venerdì 9 gennaio 2009

Affettuosissimi auguri, Paola!


Da tutti noi. Restiamo in attesa dei particolari. Poi ci aggiorniamo.
Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com

2 commenti:

Giuseppe Al Rami Galeota ha detto...

auguroni alla cara Paola anche da parte mia.
l'altra seraq mi è capitato di vedere su un emittenete televisiva un delizioso film di Woody Allen: "tutti dicono I love you"
un film in perfetto sile retrò con una bellissima interpretazione di Tim Roth nel ruolo di un ex galeotto. nella pellicola c'era tutto il candore e il perbenismo sagittariano: il woody che viaggiava tra l'america e la francia, l'esuberanza del galeotto, il moralismo bigotto della famigliola "allargata" (altra simbologia sagittariana)... insomma, un film in stile musical davvero delizioso. tra le battuete più divertenti c'era quella che faceva più o meno così: " non ricordo ben quando abbiam fatto l'amore io e te: ricordo i lampadari, le pareti, ma non ricordo di te, a meno che tu non eri quella sotto di me"...

paola ha detto...

Ragazzi ecco i fatti. Il 7 gennaio mi sveglio all’alba e vedo solo neve. Vado alla Malpensa, per il volo KLM Milano-Seattle via Amsterdam. Non parte niente fino alle 11. Aspetto. Fiduciosa. Intanto vado alla Delta che è collegata al network skyteam per verificare l’ipotesi di un volo diretto. Non parte nulla. Nevica. L’aeroporto è una bolgia. Mi attivo. Mio marito, al telefono mi ice che c’è un Bologna Amsterdam di KLM che mi farebbe arrivare a sera, per poter fare Amsterdam/Seattle l’8 (da Malpensa, confermano verso le 12 NON PARTE NULLA NE OGGI E DOMANI NON SI SA), da Bologna invece parte di tutto (no-comment!!!!!!!!). Vado alla KLM mi dicono che sul Bologna Amsterdam c’è posto. Ok, mi faccia comunque un biglietto sull'8 da malpensa, e se prendo quello da Bologna me lo cambieranno loro. Rifaccio un giro di biglietterie (non avete idea della calca all’aeroporto ma io sembravo spiritata, teleguidata, calma come una killer, in realtà volevo strozzarmi per non essere partita il giorno prima che comunque NON PARTIVANO, nemmeno il 6 sono partiti) e tutti confermano:DA QUI OGGI NON PARTE NULLA. Riprendo il trenino che MALPENSA/CADORNA, pensando poi di prendere la metro fino alla stazione, salire su un’alta velocità per BOLOGNA. Chiamo Alberto a Bologna e lui, che è vice-sovrintendente al Teatro Comunale e seguace delle RSM mi conferma che verrà a prendermi alla stazione per portarmi all’aeroporto. OK. Sono sul trenino MALPENSA/MILANO e dopo nemmeno cinque minuti mi accorgo di una cosa TREMENDA: io che sono attentissima e ho tenuto con me tra le mani la bustina di plastica con tutti i documenti di viaggio…. HO PERSO LA BUSTA: Morale sono sul trenino, non ho il volo e non ho più nemmeno il passaporto. SONO UNA DEFICIENTE. Ho un’intuizione: scendo a SARONNO (fermata intermedia) pronta a ritornare a MALPENSA, lì c’è la polizia, se ho perso la busta l’ho persa in aeroporto (è voluminosa e trasparente) e qualcuno l’ha trovata e l’ha data alla polizia e in ogni caso mi posso fare fare un passaporto temporaneo. In quel momento sono sul treno che mi sta riportando a Malpensa, suona il cellulare: ho il cuore che mi galoppa come un puledro in piena forma, lo stomaco accartocciato, ma il cervello che va a mille per cercare una soluzione: a costo di pagarmi un volo privato io a BETHEL ci vado, caschi il mondo. Come uso fare mi chiedo: che significa tutto questo? Quale è il senso di tutto questo? Non lo so, ancora. Ma so che tutto ha sempre un senso e questo è un avvenimento troppo importante e determinante perché non abbia una senso quello che mi sta accadendo, a me, che sono sempre organizzatissima e prudente…
Intanto chiamo il mio amico Alberto e gi chiedo gentilmente di contattare Ciro perché non ho capito bene a che ora compio gli anni. Mi porto avanti, insomma e poi penso anche mentalmente fino a dove mi devo spingere per non avere comunque una RSM schifosa. Suona il cellulare, vi dicevo: era la KLM che mi informava di avere trovato la busta al banco dove avevo tentato di fare il check-in. Vado alla loro biglietteria e lì, davanti alle signorine in divisa scoppio a piangere senza tanto recitare, piangevo sul serio, le lacrime colavamo a fiotti, ero convincente: io devo andare a Seattle, spiego, devo assolutamente andare. E piango, mentre mi chiama Ciro che mi conferma il compleanno intorno alle tredici e qualcosa del 9. Allora succede il fatto: i voli stanno riaprendo, ovviamente KLM non porta nessuno ad Amsterdam e il mio Amsterdam/Seattle è comunque volato ore prima e allora? ALLORA c’è DELTA, mi dicono (che è compagnia-sorella di KLM) e la deliziosa signorina in divisa azzurra (mi sono fatta dare il suo nome e quando torno la inonderò di fiori) mi converte così su due piedi il mio biglietto in un MILANO/SEATTLE con SCALO AD ATLANTA per la mezz’ora successiva e in prima classe.Non chiedetemi perché, non lo so. So, come avete suggerito che giove in X, venere e plutone in IX della RSM in fase di chiusura si sono espressi al massimo della loro gradevolezza. Dunque Volo MILANO/ATLANTA in prima classe; arrivo ad Atlanta in piena notte, notte ad Atlanta vicino all’aeroporto ospite di DELTA; la mattina ATLANTA/SEATTLE e, come da programma SEATTLE/ANCHORAGE/BETHEL dove sono giunta RAGGIANTE ieri sera. Adesso sono in questa landa bianca, in un bar (eufemismo) con ragazzoni divertenti (un albanese che serve caffè), è venuto anche a salutarmi in capo della polizia, di origine greca e quando mi ha chiesto cosa ci facevo qui ho risposto PER IL MIO COMPLEANNO. Sono entrata nella nuova RSM: ho marte in IX, ma dopo quello che ho passato alla Malpensa, a meno di non finire arrotata sotto le ruote di un camion, non mi spaventa niente. Una lezione alla mia incoscienza, alla quale arrivare con un giorno di anticipo sembrava sufficiente. Non ho la macchina fotografica, ho comprato una cartolina, ma adesso cerco di convincere il signore del bar a fare una foto da spedire.
Vi ringrazio tutti per gli auguri e Ciro in particolare per la bellissima torta.

P.S. Non amo farmi promozione, ma nel mio romanzo che sarà in libreria la prossima settimana, c’è una frase che la protagonista pensa quando è dentro l’aeroporto innevato e gli aerei non partono. La Frase dice: “Ho sempre pensato che se desideri fortissimamente qualcosa, quando tra diverse opzioni ne scegli una e una soltanto, quando cammini risoluta e la determinazione è più forte di qualsiasi logica, di qualsiasi infausto pronostico, quando credi che il passato non è una minaccia e non ti fai spaventare dal futuro, i miracoli o come dir si voglia accadono. Quando la parola scritta combacia con quello che accade realmente, la magia di un romanzo è compiuta.