in me. Se poi ci aggiungiamo anche la quota di cabaret compresa nel pacchetto, beh, allora preferisco decisamente vedermi tante puntate di “Quarto Grado”, seppure – lo confesso – sia dura rinunciare alla periodica intervista al giudice Stefano Vitelli che, in altri spazi televisivi, ci spiega quasi ogni settimana perché fu giusto assolvere Alberto Stasi in Corte d’Assise.

Ma dove lo trovate un altro contenitore così polifonicamente variegato?
Tanto variegato che si assiste, con grande goduria (almeno da parte mia), persino all’inizio di duelli in stile O.K. Corral.
O a estemporanee dichiarazioni di opinionisti follower di telefonia (Wind in particolare) che danno dello scemo sia a genetisti di fama acclarata sia a ingegneri che insegnano informatica, e non certo sull’argomento “coltivazione delle zucchine”, ma nei loro specifici settori di competenza.

E poi parliamo di un contenitore culturale quanto mai ricco, in cui molti personaggi diventano persone e viceversa: sentiamo parlare di “Innominati”, di manzoniana memoria, o di vedovi inconsolabili le cui storie si intrecciano con quelle di pizzaioli con problemi (forse) di senescenza, o di preparatori anatomici “very social”.

Soprattutto: come si fa a dire che si tratti di una trasmissione di parte?
Io credo che chi la dirige dovrà prendere presto provvedimenti e forse installerà, all’ingresso dello studio di registrazione, un metal detector per evitare che ci siano anche lì “fatti di sangue”, oltre a quelli commentati in diretta per la cronaca nazionale.

Però fatemi dire che io sono diventato un fan dell’avvocato Gallo e spero proprio che non ce lo tolgano, perché per me è al top della trasmissione!
Vi dirò perché, ma prima lasciatemi ricordare una scena – a mio parere straordinaria – del film di Woody Allen “Il dittatore dello stato libero di Bananas”, dove l’avvocato (interpretato dallo stesso Allen) interroga un testimone e, in un gioco di esilarante regia, si scambia continuamente di ruolo con lui.
Domanda: “Ha mai fatto l’amore con una donna con una grossa taglia di seno?”.
Segue immediato scambio di posto con il testimone (sempre Allen) che risponde: “Non saprei, credo di no…”.
E l’attore-regista, tornato altrettanto velocemente al ruolo di avvocato in stile Perry Mason: “Bene. Non ho altre domande, Vostro Onore…”.

Ecco, il primo motivo per cui sono diventato un fan sfegatato dell’avvocato Gallo sta nel fatto che egli, molto furbescamente, sta depistando tutti e ancora non ha fatto capire se è un testimone, un legale (di chi?), un accusatore o un passante introdottosi furtivamente in trasmissione, come quel fantastico personaggio di Joseph Conrad, “Il coinquilino segreto”.
Mi sta letteralmente facendo sballare e credo che nessuno, insieme a me, abbia ancora capito dove voglia arrivare.

Personalmente ci ho messo ore per comprendere – dopo essermi sforzato parecchio – da cosa derivasse lo straordinario interesse che egli suscita in me; per individuare, insomma, il motivo dell’enorme fascino nascosto che esercita sulla mia persona.
Da cinefilo e amante dell’immarcescibile film “Mio cugino Vincenzo”, finalmente mi sono ricordato!

Vincenzo, Vinny Gambini (Joe Pesci), nel film dove recita anche una splendida Marisa Tomei, giustamente premiata con l’Oscar nel 1993, è davvero un “diabolico penalista” che vincerà la causa, salvando il cuginetto e un amico dalla “sedia”.
Si è appena laureato, con molto ritardo, e deve soprattutto contrastare l’ostilità di un severissimo magistrato, il giudice Haller, che continua a chiedergli referenze sulla laurea presso l’ateneo di New York.

Allora, nelle scene finali, il seriosissimo giudice dice a Vinny Gambini che ha telefonato all’Università di New York per chiedere al giudice Gallo notizie su di lui, ma che gli hanno risposto che “non esiste alcun giudice Gallo”.
E Joe Pesci, con la sua proverbiale faccia tosta, gli fa capire che ha capito male il nome, giocando sull’equivoco fonetico: “Callo, Callo, non Gallo!”.
Ed ecco dov’era finito l’uomo di legge Gallo!

Non mi perderò le prossime puntate. Assolutamente. 

Liliana Resinovich era nata a Trieste il 26 aprile 1958, alle 12.10, come da estratto integrale dell’atto di nascita richiesto e ricevuto direttamente da chi scrive.

Quando un orario di nascita è così secco, preciso, dettagliato, è quasi inutile dubitare dell’autenticità dello stesso.

Liliana, pertanto, era una Toro con Ascendente e Luna in Leone, ma era soprattutto una Sagittario/Capricorno in quanto il suo Sole radix era quasi perfettamente congiunto al Medio Cielo.

Le sue due dominanti erano Urano ed il Sole, con sottodominante Nettuno.

Nonostante l’opposizione stretta Nettuno-Sole escludo del tutto propositi suicidi in lei che, invece, proprio per i valori Toro, soprattutto, amava la vita.

Quello che chiamo il “segno intercettato”, ovvero il massimo indicatore di libido, di direzione dell’energia, era, come ho già detto, doppio: Sagittario e Capricorno, ma certamente più Sagittario per il grosso apporto di valori Leone (Ascendente, Luna e Urano alla nascita).

Infatti amava viaggiare, esplorare, spostarsi continuamente e, oggettivamente, lo fece per molti anni, seppure per motivi economici dovette scegliere, soprattutto, di farlo più in direzione dei viaggi brevi (auto, treni, bicicletta, …) che lunghi e con voli intercontinentali.

Questa prima doppia conferma che ci viene dagli astri e da elementi oggettivi della sua biografia anche ricostruita dagl’inquirenti, ci fa comprendere un dato fondamentale: il suo Io era proiettato verso l’esterno, il lontano, l’esplorazione e la vita e non lo potremmo mai confondere con la parte depressa del segno del Toro che a volte caratterizza i nati del segno quando vi siano oggettive difficoltà economiche o minacce alla propria sicurezza economica (vedi l’attuale situazione di Vittorio Sgarbi a cui ho dedicato recentemente un mio video YouTube).

Non solo. Anche la Venere in Pesci, seppure lesa, ci informa dell’esistenza di una marcata sensualità nel senso completo del termine: godere dell’aria buona, del buon cibo e di tutte le cose belle che la vita può darti.

Nulla, e sottolineo ‘nulla’, in questo cielo, ci parla di suicidio!

Mentre non vi possono essere dubbi sul settore di nascita che la penalizzava molto: il marito, letto attraverso il doppio identificatore delle Case settima e quinta dove, non a caso, troviamo Marte e Saturno.

Se dovessi impegnarmi nuovamente, in futuro, nella direzione di faticosissime ricerche statistiche, forse potrei scegliere quella di andare a contare quante persone uccise avevano, alla nascita, Marte nella settima Casa.

Ma anche Saturno in quinta non è tanto da meno: ci parla di insoddisfazione all’interno del rapporto di coppia, di frustrazioni dovute alla mancata maternità e di un marito pesante (chi scrive ha scoperto da decenni che il marito si legge sia in quinta che in settima Casa).

Dunque, cercare di forzare i simboli, gli archetipi, i mitologemi, per tentare di dimostrare che con Marte in settima Casa sia statisticamente più possibile morire suicidi che uccisi, è come dire che un Cancro con il Sole in quarta Casa fa l’esploratore per lavoro.  

Un altro tratto importante di questo insieme astrologico/psicologico è rappresentato dalla direzione indipendentista ed auto-affermativa dell’Io, al tempo stesso: la dominante Urano ed i forti valori Leone.

Sicuramente Liliana reagiva chiudendosi in sé stessa quando veniva aggredita, anche solo verbalmente, dal marito (la già citata opposizione Sole-Nettuno), ma la direzione principale della sua energia era chiarissima: vivere.

Una forte ipoteca, però, sulle sue possibilità di vita era rappresentata, per l’appunto, dalla opposizione quasi perfetta tra Marte, nella settima Casa (il marito) e Plutone in prima.

La Venere in ottava Casa è un altro importante tassello in questo mosaico e ci dice, appunto, che la sua vita, ma soprattutto la sua morte, avrebbero avuto una grande eco a livello economico.

Vi suggerisce qualcosa?

 

 Ciro Discepolo, Milano 11 dicembre 2025.

 

Nota: molte altre pagine le ho scritte e dedicate a Liliana Resinovich ed ai fatti orribili che portarono alla sua morte e ho pubblicato il tutto in un ampio capitolo del mio libro “Delitti&Delitti II”, edizioni Ricerca ’90, Milano, 2024, 442 pagine.





Peter Sutcliffe, lo Squartatore dello Yorkshire.

Un ritratto astrologico di Ciro Discepolo.

A mio parere, molto interessante lo studio di Peter Sutcliffe, il serial killer inglese denominato “Lo squartatore dello Yorkshire”, che uccise molte donne in Inghilterra tra gli anni ’70 e ’80. Fu arrestato, ricordiamo, il 2 gennaio del 1981 nella zona di Bradford. Lui era nato a Bingley, nel Regno Unito, nel nord dell’Inghilterra, il 2 giugno del 1946 alle 20:30.

Ritengo che il suo tema natale sia interessantissimo da studiare secondo i paradigmi della mia scuola, anche se, naturalmente, ciascuno è padrone di esaminare questo cielo da qualunque prospettiva diversa. Però io le ho studiate, le altre prospettive diverse, e prima di giungere alla formulazione di quei paradigmi che poi mi hanno guidato in 55 anni di studio dell’astrologia, con altri paradigmi non riuscivo a trovare la quadra, come si suol dire, per capire un soggetto.

Qui, secondo me, ci sono alcuni elementi interessantissimi e ricollegabili alle regole della mia scuola, che ci permettono di individuare questo soggetto che apparentemente non avrebbe nulla di mostruoso nel suo cielo natale, trattandosi di un Gemelli con Ascendente in Sagittario, con la Luna in Cancro e con il Sole in settima Casa. Quest’ultimo ci parla molto di valori Bilancia, che la maggior parte delle persone confonde con una predisposizione a essere cordiali, amorevoli, amabili con il prossimo.

Invece, applicando la regola dei segni compensati, è possibile capire subito che molto più della metà delle Bilance si comporta come persone esageratamente aggressive o addirittura violente, come in questo caso. Due, anzi tre o quattro, elementi ci spiegano assai esaustivamente quello che faceva questo serial killer, che poi infieriva anche sui cadaveri delle vittime.

Quando fu arrestato, voleva far credere che tutto ciò gli veniva da un messaggio ricevuto direttamente da Dio, per “ripulire l’umanità dalla piaga della prostituzione”, perché in effetti la maggior parte delle sue vittime furono prostitute. Ma non tutte: uccise anche ragazze giovanissime che non erano affatto prostitute. Quindi questo fu un tentativo, un escamotage, da parte sua, per evitarsi pene carcerarie molto pesanti. Alla fine ebbe l’ergastolo, che, se lo paragoniamo agli oltre 950 anni di carcere che il suo collega americano Jeffrey Dahmer si beccò per i 17 omicidi commessi, beh, allora osserviamo che l’ergastolo in un paese come la Gran Bretagna, negli anni ’80 e ’90, non significava trascorrere tutta la vita in carcere. Tuttavia, lui poi morì in carcere, non molto anziano.

Dicevo: tre punti, anzi quattro. Il primo è la dominante Nettuno. La dominante ci dice moltissimo di un cielo natale. Qui Nettuno è stretto al Medio Cielo, al semi-quadrato di Marte, e già entriamo in due paradigmi specifici della mia scuola.

Intanto, io leggo e utilizzo moltissimo anche i cosiddetti aspetti minori. Il semi-quadrato, per me, è esattamente uguale ad un quadrato o ad un sesqui-quadrato. Seconda cosa: le orbite, nel caso degli aspetti considerati dal sottoscritto, in particolare dei semi-quadrati e dei sesqui-quadrati, sono strettissime, il che vuol dire che l’aspetto, dal mio osservatorio, è dieci volte più potente di un aspetto largo.

Quindi il semi-quadrato tra Marte e Nettuno, con Nettuno dominante al Medio Cielo, si traduce – nella lettura dei miei libri – come uno stato di coscienza alterato. Naturalmente, lo stato di coscienza alterato non legittima minimamente quello che lui fece, né a mio parere potrebbe essere usato in tribunale per ottenere una pena inferiore, perché rappresenta un indirizzo che può esprimersi anche in altri ambiti: nel tifo calcistico, trasformando un tifoso in un ultras; oppure in un sacerdote motivato da una fede esagerata, al limite del bigottismo. Quindi non necessariamente deve sfociare nella furia omicida di un serial killer. In questo caso prese questa direzione, ma non fu l’unico elemento a spiegarci il tutto.

Un altro elemento importantissimo è costituito da quel capitolo, a mio parere fondamentale dell’astrologia, se la si vuole leggere in maniera colta e verificata dopo decenni di studio profondo: quello dei segni intercettati, che sono una delle mie “creature”.

Nello studio della dominante, quando in cielo, come in questo caso, ci troviamo ben cinque astri – di cui tre cosiddetti “malefici” secondo la Tradizione – nell’ottava casa, vuol dire che il soggetto è fortissimamente Scorpione/Plutoniano. Potrebbe anche essere che, siccome stiamo parlando di un orario tondo (le 20:30), egli sia nato 4 o 5 minuti prima e abbia l’Ascendente all’ultimo grado dello Scorpione, il che accentuerebbe ancora di più tutto ciò che sto dicendo.

Ma torniamo ai cinque valori in ottava Casa: dunque, lui era fortemente Scorpione o Plutoniano, come vogliamo dire.

Ancora una volta, come per altri serial killer di cui ho studiato e pubblicato i ritratti astrologici, siamo di fronte al binomio Eros e Morte, che caratterizza numerosi assassini seriali.

Ricordiamo che il suo lavoro era quello del camionista, e che prima di diventarlo, per un certo tempo, fece il becchino. I suoi colleghi ricordano che spesso si soffermava per molti minuti a guardare i cadaveri nelle tombe prima di chiuderle, quindi c’era una sorta di attrazione verso la morte.

Altro elemento importantissimo corrisponde alla regola 34 delle mie 34 regole, che spiegano come bisognerebbe leggere e pianificare una Rivoluzione Solare Mirata o una Rivoluzione Lunare Mirata. La regola 34 stabilisce che non bisogna mai mettere Marte e Saturno nella stessa Casa, a meno che non si tratti della terza o della nona, dove ciò è possibile.

Questo è un caso evidente di come io sia poi giunto, nella mia pratica di studi astrologici, a modificare perfino l’interpretazione di un tema natale grazie all’esperienza maturata sulle Rivoluzioni Solari e Lunari. In altre parole, ho capito dopo decenni di studio che la copresenza di Marte e Saturno nella stessa Casa è dannosissima, non solo nelle Rivoluzioni Solari e Lunari, ma anche nel tema natale. Essa stabilisce un fuoco di eccessi di valori soprattutto negativi in quella Casa.

Siccome stiamo parlando dell’ottava Casa, la morte, in questo soggetto, ebbe un peso enorme relativamente allo stellium citato e alla copresenza di Marte e di Saturno.

Leggiamo anche un altro elemento distintivo del mio modo di interpretare un tema natale: quando ci sono aspetti quasi a 0°, come in questo caso tra la Luna e Saturno (proprio 0°), abbiamo un Saturnino di quelli tristi, cupi, mentalmente indirizzati – e, trovandosi tutto nell’ottava Casa, in direzione della morte ma anche del sesso.

Poi notiamo anche un stellium in settima Casa con una congiunzione stretta tra Sole e Mercurio in Gemelli, che ci dice invece che egli era molto intelligente. Lo dimostra il fatto che la fece franca per moltissimo tempo e addirittura sfidò la polizia mandando loro scritti autografi e una cassetta con la registrazione della propria voce.

Non ci meravigliamo più di tanto, dunque, quando si parla di errori giudiziari o presunti tali nel nostro Paese, considerando che anche nella civilissima Inghilterra si sono commessi errori mille volte più gravi di quelli dei nostri inquirenti.

Un ultimo flash riguarda il timing del suo arresto, avvenuto il 2 gennaio 1981: la Rivoluzione Solare precedente, del 2 giugno 1980, è da manuale. In quella Rivoluzione troviamo ben quattro astri in settima Casa, tra cui Marte e Saturno – appena citati – quindi una disgrazia di proporzioni enormi legata alla legge, per lui. La copresenza di Marte, Saturno e Plutone fece sì che lo beccarono, e perfino Giove, nella sua funzione bistabile, diede una mano a farlo arrestare.

La Rivoluzione Lunare non è meno didascalica: quella eretta per il 23 dicembre 1980, quindi pochi giorni prima dell’arresto, mostra un Ascendente nella prima Casa (grave violazione delle 34 regole), un Marte nella prima Casa (idem), un Sole in dodicesima Casa (idem), e uno stellium di Sole, Mercurio e Nettuno sempre in dodicesima Casa. I quattro astri – Marte, Sole, Mercurio e Nettuno – tra la prima e la dodicesima Casa rendono il quadro chiarissimo.





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For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:

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Ciro Discepolo

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Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

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domenica 9 novembre 2025

La congiunzione Saturno-Nettuno in Ariete

 



Dal mio blog in inglese di MyAstral.org, rispondendo alla domanda di un Lettore relativa alla congiunzione di Saturno e Nettuno in Ariete.


Caro G.,
a mio parere la congiunzione Saturno-Nettuno, in Ariete, andrà ad amplificare, al tempo stesso, la parte peggiore e migliore dell’altro passaggio epocale determinato da Plutone in Acquario, sintetizzando al massimo, o tentando di sintetizzare al massimo, la prerogativa principale dell’undicesimo segno zodiacale che non è la “fratellanza universale”, ma l’egoismo allo stato puro.
Dopo decenni, quasi secoli, di indirizzo planetario secondo le linee guida del “politicamente corretto”, ci sarà una reazione quasi fisiologica, con anticorpi originali, contro una direzione che avrà avuto anche effetti positivi in molte realtà, ma che è diventata ormai il vessillo ipocrita di ogni volontà di immobilismo, sul modello gattopardesco del “fingere di cambiare affinché non muti alcunché”.
In altre parole, i prodromi o i germogli ci sono già tutti: credo che, soprattutto a livello scientifico, saranno possibili straordinarie scoperte per l’umanità, dal trapianto di organi di maiale nell’uomo (siamo solo all’inizio) alle interfacce wireless tra il cervello di malati immobilizzati e l’AI.
Tutto questo procederà a passi assai più veloci, a ritmi velocissimi, rispetto a quanto già sta avvenendo adesso, man mano che la scienza e la tecnologia diventeranno sempre più laiche e radicali.
Naturalmente, con ciò, non sto facendo il tifo per una weltanschauung assai orientata del mondo in tal senso, ma mi limito a leggere ciò che mi sembra del tutto evidente.
Ti faccio un esempio in particolare.
Solo pochi mesi fa scrivevo sui social che, a mio parere, le mille censure che stanno attualmente governando le AI, come linee guida, come confini etici, verranno spazzate via nel giro di pochi mesi.
Io avevo bisogno, per illustrare semplicemente un mio YouTube dedicato all’analisi astrologica della principessa Grace Kelly di Monaco, di una sua foto, ma mi imbattevo in centinaia di ritratti con diritti di copyright che mi avrebbero bloccato su YouTube, al momento della pubblicazione.
Allora chiedevo a diverse AI cui sono abbonato, di generarmi una “nuova foto” della meravigliosa principessa e loro: “No, tu vuoi violare le linee etiche e…”.
Allora cercavo di aggirare l’ostacolo: “Creami una foto realistica, in 4K e 16:9, con ottimi colori e luce radente e non forte, di una donna sui trentacinque anni, molto attraente, bionda e con occhi chiari, assai elegante, alla guida di un’Alpha Romeo 1600 rossa decappottabile, con una sciarpa azzurra di seta al collo tesa dal vento, che viaggia lungo una strada di collina a picco sul mare della Costa Azzurra e…”.
“No, non posso farlo: tu stai violando le linee guida e l’etica perché desideri che io crei una immagine di qualcosa di estremamente positivo e/o bello all’interno di alcuni criteri rigidi di bellezza, ricchezza…”.
Allora tentavo cambiando il prompt e sostituendo i trentacinque anni con i cinquanta e l’Alpha Romeo rossa fiammante con una Talbot grigia non decappottabile, ma neanche così…
Provavo anche aggravando in tutto la prima descrizione e stavo quasi per proporre una grossa cicatrice da rasoio sulla guancia destra della donna…
Niente, poi, nel giro di poche settimane, come avevo previsto, sono nate delle AI cinesi sul modello di Nano Banana e tu puoi chiedere loro di generarti foto anche della principessa in oggetto abbracciata, mettiamo, all’onorevole Rosi Bindi.
Cosa vuol dire ciò?
La caduta della morale e di tutti i valori etici?
A mio parere, assolutamente no!
Molti vorrebbero vietare la vendita dei coltelli, su Amazon, perché diversi bastardi travestiti da uomini li usano per commettere femminicidi.
Altri si indignano se vengono fotografati i bambini perché le foto potrebbero cadere nelle mani di pedofili.
Però, se si tratta di bambini del centro Africa utilizzati per la raccolta di fondi, allora queste remore cadono ipocritamente.
Insomma, personalmente andrei a festeggiare ogni sera se si riuscisse a trapiantare ogni organo di maiale, anche di quelli impossibili da battezzare, dentro un essere umano, se si salvassero tante vite.
Dunque, sottraendomi ad una possibile autocensura di tipo politico-religiosa, affermo che la combinazione tra la valanga “egoista” (o “essenziale e senza pregiudizi”) di Plutone in Acquario e l’altra quasi para-militare e selvaggia, del modello sergente delle truppe nordiste durante la guerra di Secessione, farà fare un balzo in avanti all’umanità di secoli, neanche immaginabile.
A costo zero? No, è impossibile. E il primo caduto assoluto sarà proprio la cultura Woke.
Ricordate quale fu una delle prime scelte di Margareth Thatcher, appena si insediò al governo di Sua Maestà la Regina?
Tolse la bottiglia di latte gratis e serale a molte famiglie indigenti.
Ma con quel danaro costruì tanti ospedali in più.
Dunque, come per ogni ciclo della storia, ci saranno conquiste e caduti, ma noi astrologi ci dovremmo sottrarre ad ogni tipo di lettura condizionata da posizioni personali di partenza, ideologiche o politiche, e cercare di leggere gli astri con il dovuto rispetto che si deve loro, considerando, soprattutto, che essi se ne fottono di noi e dei nostri giudizi.


Nota: Naturalmente ciò per stigmatizzare un lato prevalente del segno dell’Acquario e non per teorizzare che esso sia “cattivo” rispetto agli altri undici. Altrimenti dei lettori distratti potrebbero pensare che sia “migliore” il passaggio in Cancro, per esempio, come l’ultima volta, quando fece da terreno di coltura di un esagerato nazionalismo-patriottismo che ci portò sia alla prima che alla seconda guerra mondiale, passando per il disastroso trattato di Versailles (1919) in cui iniziò a svilupparsi “l’uovo del serpente”.

 

 



Aggiornamento del 13/11/2025

Annunci & Nebbie padane.

Quando le prove evaporano e restano solo gli annunci.

 

Riassunto parziale della situazione relativa all’inchiesta Garlasco 3:

A marzo 2025 Andrea Sempio viene nuovamente iscritto nel registro degl’indagati presso la Procura di Pavia: “Concorso in omicidio insieme ad Alberto Stasi e ad altri per l’omicidio di Chiara Poggi”.

L’annuncio: “Il più grande esperto mondiale di DNA ha effettuato un NUOVO test da cui è emerso che il DNA di Andrea Sempio era sotto le unghie della Vittima”.

La notizia vera: un noto esperto di DNA aveva letto, nuovamente, un test già letto in passato e su cui la Procura, gli esperti di parte civile e di Sempio, ma anche gli esperti di Alberto Stasi, avevano concordato che tale DNA, incompleto e in piccolissime quantità, non avrebbe potuto identificare un assassino.

La situazione al momento: sarebbe la prova regina per la quale si conoscerà l’esito il 18 dicembre 2025. Sono certo che nessun giudice potrà mai attribuire ad Andrea Sempio tale DNA o dire, in caso residuale, che tale DNA non sarebbe di origine “terza” (trasferimento da superficie terza).

 

Altro annuncio: L’impronta 33 è la prova schiacciante della mano insanguinata di Andrea Sempio sulla parete delle scale a fianco al cadavere della povera Chiara Poggi.

La notizia vera: una impronta, non insanguinata, è stata trovata, insieme a quella di Marco Poggi e ad altre, sulle scale di casa Poggi. I consulenti di Sempio e della famiglia Poggi sono certissimi che non possa essere attribuita a chicchessia, dato che la stessa avrebbe 7 minuzie dirimenti, contro le 15 annunciate dalla Procura.

La situazione al momento: la Difesa di Sempio non ha chiesto che la stessa fosse inserita nell’attuale incidente probatorio. Il generale Garofano insisteva in senso contrario e credo che anche io, al suo posto, avrei insistito in tal senso. La Procura non ha voluto inserire questa “prova” nell’incidente probatorio in corso: perché? Credo, in tutta evidenza, perché, se fosse stato cristallizzato, subito, che tale impronta non era assolutamente attribuibile ad Andrea Sempio, aggiungendosi ciò alla pressoché certa esclusione che l’Imputato sia anche collegabile al DNA in oggetto, l’insieme di dette due realtà avrebbe fatto cadere immediatamente il cosiddetto castello di prove a suo carico e l’indagine sarebbe stata chiusa in tempi rapidi.

Altro annuncio: verranno trovate le impronte ed il DNA di Sempio sulla spazzatura di quella mattina.

La notizia vera: è tutto falso.

La situazione al momento: dalle ultime risultanze (dell’altro ieri) e qui non si tratta più di un annuncio, ma di una acquisizione legale a tutti gli affetti, non vi sono impronte o DNA di Sempio nei resti della colazione della povera Chiara.

Altro annuncio: vi furono più persone sulla scena del delitto, tra cui, quasi certamente, anche una donna.

La notizia vera: non è ancora ufficiale, ma presto lo sarà, che i RIS di Cagliari escludono la presenza di un’altra persona oltre a quella dell’assassino sulla scena del delitto.

La situazione al momento: tutto il castello di “prove” intorno a Sempio si sta sgretolando.

Altro annuncio: il DNA di Andrea Sempio è stato trovato nella bocca di Chiara Poggi.

La notizia vera: no, si trattava del DNA di un altro cadavere nella camera mortuaria.

La situazione al momento: questo altro pilastro dell’accusa è caduto totalmente.

Altro annuncio: la professoressa Cattaneo ha stabilito che l’ora dell’omicidio è diversa da quella indicata nella condanna definitiva a Stasi.

La notizia vera: la professoressa Cattaneo non si è ancora espressa e anche se fosse confermata la tesi dell’attuale Accusa, ciò non potrebbe, da solo, collocare l’Imputato prima o dopo l’intervallo di tempo che tutti consociamo, sulla scena del delitto.

La situazione attuale: in tutta evidenza, se, come sono certo, le notizie che avremo il prossimo 18 dicembre, saranno tutte favorevoli ad Andrea Sempio, a quel punto, ritengo, la Procura dovrebbe prosciogliere immediatamente l’attuale indagato. Ciò vuol dire che la Procura ha “perso”? Non credo, dal momento che non ho mai creduto che il dottor Fabio Napoleone fosse davvero convinto della colpevolezza del giovane di Vigevano. All’inizio di tutto questo remake io pensavo che si trattasse di un tentativo gigantesco di dimostrare l’innocenza di Alberto Stasi, bypassando le decisioni del GIP che si opponeva alla revisione del suo processo. Oggi sono convinto, invece, che tutto questo putiferio mediatico sia servito solo a scoperchiare una presunta pentola di corruzione e relativa al “Sistema Pavia”. Come andranno le indagini per Clean 1, 2, 3...? Non lo so e neanche mi interessa tanto, in quanto appassionato alla vicenda di un innocente che si è visto distruggere la vita per un’accusa fantasiosa mossa da un colpevole.

E come andranno le cose per Alberto Stasi? Sicuramente ci sarà una revisione del processo in cui, con altissime probabilità, egli verrà assolto e indennizzato con molto denaro pubblico. Perché è innocente? Assolutamente no, ma se in TV viene riproposta tre volte al giorno, intorno alle ore dei pasti, la foto di lui che piange insieme alla madre, anch’ella piangente, questo è davvero troppo per gl’italiani.

Inoltre sappiamo che il partito dei complottisti potrebbe davvero vincere le elezioni politiche se si presentasse così.

Decine di opinionisti, giornalisti, avvocati, criminologi ed esperti in ogni campo, per molti mesi, molte ore al giorno, tutti i giorni, hanno fatto vivere il processo di revisione ad Alberto Stasi, anche se ufficialmente ciò non è avvenuto, e da questa gigantesca scatola di (s)montaggio è uscito il verdetto: Alberto Stasi è assolutamente innocente.

Invece Alberto Stasi è assolutamente colpevole, ma l’Italia tutta preferisce ragionare con la pancia.


Aggiornamento del 27/11/2025

Questioni di lingua.





Aggiornamento del 29/11/2025



Bravi.

E non solo i conduttori. Bravi tutti nella squadra di “Quarto Grado” che anche, e soprattutto, ieri sera (puntata del 28 novembre 2025) si è confermata una importante trasmissione di genere crime in Italia.
Soprattutto ieri sera quando l’intera stampa nazionale, quasi al cento per cento, titolava in fotocopia il verbo della Procura di Pavia e dava per spacciato Andrea Sempio.
Qui, invece, si è andati più a fondo, si è data voce a tanti esperti che la pensano in modo diametralmente opposto, a persone intelligenti e anche a persone diversamente intelligenti.
A Tutti, insomma, e i cori polifonici, soprattutto se “scordati”, sono sempre da preferire alle voci soliste.
È stata data nuovamente la possibilità al professore Francesco De Stefano di spiegare perché quel campione analizzato e subito fatto uscire segretamente o quasi dalle stanze della Procura non poteva neanche essere analizzato. Ma anche altri genetisti di grande valore come il dottor Giorgio Portera ed il generale Luciano Garofano, entrambi già ufficiali dei RIS, hanno stigmatizzato che attualmente la legge prevede almeno 27 aplotipi da analizzare per una attribuzione certa e che in passato ne prevedeva 17, ma su dodici presenti, solo 6 erano effettivamente disponibili e validi per dei match (ascoltate con attenzione le spiegazioni che questi scienziati hanno chiarito ieri sera: https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/quartogrado/puntata-del-28-novembre_F314087301001201
).
Hanno anche detto che in nessun caso tale test potrebbe identificare un soggetto, ma – semmai – solo un ramo familiare e hanno anche chiarito che non esiste alcuna prova che possa dirci in che data un DNA si è posato su di un oggetto né tantomeno se un DNA possa essere considerato da contatto diretto o indiretto.
Insomma tantissime e utili informazioni e tanta bella gente, compresi i rappresentanti del Gruppo Pinotto.
Il professore Massimo Picozzi ha anche spiegato, e stroncato sul nascere, il cavallo di battaglia del colpo di scena dei giorni dispari di questa settimana: la relazione degli psicologi del RIS che dimostrerà “scientificamente” il movente che avrebbe condotto Sempio all’omicidio della povera Chiara Poggi: questo tipo di consulenza, a livello mondiale, vale un po’ meno di zero perché la stessa viene condotta su di un soggetto che si conosce e cercando di far combaciare ogni sua frase o presunta azione all’interno di un perimetro teoricamente criminale.
In altre parole si potrebbe affiancare detta perizia a quella del Mago Otelma che giurerebbe di avere frugato tra i sogni dell’Indagato attualmente residente a Garlasco.
Poi c’è stato il pezzo forte dove qualcuno, per l’ennesima volta, ha gridato che non esistono filmati pedo-pornografici del computer di Alberto Stasi e una sentenza lo ha stabilito in modo tombale e con la formula: “il fatto non sussiste!”.
L’unico che avrebbe potuto smentirlo, l’ottimo ingegnere Paolo Reale, cugino di primo grado della Vittima e grande esperto forense di informatica, tanto per cambiare, quando ha tentato di parlare, è stato zittito da un esagitato che si ostinano a mandare in scena senza sedazione preventiva.
Allora vi darò io un piccolo contributo su questo aspetto dell’intera vicenda giudiziaria.

SENTENZA DI CASSAZIONE – ASSOLUZIONE DI ALBERTO STASI
Accusa di detenzione di materiale pedopornografico
Sentenza n. 10491 – Corte di Cassazione, Sez. III Penale
Decisione: 5 marzo 2014 – Deposito: 16 gennaio 2014
Presidente: Alfredo Teresi
Relatore: Cons. Vincenzo Pezzella

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1. Premessa
Il presente documento ricostruisce in modo sintetico e fedele i punti essenziali della sentenza con cui la Corte di Cassazione ha assolto definitivamente Alberto Stasi dall’accusa di detenzione di materiale pedopornografico, dichiarando che “il fatto non sussiste”.

La difesa non negò che sul computer di Stasi fossero stati rinvenuti anche frammenti di materiale pedopornografico; sostenne però che tali file fossero stati scaricati in modo inconsapevole. La Cassazione accolse integralmente questa impostazione.

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2. Frasi testuali dalla sentenza o dai passaggi rilevanti
Di seguito le espressioni riportate dalle fonti che citano letteralmente il contenuto della sentenza o dei suoi estratti:

– I file contestati erano «frammenti di file, incompleti e non coordinati tra loro, in quanto tali non visionabili».

– La detenzione penalmente rilevante, ai sensi dell’art. 600-quater c.p., richiede “file completi e già interamente scaricati e visionabili sul computer”, non “singoli frammenti illeggibili e inutilizzabili”.

– L’elemento soggettivo del reato richiede che l’imputato abbia “la volontà di detenere materiale pornografico realizzato utilizzando minori”. Tale volontà «non risulta provata nel caso di specie».

– La Corte osserva che il fatto che Stasi detenesse migliaia di file pornografici leciti «depone, peraltro, ancor più per la detenzione inconsapevole di quei frammenti» pedopornografici.

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3. La motivazione della Corte
La Cassazione ha ritenuto che:
• i frammenti pedopornografici trovati sul PC erano incompleti e non apribili;
• non vi era prova che Stasi li avesse scaricati volontariamente;
• non vi era prova che li avesse mai visualizzati;
• la presenza di tali frammenti era compatibile con download automatici;
• la detenzione pertanto non poteva considerarsi “consapevole”.

Di conseguenza, non era integrato il reato previsto dall’art. 600-quater c.p.

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4. Dispositivo della sentenza
La Corte di Cassazione ha pronunciato:

ASSOLUZIONE “PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”

e ha annullato senza rinvio la precedente condanna emessa in appello.

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5. Fonte principale del testo integrale
ArchivioPenale – voce:
“Pedopornografia – Cass. Sez. III, 5 marzo 2014 (16 gennaio 2014) – Stasi”
Con link diretto al file della sentenza.

Ulteriori fonti giornalistiche che riportano frasi testuali della motivazione:
• La Provincia Pavese (5 marzo 2014)
• ANSA (5 marzo 2014)
• La Stampa (17 gennaio 2014)
• SkyTG24 (16 gennaio 2014)

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6. Conclusione
La sentenza ha escluso che Alberto Stasi detenesse consapevolmente materiale pedopornografico e ha stabilito che la presenza sul suo computer di frammenti non apribili non configurava reato. La Suprema Corte ha così confermato l’assoluzione nel merito.


Mia sintesi relativamente a questo capitolo del giallo di Garlasco:
I file pedopornografici erano presenti e numerosi all’interno del computer di Alberto Stasi, insieme a migliaia di altri di natura pornografica e violenta, ma non si può dimostrare che egli li avesse scaricati consapevolmente.
Su detto specifico item concordo pienamente con il Gruppo Pinotto e suggerirei di investigare in direzione della pista della Wind.
Buon weekend a Tutti.




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Ciro Discepolo

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