domenica 19 aprile 2009

Le grandi scoperte dell’Umanità


Vedo che anche voi siete restati scossi dalla genialità dell’oroscoparo che ha pensato di fare questa importante scoperta: come mai nessuno di noi ci aveva pensato prima?
Forse, tuttavia, è bene ricordare il cammino di costui, non diverso da quello di altri nostri colleghi rispetto all’argomento Rivoluzioni Solari Mirate.

- Quando ne ho iniziato a scrivere, ero pazzo per il 99% dei colleghi, italiani e stranieri.
- Negli anni successivi gli attacchi avevano come comune denominatore: “I grandi astrologi degli ultimi due secoli hanno negato tale possibilità”. E io, allora come oggi, mostravo loro una breve antologia di grandissimi astrologi che si erano pronunciati in tal senso. Allora come oggi, i colleghi che avversano le RSM continuavano, anche di fronte all’evidenza, a sostenere che secondo Volguine, Gouchon, Barbault, ecc., tale operazione fosse fasulla. Ecco una sintesi di ciò che è stato scritto (non detto a voce):

Tommaso Palamidessi, nel suo testo Astrologia Mondiale non si pronuncia esplicitamente, ma nel mettere due Rivoluzioni solari come esempio, usa quella di Mussolini e quella di Aldo Moro, entrambe domificate per il luogo del compleanno.
H. J. Gouchon, un grandissimo astrologo del secolo scorso, nel suo Dictionnaire Astrologique, ed. Dervy-Livres, pag. 535, scrive a tal proposito: “... Bisogna tuttavia notare (per i novizi) che la posizione dei pianeti resta sempre la stessa quale sia la parte del mondo dove possa trovarsi il soggetto, soltanto la domificazione può cambiare. Spesso è per ottenere una migliore posizione delle Case che certi nati si spostano il giorno del loro anniversario”.
André Barbault, nel suo Trattato pratico di astrologia, ed. Morin, 1967, così si pronuncia: “Che cos’è una Rivoluzione solare? È semplicemente la carta del cielo classico, composta per un determinato anno e per il luogo in cui l’individuo si trova nel giorno dell’anniversario astronomico, cioè al momento del ritorno del Sole sulla posizione natale”.
Ed ancora Barbault nel libro L’astrologia e la previsione dell’avvenire, Armenia editore: “La Tradizione non è formale al riguardo del luogo per il quale il tema stesso deve essere eretto: luogo di nascita o dell’anniversario, ma i moderni hanno adottato, all’unanimità, la seconda versione”.
Ma soprattutto Alexandre Volguine, il “padre” delle Rivoluzioni solari, nel testo La Technique des Révolutions Solaires, Dervy-Livres, riedizione di giugno 1972, pag. 22: “Prima di incominciare l’esposizione della tecnica di interpretazione di Rivoluzioni solari, oggetto dei capitoli seguenti, dobbiamo attirare l’attenzione degli astrologi sulla necessità di stendere temi annuali non per il luogo di nascita ma per quello in cui si trova il soggetto al momento del suo anniversario (in neretto nell’originale, NdR)”.

- Nei decenni successivi, a riprese differenti, sono venute fuori esternazioni tra il comico e il patetico: “occorre domificare per il luogo dove si abita e non dove si è nati” oppure “occorre domificare per il luogo dove si è vissuti per almeno uno o due anni”… Quest’ultima affermazione varia nel tempo e non si è capito ancora quanti devono essere gli anni in cui occorra abitare in un luogo perché esso diventi il luogo fisso di domificazione di qualunque RS futura.
- Sono poi seguiti decenni in cui la maggior parte di costoro, pur continuando a scrivere “peste e corna” delle RSM, inviava i propri clienti a farle: “Lo so, ma me le chiedono…”.
- La sortita del nostro “collega”, di qualche giorno fa, è, secondo me, un punto importante in questa telenovela. Il soggetto, per la prima volta, afferma (a quanto mi è stato riferito), più o meno: “Sì, i compleanni mirati potrebbero funzionare, ma soltanto a livello psicologico”. Teoria sagace e misteriosa allo stesso tempo: magari una RSM potrebbe penalizzare fortemente un individuo sul piano depressivo e su di un altro potrebbe agire facendolo diventare, per un anno, espansivo ed estroverso. Ma perché, poi, non potrebbe aiutarlo a vincere un concorso? Non correte: questo, forse, ci verrà spiegato in seguito. L’altra esternazione è addirittura meravigliosa, a mio avviso: quando fra un anno sapremo come sono stati questi mesi per il parente che involontariamente ha fatto un compleanno mirato, sapremo se le migliaia di RSM che tutti noi abbiamo fatto finora hanno valore. Ma, allora, qualcuno potrebbe pensare che costui, negli ultimi venti-trent’anni ha parlato a …, senza avere mai fatto una sola prova né diretta né indiretta della cosa? No, certamente ci saranno altre spiegazioni più profonde che a noi sfuggono.


Insomma, care Amiche e cari Amici, non ci resta che attendere la suddetta Bolla Papale e poi sapremo se siamo tutti scemi o no. Coraggio.

Per Francesca. Sì, se ci ragioni un attimo, comprendi che non può esserci una gerarchia di potenza prestabilita nei transiti tripli e che soltanto quando uno dei tre si combina, malamente, ad altri transiti contemporanei e dissonanti, tale passaggio risulta più pesante. Ma è anche vero che il ripetersi della stessa simbologia può fartelo avvertire più pesantemente.

Benvenuto Pino. Puoi senz’altro partecipare a questo spazio, magari postando anche i tuoi dati di nascita, come abbiamo fatto in molti.

Buon pomeriggio a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

5 commenti:

Ciro Discepolo ha detto...

Dimenticavo. Ricevo dalla collega Francesca Mola e volentieri vi riporto la notizia:

Carissimi, il 26 aprile terrò a Roma la quarta parte del mio corso di Tarocchi teorico-addestrativo ed esperienziale.
Il "Corso di Tarocchi per aiutare ad aiutarsi" è suddiviso in 5 parti, ciascuna indipendente ed autonoma rispetto alle altre e quindi può essere seguita a prescindere dall'aver seguito o meno le altre.La quarta parte che terrò il 26 aprile si intitola "I Tarocchi centrati sulla persona".
A presto Francesca Mola

Per informazioni: www.specchioastrologico.it

Francesca Mola 392.1845214 f.mola@tin.it

Tutor: Giuliana Sabelli 339.261933

pasquale iacuvelle ha detto...

Ciao a tutti.
Come possiamo leggere dai più avvalorati testi astrologici si tende sempre ad accomunare il valore simbolico dei segni dei
pianeti e delle case.
Ci è chiaro che una Venere in Bilancia o in settima casa è una segno di felicità coniugale e di relazioni in genere come un Giove in Nona o in Sagittario per i viaggi la filosofia etc.
Leggendo poi sui testi citati prima si possono rilevare sottili stonature riguardo la corrisponenza e i sinificati citati prima.
Per esempio la decima casa contenente Giove ci assicura fortuna e crescita professionale,mentre lo stesso in Capricorno lo possiamo leggere molto differentemente.
Allora quale può essere quella leva che ci deve permettere una lettura differente?
Perchè in decima ci promette emancipazioni e strada in discesa e in Capricorno ritardi e pazienza?
Non dovrebbero avere gli stesi significati?
Sappiamo che quello che accomuna le simbologie della decima e il Capricorno sono la culminazione l'altezza massima,emancipazione,ambizione
etc,però manca qualcosa di preciso e contrasta di più alla comunanza di altri segni pianeti e case.
Non so se sono stato chiaro farò un altro esempio al contrario,perchè nei valori dei segni,delle case e dei pianeti sono descritte e spiegate le stesse valenze ma quando non è così non viene motivata la differenza?
Perchè dico questo?Mi domandavo se il fatto di accomunare corrispondenze che ci sono ma che possono essere anche differenti ci potrebbero far perdere il loro significato intrinseco e un intendimento ancora più profondo.
Penso sia più facile dimostrare le caratteristiche comuni che le differenze.
Che ne pensi Ciro sto avendo dei momenti di delirio o ci può essere una verità?
Da quale riferimento pensi sia giusto interpretare le case e gli altri simboli?
Ciao a tutti,
Pasquale.

Valeria ha detto...

Salve Ciro e ciao a tutti.
Purtroppo il tempo che mi resta per l'astrologia ultimamente rasenta lo zero, ma almeno negli ultimi giorni sono riuscita ad "aggiornarmi" leggendo tutti i vostri post degli ultimi 2 mesi e così ho notato che una mia domanda che vi avevo fatto è scivolata via senza risposta, dunque provo a riproporvela.
Si tratta del concetto di "transiti risolutivi", che devo aver letto tanti anni fa su qualche libro (forse della Morpurgo?) e vorrei innanzitutto sapere se tu, Ciro, ne parli in qualche tuo libro (li ho tutti, ma non ho ancora avuto il tempo di leggerli, ahimè) e cosa ne pensano anche gli altri.
Sono preoccupata, nello specifico, del mio Saturno, che mi ha fatto tanto soffrire in gioventù, ma che ora - per fortuna (e SICURAMENTE grazie alle RSM) - se ne sta tranquillo al suo posticino e mi dà solo le sue cose migliori: stabilità, serietà e sobrietà, razionalità, molto impegno ma tante soddisfazioni, che mi danno una serenità che non avevo mai provato prima (nei miei primi 40 anni).
Il mio Saturno radix, in 1^ in Capricorno, è quadrato al Sole e trigono a Venere. Ho avuto, da giovanissima, un pessimo rapporto con la figura paterna (da manuale, no!?) e ho trovato l’amore molto tardi (45 a.), tra l’altro durante un transito di Saturno in 7^.
L’anno scorso mi è passato su Venere senza che né io né il mio uomo battessimo ciglio. Tutto ha filato liscio. E tra poco mi passerà sul Sole. E vorrei sapere se posso stare altrettanto tranquilla.
Certo, è vero che ho fatto le RSM (anche se quest’anno non la migliore in assoluto, che era troppo lontana, ma una abbastanza buona), ma quello che mi chiedo è se posso “smettere” di preoccuparmi (ovviamente sempre continuando a fare le RSM) di questo Saturno che da giovane mi ha fatto vedere i sorci verdi. Ossia se ho avuto un qualche “transito risolutivo” che me lo ha un po’ scaricato… è una cavolata?
Se avete voglia di dare un’occhiata, sono nata il 28/9/1959 a Milano alle 12:20. Ultima RSM a Istanbul.
Grazie in anticipo a chi mi risponderà!!

Valeria ha detto...

Vorrei rispondere a Pasquale Iacuvelle.
Non so se ho capito bene la questione che pone, ma forse è meno "grave" di quanto lui pensi. A me verrebbe da ricordarti che ogni significato che si da al singolo pianeta, all singolo segno e alla singola casa e al singolo aspetto sono solo una tessera del grande, enorme, mosaico che è un tema natale (o anche una RS) e come tale va considerato. La capacità di fare "buona astrologia" sta nell'essere in grado di avere una visione d'insieme composta da una miriade di dettagli che interagiscono gli uni con gli altri creando talmente tante sfumature che tu non puoi limitarti a dire "Giove in 10^ deve fare quell'effetto" perché dipende dal segno in cui cade, certo - e come potrebbe non farlo? Altrimenti negheresti le valenze dei segni! - e dagli aspetti che fa con gli altri pianeti, e anche da come sono messi a loro volta questi altri pianeti, ecc.
Ossia, non si può dire che "le donne Capricorno hanno un bel sedere" perché io conoscevo una Capricorno obesa, e allora come la mettiamo?
Ogni tessera del mosaico può essere rafforzata o smentita, esaltata o cancellata, dalla potenza di altre posizioni in un TN. Dunque, si tratta di un lavoro molto complesso, che non puoi mai ridurre al singolo dettaglio.
Al tempo stesso, tu devi sempre anche considerare il transito/i transiti che stanno influenzando ogni aspetto del tuo tema in ogni momento della tua vita, per cui l'obesa potrebbe mettersi a dieta ed avere poi un sedere perfetto, ma questo lo vedrai da tante altre cose... no?
E questo concetto corrisponde meravigliosamente con la grande complessità dell'essere umano, dell'individuo, che è sempre un essere pieno di sfaccettature e in continuo divenire, dunque - come un oroscopo con le relative RS e RL, ecc... non sarà mai rinchiudibile in una frase unica.
Questo, almeno, è il concetto che ho io dell'astrologia.
Sbaglio?

Valeria ha detto...

E vorrei aggiungere che proprio questa grande complessità dell'essere umano, e di conseguenza del suo tema natale, rendono l'Astrologia così difficile da capire, da digerire, da accettare a tanti. Che sono anche giustamente scettici (dubito ergo sum), ma che altro non sono che piccoli essere umani alla ricerca di certezze in questo marasma di suggestioni che è la nostra vita nel cosmo ed è naturale che si perdano, che ci perdiamo tutti a volte, nella quantità di cose che conmpongono un uomo o una donna (e dunque un tema natale).
Non è l'Astrologia che non si spiega, è l'Essere Umano che ancora non si è spiegato.
La nostra ricerca astrologica è una tra le tante e spiega sicuramente almeno un pezzo di verità. A me piace avere sempre una visione olistica delle cose, perché ritengo che più punti di vista abbiamo, più completa ricca e sfaccettata potrà essere la nostra comprensione di una cosa così complessa come la Vita Umana.
Che ne pensi, Ciro?