lunedì 21 gennaio 2008

Di nuovo sul Canada



Questo episodio è capitato a due miei carissimi amici, eccellenti professionisti, padre e figlio. Anche loro giungono con un freddo polare in uno di questi piccoli villaggi dell'estremo nord del Canada, quasi tutti ex villaggi di pellerossa. Non vi sono alberghi e l'unico motel è chiuso d'inverno. Se non vado errato il sindaco offre loro ospitalità in una piccola casa, sua, disabitata e un po' decentrata. I miei amici (che ringrazio fin d'ora se vorranno postare direttamente un loro commento più preciso e dettagliato dell'accaduto), durante la notte odono dei rumori e si spaventano alquanto. In piena notte effettuano una perlustrazione e scoprono che sono entrati dei ladri a rubare (credo anche un televisore). Il giorno dopo hanno dei problemi perché vengono sospettati dalla polizia di essere gli autori del furto. Fortunatamente tutto si risolse solo con un brutto spavento...Ciro Discepolohttp://www.solarretuns.com/http://www.cirodiscepolo.it/

6 commenti:

gianni ha detto...

Però...intelligente la polizia da quelle parti...due turisti di passaggio, che per ringraziare dell'ospitalità...si rubano un televisore...

Ciro Discepolo ha detto...

Un poliziotto canadese, un nero alto due metri e con le spalle grosse come un armadio, mi perquisiva attentamente all'aeroporto di Montreal. A un certo punto mi fissò un dito addosso, con aria molto seria, e mi chiese: "Are you Italian?". E io: "No one is perfect!", famosa citazione dal grandissimo 'Pane e cioccolata'. Ma credo che l'altro non la comprese e non l'apprezzò.

Sabri ha detto...

Caro Ciro,
mi sono immaginata la scena mentre la leggevo: esilarante!
Ovviamente un Canadese non ha il tipico humor partenopeo!!!

Ciao,
Sabrina.

uranio12 ha detto...

Caro Ciro e cari amici del blog.Vorrei segnalare che ho letto nel mensile Sirio,mesi fa,due cose che mi hanno fatto decidere di non comprare piu' il giornale e risparmiare nel mio bilancio mensile.
Il noto astrologo M.Pes.che risponde in una rubrica di lettere riguardanti domande personali e tecniche sull'astrologia ha scritto delle cose assurde.
Una lettrice sconfortata gia' dal fatto di avere un sole in dodicesima radix chiedeva,al nostro,se le conveniva spostarsi e cambiare l'asc.
Lui le ha risposto che:una tal cosa e' impossibile nelle leggi astrologiche e poi"perche' levarti questo asc.in 12?Io lo vedo come un asc che ti portera' durante l'anno una maggiore consapevolezza di te e una certa maturita'",certo che poi se capita a lui...io non credo che risponderebbe piu' allo stesso modo.
La seconda bestialita' la dice contro il Gouchon:un uomo che ha scritto un'opera ridicola e oscurantista...
Che razza di astrologia leggono quelli di Sirio?

Sergio ha detto...

Salute a tutti,
vorrei dire la mia su quanto ha raccontato Uranio12. In via teorica quello che ha detto M.Pes non è sbagliato perchè PER PRINCIPIO non esistono casa positive e case negative. Questo viene affermato in seguito allo studio ti testi antichi o che si rifanno all'antichità, testi che per lo più volevano dare insegnamenti morali.
Ora il fatto che la 12° Casa e la 6° Casa, siano negative, è segno di un malessere negativo che viene fin troppo bene spiegato nel libro di Luciana Marinangeli, "Risonanze Celesti", il quale libro sicuramente avete già letto.
Se è vero che la 2°, la 3° e 4° Casa astrologiche (e relativi segni) sono legati ai periodi dell'infanzia/fanciullezza, in antichità avere bruttissimi aspetti in esse voleva dire essere picchiati e torturati nei relativi periodi di vita.

Io vero la 12°, la 6° e la 1° Casa come dei denti completamente erosi dalla carie fino alle radici: forse un tempo erano dei bei denti, ma ora non si possono tenere, oppure si possono tenere con pianeti quasi neutri o positivi.

In quanto allo sellium in 8°, credo che la sua negatività sia dovuta a persistenti frustrazioni alle sue simbologie.

Per lo stellium in 7°, presente nella mia RSM in corso, credo che i suoi problemi siano dovuti della cattiva osservanza delle leggi, se non a un concetto sbagliato di legalità e rispetto per il prossimo. Ovviamente la settima Casa di oggi va letta diversamente dalla 7° casa di migliaia di anni fa dove era il capo tribù a decidere il bene e il male.

Questo è il mio pensiero.

Di nuovo Salute a tutti
Sergio

Ciro Discepolo ha detto...

Caro uranio12,
non mi pronuncio su questo collega che, se ho capito bene, cura la posta del cuore sul mensile SIRIO: non sarebbe corretto da parte mia. Ieri ho spiegato il mio punto di vista relativamente a coloro che dichiarano che sia impossibile cambiare un cielo di compleanno. Per quelli che sostengono che la 12^ Casa sia meravigliosa e faccia crescere, ho versato fiumi di inchiostro e aggiungerò solo due cose. Una volta incontrai un mio caro amico che mi raccontò che stava attraversando un periodo terribile e che, da molti mesi, gli era capitato di tutto: dal crollo della Casa a malattie varie proprie e dei familiari. Mi ricordai: "Ma tu non avevi l'AS in 12^, quest'anno?". "Ma che c'entra l'AS in 12^....".
L'altra cosa che vorrei aggiungere, ma è più una monelleria che altro, è la seguente e perdonatemi una nuova citazione cinematografica (che devo fare: il cinema è la mia passione!). Nel film "È ricca, la sposo e l'ammazzo" Walter Mattau, che è un miliardario ridotto sul lastrico e assolutamente incapace di gestire denaro, va dallo zio a chiedergli un prestito e costui, naturalmente, glielo rifiuta. "Andrò a chiederlo in banca!". E l'altro: "Come vorrei essere una mosca per essere vicino a te quando chiederai il prestito, per vedere la tua faccia alla loro risposta...".
Ora, io ho già deciso: nella prossima letterina che scriverò a Papà Natale, chiederò che mi faccia diventare una mosca perché così assisterò alla scena di quei colleghi che, un anno prima hanno bacchettato la gente dicendo loro che la dodicesima Casa è meravigliosa e fa crescere, e un anno dopo dovranno affrontare le stesse persone che sono venute a chiedere conto delle crescite e dei disastri capitati loro...
La verità è, caro uranio12, che pochissimi colleghi fanno consulti (oppure ne fanno pochissimi) perché in tanti ci provano e poi prendono piatti in faccia. I colleghi che non sanno fare le previsioni (quindi sto parlando dei cattivi colleghi e non di tutti i colleghi), non facendo previsioni, possono permettersi di tirare fuori dalla bocca tutte le vongole che desiderano in quanto non temono di essere smentiti...