giovedì 28 novembre 2024

“ACTIVE ASTROLOGY” in English!

 



Sono davvero molto felice di annunciare la pubblicazione della terza edizione del mio libro “Astrologia Attiva”: la prima, del 1998, in italiano, fu data alle stampe dalle Edizioni Mediterranee di Roma e raccoglieva, in forma organica ed esaustiva, tutto il materiale che, a partire dal 1970, avevo presentato in varie riviste di Astrologia ed in saggi brevi e che rappresentava uno dei due paradigmi fondamentali della mia scuola, ovvero l’Esorcizzazione del Simbolo (l’altro è l’uso, in logica di Astrologia Attiva, delle Rivoluzioni Solari Mirate); la seconda pubblicata dalle Edizioni Ricerca ’90 in francese, nel 2011, e quindi la terza, oggi, sempre con le Edizioni Ricerca ’90, finalmente anche in lingua inglese.

Questo testo, a mio parere, è tra i miei fondamentali ed è da collocare direttamente a fianco al notissimo “Transiti e Rivoluzioni Solari” (Armenia editore, Milano, 1997, 512 pagine), studiato da moltissimi astrologi in italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo.

Qui di seguito la prefazione alla sua terza edizione:

Dopo la prima edizione italiana del 1998 e la seconda edizione francese del 2011, questa è la terza edizione, inglese, del novembre 2024.

Sono molto felice che uno dei miei libri più importanti possa essere studiato da Lettori di tutto il mondo, data l’universalità dell’idioma britannico.

Come molti lettori già sanno, ho iniziato a studiare Astrologia nel 1970, mentre ero impegnato nel mio servizio militare all’aeroporto di Latina e mentre avevo anche iniziato una lunga analisi del profondo, junghiana, che sarebbe continuata dai miei vent’anni, fino ai miei trentadue-trentatré anni, in tre sezioni diverse.

Fin dal primo anno dei miei studi di Astrologia ho intuito lo straordinario potenziale che le Rivoluzioni Solari Mirate potevano offrire alla nostra vita, migliorandone notevolmente la qualità.

Ci sono voluti diversi anni, tuttavia, per riuscire a formalizzare, prima nella mia mente e poi in forma di scritti, il secondo paradigma importantissimo della mia scuola: l’esorcizzazione dei simboli che, accanto alle Rivoluzioni Solari Mirate e alle Rivoluzioni Lunari Mirate, costituisce l’essenza stessa dell’Astrologia Attiva.

Ho presentato questi due rami fondamentali della mia scuola prima in forma di articoli, saggi e conferenze, a partire dal 1970, su periodici come “Il Mattino Illustrato”, “Gli Arcani”, “Il Giornale dei Misteri”, “Linguaggio Astrale” e altri, e poi in forma di libri in cui ho fatto esplicito riferimento a detti protocolli operativi. Per quanto riguarda i libri, potete trovare miei capitoli su ciò già nel libro “Gli Astri del Successo”, Armenia editore (Milano, 1979), dove presentai uno studio su Luigi Pirandello e dove, nel raccontare la sua vita, spiegai le sue Rivoluzioni Solari più importanti domificandole per Roma, dove egli visse e non per Agrigento dove nacque.

Nel mio libro “Guida ai Transiti”, Armenia editore, Milano, 1984, dedicai un terzo del volume alle Rivoluzioni Solari Mirate, spiegando in molte pagine in cosa consistesse la tecnica del “Compleanno Mirato”, sconosciuta ovunque in quegli anni.

Seguirono molti altri libri, tra cui diversi sulle Rivoluzioni Lunari e sulle Rivoluzioni Terrestri e, infine, nel 1998, decisi di pubblicare un volume che fosse una sintesi di tutto il mio percorso euristico, su questi due elementi fondamentali della mia scuola, e pubblicai, quindi, la mia “Astrologia Attiva” con le Edizioni Mediterranee di Roma.

In queste pagine, quindi, troverete lo stesso testo, con i piccoli aggiornamenti necessari.

Tra questi vorrei segnalarne uno, a mio avviso molto importante: la mia teoria su come funziona l’Astrologia.

Infatti, per chi non lo sapesse, sono “nato” studente di fisica, mi diplomai in elettronica industriale, per cinque anni lavorai come assistente di ricerca al Consiglio Nazionale delle Ricerche, in Italia, e per due anni fui responsabile del Laboratorio di Misure Elettroniche presso l’Istituto Motori di Napoli, del CNR.

Nello stesso periodo entrai in contatto con grandi scienziati che stavano aprendo nuove strade all’interno della Conoscenza: a partire dal grande Giovanbattista Callegari, con la sua Radionica Callegari, poi il professor Renato Palmieri, autore di importantissime scoperte all’interno della Fisica Gravitazionale e l’ingegnere Vincenzo Di Napoli, anche lui collaboratore di Giovanbattista Callegari, nonché mio insegnante di elettronica a scuola, e poi il medico omeopatico Nicola Del Giudice che, insieme al fratello, il fisico Emilio Del Giudice, realizzò studi molto interessanti sulla memoria dell’acqua ed altri ancora.

Tutto questo mi permise di avvicinarmi all’Astrologia non solo dal lato junghiano, ma anche da quello strettamente fisico.

Impiegai molti decenni per ipotizzare una teoria di come potrebbe funzionare l’arte di Urania che ho chiamato teoria Callegari-Palmieri-Del Giudice-Del Giudice/Discepolo: le ho dedicato molte pagine nel mio libro “L’uomo e le stelle – Intervista all’Astrologia”, Ciro Discepolo, Edizioni Ricerca ’90, Milano, maggio 2023, 842 pagine.

In questo volume, che però è solo in italiano, alle pagine da 298 a 349, ho inserito la spiegazione di questa teoria che ritengo possa essere molto interessante per tutti i miei colleghi astrologi.

Non potendo riportarla qui, per motivi di spazio, indico un link dove potete trovare il mio YouTube in cui spiego tutto ciò:

https://www.youtube.com/watch?v=XNLfuk6Vtgs

Detto YouTube è in italiano, ma i sottotitoli sono in tutte le lingue e, quindi, spero di fare cosa gradita, segnalandolo a tutti gli appassionati di Astrologia.

 

Milano, 10 novembre, ore 17:58.

 

 

I am really very happy to announce the publication of the third edition of my book “Astrologia Attiva”: the first, in 1998, in Italian, was printed by Edizioni Mediterranee of Rome and collected, in an organic and exhaustive form, all the material that, starting from 1970, I had presented in various Astrology magazines and in short essays and which represented one of the two fundamental paradigms of my school, namely the Exorcism of the Symbol (the other is the use, in the logic of Active Astrology, of Aimed Solar Returns); the second published by Edizioni Ricerca ’90 in French, in 2011, and then the third, today, again with Edizioni Ricerca ’90, finally also in English. This text, in my opinion, is among my fundamentals and should be placed directly alongside the very well-known “Transiti e Rivoluzioni Solari” (Armenia editore, Milano, 1997, 512 pages), studied by many astrologers in Italian, English, French, Spanish, German and Russian.

Below is the preface to its third edition:

 

After the first Italian edition of 1998 and the second French edition of 2011, this is the third edition, English, of November 2024.

I am very happy that one of my most important books can be studied by Readers from all over the world. Given the universality of the British idiom.

As many readers already know, I began studying Astrology in 1970, while I was engaged in my military service at the Latina airport and while I had also begun a long analysis of the deep, Jungian, which would have continued from my twenties, until my thirty-two-thirty-three years, in three different sections.

Since the first year of my studies in Astrology I sensed the extraordinary potential that Aimed Solar Returns could offer to our life, greatly improving its quality.

 

It took me several years, however, to be able to formalize, first in my mind and then in the form of writings, the second very important paradigm of my school: exorcization of symbols which, alongside the Aimed Solar Returns and the Aimed Lunar Returns, constitutes the very essence of Active Astrology.

 

I presented these two fundamental branches of my school first in the form of articles, essays and conferences, starting in 1970, in periodicals such as “Il Mattino Illustrato”, “Gli Arcani”, “Il Giornale dei Misteri”, “Linguaggio Astrale” and others, and then in the form of books in which I explicitly referred to said operational protocols. Regarding books, you can find my chapters on this already in the book “Gli Astri del Successo”, Armenia editore (Milan, 1979), where I presented a study on Luigi Pirandello and where, in telling his life, I explained his Solar Returns by domifying them for Rome, where he lived and not for Agrigento where he was born.

 

In my book “Guida ai Transiti”, Armenia editore, Milan, 1984, I dedicated a third of the volume to the Aimed Solar Returns, explaining in many pages what the “Aimed Birthday” technique consisted of, unknown everywhere in those years.

Many other books followed, including several on Lunar Returns and Earth Returns and, finally, in 1998, I decided to publish a volume that was a synthesis of my entire heuristic path, on these two fundamental items of my school, and I published, therefore, my “Active Astrology” with Edizioni Mediterranee of Rome.

 

In these pages, therefore, you will find the same text, with the necessary small updates.

Among these I would like to point out one, in my opinion very important: my theory on how Astrology works.

In fact, for those who do not know, I was “born” as a physics student, I graduated in industrial electronics, for five years I worked as a research assistant at the National Research Council, in Italy, and for two years I was the head of the Electronic Measurements Laboratory at the Istituto Motori di Napoli, of the CNR.

 

At the same time I came into contact with great scientists who were opening new paths within Knowledge: starting with the great Giovanbattista Callegari, with his Radionica Callegari, then the professor Renato Palmieri, author of very important discoveries within Gravitational Physics and the engineer Vincenzo Di Napoli, also a collaborator of Giovanbattista Callegari, as well as my electronics teacher at school, and then the homeopathic doctor Nicola Del Giudice who, together with his brother, the physicist Emilio Del Giudice, carried out very interesting studies on the memory of water and others.

 

All this allowed me to approach Astrology not only from the Jungian side, but also from the strictly physical one.

 

It took me many decades to hypothesize a theory of how the art of Urania works that I called the Callegari-Palmieri-Del Giudice-Del Giudice/Discepolo theory: I dedicated many pages to it in my book “L’uomo e le stelle – Intervista all’Astrologia”, Ciro Discepolo, Edizioni Ricerca ’90, Milan, May 2023, 842 pages.

 

In this volume, which however is only in Italian, on pages 298 to 349, I have included the explanation of this theory that I think could be very interesting for all my astrology colleagues.

Not being able to report it here, for reasons of space, I indicate a link where you can find my YouTube where I explain all this:

 

https://www.youtube.com/watch?v=XNLfuk6Vtgs

 

Said YouTube is in Italian, but the subtitles are in all languages   and, therefore, I hope to do something appreciated, reporting it to all the enthusiasts of Astrology.

 

 

Milano, November 10th, at 05:58 p.m.

 

 

INDEX

 

PREFACE, 5

Preface to the French edition (The second edition), 9

PREFACE TO THE THIRD EDITION, ENGLISH, OF THE BOOK, 11

1.0 Praise of flight, 14

2.0 The reasons for a vocation, 18

3.0 Neutralize and potentiate, 20

4.0 The problem of expectations, 25

5.0 The Jeoffré theorem, 3,

6.0 The “Added value”, 36

7.0 A total failure, 38

8.0 About birth time accuracy, 42

9.0 The scissors, 46

10.0 When the Sun is in House X or IX, 50

11.0 The Rossi case, 53

12.0 One easy case, another difficult, 56

13.0 Stardust, 62

14.0 Mars Transits, 74

15.0 Saturn Transits, 96

16.0 Uranus Transits, 117

17.0 Neptune Transits, 139

18.0 Pluto Transits, 152

20.0 For those who fail to leave for their targeted birthday, 165

Essential bibliography, 167

21. The results of the latest research, 167

22.0 For those who do not succeed in leaving for their Aimed Birthday, 173

Part Two: Compendium, 175

23.0 Brief preface to the summary, 176

24.0 Psychoanalysis and escape, 177

25.0 References to Transactional Psychology, 182

26.0 Some links with mythology, 185

27.0 Some links with the Roman religion, 186

28.0 Active Astrology and Magic, 188

29.0 Predation, 191

30.0 An extract from the Author’s bio-bibliographical notes, 195-208

INDEX, 209

 






Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:

http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:

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Ciro Discepolo

www.cirodiscepolo.it  

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Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

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lunedì 25 novembre 2024

Marzia Capezzuti

 Nella giornata contro la violenza alle donne, ricordiamo anche la dolce Marzia Capezzuti, la ragazza milanese (di adozione), con disabilità intellettiva, prima sequestrata, poi derubata per lungo tempo, quindi ridotta in schiavitù, costretta alla prostituzione, torturata per mesi e quindi uccisa.



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venerdì 26 luglio 2024

La necessità di una end-line in giurisprudenza

 

La necessità di una end-line in giurisprudenza
 

 


 

A mio parere sarebbe necessario stabilire una end-line, una linea di confine, un punto assoluto e non valicabile, in giurisprudenza, che rappresenti davvero una barriera ineludibile a migliaia di situazioni attualmente governate dal nonsenso.

 

Noi diciamo spesso “oltre ogni ragionevole dubbio.” Però diciamo anche che è necessaria una prova assoluta. E sovente facciamo l'esempio di prova assoluta riferendoci alla “pistola fumante”, vale a dire: le forze dell'ordine giungono sul luogo del delitto pochi secondi dopo il delitto stesso e viene trovato il presunto assassino ancora con la pistola in mano da cui sta uscendo fumo e poi si verificherà che quella è la pistola da cui è partito il proiettile che ha ucciso la vittima e quindi in quel caso non ci potrà essere neanche lontanamente un solo dubbio sulla colpevolezza del condannato. Ma ciò non è assolutamente vero.

Ne ho già parlato in più di un video YouTube, ne ho scritto in più di un mio blog e l'ho riportato anche all'interno di miei libri facendo l’esempio, con nome e cognome, di un caso notissimo di un pregiudicato che aveva ucciso davanti alle telecamere di un bar nel rione Sanità di Napoli, a pochi metri dalla telecamera, un altro pregiudicato che sedeva all'esterno di quel locale. La vittima beveva un caffè e lui aveva estratto la pistola e lo aveva ucciso. Ecco, allora più “pistola fumante” di quella non ce ne possono essere. Eppure in quel caso i suoi avvocati riuscirono a farlo assolvere, e non starò qui a ripetere come fecero, perché poi potrebbero cambiare le modalità, ma io credo che non ci siano limiti alle capacità di bravi avvocati, di cancellare anche una pistola fumante. Dunque dovremmo interrogarci e chiederci come riuscire, come fare in modo tale che esista davvero, nel Diritto, una linea di confine, assoluta.

Come dicevo una end-line che non si può e non si deve superare perché altrimenti tutto diventa relativo e se tutto diventa relativo, in una giurisprudenza in cui il rapporto è già troppo sbilanciato a favore della difesa, laddove invece si è sempre detto e si dice ancora in ogni sede che la costituzione italiana prevede un’assoluta parità tra l’accusa e la difesa in ogni processo, i “giochi diventano truccati.”

 

Anche ciò l’ho dimostrato riferendomi, per esempio, al caso di Adriano Sofri che ebbe nove, dieci, dodici processi e solo dopo ventotto anni dallomicidio andò in prigione. Un imputato, invece, giudicato innocente dopo tre gradi di giudizio, non potrà più essere processato per lo stesso reato, anche se dovessero emergere nuove e schiaccianti prove contro di lui!

Allora io credo che si dovrebbe stabilire, invece, appunto, un qualcosa che possa rappresentare un macigno, un assoluto, un confine inviolabile, come il monolito, per fare un esempio alto sul piano culturale, il monolito del film 2001 Odissea Nello Spazio che immaginarono Stanley Kubrick ed Arthur C. Clarke. Esso rappresentava il punto di inizio e il punto di fine di ogni discorso possibile sull’evoluzione dell’uomo sulla vita, sulla Terra e sulla vita anche fuori della Terra.

E questo macigno, secondo me, questa end-line potrebbe e dovrebbe essere il DNA di un soggetto sul corpo della vittima.

 

Allora io vorrei spendere qualche parola su ciò riferendomi a tre suggestioni particolari.

Il primo riguarda la figura, ma dovremmo dire più esattamente la caricatura di un avvocato così come lo immaginano i fratelli Coen nel film “L’uomo che non c’era”, un avvocato molto particolare, e poi vorrei riferirmi a due film di fantascienza, ma non per questo meno credibili, che io ho amato e che amo tantissimo e che sono “Codice 46” e “Gattaca.”

 

Allora cominciamo dal primo, vale a dire la figura, ma dovremmo forse etichettarla più come la “macchietta” del film “L’uomo che non c’era” dei fratelli Ethan e Joel Coen. Si tratta della figura di questo avvocato, Freddy Riedenschneider, interpretato da un fantastico Tony Shaloub.
 

Freddy Riedenschneider, il penalista principe del foro di Sacramento incaricato di difendere prima la moglie del barbiere e poi il barbiere stesso. Qui, forse, i Coen, si sono accaniti con una verve alquanto esagerata. Vero è che gli avvocati, negli Stati Uniti, sono generalmente assai odiati, ma in questo caso – si direbbe – vengono addirittura crocefissi.

 

Freddy Riedenschneider è davvero una “macchietta”: chiede parcelle da

capogiro, alloggia nella suite Turandot del Metropolitan, si ingozza

con smisurati piatti di spaghetti al Da Vinci, assume detective e

soprattutto si prepara al “grande show” quando lui, anziché proporre

una linea difensiva basata sui fatti, tenterà di affabulare, di ipnotizzare la giuria, di convincerla, addirittura, dell’impossibilità di giudicare e, dunque, instillando nella mente dei suoi componenti quel ragionevole dubbio che farà assolvere l’imputato. Tutto il suo castello difensivo si baserà su una “strana teoria” letta da qualche parte: “il principio di indeterminazione di un certo tedesco secondo il quale non è possibile guardare la realtà senza alterarla – involontariamente – proprio per averla osservata.” Egli è certo che quando la giuria ascolterà tale principio scientifico si convincerà che non è possibile giudicare l’accusata (e poi l’accusato) e riuscirà a far nascere in loro il “ragionevole dubbio.”

 

 Allora, ovviamente, qui i fratelli Coen che evidentemente odiano, come me, un certo tipo di avvocati, non tutti gli avvocati, ovviamente (tra i miei amici ce ne sono di carissimi, amici ed amiche che sono ottimi avvocati e che io stimo molto, però un certo tipo di avvocati, sì, io diciamo, ripetendo la battuta che c'è nel film Philadelphia, quando uno chiede all'altro: “Sai cosa fanno cinque avvocati incatenati in fondo all'oceano? E l'altro risponde: “No, non lo so, cosa fanno?” E il primo: “Un buon inizio”. Ecco, anche io, se parliamo al limite e non stiamo parlando della stragrande maggioranza di ottimi professionisti sia nel civile che nel penale, allora determinati avvocati assai somiglianti a quel Freddy Riedenschneider dei fratelli Coen, io li vedrei volentieri incatenati in fondo all'oceano) hanno esasperato il concetto, ma la sostanza resta giusta, a mio parere.

 

Però non perdiamo di vista il nostro scopo, cioè qui, dichiaratamente, i fratelli cineasti vogliono mettere sotto accusa il principio che “a tutti i costi si deve salvare l’accusato.”

 

Naturalmente secondo la visione di alcuni avvocati, non da parte di tutta l'opinione pubblica la quale invece, al contrario, non è affatto d'accordo su questa linea difensiva. Ora, ciascuno di noi, se parliamo della “strage di Erba” o di Bossetti o dell'omicidio della giovane Chiara Poggi di Garlasco, magari insorgerà perché, come dire, è angosciato da alcuni dubbi che probabilmente gli sono stati instillati da maliziosi avvocati o anche ottimi avvocati i quali hanno posto in essere tutta una serie di punti di domanda nel corso di una trasmissione televisiva, e va bene, e questo ci può stare; però io vi invito anche a cercare di allargare il vostro campo visivo e a immaginare se voi anziché essere uno spettatore terzo in una vicenda come quella di Bossetti o come quella della strage di Erba, se voi foste il parente stretto di una delle vittime di questi fatti, prendiamo la mamma o il padre della piccola Yara Gambirasio, ma davvero pensate che aspirereste, in linea di principio, a valicare quella linea assoluta, e sottolineo, assoluta, che divide la possibilità che ci sia anche un solo ragionevole dubbio che eviti una condanna?

Ecco, io su questo vi solleciterei a riflettere e magari riprenderemo in chiusura di queste poche mie note di riflessioni sull'argomento l’item a cui ho accennato all'inizio del presente scritto e cioè a due film meravigliosi che fanno parte dei miei film preferiti di ogni epoca e di ogni cinema, di ogni scuola di cinema e che sono appunto “Codice 46” e “Gattaca.”

 

Allora, I due film in oggetto, ripeto, sono “Gattaca” pellicola statunitense del 1997, del regista Andrei Niccol e “Codice 46”, produzione britannica del 2003 a cura del regista Michael Winterbottom. Le pellicole hanno un nesso in comune, una società del nostro prossimo futuro governata, amministrata e pianificata da un totale controllo genetico che tende in tutta evidenza a limitare al minimo gli errori sui “non-validi.” E allora brevemente dirò che appunto nel film “Gattaca” si vede che l'umanità viene divisa tra validi e non-validi. I validi sono quelle persone concepite in provetta in cui il DNA è stato selezionato e i genitori, a tavolino, con la consulenza di un genetista, decidono il colore degli occhi, dei capelli, se il figlio sarà un musicista o sarà uno sportivo, un ingegnere o un poeta e stabiliranno anche tutta un’altra serie di caratteristiche scegliendole attraverso un catalogo se lo preferiranno vegetariano o diciamo ad alimentazione standard e mille altre cose ancora. Poi ci sono i non-validi, cioè quelli che noi chiameremmo sfigati che sono nati come ultimo, come dire, sguardo malinconico al passato tra due genitori che si sono appartati nella parte posteriore della loro auto e hanno concepito ispirandosi all’amore.

E lì vengono fuori disastri perché appena nato il bambino c’è subito un medico che con un ago emetterà la sentenza e quindi ci dirà che per esempio questo bambino non avrà un quoziente intellettivo molto alto, che sarà un mediocre e che addirittura avrà un difetto cardiaco che probabilmente lo porterà a morte a trentatré anni. E quindi, di conseguenza, tutta la società così concepita e così strutturata poi si comporterà in maniera razzista e assegnerà ai validi i primi posti nella scala della società e gli ultimi posti ai non-validi, gli ultimi step della scala sociale: essi dovranno fare le pulizie.

E questa è la storia proprio di un non-valido, con un difetto al cuore, che invece sogna, ovviamente per una compensazione di natura assolutamente freudiana, di voler diventare, addirittura, un’astronauta, cioè di voler raggiungere le stelle, lui che è schiacciato dalla società a pulire i gabinetti dei validi.

Poi, va bene, non vi sto a raccontare la storia, vi consiglio di vederlo perché è un film meraviglioso con attori straordinari oltre che bellissimi, sia al maschile che al femminile e poi l’altro che invece è “Codice 46” che descrive sempre una società in cui tutto viene stabilito dal DNA e quindi con il DNA si tiene sotto controllo l’intera popolazione mondiale.

Entrambi sono anche dei gialli ad indirizzo crime.

Qual è il nesso tra il primo ed il secondo film? Che il DNA, come è giusto che sia, rappresenta un valore assoluto, quindi ciò significa che se viene trovato il DNA del soggetto A sul corpo ucciso del soggetto B, beh a meno che il soggetto A non sappia dare una spiegazione assolutamente convincente di come è riuscito a depositare il proprio DNA sulla biancheria intima del soggetto B, lì non occorrerà neanche un processo perché il DNA è un valore così assoluto che non ci potranno essere dubbi di alcun genere sulla colpevolezza dell’assassino  e si procederà di conseguenza.

 

E i dubbi sono ancora un retaggio di un mondo romantico, ormai superato, che può andare bene per la narrativa, per la fiction, ma che non va bene per una società moderna che avendo raggiunto questo traguardo lo può utilizzare, per esempio, se noi pensiamo a tutti gli anni sprecati e al fiume di denaro e di tempo gettati via da magistrati, avvocati e tutto il mondo che riguarda l’apparato giudiziario di un paese, la stampa, i media, ma anche il tempo di telespettatori o di semplici cittadini che seguono quel caso: ecco dieci anni magari buttati nella toilette quando in possesso di un valore assoluto non si va oltre e qui ovviamente il collegamento con la faccenda di Bossetti è schiacciante, a mio parere, perché abbiamo detto che:

 

A) il DNA di Massimo Giuseppe Bossetti è stato trovato sulle mutandine della piccola Yara e sui suoi leggins.

 

B) che tra Bossetti e la piccola Yara non c’era possibilità alcuna di contatto neanche casuale perché come ha ammesso lo stesso assassino loro non si conoscevano e non si frequentavano.

C) lui non ha saputo dare una spiegazione di come si trovasse il suo DNA sulle mutandine di Yara e questo è importantissimo perché se lui avesse detto, non so “ci siamo trovati tutti e due nel bar a cento metri dalla palestra, è scoppiato un incendio, ci siamo denudati per non farci prendere dalle fiamme e io, in quel momento, ho avuto un sanguinamento dal naso e delle gocce sono cadute sulle mutandine della piccola Yara, poi ci siamo salvati, ci siamo salutati, io me ne sono andato…” Questa potrebbe essere una spiegazione (ovviamente tutta da verificare), ma non c'è, perché lui, Yara, dice che non l’ha mai vista in vita sua.

 

D) Non cè alcuna possibilità da parte della scienza di accettare che quel DNA non sia di Bossetti, ma che possa appartenere a un’altra persona che rassomigli a Bossetti.

 

Quindi su questi quattro punti non si va oltre. Dice: ma allora il DNA sulla manica del giubbino di Yara che corrispondeva a quello della sua insegnante nella palestra? E va bene, ma questo allora…

 

Torniamo all'avvocato Freddy Riedenschneider di cui parlavamo prima, cioè: noi vogliamo andare veramente a instillare quel “ragionevole” dubbio in presenza del quale tutte le giurie devono assolvere tutti gli imputati?

 

Là c'è una spiegazione logica ed è stato spiegato anche in dibattimento: non sono vere le cose dichiarate in proposito, cioè che la procura non abbia indagato, che volutamente abbia lasciato affossare quella pista.

Non è vero niente, hanno indagato, ma il DNA sul polsino della ragazzina è chiaramente un DNA da contatto estemporaneo che dato che i due soggetti si frequentavano all'interno della palestra è probabilissimo che si siano sfiorati, che si siano toccate, che ci sia stato un contatto occasionale all’interno di quella palestra, ma di lì a incominciare a insinuare il dubbio che l’insegnante, come mostrava il viso corrucciato di uno dei due giornalisti che hanno portato avanti tutto lo spot a favore di Bossetti e che addirittura mimava il gesto dell
insegnante che trascinava con il polso e la mano il corpo della piccola Yara dentro la palestra, beh, ma allora qui veramente chi dice questo significa che la end-line nel campo della giurisprudenza non la vuole affatto e non la vorrà mai!

 

E se non la si vuole, allora torniamo ad una frase, come dire, ad un motto famoso che è scritto dappertutto e che io mi sento di fare mio ancora una volta: 


“Se credi ciò, allora puoi credere qualunque cosa.”




Aggiornamento del 5/9/2024


La madre della strage di Paderno Dugnano uccisa, insieme al marito ed la figlio piccolo il 1° settembre scorso, avrebbe compiuto gli anni il 21 di questo mese.



Ph. di Ciro Discepolo


Aggiornamento del 16/9/2024:




Aggiornamento del 21/9/2024

Qualcuno, sul mio canale YouTube, afferma che non è vero che i documenti di nascita provenienti dalla ex Yugoslavia e relativi a nascite di alcuni decenni fa, siano privi dell'ora di nascita.
Ecco lo scambio di email avvenuto tra me ed il comune di Gorizia:







Aggiornamento del 23/9/2024

Ecumenismo o ammucchiate.

È un antico dilemma sempre presente, soprattutto oggi.

Personalmente trovo ripugnante il “vogliamoci tutti bene” che è un chiaro indizio di mancanza di idee prim’ancora che di spina dorsale. E ne ho scritto varie volte, anche quando, da laico, ho apprezzato molto papa Benedetto XVI che affermava: “Sì, sono disposto al dialogo con tutti, ma premettendo che io sono cattolico, tu sei islamico, lui è…”

Mi piace assai meno (e qui, forse, c’è l’unico punto di contatto tra chi scrive e Piergiorgio Odifreddi) l’ecumenismo “a prescindere” dell’attuale pontefice e, diciamo così, le sue scelte che sembrano preoccuparsi molto di “restare nel mezzo delle questioni”, come l’odierna “non presa di posizione” a proposito di Medjugorje.

In Astrologia, poi, non ne parliamo…

Il “Chi sono io per censurare i reincarnazionisti?” (o “gli astrologi quantici”, i “sideralisti”, “quelli senza Case” (o senza palle?), i “negazionisti della precessione degli equinozi” e chi più ne ha più ne metta) è soltanto una faccia del mignottismo con cui legioni di cialtroni cercano di accreditarsi come “simpatici”, ma sono soltanto dei “vu’ cumprà?” dell’oroscopia.

Ed i peggiori non sono tanto costoro, che cadrebbero miseramente se si facessero loro anche solo cinque domande di base (a cui potrebbero rispondere anche bambini ignoranti), ma i loro fiancheggiatori, ovvero coloro che qualcosa di Astrologia la conoscono, ma che sono diventati mercenari di banditi travestiti da astrologi.

 



Aggiornamento del 13 Ottobre 2024:




Genesi, anatomia e semeiotica delle previsioni in Astrologia. Astrologia & Criminologia 68, by Ciro Discepolo e Daniela Discepolo Boscotrecase:

 

A proposito della mia previsione di arresto di Sebastiano Visintin.

 

https://youtu.be/HFl974qSnZc


Aggiornamento del 18/10/2024


Il cerchio si stringe…


Sul giallo di Liliana Resinovich di Trieste.

Ormai il conto alla rovescia è già partito da alcune settimane ed ogni giorno si aggiungono evidenze scientifiche incontrovertibili che spazzano via la ridicola opzione del suicidio-teatrino che molti opinionisti, giornalisti e consulenti, soprattutto di Sebastiano Visintin, sono riusciti ad accreditare per quasi tre anni di seguito.

La giustizia per la povera Lilli è sempre più vicina e la eccellente professoressa Cristina Cattaneo, medico patologo di fama mondiale che tutti ci invidiano, sta per offrirla ai parenti della vittima.

Lo ha ribadito, ancora una volta, la dottoressa Giusti che fa parte del team di esperti che sta lavorando al caso. La dottoressa Giusti, ancora una volta, questo pomeriggio, e soprattutto a suffragio dei sordi che sono tali perché non vogliono sentire, ha ribadito alcune importantissime anticipazioni di quella che sarà la perizia della professoressa Cattaneo:

 

-          La rima di frattura alla colonna vertebrale trovata nella seconda autopsia, è PERIMORTEM. Traduzione: avvenuta pochi minuti o poche ore prima della morte.

-          Sul corpo della vittima sono state trovare diverse lesioni (più di quelle riscontrate nella prima autopsia), lesioni che hanno comportato copiose perdite di sangue.

-          I vestiti che indossava Lilli nel boschetto, al momento del ritrovamento, erano pulitissimi: come se fossero stati appena lavati in lavanderia.

Se incrociate questi tre elementi, pur se siete ipovedenti, riuscirete a comprendere che Liliana Resinovich fu percossa, quindi uccisa (o lasciata morire per asfissia dopo le percosse) e poi, solo poche ore prima del ritrovamento, trasportata sulla scena-teatrino del boschetto.

 

Chi è stato? Lo sanno tutti… E stiamo giungendo alla chiusura del cerchio.


 



Aggiornamento del 20/10/2024













Aggiornamento del 29/10/2024:

NON CI STO. Questo è il Cielo di Nascita di un nevrotico, assai nevrotico, data una stretta opposizione di Nettuno al Sole alla nascita, ma non è il cielo di uno psicotico. Sono certo che altri periti potrebbero provare la sua capacità di intendere e di volere al momento della strage. Non sarebbe la prima volta. Ricordiamo altri casi che ho trattato in passato:

- Adam Kabobo, il "killer del piccone" che uccise a caso, a Milano, l’11 Maggio del 2013 “perché udiva delle voci che glielo ordinavano…” 

- Maurizio Minghella, serial killer di prostitute (che violentava anche con rami d’albero) che fu liberato grazie ad una grossa campagna mediatica di don Andrea Gallo e poi, una volta fuori, ricominciò ad uccidere ed ammazzò diverse altre prostitute.

- Roberto Succo che massacrò i genitori. Poi inviato in una Rems da dove scappò facilmente e, per anni, in Francia e in Italia, continuò ad uccidere, rubare, stuprare, aggredire…

La perizia psichiatrica non è come un test del DNA. E nel caso di Giovanni Barreca credo ci sia il sesso di mezzo. Intanto lui avrebbe “dimenticato” di uccidere la figlia diciassettenne. Mi sembra che si stia correndo troppo.



 

Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:

http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:

 http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

 

Ciro Discepolo

www.cirodiscepolo.it  

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Per vedere bene i grafici zodiacali e le foto, occorre cliccarci sopra: si ingrandiranno. 

Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo:

 http://www.amazon.com/Ciro-Discepolo/e/B003DC8JOQ/ref=sr_ntt_s 

e

http://www.programmiastral.com/download/bibliografia_completa_di_ciro_discepolo.xls