Tratto dal "NUOVO TRATTATO DI ASTROLOGIA", di Ciro Discepolo, Armenia Editore, Biblioteca di Astrologia, Milano, circa 800 pagine, 2004
48.
Intervista allo scienziato: Luigi Smaldone
Può darci una sua definizione di Scienza e di Sapere?
Rispondo in modo molto sintetico.
Sapere: Il complesso delle conoscenze acquisite
dall’umanità (e dal singolo individuo).
Scienza: Il complesso delle conoscenze acquisite
dall’umanità e organizzate in un sistema in cui sono incorporati criteri di
garanzia e controllo della loro validità.
Sono essenzialmente i criteri di garanzia e controllo
che caratterizzano come “scienza” parte del “sapere”.
In tutto lo sviluppo della cultura occidentale si sono
riscontrati fondamentalmente due criteri di controllo e garanzia:
- il criterio “logico formale” (si può considerare
scientifico un insieme di enunciazioni non contraddittorie, compatibili tra
loro e deducibili da alcuni principi base);
- il criterio “empirico” o “sperimentale” (è
scientificamente vera una conoscenza che trova riscontro nei dati di
osservazioni effettuate in condizioni perfettamente definite e ripetibili).
Nel presente capitolo sto raccogliendo il diverso
pensiero di studiosi di saperi differenti, non si meravigli dunque se qualche
domanda potrà sembrarle strana o retorica. Nell’elenco che segue potrebbe
indicarci quali discipline o materie, come preferiamo dire, che vengono
insegnate all’università, andrebbero classificate scienze, secondo il suo
parere, e quali no?
1) Fisica
2) Matematica
3) Astronomia
4) Biologia
5) Medicina
6) Sociologia
7) Filosofia
8) Psicologia
9) Statistica
10) Psicoanalisi
11) Economia
12) Scienza delle comunicazioni
13) Politologia
14) Critica letteraria
Il criterio è sempre lo stesso: conoscenze acquisite
più criterio di controllo e l’unione di tali conoscenze in un sistema. Quindi,
da questo punto di vista, non ho dubbi: Fisica, Matematica, Astronomia,
Biologia e Statistica possono essere considerate Scienze a tutti gli effetti.
Per la Medicina, ci sono degli aspetti che certamente sono da considerare
Scienza, quelli che riguardano soprattutto l’interazione a livello molecolare,
mentre l’altra parte della Medicina non si può considerare Scienza, ma
piuttosto sapere, esperienza, tecnologia.
Lo stesso si può dire per Sociologia, Filosofia,
Psicologia, Psicoanalisi, Economia, Scienza delle comunicazioni, Politologia e
Critica letteraria: tali discipline riguardano aspetti completamente diversi
della vita umana, ma non rivestono, almeno secondo il criterio ampiamente
accettato, aspetti di Scienza.
È molto interessante, professore, quello che dice e
vorrei soffermarmi su una in particolare delle cose da lei citate, cioè sulla
Statistica. Ora, come lei sa, una parte fondamentale, per esempio, degli studi
di Sociologia e di Psicologia, si basa sulla Statistica. Infatti ho anche
chiesto delle interviste a un sociologo e ad uno psicologo a cui ho rivolto le
stesse domande e secondo loro l’uso della Statistica potrebbe, diciamo così,
validare determinate ricerche che si fanno in Sociologia e determinate ricerche
che si fanno in Psicologia. Ora, secondo me, questo è molto importante, perché
poi è il nocciolo del discorso, almeno di questa parte del libro a cui sto
lavorando. Vale a dire ci si chiede se effettivamente materie come la
Psicologia o la Sociologia, nel momento in cui usano strumenti come la
Statistica (che invece secondo dei suoi colleghi non sarebbe neanche una
Scienza), possano avere una validità di tipo scientifico in rapporto ai canoni
che lei prima ha citato, oppure no.
Aspetti, una cosa è l’analisi quantitativa
anche di tipo statistico, altra cosa è la Scienza.
Tipicamente la Scienza utilizza metodi quantitativi,
metodi statistici etc., ma non si riduce a questo. Per essere Scienza, il
Sapere deve essere organizzato in sistema con criteri di garanzia e controllo.
Questo implica o autoconsistenza interna, cioè una regola di controllo interna
come per la matematica, oppure un controllo di tipo empirico accettato dalla
comunità, ovverosia ripetibilità dei risultati in condizioni controllate, ma
questo, sia per Psicologia che per Sociologia, spesso non c’è. Certo, si
possono avere dei risultati più o meno validanti (il 50 per cento, più del 50
per cento…) ma ciò non vuol dire che l’esperimento sia perfettamente definito e
ripetibile. Tutti i parametri che definiscono l’esperimento sono sotto
controllo?
Il grande problema, come le dicevo, anche di buona
parte della Medicina, è proprio questo, che c’è un numero enorme di fattori
(sono sistemi complessi), fattori che possono influenzare drasticamente
l’esperimento e determinare anche il risultato.
Si dice che “il battito d’ali di una farfalla in Cina
può influenzare il clima in Occidente”... Ecco, questo è uno di quei casi in
cui cause minime trascurate o non tenute sotto controllo possono completamente
invalidare i risultati.
Ecco, proprio un teorema fondamentale della statistica
che permette l’analisi di fenomeni a cui contribuiscono un gran numero di cause
(si chiama legge dei grandi numeri) viene, in molti casi, applicato in
modo improprio. È un teorema e, come tutti i teoremi, prevede delle ipotesi…
Non lo si può applicare senza aver prima verificato che per il caso in esame
siano valide tutte le ipotesi del teorema!
Quindi, in sostanza (non vorrei costringerla a una
risposta di tipo apodittico), se lei dovesse dare, ferme restanti queste
specifiche che lei ha appena elencato, un giudizio globale sulla Psicologia e
sulla Sociologia con l’uso della Statistica, cosa direbbe, che le possiamo,
almeno per una parte dei loro studi, annoverare tra le Scienze o che in nessun
caso possiamo annoverarle fra le Scienze che chiamiamo di tipo “esatto”?
Per me Scienza significa, come ho detto prima, non
solo Sapere, cioè conoscenza acquisita e di dominio della comunità, ma anche
sistema di controllo: se essa non ha un sistema di controllo, non è una
Scienza. Questo è il principio e queste due discipline non mi sembra abbiano un
sistema di controllo.
Per me due matematici che litigano per qualcosa che
sta alla frontiera non litigano perché non accettano o non riconoscono la
verità, ma perché non riconoscono la verità di Scienza a una tesi fino a quando
non si dimostra inconfutabilmente che essa non è in contraddizione con una
verità precedentemente accertata.
Però, a questo punto, il lettore (l’uomo della strada,
il comune cittadino, come posso essere io) potrebbe obiettare che queste
materie sono riconosciute nell’ambito sempre strettamente universitario…
Non è proprio così. L’ingegneria usa metodi e
risultati di altre Scienze, ma non è una Scienza. Non viene definito un sistema
con controllo e garanzia.
Questa è tecnologia, ed è una cosa diversa dalla
Scienza.
Sì, però io mi chiedo allora che cos’è,
per esempio, questo sapere della Sociologia e della Psicologia, con l’uso dei
canoni precisi della Statistica. Lei mi insegna che il campione deve essere
raccolto in un certo modo e che non ci devono essere vizi nella raccolta del
campione…
Non è un problema di vizi nella raccolta del campione,
si tratta di intendersi su cosa significhi un campione ben definito, quindi che
cos’è un esperimento ben definito e ripetibile. Quando esso dipende da un
numero enorme di cause e di variabili non controllabili, come facciamo a dire
che se ci mettiamo in certe condizioni otteniamo un certo risultato?
Dei due criteri finora utilizzati, uno è di logica
interna, di non contraddizione, l’altro è di tipo empirico. In altre parole, se
lei costruisce l’esperimento in un certo modo, trova un certo tipo di
risultato. Mi vanno benissimo risultati in senso statistico, che, per esempio,
nel 63 per cento dei casi il risultato sia di un certo tipo, per un altro 15
per cento sia di tipo diverso e per un altro 22 per cento di un altro tipo
ancora.
È perfetto, insito proprio nella teoria della misura,
individuare ed indicare intervalli di confidenza. È il metodo scientifico per
enunciare, in molti casi, i risultati. Il problema è il controllo, come si
definisce l’esperimento, come si controlla l’esperimento, e se non c’è
controllo non c’è valore scientifico, almeno a mio avviso.
Capisco benissimo il suo punto di vista,
però - mi scusi se insisto su questo - la domanda viene spontanea: “Ma allora,
questi professori che insegnano le suddette materie, nell’ambito delle
università dove si insegnano tali discipline, cosa fanno? Letteratura?”.
No, non è letteratura, si chiamano Scienze Umane, però
in un’accezione completamente diversa dalla Scienza, e trattano normalmente lo
studio dei rapporti tra individui (e quindi anche con sé stessi) e la ricerca
delle regole più o meno generali che governano tali rapporti. Letteratura,
almeno per me, è pura emozione, richiamo di sensazioni etc.
Io capisco perfettamente il suo punto di vista, anzi
ho cercato, nei limiti delle mie conoscenze, di approfondire il discorso che
facciamo oggi, leggendo Popper e leggendo altri autori, però mi chiedo ancora,
facendo un esempio pratico, come valutare il caso dell’omicidio che è avvenuto
nei pressi di Aosta, il caso della signora Franzoni, la madre presunta
assassina del suo bambino. Il Tribunale ha chiesto una perizia a psicologi ed a
psichiatri per stabilire se questa donna era in grado di uccidere ancora, e
quindi di essere pericolosa nei confronti dell’altro figlio. Lei cosa ne pensa?
In altre parole, la risposta che questi periti hanno dato ai giudici, senza
voler accusare alcuno o voler intendere che si tratta di scienza o di
letteratura in senso spregiativo, serve a qualcosa o può anche non servire a nulla?
Fissate o trovate delle regole più o meno generali,
credo che quello che loro hanno in qualche modo stabilito è il comportamento
usuale in “certe condizioni” e quello che dista da un comportamento tipico. In
tal senso, va considerata la validità di certe conclusioni. Ma tra questo e
dire “è certamente così” oppure “non è certamente così” oppure “vi è il tot di
probabilità che…” c’è una bella differenza. Il motivo sta nell’impossibilità di
definire e determinare completamente l’esperimento ossia quelle che sono “certe
condizioni”.
È lo stesso risultato che si può ottenere con un certo
tipo di cure mediche, perché io e altre 80 persone possiamo avere un certo tipo
di risposta, altre 30 persone ne hanno un altro e poi altre 15 non rientrano
affatto in queste risposte.
Qual è la causa di tale risultato? Ecco, se si riesce
a isolare e a definire l’esperimento in maniera ripetibile, allora sì, può
essere un risultato utile. Un sacco di cure mediche sono efficacissime, ma in
alcuni casi non funzionano: se mi spiegano perché non funzionano, sono
soddisfatto… Questa non è Scienza, nel senso generale, e non perché non si
usano metodologie di tipo scientifico, ma perché la disciplina non ha al suo
interno quella regola di controllo che definisce la Scienza.
Molti anni fa ebbi il piacere e l’onore di fare
un’intervista al professor Raffaello Franchini, nella sua casa del Vomero. Lui
era un po’ “arrabbiato” con quegli scienziati (una parte naturalmente degli
scienziati, perché non si vuole fare di tante erbe un solo fascio) che lui
chiamava scientisti, anzi in senso un po’ polemico “scientifisti”, e
addirittura lui diceva che “pretenderebbero di farci anche ruttare e copulare
scientificamente”. In questo senso, a suo parere, ci sarebbe una dicotomia
all’interno del Sapere, all’interno del Palazzo,
diciamo, della Scienza, del Sapere, dell’Università. Una dicotomia tra gli
scienziati o, se vogliamo dire come il professore Franchini, tra gli scientisti
e gli scientifisti da una parte e i cosiddetti professori delle Scienze Umane
dall’altra.
Ebbene, lui lamentava che ci sarebbe una sorta di
prevaricazione o di tentativo di prevaricazione da parte degli scienziati, i
quali vorrebbero - queste sono sue parole dell’intervista - arrogarsi il
diritto di stabilire, nell’ambito del sapere, l’esistenza di discipline di
serie A e di discipline di serie B, in cui alcune hanno il “bollino blu”,
quelle cosiddette di scienza, e altre invece non ce l’avrebbero. Egli si
chiedeva sostanzialmente: chi mai e con quale diritto può applicare la stella
di sceriffo alla propria giacca e stabilire quali sono i professori di serie B
e quelli di serie A?
Questa classifica non mi piace affatto, non è
questione di serie B o di serie A. Una cosa è predominante nella vita di una
persona, un’altra ha grossi effetti nella vita sociale… No, quello che lei ha
chiamato il bollino blu è semplicemente un certo tipo di schema.
Allora, il fatto di seguire un certo tipo di schema
non chiamiamolo Scienza, chiamiamolo “disciplina di intervento basato su un
sistema di controllo”. Un altro tipo di schema lo chiameremo in un altro modo,
ma non è questione di serie A o di serie B.
Abbiamo fondato, una decina di anni fa a Caserta,
un’associazione culturale tra amici, denominata Nuova Accademia Olimpia e
ogni mese teniamo un seminario, che chiamiamo “Incontri dell’umanesimo della
Nuova Accademia Olimpia”. La particolarità è che cerchiamo sempre, quando
l’argomento è di tipo scientifico, di mettere l’essere umano al centro di
quegli argomenti scientifici. Quando invece l’argomento è di tipo letterario
cerchiamo di dare al seminario una stile di conduzione di tipo scientifico.
Non si tratta di serie A o serie B, significa solo che
alcune discipline hanno al proprio interno un certo sistema di controllo. Parlo
di un sistema di controllo per cui uno può dire: “Se io faccio questo
esperimento in queste condizioni, perfettamente definite, allora ottengo un
certo risultato”. Badi che “un certo risultato” non significa “trovo questo
numero” (può anche essere che si ottenga questo con un certo grado di
probabilità…). Si ottiene però “ripetibilità”, e cioè, ovunque avvenga
l’esperimento, quando ci si mette in quelle definite condizioni, si deve
ottenere quel risultato.
Ciò che mi appare assai stimolante, tra le molte cose
interessanti che lei ha detto, è il riferimento alla Medicina. Infatti, nella
mia esperienza, molte persone ritengono che la Medicina sia una Scienza, mentre
invece io faccio notare che gli stessi medici sul loro simbolo grafico, il
Caduceo, hanno scritto Ars Medica.
Questo, a mio avviso, non depone a sfavore della materia, nel senso che è vero
che una lastra radiografica interpretata da dieci medici differenti può avere
delle sfumature di interpretazione differenti, ma in questo caso il fattore,
diciamo così,”artistico” può costituire un valore aggiunto: in positivo e non
in negativo, nel senso che poi dipende dalla sensibilità del singolo medico e
dalla sua cultura generale (se questo medico ha coltivato interessi anche in
altri settori) il riuscire a vedere in quella radiografia qualche particolare
in più o di diverso significato rispetto a un suo collega. Quindi, a mio
parere, lei non ha denigrato la Medicina nel momento in cui ha detto che non è
una Scienza.
È assolutamente così. Nel caso da lei
citato tutto dipende dall’esperienza del medico che controlla quella
radiografia: si tratta di un piccolissimo segnale e per qualche medico con
scarsa esperienza di certe patologie, delle loro modalità di sviluppo, esso non
ha alcuna importanza, mentre per altri ne ha molta. È il sapere, tornando a ciò
che ho detto nella prima risposta.
A me questo sembra un aspetto importantissimo perché,
come lei sa, alcuni suoi colleghi del mondo scientifico sostengono,
innanzitutto, che la medicina sia una Scienza, mentre invece, come lei ha
spiegato, in questo senso essa non si può considerare una Scienza, anche se usa
strumenti scientifici…
I fenomeni a livello molecolare, di chirurgia
molecolare, di interazione molecolare, sono Scienza, le altre componenti non lo
sono, perché si tratta di sistemi molto complessi e non perfettamente definiti
e controllabili.
Le variabili sono migliaia e migliaia, e quindi
è chiaro che una variabile di cui non si tiene conto potrebbe invalidare tutto
il sistema di ricerca…
Ricordo una situazione che coinvolse Astronomia e
Medicina. Negli anni ‘40 e ’50 si ipotizzava l’influenza della Luna sul
menarca: si sono fatte ricerche, si sono trovati risultati contrastanti,
sembrava trattarsi di ipotesi senza fondamento scientifico, ma poi, non molti
anni fa, si è scoperto l’effetto di sincronizzazione da ferormoni, la luna non
c’entrava affatto. È chiaro che quando è coinvolto un numero enorme di
parametri, diventa difficile la loro valutazione, nel senso che l’esperimento
diventa non controllabile.
Professore, un’ultima domanda, poi la lascio al suo
lavoro prezioso.
Il distico iniziale di questo libro (tratto da una
frase di Martin Heidegger in “Lettera sull’umanesimo”) è il seguente: “L’uomo
dell’era atomica potrebbe trovarsi sgomento ed inerme, in balia
dell’inarrestabile strapotere della tecnica, e ciò accadrà senz’altro se l’uomo
di oggi rinuncia a gettare in campo, in questo gioco decisivo, il pensiero
meditante contro il pensiero puramente calcolante”. La vuole commentare per
noi?
Mi trovo perfettamente d’accordo.
Il calcolante significa spesso “smanettante”. È quel
che fanno i ragazzi: essi non leggono i manuali, ma “provano”, facendo
“disperare” noi che siamo stati educati, “prima di fare”, a cogitare per
cercare di trovare la soluzione più semplice, la più elegante, forse perché
ogni tentativo ci costava tantissimo. Attualmente provare costa molto meno che
pensare, ma non riesco a prevedere dove questo cambiamento ci porterà. Ci sono
colleghi, appunto, che ritengono che dobbiamo essere noi a cambiare (parlo in
questo caso come docente).
Forse non esiste un unico sistema di apprendimento e,
in effetti, rispetto a un secolo fa, il sistema scolastico e didattico è
completamente cambiato. Ora, forse, i nuovi mezzi e le nuove tecnologie ci
imporranno di non seguire più un apprendimento di tipo lineare (attraverso le
tappe fondamentali), di avere capacità di connessione ignote a noi persone di
una certa età e formazione.
Basta guardare i nostri figli: simultaneamente
ascoltano musica, studiano, comunicano; non seguono mai un unico programma
televisivo, ma almeno tre contemporaneamente.
Questa modalità non lineare e multitasking è
una maniera diversa di apprendere. Può darsi che, con i mezzi tecnologici a
disposizione, questa sia la metodologia più efficace di apprendimento. Ma tutto
questo cambia poco a proposito della Scienza: solo il modo di fruirla e
diffonderla.
Note
bio-bibliografiche
Laureato in Fisica, con lode, all’Università di Napoli
Federico II, dal 1977 al 1985 è stato astronomo presso l’Osservatorio
Astronomico di Capodimonte in Napoli. Dall’85 è docente di discipline
astrofisiche presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della
Federico II. Dal 1999 è direttore del Corso di Perfezionamento in Didattica
della Fisica.
è membro della International
Astronomical Union, della Solar Physics Division presso l’American
Astronomical Society e socio fondatore della European Astronomical
Society.
La sua attività di ricerca è di carattere
prevalentemente sperimentale ed indirizzata alle problematiche dell’atmosfera
solare. Le due linee principali di ricerca, Attività Solare e Fisica
della Magneto-convezione, vengono sviluppate in stretta collaborazione con
ricercatori del National Solar Observatory (situato negli Stati Uniti, a
3000 metri
di altezza, sulle propaggini delle Montagne Rocciose del New Mexico).
Stefano Meriggi.
Io penso che questo settore sia poco credibile proprio perché gli astrologi passano il tempo a insultarsi a vicenda e a denigrare il lavoro dell’altro, cosa che non avviene negli altri ambiti accademici perché c’è rispetto per il collega, per i suoi studi, per le sue ricerche. Per cambiare veramente qualcosa forse si dovrebbe partire proprio da un atteggiamento diverso, più rispettoso nei confronti dei singoli membri che fanno parte della comunità astrologica e smetterla di massacrarsi l’uno con l’altro.
Un saluto a tutti
Katia
Abbiamo registrato che sei favorevole all’oroscopia; io sono nettamente contrario alla stessa. Non so quanto questa notizia possa interessare i Blogger, comunque l’abbiamo salvata in memoria e siamo a posto.
Dopo di ciò tu prosegui con delle inesattezze che se non fossero sviste mi chiederei cosa abbia ispirato la tua lettera, a monte di tutto, e perché hai pensato di mandarla a me e non ad altri che avrebbero davvero "meritato".
Dopo di ciò tu prosegui con delle inesattezze che se non fossero sviste mi chiederei cosa abbia ispirato la tua lettera, a monte di tutto, e perché hai pensato di mandarla a me e non ad altri che avrebbero davvero "meritato".
Vediamo.
Il numero di variabili che entrano in gioco nella possibile teorica analisi di un Cielo Natale è pari a una cifra con trenta zeri. Tu sai cosa possa significare un numero con trenta zeri? Io no: mi fermo sui dodici zeri e faccio molta fatica a immaginare come si possano tenere sotto controllo tante variabili. Naturalmente quando si analizza la situazione astrologica di un soggetto io non guardo solo il Tema Natale, ma anche la ASR in corso, la prossima, la ALR in corso, i transiti e spesso la curva di AstralDetector. Come saprai l’intreccio di queste variabili non si conta elaborando 30 cifre + 30 cifre + 30 cifre + 30 cifre …, bensì 30 cifre x 30 cifre x 30 cifre x 30 cifre (sto un po’ banalizzando perché credo che non interessi ad alcuno il numero preciso di permutazioni e di combinazioni che ci fa avvicinare all’infinito).
Io tengo conto di un numero di variabili infinito quando studio la situazione di una persona? No, assolutamente: mi fermo alle centinaia e le mie previsioni viaggiano normalmente vicine all’80% di precisione di un modello che, volendo, potremmo definire.
Se io analizzassi solo il fatto che chi mi siede davanti è Toro o Gemelli o Sagittario, quanto ci prenderei? Penso zero su zero.
Sarebbe come se un medico, invece di fare una diagnosi basandosi su centinaia di dati del paziente, tentasse di giungere alla stessa misurando la sola pressione del sangue di costui.
Per questo motivo l’oroscopia non c’è nella Storia dell’Astrologia ed è nata come una moda consumistica in California, negli anni Venti del secolo scorso. Da qui il saggio di Adorno “Stelle su misura” che mi diede lo spunto, su Il Mattino (anni Ottanta) di coniare il neologismo “oroscopia”.
Condivido quando scrivi: “... Per cambiare veramente qualcosa forse si dovrebbe partire proprio da un atteggiamento diverso, più rispettoso nei confronti dei singoli membri che fanno parte della comunità astrologica...”. È proprio questo il punto: la comunità Astrologica non ha nulla a che vedere con l’oroscopia che è, nella sua stessa essenza, la negazione dell’Astrologia dato che pretende di stilare previsioni per i nati in ogni anno, in ogni mese, in ogni giorno, in ogni ora e in ogni luogo.
Non è vero, però, che io disprezzi chiunque rediga oroscopi segno-solari: ho detto molte volte e lo ripeto per chi fosse duro di udito, che tra i miei migliori colleghi annovero persone come Peter Van Wood, Antonino Anzaldi, Francesco Waldner e molti altri. Ma loro non erano fieri di redigere oroscopi segno-solari e hanno prodotto cose eccelse in campo astrologico (e Antonino Anzaldi ne può produrre ancora tantissime).
Disistimo profondamente, invece, quei redattori di oroscopi segno-solari che lo fanno quasi a tempo pieno e se ne vantano anche e vorrebbero perfino parlare come rappresentanti dell’Astrologia in pseudo-duelli di carattere epistemologico.
Tuttavia, al di fuori di 4-5 personaggi che conosci bene, hai mai letto che io abbia dato dell’oroscoparo a chicchessia?
L’accezione volutamente offensiva, in quei pochissimi casi, era ed è in risposta a reiterati (“di anni”) volgari e vili attacchi ricevuti da costoro: a proposito, come mai non ho mai letto tue lettere sdegnate quando queste persone mi hanno insultato per mesi di seguito, dimenticando quello che ho dato all’Astrologia?
Ti eri distratta?
In futuro pubblicherò i documenti in oggetto e allora sarà mia premura chiederti se continui a pensarla come in questa lettera.
Ricordati: non ho mai attaccato un collega in vita mia, se non dopo ripetute offese ricevute dal medesimo. Le prove sono tutte scritte. Per esempio nelle mie biografie, in libri che vengono pubblicati dai migliori editori di Astrologia del mondo, ho sempre citato perfino colleghi divenuti tali il giorno prima: puoi citarmi casi analoghi? Almeno uno su un milione di astrologi?
Deduco che per farti piacere dovrei tenermi gl’insulti e tacere. Ma non è nel mio carattere.
Nel mondo vivono vegetariani e carnivori, bianchi e neri, progressisti e conservatori, amanti dell’astrologia a livelli impensabili e persone che danneggiano quotidianamente l’Arte di Urania.
Continua pure a fare il tifo per l’oroscopia o a giustificarla: è un tuo diritto. Io continuerò a seguire l’esempio dei miei maestri: André Barbault, Henri J. Gouchon, Reinhold Ebertin…
Grazie, infine, per il timing scelto nell’inviarmi questa lettera.
Ciao Ciro,
Innanzitutto spero che le tue vacanze stiano procedendo per il meglio.
Ironia del destino a maggio ti avevo chiesto una buona rsm (mio compleanno 6 settembre) ed immediatamente mi ero attivata per biglietto e quant'altro.
Destinazione Da Nang Vietnam.
Facendo il biglietto e tutto il resto a maggio ovviamente avevo abbattuto i costi. biglietto circa 900 euro e hotel per 5 notti circa 750 tutto non rimborsabile
La scorsa settimana l'agenzia mi comunica che la compagnia asiatica ha cancellato il volo del 3 di settembre per raggiungere da Seul Da Nang pertnato mi riborseranno il biglietto ma i tempi tecnici sono di circa 2 mesi e non posso permettermi di pagarne un altro con altra compagnia visto che ad oggi non riesco a raggiungere Da Nang a meno di 1.650 euro.
Ed è così che mi trovo con l'obiettivo di un compleanno con Saturno e Marte in sesta casa e un ascendente in prima casa: il peggio del peggio
Dati di nascita 6 settembre 1958 ore 19,52 a Torremaggiore. Residenza a Torino
Vince
...Per i lettori su consigliodi Ciro che non riesce a rispodermi ho postato sul suo Blog. Al vostro buon cuore
Innanzitutto spero che le tue vacanze stiano procedendo per il meglio.
Ironia del destino a maggio ti avevo chiesto una buona rsm (mio compleanno 6 settembre) ed immediatamente mi ero attivata per biglietto e quant'altro.
Destinazione Da Nang Vietnam.
Facendo il biglietto e tutto il resto a maggio ovviamente avevo abbattuto i costi. biglietto circa 900 euro e hotel per 5 notti circa 750 tutto non rimborsabile
La scorsa settimana l'agenzia mi comunica che la compagnia asiatica ha cancellato il volo del 3 di settembre per raggiungere da Seul Da Nang pertnato mi riborseranno il biglietto ma i tempi tecnici sono di circa 2 mesi e non posso permettermi di pagarne un altro con altra compagnia visto che ad oggi non riesco a raggiungere Da Nang a meno di 1.650 euro.
Ed è così che mi trovo con l'obiettivo di un compleanno con Saturno e Marte in sesta casa e un ascendente in prima casa: il peggio del peggio
Dati di nascita 6 settembre 1958 ore 19,52 a Torremaggiore. Residenza a Torino
Vince
...Per i lettori su consigliodi Ciro che non riesce a rispodermi ho postato sul suo Blog. Al vostro buon cuore
PER VINCE
Spendendo circa la metà di Da Nang , puoi porre rimedio alla tua pessima RS recandoti a Bangkok, in cui Marte e Saturno vengono suddivisi fra terza e quarta e Venere risulta congiunta all'ascendente.
Se ti accontenti a Bangkok puoi trovare alloggio a poco prezzo.
Molti Auguri
Luigi Galli
Per VInce,
mi pare di aver capito che hanno cancellato il volo da SEUL a Da Nang. Perchè non hai fatto il volo per Hanoi, Ho Chi Minh city, cosi eri già in Vietnam? se il volo da ho Chi minh non esisteva prendevi un bus, in vietnam come in thailandia si viaggia molto bene in bus.
Angelino59
Ancora per Vince, su www.skyskanner.it
ci sta un volo 2 Settembre/9Settembre, Milano-Da Nag a 1.100 euro.
750 euro per 5 notti in Vietnam mi sembra una esagerazione hotel a 5 stelle... Ci sono hotel carini e puliti anche con 25/50 Euro per notte. Vivo in Thailandia quindi so per certo quello che scrivo.
Angelino59
Per vince,ancora,
se vai su www.skyskanner.it
ci sta un volo Milano Da NAng a/r a 1100 euro. Partenza 2 settembre ritorno 9 settembre.
ricordati che 750 euro 5 notti in Vietnam è una esagerazione trovi hotel anche a 25/50 euro per notte molto carini.Fidati che vivo in Thailandia e conosco quei luoghi.
Angelino59
Signor Ciro la prego di scusarmi,
ma è stata una mia gaffe: credevo di aver cancellato il primo messaggio, perchè volevo farle domande più generiche su Nettuno e basta, perchè sul mio timore della psicoterapia potrei anche aver preso un granchio.
Riguardo ciò che ha detto dopo, anche se di Roma, questo Maurizio non lo conosco affatto. E da come lo descrive, è meglio così.
Francesco Manfredi
Caro Francesco,
nessun problema. Vieni a trovarci ogni volta che vuoi.
Ciao carissimo Ciro ed anche ad Al Rami.
Ho letto solo oggi questo post.
Ritengo molto interessante l'osservazione di Sabri su ALan Leo, che è stato un pioniere dell'Astrologia Esoterica diversi anni prima che il Maestro Tibetano divulgasse i suoi elevatissimi insegnamenti astro-cosmologici nei libri di Alice Bailey.
Interessante anche l'ultimo commento di Balinas: oltre ai due noti libri tradotti da Alessandro Guzzi, qualcuno sa se sono stati tradotti gli altri libri di Leo?
Andrea Fontana
Caro Andrea,
non avendo con me i miei libri, passo la parola ai colleghi colti che frequentano questo blog.
Un caro saluto.
I will be in
holiday until the end of this month, I hope. I hope to continue with light
blogs. A dear greeting to All the Bloggers.
Io sarò,
spero, in vacanza fino alla fine di questo mese. Cercherò di continuare con dei
blog abbastanza "light" (penna USB permettendo). Un
caro saluto a Tutti.
Buona Giornata a Tutti.
STATE MOLTO ATTENTI A DARE I
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si ingrandiranno.
To see well a graph,
click on it and it will enlarge itself.
Passando il puntatore del mouse su
di un grafico, leggerete, in basso a destra dello schermo, il nome della
località consigliata. Se ciò non dovesse avvenire, vi consiglio di usare come
browser Chrome di Google che è gratuito e, a mio avviso, il migliore.
Where it will be my birthday?
Passing the mouse pointer on a graph, you will
read, in low to the right of the screen, the name of the recommended place. If
this didn't have to happen, I recommend you to use as browser Chrome of Google
that is free and, in my opinion, the best.
A che ora sarà il mio
compleanno? (At what time I will have my Solar Return?):
Qual è l’Indice di Pericolosità
del Mio Anno?
CALCULATE, FREE, YOUR INDEX OF RISK FOR THE YEAR (as explained in the book Transits and Solar Returns, Ricerca ’90 Publisher, pages 397-399):
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Quanto Vale il Mio Rapporto di
Coppia?
Test Your Couple Compatibility:
13 commenti:
Grazie a tutti.
Tengo a precisare che quando ho fatto il biglietto (maggio 2012) il volo più economico transitava da Seul motivo per cui ho fatto quel biglietto.
Si ammetto Hotel a 5 stelle.
Avevp già visto che c'erano altri voli transitanti dalla Cina ma come detto nella mia precedente ho speso tutto lo spendibile per fare il biglietto e la prenotazione a maggio.
Grazie comunque a tutti.
Vince
Caro Ciro,
ho sinceramente perso il conto di quante volte ti ho difeso ed espresso apertamente la mia stima e la mia ammirazione nei tuoi confronti, non solo fra i tuoi nemici ma anche e soprattutto fra la cerchia dei tuoi amici; sai non sono quella dai grandi annunci e dichiarazioni, a volte bastano poche parole dette al momento giusto. Oltre alla stima c’è e ci sarà sempre un grande affetto che mi lega a te.
Ma ho anche diversi amici e colleghi che redigono oroscopi segni solari e non trovo giusto che siano considerati dei ciarlatani per questo, anche perché non lo sono. Questo non vuol dire che sia favorevole all’oroscopia, come la chiami tu. Il mio intervento è preceduto da diversi blog in cui il tema era sempre lo stesso, oroscopari e cialtroni, non ho scritto alla prima occasione, tant’è vero che c’è un intervento di un anonimo che precede il mio che si confessa oroscoparo come se fosse un peccatore in cerca dell’acqua santa ed era in procinto di infliggersi anche delle punizioni corporali per questo ...
Buon proseguimento di vacanze
Curioso questo tentativo di dibattito epistemologico che porta alla luce inaspettati difensori degli oroscopi segno-solari. Non avrei mai immaginato che ce ne fossero: pensavo che si trattasse di un'attività che coinvolgesse o persone in malafede o pochi astrologi che, vergognandosi, facevano qualche "marchettone" per campare. Non avrei mai creduto che qualcuno potesse rivendicare una qualsivoglia, seppur minima dignità a tale pratica. Sono molto stupito e confesso la mia ingenuità.
La mia esperienza, ogni volta che mi trovo a parlare di astrologia, è di un 99,9 % di persone convinte che l'astrologia sia quella segno-solare e, anche se qualcuno ha vagamente sentito nominare altri termini come ascendente, case, trigoni ecc. rimane convinto che la nostra materia sia quella di Fox e Branko. Mi trovi quindi sempre di fronte alla solita frustrante alternativa: se tentare o meno una precisazione (che spesso lascia scettici gli interlocutori, i quali non hanno la voglia, la curiosità, l'apertura mentale di approfondire una materia che si presenta troppo male per una qualsiasi media intelligenza), o rinunciare facendomi di fatto accomunare al branco degli scemi superstiziosi.
Cosa c'è quindi da salvare negli oroscopi segno-solare ? Non riesco a capirlo. E' la montagna di spazzatura che continua a rappresentare noi tutti agli occhi del mondo. Rimuoverla completamente forse non sarà mai possibile, ma almeno ridurla dovrebbe essere doveroso: altrimenti la riflessione epistemologica non inizia nemmeno.
Mi chiedevo come mai, caro Ciro, tu te la prendessi tanto con un argomento così che (ri-sottolineo la mia ingenuità) credevo fosse solo uno sfondare porte aperte, almeno in questo blog. Evidentemente avevi ragione e lo trovo un po' triste. Prima di discutere di Popper bisogna prendere la ramazza.
Saluti a tutti
Ludovico
Il Maestro Tibetano (chiamato anche Djwal Khul) non è mai esistito: se si va in tibet nessun lama lo conosce. Il Maestro Tibetano è un'invenzione letteraria della Blavatskij e di Alice Bailey. Ho seguito per un certo periodo i corsi di un gruppo di teosofi e quindi so bene quello che dico. Tra i vari autori cito René Guenon in particolare che ha dimostrato bene che le affermazioni dei teosofi sono pure invenzioni nel libro "Il Teosofismo. Storia di una pseudo-religione". Astrologicamente parlando penso che l'astrologia esoterica dei teosofi sia la cosa più lontana possibile dall'astrologia attiva di Barbault e di Ciro. (Dareios)
Sulla questione dell'oroscopìa ha senz'altro ragione Ciro Discepolo , la battaglia per far sparire per sempre l'oroscopìa dal mondo astrologico è una battaglia che dovrebbero condividere tutti coloro che amano l'Astrologia e ne vogliono difendere la dignità ,la serietà e profondità , sempre e comunque . Non c'è bisogno di parlare di persone , ma è essenziale affermare un principio generale che a mio avviso è sacrosanto . La fine totale dell'oroscopìa sarebbe una grande vittoria per l'Astrologia . E soprattutto farebbe cessare il per me molto fastidioso fenomeno del "siamo tutti astrologi" e non dovermi costantemente imbattere per strada in gente che dice : " Anch'io mi intendo di Astrologia , sai , infatti essendo Gemelli sono molto poliedrica , non come mio fratello che essendo Capricorno vede solo il lavoro , o il mio fidanzato il quale essendo Scorpione pensa solo al sesso ". Cari Saluti a tutti da Roberto Minichini
Salve Maestro
innanzitutto le porgo i miei saluti, era da un poco di tempo che non scrivevo nel blog, in quanto sono stato otto giorni in Sardegna per la prima fase delle mie ferie, dato che poi partirò venerdì per Vancouver (pensi che Venere e Sole in II si sono ancora scaricati positivamente facendomi ricevere dai famigliari altri doni in denaro, alla faccia di chi pensa che le rivoluzioni solari siano fumo negli occhi ihihihi) e comunque volevo sapere da lei se Assange, qualora potesse raggiungere l'Ecuador, potrebbe avere in quella terra una vita più fortunata, dato che vive da anni una situazione molto critica. Le posto il link in cui tempo fa parlava di lui per trarre prima possibile i dati anagrafici di questo personaggio singolare quanto indomito e coraggioso, cordiali saluti e a presto
A.P.
p.s.
dire che la leggo quotidianamente, anche se era da tanto che non intervenivo, mi sembra scontato, ma da sottolineare, dato che seguo tutto ciò che fa in maniera certosina :-)
http://cirodiscepolo.blogspot.it/2011/01/birth-data-of-julian-assange.html
Caro Ciro cari amici,
faccio un piccolo intervento sulla questione dell'astrologia rispetto ai compilatori di previsioni segno-solari.
Premesso che nessuno vuole dare giudizi su questi ultimi, visto che fanno parte del nutrito gruppo sia persone eccelse sia ciarlatani e bisognerebbe analizzarli oggettivamente uno ad uno cosa che sinceramente lascio ad altri, volevo però sottolineare alcune cose che sono lampanti.
Qui non stiamo dando la caccia alle streghe ma l'oroscopia danneggia a livello grave l'astrologia,è elementare constatare che non si possono fare in assoluto previsioni segno-solari e i palesi e ovvi errori che questi oroscoponi producono si riversano in toto su coloro che fanno la vera astrologia.Le persone non si avvicinano cos'ì all'arte di urania ma si allontanano da essa in quanto erroneamente consapevoli che tutta l'astrologia si basi su un'accozzaglia di frasi e che per esempio le previsioni della bilancia vanno bene per un dodicesimo della popolazione mondiale.
Penso purtroppo che questa non si potrà estinguere facilmente perchè genera molti profitti ai giornali ed alle case editrici, però permettetemi di dirvi che quando la mattina vedo persone di ogni ceto ed età consultare l'oroscopo su un noto quotidiano sportivo, che alla fine di 4 parole di previsione segno-solare mette pure un voto sulla giornata, mi intristisco per come si possa infangare questa arte meravigliosa.
un caro saluto a voi tutti
Roby
Oggi mi sono soffermato parecchio sull’articolo dell’intervista a Luigi Smaldone. Molti dei concetti espressi in maniera così meravigliosa e sapiente li ho rincorsi per anni per cercare di spiegare le ragioni di una disciplina, l’astrologia, a persone scettiche.
Poi subito dopo mi sono accorto dell’emergere della discussione sugli oroscopi segnosolari, un bel salto non c’è che dire. Vorrei dire la mia perché è un argomento che mi mette sempre a disagio
Premetto che non sono prevenuto e non voglio gettare benzina sul fuoco della discussione, però normalmente quando sento parlare di oroscopia (invenzione modernissima come ricorda Ciro) o di astrologia segnosolare o dell’oroscopo di radio xy allora ho due tipi di considerazioni. In primo luogo non ho mai approfondito o studiato alcun trattato serio sull’argomento (ma ne esistono?) e quindi vorrei ignorare l’argomento; in secondo luogo non posso fare a meno di pensare alla schiera di cialtroni produttori di sciocchezze senza senso che danneggiano l’astrologia stessa. Ecco questo secondo aspetto mi fa imbestialire, perché se da un lato ci sono le premesse per parlare, con persone erudite, dell’astrologia come si parla di psicologia o di altre scienze sociali e di vederla funzionare, dall’altro i patacconi delle radio e riviste non fanno altro che fornire valide argomentazioni a Cicap e compagnia. (notare che scrivo patacconi, non pataccari, quindi non mi permetto di esprimere nessun giudizio sulle persone che li fanno)
Essendo per me l’astrologia una disciplina di studio, volta a migliorare (prevalentemente) la mia vita e quella dei miei cari , faccio pochi consulti in senso stretto. Mi limito ad alcune poche persone che inevitabilmente cominciano sempre con irritanti questioni segnosolari, tipo “L’oroscopo di radio Pippo ha detto che ho saturno contro, ma quando mi finisce sto Saturno?” oppure “ma io gemelli con la vergine che speranza ho “? Chiaro che con queste premesse mi capita a volte di guardare avvilito la mia biblioteca che in questi anni è cresciuta a qualche centinaio di testi tra Discepolo, Barbault, Volguin e tanti altri (ma sicuramente nessuno dei “radiotelevisivi”).
Ecco una volta scrissi a una persona di immaginare un extraterrestre che attera nel bel mezzo del deserto, si guarda un paio di minuti in giro e usa quello che vede per redigere il rapporto in cui descrive cos’è la Terra e che caratteristiche abbia. Come posso pensare di immaginare un’analisi astrologica (che funzioni) basandomi sull’oroscopone? (continua)
Alessandro
Un’altra volta, un pochino più scocciato, scrissi a un medico di prendere il miglior trattato di anatomia medica che avesse conservato dalla specialità, poi gli dissi di prendere una rivista per adulti e gli dissi che per me erano assolutamente uguali, in quanto “in entrambi ci sono presenti foto di organi umani, giusto?” Lo stesso paragone vale per me tra astrologia e “oroscopone”,tanto sempre di Arieti e Acquari si parla..
Ritengo che ci sia nel mondo la tendenza a semplificare troppo tutto e tutti. Siamo tutti allenatori della nazionale, tutti presidenti del consiglio, tutti direttori delle poste, e tutti astrologi, magari perché la zia che ha letto tutti gli oroscoponi dell’anno ci ha parlato a cena delle sue letture.
Vorrei concludere con il perché ignoro totalmente l’astrologia “segnosolare”; normalmente chi si rivolge a un medico o a un meccanico o a un falegname si aspetta che sia preparato e che dia delle risposte concrete e funzionanti. Non mi aspetto che il falegname mi dica “vede questo è il martello” ma mi aspetto che mi ripari l’armadio.
Normalmente anche chi si rivolge a un astrologo desidera delle risposte, possibilmente funzionanti. Io ho abbracciato l’astrologia attiva perché funziona, fornisce risposte che fin da subito ho visto meravigliosamente funzionanti. E ho deciso di leggere e studiare tutto quanto possibile su questo argomento.
Negli anni ci sono state diverse persone a cui , con una analisi attenta di Tema natale, RSM, RLM e transiti ho indicato gioie e dolori di un anno; condividendo i primi e aiutando a superare i secondi . Questo mi fa felice per la grande opportunità che ho avuto di aiutare qualcuno. Purtroppo non credo avrei mai potuto farlo con le tabelline tipo Ariete-Cocciuto, gemelli-ambiguo, vergine-preciso ecc.
Alessandro
A few lines that touch a debate
Astrology is not Horoscope. There is a fake connection between the two. Astrology is knowledge for the sake of human evolution. Horoscope is entertainment for those who want to train their ears for anecdotes. Both have evolved on their own path. Astrology regards the individual with his/her uniqueness, while Horoscope is a delusion for the masses. Horoscope is panacea. Astrology is the specific medicine for each person’s particular disease. Would you rather trust, a quack or a licensed physician?
Very often, when I talked about my activity and passion for Astrology, some people laughed about it, confusing it for Horoscope. It is obvious that too few people trust this Horoscope and act accordingly, and those who do, generally, like and want to indulge themselves in fairy tales. These people who promote the Horoscope are not aware or don’t care that, through this practice (which they often deliberately flaunt as Astrology), they compromise the real science of Astrology and, at the same time, they prejudice the image of the true astrologers, people who work day and night in order to create rules and find solutions in this field. They struggle to bring this practice to the dignity of a Science.
Horoscope itself, during time, have lost its meaning and purpose. It comes from the Latin word ‘horoscopus’ which means ‘observer of the birth time’. Well, nowadays, horoscope do no longer consider this precious time of birth. They simply reduced everything to the star sign, a larger span of ‘birth time’. It is also simpler and more practical to reduce 30 degrees to a unique simbol: the absolute star sign. We listen to this on TV: “Libras are going through maturity tests and struggles” (just because Saturn is transiting the sign in any of its 30 degrees) or “Capricorns are exploring the depths of their personality with Pluto over their heads”. This is, in my opinion, merely a generality that doesn’t communicate anything to us and don’t really help in spinning the life cycle. How could Saturn truly affect a 5 degree Libran when it transits the 25th degree? What about the Solar Return, the Lunar Return, not mentioning the personal chart (Ascendant, rulers, the house where there is a cluster of planets, the house where the Sun is)?
Ciro Discepolo proved in his books that transits report to the Solar Return and not the other way round.
Well, there could be even worse, as regards horoscopes. Just open any lifestyle magazine or the daily newspaper that sells at the subway. What do they say? “It is either a bad day or a good day, depends who you meet and what you choose to eat for breakfast.”
What kind of light do all these throw over the science of Astrology?
I believe it is redundant to define the notion of true Astrology on this blog which supports it.
Thank you, Ciro!
Georgiana
Caro Ciro, vorrei dire anche io la mia, a riguardano dei ciarlatani dell'astrologia.Mi ricordo che non molti anni fa , una pseudo amica aveva vinto l'appalto per scrivere giornalmente sul portale di tiscali , l'oroscopo segno solare. In mancanza di una benchè minima nozione di astrologia, scriveva questi oroscopi scopiazzando piccole frasi da riviste settimanali! Vergognoso! Sia da parte di Tiscali, che aveva affidato l'appalto ad una emerita ignorante, e vergognoso anche da parte dell'amica, che pur di guadagnare non si era posta nessuno scrupolo! Io sono d'accordo con Ciro, questa è una vera e propria truffa.
Un caro saluto
Emy
Caro Ciro, vorrei dire anche io la mia, a riguardano dei ciarlatani dell'astrologia.Mi ricordo che non molti anni fa , una pseudo amica aveva vinto l'appalto per scrivere giornalmente sul portale di tiscali , l'oroscopo segno solare. In mancanza di una benchè minima nozione di astrologia, scriveva questi oroscopi scopiazzando piccole frasi da riviste settimanali! Vergognoso! Sia da parte di Tiscali, che aveva affidato l'appalto ad una emerita ignorante, e vergognoso anche da parte dell'amica, che pur di guadagnare non si era posta nessuno scrupolo! Io sono d'accordo con Ciro, questa è una vera e propria truffa.
Un caro saluto
Emy
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