lunedì 24 luglio 2023

A che ora dovrò trovarmi a destinazione per il mio “return”

 


Se non vado errato, questo è il mio 103° blog dove tento di spiegare, spero definitivamente, come si calcola l’ora del proprio return, solare o lunare, nel proprio paese oppure all’estero.

Non vi chiedo di applicarvi e di cercare di comprendere la differenza tra Universal Time, Greenwich Mean Time, Tempo del Meridiano di Greenwich, Ora Locale, Ora Legale di un paese, Ora legale estiva di un paese, ora di guerra, doppia ora di guerra e via elencando. No, però vorrei che fissaste pochissimi step “ASSOLUTI”, davvero facili da applicare e che vi consentiranno, anche quando non ci sarò più, di non sbagliare abbondantemente questo importantissimo appuntamento mensile o annuale.

Allora, facciamo riferimento a quello che c’è scritto sotto il grafico di return di www.MyAstral.org e ipotizziamo che la scritta sia:

 

10 Agosto 2023, alle ore 22.45 GMT

 

Adesso vi indicherò una procedura che, seppure è formalmente errata, vi farà stare a destinazione nel giorno e nell’ora esatti che vi occorrono.

 

Allora diciamo, anche se non è così, che quelle 22.45 si riferiscono all’ora di Londra, da correggere come segue:

 

A)     Se siamo in inverno, effettivamente quelle sono le ore 22.45 di Londra.

B)     Se siamo in estate, ovvero quando in tutti i paesi del mondo viene applicata l’Ora Legale Estiva (Daylight Saving Time), per ottenere l’ora di Londra, dobbiamo sommare un’ora e quindi il momento del nostro return corrisponde alle ore 22.45+1=23.45. Questa è l’ora di Londra corretta in regime di Daylight Saving Time.

PUNTO.

A questo punto potrei suggerirvi dei siti Internet diversi, ma ve ne suggerisco solo uno:

 

https://24timezones.com/Londra/ora

 

Voi chiederete a questo sito:

 

-          Qual è l’ora esatta a Londra? (in qualunque momento della giornata).

-          Poi chiederete per la località dove vi dovrete trovare, per esempio New York.

Il secondo risultato, come potrete osservare, vi indicherà 5 ore indietro e, dunque, per il nostro esempio, avremo:

23.45-5= 18.45, che è l’ora del vostro Solar Return o Lunar Return, a New York, se dovete trascorrere lì il vostro return.

Mettiamo, invece, che dobbiate trovarvi a Valencia, Spagna. Farete sempre le due stesse domande al sito:

https://24timezones.com/Londra/ora

 

Per Londra, vi darà, nel nostro specifico esempio, le 23.45 e per Valencia vi indicherà le 00.45 (ma del giorno 11 e non 10!!), cioè la stessa ora dell’Italia, della Francia, della Germania…

Certo, perché qui stiamo applicando delle convenzioni geografiche e politiche e non ha importanza se, longitudinalmente, Valencia si trova ad ovest di Londra e noi la consideriamo come se si trovasse nell’Europa Centrale, quasi in Polonia…

 

Procedendo così, riuscirete a calcolare ogni ora di return, in modo precisissimo, anche quando non mi potrete più mandare email…



Aggiornamento del 16 Agosto 2023

Dal libro “Delitti&Delitti” a cui sto lavorando da alcuni mesi:

 

Di nuovo sul caso Giuseppe Bossetti

 

 


Vorrei aggiungere alcune osservazioni alla luce delle reiterate e periodiche mosse da parte del collegio difensivo di Giuseppe Bossetti, volte allo scopo di far riaprire il processo e quindi il caso del suddetto condannato all’ergastolo in via definitiva. In ciò entrano, a mio parere, alcune stranezze che mi sento di evidenziare ancora una volta in questa sede e, con grande sdegno personale, devo aggiungere, il fatto che alcuni giornalisti, fieramente impegnati ad esporre sul proprio petto il nastrino di cordoglio nelle giornate di lutto nazionale o internazionale per la terribile mattanza senza fine dei femminicidi, poi, periodicamente, dedicano studi, articoli, programmi interi, anche televisivi, al tentativo di portare avanti dubbi sulla presunta innocenza del condannato Bossetti.

 

Allora io vorrei fare tre osservazioni a valle del fatto che, come forse si sa, all’argomento dedicai un libro che si chiama appunto “Il delitto di Yara Gambirasio.” Vorrei notare in particolare tre cose.

 

La prima è la vexata quaestio del supposto grado di inattendibilità del DNA trovato addosso alla povera ragazza. Come hanno ribadito alcuni esperti genetici del collegio difensivo del Condannato, tipo il dottor Marzio Capra, vi sarebbe, anzi vi è, un’anomalia nel DNA mitocondriale rispetto all’altro DNA, quello chiamato nucleare, che potremmo anche chiamare “fondamentale.”

 

Ecco allora una mia prima osservazione su ciò. Diciamo che è stato appurato, e nessuno ha opposto resistenza a questo elemento presentato negli atti ufficiali del caso in oggetto, che esista un’anomalia nel DNA trovato sugli slip della povera Yara Gambirasio, un’anomalia nella parte che riguarda il DNA mitocondriale. Beh, allora noi potremmo dire “OK, c’è questo elemento, esiste questo elemento, e ciò rappresenta un dato indiscutibile che ci dice che questa parte di DNA, del DNA mitocondriale, presenta un’anomalia.”

 

Punto. Poi c’è l’altro aspetto che riguarda il DNA nucleare, quello ritenuto fondamentale a dare un nome e un cognome assoluti ad Ignoto1 e quindi all’assassino di Yara Gambirasio. Quello lì non solo ci restituisce un risultato assoluto, assoluto secondo la scienza, ma, udite, udite udite! (e ciò rappresenta un elemento incontrovertibile) “esso non può essere in alcun modo invalidato dalla anomalia che presenta l’altro DNA, quello mitocondriale.”

 

Allora, quella appena descritta, è una prima osservazione che potremmo definire granitica tant’è che è stata esaminata non da un giudice, ma da decine e decine di giudici nei vari gradi di giudizio e anche nei vari tentativi di far riaprire il processo. E tutti i giudici si sono espressi sulla inconsistenza non solo scientifica, ma anche processuale di questo presunto vulnus che invaliderebbe il processo e quindi farebbe richiedere un ulteriore ed ennesimo grado di giudizio.

 

Poi esiste un secondo elemento che viene sempre dibattuto e che viene continuamente riproposto soprattutto da una certa parte di giornalisti, fortunatamente una minoranza. La maggior parte dei giornalisti, dei miei colleghi giornalisti, la ritengo una parte sana di persone soprattutto sincere quando si dicono oltraggiate e infuriate per questa continua terribile mattanza, per tale fiume di sangue che scorre per i femminicidi: essi, in tutta evidenza, sono sinceri e si comportano coerentemente.

 

C’è una piccola parte di loro che invece, secondo me, agisce farisaicamente e anziché comportarsi in maniera lineare, finge, periodicamente, di avere dei dubbi sulla colpevolezza di Bossetti.

 

Fanno capo a tale gruppo ideale quei giornalisti i quali, in più di un’occasione, ma lo continuano a ripetere anche dopo le tre sentenze definitive, anche dopo che sono stati scritti fiumi d’inchiostro sull’argomento, ripropongono un’assurdità colossale e affermano qualcosa del tipo: “Va bene, è vero, la potenza del DNA come ‘timbro scientifico’ di una verità è talmente inconfutabile che non si dovrebbe neanche discutere...” “Però lasciateci osservare – sostengono questi individui – che in una popolazione italiana di circa 60 milioni di abitanti, potrebbero esserci altri “cinque o sei Bossetti”, ovvero altri cinque o sei cittadini, italiani o no, con lo stesso identico DNA del condannato.

 

Qui si cerca di avvalorare una menzogna di proporzioni gigantesche, di quelle che, se esistesse la realtà del naso che cresce al pronunciare falsità, costoro avrebbero già costruito un ponte fino a Plutone, tale da poterlo percorrere a piedi per raggiungere il pianeta più lontano del nostro sistema solare!

 

Perché enfatizzo questo punto? Perché i numeri citati da questi colleghi sono completamente errati, anzi, direi che sono oltraggiosamente e intenzionalmente falsi.

 

E dirò di più: sono intenzionalmente falsi perché non può essere che giornalisti riconosciuti, anche di importanti testate, arrivino a sostenere che il DNA implica che tra 60 milioni di cittadini ce ne siano cinque o sei con lo stesso identico codice genetico!

 

Questa affermazione è confutata da un dato preciso indicato anche nella sentenza di Cassazione di questo caso giudiziario che, a pagina 242, recita testualmente: “...per trovare un’altra persona con lo stesso profilo genetico di Bossetti occorrerebbero 3700 miliardi di miliardi di miliardi di individui.”

 

Quindi non è che in Italia potrebbero esistere 5 o 6 Bossetti, ma per trovare “un altro Bossetti” ci vorrebbero 3700 miliardi di miliardi di miliardi di individui, direi, di universi simili al nostro, non solo del pianeta Terra.

 

Sinceramente, di fronte a un’evidente falsità del genere, penso che coloro che esprimono tali affermazioni, e notate bene che continuano a farlo anche a molti anni di distanza, dovrebbero, per decenza, decidere di non parlare più in pubblico, e non solo riguardo a Bossetti, ma su qualsiasi argomento.

 

Perché? Perché non credo che queste affermazioni siano solo il frutto di un’ignoranza imperdonabile oggi, nemmeno per un cittadino analfabeta che non ha mai frequentato le scuole elementari. Siamo piuttosto di fronte ad una manifestazione di malafede. È evidente.

Il terzo elemento cui accennavo prima riguarda il codice del DNA, un argomento che potrebbe non essere chiaro a molti. Nel mio piccolo, cercherò di fare del mio meglio per spiegarlo, dato che in molti dei miei libri ho già tentato di chiarire la differenza tra il pensiero analogico e quello espresso in logica binaria. Quest’ultima è la logica del linguaggio del calcolatore, che legge solo sequenze di sì e di no, o lampadine accese e spente. Miliardi di queste “lampadine” rappresentano lettere dell’alfabeto, parole intere, frasi, paradigmi, formule trigonometriche, formule dell’analisi di Fourier, di fisica quantistica, e molto altro ancora.

 

Il DNA trovato sulle mutandine della povera Yara è unico; non esiste un altro uguale nemmeno cercandolo tra 3700 miliardi di miliardi di miliardi di individui. La gente può pensare che ci sia una qualche somiglianza, ma è un errore. Noi stiamo parlando di un codice binario dove non esiste il concetto di somiglianza. È tutto bianco o nero, ma non un bianco o un nero qualsiasi: stiamo parlando di 3700 miliardi di miliardi di miliardi di elementi disposti in una precisa sequenza numerica. Solo una combinazione assolutamente precisa ed unica può dare vita al DNA dell’individuo in questione.

 

Per chi è meno propenso al ragionamento matematico, propongo un esempio. Immaginate la porta blindata di un enorme caveau di una banca. La porta è molto alta, dieci metri di altezza per venti di larghezza. Per aprire la porta, sono necessarie 1000 chiavi uniche, ognuna con una doppia dentatura a destra e a sinistra, ognuna delle quali deve combaciare perfettamente con la serratura. Se una sola chiave non combacia perfettamente, la porta non si apre. Ora immaginate che si debba aprire questa porta con 3700 miliardi di miliardi di miliardi di chiavi di questo tipo. Se una sola non coincide, la porta non si apre.

 

 

Capite ora perché la somiglianza non ha alcuna importanza qui?

 

Si tratta di logica binaria. O è bianco o è nero, o è Ignoto1 o non è Ignoto1, o è Bossetti o non è Bossetti.

 

Punto.

 

Vorrei aggiungere ancora un elemento, anche se non riguarda direttamente le tre osservazioni che ho fatto all’inizio di queste brevi note. Secondo i genetisti di tutto il mondo, non è possibile trasferire il DNA attraverso un terzo mezzo, ovvero un oggetto qualunque. Quindi, la tesi dell’imputato di avere lasciato il suo DNA su degli attrezzi rubati è infondata. I genetisti affermano che il DNA non può essere trasferito da un oggetto a un altro.

 

In conclusione, la richiesta di ripetere le analisi non ha senso. Al momento del primo esame, gli avvocati di Massimo Giuseppe Bossetti non erano presenti perché Bossetti non era ancora stato identificato, ma in alcuna delle fasi processuali sono mai state mosse critiche, da parte della Difesa dell’ex imputato, sulle procedure con cui furono raccolti e poi esaminati i campioni di liquido umano. Ripetere l’esame potrebbe invalidare il primo processo e rendere Bossetti di nuovo libero. I difensori potrebbero sfruttare qualsiasi variabile nel corso di una ipotetica ripetizione del test, per esempio un’alta concentrazione di diossina nell’aria quel giorno, per invalidare le prove. Pertanto, è più sicuro non ripetere le analisi. Ricordiamoci l’esempio della porta blindata: solo chi vuole liberare Bossetti ad ogni costo potrebbe trarre beneficio dalla ripetizione delle analisi.

 

 

 


Aggiornamento dell'11/9/2023


Per un problema tecnico posto io uno scritto di Enrico Bruni:


ENRICO-LIVORNO. LA MIA RSM a LA DIGUE (SEYCHELLES 3-9 SETTEMBRE 2023)

Consultando,nei mesi scorsi,sul computer quella che sarebbe stata  la mia RSB del 2023 ho subito capito che,per evitare guai seri,sarei dovuto partire per un Compleanno Mirato,inteso non come moda, ma come modo di affrontare il futuro in qualità di granello nello spazio infinito ,quindi vulnerabile per definizione.

Infatti ,se fossi rimasto a casa ,mi sarei preso nell'ordine un Ascendente di Rivoluzione in 1a casa, il Sole(+Mercurio)in 12a, Marte in 1a ,Saturno e Nettuno in 6a (!).Questo popò di quadro astrale annuale  sarebbe senza alcun dubbio deflagrato non appena Saturno di transito nella mia 6a casa si fosse congiunto a Saturno natale  opponendosi nel contempo al mio Sole di nascita(e non solo)in 12a.

Un disastro che sarebbe stato sicuramente innescato da Marte 'casualmente' di passaggio da quelle parti, nel mese di Aprile 2024.Non oso pensare a che cosa sarebbe potuto accadere :Aiuto!

Aiuto che da un paio di anni non chiedo più a Ciro ,ma alla sua 'creatura', MyAstral.Questo inteligentissimo software  ha fatto il lavoro al posto mio e,indubbiamente ,meglio di me! Considerato che ogni RSM serve  principalmente  ad evitare di fare danni nell'anno successivo-di fronte alle molteplici schermate che mi proponevano  mete da raggiungere  nel rispetto innanzitutto delle 34 Regole,conferendo,quando possibile,anche un surplus  di sicurezza,altrimenti conosciuta come buonasorte - alla fine ho deciso che tra tutte le possibilità che mi venivano offerte ,sarei andato a visitare le Isole Seychelles.

Il programma me le dava con 4 stars che poi era anche il massimo che nel 2023 potevo ottenere.Mi sarei spostato ad EST  facendo progredire L'Ascendente in avanti  di modo che lo stellium tra 12a e 1a  sarebbe slittato in 11a.Marte,dal canto suo, si sarebbe trovato a circa 8° dalla cuspide della 12a.Tenuto conto che avevo già più volte rettificato la mia ora di nascita(anticipandola)sulla base delle entrate di Marte di transito nei settori natali,mi sentivo abbastanza certo che avrebbe mantenuto la distanza di sicurezza dalla 12a.

Perciò ad aprile ho fatto il biglietto per Porto Victoria ,capoluogo di Mahé ,isola principale di questo arcipelago composto da 113 isole  non tutte abitate  , nel cuore dell'Oceano Indiano a -4° dall'equatore..Se poi,come credo ,l'Ascendente di nascita  è adesso abbastanza preciso,potrò godere di una Venere appoggiata all'MC  e di un bel Giove congiunto al Discendente dal lato della 6a, buono per la salute e nella speranza che non arrivi la Carta Bollata(7a).

IL VIAGGIO- Sono partito con uno zainetto sulle spalle ed un piccolo trolley  che è potuto salire sull'aereo  con me.Passaporto ,Mastercard du Bancomàt,un po' di cash, un libro sulle RSM(ed.2003),fotocopia della Carta del Cielo + RSM da esibire alla dogana nel caso  mi avessero chiesto,come gia capitatomi,il motivo del viaggio,asciugamano,spazzolino,2 settimane enigmistiche ,3 o 4 aspirine ,2 tamponi ,una mascherina,un paio di pantaloni e una maglietta di ricambio ,biancheria e poco altro.Ho viaggiato leggero.

In treno da Livorno fino a Fiumicino,partenza il 3 sera  per Adiss Abeba ,scalo di qualche ora poi ancora con la Ethiopian  fino a Mahé.Arrivo nel primo pomeriggio  sull'isola .Faceva caldo ma c'era vento,era coperto ed ogni tanto veniva giù uno scroscio,niente bombe d'acqua niente allerte meteo.La stagione non era quella ottimale, ma i monsoni,quelli che ti fanno andare a vela andata e ritorno nel giro di 6mesi ,erano ancora di là da venire. Ogni residence aveva,per sovramercato una piscina che si riempiva  ogni volta di acqua piovana.Niente zanzare ,caldo ma non caldissimo ,a parte quel sole che ,come avrei scoperto tre giorni piu tardi era cosi potente a quelle latitudini da bruciarmi letteralmente la pelle in poche ore per il sol fatto di camminare o andare in bici .

Io l'ho fatto il giorno del mio Return per il tempo necessario a raggiungere  il punto più a est dell'Isola di La Digue  ustionandomi fino a spellarmi ,una volta giunto in Italia,come un fiorentino qualunque che negli anni 70  veniva 15 giorni in vacanza al mare!

Inizialmente avevo programmato di rimanere a Porto Victoria ,sull'Isola principale ,dove avevo prenotato quasi 6 mesi prima riuscendo a spuntare un buon prezzo sia per il volo che per il pernottamento(90Euro al giorno),ma successivamente mi sono reso conto che sarei potuto andare ancora piu ad est spostandomi a La Digue,cosa che ho potuto fare con il traghetto che,in circa 4 ore,compreso lo scalo a Praslin, mi ha condotto sull'Isola più bella dell'arcipelago  dove non ci sono né auto né bus ,ma solo bici e automobiline elettriche;così avrei guadagnato un altro mezzo grado di longitudine.

Né è valsa la pena poichè,al di là di tutto il resto,che non è poco(si pensi che su di una spiaggia di questa isola  si è girato il film Cast Away in quella amplissima parte che racconta il soggiorno del naufrago sull'isola deserta)il motivo principale per cui ognuno di noi ogni anno parte ,alla fine, è quello di mettere in saccoccia gradi di longitudine,est o ovest a seconda dei casi,e far in questo modo scivolare questi meravigliosi pianeti dove i nostri sforzi possano non risultare vani.

A volte penso ,per concludere, che se Ciro fosse nato una ventina di ore prima ,in modo da avere  la Luna in Scorpione invece che in Sagittario ,tutto questo non sarebbe stato così com'è adesso,ma intimamente credo anche che il caso non esista e,laddove neanche il nostro tempo esiste ,qualcosa o qualcuno,sicuramente Onnisciente,Sapiente e Creante,ha fatto in modo che tutto ciò potesse essere. Salut



Aggiornamento del 20/9/2023


Ieri ho pubblicato sui social questa foto, realizzata con l'Intelligenza Artificiale di Photoshop, che ha destato un certo interesse:



Oggi ho scritto questo commento e pubblicato un'altra foto simile alla precedente:

Noto, con soddisfazione, che questo post ha suscitato molte e differenti reazioni: ciò mi fa piacere perché era nello spirito dello stesso. Allora vi dirò che esso è una citazione: non ricordo se fu Jean Paul Sartre o un altro intellettuale francese che, sull’onda del Sessantotto, si fece fotografare in mezzo a tanti maialini… E la sua provocazione era chiara. Io avrei dovuto usare, in linea con quanto penso, più i lupi, come metafora, ma mi rendo conto che oggi è davvero difficilissimo usare qualsiasi metafora perché gli animalisti mi farebbero notare che Cappuccetto Rosso può essere “peggiore” del “lupo cattivo.” E questo ci porterebbe al fatto che non è più possibile insultare alcuno, in quanto non politically correct, neanche le capre di cui parla Sgarbi… Tuttavia penso che tutto ciò sia intrinsecamente legato a questa nuova presenza promettente e inquietante allo stesso tempo che è l’AI, l’Intelligenza Artificiale. Mi limiterò ad un solo esempio, per il momento. Ne ho interrogata più d’una sull’argomento “astrologia” e la risposta è sempre stata la stessa: si tratta di una superstizione non riconosciuta dalla Scienza. Insistendo a chiedere: “La tua posizione su tale argomento deriva da studi che hai fatto o è un pregiudizio?” Allora lì, l’AI si riscalda e procede come se stesse parlando qualcuno a noi ben noto. Io faccio osservare: “Ci sono decine e decine di prove che possono confutare questa tua asserzione.” Ed essa: “Puoi indicarmene qualcuna?” Io: “Certo, leggi questo libro di centinaia di pagine che ti allego in digitale.” E AI: “Lo farò certamente. Ma adesso me ne puoi indicare una?” “Te ne ho appena indicate decine e decine…” Naturalmente non mi interessa avere la meglio in questo tipo di discussione, ma se i “padri” di AI sono gli stessi di qualche “enciclopedia libera”, allora andiamo male.

Ecco, solo per riflettere, ma credo che tanti bravi studiosi, soprattutto sociologi, stiano già per scrivere fiumi di inchiostro su tale argomento: il pregiudizio è pregiudizio, anche se si traveste da Intelligenza Superiore.



 



Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:

http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

For Everybody. It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology:

 http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 

 

Ciro Discepolo

www.cirodiscepolo.it  

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Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo:

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http://www.programmiastral.com/download/bibliografia_completa_di_ciro_discepolo.xls