domenica 31 agosto 2008

In gamba, Peter!


Qualche giorno fa l'ho sentito al telefono, un po' affaticato, avendo anche ben 87 anni!
Coraggio, Peter, ti vogliamo bene in tanti!
Buona serata a Tutti.
Ciro Discepolo
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sabato 30 agosto 2008

Un breve ritardo per Ricerca ’90

Il numero 76 di Ricerca ’90 verrà spedito con qualche settimana di ritardo, anziché il 1° settembre. Mi scuso con gli Abbonati e spero che gli articoli in esso contenuti siano di loro gradimento. Con questo numero scadono tutti gli abbonamenti 2008, tranne diversa indicazione riportata sulla etichetta dell’indirizzo apposta sulla pellicola trasparente di ogni copia del trimestrale. Domani scade anche il termine di presentazione dei lavori per il convegno di Budapest. Nel corso dello scorso mese ci sono stati piccoli disservizi al server della posta e alcune lettere non mi sono giunte. Pertanto prego tutti gli interessati di rimandarmi i loro studi per essere certo di non lasciare dei saggi fuori dai lavori del convegno. Appena sarò tecnicamente in grado di farlo pubblicherò il programma dettagliato dell’evento. Tengo comunque a ricordare che, nello spirito dei nostri incontri annuali (di solito due), lo scopo principale è quello di parlare tra colleghi e/o studiosi della materia. Pertanto, se anche vi fossero soltanto poche relazioni presentate, ne approfitteremmo (il solito gruppo di amici tenaci e interessati che potremmo ribattezzare “quella sporca dozzina”) per delle piacevolissime chiacchierate tecniche e non. Inoltre ci gusteremo le bellezze di una città davvero speciale.

Cara Giulia, che dire di quanto scrivi? Penso che l’antico adagio “Dove c’è gusto non c’è perdenza” sia il commento più giusto e ossequioso del tuo pensiero che si possa vergare.

Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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venerdì 29 agosto 2008

Nuovamente sulla sinastria


Cara Giulia,
come sai la ricerca è la mia vita e non penserò mai che qualcosa sia definitivamente accertata. Tuttavia penso anche che delle ipotesi di lavoro dovrebbero sempre essere validate da un campione statistico numericamente alto e studiato secondo le regole della statistica e non del buon senso. La tentazione, dopo avere letto diversi libri di astrologia esoterica, a mio avviso è quella di “giocare agl’incastri”: se io considero il punto virtuale distante 37,58 gradi dal Nodo lunare del figlio del mio partner e il quinto transplutoniano in sestile alla settima Casa della stessa persona…”. Siamo sempre, secondo me, al “Se io avessi un trolley, sarei un tram”. Ora tu sei studiosa seria e intelligente e non ti farò il torto di accomunarti a quei colleghi che si alzano una mattina e trovano una nuova regola in astrologia. Posso dirti che nell’algoritmo Discepolo/Miele sulla sinastria non esiste quanto tu dici. Personalmente credo che tutto abbia un peso, ma do decisamente la precedenza ai numeri interi e trascuro le cifre decimali, soprattutto quelle dopo la prima. Ciò non toglie che tu potresti smentirmi con una ricerca ampia e documentata e io mi auguro, per il bene dell’Astrologia, di essere smentito molte volte.
Tornando a quanto scrivevo ieri, basti vedere l’esempio della sinastria Freud-Jung, altissima (credo 40 punti), ma con i due Marte in cattivo aspetto reciproco alle due Lune: il loro primo incontro durò più di ventiquattro ore consecutive, ma in seguito ruppero violentemente.
Io credo, invece, che il mio rapporto con Daniela, la mia nuova compagna (con un punteggio di 29 punti), sia un esempio assai luminoso di due persone che si sono cercate a lungo e poi, incontrandosi, si sono riconosciute e hanno beneficiato di una splendida sinastria (facendo i dovuti scongiuri, naturalmente).

Caro Luciano,
credo tu abbia spiegato bene e con chiarezza la questione del punteggio relativo all’indice di pericolosità dell’anno. Tali spiegazioni sono già riportate in più di un mio scritto, ma tu hai fatto bene a riassumerle.

Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo

giovedì 28 agosto 2008

Sulle zone Gauquelin

Caro Pasquale,
essendo tu uno dei miei allievi più bravi e promettenti, ti rispondo volentieri, anche perché ti sei dato la pena di studiare l’argomento prima di porre le tue domande.
In effetti non è del tutto esatto affermare che la zona Gauquelin “copre in pieno” la dodicesima e la nona Casa: spostandoci in latitudine geografica possiamo avere, per esempio, una nona Casa esageratamente grande, anche di 90° (per questo motivo Aladino riesce a risolvere molti problemi apparentemente irrisolvibili a latitudini nord altissime).
Come si vede dal grafico qui riprodotto, i coniugi Gauquelin hanno trovato l’effetto del passaggio di un astro (il che rappresenta, a mio avviso, una delle ragioni per licenziare la spiegazione causalistica circa il funzionamento dell’astrologia) anche oltre quindici gradi più su dell’AS e dopo la culminazione. Ovviamente si tratta di una forza che decresce e decresce gradualmente e non con un andamento a “gradino”. A questo punto, dopo la notazione astronomico-scientifica, a mio avviso entra in gioco l’esperienza dell’astrologo. La mia mi suggerisce di non scendere mai sotto i 12° (per esempio di non piazzare mai un Saturno di RS a meno di 12° dal Medio Cielo). Ovviamente vale la regola che più stiamo lontano e meglio è, nel caso di Saturno & C. e viceversa con Giove, Venere…
Questo credo, risponde anche alla tua seconda domanda e cioè che non possiamo mettere, per esempio, un Giove congiunto al Medio Cielo e un Saturno a 10° dallo stesso, dalla parte della nona, per la semplice regola che tutti possono verificare che, in presenza di un malefico e di un benefico, il malefico “mangia” il secondo.
Poi mi chiedi:
“Ma se invertiamo i pianeti, cioè mettendo Saturno a 5 gradi dal MC in 10 e Giove a 5 gradi in zona Gauquelin, quest'ultimo acquista più potenza o siamo sempre alla stessa storia che un 'malefico' ha comunque il sopravvento su di un 'benefico' ?". In effetti, caro Pasquale, se ci rifletti, questa domanda non ha proprio ragione di esistere perché se qualche studioso, per motivi che mi sfuggono, piazza un Saturno in decima Casa a qualcuno, poi è superfluo che si faccia ulteriori domande in quanto la frittata è già bella e fatta…
Le zone Gauquelin sono importantissime e non averle studiate bene o, addirittura, ignorarle nella propria pratica quotidiana, equivale, a mio avviso, a non considerare la dominante di un tema natale.
Questo vale sia per i cieli di nascita che per le RS, le RL, le RT…
Il discorso sulle ricerche dei Gauquelin è fondamentale in quanto essi non hanno espresso concetti filosofici, ma ci hanno offerto prove schiaccianti della validità dell’astrologia (anche se il loro scopo era esattamente l’opposto di ciò).
Come sai mi muovo in questa scia e per tale motivo, quando è possibile, tento di scoprire un algoritmo che mi permetta di by-passare i concetti e di puntare sui fatti ripetibili e verificabili.
L’algoritmo della sinastria ne è un esempio. Ci lavorammo per anni io e Luigi Miele. Sembrava funzionare, ma qualcosa non andava. Solo quando compresi di non dover sottrarre i punteggi negativi di Marte, esso superò moltissimi test da parte mia e di altri bravissimi colleghi. In altre parole, nel caso dell’algoritmo della sinastria, un voto assai alto va considerato meno buono se, contemporaneamente, il Marte di uno o di entrambi i soggetti “ferisce” l’altro tema. È una valutazione che si deve fare a parte perché se cerchiamo di sottrarre tot punti, l’algoritmo non funziona più (non so il perché di ciò).
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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mercoledì 27 agosto 2008

Augurissimi di Buon Compleanno a Giovanna Bianco!


... che sta festeggiando il solar return nel nord del Canada, in questo momento.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com

Quasi una candelina


Quasi una candelina. Fra pochi mesi festeggeremo il primo compleanno di questo blog. Diversi amici e amiche che mi vogliono bene mi avevano sconsigliato di inaugurarlo. Devo dire che le loro perplessità erano legittime. Essi avevano previsto la presenza reiterata e fastidiosa di personaggi, non si sa bene se mandati o venuti per proprio conto, attivi ogni giorno al solo scopo di tentare di denigrare, insultare, calunniare. Questo lo sapevo già quando inaugurai tale spazio: la pochezza di certe persone è seconda solo alla loro ignoranza. Potremmo dire, usando una metafora, che non è possibile raccogliere un piccolo randagio per strada e portarlo a casa senza prendere con lui anche gl’insetti che ha addosso. Potrei redigere uno stupidario, con tanto di classifica dei primi posti, con tutte le affermazioni false e palesemente stupide e cattive di alcuni frequentatori del blog. Tuttavia farei torto alla maggioranza, ricordando solo poche persone che non meritano neanche di essere citate per il loro bassissimo grado evolutivo, e non celebrando le tantissime altre che hanno scritto righe o pagine davvero interessantissime di astrologia e di varia umanità in questo spazio virtuale.
Personalmente, in questo blog, come su Ricerca ’90 e in sede di convegni, continuo una tradizione che mi ha donato soddisfazioni enormi: abbiamo avuto il merito di scoprire studiosi che erano assoluti sconosciuti e a cui abbiamo pubblicato lavori importanti, senza chiedere loro chi fossero né da quale “scuderia” provenissero. Far parlare esordienti mai conosciuti ai nostri convegni, anche con relazioni estremamente contrarie all’Astrologia Attiva, ci ha permesso di scoprire dei talenti che oggi sono la maggioranza dei colleghi che stimiamo di più.
Il nostro blog viene seguito in diversi Paesi del mondo, anche se solo una piccolissima parte dei frequentatori posta i propri interventi pubblicamente.
Il blog sta avendo un successo grande, oltre ogni più rosea aspettativa e di ciò mi compiaccio con voi che lo costruite ogni giorno con me, con o senza l’azione di pochi patetici guastatori.

Caro Alberto B. mi chiedi il perché del punteggio dell’Indice di Pericolosità dell’Anno (credo per un tuo amico, anche se non lo specifichi): ma io non ho mai pubblicato l’algoritmo di questa mia ricerca perché è vero, come dice l’amico Van Wood, che per pochi euro (il costo di un libro) ho donato tutto il mio sapere, ma per pochissime cose, vivendo ancora in un Paese a regime liberal e non comunista, credo di avere ancora diritto a piccole quantità di proprietà privata.

Visto che stiamo “riaprendo” (in effetti non sono stato affatto in ozio in questo mese), vorrei tornare sull’argomento amore, sempre assai gettonato. Mi sono perso uno dei due interventi di H’nto e la prego di ripostarlo. Parlavamo di misteri d’amore e qui ho accennato a un algoritmo di cui non ho pubblicato la formula. Ma di un altro algoritmo, secondo me utilissimo, sapete tutto: quello sulla sinastria. Magari potremmo riprendere da qui.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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lunedì 25 agosto 2008

Grazie dei fiori...


Grazie a Tutti per gli auguri affettuosi a Luna. Ne approfitto per un paio di notazioni tecniche. Luna mi ha chiesto di non andare in Siberia e di fare un compleanno di pochissime ore lontana da casa. Solitamente - come sanno tutti - non accetto compromessi, ma, in questo caso, avendo potuto piazzare un Giove in sesta (la salute) ho accettato lo "sconto in chilometraggio". Ciò ha comportato di dover effettuare una tratta Napoli-Malpensa-Philadelphia-Portland e ritorno in 48 ore circa, con una sosta di pochissime ore nell'aeroporto di Portland e con il rischio di un trombo, viaggiando in classe economica, con le ginocchia in bocca e per 48 ore di seguito. Ovviamente non ho tentato di dire agli americani che ero lì per turismo e mi sono preparato a dare battaglia sulla questione del compleanno mirato. Con mia grandissima meraviglia tutti i poliziotti hanno fatto grandi feste e auguri a mia figlia: che abbiano capito tutt'altra cosa?
Seconda notazione: cercate di non volare mai con US Airways. Sapevo che si trattava di carrette volanti con il solo pregio di essere economiche, ma non potevo supporre fino a che punto.
Il cibo era da lavanda gastrica. Il tutto mi sembrava da Terzo Mondo. Questa notte mia figlia tentava di dormire, ma l'esagerato freddo dell'aria condizionata settata al massimo glielo impediva. Ho preso da un posto vuoto a fianco al mio una seconda coperta per lei, ma una hostess vecchia e acida è arrivata più veloce della luce e me l'ha strappata di mano. Le ho dato la mia, come avrebbe fatto qualunque genitore, ma questo era il target della compagnia il cui volo di andata è partito con varie ore di ritardo e stava per costarmi l'appuntamento con il return solare.
Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo

domenica 24 agosto 2008

Buon compleanno, dolcissima Luna!



Oggi, qui nel Maine, per i tuoi meravigliosi ventiquattro anni, da Papà

Cara Hànto, mi hai scritto qualcosa a proposito dell'amore e del suo grande mistero (non ricordo esattamente cosa perché posso leggere poco spesso i post e per pochi minuti): io credo che Luna sia un bellissimo esempio di creatura che ama, soprattutto.
Buona giornata a Tutti
Ciro Discepolo
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venerdì 22 agosto 2008

Il programma del convegno di Budapest


Il programma non è ancora pronto perché alcuni relatori mi hanno chiesto più tempo per decidere il tema dei loro interventi. Come in tutti i miei convegni l'ingresso sarà libero e gratuito e i presenti potranno liberamente registrare le relazioni che saranno poi pubblicate, come sempre, su Ricerca ’90.
Buon pomeriggio a Tutti
Ciro Discepolo
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lunedì 18 agosto 2008

Le Rivoluzioni Terrestri


Per Marcello Phoenix: le RT, come dal nome, sono un sistema previsionale, all'interno dell'AA, che ci permette di ottenere previsioni assai specifiche su di un singolo giorno. Io ho elaborato due diversi sistemi di calcolo per il loro computo. Esse possono avere, a mio avviso, due diverse applicazioni pratiche. Spero che queste notizie siano sufficienti, per il momento, perché se io ti spiegassi quali sono i due sistemi di calcolo da me adottati e quali sono le loro due possibili applicazioni, secondo i miei studi, poi potrei anche dire al mio editore di non far uscire più il libro a fine settembre perché ho già scritto tutto con la gioia di coloro che pensano che il lavoro e le ricerche degli altri debbano essere a disposizione di tutti, subito e gratuitamente.

Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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sabato 16 agosto 2008

Quel piatto di pasta


Dato il periodo ferragostano, ho pensato di riproporre un mio vecchio e breve racconto dedicato alla pasta, a Capri, al mare, al sole e ad altro ancora. In particolare lo dedico a due amici un po’ speciali che con la pasta hanno molto a che fare: Marco Columbro e Gabriella Amato, entrambi produttori di ottima pasta (Marco ne produce un tipo proveniente dall’agricoltura biologica che egli stesso cura, con la moglie Stefania, in un bellissimo casolare toscano).

E, per restare in tema gastronomico, dedico, invece, questa breve barzelletta ai tanti ristoratori e gestori di bar che devono vedersela con persone dal quoziente intellettivo bassissimo, non perché sfortunati alla nascita, ma perché la loro bassissima evoluzione come esseri umani, ha prodotto anche un restringimento della propria massa cerebrale.

Un barista racconta a un amico che quella mattina si è presentato al banco un cliente e ha chiesto un cappuccino con una brioche.

“Mi spiace, Signore, non abbiamo brioche”.

“Va bene, allora mi dia un caffè e una brioche”.

“Sono spiacente, Signore, non abbiamo brioche”.

“D’accordo, allora mi serva, per favore, un succo di arancia e una brioche”.

“Ma tu sei troppo educato: se io fossi stato al tuo posto avrei afferrato la guantiera con le brioche a gliel’avrei tirata in faccia…”.

Buona giornata a Tutti.

Ciro Discepolo

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Quel piatto di pasta


Seduto con le ginocchia alzate e con il sole in faccia, Stefano non poteva fare a meno di guardarla. Era davvero uno spettacolo con il suo corpo giovane e abbronzato, la luce che produceva mille riflessi sulla pelle bagnata, quel costume nero dello stesso colore degli occhi e dei capelli. Supina con gli occhi chiusi sembrava invitare mentalmente il sole a riscaldarla, bruciarla, con le sue fiammate tonificanti. Che peccato - pensava l’uomo - che a fronte di tanto lavoro ci debbano essere solo briciole di piacere. E l’estate, il mare, Sandra, Capri, i Faraglioni erano, per lui, quel piacere. Ma anche un bel piatto di pasta, come sapeva cucinarlo lui.

“Oggi ti preparerò delle linguine alle vongole. Vedrai sono la fine del mondo”. Disse alla ragazza.

“Possibile che non pensi ad altro?”.

“Beh, non solo a questo. Vedi, da qualche anno ho riscoperto il mio corpo e adesso riesco a godere di tante cose che prima mi passavano davanti agli occhi senza interessarmi. Provo piacere a sentire quest’aria di mare che mi viene sotto vento, al rinfresco immediato quando mi tuffo e poi al tepore del sole che mi riscalda, ma anche al pensiero di una bella giornata di luglio come oggi, del relax, di tutto insomma”.

“Stai dicendo che sei diventato un epicureo?”.

“Può darsi, ma non è esatto. Non so se è mai esistito un pensiero filosofico che possa rispecchiare, in tutto e per tutto, questo mio modo di essere. È vero che sono un epicureo quando godo o cerco di godere di tutto, ma potrei fare mio anche il detto romano carpe diem, cogli l’attimo, per indicare questa disponibilità a prendere tutto ciò che mi si presenta, istante per istante. Ma c’è dell’altro. Vedi, io amo anche prolungare il piacere attraverso l’attesa. Per questo, quando siamo al mare, come oggi, preferisco non pranzare ma centellinare, prolungandolo, il desiderio di una buona cena a cui comincio a pensare da adesso. Forse, per approssimazione, il kamasutra o qualche altra corrente di pensiero orientale si può avvicinare al mio modo di sentire di oggi: godere prolungando l’attesa, senza avere fretta, dilatando con la fantasia il piacere finale che volontariamente viene ritardato”.

“Come sei complicato - disse Sandra girandosi ad abbronzarsi di schiena - io sono più diretta: quando mi piace una cosa la faccio senza starci a pensare tanto”.

“Sarà per i tuoi verdi anni, - replicò Stefano che intanto si godeva l’incanto della vista dei Faraglioni, di tutti gli scogli a picco sul mare del Lido Luigi, dei gabbiani lì numerosi e anche della nave appoggio del sottomarino turistico che parte da lì per l’escursione dei fondali - una volta agivo anche io così. Adesso, con l’avvicinarsi dei quarant’anni, ho imparato a ‘giocare a scacchi’ con la vita, a usare un po’ di strategia. Mi sono reso conto che il piacere è amplificato dal cervello prim’ancora che dai sensi. Mangiare con il supporto della fantasia può dare molto più piacere di una vorace abbuffata così come un fine erotismo può donarti mille volte più eccitazione di un rapporto gestito solo dalla passione bruciante”.

“E andando sul concreto - chiese la ragazza che muovendosi continuamente tradiva un certo interesse per questi discorsi - questa serata speciale che mi stai annunciando, a che ora comincia? E dopo tanta pubblicità che ti stai facendo, sarai all’altezza della situazione?”.

Stefano sorrise. Per questo gli piaceva, perché era anche simpatica oltre che graziosissima. Adesso si era rigirata scuotendo i seni piuttosto grossi sotto il costume scollato.

“Vado a rituffarmi, vieni?” chiese di nuovo Sandra.

Si avviarono verso gli scogli.

Più tardi risalivano, a piccoli passi, fermandosi ogni pochi metri, lungo la pineta dei Faraglioni. Quindi attraversarono via Tragara e via Camerelle, passando davanti ai ristoranti coi tavolini all’aperto. Forti odori di primi piatti e di pesce gli arrivavano al naso e aumentavano in loro il desiderio per quel piatto di pasta annunciato. Si fermarono a un bar a bere una bibita e Stefano disse:

“Una giornata come la desidero io. Se non fosse per quella telefonata... Aspetto una comunicazione da Roma. È un fatto di lavoro, importante. Potrebbe decidere delle mie vacanze. Ho dato il numero dell’appartamentino di Gianni che ci ospita a Capri. Dovrebbero chiamarmi stasera, speriamo prima di cena”.

Dalla Piazzetta, sempre affollata di turisti di ogni rango e ceto sociale, variopinti nel colore della pelle e degli abiti, passarono in via Tiberio e qui davanti a La Capannina, altro tempio della gastronomia isolana. Quindi, nella parte più alta della stradina intitolata all’imperatore romano che a ragione fece dell’isola la sua residenza fissa, imboccarono il portoncino della casa di Gianni che aveva dato loro le chiavi del suo rifugio dorato, per due giorni. Entrarono nella stanza soggiorno- cucina e lasciarono cadere la borsa del mare.

“Mettiti comoda, anzi sdraiati sul letto nell’altra stanza” - disse l’uomo che uniformandosi alla direttiva del sindaco soprannominato Federico II, aveva tenuto, per le stradine dell’isola, una camicia aperta davanti sui pantaloncini da mare, anche se avrebbe preferito girare a petto nudo.

“Adesso ti rivelo i miei segreti per un piatto di pasta speciale. - continuò Stefano senza alzare il tono della voce, data la piccolezza dei vani in cui si muovevano - Innanzitutto l’aperitivo: dell’ottima Falanghina dei Campi Flegrei che ho messo a gelare stamattina prima di andare a mare. Ecco, bevi. Non c’è niente di meglio che un bicchiere di vino bianco freddissimo per stimolare l’appetito che è già forte”.

Anche la ragazza bevve lentamente, alzandosi un po’ sul letto e gustando tantissimo quel buon vino profumato.

“E adesso mettiamoci all’opera. Tu continua a riposare. Faccio tutto io. Innanzitutto la pentola. Bella grande e piena d’acqua. Due manciate abbondanti di sale doppio e tanto fuoco sotto. Ecco. Adesso la padella che deve essere anch’essa assai ampia. L’olio, extravergine d’oliva: un dito abbondante, tanto poi si assorbirà in parte”.

Stefano procedeva con impegno e piacere, gettando ogni tanto un’occhiata al telefono: “Speriamo che non chiamino proprio mentre ceniamo. Adesso le vongole. Si devono lavare per bene. Guarda come sono belle, grandi abbastanza. Dei miei parenti americani che vennero a trovarmi l’anno scorso, dissero che in California ci sono vongole gigantesche. Come se i capponi fossero più saporiti dei galletti... Gli americani sono bravi in tante cose, ma per la pasta si devono stare. Ecco, dopo averle scolate si mettono nella padella, a fuoco lento, insieme ai pomodorini freschi tagliati a tocchetti e a tanto prezzemolo ridotto finissimo. Ci aggiungo il sale fino, quanto basta, e uno spicchio d’aglio, facoltativo, che tolgo dopo un po’”.

Intanto Sandra si era alzata e aveva indossato un body cortissimo di cotone rosa, molto sexy. Stefano ammirò le bellissime gambe e non poté fare a meno di circondarla con un braccio quando gli passò a fianco. La baciò sul collo, all’angolo dell’orecchio destro. La pelle aveva ancora il sapore del sale marino. Si abbracciarono e si baciarono a lungo. La magia dell’estate era anche questo. Tutto d’estate è più bello, pensò l’uomo che si staccò un po’ a fatica dalla compagna per rimettersi all’opera, non senza avere gettato un altro sguardo un po’ inquieto al telefono: questa giornata stupenda sarebbe stata perfetta se non ci fosse stata quella preoccupazione. Il lavoro è importante e quella telefonata era bene che giungesse se non voleva rovinarsi l’estate.

“Un altro sorso di vino”. - lo prese dal tavolo dove intanto aveva apparecchiato con l’indispensabile, ma pensò nuovamente al telefono.

“Sì, - disse la ragazza - ma dopo il ‘capolavoro’ di primo, che mi farai mangiare?”.

“Non ci sono problemi - rispose l’uomo - ho comprato dei peperoni in padella e c’è della mozzarella di bufala e del prosciutto. Ma l’importante è la pasta. Vuoi mettere la differenza?”.

Sandra si era seduta al tavolo, di traverso alla sedia con le gambe accavallate. Sgranocchiava un taralluccio coi finocchietti, tipico di Capri, e lo guardava con un sorriso e una bella luce negli occhi.

“Adesso passiamo alla fase finale. Non mi distrarre. Ecco, bisogna schiacciare quel tanto i pomodorini e far penetrare sugo e olio nelle vongole. Guarda come si aprono. Qualcuno toglie i gusci, ma non capisce niente. Senti il profumo? Serviti pure, fai un po’ di ‘zuppetta’ col pane. Un altro goccio di vino, ma non ubriacarti. Per favore, rimetti sempre a posto, nel frigo, il vino, altrimenti si fa caldo. Bisogna girare continuamente nella padella. Adesso le linguine”.

“Perché linguine e non spaghetti?” - chiese la sua donna.

“Perché le linguine tengono meglio la cottura e poi perché avendo una trama piatta fanno aderire di più il sugo che si avvolge loro intorno e... senti che sapore! Noi italiani abbiamo la migliore pasta del mondo. Le linguine, numero 18, cottura 10 minuti, è scritto sulla busta, ma io le faccio cuocere 9 minuti perché le preferisco molto al dente”.

Versò la pasta nella pentola che bolliva e guardò di nuovo, con desiderio, la donna che sorridendo continuava a rosicchiare i suoi tarallucci. Diede ancora un’occhiata al telefono. Mise anche della buona musica in sottofondo.

“Adesso ti insegno un altro segreto: - continuò Stefano - si mettono i due piatti fondi a fianco ai fornelli, per farli riscaldare bene altrimenti, se sono freddi, la pasta si fa brutta al contatto. Quando sei al ristorante, per evitare questo inconveniente, fatti portare le linguine al ‘cartoccio’, cioè cotte nel forno nella carta stagnola. Conservano tutto il calore e le puoi gustare come se le avessi appena tolte dalla pentola. Adesso mettiamo nel piatto un po’ di peperoncino, quanto ne desideri. Preparati, il momento è vicino. Avrai notato che ho buttato giù non troppa pasta: anche questo è un particolare importante per fare un ottimo primo. La quantità non deve mai esser tanta perché se ti resta un po’ di voglia ancora addosso, allora la gradisci di più. Certo questo è soggettivo, ma io consiglio così. È la cura dei particolari che ti fa meritare un bel 10 e lode. Un mio amico buongustaio che fu invitato a cena da una conoscente comune, fu capace di trovarle undici errori nel primo piatto!”.

Stefano assaggiò una linguina, sollevandola con le dita dal forchettone e sentenziò che la cottura era giusta. Versò, allora, il contenuto della pentola nel colapasta, fece scendere ben bene l’acqua residua e quindi versò le linguine nella padella che continuava a cuocere a fuoco lento. Girò e rigirò il tutto facendo amalgamare i pomodorini con la pasta, con l’olio e con il prezzemolo. Qundi versò nei due piatti: uno spettacolo superbo! Con i due piatti fumanti nelle mani si avviò al tavolo. Un profumo fortissimo si sprigionava nell’ambiente. Squillò il telefono. Esitò.

“Se vogliono, richiameranno” - disse Stefano sedendosi e avvicinando una forchettata di pasta alla bocca.


By Ciro Discepolo, copyright 1997

venerdì 15 agosto 2008

Un sito forse interessante


Si tratta di www.downlovers.it di cui ho ascoltato una breve recensione su Radio Monte Carlo. Dovrebbe essere un sito dove è possibile scaricare "tutta" la musica che esiste, gratuitamente e senza violare la legge. Personalmente i DVD (film) e i CD (musica) che mi interessano preferisco comprarli anche perché, essendo iscritto alla SIAE, sono anche io una potenziale vittima della pirateria di ogni genere.
Ho proceduto con una breve prova prima di segnalarvi questo sito, ma la prova ha dato esito negativo. Confesso che non ho investito tempo nella cosa e non posso esprimere un giudizio. Mi limito a segnalarvi la mia brevissima esperienza. Mi sono registrato al sito e ho cercato un pezzo facile e popolare, "My way”. Mi è stato risposto che non era disponibile e suggerito di scegliere in un elenco di dieci autori. Non ho compreso il nesso, ma ho scelto ugualmente un pezzo di Madonna. L'ho scaricato e, quando ho tentato di ascoltarlo, WMP mi ha avvertito che l'avevo già ascoltato una volta e la mia licenza era scaduta...
Può darsi che io abbia sbagliato qualcosa e, allora, provate voi e, magari, postate qui la vostra recensione.
Non sarà questo il caso, ma tante volte si assiste alla realtà infelice di persone che parlano o scrivono senza accendere prima il cervello. L'apice, in questi casi, si tocca, a mio avviso, quando si pretende, senza accorgersi della propria totale imbecillità, che si vuole correggere qualcuno su qualcosa dove il soggetto "corretto" ne sa, per forza di cose, assolutamente di più di chi desidera correggerlo.
Facciamo un esempio.
Un lettore entusiasta de "I miserabili", chiese a Victor Hugo di andarlo a trovare per parlare del romanzo. Victor Hugo, gentilmente, lo fece entrare in casa e costui, per tutta risposta, dopo un po', non trovandosi d'accordo con l'oggetto della discussione, gridò all'autore del romanzo: "Lei non capisce niente de 'I miserbili'!".

Buon Ferragosto a Tutti.
Ciro Discepolo
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giovedì 14 agosto 2008

Grazie per il lotto lunare


Benvenuta Lella nel nostro blog e grazie dell'ironico dono. Ironico perché, conoscendoti, so che tu, come Sergio, come me e credo come tutti i frequentatori di questo spazio, sei contro le colonizzazioni, dalla Georgia alla Luna. Auguriamoci, invece, di poter presto mirare i nostri compleanni anche sul nostro satellite per moltiplicare i benefici fin qui raggiunti.
Buona giornata a Tutti.

Ciro Discepolo
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mercoledì 13 agosto 2008

Il matrimonio di Bea e di Miki

Nostri carissimi amici ungheresi che si sono sposati a Budapest il 9 agosto. A loro i nostri più affettuosi auguri.

Caro Sergio,
meno male che il transito di cui parli ci sarà nel 2010. In questo modo, forse, la crisi in Georgia si sarà calmata e fra due anni non ci saranno esplosioni atomiche.
Caro Olrak ero certo che non saresti stato soddisfatto della risposta, ma quella è un'altra storia. La contraddizione non c'è: a me il sistema attuale non restituisce anomalie nelle previsioni degli avvenimenti. Tuttavia, essendo aperto a tutte le possibilità, includo anche quella di potermi sbagliare e di non essere Dio.
Sulla questione dei domicili ho scritto tante di quelle volte che proprio non mi ripeto, con o senza provocazioni di chicchessia.

Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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lunedì 11 agosto 2008

Quelle cose che ti riconciliano con il mondo



Il concerto dell'alba (iniziato alle 4.30 di notte), sul Belvedere di Villa Rufolo, nell'incantevole scenario delle prime luci di Ravello, con la Nuova Orchestra Scarlatti diretta da Aurelio Canonici, e con musiche di Brahms, credo sia uno dei più suggestivi spettacoli al mondo che merita certamente una notte in bianco e ore di macchina su di una strada assai difficile. Non mancatelo nella prossima notte di San Lorenzo (tra il 10 e l'11 agosto) perché potrebbe divenire uno dei ricordi più amabilmente indelebili della vostra vita.

Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
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domenica 10 agosto 2008

Un sito per la musica nonstop


Comprende molti canali tematici, funziona 24 ore su 24, è gratuito e non subisce interruzioni pubblicitarie.

Caro Sergio, speriamo proprio che non ci siano queste atomiche, almeno fino al termine delle vacanze di molti di noi...

Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
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sabato 9 agosto 2008

The American Federation of Astrologers


Nei mesi scorsi vi era stato un interesse da parte dell’American Federation of Astrologers a distribuire in tutto il mondo il mio libro “Transits and Solar Returns”. Erano in corso delle trattative con il mio distributore americano. Poi non avevo più seguito la cosa. Stamani l’amico Luigi Galli mi ha segnalato di avere trovato il mio libro sul catalogo dell’autorevolissima AFA e la cosa mi ha fatto certamente piacere.

Caro Olrak, allora hai chiarito l’equivoco. Resta il fatto che le tue domande sono tante e molto impegnative. Mi dici che posso rispondere con comodo e ti ringrazio, ma ciò non toglie ore di lavoro alla cosa. Allora facciamo così, dato che tu non ritieni utile la mia informazione di avere già risposto molte volte a tali domande. Mi sembra che il punto centrale e interessante per te sia la questione se io ritenga chiuso lo schema astrologico attuale e come mi comporterei se venissero scoperti nuovi pianeti. Allora, pur avendo già risposto a queste due domande, lo farò, sinteticamente, ancora una volta.

Sono un ricercatore mosso da un desiderio enorme di conoscere e lo potresti constatare se, incontrandomi di persona, mi chiedessi, senza preavviso, di spiegarti in cosa consiste, nei dettagli, per esempio, il lavoro di ricerca dei maggiori ricercatori in astrologia, come nel caso dei coniugi Gauquelin e di Didier Castille. Se io vado a studiare nei minimi dettagli (a studiare, non a leggere) il lavoro di ricerca altrui, è segno, credo, che sono assetato di Verità, al plurale e con la V maiuscola.

In questa ottica non ritengo terminato alcuno schema esistente, né in fisica, né in biologia, né in alcun campo del sapere. Solo pochi mesi fa, credo, ho aperto un nuovo sentiero di ricerca in astrologia (le Rivoluzioni Terrestri) e non intendo fermarmi qui.

Passiamo alla seconda domanda. La risposta più ovvia, ma non offensiva, sarebbe quella di dirti che se io avessi un trolley sarei un tram. Ripeto, tale risposta, nel senso che io desidero dare alla stessa significa che è inutile fare congetture su cose molto molto astratte. Se mi crescesse un trolley io, penso, prenderei in considerazione l’ipotesi di essere un tram.

Personalmente non credo all’esistenza di altri pianeti transplutoniani. Se parliamo di pianeti in senso stretto. Ma già qui si aprirebbe un thread infinito. Come saprai gli astronomi ci dicono che se esistesse un pianeta transplutoniano esso dovrebbe avere un’orbita che uscirebbe di molto dai confini del nostro sistema solare e una massa grande come un campetto di calcio. Sull’argomento, secondo me, Francesco Maggiore ha scritto delle cose interessantissime su Ricerca ’90. Come saprai anche Plutone è stato declassato a planetoide o qualcosa del genere. Tu sai anche che gli astrologi avevano ipotizzato l’esistenza di Nettuno e di Plutone perché qualcosa non tornava loro soprattutto nella questione dei transiti e dell’astrologia previsionale. Non so bene per tutti gli altri, ma per quanto mi riguarda i conti mi tornano benissimo e quelle pochissime volte che non mi tornano, mi studio meglio la cosa e mi accorgo di avere sbagliato io a valutare una situazione.

Se poi mi dovessero dire con certezza che tutti gli astronomi sono d’accordo sulla scoperta di un nuovo pianeta (e non di un asteroide o di altro) e mi fornissero le effemeridi degli ultimi secoli dello stesso, mi tufferei a studiare molte ore al giorno la sua presenza in centinaia di avvenimenti storici.

Spero tu sia soddisfatto.

Buon pomeriggio a Tutti.

Ciro Discepolo

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giovedì 7 agosto 2008

Gli occhi

Caro Al Rami e cara Doriana,
concordo con voi e rispondo per quanto mi riguarda. Pur avendo una mia scuola, non ho mai fatto mistero che io mi sia abbeverato (e mi continui ad abbeverare) a molte scuole diverse da ognuna delle quali ho preso un pezzo importante di quel sapere e l'ho fatto mio (ma dichiarandolo sempre in bibliografia, cosa che una buona parte di colleghi non fa mai!). Basti ricordare che tutta la parte matematico-trigonometrica, soprattutto relativa ai sistemi di domificazione, l'ho ereditata da Henri J. Gouchon. Gli aspetti astrologici li ho studiati e li studio ancora secondo la scuola di Reinhold Ebertin. La mia base generale - come tutti sanno - discende da André Barbault. Per i transiti ho molto studiato Angelo Brunini. Tante cose le ho anche imparate da Charles Carter e da John Addey e potrei continuare ancora.
Così faccio io.
Gli altri fanno come più piace loro.
Date una mano ad Alberto D. e io aggiungerò al suo regalo la solita gigantografia di Rosy Bindi a cavallo.
E passiamo a Olrak.
Direi, facendo un rapido calcolo a mente e rivisitando i primi 20-30 casi che ricordo subito di persone con gravi problemi alla vista e agli occhi, che la percentuale in cui c’entri anche la seconda Casa, Giove e altro che citi, è una percentuale nella norma, cioè come potrebbe anche entrarci la terza o la quarta Casa, Mercurio o Marte, ecc.
Nel tuo secondo post che ho letto mentre scrivevo queste note, mi fai, due-trecento domande e mi esorti a non sottrarmi alle risposte.
Mi chiedi e se...?
E se... ?
E se... ?
E se... ?
Allora te ne faccio anche io una: e se mio nonno avesse potuto avere un trolley, sarebbe potuto essere un tram?
Ma, ancora più a monte: dato che la risposta a queste domande, con la ricreazione di tutti quelli che non partono per le ferie, aprirebbe dei fronti di guerra indicibili, facciamo così. Tu hai detto, lasciando perdere la questione degli universi paralleli. E io: non lasciamola perdere affatto. Tu spiegami prima esaustivamente la questione dei quattro universi paralleli e poi io impiegherò una trentina di giorni per rispondere alle tue domande.
Il terzo post non l'ho letto perché immagino che ora ne seguiranno altri a raffica di mitra e forse tu hai dimenticato, o vuoi dimenticare, che sono in ferie.

Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
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mercoledì 6 agosto 2008

X, Y e altri pianeti


Cara Paola,
intanto auguri per la RLM e per tutto. Non credo che sia utile conoscere dove si trovasse la sera del suo return Barack Obama. Infatti, se egli è nato davvero a Honolulu il 4 agosto 1961, alle 19.24, allora il return c'è stato alle ore 19.34 di Greenwich (e non di Londra) e dunque a noi interessa il primo pomeriggio se ci riferiamo alla East Cost. Tuttavia, scusate se mi ripeto su tale argomento: a mio avviso non sarà di alcuna utilità fare previsioni sulle presidenziali in quanto le probabilità di azzeccarle o di sbagliarle sono del 50% e, dunque, tanto vale lanciare una monetina in aria. Quale prestigio, o quale danno, potrebbe ricevere l'astrologia da una previsione simile?
Caro Al Rami,
io penso si debba studiare il meglio di ogni scuola e poi fare una scelta per il proprio indirizzo operativo. So di molti colleghi noti che si pronunciano in materia di RS senza conoscere neanche dove stanno di casa le Rivoluzioni solari, ma ciò danneggia solo loro perché anche uno studente del primo corso sa leggere e interpretare una RS meglio di loro e, pertanto, se qualcuno, per motivi personali, tentasse di irridere al mio sapere, si darebbe soltanto una martellata sui piedi... In ogni caso ritengo che ciascuno sia libero di agire come più gli aggrada e di avere i fan che si merita. Poi mi chiedi di Lisa, della sua scuola, di X e Y... Beh, ci sarebbe da scrivere un libro intero. Intanto puoi leggerti il numero speciale di Ricerca ’90 tutto dedicato a Lisa e scaricabile gratuitamente nel mio sito. Ti consiglio di leggere con attenzione cosa scrive l'amico Lorenzo Vancheri che, pur avendo dato le dimissioni in campo astrologico, resta una magnifica intelligenza e in quel breve saggio, a mio avviso, scrisse cose acutissime.
Ti risponderò solo in merito a X e a Y. Secondo l'Eclair, se non vado errato, i pianeti del nostro sistema solare sarebbero diciassette. Secondo altri diciannove e credo ci sia anche un'apposita asta su E-Bay. Scherzi a parte, quella di Lisa Morpurgo, circa i pianeti X e Y è una ipotesi di lavoro. Personalmente preferisco lavorare sui dati certi e non sulle ipotesi. Tu dici che trovi delle anomalie. Io, quelle rare volte che ne trovo, studio meglio la situazione e mi accorgo che ero io a non avere visto bene la situazione.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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martedì 5 agosto 2008

Barack Obama a Chicago?


Caro Graziano, molte condoglianze anche da parte mia: un nonno è sempre un nonno. Se tu avessi tempo e voglia di controllare, ti stupiresti di come altre centinaia di affermazioni della mia scuola funzionano perfettamente e sono affidabili e ripetibili anche se non sempre vi troviamo una spiegazione immediata. Se vuoi cominciare te ne indico qualcuna a caso: il vero segno del soggetto (quello corrispondente alla Casa occupata dal Sole), il segno solare se va considerato classico o compensato, la vista e le Case 12/6ª e i segni Pesci/Vergine, i 20 giorni prima e dopo del compleanno, i pochi giorni a ridosso del compleanno, il giorno del compleanno, l’effetto bistabile dei transiti e del piazzamento nella RS di Giove, relativamente alla seconda, settima e ottava Casa e potremmo continuare per qualche centinaio di item. Naturalmente ti sarebbe utile fare questi controlli almeno su trenta-quaranta casi alla volta e poi, una volta che ti sarai convinto che essi funzionano davvero, estendere il test a centinaia e centinaia di casi. Vedrai che non sarà tempo perso perché poi, quando farai delle previsioni, al contrario di altre scuole, potrai ottenere dei "centri" precisi.
Benvenuto alla nostra nuova amica Edi a cui vorrei dire che secondo me, se proprio abbiamo bisogno di trovare una giustificazione al fatto che l’undicesima Casa è assai più mortifera dell’ottava, forse è sufficiente pensare che detta Casa si oppone alla quinta, quella delle nascite.
Auguri a Paola per la sua trasferta a Boston (sarò da quelle parti a fine mese per un viaggio ultralampo…). Personalmente non mi giocherei neanche un euro sul fatto che Barack Obama si trovasse a Chicago al momento del suo return solare dato che esso dura un minuto e lui, probabilmente, in quello stesso giorno, è stato in tre-quattro stati diversi.
Sì, Luciano, sul degrado dei viaggi in aereo ci sarebbe da scrivere moltissimo. La notizia più fresca e allarmante è che ai controlli vorrebbero, nel prossimo futuro, guardare anche nei file del tuo computer e la cosa inquieta non poco, per più motivi.

Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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domenica 3 agosto 2008

Partorienti e compleanno mirato



Come ho dichiarato, tenterò, quando possibile, di continuare a scrivere durante il mese di agosto. Relativamente all’argomento proposto da Stefano, ovviamente penso che ciascuno deciderà secondo scienza e coscienza, ma forse è bene sapere qualche dato che possiedo. Tutte le compagnie aeree si regolano in maniera diversa: alcune sono severissime, altre molto elastiche. Vi racconto questo episodio che mi è capitato durante il viaggio di ritorno dall'Oceania, sul volo Tokyo-Parigi, con Air France. A fianco a me sedeva una giovane giapponese di 26-28 anni, direi, molto educata, signorile nell'aspetto, riservata di carattere. Quando stavamo ancora imbarcando passeggeri ne è salito uno, uomo d’affari francese (presumibilmente), sui cinquant'anni, molto elegante. Si è seduto a fianco della giapponese e poi, senza dire né A né B, si è sfilato i pantaloni e, restando con le proprie mutande in faccia alla ragazza, con calma ha estratto un pigiama dalla ventiquattr’ore e lo ha indossato. Ho visto un assistente di volo che guardava la scena e si girava subito dall’altra parte. Ho pensato anche di intervenire, ma mi sono fermato. La mattina dopo l’uomo ha fatto la stessa cosa (dopo 13 ore e 20 di volo) per rivestirsi. Devo dire che mi sono proprio dovuto trattenere dal non prenderlo a schiaffi.
Questo per dire che possono accadere cose anche abbastanza gravi durante un volo e le reazioni dell’equipaggio variano in funzione di molte variabili.
So per certo che molte donne a cui avevo consigliato di partire, non ci sono riuscite. Tante altre non ci hanno neanche provato. Ma diverse sono partite anche al settimo-ottavo mese di gravidanza.
Infine vorrei ricordare che un giorno ho conosciuto una popolana che mi ha raccontato di avere avuto un figlio fuori dal matrimonio: è giunta fino ai giorni del parto e né il marito né altri si sono accorti che era incinta. È andata a partorire in un altro comune, ha lasciato il bimbo in ospedale ed è rientrata a casa.


Buona serata a Tutti.
Ciro Discepolo
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venerdì 1 agosto 2008

L'avventura di Antonioni e dello Scorpione


Su indicazione di un amico cinefilo, malato di cinefilia almeno quanto me, l’altra sera ho registrato in TV L’avventura, di Michelangelo Antonioni e, ieri sera, mi sono immerso, con grande godimento, per oltre tre ore, nella visione di questo riuscito film di uno dei più grandi autori italiani.
È la storia di un gruppo di persone della medio-alta borghesia romana che, alla fine di un’estate, decide di trascorrere qualche giorno in barca tra Stromboli e Panarea. Il periodo dell’anno e la location sono ovviamente importanti. La fine dell’estate, metaforicamente, vuol dire anche la fine di una condizione del nostro animo in cui si dovrebbe iniziare a pensare che la festa è finita. L’impervia isola, totalmente arida come gli altri deserti anonioniani (Lisca Bianca, a fianco a Panarea), sembra essere il giusto desktop per fare da sfondo all’aridità dei sentimenti umani e alla incomunicabilità (tema prediletto dal regista) di questa piccola banda di fannulloni, annoiati dal non far niente, ma soprattutto incapaci di provare o di trasmettere emozioni.
Il personaggio chiave sembra essere Monica Vitti (Sole, Mercurio e Venere in Scorpione e tre astri in ottava Casa), ma – a mio avviso – lo è molto di più Gabriele Ferzetti, apparentemente cinico e forte, nella sua nullità totale, ma – come si vedrà alla fine della pellicola, addirittura il più debole e miserabile del gruppo.
Monica Vitti è amica della fidanzata di Ferzetti che scompare sul piccolo scoglio a nord della Sicilia. Già qui il messaggio è forte: non riusciamo a vederci neanche se siamo su di un piccolo scoglio circondato dal mare. Claudia-Monica Vitti si dispera per la scomparsa dell’amica (che non sarà più ritrovata), ma – al tempo stesso, inizia a fare il tifo affinché la stessa non venga ritrovata e lei possa, così, “prendere” per sé il suo uomo. Così avviene e i due, in un improbabile viaggio all’interno di una Sicilia con cattedrali sfarzose intorno a cui è il nulla (Noto), iniziano la loro personale e poco convincente liaison.
Al termine di questa avventura Claudia scopre che, lasciando solo poche ore il suo nuovo compagno, questi ne approfitta subito per fare sesso con una ragazza bella, prostituta e vuota anch’essa.
La scena finale ci mostra un Gabriele Ferzetti in abito da sera, ma all’alba e seduto sul terriccio (non bastano gli abiti eleganti a riempire un vuoto. Probabilmente da qui Woody Allen si è ispirato per la scena finale di “Crimini e Misfatti” quando i protagonisti, tutti rigorosamente in smoking, conversano del nulla nella toilette di una casa dove si tiene una festa di matrimonio).
L’uomo piange e singhiozza, mettendo a nudo tutta la sua miseria umana e Claudia è combattuta, ma alla fine gli fa sentire la propria mano sulla testa. Quest’ultima scena, a mio modesto avviso, Antonioni ce la poteva risparmiare perché sembra più una “leccata femminista” che altro. In effetti, per tutta la durata del film, la condanna era stata pressoché totale e forse un finale senza eroine avrebbe retto meglio la tematica della pellicola.
Anche Michelangelo Antonioni, con Plutone stretto all’AS, è molto Scorpione. Forse egli ci ha voluto parlare pure di un lato “malato” di tale dodicesimo zodiacale e il personaggio rappresentato dalla sensuale Lea Massari sembra essere il più emblematico in tal senso. Lea vede una volta al mese il suo architetto, che ama con passione anche fisica. Confessa a Claudia che non può sopportare questi lunghi distacchi, ma – al tempo stesso – avrebbe bisogno di allontanamenti più lunghi, magari di un anno o due…
Per chi non conosce la psicologia dello Scorpione tutto ciò potrebbe sembrare assurdo, ma diciamo che la Lea Massari 2, quella masochista e Scorpione che gioca contro la propria squadra, quando vede avvicinarsi la felicità, fa di tutto per distruggerla e soffrire: assurdo! No, se si pensa alla storiella araba dello scorpione e della rana.

Cara Antonella,
tornando al “malocchio”, certo che io credo che la RSM ci ripari anche da esso: una buona RSM può evitarci un colpo di mitra in banca, una brutta infezione o le conseguenze di un mare d’invidie…
Caro Olrak, sì, anche per noi due c’è stato un doppio equivoco: infatti non ho mai detto che Olrak non possa pensare che il Cancro e lo Scorpione siano più invidiosi degli altri, ho solo detto che personalmente ho contato lo stesso numero di invidiosi in ogni segno e sempre appartenenti a quel macro segno che è la miseria d’animo umano.
Caro Luciano, no, credo che tu abbia letto nei miei libri di Giove in quarta Casa come seconda parte della vita migliore e non di seconda parte della RS. Chi divideva in fasce temporali prestabilite la RS era Volguine e la cosa non funziona assolutamente. I tempi, all’interno della RS, si leggono a mezzo delle RL, dei transiti e delle Rivoluzioni Terrestri.

Da oggi sono in ferie. Tenterò comunque di scrivere, ogni volta che potrò, in questo spazio, ma vi ricordo che lo spazio è nostro e non mio e pertanto, anche utilizzando la formula dei commenti, potete proporre voi nuovi argomenti e gestirli in piena libertà. Vorrei rivolgere una piccola preghiera alle molte persone con cui sono sempre in contatto. La vacanza, intesa in senso lato, è una necessità fisiologica e allora vorrei che mi scriveste solo per motivi urgenti e importanti, rinviando, magari a settembre, richieste bibliografiche e altre cose non urgentissime.

Grazie e buone vacanze a Tutti oppure buon agosto a Tutti.
Ciro Discepolo
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