lunedì 26 marzo 2018

Di nuovo sulla regola #34





Come ho già spiegato nei mesi scorsi, questo 2018 si presenta, per molte persone, alquanto problematico in quanto a tanti è iniziata o inizierà una RS con il problema della regola #34 a cui si aggiunge anche uno stellium in 12^/I Casa oppure in 6^/VII Casa se si cerca di posizionare Marte e Saturno in Terza e Nona Casa di RS.
Temo che questa situazione farà molte vittime e alcune le sta già facendo: note o assolutamente sconosciute, ma di cui ho contezza.
È il caso del simpatico e compianto Fabrizio Frizzi, nato a Roma il 5 febbraio del 1958, alle 5.45 e deceduto la scorsa notte.
Come potete vedere dal suo grafico di nascita, Marte e Saturno, alla nascita, erano nella sua 12^ Casa radix.
La sua RS di quest’anno, purtroppo, per quanto ho appena citato e per quanto scritto da sempre, vedeva varie posizioni assai pesanti dove l’AS e Urano in Ottava Casa erano quelle che facevano meno paura. Assai insidiose, invece, le altre del Sole in 6^ e di Marte e Saturno in Quarta (regola #34).
Se a ciò aggiungiamo una Rivoluzione lunare con Ascendente in 12^ Casa più Marte, Saturno e Plutone a ridosso dell’AS, tra Dodicesima e Prima Casa, credo che non occorrano altre spiegazioni.

Alcuni/e continuano a ripetere che la morte, le malattie gravi, gli incidenti, il carcere, la perdita del lavoro, la separazione matrimoniale, il fallimento di un’impresa commerciale e via discorrendo non hanno nulla a che vedere con le brutte posizioni della RS. Però non spiegano con cosa avrebbero a che fare. 

Con i programmi RAI della sera? O con l’indice MIBTEL?

A me va bene che ci siano posizioni diversissime rispetto alla mia, in modo che poi, in futuro, non si possa dire che la pensavamo tutti allo stesso modo e necessariamente da una parte ci saranno quelli che vedevano giusto nella stragrande maggioranza dei casi e dall’altra quelli che toppavano al 100%. Dunque va bene così, ma vi esorto a non farvi imbrogliare: chiedete a tutti i miei avversari di fare come il sottoscritto che da 48 anni rende pubbliche le proprie RSM: quando si aspira a essere o a diventare autori, non si può dire che si tace per ragioni di privacy perché la privacy, per chi si candida a insegnare, finisce dove inizia il diritto di ogni allievo di verificare innanzitutto “sulla pelle” del proprio maestro se quello che scrive è credibile o se costui/costei farebbe meglio ad andare a vendere le frittelle agli angoli della strada.


Nota

Quasi quotidianamente qualcuno, quasi sempre anonimi assoluti nel campo dell’astrologia, vorrebbe iniziare a “guerreggiare” con il sottoscritto lanciandogli un centinaio di calunnie e di accuse addosso. Ripeto, ancora una volta, che non posso accontentare costoro che legittimamente aspirano ad avere un loro giorno di gloria inveendo contro persone note. Non sono interessato a rispondere a chiunque. Qualcuno però mi obietta: ma in passato hai “guerreggiato” con altri mentecatti! È vero, però non posso farlo per tutta la vita e poi, diamo a Cesare quel che è di Cesare: ho fatto qualche eccezione in passato solo per i mentecatti di livello stratosferico e con tutto il rispetto per questi mentecatti dell’ultim’ora, riconosco loro una quota notevole di demenza, ma non al punto tale da giustificare che io investa ore delle mia vita a rispondere alle loro invettive totalmente spuntate perché ho già risposto alle stesse, lustri fa, quando buttavo via il mio tempo con  dementi di livello internazionale.












I NOSTRI DUE CONVEGNI ANNUALI DI ASTROLOGIA ATTIVA


Si svolgono a Milano e a Sant’Agata sui Due Golfi, vicino Sorrento, Napoli, al Grand Hotel Due Golfi (081 878 0004).


Il Convegno di Giugno si tiene, solitamente, il terzo weekend di giugno, quest’anno il 15, 16 e 17 giugno (venerdì 15-19, sabato 9-13 e 15-19, domenica 9-12). Controllate sempre, però: se la Luna si trova a circa 9° in Sagittario, allora si passa al 4° weekend di Giugno, ma farete bene, sempre, a chiedere alla direzione dell’Hotel.
Il tema è libero, come in ogni nostro convegno: vari argomenti proposti dagli stessi partecipanti. 
La formula è ancora aperta e gratuita, ma molti intendono male questa realtà e scelgono di soggiornare e pranzare e cenare altrove: quando non potremo più godere della squisita ospitalità del Grand Hotel Due Golfi, tale convegno di giugno sarà soppresso e resterà solo per pochissimi amici/amiche (massimo una decina), in forma assolutamente privata.
Per quest’anno è prevista la cena del venerdì al Ristorante “Da Michele”, alla Marina della Lobra (081 878 9871), a pochi chilometri dall’Hotel, con prenotazione obbligatoria, e per la serata del sabato una cena intorno alla meravigliosa piscina a sfioro del Grand Hotel Due Golfi (è necessaria la prenotazione).









Il convegno di Milano si svolge il terzo weekend di ottobre o il quarto (se la Luna si trova a 9° circa in Sagittario). Sede da stabilire. Ingresso libero e pranzi e cene altrettanto liberi. Quest’anno il 20 e il 21 ottobre (sabato 9-13 e 15-19, domenica 9-12).

Questa pagina resterà sempre il punto di riferimento anche per eventuali altri incontri annuali.












2001 Odissea nello spazio: tentativo di scalata alla montagna sacra del cinema di tutti i tempi (ma con umiltà). By Ciro Discepolo.

Mi sono deciso a farlo dopo cinquant’anni (per il cinquantenario, appunto) e dopo averlo visto tantissime volte (in un numero più vicino a trenta che a venti): per rispetto al Maestro, innanzitutto. Sebbene penso che avessi qualcosa da dire e che non è cambiata in tutti questi lustri.
Quando stava per morire — ma lui non lo sapeva — a Stanley Kubrick che era impegnato a montare ‘Eyes Wide Shut’, il suo ultimo film, dissero che forse un giornalista aveva compreso il senso di quella trama e lui rispose, pressappoco: “Peccato. Allora vuol dire che ho fallito nel mio scopo principale...”.

Fu un genio. Non possono esserci dubbi.
Soltanto gli ultimissimi film sullo spazio, come ‘Gravity’, si sono avvicinati, se guardiamo il solo aspetto fotografico-cinematografico della pellicola, a quel capolavoro irripetibile che continuo a guardare, suggendo con avidità ogni singolo frame, senza mai trovare una piccola sbavatura, un errore, che so, qualcosa che stoni, anche solo leggermente.

No, è un capolavoro e basta.
Forse per scrivere dello stesso occorre partire da qualcosa riferita nel magnifico volume “Stanley Kubrick, La biografia”, di John Baxter, edizioni Lindau, che i mie carissimi amici Bianco-Valente, sapendo quanto lo avrei gradito, mi donarono il 23 Dicembre 2001...:

Stanley Kubrick era appena uscito dagli uffici della Metro Goldwyn Mayer dove aveva firmato il contratto per quello che all’epoca fu il film più costoso della storia del cinema e a un amico che lo accompagnava, confidò: “Credo proprio che queste persone, se solo avessero sospettato che mi stavano finanziando un film religioso, non mi avrebbero concesso neanche un solo dollaro...”.

E, infatti, ‘2001 Odissea nello spazio’ è soprattutto un film religioso: religioso perché vuole dimostrare che c’è un percorso, una meta da raggiungere, una lunghissima parabola che trasformerà scimmie urlanti nell’Africa preistorica in creature costituite da sola luce (la scena finale del capolavoro), con o senza l’assistenza del grande monolito nero.

Credo che sulla prima parte del film si sia tutti d’accordo e non ci sia qualcosa di davvero esoterico da scoprire: Kubrick ci offre la sua visione di un possibile percorso dell’animale-uomo sulla Terra, ma anche prima della vita sulla Terra e, probabilmente, dopo la vita sulla Terra.
Il monolito nero è, in tutta evidenza, la conoscenza (endogena o esogena), il tutor, che assiste l’uomo-barbaro-animale in questa meravigliosa evoluzione che lo porterà, dopo quattro milioni di anni, a partire dalla prima scena con gli ominidi, a scoprire, sulla base lunare Clavius, la presenza dello stesso monolito che ci sta già suggerendo, sin dall’alba della civiltà, e che ci suggerisce ancora di andare verso Giove e ‘beyond Jupiter’, verso l’infinito.

Libri e libri sono stati scritti e dedicati, giustamente, al genio “tecnico” dell’Autore. Le sue invenzioni o pre-visioni di quello che è il nostro presente attuale e anche il nostro futuro prossimo sono stupefacenti e ci lasciano ancora oggi sbalorditi: pensate, per esempio, giusto per fare un esempio elementare, a tutti i computer e/o ai monitor del film: la terza dimensione non esiste, sono tutti schermi assolutamente piatti, come il tablet di spessore zero millimetri su cui gli astronauti leggono il giornale mentre pranzano.
Gli effetti speciali, la “pulizia” della fotografia ancora oggi ineguagliata, nonostante il nostro attuale 4K e HDR o il 5K con cui posso filmare la realtà con la mia nuova fotocamera Sony 7RM3: vi indico una scena in particolare, quella del recupero dell’astronauta morto fuori dalla nave, per un confronto. L’avvicinamento nello spazio tridimensionale, l’assenza di gravità, la perfetta coerenza delle singole velocità e dei singoli movimenti dell’ “universo fermo” sullo sfondo, della nave quasi “ferma” anch’essa, e della capsula, dell’astronauta morto e dei bracci meccanici che lo devono raccogliere e riportare dentro. Guardatela e riguardatela cento volte: sono certo che anche chi tra voi conosce la fotografia non riuscirà a trovare un confine tra la fiction e la realtà ripresa “dal vero”!

Ma, chiaramente, per chi, come me, ama tantissimo Stanley Kubrick, tutto ciò è scontato e va riconosciuto in partenza, senza possibilità di dubbi.
Non dimentichiamo che il nostro realizzò alcune invenzioni formidabili per il cinema, come l’adattamento super economico di carrozzine per disabili in sostegni mobili, su binari, per la cinepresa, abbassando di moltissimo i costi di ogni film (nei suoi primi lungometraggi). Oppure come per gli obbiettivi speciali che furono realizzati, su suo progetto, per filmare un Barry Lyndon notturno e al lume di candela.
Geniale, geniale e basta.

Ma, come dicevo, egli fu geniale in toto, senza togliere alcun merito al coautore, Arthur G. Clarke, che già aveva nutrito abbondantemente il mio spirito prima di regalarmi questa magica creatura.

Due altre piccole curiosità sul film. Nonostante il budget enorme a disposizione, Kubrick sapeva che rischiava di superare di molto lo stesso (e così fu) e si scervellò a pensare in quale parte del mondo avrebbe potuto trovare una location adatta a girare le prime scene, quelle dell’alba della civiltà, con le scimmie-ominidi in una location africana e preistorica. Ebbene, uno dei collaboratori della troupe gli suggerì di recarsi a Borehamwood, Hertfordshire, non troppo lontano da Londra, dove giravano gli interni negli studi della Metro Goldwyn Mayer, e infatti lì, il regista, con grandissimo stupore, trovò esattamente ciò che stava cercando.
Anche per le musiche Kubrick desiderava qualcosa di speciale, molto speciale, finché un altro suo collaboratore gli suggerì di abbinare le scene topiche dello spazio ai valzer viennesi e così si concretizzò anche quest’altra piccola magia. Magari qualcuno dirà: ma non è stata sua l’idea! È vero, ma forse cento altri autori l’avrebbero scartata, ma non il genio del nostro!

Nel corso di questo mezzo secolo di proiezioni ho visto persone dedicare una buona parte della propria vita a tale pellicola. Mi ricordo che molti anni fa mi imbattei in rete nel sito di un appassionato che dava tantissime notizie già conosciute sul film, poi introduceva brevemente lo stesso e quindi invitava i lettori a inviare al sito la spiegazione della seconda parte del meraviglioso lungometraggio...

Ed eccoci al dunque, senza pretese e senza presunzioni.
Come dicevo, dobbiamo partire dall’idea religiosa che sta alla base del film, se vogliamo tentare di comprenderlo, almeno in minima parte.

Ma è d’obbligo accennare, prima, a due argomenti importantissimi dell’opera in oggetto e che sono stati decifrati senza difficoltà dalla maggioranza dei recensori: il conflitto uomo/macchina (l’elaboratore Hal 9000) che può condurre il primo a essere vittorioso, ma menomato, senza l’aiuto fondamentale che il computer di bordo può dare a tutta l’intera missione e la presa di coscienza dell’intelligenza artificiale(vedi Blade Runner, Nirvana, ...), del computer, del clone o come lo vogliamo chiamare che “può provare perfino emozioni” e paura quando David Bowman inizia a scollegarlo dalla propria immensa memoria al silicio...
Veramente ce ne sarebbe anche un terzo e cioè la violazione della prima legge della robotica che stabilisce che un robot o un computer non possano mai fare del male all’uomo: e qui, giustamente, gli autori sollevano dubbi immensi nello spettatore che certamente si schiererà da una parte o dall’altra, considerando anche “le ragioni superiori” di Hal 9000 che vuole sacrificare l’equipaggio per “salvare” la missione.

Torniamo, però, al topic fondamentale del film, al tentativo di decifrazione della seconda parte del capolavoro kubrickiano.
Tanti si sono soffermati per anni a studiare la location della stanza con alcova rinascimentale e sedie e comò ottocenteschi in cui l’astronauta David (l’attore Keir Dulle) giunge dopo l’attraversamento dello spazio oltre Giove, in una magia di luci, colori, effetti cinematografici stupendi, ma in un insieme che non è semplicemente un’accozzaglia di immagini.
A mio giudizio non ha alcuna importanza stabilire di che epoca precisa sia il comò e anche i dipinti alle pareti o il loro autore. Stanley Kubrick, dal mio punto di vista, ha voluto, con questa scena, semplicemente farci riflettere sulla variabile tempo: dopo che David, con la sua capsula è stato “sparato” forse alla velocità della luce “beyond Jupiter”, si ritrova in un habitat di secoli prima, è questo il punto, ma invecchiato di molti anni, come la sua stessa immagine riflessa nello specchio (settecentesco?) gli rimanda.
Come tutti sanno, l’equazione einsteiniana della legge di propagazione dell’energia ci dice che con il raddoppio della distanza, l’energia decresce di quattro volte, ma ci dice anche che quando la velocità è prossima a quella della luce, allora lo spazio si curva e la variabile spazio-tempo assume connotazioni non lineari.
Nell’ultima scena il protagonista è il tempo: David, dentro e fuori del suo corpo, vede se stesso assai invecchiato nello specchio, poi addirittura ultracentenario sul letto di morte e quindi, dopo l’ennesimo input ricevuto dal monolito nero che è ritornato, protagonista, nella stanza, egli compie il nuovo e più importante “salto di qualità” o ciclo di vita nascendo a nuova esistenza in una dimensione eterea, fatta di sola luce (il neonato rappresentato in una “bolla” trasparente).

Di cos’altro si tratta se non di un’idea religiosa?
La scena termina con l’ennesimo allineamento planetario filmato dal regista newyorkese (non parte sempre tutto da lì?), mentre il sonoro ci riporta alle potenti e suggestive note di “Così parlò Zarathustra”, di Richard Strauss (l’altro brano fondamentale del film è “Il Danubio blu” di Johann Strauss).








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giovedì 22 marzo 2018

How to get graphs side by side. Come ottenere grafici affiancati.




Premetto che non intendo spingervi minimamente a utilizzare questa pagina presente da decenni sul mio sito:


per i seguenti motivi:


- molti pensano di ottenere calcoli più precisi da altri motori presenti sul web o utilizzando programmi installati sul proprio computer e se ciò va bene a loro, va bene anche a me.
- non guadagno nulla dal fatto se voi utilizzate o meno tale pagina.
- ci rimetto denaro ogni anno a tenere attive le suddette pagine e i relativi server in funzione che, come sapete, periodicamente qualche demente appesta con dei virus, per dimostrare di essere ancora vivo. Ciò comporta altro lavoro e altre spese e non posso garantirvi che continuerò anche in futuro a lasciare operanti tali pagine del mio sito.
- In tanti preferiscono avere sia il grafico di nascita che quello di RS disegnati sullo stesso cerchio e dunque la cosa di cui vi parlo oggi potrebbe interessare solo a pochissime persone.
- Molti preferiscono il disegno all’americana, con i pianeti piazzati dentro il cerchio e non fuori e dunque anche per costoro le istruzioni che seguono sono inutili.

Allora, in conclusione, solo per i pochi altri a cui può piacere la cosa, spiego come potete ottenere il doppio grafico, tipo Astral o Aladino, dalla pagina che vedete più sotto.






Facciamo un esempio pratico che è anche di grande attualità: un soggetto nato a Sant’Angelo in Lizzola (vicino Pesaro), il 18 Settembre del 1944, alle 16.20.

In molti motori di ricerca presenti in rete, ma anche in tanti programmi stand-alone, non troverete tale località, ma ne potrete scegliere una vicina: non stiamo a questionare sulla precisione del grafico.
Sempre in molti programmi che sono in giro o motori online, escludendo solo Aladino e la pagina in oggetto, non si conosce neanche la questione della Linea Gotica e della data di ripristino dell’ora GMT+1 ad agosto del 1944, in zone diverse dell’Italia. Lo stesso dicasi per la Francia e per tante altre parti del mondo, come l’Australia o gli Stati Uniti. Ma in questi casi il peggio che vi possa capitare è di avere un Ascendente con una ventina di gradi in meno e non mi sembra sia il caso di farne un dramma. 1

Allora, scegliendo l’input “Grafico del cielo di nascita”, e inserendo i dati di nascita di questo soggetto, otterrete il seguente grafico in PDF che vi consiglio di salvare come A.pdf.
E questa è la prima parte dell’operazione.






Poi dovrete chiedere la RS, magari per il luogo di nascita o quella che preferite. In detto esempio io ho scelto, per il soggetto e in funzione delle mie 34 regole, la località di Hebron in Canada: 62°38’ W e 58°12’ N, ma sono certo che tanti colleghi e colleghe sceglieranno soluzioni almeno cento volte migliori di questa che io ho preferito perché metto, per questo soggetto che potrebbe essere un pensionato, Luna-Marte-Saturno-Plutone in Terza Casa, poi Urano in Settima e distante dalla Sesta e Venere e Giove in Prima Casa con Giove cuspide Prima/Seconda Casa.
Quindi, utilizzando la quarta sezione di questa pagina di input, “Grafico della Rivoluzione Solare”, procedo a inserire tutti i dati e ottengo il grafico sottostante che vi consiglio di salvare come B.pdf.









A questo punto il procedimento vi potrà sembrare un po’ laborioso, ma — in effetti — una volta che l’avrete imparato, lo realizzerete in pochissimi secondi.
Eccolo:



- Utilizzate il programma Adobe Acrobat Pro Extended
- Cliccate su “Crea” (in alto a sinistra)
- Cliccate su Unisci file in un unico PDF
- Cliccate su "Aggiungi file" e indicate al programma di aprire A.pdf e B.pdf
- Cliccate su “Combina file”
- Cliccate su "Salva con nome" e vi consiglio di farlo indicando C.pdf


Abbiamo quasi finito. Sempre con il programma Adobe Acrobat Pro Extended caricate il file C.pdf
- Quindi cliccate su “Vista”
- Cliccate su “Visualizazione pagina”
- Cliccate su “2 su 1 continua”

Vedrete i due grafici affiancati sullo schermo e anche nell’ordine giusto (il Tema Natale sulla sinistra e quello di RS sulla destra). Potrete anche scegliere di ingrandire l'immagine o di ridurla. 

A questo punto fate uno screenshot (una copia dello schermo): io uso lo strumento “Cattura” di Windows e salvo con C.jpg.

È tutto: se cliccate su C.jpg, avrete un buon grafico che potrete inserire nei vostri testi, online o dove preferite.







Buon lavoro.


Note:

Dalle istruzioni di Galro/Aladino: “... Proprio in rapporto a ciò abbiamo incontrato le maggiori difficoltà, in quanto l’applicazione o l’abolizione di dette ore legali estive o “daylight saving time” non ha mai seguito delle regole precise attraverso gli ultimi due secoli, ma è stata in funzione di tantissime variabili che molti studiosi hanno cercato di raccogliere sotto forma di schema storico, riuscendoci soltanto in parte.
Possiamo notare, infatti, sia che si usi il Thomas Shanks come riferimento internazionalmente
riconosciuto quale migliore o tra i migliori, sia che si usi il Le Corre o l’ATLAS (che poi è basato
quasi del tutto sulle ricerche del Thomas Shanks), che tra i vari autori esistono molte discrepanze e,
in alcuni casi, evidentissimi conflitti i quali dimostrano che non è possibile affidarsi in tutto e per
tutto a un solo autore. Come leggerete più avanti per l’Italia e per la Francia, ad esempio, il Thomas
Shanks riporta erroneamente alcune ore estive per tali paesi, mentre il Le Corre cita esattamente per
quanto riguarda la Francia ed erroneamente per quanto riguarda l’Italia. Per altri paesi, invece,
come la Russia, il Le Corre presenta evidentissime lacune colmate dall’autore americano. Per altri
casi ancora, come l’Australia nel 1990, sbagliano sia il Le Corre che il Thomas Shanks. In alcune
nazioni, durante la guerra, fu applicata la doppia ora legale estiva e anche di questo occorre tenere
nota, come del fatto che, man mano che avanzavano le truppe di occupazione tedesche, per esempio
in Italia e in Francia, la situazione cambiava di settimana in settimana. Di tutto ciò non si trova
traccia completa nei libri citati e abbiamo dovuto procedere con delle ricerche storiche personali. ...”.


P.S. Naturalmente, usando questa pagina, non avrete la garanzia di ottenere calcoli esatti se vi trovate a calcolare nei dintorni del circolo polare artico o a latitudini superiori allo stesso: secondo le mie conoscenze, a queste latitudini, l’unico programma al mondo che vi può dare risultati precisi è (era perché non lo vendo più da diversi anni) Aladino.










Milano, 6th International Live Swing Summit: A Swing Story. Foto di Ciro Discepolo.





Divertentissima serata martedì 20 marzo 2018 a Milano al teatro Dal Verme, pienissimo e senza neanche un solo posto a sedere disponibile.

Dal sito:

http://www.esedomani.com/it/eventi/6th-international-live-swing-summit-2018-a-swing-story

Lunedì 19 e Martedì 20 marzo 2018, ore 21.00
TEATRO DAL VERME (Milano)
(ingresso in teatro alle ore 20.15)

L'EVENTO
Dopo il successo di “Jazz Broadway 2011”, “International Live Swing 2012”, "International Live Swing Summit 2013", "Jazz Side Story 2014", "Swing Expo 2015" e "Swing of the 50s and 60s", torna a Milano il grande galà dedicato alla musica Swing ed alle sue contaminazioni.
L'itinerario proposto nella edizione 2018 (la dodicesima) riguarda la relazione tra musica classica, la danza classica e gli stilemi, musicali e di ballo, dello Swing, con una citazione che passa attraverso l'hip hop.

SUL PALCOSCENICO
Oltre 70 artisti, tra musicisti, ballerini e conduttori.
Guest Stars: Paolo Alderighi e Stephanie Trick (piano stride)
Per la parte musicale: La Big Band di Paolo Tomelleri, costituita da 20 elementi (ritmiche, sax, trombe, tromboni) estesa con una sezione di 24 archi, oboi e corni francesi. La Big Band si trasforma così in un'orchestra ritmo sinfonica di 44 elementi.
Per la parte danza: Un itinerario parallelo é svolto nella dimensione del ballo, inteso come parte visibile della musica, a mostrare come vi sia un continuum di contaminazioni capaci di generare stili di danza tra loro diversi e collegati. Tre diversi corpi di ballo: 12 ballerine di danza classica, 6 ballerini di hip Hop, 6 ballerini di danze swing,
Per la parte di narrazione: Katia Follesa e Paolo Tomelleri

REPERTORIO E FORMAT DELLO SPETTACOLO
Il programma musicale prevede, oltre ad alcuni brani celebri del repertorio americano (George Gershwin, Cole Porter, Irving Berlin, Duke Ellington, Louis Armstrong, Leonard Bernstein) alcune composizioni di provenienza classica (Amilcare Ponchielli, Pëtr Il'ič Čajkovskij, Edvard Grieg) eseguite sia in maniera tradizionale che reinterpretate in chiave swing. Già come nelle edizioni passate si porrà particolare enfasi al tema delle contaminazioni. Quest'anno in particolare si esplorerà il rapporto tra musica classica e jazz (swing).
L'accostamento di stili e generi musicali di provenienza differente è ben rappresentato visivamente dalla dimensione della danza realizzata da corpi di ballo molto diversi (classico, swing e hip hop).
Per la prima volta lo show del 2018 prevede l'aggiunta di una trama, come in una vera e propria commedia musicale. Una storia d'amore sarà raccontata a parole, in musica e con la danza. Il pubblico sarà accompagnato, nel corso delle due ore dello spettacolo, in un avvincente viaggio attraverso mondi musicali differenti.

RACCOLTA FONDI A FAVORE DI UN PROGETTO DI SOLIDARIETA' PER LA LOMBARDIA
La raccolta fondi per l'edizione 2018 é a favore della Associazione "Le Libellule" fondata dalla Dottoressa Paola Martinoni, oncologa, che opera in aiuto gratuito, medico e psicologico, a donne colpite da tumore al seno, in condizioni di urgenza e di difficoltà economica (https://www.associazionelibellule.it)



















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Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo: 
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domenica 18 marzo 2018

About Steve Jobs. Parlando di Steve Jobs.






Complice un tempaccio invernale dei peggiori, ieri pomeriggio e ieri sera ho deciso di regalarmi una pausa nel lavoro e mi sono iniettato in vena tre film, tre biografie, di cui sono sempre ghiotto: quello sulla vita di Goya, davvero da dimenticare e che non sono riuscito a terminare. Poi un altro, “Bleed - Più forte del destino”, sul pugile italo-americano Vinny Pazienza, protagonista di un’impresa sportiva e di vita davvero unica. E infine il film di Danny Boyle su Steve Jobs.
Questo è quello che ho gradito di più e avendo dei dati di nascita trovati in rete e con un rating Rodden molto alto, ho poi ulteriormente goduto della serata tracciando il suo tema natale e osservando alcuni punti assai interessanti per me.
Mi riprometto di tornare su detto studio, magari leggendo anche qualche biografia estesa e su libro.
Tuttavia mi sono soffermato su alcuni elementi di grande rilievo, a mio giudizio.
Il Saturno è proprio al limite dei due gradi e mezzo che segna la cuspide tra Seconda e Terza Casa e Nettuno è decisamente in Seconda. Entrambi gli astri ricevono forti afflizioni al momento della sua nascita e questo non deve sorprenderci se pensiamo ai suoi due giganteschi fallimenti che furono il Macintosh e Next.
Solo nella seconda parte della vita (Venere in Quarta Casa), quando, dopo molti anni di esilio dovuto al suo licenziamento, tornò come CEO in Apple, riuscì a dare il meglio di sé anche sul piano imprenditoriale.
La sua spinta innovativa, in pratica l’aver creato il personal computer insieme a Steve Wozniak nel garage di casa sua, vendendo una vecchia Volkswagen e acquistando componenti elettronici, è dovuta senza ombra di dubbio alla congiunzione Giove-Urano in Decima Casa.
Pessimi furono i suoi rapporti con gli altri: dalle persone care e più vicine a lui ai suoi colleghi e quasi-amici sul lavoro.
Ciò è alquanto evidente, in termini astrologici, osservando il suo Urano in 11^ Casa in pessimi aspetti con Marte e con Nettuno, ma anche il Plutone, nello stesso settore, in cattivissimi aspetti con la Luna e con Saturno (con orbita leggermente più larga).
Nel film si tenta un’analisi di questi rapporti e si cerca anche di attribuire delle colpe. Su ciò mi piacerà tornare, il prima possibile, per approfondire. Tuttavia devo osservare che egli, come la stragrande maggioranza dei pionieri, in qualunque campo, visse una grossa quota di ostilità per quello che certamente è stato il primo sentimento catalogato all’interno del genere umano.
Si tratta di qualcosa che ho sperimentato anche io e che continuo a sperimentare. Ma non si tratta solo di invidia, almeno per quanto mi riguarda.
Citerò due casi di forte livore nei miei confronti che potremmo far rientrare più nel capitolo ingratitudine che in quello invidia.








Giudicate voi.
Primo caso, uno Scorpione (ma poteva anche essere un plutoniano) di quelli che io chiamo negativi e che quelli che hanno studiato e che parlano in politichese definirebbero “diversamente disponibile”.
Paradossalmente questi due esempi, e molti altri che ho raccontato in passato e che potrei raccontare in futuro, sono stati tra i casi da me più felicemente risolti, nel senso che i soggetti interessati hanno portato a casa risultati quasi impossibili, perfino secondo me.
Dunque il primo, un imprenditore edile nativo del basso Lazio dove viveva e lavorava anche nel campo della manutenzione di strade e centri urbani a mezzo di una piccola impresa familiare, mi fu mandato da un amico. Questo signore che all’epoca aveva una trentina di anni, era sul punto di fallire perché vantava grossi crediti da un comune nei dintorni di Frosinone che da anni tardava a pagarlo e lui stava per finire in default.
Gli consigliai un compleanno ai Caraibi e lui, recandosi lì, conobbe una bellissima ragazza che lavorava in un negozio e praticamente si fidanzarono quasi, tanto che egli restò alcune settimane lì e visse, con lei, una meravigliosa luna di miele.
Poi, appena tornò a casa, dopo pochissimi giorni, si vide recapitare una raccomandata con il mandato di pagamento di diverse centinaia di milioni di lire con cui si salvò completamente dal fallimento.
Incontrò l’amico che gli aveva consigliato di venire da me e gli disse: “A Discepolo devo fargli una statua d’oro perché...”.
Passarono altri pochi giorni e mi telefonò: “Sono ... e l’ho chiamata per dirle che non verrò mai più da lei perché sono uno Scorpione e sono più forte degli astri!”.
Meraviglioso: uno degli archetipi fondamentali del segno che si reificava davanti alle mie orecchie: fare del male a chi ti ha fatto del bene!! Più libidine di dieci amplessi consecutivi!

Secondo caso. Una donna mediocre, sotto tutti i punti di vista, e molto aggressiva. Venne a trovarmi e mi disse che da pochissimo studiava astrologia, ma mi contestava qualsiasi affermazione io avessi scritto nei miei precedenti trent’anni di studi sulla materia.
Era venuta perché fortemente in crisi con un uomo, un ufficiale mercantile, non libero, con cui stava quasi sul punto di lasciarsi.
Le consigliai un compleanno mirato alle Maldive che lei mi contestò subito: “Sì, è vero che lei mi mette l’Ascendente, il Sole e Venere in Quinta Casa, ma siccome io sto avendo il transito di Saturno al Discendente, non otterrò nulla (ho sia le registrazioni sonore che le email di questo caso e non intendo renderle pubbliche, a meno che non sarò costretto a farlo).
Io le dissi di fidarsi perché lei non sapeva e non poteva capire, per mancanza di esperienza, che le RS sono molto più potenti dei transiti.
Alla fine lei si convinse a partire, ma mi chiese: “Dunque lei mi promette che il capitano tornerà da me?”.
“Neanche per sogno! Io le prometto che lei sarà felice in amore, poi se si tratterà di un geometra o di un avvocato, mi interessa pochissimo”.
“Allora lei non ha capito niente: se quell’uomo non sarà il capitano, io mi taglierò comunque le vene!!”.
“Credo più agli astri che agli uomini: lei parta e fra un anno valuteremo se avevo ragione”.

E così fu. Quando le chiesi del capitano, un anno dopo, lei mi rispose: “Il capitano... il capitano...? Ah, quel capitano! No, ma io ho conosciuto un altro uomo che è molto meglio di lui e con cui sono felicissima”.
Per anni ho saputo che era diventato il suo compagno stabile, dopo anni di fallimenti sentimentali.
Lei non mi ha mai riconosciuto la cosa, credo soprattutto per mancanza di acume che dimostra in molti campi, ma primo fra tutti in astrologia.

Tuttavia non tutti sono ingrati e nel corso della mia vita tanti, ma tanti, hanno pienamente ammesso di avere ricevuto doni impensabili dalle stelle e solo per merito di ottimi compleanni mirati.
Tra questi c’è il soggetto di cui pubblico il tema natale.






Era un mio carissimo amico che stimavo e a cui volevo davvero bene. Mi piaceva chiacchierare a lungo con lui per la sua formidabile cultura classica e anche giuridica, pur essendo un valente professore di medicina all’università.
Un transito lo preoccupava particolarmente: Urano che dalla sua Sesta Casa, in congiunzione alla sua Luna radix in Aquario, sarebbe passato in opposizione al suo Marte in Leone e in 12^ Casa, stretto all’AS di nascita (vi erano altri transiti contemporanei e temibili, ma questo era esageratamente il più vistoso di tutti).
C’è da dire che tale transito avveniva con lui in età già alquanto avanzata e che il mio amico era un tipo sanguigno-collerico, anche preda di forti ire, sicuramente iperteso, ottima forchetta, con una giovane compagna e con tutte le caratteristiche per morire di infarto durante i suddetti transiti.
Io lo rassicurai ampiamente perché feci uno screening degli anni a venire e verificai che sarei riuscito a proteggerlo fortemente su ciò, con ogni successiva Rivoluzione Solare Mirata, nei due-tre anni successivi. Il figlio, anche lui medico e mio buon amico, che mi legge, può testimoniare su ciò.
Al mio amico, nei due anni di passaggio di Urano in tale estremamente critica posizione, non accadde il minimo problema di salute e possiamo dire null’altro di importante da segnalare, se si esclude una causa ventennale con la ex moglie che non peggiorò e non migliorò.
Tale caso mi permette di riconoscere, contrariamente ai pessimi esempi precedenti, una delle tante persone che mi sono state riconoscenti e un caso in cui, in maniera vistosissima, per l’ennesima volta, potei dimostrare che le RS valgono cento volte di più dei transiti... (ma come recita il proverbio: non c’è peggiore sordo di chi non vuole ascoltare...).

Un caro saluto a Tutti.


P.S. Sempre più spesso, persone mi scrivono ed esordiscono “Io ho letto il suo libro sulle Rivoluzioni Solari e vorrei...”. Questo, mi fa davvero girare le scatole perché tanti soggetti, non solo ignorano che ho pubblicato oltre 120 libri e l’ho fatto — unico astrologo al mondo negli ultimi due secoli —, contemporaneamente, con le più importanti case editrici mondiali del settore (The American Federation of Astrologers, le presigiosissime Éditions Traditionnelles di Parigi, la Scuola superiore Russa di Astrologia Classica, l’editore Giovanni Armenia, le Edizioni Mediterranee e potrei continuare ancora), ma soprattutto non sanno, o fingono di non sapere, che i miei libri il cui contenuto principale riguardi le RS, le RL, le RSM, le RLM, la Datazione degli avvenimenti, l’Astrologia Attiva, l’Esorcizzazione dei transiti et similia, sono oltre trenta e non UNO.



L'Acquario civico di Milano. Foto di Ciro Discepolo.

































Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:


http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 


For Everybody. 
It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology: http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 


Buona Giornata a Tutti.






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Passing the mouse pointer on a graph, you will read, in low to the right of the screen, the name of the recommended place. If this didn't have to happen, I recommend you to use as browser Chrome of Google that is free and, in my opinion, the best.



A che ora sarà il mio compleanno? (At what time I will have my Solar Return?): http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/vvrot/oroscopi/rsmirata.asp


Qual è l’Indice di Pericolosità del mio Anno? CALCULATE, FREE, YOUR 
INDEX OF RISK FOR THE YEAR (as explained in the book Transits and Solar Returns, Ricerca ’90 Publisher, pages 397-399): http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/oroscopi_net/free/formnascitam.asp?oroscopo=Punteggio


Quanto vale il mio rapporto di coppia?


Test Your Couple Compatibility
http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/oroscopi_net/coppia_free/coppia1.asp 



Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo: 
http://www.amazon.com/Ciro-Discepolo/e/B003DC8JOQ/ref=sr_ntt_srch_lnk_1?qid=1407665052&sr=