sabato 14 gennaio 2023

Oggi Emanuela Orlandi avrebbe compiuto 55 anni

 


Oggi Emanuela Orlandi avrebbe compiuto 55 anni.

Come disse papa Francesco ai suoi familiari, pochi giorni dopo la sua elezione al trono di Pietro, “Emanuela è in cielo”.

Ciò, per ogni credente, è un’immagine suggestiva e potrebbe anche smussare, in parte, la pesantezza di pensarla sepolta da qualche parte, anonimamente. Ma per i suoi familiari, a cominciare dal fratello Pietro che si batte da sempre perché venga detta almeno una parola di verità su questa tristissima vicenda, una tale affermazione non solo non suscitò e non suscita alcun sollievo, neanche di tipo spirituale, ma si presenta finanche offensiva all’interno di una storia lunghissima fatta di dolore, tristezza e anche di legittima rabbia.

Il Papa ha promesso, pochi giorni fa (nei 20 giorni prima del compleanno di Emanuela) che sarà fatta chiarezza e che saranno resi noti “eventuali” dossier in possesso del Vaticano.

Sarà vero?

Non lo possiamo sapere e non possiamo neanche conoscere quanta parte di verità sarà resa nota rispetto alla cifra totale del mistero per il quale sono stati scritti fiumi di inchiostro e promosse inchieste a trecentosessanta gradi che avrebbero individuato, con certezza, piste che dimostrerebbero tutto e anche il contrario di tutto: dai “lupi grigi” e dal KGB che avrebbero voluto ottenere la liberazione di Mehmet Ali Ağca per poi poterlo uccidere e far zittire per sempre, alla mafia che intendeva ricattare il Vaticano per la “mancata restituzione” di grossi capitali di denaro sporco riciclato da Paul Marcinkus e da Roberto Calvi per poter finanziare segretamente Solidarność, alla banda della Magliana che a mezzo di un “fotografo-faccendiere” (Marco Accetti) in guisa di Alighiero Noschese che imitava improbabili telefonate de “l’americano” a molte altre piste bulgare o ufologiche che delizierebbero la fantasia e la verve di giallisti e di aspiranti frequentatori di logge massoniche.  

Non ci è dato saperlo, ma la lettura degli astri non passa per i sentieri tortuosi delle menti umane censurate o censorie o di fioco lume ed è cristallina, come una sorgente d’acqua in alta montagna.

Allora ecco una lettura breve, concisa e che può andare diritta al punto, senza arroganza, ma senza neanche sudditanza rispetto ad alcuna tesi battezzata finora.

Un piccolo omaggio dell’Astrologia Attiva al dolore immenso di una famiglia oltraggiata per decenni e anche a persone splendide che hanno speso, su tale versante di ricerca, altrettanti lustri di impegno profondo, a cominciare da Federica Sciarelli e dai redattori tutti di “Chi l’ha visto?” che, per primi, hanno stabilito degli importanti punti di verità in questa sporca storia.

Al di là degli scenari tattici di presunti sommergibili sovietici al largo di Ostia o di dischi volanti sul cielo del Vaticano, come nella migliore tradizione dei film dei fratelli Coen, un’amica intima della povera Emanuela, una compagna di scuola, pochi mesi fa, a ottobre 2022, ha reso una testimonianza breve e semplice che a mio parere scrive una pagina di chiarezza assoluta in questa vicenda: Emanuela, una settimana prima del suo sequestro-rapimento avvenuto il 22 giugno 1983, le confidò di essere stata molestata da uno stretto collaboratore di Giovanni Paolo II.

Tutto qui?

E vi sembra poco?

Niente cosacchi, niente dischi volanti e niente Cosa Nostra? No, semplicemente uno spregevole caso di pedofilia ai massimi vertici della Chiesa, un caso di pedofilia che non poteva essere raccontato al mondo.

E se mentisse anche questa donna?

Potrebbe, ma gli astri no e confermano in modo schiacciante questa versione.

Osservate i grafici che seguono.





Il cielo natale di Emanuela Orlandi nata a Roma il 14 gennaio 1968, alle 4 del mattino, ci mostra la realtà di una ragazza che ama la musica e anche il flauto (forti valori di seconda Casa), che ha una dominante Plutone che “potrebbe essere una indicazione sessuale importante nel suo destino”, una co-dominante Nettuno (un “mare di angosce”, ma anche tanti farmaci sedanti, come ha  raccontato Sabrina Minardi, l’amante di Enrico De Pedis, boss della banda della Magliana e probabile esecutore materiale del rapimento, insieme ad altri) e un Saturno in quarta Casa che, nel linguaggio degli astri, significa anche “una casa che ti viene strappata”.

Il compleanno del 1983 è, come sempre, da manuale (quello di Discepolo): un Ascendente in ottava Casa, uno stellium in quinta e uno in sesta, ovvero la possibile scoperta traumatica del sesso o di un sesso violento e subìto, all’interno di un’atmosfera di angosce determinata dalla posizione di Marte in settima Casa (a pagina 383 del mio “Transiti e Rivoluzioni Solari”, edizioni Ricerca ’90, vi è descritto, purtroppo, un agghiacciante menu di quello che sarebbe potuto accadere alla povera ragazza se ciò si fosse verificato contemporaneamente, come in questo caso, alla violazione di una delle 34 regole descritte nello stesso volume).

Ma se la Rivoluzione Solare del 1983 è, al tempo stesso, orripilante e accecante per la sua chiarezza, la Rivoluzione Lunare del 12 giugno 1983, che comprende i fatti relativi alla sua scomparsa, non è da meno e, se si può, appare ancora più spietata: un pesantissimo stellium di Urano-Giove-Saturno-Plutone in quinta Casa ci ripete, con una evidenza assoluta, la realtà di molestie sessuali subìte, all’interno di altre violazioni gravissime delle 34 regole: il Sole è in dodicesima Casa, Marte è in dodicesima Casa e uno stellium è in dodicesima Casa. L’Ascendente è in ottava e Nettuno è in sesta: occorre altro?




Gli astri potrebbero essere più espliciti?

Dobbiamo ancora cercare negli archivi dei servizi segreti di tutto il mondo?

Ci sono altri segreti di Fatima da rivelare?

No, assolutamente. Gli astri sono semplici, diretti e chiarissimi.

Un’ultima cosa.

Come si sa, con moltissime probabilità, Emanuela, prima di morire (forse una quindicina di anni dopo il suo rapimento), visse in un istituto religioso di Londra in qualche modo collegato al Vaticano: la rilocazione di Emanuela su Londra è spettacolare e mostra un Giove incollato al Medio Cielo!




Probabilmente questo stigma astrologico è stato così potente da valicare perfino il segreto delle casseforti vaticane, ma – forse – dobbiamo leggerlo anche in un altro modo.

Ho scritto prima che il Saturno radix di Emanuela era nella sua quarta Casa e ciò corrispose, in tutta evidenza, alla casa domestica che le fu “scippata” (insieme ai genitori e agli altri familiari). Ma se Giove rilocato su Londra è esattamente al suo Medio Cielo radix ciò significa anche che a Londra Emanuela non conobbe solo sofferenza e forse la morte, ma anche molte gioie.

Come? Impossibile dirlo solo da una lettura astrologica dei fatti, ma è una realtà certissima e mi piace trasmetterla ai suoi familiari sperando di poter lenire, almeno in piccolissima parte, i loro dolori.


Nota: la Rivoluzione Solare del prossimo anno, a partire dal 13 gennaio 2024, fa sperare in direzione di una maggiore luce che potrebbe illuminare la storia della vita di Emanuela (Giove sarà congiunto al Medio Cielo di RS). 







Aggiornamento del 28 Gennaio 2023





I possibili sensori oggettivi della storia economica del mondo

 

Ieri a Venezia, Carlo Bonomi, presidente di Confindustria:

 

(Teleborsa) – “Il 2023 non sarà così fosco, anzi”. Lo ha assicurato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi nel suo intervento al convegno di Confindustria che si svolge a Venezia. “I primi mesi dell’anno – ha aggiunto – saranno complicati ma siamo in grado di affrontarli, dal mese di settembre ci aspettiamo una discesa dell’inflazione, ci aspettiamo una ripresa robusta del commercio, sfioreremo i 600 miliardi di export. I nostri competitor Germania e Francia segnano il passo mentre noi conquistiamo quote di mercato. Tutto questo a patto che i prezzi energetici rimangano quelli che sono e che il Governo non sbagli interventi di politica industriale: due condizioni fondamentali perché industria regga il Paese”.

 

Queste parole, poche chiare ed essenziali, mi danno la stura a personali considerazioni altrettanto veloci sugli anni che stiamo vivendo e sui quali andrebbero valutate, criticamente, delle previsioni fatte da più parti e più volte.

Partiamo da una dicotomia sotto gli occhi di tutti. Alcuni media, assai chiaramente indirizzati politicamente, ci martellano da mesi, H24, sulle catastrofi di ogni tipo in arrivo: dagli asteroidi che schivano la Terra per una manciata di chilometri, al Covid che starebbe risorgendo per ucciderci tutti e allargandosi poi a quelle millenaristiche e di fine umanità legate alla “imminente guerra nucleare totale”, alla recessione economica non fronteggiabile ed a molte altre amenità del genere.

Naturalmente chi, come chi scrive, fa notare, già da anni, che i prezzi dei voli sono schizzati alle stelle (e non per l’inflazione), che tutti gli alberghi e i ristoranti sono pienissimi (a Milano è pressoché impossibile trovare un tavolo per il sabato o la domenica, anche prenotando una settimana prima), che il turismo di massa affolla le grandi città al punto che non è più possibile neanche camminare in piazze e strade enormi, viene tacciato di qualunquismo, se non peggio (d’essere “berlusconiano”).

Però i fatti sono fatti e le chiacchiere le lasciamo agli avventori del Bar Sport.

 

Torniamo alla curva dell’Indice Ciclico Planetario. L’esponente di turno del CICAP dirà: “E non tirarmi in ballo nuovamente l’ICP!”, come in passato quando, apprestandosi ad un duello Scienza-Astrologia, chiosava “E non mi tiri in ballo l’effetto Marte!”.

 

E perché non dovrei farlo?

Per fare un regalo ai nostri censori ipovedenti?

No, tiriamolo in ballo, ma facciamolo per bene.

 

Torniamo un attimo alla questione del Covid.

Molti, che non si sono mai occupati di questi argomenti, avendo dato una veloce occhiata agli scritti di André Barbault e anche ai miei, hanno redatto loro articoli in cui vantavano di avere previsto il Covid.

 

Niente di più falso.

Il Covid, come ho scritto nel mio libro “Covid-19”, edizioni Ricerca ’90, Milano, 2022, 195 pagine, non ha a che fare con la flessione di detta curva tra gli anni 2013-2021 per il semplice fatto che in quegli anni il numero di morti nel mondo, per tumori e per malattie cardio-circolatorie, è stato enormemente più alto e la maggior parte di tanti osservatori usa il telescopio, ma non riesce a vedere quello che ha sulla punta del proprio naso.

No, la flessione appena citata e commentata da me e dal mio grande maestro già negli anni Ottanta del secolo scorso, ha riguardato tutt’altro e secondo Barbault sarebbe stata la Terza Guerra Mondiale mentre io ritenevo che sarebbe stata l’evidenza numerica di una strage mondiale per cancro, come ho potuto dimostrare nel libro citato attraverso analisi di importantissimi istituti universitari internazionali che si occupano esclusivamente di dati epidemiologici.

 

Ma al di là di questa specifica visione miope della realtà mondiale (sarebbe bene che ogni autore inserisse, in calce ai propri interventi, una bibliografia storica sull’argomento, compresi i propri scritti, a partire dagli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso, almeno a dimostrazione del fatto che si tratti di studi originali e non di “copie e incolla” di lavori altrui), va stigmatizzato, credo, per rimanere “sul pezzo”, che gli anni della rinascita, dal 2021 in poi, del tutto simili a quelli che caratterizzarono i due dopo guerra più rilevanti del XX secolo e anche periodi eccezionali come i “favolosi Anni Sessanta”, proseguono e proseguiranno ancora, a dispetto delle cassandre di cui scrivevo più sopra.

 

Allora, evitando l’ovvio, vorrei soffermarmi, altrettanto rapidamente, su di un altro aspetto decisamente assai interessante dal mio personale punto di vista: i possibili “sensori oggettivi della storia economica del mondo”.

 

In altre parole: se noi ci misuriamo su previsioni di morti o di guerre o di pandemie, poi avremo dei riscontri oggettivi su cui confrontarci mentre, al contrario, in materia di storia economica del mondo non mi sembra che le cose stiano allo stesso modo.

Naturalmente spero di essere smentito e di potermi confrontare con degli studiosi di tale argomento, ma per adesso devo segnalare che sono molti mesi che ho tentato di farlo, scrivendo a docenti universitari della materia che, nella maggioranza dei casi, non mi hanno neanche risposto oppure lo hanno fatto per dire di “non avere tempo per questo”.

 

Dunque, senza voler pensare per forza al negativo, ho cercato di procurarmi da solo dei riferimenti universali su tale materia e ho consultato diversi scritti e anche un testo che da più parti mi è stato indicato come la bibbia: Larry Neal – Rondo Cameron, Storia Economica del Mondo, Il Mulino – Manuali, Bologna, 2016, 542 pagine.

 

Ed ecco cosa c’è scritto, in detta bibbia, a proposito della grande crisi finanziaria ed economica del 1929 (pagina 436):

 

“Che cosa provocò la Grande depressione? Dopo oltre sessant’anni ancora non c’è sulla questione un consenso generale”.

 

Poi seguono alcune pagine con alcune ipotesi e con considerazioni di carattere generale che però non vanno da alcuna parte.

Leggete voi stessi e non troverete un o alcuni indici specifici, in materia economica, come l’inflazione, la disoccupazione, il PIL, le esportazioni e via dicendo che possano spiegare anche lontanamente ciò che avvenne.

 

Sempre a pagina 433 leggiamo:

 

“Il 24 ottobre del 1929 – il «giovedì nero» della storia finanziaria americana – un’ondata di vendite per panico nel mercato azionario fece crollare i prezzi dei titoli e cancellò milioni di dollari che esistevano solo sulla carta”.

 

Badate bene, è scritto: “per panico” !!

 

E l’atra conclusione scritta, come ho appena ricordato, è stata:

 

“Che cosa provocò la Grande depressione? Dopo oltre sessant’anni ancora non c’è sulla questione un consenso generale”.

 

Dunque, senza peccare di presunzione, possiamo sicuramente affermare che abbiamo fatto molto meglio noi astrologi, prima con il sistema ideato dal grande Henri. J. Gouchon e poi perfezionato da André Barbault già a metà del secolo scorso, grosso modo, con previsioni dove è certamente possibile sbagliare il target super-specifico degli ammassi planetari (vedi la previsione di Terza Guerra Mondiale di André Barbault), ma non la sostanza di dette previsioni.

 

E allora, almeno fino a quando questi studiosi resteranno sui loro scranni e si rifiuteranno di parlare col popolo, personalmente, per dirla con Christopher Cerf e Victor Navasky (“La parola agli esperti”, Frassinelli editore, Milano, 1985, 308 pagine), dedico queste poche righe “A Joseph W. Aidlin, che compra quando gli esperti vendono”.




Mi sono giunte le prime copie del mio ultimo libro “Nudes&Nudes” che, come molti di voi sanno, è stato censurato e rifiutato da Amazon.
Per adesso ho deciso di pubblicarlo io anche come editore e non sarà in vendita, ma si potrà consultare presso alcune importanti biblioteche nazionali, italiane e straniere. 
Già la Biblioteca Nazionale di Brera, all’interno della Pinacoteca di Brera, possiede una copia di tale libro.
Ne invierò altre copie ad alcune tra le maggiori biblioteche pubbliche italiane e poi anche alcune copie all’estero. 
Naturalmente è anche superfluo notare come un libro dedicato interamente al disprezzo per ogni forma di censura, sia stato censurato. Ma se penso che anche il capolavoro di Vladimir Vladimirovič Nabokov, “Lolita”, fu censurato negli Stati Uniti e l’Autore costretto a pubblicarlo a Parigi, nel 1955, mi sento in buona compagnia. La mamma dei cretini è sempre incinta. 
I have received the first copies of my latest book “Nudes & Nudes” which, as many of you know, was censored and rejected by Amazon.
For now I have decided to publish it also as a publisher and it will not be for sale, but it can be consulted in some important national, Italian and foreign libraries.
The National Library of Brera, inside the Pinacoteca di Brera, already owns a copy of this book.
I will send other copies to some of the major Italian public libraries and then also some copies abroad.
Of course it is also superfluous to note that a book dedicated entirely to contempt for all forms of censorship has been censored. But if I think that even Vladimir Vladimirovich Nabokov's masterpiece, “Lolita”, was censored in the United States and the author forced to publish it in Paris, in 1955, I feel in good company. The mom of idiots is always pregnant.




Aggiornamento dell’8 febbraio 2023

L’onore delle armi per Enrico Letta

 







Sono sempre più determinato a non scrivere di politica essendo convinto che quando lo facciamo, noi tutti, finiamo per entrare in un vortice incontrollabile di pulsioni aggressive in cui ci avviciniamo parecchio alla bestia di concezione dantesca.

E, infatti, non credo che lo farò in futuro, se non in casi eccezionali.

Ma oggi vorrei scrivere qualcosa sull’uomo Enrico Letta a cui, credo, si debba offrire l’ “onore delle armi”, indipendentemente dalla propria posizione partitica.

  

A breve, dopo la ulteriore sconfitta elettorale del PD anche alle regionali di Lombardia e Lazio e, con l’apertura del Congresso, Enrico Letta lascerà, forse per sempre, la direzione di quel partito.

In questo momento, com’è costume umano fin dai tempi del paleolitico, nessuno sembra disposto a dargli neanche un “centino” e men che mai a tributargli un grazie e, allora, da estraneo a quel partito, lasciate che lo faccia io per lodare una sua virtù che certamente gli viene, soprattutto, sia dai valori Leone che da quelli Aquario: procedere per la propria strada, senza ripensamenti e senza condizionamenti esterni.

Sono pressoché certo che dopo di lui si creeranno “interessanti percorsi” (a detta dei futuri alleati del PD) di “rinnovamento”, in una sorta di nuovo Ulivo in cui il comune denominatore, il collante, di più forze partitiche non sarà tanto un obbiettivo politico di fondo, ma piuttosto l’avversità al partito che ha vinto le ultime elezioni.

Lui ha perso e ha fatto perdere il PD, non alleandosi con altri schieramenti politici all’interno di improbabili ammucchiate, ma è stato coerente e, a mio parere, di questi tempi ciò rappresenta una qualità di pochi eletti.

Certamente i suoi forti valori Bilancia (Sole e stellium in settima Casa di nascita) hanno stigmatizzato ciò: la lotta, la contrapposizione, quella vera e non solo a parole.





Aggiornamento del 10 febbraio 2023

 

Profumo di Craxi




 



Interessante, credo, non tanto sul piano politico quanto su quello astrologico personale, la giornata di ieri del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

E interessante anche la lettura di ciò fatta dalla stampa: quella più importante, in senso economico, sembrava fare il tifo per Macron e contro l’Italia.

Dal mio osservatorio, come dicevo, mi stimola più il risvolto umano e astrologico della vicenda e in una direzione in particolare: la presa di posizione critica, molto critica, di Giorgia Meloni rispetto alla scelta del Presidente francese (che poi ognuno giudicherà in modo diverso, politicamente parlando) è avvenuta alla vigilia del summit europeo di Bruxelles. Di più: è avvenuta poche ore prima dello stesso.

Il Presidente del Consiglio sapeva che avrebbe incontrato il leader d’oltralpe poche ore dopo e ciò che aveva da dire lo ha detto prima di incontrarlo e non dopo.

Tutto qui?

A mio parere non si tratta di un elemento di poco conto e riguarda, vorrei ricordarlo, una donna che è stata attaccata da tutti, prima durante e dopo la campagna elettorale, perfino da tutte le donne politiche italiane e dai suoi cosiddetti alleati di governo: Salvini e Berlusconi davanti a tutti.

Avendo la stessa età della Costituzione Italiana, quando mi guardo indietro vedo un solo esempio simile nella nostra storia repubblicana: quello di Bettino Craxi di fronte ai fatti di Sigonella dell’ottobre 1985, con lo “schiaffo” agli USA, seguito, pochi anni dopo, da Tangentopoli che distrusse quella repubblica (ciascuno è libero di vedere o di non vedere un collegamento tra le due realtà).

   




Aggiornamento dell’11 febbraio 2023




ASTROLOGI CONTEMPORANEI A CONFRONTO. Scusate il ritardo.


Contavamo di pubblicarlo entro la fine dello scorso anno, ma lo faremo a breve.

Intanto vi anticipo la prefazione.


Dalla PREFAZIONE: DISTINZIONE VS ECUMENISMO

 

A mio parere si fa, oggi, un uso indiscriminato e acritico di un generalizzato quanto fake ecumenismo.

Si tende molto a confondere la disponibilità soggettiva al dialogo con la identificazione con il pensiero del resto di tutto del mondo, perfino di quello degli avversari e dei nemici.

Per proseguire detto discorso faccio riferimento ad un esempio pratico: la dualità di vedute tra papa Francesco e papa Ratzinger. E mi si perdoni il riassunto estremamente essenziale che tento di farne qui.

Papa Francesco ripete spesso che siamo tutti fratelli e che le differenze non contano sulla via di un abbraccio ecumenico e collettivo.

Papa Ratzinger, invece, ha sempre dichiarato di essere disponibile al dialogo, con tutti, ma partendo da basi fondamentali: “Io sono cristiano, tu sei ebreo, lui è musulmano…”. “Poi possiamo anche abbracciarci, ma senza dimenticare da dove partiamo”.

 

Ecco, davvero, in estrema sintesi, la dicotomia di pensiero, potremmo dire la filosofia generale di vita, che divide tantissimi di noi.

Magari per tanti si tratta soltanto di un “vogliamoci bene” di origine ‘Marte assai leso di nascita’ o estrema condivisione del percorso umano ed artistico di Frank Capra, ma personalmente sono lontanissimo dalla visione di papa Francesco perché ritengo che alla base di ogni percorso euristico ci debba essere una dimensione assai grande di senso critico con cui analizzare la materia che è oggetto di studio.

In Astrologia, poi, che è la mia vita, non potrebbe che essere così.

E anche se queste parole che seguono mi faranno guadagnare un’altra ‘milionata’ di nemici, le scrivo lo stesso: in Astrologia il finto ecumenismo serve a nascondere soprattutto un’ignoranza senza limiti da parte di legioni di astrologi che si sono formati osservando qualche YouTube o leggendo qualche articolo in rete.

La maggior parte dei nostri colleghi, non solo non conosce neanche il 20-30% del proprio autore di riferimento, ma ignora le differenze di scuola tra i maggiori astrologi contemporanei.

 

In sostanza, alla base, molti dei nostri colleghi non sarebbero in grado di scrivere neanche una brevissima tesina sulle differenze fondamentali tra i massimi autori contemporanei (ma anche tra quelli del passato recente dell’Arte di Urania).

E vorrei raccontarvi un aneddoto che può chiarire meglio quanto sto scrivendo e che già so che farà moltiplicare ulteriormente le schiere di miei nemici personali, ma ciò non mi preoccupa minimamente.

Era il 1977 (o il 1978, non ricordo bene) e partecipavo, come relatore, al Secondo Congresso Internazionale di Astrologia organizzato a Campione d’Italia dal mensile ASTRA, per volontà del bravissimo direttore e giornalista Giuseppe Botteri. Sulla scia dell’enorme successo del Primo Congresso Internazionale di Astrologia che si era tenuto a Milano nel 1975 e a cui anche avevo partecipato come oratore, osservai ulteriormente l’enorme interesse che l’Astrologia stava destando nei media: molte redazioni di grandi e di grandissime testate, non solo nazionali, inviarono lì loro troupe o singoli giornalisti che, però, nella maggioranza dei casi non erano “né Indro Montanelli né Eugenio Scalfari”, ma, più semplicemente, giovani o giovanissimi, con poca esperienza e tanta ignoranza al seguito.

Questi ragazzi cercavano di fare il “colpaccio”, di intervistare “l’astrologo o l’astrologa giusti” e, in questo clima, io assistetti a una scenetta che, se non fosse stata da piangere, sarebbe potuta essere comica: un giovane giornalista probabilmente con forti valori di superficialità, entrò in una piccola sala dove diversi suoi colleghi si stavano intrattenendo con noi relatori, e gridò: “Presto! Presto! Venite! C’è Linda Wolf!”.

E tutti corsero fuori.

In tutta evidenza questi giovani di cultura non alta, confusero Linda Wolf con Virginia Woolf e di qui si spiega perfettamente ciò che avvenne.

In realtà Linda Wolf era una modesta astrologa che probabilmente di cognome faceva Cecchetti, Ciccaroni o qualcosa del genere: era l’astrologa personale di Patty Pravo e sembra che per un certo periodo lo fu a tempo pieno. Ma al di là di questo era, come scrivevo, una modesta astrologa e nient’altro.

Allo stesso modo potrebbe accadere oggi che se Pinco Pallino dagli Stati Uniti o Vattelapesca dall’Austria dovessero venire a tenere una conferenza in Italia, fiumi di astrologi/ghe di scarsa o scarsissima preparazione, correrebbero a baciare loro la mano, ignorando perfino le cose essenziali della loro scuola e, soprattutto, non avendo alcuna capacità di eseguire un’analisi critica del loro verbo rispetto a quello degli altri astrologi contemporanei.

Ciò mi sembra davvero gravissimo e mi fa ricordare il grande Riccardo Pazzaglia quando, ironicamente, ma anche con tanta tristezza nel cuore, taggava l’umanità a lui contemporanea con un solo gesto: quello del palmo della mano che muoveva leggermente, in parallelo al pavimento, a pochi centimetri dallo stesso, appunto per indicare “un livello” bassissimo…

Tutto ciò mi ferisce fin dai primi anni di studio dell’Arte di Urania e a tale argomento ho dedicato interi libri e tantissimi saggi, conferenze, seminari, articoli…

Per tentare di sottolineare maggiormente quanto sto vergando, ho anche pubblicato, recentemente, il libro “Lettura Critica Del Tema Natale”, Edizioni Ricerca ’90, Milano, 2018, 135 pagine.

Ma non basta e quindi proseguo su questa strada.

Allora ho pensato all’ossatura del presente volume in cui analizzerò in modo critico (ma che non significa affatto contrario) l’opera di quattro grandi maestri contemporanei: André Barbault, Henri G. Gouchon, Reinhold Ebertin e Lisa Morpurgo.

Poi ho chiesto a quattro allievi-colleghi della mia scuola, Valeria Capasso Vanorio, Giuseppe Galeota, Francesca Mina e Francesco Spiga, di fare altrettanto e di pubblicare, in questo stesso volume, un’analisi critica dell’opera di altri grandi e famosi astrologi contemporanei. Gli autori scelti da loro sono:

-          Carl Gustav Jung e Verena Kast (Valeria Capasso Vanorio)

-           Stephen Arroyo, Dane Rudhyar e H. Freiherr Von Klockler (Giuseppe Galeota)

-           Charles EO Carter ed Elisabeth Ebertin (Francesca Mina)

-          Jean Pierre Nicola e Alexandre Volguine (Francesco Spiga).

Ripeto, nuovamente, che analisi critica non significa denigrazione: tutt’altro!

Analisi critica, secondo il significato che si vuole dare a tale concetto nel presente lavoro: cercare di spiegare con parole semplici in cosa sono stati grandi alcuni nostri predecessori-quasi contemporanei, ma – al tempo stesso – senza omettere un giudizio critico su quanto ci separa assolutamente dagli stessi.

Buona lettura a Tutti.

 

Ciro Discepolo

Milano, domenica 7 settembre 2022



Il falso ecumenismo rappresenta l'angolo di salvezza dei mediocri





Tre tra i maggiori (per tiratura) quotidiani italiani. Non occorre Manzoni per capire che in questa frase “Governo” va scritto con la maiuscola. Rigore e non lassismo. Questo post è stato censurato altrove. Spero che qui abbia miglior fortuna.





Per noi Viaggiatori Attivi

Vi propongo un articolo del nostro amico Nunzio Cannavò relativo alle tematiche che riguardano anche i Viaggiatori Attivi a diversa mobilità:






Aggiornamento del 27/2/2023

Pessima RSM di Maurizio Costanzo che è certamente in stretto rapporto alla sua morte. Per chi conosce le mie 34 regole ogni spiegazione è superflua. Per chi non le conosce, è inutile. 

Personalmente credo che egli fosse nato almeno 8-9 minuti prima delle 14.30, come dichiara il suo estratto di nascita che chiesi personalmente io quando il Comune di Roma ancora rilasciava questo documento. Se è come penso, anche la sua RLM di questo mese di febbraio è parlante e spiega come tre astri in ottava Casa, un’altra grave violazione delle 34 regole, sia stata fatale per lui, insieme a tutto il resto.

C’è anche da dire, tuttavia, a mio parere, che morire a 84 anni, in poche ore e dopo avere prodotto tanto, “ci può stare” e tutti dovremmo accettarlo, senza recriminare...

Nel caso di sua moglie, se ella fosse stata a Roma il giorno del suo ultimo compleanno, Marte e Urano in ottava Casa, l’Ascendente in decima, Nettuno in quinta e anche una RLM da brivido, completerebbero un quadro che non ha bisogno di tante spiegazioni.

Per quanto mi riguarda, la cosa mi lascia addolorato dato che Maurizio Costanzo è stato certamente uno dei protagonisti importanti della nostra storia culturale recente.

Più sotto potete vedere anche la copertina di uno dei miei libri dedicata a lui.

 

 


 







For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:

 http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

 

Ciro Discepolo

www.cirodiscepolo.it  

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Per vedere bene i grafici zodiacali e le foto, occorre cliccarci sopra: si ingrandiranno. 

Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo:

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http://www.programmiastral.com/download/bibliografia_completa_di_ciro_discepolo.xls