domenica 11 febbraio 2018

Frida Kahlo's time of birth. L'ora di nascita di Frida Kahlo




Credo che questo sia uno di quegli argomenti che potremmo definire di università dell’astrologia.
Esso mi ha appassionato fin dai primi anni dei miei studi e continuo a dedicargli parecchio del mio tempo, sorprendendomi sempre per il fatto che esista pochissima letteratura in materia.
Personalmente, dopo molti brevi saggi e articoli che dedicai a tale argomento, nel 2011 pubblicai il mio libro The Protocol for Correction of Birth Time, solo in USA (secondo libro su tale argomento).





Tra gli autori celebri di astrologia pochissimi o per pochissimo tempo si sono dedicati a ciò. Alexander Volguine, per esempio, ne scrisse in appendice al suo unico libro sulle Rivoluzioni Solari: proponeva sette metodi diversi per procedere in tale direzione, tutti in conflitto tra loro e che, ovviamente, portavano a risultati differenti se comparati a uno a uno.

Un’altra volta lessi il tentativo davvero pietoso di un astrologo mediocre che cercava di correggere l’ora di nascita di un personaggio storico famoso: ciò che mi colpì maggiormente fu l’analfabetismo degli argomenti addotti che mostravano, in tutta evidenza, il solco che divide gli astrologi veri dai presunti studiosi di astrologia che potrebbero baloccarsi per tutta la vita in simili pratiche di onanismo mentale, ma che non sarebbero capaci di essere di aiuto a qualsiasi consultante.

Ora torno brevemente sulla questione avendo avuto il grande piacere, pochi giorni fa, di visitare la straordinaria mostra che il Mudec di Milano ha dedicato a Frida Kahlo, un personaggio che certamente mi intriga tantissimo.
Leggiamo prima cosa scrissi in un mio precedente blog, anni fa, subito dopo la proiezione, in Italia, del film a lei dedicato e poi torneremo sulla questione dell’ora di nascita.












Ho rivisto, con grande piacere, il film biografico che racconta la vita, i dolori e gli slanci-impeti della grande pittrice messicana Frida Kahlo (interpretata da Salma Hayek). Una pellicola in cui le musiche e i colori rispecchiano — credo — pienamente il calore di una Terra gravida di passioni, come gravida di passioni fu la vita del soggetto.
Frida Kahlo, di famiglia appena agiata, a quindici-sedici anni esprimeva due grandi indirizzi di libido: la pittura e il comunismo.
In un gravissimo incidente stradale, a bordo di un autobus urbano, riportò ferite quasi mortali, con decine di fratture ossee e patì perfino per essere stata infilzata da una lunga asta di acciaio che la penetrò nel fianco destro per uscire dalla vagina.
Fu per mesi assolutamente immobile, tra la vita e la morte, e subì innumerevoli interventi che finirono per peggiorare la sua situazione anziché migliorarla.
Ma la sua forza di volontà (ci arriviamo tra poco) le fece decidere di rialzarsi e di camminare. Fu sempre una donna di piccola statura, abbastanza bruttina e semi-storpia, ma con un fuoco dentro che avrebbe potuto alimentare un piroscafo. 
Sposò giovanissima il grande pittore Diego Rivera, incorreggibile seduttore e anch’egli fanatico sostenitore del Partito Comunista a cui era iscritto.
Frida subì numerosi umilianti tradimenti da suo marito che ebbe una breve relazione anche con la sorella di lei. Quest’ultima, tuttavia, aveva anch’essa una morale piuttosto elastica e, a sua volta, tradì svariate  volte il suo sposo, con uomini e con donne.
Tutti i loro parenti e amici scommettevano su di un matrimonio che sarebbe durato pochi mesi e che, invece, tra alti e bassi, li unì fortemente per quasi venticinque anni, fino a quando Frida, nel letto di morte, fece appena in tempo a donare al suo uomo un anello per il loro anniversario e quindi spirò tra le sue braccia.
Frida Kahlo fu fortemente anticonformista e assolutamente libera per tutta la vita ed ebbe anche un breve amore con Leon Trotsky che ospitò nella propria casa poco prima che i sicari di Stalin lo uccidessero.
Nei suoi quadri, come disse Diego Rivera, “... vi era la forza dell’acciaio e la tenerezza delle ali di una farfalla...”.
Sul piano cinematografico il film risulta un vero capolavoro in cui la temperatura di colore utilizzata, a mio avviso, ha reso questa pellicola quasi unica nel suo genere. Non voglio dirvi altro del film che esprime in pieno il carattere caliente di una nazione e di un tempo, ma desidero soltanto osservare, brevemente, qualcosa sul suo cielo natale.
Frida Kahlo nacque a Coyoacan il 6 luglio 1907, alle 8.30 del mattino (Local Mean Time) e dunque era una Cancro. Era una Cancro? Neanche per sogno!
Ben cinque astri, tra cui il Sole, campeggiavano nella sua undicesima Casa ed ella fu, nel sangue, nella carne e nelle ossa, Aquario che più Aquario non si può!
Fumava sigari, si ubriacava, gettava alle ortiche l’abito da sposa bianco già indossato e si sposava avvolta in uno stupendo vestito verde acceso con uno scialle rosso fuoco, ballava con le donne e le seduceva davanti a tutti. Il suo anticonformismo e la sua totale libertà mentale non furono di facciata, ma rappresentarono i notevolissimi valori Aquario che la caratterizzarono.
Ma tutto, quasi tutto della sua vita, è inscritto in quella tremenda opposizione con Sole-Nettuno in undicesima, da una parte, e Marte-Urano in quinta dall’altra. Ella fu strappata alla morte, quasi certamente per l’enorme protezione di Venere e di Giove in undicesima Casa, ma essere stata così vicina alla fine della vita, fece scattare in lei una compensazione che assunse i toni del fanatismo (strettissima congiunzione Sole-Nettuno, gli “stati di coscienza alterati”), un fanatismo che le permise di rialzarsi e di camminare seppure tra tremendi dolori che la perseguitarono per tutta la breve vita. 
Un cielo natale su cui riflettere, soprattutto relativamente al simbolismo della morte in rapporto alla undicesima Casa.





In quella occasione non espressi i dubbi che già avevo sul suo orario di nascita perché ciò che mi premeva tantissimo mettere a fuoco del personaggio era, da una parte la massiva dominanza dei valori Aquario (fortissima undicesima Casa) e dall’altra la psicologia da “pugnale in bocca”, come l’ho descritta in tanti miei libri, dovuta alla strettissima congiunzione Sole-Nettuno e all’altrettanto stretta opposizione Marte-Nettuno che la portavano esageratamente in direzione di ogni eccesso, fortunatamente per noi soprattutto per quanto riguarda la sua straordinaria produzione artistica.

Anche la strettissima congiunzione Venere-Plutone, che ci parla tanto dell’erotismo che fu un’altra dominante/bandiera della sua vita resta tale anche se dovessimo correggere l’ora di nascita (nel mio recente seminario intensivo di Astrologia Attiva ho insistito in tutte e 5 le giornate sulla enorme importanza degli aspetti strettissimi nella lettura di un cielo natale).

L’orario va assolutamente corretto, salvando i suddetti item appena elencati.
Perché?

Perché nella vita reale, nell’Astrologia Giudiziaria che è cosa ben diversa da ogni forma di Astrologia Filosofica, vi è un dato così schiacciante e assoluto che, se non ne teniamo conto, è come se Frida Kahlo non fosse mai esistita:

trentadue operazioni chirurgiche a seguito di un corpo orrendamente martoriato, peggio di quello di un soldato circondato e fatto a pezzi da un’orda di barbari con spade, lance e coltelli affilatissimi

Ciò fu dovuto a un terribile incidente automobilistico di cui fu protagonista il 17 settembre 1925, a Città del Messico: un autobus pubblico su cui viaggiava si scontrò con un tram e poi si fracassò in un muro.
Ecco cosa le accadde:

la sua colonna vertebrale restò spezzata in tre punti, nella zona lombare, si frantumò il collo del femore e le costole; la gamba sinistra riportò 11 fratture; il piede destro rimase slogato e schiacciato; la spalla sinistra restò lussata e l’osso pelvico spezzato in tre punti. Inoltre, un corrimano dell’autobus le entrò nel fianco e le uscì dalla vagina.

Trascorse anni e anni della sua vita assolutamente immobilizzata a letto e poi fu una storpia e una sofferente (atroci dolori dappertutto) per la vita comunque breve che le fu dato di vivere.


Ora, se noi non partiamo da questo punto fondamentale della sua biografia, ogni analisi della stessa, in chiave astrologica, diventa accademica e totalmente fake.

I dati di nascita riportati dall’archivio di astro.com riferiscono di una nascita avvenuta a Coyoacan, Messico, il 6 luglio 1907, alle 8.30 del mattino (in regime orario di Local Mean Time. Ma nessun grado di certificazione della scala Rodden viene fornito al riguardo).
Tuttavia, mi sembra evidente come la luce, che l’orario di nascita di Frida Kahlo debba essere anticipato di circa 45 minuti.




In questo modo otterremmo:

- Marte in cuspide Quinta/Sesta che spiega esaustivamente le trentadue operazioni chirurgiche cui fu sottoposta nel corso della vita, ma anche l’impeto dei suoi tanti amori (congiunzione a Urano, sempre in cuspide Quinta/Sesta).

- I fortissimi valori Aquario (ovvero di Undicesima Casa, secondo la mia lettura di un cielo natale) restano assolutamente.

- I fortissimi valori di Dodicesima Casa che a questi ultimi (quelli Aquario) si aggiungono con tale ipotesi di correzione dell’orario di nascita: la congiunzione Sole-Nettuno diventa cuspide 11^/12^ Casa e ci offre una lettura tutta in chiave Aquario/Pesci di Frida, ovvero l’estremo anticonformismo da una parte e una vita vissuta all’insegna della croce, delle sofferenze, ma anche lo stigma della “fede” che nel suo caso fu per il marxismo.






Questi punti, a mio avviso, sono invalicabili e vanno oltre ogni vaneggiamento filosofico applicato all’astrologia.

Naturalmente osservo, ma non ce ne sarebbe bisogno, che questo è solo un primo step per correggere un orario di nascita (esistono due miei libri su tale argomento e molti articoli e brevi saggi) e che se decidessi di procedere a favore di un lavoro estensivo in tal senso, lo farei esaminando anno per anno tutta la sua vita, sempre a mezzo della lettura integrata di Rivoluzioni Solari, Rivoluzioni Lunari e Transiti (nell’ordine indicato).

La cosa mi affascinerebbe tantissimo, ma ci sono migliaia di altre cose che vorrei “visitare”, almeno con la mente, nel tratto di strada che ho davanti e allora preferisco fermarmi qui, ma non prima di una importante verifica sul campo proprio a proposito del tremendo incidente che cambiò la vita alla più grande pittrice messicana di tutti i tempi.

Osservate i quattro grafici che seguono, della RS e della RL dell’evento, con l’orario delle 8.30 e con l’orario da me suggerito come primo tentativo di correzione.

Nella RS non troviamo prove significative perché in entrambi i grafici resta un pericolosissimo stellium in Casa Ottava 1.

Ma nella RL abbiamo una nuova e stupefacente conferma: con l’orario delle 8.30 avremmo una Venere incollata strettamente all’Ascendente. Punto!!!
Ma se togliamo quei probabili 45 minuti di arrotondamento dell’orario per eccesso, abbiamo una tremenda congiunzione Sole-Marte in 12^ Casa (!!!), uno stellium di 4 astri tra 12^ e I Casa, Urano in Sesta, l’Ascendente in Terza e non in Seconda (!) e anche quattro astri in Undicesima (!!) dato che il Sole e Marte si troverebbero in cuspide 2.


Gli elementi per iniziare uno studio serio, serissimo, in tale direzione, ci sono e sono convinto che qualche bravo/a mio/a allievo/a e o collega vorrà dedicarsi a ciò, con la gioia di tanti.
Buona domenica a Tutti.














Note:

1) Checché ne dicano eserciti di orecchianti che consigliano in quantità industriali, al di fuori di ogni formazione di prestigio e nel pressappochismo più totale di chi millanta “... secondo la mia esperienza...”.

2) Come sopra.



P.S. Vorrei ricordare a Tutti che questo blog non funziona più nella modalità domande/risposte. Per suggerimenti sulle proprie situazioni personali e anche per domande tecniche relative alla mia scuola, esistono bravi colleghi/colleghe che professionalmente possono accettare tutti i consulti che vengono loro richiesti.









Mudec di Milano, Febbraio 2018. Straordinaria mostra sull'arte e sulla vita di Frida Kahlo. Foto di Ciro Discepolo.



















































Ricevo e volentieri pubblico:


SEMINARIO DI ASTROLOGIA COGNITIVO-EMOZIONALE A MILANO

Domenica 15 aprile ’18, 10.30/18.45, presso libreria Isola Libri, via Pollaiulo 5 a Milano (MM Garibaldi o Isola), l’assoc. culturale ARiA organizza il seminario esperienziale di astrologia cognitivo-emozionale su base morpurghiana “Rammendo planetario: come ridurre l’impatto degli aspetti difficili di un Tema Natale sperimentando un nuovo vissuto dei simboli” (versione prolungata). Docenti: Massimo Michelini (tra i più importanti astrologi italiani, creatore del sito La Rotta di Ulisse) e Laura Toni (esperta PNL e Ipnosi Ericksoniana). Previste pause pranzo e caffè. Max 25 partecipanti, anche non esperti. Costo: 90 euro (comprese fotocopie e Temi Natali dei partecipanti). Sconto 10% soci ARiA. Iscrizioni entro il 6 aprile ’18 (salvo esaurimento posti). Info: associazione.aria.morpurgo@gmail.com – 327.0922288


Franca Mazzei







Per Roby Casbarra:


Caro Roby,

ottima RSM in cui hai saputo gestire al meglio le 34 regole e in particolare la regola numero 34 che sta facendo e farà molti danni in questi mesi. I più acuti tra i nostri lettori avranno notato che hai anche piazzato la doppia cuspide di Venere e di Giove che è qualcosa di davvero speciale, ogni volta che si riesce a realizzare.
Relativamente al fatto che ci sia una deriva in seno anche a presunti bravi astrologi di AA nell'applicare le regole fondamentali che sono state verificate in quasi mezzo secolo di pratica e su diverse decine di migliaia di casi, pubblicati e non, sono sì, un po' deluso, ma sostanzialmente tranquillo.
La mia tranquillità nasce dal fatto che le vittime di tanti vecchi e nuovi cialtroni che scambiano piccole coliche addominali per sensazioni extrasensoriali con cui si candidano a giungere a nuove regole sulla scia di una cefalea al cognato o dell'arrivo di una multa alla suocera, non sono persone stupide e soprattutto non sono disposte a perdonare chi ha preso loro denaro e perfino gridando sulla rete "Ma di che ti preoccupi? Metti tranquillamente uno stellium in Prima o un Ascendente o un Sole in Sesta Casa e...". Insomma, senza tirarla per le lunghe, questa realtà mi ricorda il caso di una persona che tanti anni fa, si comportava in tal modo e giunse perfino a "prescriversi" una RSM a Shanghai per mettersi Saturno in Decima: quell'anno si spezzò una gamba e fu licenziata sul lavoro. Ma se la interroghi ancora oggi, dice che era ed è sulla strada giusta...
Coloro i quali, invece, patiscono tali disgrazie da parte di dilettanti allo sbaraglio che possono solo millantare una loro imperscrutabile e indimostrabile presunta esperienza, queste mazzate non le dimenticano e le diffondono a voce alta (se io volessi fare nomi e cognomi di tanti di cui mi giungono testimonianze firmate...).

Insomma, io credo che sia anche un bene che tanti mandino "al macello" tutti gli sprovveduti che si rivolgono loro, perché gli scritti restano e non è possibile cancellare con il bianchetto le destinazioni inflitte agli altri con tanto di data del viaggio e perfino a se stessi, con tanto di selfie di auto-celebrazione su Facebook...


Un caro saluto.









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Per vedere bene i grafici zodiacali e le foto, occorre cliccarci sopra: si ingrandiranno.To see well a graph, click on it and it will enlarge itself. Passando il puntatore del mouse su di un grafico, leggerete, in basso a destra dello schermo, il nome della località consigliata. Se ciò non dovesse avvenire, vi consiglio di usare come browser Chrome di Google che è gratuito e, a mio avviso, il migliore.Where it will be my birthday?
Passing the mouse pointer on a graph, you will read, in low to the right of the screen, the name of the recommended place. If this didn't have to happen, I recommend you to use as browser Chrome of Google that is free and, in my opinion, the best.


A che ora sarà il mio compleanno? (At what time I will have my Solar Return?): http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/vvrot/oroscopi/rsmirata.asp


Qual è l’Indice di Pericolosità del mio Anno? CALCULATE, FREE, YOUR 
INDEX OF RISK FOR THE YEAR (as explained in the book Transits and Solar Returns, Ricerca ’90 Publisher, pages 397-399): http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/oroscopi_net/free/formnascitam.asp?oroscopo=Punteggio


Quanto vale il mio rapporto di coppia?


Test Your Couple Compatibility
http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/oroscopi_net/coppia_free/coppia1.asp 



Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo: 
http://www.amazon.com/Ciro-Discepolo/e/B003DC8JOQ/ref=sr_ntt_srch_lnk_1?qid=1407665052&sr=






sabato 3 febbraio 2018

Sliding doors




La meravigliosa filosofia delle “sliding doors”: ovvero come partire da quesiti di tipo scientifico per giungere alla presunta dimostrazione di ossimori astrologici.


In un mio recente blog ( http://cirodiscepolo.blogspot.it/search?updated-max=2018-01-04T14:29:00%2B01:00&max-results=7&start=1&by-date=false ) ho cercato di trattare, dal mio punto di vista, la meravigliosa realtà dell’elogio del dubbio in cui menti pensanti si interrogano, dallo notte dei tempi, su questioni fondamentali della vita, dell’universo, della religione, della filosofia.
Credo che uno degli esempi più alti di ciò sia rappresentato dai dubbi che montano, giusto per citare uno dei casi più conosciuti, sul passaggio dal monoteismo della religione cattolica alla triarchia del mistero della santissima trinità.
Ecco: davvero un argomento dove potremmo tentare di ragionare e disquisire per i prossimi milioni di anni senza riuscire minimamente a risolvere tale enigma.

Bello. Davvero.

Altre volte, veleggiando a latitudini infinitamente più modeste, possiamo porci tutta una serie di interrogativi di carattere più semplice, più pratico, più elementare.
Per esempio la supposta esistenza di un orologio biologico nelle specie animali e umane e la domanda se, una volta dimostrata l’esistenza di tale orologio, lo stesso si possa e si debba considerare dentro la specie studiata oppure esterno alla stessa.
Ecco cosa scrivevo su tale argomento tanti tanti anni fa:

Il bioritmo o ritmo biologico può definirsi come quella fluttuazione regolare che caratterizza una funzione fisiolo­gica o un semplice movimento in un organismo vivente, anche in condizioni costanti di luce e di temperatura. Per esempio la fruttificazione stagionale in una pianta, lo stato di veglia e di sonno negli animali, la curva di sensibilità ai medicinali nell’uomo, etc. etc. Negli ultimi decenni sono state fatte delle scoperte talmente eccezionali in questo campo da  minimizzare tutto il lavoro di ricerca svolto nei duecento anni precedenti da scienziati quali De Mairan, Arrhenius, Darwin, Garner, Allard, e tanti altri. In effetti, dagli anni ’50 in poi del secolo scorso, un’intera schiera di biologi di tutto il mondo ha iniziato lo studio sistematico dei bioritmi. Si sono tenuti numerosi congressi sull’argomento e anche la letteratura scientifica in oggetto è divenuta copiosa. Si può facilmente comprendere l’importanza della cono­scenza dei bioritmi nell’applicazione scientifica giacché il non tenere conto che un animale ha un ritmo di attività diurna e uno di riposo notturno, per esempio, può far sì che i risultati di una ricerca siano assai differenti tra loro a seconda dell’ora in cui sono stati osservati. Nell’affrontare per la prima volta l’argomento ci si imbatte subito in una riflessione. È dimostrato che tutti gli esseri viventi, animali e vegetali, seguono dei ritmi. Per cui se essi riescono a ripetere la stessa funzione esattamente ogni giorno o ogni anno, vuol dire che tengono conto dell’ele­mento tempo, dispongono cioè di un «orologio» che li avverte periodicamente. Arriviamo così al seguente interrogativo spontaneo: tale «orologio» è interno alla specie, cioè ereditato geneticamente attraverso l’acido desossiribonucleico (DNA) oppure è esterno, essendo il ritmo indotto per mezzo di fattori geocosmofisici? Questa è la grande domanda cui la scienza non ha ancora potuto dare una risposta definitiva. La maggioranza degli scienziati propende per la tesi del ritmo endogeno o ereditato, mentre un piccolo gruppo di studiosi facenti capo al ricercatore statunitense Frank A. Brown Jr. è dell’idea che invece si tratti di ritmi indotti da uno o più fattori cosmici di natura imprecisata. Entrambi i gruppi hanno portato, a sostegno delle rispettive tesi, diversi esperimenti i cui risultati, analizzati separatamente, darebbero ragione a tutti. Fra tutte le ricerche effettuate ne citeremo due, a sostegno delle tesi antagoniste, che ci sembrano particolarmente indicative. La prima fu eseguita tra il 1953 e il 1960 dalla biologa Janet Harker nell’Università di Cambridge. La Harker partì dal presupposto che gli organismi viventi possiedono un «orologio» interno di natura biochimica, localizzato in una o più cellule. Il suo obiettivo era quello di trovare e di isolare detto «orologio» in una singola specie: gli scarafaggi. Dopo anni di pazienti esperimenti la giovane ricercatrice lo trovò. Le cose andarono in questo modo. Studiò il comportamento di scarafaggi della specie «Periplaneta americana» e riscontrò, come già sapeva, che tali insetti hanno un ritmo di attività notturno e un ritmo di riposo diurno. Successivamente iniziò a sezionare ogni piccola parte dello scarafaggio fino a trovare quella, la cui assenza, provocava la perdita del senso del tempo e il sopraggiungere dell’aritmicità nell’insetto. La parte trovata era il ganglio sub-esofageo (cervello secondario dislocato sotto la gola). Dopo altri anni di successivi tentativi a base di trapianti, Janet Harker trovò le quattro cellule di questa regione responsabili del mantenimento del ritmo. Seguiro­no allora numerosi esperimenti interessanti con i quali poté dimostrare che era possibile trasferire il ritmo da uno scarafaggio all’altro, trapiantando semplicemente le quat­tro cellule trovate. In ultimo realizzò un test sui cui risultati si aprì un lungo dibattito nel mondo scientifico, dibattito tuttora aperto. La Harker trapiantò in uno scarafaggio aritmico gli «orolo­gi» diversamente regolati di altri due scarafaggi. Il risultato fu che la tensione interna dell’insetto, provocata dalla stimolazione contemporanea di due segnali cronologicamente sfasati tra loro, determinò in esso il cancro intestinale che ne provocò la morte di lì a poco. L’esperimento fu ripetuto moltissime volte e sempre con lo stesso risultato. L’altro test ideato dal professor Frank A. Brown Jr., giunse a dimostrare il contrario. Il ricercatore statunitense, che è tutt’oggi uno dei più bersagliati dall’intero mondo scientifico internazionale per­ché accusato di credere alle «streghe», prelevò alcune ostriche a New Haven, nel Connecticut, e le trasportò, in contenitori ermetici a temperatura, luce, umidità, etc. co­stanti, a Evanstone nell’Illinois, città interna lontana centi­naia di miglia dal mare. Senza togliere le ostriche dai loro contenitori, servendosi di un’appropriata strumentazione, Brown riscontrò che que­ste, per le prime due settimane, continuarono a spalancare le loro valve quando a New Haven c’era l’alta marea. Poi, a partire dalla terza settimana, si accorse che le ostriche avevano regolato il proprio ritmo di apertura delle valve in sincronia con il momento in cui ci sarebbe stata l’alta marea a Evanstone se questa fosse stata una città costiera. Era stata prodotta la prova che questi molluschi «sentono» le fasi lunari e regolano i propri ritmi rispetto alle stesse. Diversi altri test sono stati studiati dall’una e dall’altra parte, tutti particolarmente significativi, ma nessuno è riu­scito a produrre le prove conclusive per una teoria globale sui bioritmi in tutti gli esseri viventi. L’attuale situazione circa la controversia tra i fautori della teoria del tempo endogeno e quelli dell’idea del tempo cosmico indotto, è espressa dalla stessa Janet Harker. Ella dice quanto segue: « ... Brown sostiene che tutti gli organismi dotati di orologio biologico sono sottoposti all’influenza di variabili ambien­tali in grado di fornire indicazioni sul passaggio del tempo. Questa opinione non è affatto accettata dalla maggior parte di coloro che studiano i ritmi vitali, ma per ora non si registra la minima prova che possa confutare gli effetti osservati da Brown». Dunque non è possibile sconfessare Brown, ma neanche i suoi oppositori. Tuttavia posso proporre al lettore alcune considerazioni. 1) I fautori della teoria dell’«orologio» interno e quindi del ritmo ereditato, sostengono che i ritmi biologici non vengo­no influenzati da fattori cosmici, ma per dimostrare ciò dovrebbero provare che tali ritmi sussistono anche quando l’organismo vivente si trovi al di fuori della potenziale zona d’influenza delle forze citate. E come potrebbero? Esiste forse una zona fuori del cosmo? 2) L’idea dell’«orologio» interno diventa più difficile da accettare quando si rapporta a tempi molto lunghi e stabili, come nei casi di ritmi annuali o, addirittura, pluriennali. 3) Janet Harker e altri scienziati hanno dimostrato l’esi­stenza di orologi interni, ma ciò non significa che tali orologi hanno un funzionamento autonomo. Potrebbe anche trat­tarsi di oscillatori interni che vengono sincronizzati da fattori esterni.


Tale argomento, sulla scia della presunta stupenda realtà delle famose sliding doors (che cosa sarebbe successo se io fossi riuscito a entrare nella vettura della metropolitana un  attimo prima della chiusura delle porte e cosa sarebbe accaduto, invece, se io non fossi riuscito...), o di quella del sesso degli angeli e anche e soprattutto del libero arbitrio o meno nell’esistenza dell’uomo, ci porta a considerazioni parimenti altissime sul piano filosofico, degne delle menti più pensanti che esistono, quelle menti superiori che già per il solo fatto di interrogarsi continuamente — e sempre — stabiliscono una soglia di impareggiabile superiorità nella razza umana.

Allora ecco un caso che mi riguarda personalmente e riguarda, di riflesso, decine di migliaia di astrologi che mi seguono da circa mezzo secolo (ma molti, tra costoro, non sanno neanche che seguono il sottoscritto).

La domanda è, al tempo stesso, semplicissima e possente in tutta la propria estensione: “Come facciamo a sapere se a Tizio sarebbe accaduto A+B+C+D se fosse rimasto a casa e se non fosse partito per un Compleanno Mirato?”.

Meraviglioso, davvero.
E sempre ai primissimi posti nella filosofia delle sliding doors.


In tantissimi casi, pubblicati nei miei oltre 120 libri in otto lingue, ho presentato, allora, tanti avvenimenti relativi a gemelli, genetici o astrali, oppure genetici e astrali, in cui uno dei due è partito e l’altro no, con una raccolta di fatti oggettivi diversi e schiaccianti un anno dopo.
Sfortunatamente i miei critici dichiarano di non conoscere tali casi oppure di conoscerli, ma di averli dimenticati pochi minuti dopo.
Succede.

Allora adesso ve ne ripropongo uno e poi riprendiamo il discorso da dove lo abbiamo lasciato.


Il caso che presento adesso, in chiusura di questo breve saggio, è assai emblematico e risulterà piuttosto indigesto a que­gli studiosi che si affannano a cercare di convin­cere i propri allievi che le Rivoluzioni solari van­no domificate per il luogo di nascita e non per quello dove ci si trova al momento del return so­lare. Ci troviamo di fronte a delle condizioni così uniche che oserei definire irripetibili. Solo po­chissimi dati dei personaggi saranno alterati per non permetterne l’identificazione, ma se qual­cuno volesse insinuare che mi sono inventata questa storia, sono certo che otterrei, dagl’inte­ressati, la disponibilità per una testimonianza diretta di come sono andate realmente le cose. Ecco i fatti. Nell’inverno 1994, si presentano da me, a distanza di pochi giorni, due fratelli emiliani che presentano una caratteristica a dir poco singolare (una delle tante di questa storia): pur essendo nati a distanza di 4 anni l’uno dall’altro, hanno visto per la prima volta la luce nello stesso giorno dello stesso mese, nello stesso luo­go, quasi all’identica ora. Andiamo avanti.
 Tutti e due, se dovessero restare nella propria città durante il comple­anno successivo, si beccherebbero l’Ascendente in prima o in dodicesima radicale e uno stellium, tra cui il Sole, in 12ª radix. Sono queste le condi­zioni che io ho descritto come le peggiori possibili nel mio testo Trattato pratico di Rivoluzioni solari, Blue Diamond Publisher (e in un’altra trentina di successivi libri sulle RS e RSM, RL, RLM..., ndr). Allora faccio di tutto per convincere entrambi a partire, dicendo loro che se mi ascolte­ranno, non solo potranno evitarsi un anno d’inferno, ma riusciranno, ad­dirittura, a ribaltare quasi di 180° la situazione e a ottenere dodici mesi all’insegna delle crescite, del benessere, delle emancipazioni.
Al soggetto A suggerisco di partire per Santa Fe, in Argentina, e a quello B per El Paso, nel Texas. Nonostante che la destinazione per l’Ar­gentina sia da un punto di vista generale assai più infelice dell’altra, il soggetto A mi ascolta e parte, mentre quello B non riesce a farlo e resta a trascorrere il suo compleanno nella città dove abitualmente dimora. A distanza di quasi due anni da allora, un comune amico medico che è rima­sto sbalordito dagli eventi, mi ha stilato quello che in termine scientifico si chiama un follow-up e che io ho tradotto in parole semplici e riassunti­ve per tutti: un resoconto a posteriori di quello che è avvenuto, senza dimenticare, assolutamente, quello che era stato detto prima. Il soggetto A, colui che si è recato a Santa Fe, ha avuto una storia d’amore appassio­nante e ha visto migliorare decisamente la sua attività professionale, di­chiarandosi assai soddisfatto dell’anno trascorso (da compleanno a com­pleanno). Il soggetto B, che non riuscì a partire e si beccò quel po’ di ben di Dio tra prima e dodicesima, ha avuto un anno particolarmente duro che — al di là degli aggettivi che si possono scegliere per descrivere il suo caso — si è concretizzato in un fatto di una latitudine negativa elevatissima: ha perso il posto di lavoro ed è tuttora disoccupato.
Con questo esercizio si conclude la pubblicazione che avete davanti e spero che essa sia servita a chiarire le idee a molti su di un argomento poco conosciuto e tanto chiacchierato. I lettori liberi da vincoli di vassallaggio culturale nei confronti di piccoli baroni che erroneamente si ritengono portatori di potere e che in realtà possiedono solo la boria della propria presunzione proporzionale alla loro ignoranza, si renderanno conto che qui sono stati presentati casi pratici che lasciano poco spazio al dub­bio.
Non voglio dire, con questo, che ogni “mistero” sia stato svelato e che io e voi siamo diventati possessori della Verità, ma semplicemente ribadi­re che delle tracce, dei solchi, delle strade ben precise esistono già e chi continua accanitamente a volerle negare, fa a mio avviso come quegli animali che mettono la testa sotto la sabbia perché non vogliono vedere. Io ho dedicato questo mio libro agli Allievi, a quelli bravi e devoti, e dunque non mi preoccuperò eccessivamente se alcuni lettori, un giorno, diranno che loro hanno sempre saputo che per trovare una soluzione a problemi apparentemente irrisolvibili, nell’oceano atlantico, bisognava puntare su Saint John’s oppure su Fernando de Norogna o su Santa Cruz das Floras.
Chi decide di cedere agli altri il proprio sapere si espone sempre a questo rischio. Per tale motivo, un collega bravissimo, che stimo, dice che lui non scriverà mai le cose che ha scoperto perché non vuole regala­re, per 10 o 20 mila lire, la fatica di una vita agli altri. Io la penso diversa­mente e sono anche convinto che le pubblicazioni siano la cosa più bella che esista, sotto certi aspetti, in quanto hanno una data e questo fa sì che nessuno possa dire: io lo dicevo già da vent’anni.







Ecco, sono quasi certo che questo, e molti altri esempi da me prodotti, verranno ignorati da quei campioni del pensiero umano, quegli esseri davvero intelligenti di cui scrivevo prima e che si interrogano, sapientemente, su tali misteri.
Ma, allora, avrei anche io qualche domanda per costoro:


1) Detta filosofia delle sliding doors la potremmo applicare a ogni fase non soltanto del pensiero, ma anche dell’attività umana e potremmo porci una serie pressoché infinita di domande del tipo:

- e cosa ne possiamo sapere cosa sarebbe accaduto a Mario se non fosse stato operato di peritonite?
- e come possiamo divinare il futuro e stabilire cosa sarebbe accaduto a Elena se non le fosse stata fatta la respirazione bocca a bocca?
- e come facciamo a essere certi che se non avessimo schivato il gatto che ci stava sfrecciando davanti alla nostra auto in piena velocità lo stesso sarebbe morto sotto le nostre ruote?


Potremmo continuare per almeno altre dieci-ventimila domande, ma sono certo che quasi tutti voi avrete compreso già la bellezza di simili interrogativi che ci certificano l’eccezionalità pensante di alcuni nostri compagni di percorso sul pianeta Terra.

2) Volendo scendere più nello specifico e restando solo all’argomento astrologia, sempre ai nostri intelligentissimi censori, potremmo domandare: “E voi come fate a dire, quando redigete oroscopetti in quantità esageratamente industriale e prefabbricata, che effettivamente quest’anno (2018) i nativi del Sagittario impalmeranno una biondissima e affascinante collega di lavoro o riceveranno in omaggio un cavallo bianco? Siete in grado di provare che ciò avverrebbe anche se Giove non si trovasse nel segno del Sagittario?



Pensate ciò che volete, ma io resto sempre turbato, sedotto, affascinato dalla meravigliosa teoria delle sliding doors e dai suoi sacerdoti, quasi tutti redattori di oroscopetti e mai astrologi che fanno consulti reali a persone reali, che ci costringono a meditare su questo e su altri fondamentali interrogativi della vita.

Bellissimo, davvero!





Milano, Museo Archeologico. Alcune foto di Ciro Discepolo.











































Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla perché potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia:


http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 


For Everybody. 
It is not an important news, but I invite you to read it because it can explain, to someone, the why of a certain noise leading that disturbs, from a few years, the astrology: http://ilblogperidepressi.wordpress.com/ 


Buona Giornata a Tutti.







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Passing the mouse pointer on a graph, you will read, in low to the right of the screen, the name of the recommended place. If this didn't have to happen, I recommend you to use as browser Chrome of Google that is free and, in my opinion, the best.


A che ora sarà il mio compleanno? (At what time I will have my Solar Return?): http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/vvrot/oroscopi/rsmirata.asp


Qual è l’Indice di Pericolosità del mio Anno? CALCULATE, FREE, YOUR 
INDEX OF RISK FOR THE YEAR (as explained in the book Transits and Solar Returns, Ricerca ’90 Publisher, pages 397-399): http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/oroscopi_net/free/formnascitam.asp?oroscopo=Punteggio


Quanto vale il mio rapporto di coppia?


Test Your Couple Compatibility
http://www.cirodiscepolo.it/inetpub/oroscopi_net/coppia_free/coppia1.asp 



Una bibliografia quasi completa di Ciro Discepolo:

An almost complete bibliography of Ciro Discepolo: 
http://www.amazon.com/Ciro-Discepolo/e/B003DC8JOQ/ref=sr_ntt_srch_lnk_1?qid=1407665052&sr=