Anna Frank è, forse, il simbolo più universale della mostruosa persecuzione subita dal popolo ebreo. Dedico al Giorno della Memoria questo mio breve scritto di tanti anni fa.
Ancora oggi, in tutto il mondo, piccole minoranze vengono vessate, torturate, uccise, per quel germe immortale che fa parte della natura umana e che si ispira ad odi profondi generati da credi oltranzisti e fanatici. È il caso dei sudafricani di Pretoria che cercano di schiacciare una stragrande maggioranza nera con l'uso di mezzi corazzati, è anche la situazione della fascia di Gaza dove ebrei una volta torturati ora sono torturatori di popolazioni poverissime che reagiscono con i sassi contro le mitragliatrici, dando luogo all'intifada, ma è anche il dramma di questi giorni del massacro degli studenti cinesi sulla piazza Tienamen. Per questi oppressi di ieri, di oggi e di domani, e per fare una lezione di astrologia, andiamo ad esaminare quel piccolo capolavoro letterario (Il diario) e la drammatica storia dell'adolescente ebrea Anna Frank, immigrata in Germania nel 1933, vissuta poi nascosta con tutta la famiglia per due anni interi in pareti murate di una casa centrale di Amsterdam e quindi scoperta ed arrestata dalla Gestapo insieme a tutta la sua famiglia nei primi giorni dell'agosto 1944. Internata in campi nazisti morì due mesi prima della liberazione delle truppe alleate, lei e tutta la famiglia, ad esclusione del padre che tornando sui luoghi del nascondiglio raccolse il suo Het Achterhvis, il diario scritto tra giugno '42 ed il I° agosto '44. Esso resta uno dei più grandi capi d'accusa della barbarie nazista nei confronti di un popolo, attribuibile certamente al segno dei Pesci, perseguitato da sempre, dai quei giorni famosi del monte Sinai.
Eccone un brano assai breve: "È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e ineluttabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipando al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nettamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità".
Natalia Ginzburg, commentando queste righe ha detto: "Così scrive Anna pochi giorni prima che irrompano i tedeschi nell' "alloggio segreto", e sono parole come queste che fanno del suo diario (Feltrinelli editore, n.d.r.) qualcosa di più di un semplice documento umano; sono pagine come queste che ci fanno tornare a questo libro vincendo la pietosa emozione che ci dà l'innocente e garrula voce cui fu imposto silenzio. Di questa voce, noi serbiamo nella memoria la vibrazione fiduciosa e serena, la bontà coraggiosa che ha superato la morte".
Queste brevi considerazioni della Ginzburg e la rilettura sempre affascinante delle pagine del diario di questa adolescente a cui chiusero per sempre la bocca perché portava una croce disegnata sul braccio, mi inviterebbero a delle considerazioni di fondo sulla censura, sul bene e sul male che non desidero trattare in questo spazio, necessariamente ristretto, e che mi auguro di fare in seguito, in un mio libro a cui, spero, non "chiuderanno la bocca".
Anna Frank, dunque, secondo l'autorevole collega americana Lois M. Rodden, nacque a Francoforte sul Meno il 12 giugno 1929, alle ore 7.30 ed il suo grafico è quello mostrato in figura, con un Ascendente in Leone ed una Luna anch'essa in Leone. Questa stessa Luna era congiunta strettamente in seconda Casa a Nettuno, un po' più in là del Marte in Leone in prima Casa. Tale prima lettura, volendola fare da manuale, in un periodo bellico, durante l'olocausto compiuto dai nazisti nei confronti degli ebrei, poteva essere letto, senza troppi sforzi interpretativi, come morte violenta, uccisione, assassinio per una fede e poco importa se le autorità tedesche dichiarino che morì di tifo o fu, invece, più sbrigativamente eliminata con una doccia di gas e poi cremata. La Luna in Leone, congiunta a Nettuno in seconda Casa, ci ha fatto lasciare anche quel suo diario che se da un punto di vista letterario non lo si può paragonare alle pietre miliari della letteratura d'ogni tempo e d'ogni Paese, resta, tuttavia, una testimonianza altissima della tragedia di un popolo vista attraverso gli occhi di una bambina che divenne donna murata in una casa, sapendo di dover camminare senza scarpe, di potersi lavare solo in determinate ore e di poter parlare solamente in pochi momenti, dopo gli orari di ufficio. Anna Frank aveva un bel Sole in Gemelli, congiunto ad un vivacissimo Mercurio, ed opposto a Saturno che spiega esaustivamente il suo dover vivere da quarantenne a quindici anni, sempre con una mano sulla bocca, abituandosi a censurare lei stessa i piccoli momenti di gioia che quella squallida vita le offriva, tra un terrore e l'altro di essere scoperta. Lei, come i suoi, sapeva benissimo a cosa andava incontro se fosse stata denunziata da una spia della Gestapo e, probabilmente, anche lei, come qualcun altro duemila anni prima, fu venduta per pochi denari. Ogni volta che la sirena urlava forte nel quartiere, il suo cuore impazziva e quasi smetteva di battere. Due anni durò la sua prigionia "volontaria", dal giugno 1942 al l° agosto 1944. Nel suo libro-diario ci sono le speranze-confessioni di un'adolescente che si rifiuta di credere che quello sia veramente l'uomo e che "dopo" ci sarà una normalità. Ella fu una Gemelli del tipo Castore (molto emotiva-poco attiva) e dunque poco superficiale. Superficiale non avrebbe potuto esserlo in virtù di quell'opposizione con Saturno. I pochi anni che visse la fecero anche innamorare e la sua Venere in Toro, in decima Casa, ispirò, forse, i sentimenti di umanità e di ottimismo che solitamente non si ritrovano negli ebrei adulti che, nella maggioranza dei casi, si sentono perseguitati e che forse lo sono realmente, quando, come scrivevo prima, non sono essi stessi persecutori di popoli inermi. È un destino che si ripete, che ci porterebbe a delle considerazioni sull'uomo e sulla vita che, come ho scritto, non posso affrontare in queste poche pagine. La dominante del tema di Anna è Urano, congiunto al Medio Cielo, a quasi parità di dignità con Plutone in zona Gauquelin. Quest'ultimo ci spiega la segregazione, gli anni di panico, l'arresto, la deportazione e la fine orribile. Urano ci parla di grandi colpi di scena nel corso della sua vita: suo padre era ricchissimo e banchiere, poi dovettero scappare dalla Germania nazista e passare nell'Olanda libera (per poco), successivamente si nascosero in quella specie di cunicolo buio e soffrirono anche la fame ed ogni genere di privazioni, quindi venne l'arresto, come dicevo, e la morte.
Nonostante tutto la nostra Gemelli con la Luna congiunta a Nettuno, aveva il cuore gentile e commosso e credeva fermamente nell'amicizia tra gli uomini (undicesima Casa importante con Giove che effettivamente ebbe un ruolo primario negli appoggi che molti amici diedero loro nei due anni di clandestinità). Questo mi fa pensare più che ad un passo del libro a dei fotogrammi bellissimi dell'omonimo film di George Stevens, un bianco e nero del 1958/1959 in cui si vede la protagonista che durante un giorno di primavera, forse la sua ultima, guarda uno spicchio di cielo attraverso la soffitta in cui era nascosta e in quel radioso tramonto vede passare le rondini in volo e si commuove paragonandosi alla loro libertà. In fondo uno spicchio di cielo la nostra lo portò sempre nel suo cuore ed anche il garrire di quelle rondini che in quell'occasione furono risparmiate, ma che spesso furono, sono e verranno abbattute dalla malvagità degli uomini.
A giugno 1942 Anna cominciò a scrivere il suo diario, con Giove di transito sul suo Sole. Quest'anno molti Gemelli si sono lamentati di non avere ottenuto nulla dal passaggio ultraveloce del Gran Benefìco, ma probabilmente anche la nostra non avrebbe mai pensato, iniziando a vergare quelle pagine, che avrebbe scritto un libro immortale che da solo parla più di mille fotogrammi che ci mostrano come milioni di uomini-scheletri nudi, dopo essersi scavate fosse comuni, venivano barbaramente uccisi. Ciò in ossequio a quanto aveva teorizzato un piccolo caporale austriaco, Adolf Hitler, che aveva scritto, nel suo Mein Kampf: "I mezzi capaci di riportare la più facile vittoria sulla ragione: il terrore e la forza".
Anna udì per l'ultima volta la spaventosa sirena degli uomini della Gestapo che in quella occasione venivano per loro: era il 4 agosto 1944. Ascoltò col cuore che le saltava in gola i passi decisi e gli ordini secchi delle Schutzstaffeln hitleriane. Poi il triste epilogo. Separata la famiglia, in un camion fu avviata al campo di concentramento di Bergen-Belsen e lì morì nel marzo 1945. L'ultima Rivoluzione solare prima dell'arresto, eretta per Amsterdam, ma le differenze con il cielo di Francoforte sono minime, ci mostra una settima Casa importante e ciò mi convince sempre più che questo settore del cielo, in determinate condizioni, può rivelarsi particolarmente infausto.
Oggi i nostri figli preferiscono guardare, alla televisione, I ragazzi della Terza C, anziché film come quelli di Stevens e non so se questo sia un bene o un male. Forse essi pensano che i mostri da cui dobbiamo difenderci escano dai cartoni tecnologicamente demenziali degli horror hollywoodiani o nipponici. Ma senza voler esercitare una qualunque forma di violenza e/o di pressione, credo che sia compito di noi genitori educarli a nutrirsi anche di "mostri" veri, perché ogni epoca ne nasconde molti, magari travestiti da crociati ecologisti o da grandi e benevoli imbonitori della vita di tutti i giorni.
Eccone un brano assai breve: "È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e ineluttabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipando al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nettamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità".
Natalia Ginzburg, commentando queste righe ha detto: "Così scrive Anna pochi giorni prima che irrompano i tedeschi nell' "alloggio segreto", e sono parole come queste che fanno del suo diario (Feltrinelli editore, n.d.r.) qualcosa di più di un semplice documento umano; sono pagine come queste che ci fanno tornare a questo libro vincendo la pietosa emozione che ci dà l'innocente e garrula voce cui fu imposto silenzio. Di questa voce, noi serbiamo nella memoria la vibrazione fiduciosa e serena, la bontà coraggiosa che ha superato la morte".
Queste brevi considerazioni della Ginzburg e la rilettura sempre affascinante delle pagine del diario di questa adolescente a cui chiusero per sempre la bocca perché portava una croce disegnata sul braccio, mi inviterebbero a delle considerazioni di fondo sulla censura, sul bene e sul male che non desidero trattare in questo spazio, necessariamente ristretto, e che mi auguro di fare in seguito, in un mio libro a cui, spero, non "chiuderanno la bocca".
Anna Frank, dunque, secondo l'autorevole collega americana Lois M. Rodden, nacque a Francoforte sul Meno il 12 giugno 1929, alle ore 7.30 ed il suo grafico è quello mostrato in figura, con un Ascendente in Leone ed una Luna anch'essa in Leone. Questa stessa Luna era congiunta strettamente in seconda Casa a Nettuno, un po' più in là del Marte in Leone in prima Casa. Tale prima lettura, volendola fare da manuale, in un periodo bellico, durante l'olocausto compiuto dai nazisti nei confronti degli ebrei, poteva essere letto, senza troppi sforzi interpretativi, come morte violenta, uccisione, assassinio per una fede e poco importa se le autorità tedesche dichiarino che morì di tifo o fu, invece, più sbrigativamente eliminata con una doccia di gas e poi cremata. La Luna in Leone, congiunta a Nettuno in seconda Casa, ci ha fatto lasciare anche quel suo diario che se da un punto di vista letterario non lo si può paragonare alle pietre miliari della letteratura d'ogni tempo e d'ogni Paese, resta, tuttavia, una testimonianza altissima della tragedia di un popolo vista attraverso gli occhi di una bambina che divenne donna murata in una casa, sapendo di dover camminare senza scarpe, di potersi lavare solo in determinate ore e di poter parlare solamente in pochi momenti, dopo gli orari di ufficio. Anna Frank aveva un bel Sole in Gemelli, congiunto ad un vivacissimo Mercurio, ed opposto a Saturno che spiega esaustivamente il suo dover vivere da quarantenne a quindici anni, sempre con una mano sulla bocca, abituandosi a censurare lei stessa i piccoli momenti di gioia che quella squallida vita le offriva, tra un terrore e l'altro di essere scoperta. Lei, come i suoi, sapeva benissimo a cosa andava incontro se fosse stata denunziata da una spia della Gestapo e, probabilmente, anche lei, come qualcun altro duemila anni prima, fu venduta per pochi denari. Ogni volta che la sirena urlava forte nel quartiere, il suo cuore impazziva e quasi smetteva di battere. Due anni durò la sua prigionia "volontaria", dal giugno 1942 al l° agosto 1944. Nel suo libro-diario ci sono le speranze-confessioni di un'adolescente che si rifiuta di credere che quello sia veramente l'uomo e che "dopo" ci sarà una normalità. Ella fu una Gemelli del tipo Castore (molto emotiva-poco attiva) e dunque poco superficiale. Superficiale non avrebbe potuto esserlo in virtù di quell'opposizione con Saturno. I pochi anni che visse la fecero anche innamorare e la sua Venere in Toro, in decima Casa, ispirò, forse, i sentimenti di umanità e di ottimismo che solitamente non si ritrovano negli ebrei adulti che, nella maggioranza dei casi, si sentono perseguitati e che forse lo sono realmente, quando, come scrivevo prima, non sono essi stessi persecutori di popoli inermi. È un destino che si ripete, che ci porterebbe a delle considerazioni sull'uomo e sulla vita che, come ho scritto, non posso affrontare in queste poche pagine. La dominante del tema di Anna è Urano, congiunto al Medio Cielo, a quasi parità di dignità con Plutone in zona Gauquelin. Quest'ultimo ci spiega la segregazione, gli anni di panico, l'arresto, la deportazione e la fine orribile. Urano ci parla di grandi colpi di scena nel corso della sua vita: suo padre era ricchissimo e banchiere, poi dovettero scappare dalla Germania nazista e passare nell'Olanda libera (per poco), successivamente si nascosero in quella specie di cunicolo buio e soffrirono anche la fame ed ogni genere di privazioni, quindi venne l'arresto, come dicevo, e la morte.
Nonostante tutto la nostra Gemelli con la Luna congiunta a Nettuno, aveva il cuore gentile e commosso e credeva fermamente nell'amicizia tra gli uomini (undicesima Casa importante con Giove che effettivamente ebbe un ruolo primario negli appoggi che molti amici diedero loro nei due anni di clandestinità). Questo mi fa pensare più che ad un passo del libro a dei fotogrammi bellissimi dell'omonimo film di George Stevens, un bianco e nero del 1958/1959 in cui si vede la protagonista che durante un giorno di primavera, forse la sua ultima, guarda uno spicchio di cielo attraverso la soffitta in cui era nascosta e in quel radioso tramonto vede passare le rondini in volo e si commuove paragonandosi alla loro libertà. In fondo uno spicchio di cielo la nostra lo portò sempre nel suo cuore ed anche il garrire di quelle rondini che in quell'occasione furono risparmiate, ma che spesso furono, sono e verranno abbattute dalla malvagità degli uomini.
A giugno 1942 Anna cominciò a scrivere il suo diario, con Giove di transito sul suo Sole. Quest'anno molti Gemelli si sono lamentati di non avere ottenuto nulla dal passaggio ultraveloce del Gran Benefìco, ma probabilmente anche la nostra non avrebbe mai pensato, iniziando a vergare quelle pagine, che avrebbe scritto un libro immortale che da solo parla più di mille fotogrammi che ci mostrano come milioni di uomini-scheletri nudi, dopo essersi scavate fosse comuni, venivano barbaramente uccisi. Ciò in ossequio a quanto aveva teorizzato un piccolo caporale austriaco, Adolf Hitler, che aveva scritto, nel suo Mein Kampf: "I mezzi capaci di riportare la più facile vittoria sulla ragione: il terrore e la forza".
Anna udì per l'ultima volta la spaventosa sirena degli uomini della Gestapo che in quella occasione venivano per loro: era il 4 agosto 1944. Ascoltò col cuore che le saltava in gola i passi decisi e gli ordini secchi delle Schutzstaffeln hitleriane. Poi il triste epilogo. Separata la famiglia, in un camion fu avviata al campo di concentramento di Bergen-Belsen e lì morì nel marzo 1945. L'ultima Rivoluzione solare prima dell'arresto, eretta per Amsterdam, ma le differenze con il cielo di Francoforte sono minime, ci mostra una settima Casa importante e ciò mi convince sempre più che questo settore del cielo, in determinate condizioni, può rivelarsi particolarmente infausto.
Oggi i nostri figli preferiscono guardare, alla televisione, I ragazzi della Terza C, anziché film come quelli di Stevens e non so se questo sia un bene o un male. Forse essi pensano che i mostri da cui dobbiamo difenderci escano dai cartoni tecnologicamente demenziali degli horror hollywoodiani o nipponici. Ma senza voler esercitare una qualunque forma di violenza e/o di pressione, credo che sia compito di noi genitori educarli a nutrirsi anche di "mostri" veri, perché ogni epoca ne nasconde molti, magari travestiti da crociati ecologisti o da grandi e benevoli imbonitori della vita di tutti i giorni.
Ciro Discepolo
Tratto dal libro Ritratti di celebrità, edizioni Ricerca '90, 1991
Tratto dal libro Ritratti di celebrità, edizioni Ricerca '90, 1991
7 commenti:
Caro Ciro,
non è piacevole ricordare certe crudeltà generate dall'animo umano, ma è sicuramente doveroso.
C'è da notare che in questi giurni è stato ritrovato un diario di una bambina, che come Anna Frank fu rinchiusa e uccisa in un campo di concetramento.
Questa notezia m'ho sentita ieri sera e oggi è l'anniversazio della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz: non è un compleanno ma la cosa può avere un interesse anche astrologico.
Cari Saluti
Sergio
Grazie Ciro,
per averci riproposto questa tua analisi.
Anna Frank e' davvero emblematica, non si e' salvata davvero per poco, ma suo padre si e cosi' ha potuto trasmetterci questa importante testimonianza.
Il diario scritto da una bambina come tutti i bambini di questo mondo scrivono, se ne hanno la possibilita' (istruzione, livello economico adeguato, ecc..), a prescindere dalla nazionalita' e dalla religione di appartenenza.
Un pensiero di vicinanza a tutti coloro che vissero e morirono quei tremendi anni di oscurita' e violenza.
Sabrina
Affascinante e bellissima storia che a quanto pare ne hanno fatto un telefilm.Devo dire che non e' stato mai proposto in televisione in questi anni oppure semplicemente non ho avuto l'occasione di vederlo.
E' molto importante ribadire questi concetti e dire che siamo tutti uguali e figli di un'unico Dio,senza distinzioni di razza,nazionalita,sesso e reigione.
Propio dalla religione,che dovrebbe in realta' unire tutti gli uomini verso un fine ultimo(a chi ci creda)invece di unire divide.
resta esemplare l'operato di Giovanni Paolo II in questo.
Egli,addossandosi responsabilita' altrui,chiese perdono a Dio e al popolo ebraico per il ruolo della Chiesa a quel tempo.
Oltre agli ebrei morirono anche handicappati,zingari,omosessuali e testimoni di geova.
Che Dio ci perdoni davvero.Come afferma Ciro quando parla dei transiti di Plutone l'uomo ha davvero una componente oscura di sopprafazione.
Sta a noi portare l'amore e la pace,come diceva San Francesco in una sua bellissima preghiera.
Padre,dove c'e' la guerra io porti la pace/dove la sopprafazione il dialogo/dove l'odio l'amore...
Il Muro del Pianto ormai non ha piu' lacrime...
Caro sergio,
sì, proprio perché eravamo al 27 gennaio, ho sentito di offrire un mio piccolissimo omaggio alla memoria di un giorno simile. In un gelido inverno di qualche anno fa, stando a Monaco di Baviera, sentii il bisogno di trascorrere quasi un'intera giornata al campo di concentramento di Dachau. Penso che ci dovremmo portare i nostri figli affinché non dimentichino mai di cosa è capace l'uomo.
Approfitto del tuo post per risponderti su di un altro (me l'ero appuntato, ma poi ho dimenticato di farlo). L'altro giorno c'è stato un frainteso, penso, perché forse stavi stanco per il lavoro. Io stavo scrivendo alcune cose su determinate Bilance compensate, ma avrei potuto parlare del Cancro o del Leone. E tu, credo, invece di leggere "... determinate Bilance compensate...", hai letto: "Il nostro amico Sergio Berti...". E di lì una lunga lettera a parlarci di come la pensi e altro ancora. Dunque nessun problema: io parlavo delle Bilance compensate e non di Sergio Berti.
Cara sabri,
ieri mi sono rivisto, per l'ennesima volta, il film di Stevens girato nella stessa casa (che ho visitato) ad Amsterdam dove questa meravigliosa creatura scrisse cose così toccanti. Credo che lei abbia inflitto più danni al nazismo di tutte le Truppe Alleate durante la II Guerra Mondiale.
Grazie anche a te uranio12 per la tua testimonianza.
Caro Ciro,
non pensavo che ti rivolgessi a me, ma in parte quello che hai detto mi riguarda perché in molte occasioni mi sono comportato da Bilancia super-compensata. Poi ho colto l’occasione per raccontare della mia Rivoluzione Solare in corso, nella quale ho uno stellium in settima Casa. Per un mese e mezzo non ho avuto pace e mi mancava solo il coltello tra i denti (uso una tua espressione).
Tra l’altro ritengo che se non avessi studiato l’Astrologia e la altre materie di mio interesse, il mio carattere sarebbe molto più duro e insensibile.
Di fatto io sono un Bilancia non sempre calmo.
Cari saluti
Sergio
Caro Uranio12,
a mezzogiorno andavo di fretta e non ho letto il tuo commento per intero. Le cose che hai detto sono vere, l'insegnamento delle grandi personalità che hai citato hanno una un significato, in quanto solo criticando se stessi ci si obbliga a non compiere errori ai quali la natura umana normalmente conduce. Il primo errore, che il più facile da fare me è anche il più grave, è quello di essere indifferenti.
Di fatto la Seconda Guerra Mondiale è nata dall'indifferenza, in quanto la Germania fu penalizzata dagli altri stati europei (a causa del suo ruolo nel primo conflitto mondiale) e poi abbandonata al suo destino. Hitler non ha fatto altro che far leva su una situazione economica e politica tremendamente tragica. Ce da tenere conto che Hitler organizzò un esercito adestrato a dovere e munito di armi all'avanguardia, senza che nessun stato europeo se ne accorgesse.
Ma la situazione economica della Germania era ben conosciuta anche agli americani. E l'indifferenza ha dato i suoi frutti velenosi...
Se ho dato delle nozioni storiche sbagliate fatemelo pure notare.
Un saluto a tutti
Sergio
Caro uranio12,
no, si tratta di un film, il capolavoro di George Stevens (USA, 1959). Un altro film che vi consiglio è "Senza destino" che narra la storia dei relativamente pochi deportati ebrei ungheresi nella II Guerra Mondiale. Essi furono pochi perché l'allora dittatore ungherese, alleato di Hitler e di Mussolini, chiese il permesso al Fuhrer di gestirsi lui i propri ebrei. Il film è straziante e per stomaci molto forti, ma ve lo consiglio vivamente.
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