giovedì 29 settembre 2011

Silvio Berlusconi non c'è più, ma lui non lo sa
















Oggi è il compleanno del Premier Silvio Berlusconi. Lui, in senso politico, non esiste più, ma non lo sa. Due giorni fa perfino la Chiesa lo ha “mollato”.

La settimana scorsa gli hanno lanciato le monetine, come fecero con Bettino Craxi. Siamo "alla frutta". Più sotto leggerete una piccola selezione di tre autorevolissimi editorialisti del Corriere della Sera che affermano quanto sto scrivendo: egli è finito, ma finge di stare ancora al proprio posto.

Ha lasciato la Segreteria del Partito nelle mani del ministro Angelino Alfano. Diserta perfino le riunioni col voto di maggioranza alle Camere, non si presenta ai Giudici, si sta reggendo ancora soltanto perché una manciata di pochi deputati, sapendo che non potrà mai essere rieletta, non lo sfiducia.

Il suo AS in 12^ Casa gli ha procurato l’anno peggiore della sua vita.

Queste note che scrivo sono per gli astrologi e dunque non mi preoccupo dei veleni che sputeranno gli aspiranti astrologi, gli astrologi specializzati in oroscopia e gossip e i nemici dell’Astrologia camuffati da appassionati di Astrologia.

Se dopo questo ennesimo esempio vorrete lasciarvi l’AS di RSM in 12^ Casa, fate pure perché a noi non dispiace e ognuno sceglie se partire o restare, e dove andare, come più gli aggrada.

Ritornando al Nostro che non c’è più, ma che crede di esserci, resta da capire come se ne andrà.

La sua RSM di oggi (sto scrivendo ieri e penso resterà in Italia) ci dice che il colpo fatale lo riceverà per mano di Saturno in 11^ Casa: un amico o alleato importante che gli darà la spallata finale. Potrebbe essere Umberto Bossi o anche il Capo dello Stato che gli chiederà di dimettersi. A mio avviso i politici stanno solo decidendo le date delle elezioni nel 2012 e le modalità del passaggio per evitare un’altra rovinosa caduta in borsa. Se egli fosse nato pochi minuti prima delle 6.00, allora il colpo finale gli arriverà da una condanna in Tribunale (Giove al Discendente nella RSM). Ovviamente solo il suo medico sa dire se quel Saturno in undicesima Casa potrebbe significare qualcosa anche di peggiore per lui.



Ciro Discepolo




QUATTRO CHIACCHIERE DI POLITICA AL BAR DELLO SPORT


Il titolo era doveroso perché parlo da cittadino qualunque (ma non qualunquista), da non addetto ai lavori, da semplice appassionato delle vicende politiche mondiali e del proprio Paese, da semplice lettore attento di ottimi editoriali scritti da grandi giornalisti di ogni tendenza politica.

Oggi è il compleanno del cavaliere Silvio Berlusconi e dopo accennerò alla sua Rivoluzione solare. Adesso vorrei fare un passo indietro e dire cosa sta avvenendo, secondo me, nel nostro Paese.

Nella Prima Repubblica i governi durarono, in media, meno di un anno ciascuno. Il motivo era semplicissimo: con il metodo proporzionale, anche un piccolissimo partito che passava da uno schieramento all’altro determinava la caduta del Governo e – spessissimo – nuove lezioni.

In quel sistema politico si dava la possibilità a personaggi molto poco credibili, sul piano politico e anche su quello personale, di diventare l’ago della bilancia della situazione politica dell’intero Paese e di acquistare un potere assolutamente sproporzionato rispetto alla loro levatura politica, al loro seguito popolare, ai loro trascorsi giuridici e via dicendo.

Il grandissimo merito dell’entrata in scena di Silvio Berlusconi nella seconda Repubblica, riconosciuto da storici e da politologi a lui avversi per mille altri motivi (vedi, per esempio, l’opinione di Sergio Romano espressa più volte su il Corriere della Sera), sta nel fatto che egli sia riuscito, sdoganando il Movimento Sociale Italiano, da ex partito di ispirazione fascista a partito con finalità democratiche, a costruire una maggioranza a mezzo della quale, successivamente, gli fu possibile realizzare un bipolarismo vero e funzionante.



Tutti grati a Silvio Berlusconi, dunque?



Neanche per sogno. Al di là delle molte critiche che si possono muovere a quest’uomo e prima fra tutte il conflitto d’interessi sulla questione testate giornalistiche radio-televisive e di carta stampata, troviamo che la maggioranza degl’italiani, stufa dei teatrini politici con cui, a mezzo di “’nciuci” si è andati avanti per mezzo secolo, ha risposto assai positivamente a tale realtà, ma non così i partiti politici che, alcuni apertamente, altri in maniera contorta, hanno manifestato la chiara intenzione di voler tornare al proporzionale, abbandonando la conquista del maggioritario.



Perché?



È semplicissimo spiegarlo e lo capiscono tutti.



La macchina dei partiti, per poter funzionare, necessita di un fiume di denaro.



Non mi riferisco all’arricchimento personale e fraudolento di molti singoli esponenti politici, ma proprio alle spese vive: le sedi dei partiti, gli stipendi ai funzionari e al personale tutto di partito, i viaggi di lavoro e non, l’organizzazione continua, quasi quotidiana, di incontri stampa, di convegni, di dibattiti e quant’altro, la sovvenzione diretta e indiretta di testate giornalistiche, gruppi politici alleati, siti web e via dicendo. Pensiamo poi al parco macchine, alle campagne pubblicitarie anche in periodi di non elezioni e si potrebbe continuare per molte pagine ancora.



Cosa avveniva prima e cosa avviene ora.



Quando cadeva un governo, dopo pochi mesi dalla sua nascita, un certo fiume di denaro era stato già dirottato per finanziare tutte queste spese e le macchine onnivore dei partiti potevano contare su di un carburante che assicurava loro una sopravvivenza abbastanza certa per un bel po’ di tempo.

Oggi, con la prospettiva di cinque anni di governo, con le casse vuote dei partiti all’opposizione e non volendo tornare a nuove tangentopoli, la risorsa che molte forze politiche vedono come unica soluzione per evitare la scomparsa di interi partiti è la caduta di questo governo e il ritorno al proporzionale.

Naturalmente (è una mia opinione) anche il centro-destra si sarebbe trovato nella stessa situazione se al Governo ci fosse stato il PD, con l’attuale legge elettorale.

Di qui un attacco alla persona, costante, quotidiano, con colpi ripetuti ai fianchi, al capo dell’esecutivo. Ciò non è bastato. In altre democrazie, anche più antiche e vere della nostra, spesso, in casi analoghi, si è ricorsi all’omicidio del Capo del Governo o ai servigi di un traditore per farlo cadere.



Come vedo la sua situazione da un punto di vista astrologico.



Io credo ch’egli stia molto male in salute e in occasione del suo precedente compleanno, scrissi su questo blog che prevedevo diversi ricoveri a casa e in ospedale per lui, ricoveri che ci sono effettivamente stati, credo anche più numerosi e frequenti di quelli ammessi ufficialmente.

Penso non sfugga ai più attenti osservatori un uso a volte massivo di cortisone che ha mutato perfino la fisionomia del Presidente del Consiglio, in questo ultimo anno.

A mio avviso egli farebbe bene a farsi da parte e a godersi, se potrà, le sue enormi ricchezze personali.

Ma egli è una Bilancia compensata ed esattamente come farebbe l’onorevole Di Pietro o l’onorevole Franceschini, combatterà con il pugnale in bocca fino a quando glielo lasceranno fare, con le buone o con le cattive.

Se egli ha trascorso il compleanno notturno a Roma (cosa tutta da dimostrare, ma probabile), allora si è “impiccato” con le proprie mani: si è piazzato un Ascendente di RS in 12ª Casa nell’anno che Saturno gli passa sul Sole.

Questo vuol dire la fine della sua guerra o una pesantissima caduta all’interno della stessa. Forse lo fermeranno con i voti contrari o con una incriminazione; forse darà le dimissioni per impossibilità tecnica di continuare; forse dovrà fermarsi per gravi condizioni di salute o per la rottura con un altro alleato, ma credo che siamo giunti al capolinea (entro questa Rivoluzione solare e relativamente al presente governo).

Molti leggeranno con entusiasmo e gioia queste righe.

Il tempo ci dirà se l’uomo di stato che prenderà il suo posto e il ritorno al proporzionale saranno stati quel sospirato arrivo del Messia che tantissimi attendono con fervore e soprattutto se ciò avrà giovato all’Italia.



Ciro Discepolo (pubblicato sul mio blog il 29 settembre 2010)





Un pericoloso isolamento

Si può anche concedere che Barack Obama sia stato sgarbato con l’Italia. Ringraziare davanti all’Assemblea delle Nazioni unite Lega araba, Egitto, Tunisia, Francia, Danimarca, Norvegia e Gran Bretagna per il ruolo svolto in Libia contro il regime di Gheddafi, dimenticando il governo di Roma, è un’amnesia singolare. Ma sottolineare l’omissione di un presidente degli Stati Uniti che vive lui stesso un momento di seria difficoltà non basta a eludere una domanda di fondo: perché l’inquilino della Casa Bianca non sente il bisogno di dire grazie anche a un’Italia immersa nel Mediterraneo?

Trovare una risposta confortante non è facile. Riesce impossibile sfuggire alla sensazione di un isolamento crescente del nostro Paese, che tende a essere trattato come il comodo capro espiatorio dei problemi dell’Occidente; e in particolare dell’Europa. Non ci si può non chiedere se un simile atteggiamento sia favorito anche dagli errori del governo di Silvio Berlusconi: dalle oscillazioni sull’operazione in Libia a quelle sulla manovra economica, fino alla tesi autoconsolatoria di un complotto anti-italiano. La verità è che dopo la perdita di ruolo che la Guerra fredda regalava all’Italia, certi atteggiamenti non le sono più consentiti.

E in una fase come l’attuale diventano imperdonabili. Quando si accredita un nostro ruolo in politica estera superiore alla realtà dei rapporti di forza, alla lunga il risveglio è brusco. Molto meglio guardare in faccia l’isolamento e individuarne l’origine; e smetterla di fingere che esista ancora una maggioranza politica e di fare piani per l’eternità: perfino nel centrodestra ormai c’è chi misura l’eternità del governo in termini di mesi ma anche di giorni. Il convulso tramonto del berlusconismo e l’involuzione della Lega non sono meno vistosi solo perché per Pdl e Carroccio non esistono alternative alla loro alleanza.

Purtroppo è vero che l’opposizione non offre molto. E l’evocazione lugubre di Antonio Di Pietro, secondo il quale se Berlusconi non getta la spugna «ci scappa il morto », non contribuisce ad alzarne le quotazioni: lo ammette anche il Pd, spaventato da un suo alleato che semina i germi di una guerra civile strisciante. Ma questo non basta a cancellare il sospetto che, comunque vada oggi la votazione segreta del Parlamento sull’arresto di Marco Milanese, ex braccio destro del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il governo sta concludendo la sua traiettoria.

Lo scontro virulento fra Palazzo Chigi e magistratura contribuisce a offrire all’opinione pubblica italiana e internazionale l’immagine di un’Italia immobilizzata e sfigurata dalle proprie faide interne. Somiglia a una sorta di conflitto tribale, nel quale l’istinto di sopravvivenza del centrodestra finisce per apparire insieme una risorsa e un limite: quasi un alibi per scansare i veri problemi. Protrarre nel tempo una situazione così tesa mentre la crisi finanziaria morde i risparmi, tuttavia, è rischioso. Più la conclusione sarà rinviata, più il «dopo» segnerà una rottura. E, alla fine, la realtà potrebbe prendersi una rivincita traumatica per tutti.

Massimo Franco
22 settembre 2011 07:52






Una possibile soluzione

Il giudizio di Standard & Poor's sull'Italia fa esplicito riferimento, con motivazioni politiche, alla credibilità internazionale e alla tenuta del governo. Ma, io ritengo, se il presidente del Consiglio fosse costretto a dimettersi domani, le agenzie e i mercati s'interrogherebbero sulla stabilità del sistema politico italiano e sulla sua capacità di fare fronte agli impegni assunti con l'ultima manovra finanziaria. Credo che l'abbassamento del rating dipenda soprattutto dalla constatazione che il Paese non cresce e paga il debito soltanto con imposte sempre più salate: una ricetta che può soltanto garantire un futuro peggiore del presente.

Ma esiste un altro rating , più importante, ed è quello del Paese. Il problema in questo caso è certamente il presidente del Consiglio. Berlusconi è stato per molti italiani una speranza di stabilità politica e dinamismo economico. Oggi quella speranza si è dissolta sotto il peso di una micidiale combinazione di promesse non mantenute, incidenti di percorso, scandali, comportamenti indecorosi e sorprendenti imprudenze. Oggi il maggiore problema italiano è la fine dell'era Berlusconi. Tutti, anche i migliori tra i suoi amici, sanno che l'era è finita e che Berlusconi deve uscire di scena. Ma non vi è ancora un accordo sul modo in cui voltare pagina. Qualcuno spera che la mirabolante e tempestosa storia del cavaliere di Arcore termini in un tribunale alla fine di un processo per corruzione, frode o indegnità morale. Altri sperano in un risolutivo messaggio alle Camere del capo dello Stato. Sono due soluzioni che avrebbero uno stesso effetto: quello di provare l'impotenza della democrazia italiana, la sua incapacità di affrontare il problema con gli strumenti propri di un sistema democratico. Berlusconi deve andarsene, ma in un modo che non faccia violenza alla Costituzione e salvi ciò che della sua fase politica merita di essere conservato.

Penso in particolare al suo partito. Non è interesse di nessuno che una grande forza politica, votata in tre circostanze dalla maggioranza degli elettori, si dissolva. Per evitarlo, per lasciare un segno del suo passaggio terreno, Berlusconi dovrebbe annunciare che non si candiderà più alla guida del governo e che le elezioni avranno luogo nella primavera del 2012. I sette od otto mesi che ci separano dalla prossima scadenza elettorale avrebbero un effetto simile a quello che si è prodotto in Spagna quando Zapatero ha rinunciato al terzo mandato e ha poi anticipato le elezioni al 20 novembre di quest'anno. La sua mossa ha favorito l'intesa con l'opposizione su alcune questioni d'interesse nazionale e ha dato al candidato socialista, il ministro degli Interni Alfredo Pérez Rubalcaba, il tempo necessario per consolidare il suo ruolo al vertice del partito.

I vantaggi per l'Italia sarebbero considerevoli. Daremmo all'Europa e al mondo lo spettacolo di un Paese che è capace di organizzare razionalmente il proprio futuro, magari cambiando (ma non mi faccio grandi illusioni) una pessima legge elettorale. Restituiremmo la parola a un'opinione pubblica che oggi può soltanto manifestare rabbia e insofferenza. Daremmo ai partiti il tempo di prepararsi al confronto elettorale. Confermeremmo a noi stessi che gli italiani possono risolvere i loro problemi con i naturali meccanismi della democrazia. E Berlusconi potrebbe dire, non senza qualche ragione, che il merito di questa transizione è anche suo.

Sergio Romano
21 settembre 2011 07:45






Una commedia italiana

È difficile che Berlusconi non lo sappia. Ma se questo fosse il caso, allora è opportuno che qualcuno glielo dica. Gli dica che in pratica non c'è uno, uno solo, dei deputati e dei senatori della sua maggioranza (nonché dei suoi ministri) che in privato non si mostri convinto che il presidente del Consiglio ha fatto il suo tempo, e che la cosa migliore per tutti è che lasci al più presto il proprio incarico. È bene che il Cavaliere lo sappia: il deputato che incrociandolo a Montecitorio gli stringe rispettosamente la mano, la sottosegretaria che gli sorride al banco del governo, il fidato collaboratore, tutti, appena lui si allontana, confidano a chiunque che così non si può andare avanti, che il premier deve lasciare. Tutti, indistintamente: ma sempre alle sue spalle. Da settimane sul palcoscenico italiano la destra mette in scena un triste spettacolo di doppiezza.

L'onorevole Alfano ha detto pochi giorni fa che gli avversari del Pdl vogliono non solo cacciare Berlusconi dal governo, ma cancellare in realtà l'intera storia politica di coloro che in lui si sono riconosciuti. Forse. Quel che è certo è che se c'è però un modo di evitarlo è quello di fare politica, come egli appunto cerca di fare in queste ore, non già invece quello che troppo spesso è sembrato prevalere di recente tra gli esponenti del Pdl: in pubblico mettere la testa sotto la sabbia, e in privato abbandonarsi alla confidenza ironica, al qui lo dico e qui lo nego.

Coloro che si comportano così non sembrano rendersi conto che l'Italia vive oggi il momento forse più critico della sua storia postbellica. Il terrorismo e le vicende di «Mani pulite», infatti, non rappresentarono mai un pericolo capace di minacciare ciò che minaccia di fare la crisi economica attuale. E cioè scompaginare le basi sociali stesse della democrazia italiana riducendo drammaticamente le risorse a sua disposizione. E dunque cancellare intere parti della realtà non solo economica ma anche civile e umana del Paese. Egualmente non sembrano rendersi conto che ormai per il Popolo della libertà è questione di vita o di morte: o il Pdl, infatti, riesce a svincolarsi da Berlusconi, e quindi a mantenere in vita un'esperienza dimostratasi cruciale per l'esistenza di un polo politico-elettorale di destra, o per lo stesso Pdl molto verosimilmente è finita. E per la gran massa dei suoi esponenti - privi quasi sempre di un qualunque retroterra di consenso personale - ci sarà forse, a suo tempo, un vitalizio delle Camere, ma di sicuro non c'è più alcun avvenire politico.

Ciò che sta venendo al pettine in questo fosco tramonto del berlusconismo è il nodo del partito, non solo e non tanto personale come è stato tante volte definito, quanto padronale, a cui Berlusconi stesso ha dato vita diciassette anni fa. Un singolare partito, formalmente politico, ai cui esponenti però è stato finora vietato l'accesso a quello che da che mondo è mondo è il momento cruciale della politica stessa: il momento della decisione, delle scelte. Finora, invece, riservato solo al capo e ai suoi fidi. Ma la storia ha voluto prendersi la vendetta di questa bizzarra anomalia. Ora il momento di decidere è inappellabilmente venuto, per ognuno e per tutti. E a tutti è fin troppo ovvio ricordare che in realtà non decidere è già un decidere. E di sicuro, oggi, è la decisione sbagliata.

Ernesto Galli Della Loggia
25 settembre 2011 11:00














A New Detached Section Of Active Astrology was born in Bologna!













Alfio Strano was born in Catania on November 27th 1961. Since 1983 he studied and practiced astrology with a focus on treating the focusing particularly on its psychological aspect. Thanks to a detailed study of several texts, he has developed, over the years, his own ideas on the matter “astrology” and his own personal technique exposed in his book “ATTRAVERSO GLI OCCHI DI VENERE” (Inedition, 2005 also available on line). He considers Ciro Discepolo his first and most important master.


Alfio lives and works in Bologna since 1981. He practices “active astrology”.





Alfio Strano è nato in provincia di Catania il 27/11/1961. Vive e lavora a Bologna dal 1981. Dal 1983 grazie allo studio di numerosi testi di astrologia, mostra particolare interesse per il settore , soprattutto da un punto di vista psicologico. Pur avendo sviluppato negli anni idee proprie, considera Ciro Discepolo il suo vero maestro nella disciplina. Nell’arco di tutti questi anni di studio ha messo a punto una sua tecnica esposta nel suo libro “ATTRAVERSO GLI OCCHI DI VENERE” pubblicato nel 2005 per la INEDITION (reperibile online). Da alcuni anni tiene a Bologna corsi di astrologia. Pratica l’astrologia attiva.









Best wishes to Alfio Strano!
Ciro Discepolo














Per Valeria che scrive:

Ciao Ciro! Scusa se aggiungo un commento al blog "contro" la tua richiesta, ma è solo per dire a te e a tutti cher mi trovo nel punto da te consigliato per il mio compleanno, su un fiordo norvegese, in una bellissima casetta sugli scogli, praticamente dalla finestra vedo solo l'acqua del mare, e l'isola di Hestmona di fronte (la tua prima indicazione)... un posto meraviglioso e, come sempre, saranno le mie fortissime valenze di nona casa, ma mi emoziona sempre fare questi viaggi e sono contenta di avere questa nobile e utile "scusa" per farli che tu ci hai fornito! Volevo allegarti anche una foto, ma il cellulare mi va lento, non capisco perché, e le foto dalla macchina fotografica non è il caso di scaricarle qui sul netbook piccolino, altrimenti poi mi si intasa... te ne manderò qualcuna appena torno.
Comunque garantisco che è un posto spettacolare e... purtroppo oggi ha piovuto tutto il giorno, MA appena stavamo entrando nel paesino di Tonnes, dove avevamo prenotato il posto per dormire, è uscito un sole meraviglioso che mi ha salutata tra le nuvole! Come non prenderlo per un buon auspicio? :-DDD un abbraccio a tutti! Valeria










Cara Valeria, grazie per la foto suggestiva e per il racconto con cui ci hai trasmesso le tue emozioni.
Un saluto affettuoso.













For Michael Huber that writes



Dear Ciro,

I apologize, I have one final question regarding my natal chart. I have Moon conjunct Neptune in Sagittarius in 2nd house, as well as Jupiter in Capricorn in the 2nd, square to Venus in Libra in the 11th. Can you illuminate my long term prospects regarding wealth? Could a Moon/Neptune pursuit such as music composition or astrology bring actual material gain? Does Neptune heighten intuition in business, or only in material art. Would business law (Jupiter in Capricorn) be indicated?

Lastly, does my natal chart ruler Pluto in 12th indicate psychism or simply a bad fate?

Does a 10th house sun always indicate wordly success?

You have been very patient, and I am truly grateful! This will be my last set of questions. Feel free to answer as few as you wish!

Sincerely,
Michael



Dear Michael,  
you don't have to excuse you because in this blog we give suggestions to the less experts to follow to the best the rules of the Active astrology. Therefore you are calm and continuous to follow us always.  
We come to your questions.   
You probably have five stars in the second House (because also the Celestials in the first House, but less of 2,5 degrees from the cusp, are in the First and in the Second House). Also you have Venus in the 11 ^ House: we cannot have dubts and you are a musician. You can work also with Astrology, but fyndamentally you are a musician. Mars and Jupiter and Uranus in the Second House will mean a lot of lost money, but you can become rich however. The Sun in the Tenth House will help you to improve your social position.   
Neptune in the second House, joined to the Moon, it is excellent for the artistic inspiration.   
I would not worry a lot about Pluto in 12 ^ House because it is not near the Ascendant.  
Saturn, is rather hard instead, and I recommends you to accept its very slow walk of your growth: you could suffer a lot otherwise. With the best wishes.  
  


  
  
For Everybody. Dear Friends, in these days I am realizing some important things of this ASR and I am also departing for the foreign countries. I beg you to postpone your questions to next week because I don't have enough time to devote me to the blog (yesterday Ie employed ten hours to prepare it!). Thanks you very much.



Per Tutti. Cari Amici, in questi giorni sto realizzando delle cose importanti di questa ASR e sto anche partendo per l'estero. Vi prego di rimandare le vostre domande alla settimana prossima perché non ho sufficiente tempo per dedicarmi al blog (ieri ho impiegato dieci ore a prepararlo!). Grazie e a presto.













Per Diocleziano che scrive:


Caro Ciro,
i resoconti dei tuoi studi sono magnifici. Mi sono letto d'un fiato il tuo blog (ma me lo leggerò con più calma anche stasera). Una domanda: di quante ore è composta una giornata a Napoli?
Un caro saluto e grazie!
Diocleziano



Caro Diocleziano,
sapendo che il mio tempo è indirizzato a persone speciali come te e come tante altre che frequentano questo spazio, sono felice di sottrarlo a tante altre mie passioni.
Le persone che sono qui amano l'Astrologia (e non fingono di amarla), aiutano i meno esperti, ci testimoniano emozioni e sentimenti di gioia e di crescita continui e allora siete voi i veri eroi di questo spazio che ho la piccola presunzione di ritenere unico, soprattutto per la mancanza di odio e di cattiveria nei confronti del prossimo. 
















Caro Niko, molto bene. Intanto chiedo ai nostri primi owner, ma anche a tutti gli altri, di darmi una mano e di controllare questi calcoli. Grazie. 
















Per Monica di Pesaro che scrive:

buongiorno Ciro,
sono Monica di Pesaro.
Ti seguo da anni e soprattutto non mi perdo mai nessuna Pillola preziosa su Youtube.
Vorrei nel mio vicino compleanno di Novembre fare una RSM, che mi ha consigliato il bravissimo Niko a Bali in Indonesia, dove a lui chiesi di potenziare il denaro visto che ho una famiglia numerosa, 4 figli, e di proteggere la mia prole appunto.
La vedo molto interessante lì a Bali, ma volevo chiederti se trovi un'alternativa a questa, che potenzi di più la questione denaro
- dati di nascita : ora super esatta 4,25 am - Pesaro - 11.11.1964
Grazie 1000


ps:
su FB a luglio mi dicesti di ricordarti per fine Agosto di pubblicare su Utube una seconda Pillola su un altro caso di AstroCartoGrafia (magari fantastico come quello già pubblicato) che sto diffondendo su FB perchè adoro questa branchia dell'Astrologia.


 
Cara Monica,
Ho piacere che gradisci le "Pillole" che saranno ancora tantissime in futuro. 
Per quell'altra cosa non ti posso accontentare perché farei una scortesia a Niko e l'operazione avrebbe le sembianze di una eventuale correzione.
Infine, per quanto riguarda esempi spettacolari di Astro&Geography ti chiedo di attendere ancora poche settimane e potrai leggere il libro mio e di Andrea Rossetti che sarà a breve sul catalogo di www.Amazon.com. Grazie e molti auguri. 















Welcome Nathalie from Paris, the city that I adore because there lives my Great Master  Andé Barbault and because it is a marvelous city!  

Dear Nathalie, excuse me if I don't answer to your question, but I strongly dissuade you to spend the next birthday to Paris or to Praha because in these two cities you would have the Sun in the Twelfth House that is indeed a heavy position, able to bring you many sorrows.   
Unfortunately in Europe this situation cannot be corrected because you would have three Celestials among the First and the Twelfth House that is the same thing that to have a Sun in the Twelfth House. Or you could avoid this placing Saturn in the Tenth House: indeed sad and heavy...  
I recommend you instead a beautiful ASR to Hilo (look at the chart), Hawaii, with one of the most beautiful positions that exist: Venus on the cusp between the Fifth and the Sixth Houses. This position means protection for the love, the children, the sex, the funs, the creativeness, the health, the job, the relationships of job... In short, dear Nathalie, a true bomb!  
Relatively to the second argument of your letter, you can be calm. It is true, in fact, that the 20 days before and after every birthday are loads of special events, in positive and in negative, but these days always reenter in their ASR and you cannot anticipate the next ASR. Equally, if something happens in the first days of an ASR, this must be read at that time with the ASR  in operation and not with the preceding one. Best wishes. 
























For all. This is not an important piece of news but I ask you to read it anyhow because it will explain, to some, the background noise which has been disturbing Astrology for some years (Per Tutti. Non è una notizia importante, ma vi invito a leggerla in quanto potrà spiegare, a qualcuno, il perché di un certo rumore di fondo che disturba, da qualche anno, l’Astrologia. Appena avrò un po’ di tempo, creerò altri tre o quattro blog per altre persone su cui vi state ponendo delle domande):

http://tinyurl.com/4ve2ubk

























Buona Giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
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1 commento:

gabriele paganella ha detto...

Ciao a tutti. Domanda semplice quindi senza disturbare Ciro.. Sto già facendo valutazioni sulla mia rivoluzione prossima di giugno. Marte cadrebbe nella seconda casa a 2 gradi soltanto. Sono sufficienti?.. grazie..