lunedì 1 dicembre 2008

Il numero 77 di Ricerca ’90


Questa mattina saranno spedite, a chi ha rinnovato l’abbonamento, le copie del numero 77 di Ricerca ’90 (numero 77, Gennaio 2009).
Qui di seguito l’Editoriale e il Sommario.

Editoriale

Con questo numero entriamo nel ventesimo anno di pubblicazioni di Ricerca ’90. Ricordo, come se fosse ieri, l’emozione con cui preparai le pellicole di quel numero prova (il numero zero): posso davvero affermare che mi facevo tutto in casa, dato che la maggior parte degli scritti era mia e così l’impaginazione, la grafica (del numero zero), le illustrazioni, le pellicole a una risoluzione di stampa altissima per quei tempi…
L’odore della carta stampata, la tipografia come luogo magico in cui ho visto nascere tante mie creature, il piombo che allora sembrava ancora insostituibile, il rumore ritmico e interminabile del braccetto meccanico che alimentava la macchina da stampa… quanti ricordi bellissimi.
Non sta a me giudicare e fare un bilancio qualitativo del prodotto Ricerca ’90 in questi venti anni di pubblicazioni, ma alcuni fatti sono così oggettivi che non si possono negare: molti, tra coloro che oggi rappresentano la crema dell’astrologia italiana, hanno avuto il loro battesimo su queste pagine; abbiamo avuto il piacere e l’onore di pubblicare scritti originali, ricerche che sono passate alla storia dell’Arte di Urania, lavori pionieristici che hanno poi trovato conferme importanti in seguito e in altre sedi. Questa testata è stata citata ed è citata in sedi autorevolissime e rappresenta, a mio avviso, un fiore all’occhiello dell’astrologia italiana.
Più volte ho avuto la tentazione di abbandonare e di spendere il denaro e il tempo che do a essa in altro modo, privilegiando sentieri ludici e ricreativi, ma amo troppo l’astrologia per fare questo e voglio tentare di andare ancora avanti su questa strada.
Ci continuo a provare perché sono tantissime le soddisfazioni morali, il piacere di vedere crescere, intorno a tale magazine, un’agape formata da studiosi di ogni età e ceto sociale e culturale, provenienti da qualunque formazione astrologica e che qui possono scrivere ed esprimersi in piena libertà e senza padroni.
Sì, c’è anche qualche pecora nera, in verità solo poche persone grette e meschine, ma non osserviamo anche che, nel meraviglioso creato, esistono comunque zanzare e insetti fastidiosi vari?
Negli ultimi tempi alcuni lettori, legittimamente, si sono lamentati di una mia personale minore presenza, a livello di scritti, in questa rivista. Allora ho tentato di rimediare e, dopo il preziosissimo scritto del Grande Maestro sull’attuale crisi economica mondiale, pezzo donato in esclusiva a Ricerca ’90 che è orgogliosa di un così prestigioso e prezioso dono, ho inserito una parte importante del mio blog, come mi era stato chiesto da più parti: così, ora, oltre a poterlo consultare in rete, avrete anche la possibilità di sfogliarlo seduti in poltrona.

Buon proseguimento e Sereno 2009 a Tutti.


Sommario

Editoriale .................................................... Pag. " " 2

André Barbault
La crisi economica mondiale in atto …...pag. " " 3

Andrea Rossetti
L’attore dagli occhi
di ghiaccio bollente …………........……….….pag. " " 5

Pasquale Foglia
La felicità è a portata di mano,
e anche l’infelicità! ....................................pag. " "12

Ciro Discepolo
Schegge di blog ......................................... pag." " 20

Luigi Galli & Ciro Discepolo
Supporto Tecnico per la pratica delle RSM:

Elenco dei fusi orari,
ordinati alfabeticamente, per acronimo..pag. " " 81

Ciro Discepolo
Schegge di blog (seconda parte) ...............pag. " " 87

Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

8 commenti:

Marco Celada ha detto...

L'età della luna è uguale al numero di giorni trascorsi dall'ultimo novilunio.
L'epatta relativa a un determinato anno è l'età della luna al 31 dicembre dell'anno precedente.
Così, ad esempio, l'epatta per il 1990 è 3, poiché al 31/12/1989 l'età della luna era di tre giorni, ossia l'ultimo novilunio risaliva al 28/12/1989, cioè a tre giorni prima.
La seguente regola serve a calcolare l'epatta di un anno gregoriano qualunque:
si moltiplica il numero d'oro per 11, dal prodotto si sottrae 10, il risultato si divide per 30, e si ottiene un resto, che indichiamo con a. Si sottrae 15 dal numero secolare dell'anno proposto (ovvero il numero formato escludendo le ultime due cifre dell'anno) e si ha un numero b. Si divide b per 25, si toglie il quoziente dal dividendo, si divide questa differenza per 3, e si ottiene un quoziente c. Si moltiplica b per 3, si divide il prodotto per 4, e si ottiene un quoziente d. Si sottrae c da d, e si divide il risultato per 30; il resto di questa divisione sia chiamato e. Se infine si sottrae e da a, si ha l'epatta. Nel caso che e sia maggiore di a, si sottrae a da e, poi si sottrae il risultato da 30, ottenendo così l'epatta. Di tutti i quozienti si considera solo la parte intera, trascurando le cifre decimali.
Lo schema delle operazioni da eseguire è il seguente:
[(n. d'oro x 11) - 10] : 30
(r) = resto = a;
n. secolare anno - 15 = b;
[b - (b : 25)] : 3 = c;
(b x 3) : 4 = d;
(d - c) : 30
(r) = resto = e;
a - e = epatta;
oppure:
30 - (e - a) = epatta.
Ecco un esempio, relativo al calcolo dell'epatta per il 1990:
15 (= n. d'oro) x 11 = 165; 165 - 10 = 155; 155 : 30 = 5 con resto 5; a = 5;
19 (= n. secolare anno) - 15 = 4; b = 4;
4 : 25 = 0,16; 4 - 0 = 4; 4 : 3 = 1,3; c = 1;
4 x 3 = 12; 12 : 4 = 3; d = 3;
3 - 1 = 2; 2 : 30 = 0 con resto 2; e = 2;
5 - 2 = 3; epatta per il 1990 = 3.

Conoscendo però l'epatta di un anno qualsiasi, è molto facile sapere l'epatta degli anni ad esso più vicini. Essendo la durata di una lunazione di circa 29 giorni e mezzo, e calcolando i computisti sia antichi che moderni i mesi lunari alternativamente di 29 e di 30 giorni, l'epatta è sempre un numero che varia tra 0 e 29, poiché se l'epatta fosse uguale a 30, sarebbe come se fosse 0. Sappiamo inoltre che 12 lunazioni intere formano circa 354 giorni, con un residuo rispetto all'anno solare di 11 giorni circa se l'anno è comune e di 12 se è bisestile. Per questo motivo da un anno all'altro l'epatta aumenta di 11 unità, e quando diventa maggiore di 30 basta sottrarre questo numero. Così, se l'epatta del 1990 è 3, quelle degli anni successivi saranno rispettivamente 14, 25, 6, 17, ecc.
Ogni 19 anni, però, proprio in corrispondenza degli anni con numero d'oro uguale a 1, l'epatta aumenta di 12 unità rispetto all'anno precedente (con numero d'oro 19).
Purtroppo non è finita così: poiché la durata del ciclo metonico non è esattamente di 19 anni, ma più breve di circa un'ora e mezza, per conseguenza le epatte crescono di un giorno ogni 300 anni circa, e di 8 giorni ogni 2500 anni circa.
Fino al 1582 questo "particolare" era stato trascurato: il ciclo metonico veniva considerato di 19 anni esatti e per sapere l'epatta (in maniera imprecisa), partendo dal numero d'oro, era sufficiente effettuare il seguente calcolo:
epatta = (r) [11 x (n-1)] : 30,
intendendo per (r) il resto della divisione per 30 e per n il numero d'oro.
Il significato di questa epatta non era, però, l'età della luna al 31 dicembre dell'anno precedente, ma l'età della luna al 31 dicembre dell'anno precedente meno 8 (o, ciò che è lo stesso, l'età della luna al 22 marzo).
In tal modo, ad ogni numero d'oro corrispondeva una determinata epatta, per cui i valori possibili dell'epatta potevano solo essere 19, e precisamente:
1, 3, 4, 6, 7, 9, 11, 12, 14, 15, 17, 18, 20, 22, 23, 25, 26, 28, 30.
Nella riforma gregoriana del calendario si è provveduto ad attuare questa correzione, chiamandola equazione lunare.
Fu stabilito che alle epatte degli anni del periodo 550-800 si dovesse aggiungere una unità negli anni 800, 1100, 1400 e 1800, e che in seguito si ripetesse l'aggiunta di una unità ogni 300 anni per 7 volte, mentre l'ottava volta l'aggiunta di una unità sarebbe avvenuta dopo 400 anni.
Sempre nella riforma gregoriana si calcolò che l'anno 551, considerato anno base per l'equazione lunare, dovesse avere numero d'oro 1 ed epatta 8.
Partendo da questo dato, è anche possibile calcolare l'epatta per il periodo successivo al 1582 utilizzando la formula seguente:
epatta = y + 8 + equazione lunare - giorni tolti dalla riforma gregoriana, dove
y = (r) [11 x (n-1)] : 30,
ossia l'epatta secondo il vecchio metodo di calcolo (intendendo come al solito per (r) il resto della divisione e per n il numero d'oro).
La formula:
epatta = y + 8
che non tiene conto dell'equazione lunare, è quella da utilizzare per calcolare la data di Pasqua fino al 1582 compreso.
Si limita infatti ad aggiungere 8 al valore dell'epatta medievale, per farlo coincidere con l'età della luna alla fine dell'anno precedente. C'è da notare che 8 è l'età della luna calcolata da Dionigi il piccolo per l'inizio dell'anno 1 a.C., da lui scelto come anno base per i cicli diciannovennali del numero d'oro, ed è anche l'età della luna all'inizio dell'anno 551.
Questa è l'epatta che viene ancor oggi utilizzata da quasi tutte le chiese ortodosse, sempre per fissare la data di Pasqua, in quanto queste chiese non hanno accettato la riforma gregoriana.
Per il periodo 1583-1699 abbiamo:
epatta = y + 8 + 3 - 10 = y + 1
Per il periodo 1700-1799 abbiamo:
epatta = y + 8 + 3 - 11 = y
Per il periodo 1800-1899 abbiamo:
epatta = y + 8 + 4 - 12 = y
Per gli anni dal 1900 al 2099 compresi la formula diventa:
epatta = y + 8 + 4 - 13 = y - 1
Per il periodo 2100-2199 dobbiamo scrivere:
epatta = y + 8 + 5 - 14 = y - 1,
scoprendo dunque che la formula rimane invariata per tutto l'arco di tempo 1900-2199.
Come esempio finale, sapendo che il numero d'oro per il 1990 è 15, si può trovare l'epatta svolgendo questa operazione:
epatta = (r) [11 x (15 - 1)] : 30 - 1 = (r) (154 : 30) - 1 = 4 - 1 = 3.
L'epatta è utilizzata, come si è già accennato, per il calcolo della data della Pasqua.

un saluto
Marco

cristiana ha detto...

Ciao Marco, a dire la verita' dopo un po' mi sono persa..complimenti comunque per la spiegazione , che se ho capito bene serve per indicare la pasqua in un determinato anno..poi da una certa data c'e' stata confusione...percio' oggi festeggiamo la pasqua nella giornata adeguata oppure no ?

Cri:)

Olrak ha detto...

La Pasqua si calcola semplicemente rintracciando la 1^ notte di plenilunio dall'equinozio di Primavera. La Domenica subito successiva è quella di Pasqua.
Come vedete anche se non scrivo vi leggo (non vi siete liberati di me :D)

Saluti a tutti

Olrak ha detto...

A dire il vero la mia rinuncia a scrivere come potete ben intuire non è definitiva. Sto infatti appuntando su un quadernetto tutte le domande da sottoporre al Maestro Discepolo, sono già a quota 98. Non appena raggiungerò un numero di domande per me sufficiente tornerò a scrivere su questo blog per sottoporgliele, confidando nella generosa missione didattica del Maestro (ovviamente coadiuvato dalla lungimirante Giulia) e infondendo a tutti i lettori fecondi spunti di riflessione.

Buone feste a tutti!!

Marco Celada ha detto...

Dopo le informazioni sui Cicli Planetari e l'Epatta vi ricorderò a breve anche altre informazioni che sono la base teorica di una ricerca che sto eseguendo sulla memoria cosmica.

Questa notte abbiamo avuto la triplice congiunzione Venere-Giove-Luna e vi trasmetto quanto ricevuto da Alphee Lavoie (Air Software www.alphee.com):

The triple conjunction that we will see tonight, the moon, Venus, is Jupiter close at its closest today at 10:32 AM. Too bad that last night here in Connecticut it was cloudy. So I want to set my telescope up tonight.

This triple conjunction was unless than 2° of arc in spherical angle. I remember back April 23, 1998 we had the same triple conjunction but this one was within 22 minutes of spherical angle. It was the closest around 2 AM. I searched starting year 1000 to see another conjunction within 25 minutes of spherical angle and the only one that I found one on December 28, 1331. This century on February 5, 1962 about 8 hours after solar eclipse of February 4 we had a similar triple conjunction and little bit wider and spherical angle than the one we will see tonight. It was slightly over 2° of spherical arc. But close enough.

It would be nice to search these dates to see if there is any similarity of events that transpired between those dates.

Giuseppe Al Rami Galeota ha detto...

se mi è consentito, vorrei uscire un po' "fuori traccia" e ritornare un attimo sulla questione "sinastria"
cercherò di essere breve. l'aspetto negativo di marte di "A" rispetto all'ascendente, al sole o alla luna di "B" (e/o viceversa)manifesta il suo effetto negativo, all'interno di una coppia, sfumando la sua intensità, a mano a mano che l'aspetto diventa meno esatto? oppure manifesta lo stesso e identico effetto a prescindere dai gradi che lo dividono dall'aspetto preciso?
ricordo che una relazione angolare del genere è negativa anche se subentra un alto punteggio di coppia (ovviamente secondo le regole dell'algoritmo Discepolo-Miele)la mia domanda è questa: esistono delle controindicazioni? ovvero: esistono casi in cui la relazione angolare disarmonica tra marte e i luminari non sia esiziale per l'armonia della coppia?

per Marco Celada: sono curioso di sapere in futuro gli sviluppi della tua ricerca che, a partire dal titolo, mi sembra molto intrigante...

cristiana ha detto...

Ciao Marco, mi hanno riferito in parecchi, che la congiunzione venere, giove, luna, era visibile ieri notte ad occhio nudo...a detta di molti e' stato un panorama spettacolare ..vedere una stella sopra alla punta delo "spicchio" lunare ....purtroppo non ho assistito a questo spettacolo stupendo..qualcuno conosce un sito dove si possano vedere eventuali foto scattate dell'evento?
Cristiana

cristiana ha detto...

..ho trovato la foto....guardate che spettacolo!!

http://www.flickr.com/photos/rossoalicante/3076302243/in/photostream/