Dear english speaking readers, this book is an absolute MUST for everyone who like to learn the techniques of REAL and CONCRETE birth chart interpretation in modern judiciary astrology . Believe me , there is no space for new age interpretations full of nothing and empty words , as most part of modern astrology today like to teach . I'm not against spiritual or symbolic astrology ,not at all , it is for sure a real path to wisdom and light . But this is the case only if seriously taken , on a traditional and hermetic level , with full knowledge of this kind of metaphysical stuff , and not with easy and modern cheap pseudospirituality babbling , used almostly always as a way of escapism , to avoid real astrological work and mastery . But if you must answer concrete questions to real clients , than maybe they have some more pragmatic needs , and the astrologer MUST be able to give clear and truthfull material information about their iusses . Ciro Discepolo is using the right words in the right place , even when sometimes , as always in astrology , a symbol can mean many different things . But this is not the guilt of "uncle" Ciro , it is the essential weakness of astrology as discipline. Personally i made my first birth chart interpretation in the 1987 , when i was lesser than 15 years old , using the first italian edition of "uncle" Ciro's work " Guida all'Astrologia" ( Guide to Astrology ) . It was a full divinatory success , a new married couple whas informed by me that their marriage will not work at all ( yes , it was uranus in the seventh house in both spouses horoscopes...yes , even if i'm traditionally oriented , modern planets work very well in astrological interpretation... ) , nobody believe me at that moment ( "the boy is comic" ) , but five years later the couple take the divorce application before the judge...If you study carefully this magnus work of Ciro Disceplo , you will learn a sure methodology for general character and destiny readings . Greetings to all astrology friends from Roberto Minichini
Dear Roberto, your review to this book of mine is pure and sincere as your mind. Despite that we practise not two really identical schools of Astrology, we always esteem reciprocally ourselves and I have seen in you, every time, above all, a man and a honest researcher, also when you criticized some aspects of my astrological practice. I would like a lot if you posted on www.amazon.com your review because I would like that it was the first one to reach those pages. Thanks. With respect and friendship, Ciro
many wishes for your new publications abroad.
Here from Italy, you know, we support you all.
Keep it up!
Danila
Dear Danila, I'd like a lot to read also a your Amazon.com review!
Caro Giuseppe, grazie anche a te, ad Alessandro F. e a Tutti gli altri che, pubblicamente e privatamente, si sono congratulati per qualcosa che, nel suo piccolo, non mostra all'estero noi italiani sempre e solo come mafiosi. Il mio augurio, a te che sei un uomo dal grande cuore, è che un giorno tu scriva un libro anche migliore di questo e che tu lo possa pubblicare ovunque.
Su vostra richiesta quattro nuove "Pillole" di Astrologia:
Ciro Discepolo - Sull'esorcizzazione dei simboli 1 - "Pillole" di Astrologia
http://www.youtube.com/watch?v=KVnUbdLyTuY
Ciro Discepolo - Sull'esorcizzazione dei simboli 2 - "Pillole" di Astrologia
http://www.youtube.com/watch?v=LQtUhe0fAgU
http://www.youtube.com/watch?v=KVnUbdLyTuY
Ciro Discepolo - Sull'esorcizzazione dei simboli 2 - "Pillole" di Astrologia
http://www.youtube.com/watch?v=LQtUhe0fAgU
Ciro Discepolo - Sull'esorcizzazione dei simboli 3 - "Pillole" di Astrologia
http://www.youtube.com/watch?v=Q9XbteqD6iw
http://www.youtube.com/watch?v=Q9XbteqD6iw
Ciro Discepolo - Sull'esorcizzazione dei simboli 4 - "Pillole" di Astrologia
http://www.youtube.com/watch?v=jUcK7ZRusq4
http://www.youtube.com/watch?v=jUcK7ZRusq4
Esistono davvero molte mie "Pillole di Astrologia" che spiegano assai in dettaglio perché i picchi trovati dai coniugi Gauquelin siano dopo l'ascensione e dopo la culminazione: ciò, come ho avuto modo di trattare a lungo nelle pillole, ma anche in diversi capitoli di miei libri, è stato determinante, alla fine di decenni di interrogativi che avevano impegnato la mia mente, per propendere a favore della tesi causalistica del fenomeno Astrologia in contrapposizione alla tesi sincronistica (nel senso junghiano del termine).
Vorrei riprendere a studiare con un corso post laurea, uno di quelli enormemente impegnativi sia per impegno sia per sforzo economico e che avevo rimandato molti anni fa.
Ora, con una RS (di "decima") in corso comunque favorevole, vorrei trovare il momento elettivo migliore per iniziare. Premetto che di astrologia elettiva ho letto ben poche cose, erigendo il tema per il 25 agosto a.c., ore 13.10 circa avrei una congiunzione Sole Venere al MC, potrebbe andare bene ?
Inoltre l'atto iniziale quale dovrebbe essere ?
- il momento di pagamento delle tasse di iscrizione ?
- l'inizio dello studio del primo capitolo del primo libro ?
grazie
Alessandro F.".
Caro Alessandro, la data potrebbe andare bene, ma ti consiglio di scegliere un giorno in cui il Sole e la Luna non ricevano cattivi aspetti. Il momento da agganciare a un cielo simile a questo è certamente l'inizio dello studio del primo libro. L'aspetto burocratico ci interessa assai meno.
Per Uranio15. Sono lieto che tu sia diventato più bello, ma non me ne volere: il primo pensiero è stato di ricordare quando Woody Allen, nei suoi primi film, diceva questo a tutte le donne che incontrava...
Benvenuta Denise!
Hai visto che successo? Perfino Luigi Galli si è messo a studiare per te! Molti auguri.
La collega Laura Poggiani ci ha gentilmente segnalato dei brani del suo blog di ieri:
CHI S'ACCONTENTA GODE, COSI' COSI'
postato da Laura Poggiani [24/05/2011 20:33]
Vorrei parlare di una situazione piuttosto familiare a chi si occupa di Astrologia Attiva. Il dialogo è più o meno il seguente: "La mia ditta sta attraversando un periodo non troppo brillante ed un'astrologa da me interpellata, un po' guardando il TN della ditta e un po' perché Giove sta diventando favorevole al mio TN, mi ha rassicurato che in un certo arco di tempo tutto tornerà a posto. Lei cosa ne pensa?" La risposta non solo mia ma di un qualsiasi supporter della AA diventa "Sì, ok. Ma il compleanno lo ha trascorso nella località che le avevo indicato?" A questo punto la risposta diventa scontata e quasi candida "Beh, non esattamente... Poiché avevo qualche problema economico e poi non potevo assentarmi troppo dal lavoro, ho pensato comunque di spostarmi e di fare una bella vacanza con la famiglia in una città d'arte".
Naturalmente questa conversazione alquanto standard per chi si occupa di AA si conclude sempre con un "ah, ma intanto mi dica pure dove devo andare il prossimo anno che poi vediamo". Ritengo che sia più che giusto che chiunque di noi scelga, in Astrologia come nella vita, ciò che gli è più congeniale e pertanto, se non si crede al primo principio fondamentale della AA che consiste nello spostarsi per il compleanno, è assolutamente inutile ricorrere a questo sistema. Personalmente non sto nemmeno a perdere tempo a cercare di convincere chicchessia della bontà della AA o a fare confronti con altre tecniche perché chi segue questo blog ha già avuto modo di verificare, con le analisi che via via vengono proposte, quello che una RS indica e cosa significa spostarsi per modificare l'andamento di un anno e sono certa che, chi condivide differenti metodologie, troverà certamente in rete altri blog che esprimono teorie assai più affini al suo pensiero.
Perché allora parlare di questo? Perché mi offre lo spunto per un'interessante riflessione. Se si prende in considerazione un'attività commerciale, meglio l'analisi del suo TN oppure meglio la RS di chi in tale attività commerciale è coinvolto? In altre parole: la Parmalat, in procinto di una crisi con un Tanzi che ne approfittava per fare il "sacco di Roma", si sarebbe salvata dal crac finanziario semplicemente osservandone il TN oppure ci sarebbe stata qualche chance facendo fare la RS a Tanzi? Qui subentra un'altra riflessione: prima ancora della RS occorre che, chi gestisce un'attività commerciale, sia soprattutto onesto. Ma questa è un'altra storia.
Di Laura Poggiani - Tutti i diritti riservati.
QUANDO IL SAGGIO INDICA LA LUNA . . .
postato da Laura Poggiani [26/05/2011 15:35]
Su questo spazio ci siamo permessi di fare alcune riflessioni. Di per sé l'intervento appariva chiaro visto che bastano le basilari nozioni dell'uso della punteggiatura per afferrare il senso di quanto stavamo dicendo. Per i più distratti riportiamo quanto ci chiedevamo:
"Se si prende in considerazione un'attività commerciale, meglio l'analisi del suo TN oppure meglio la RS di chi in tale attività commerciale è coinvolto? In altre parole: la Parmalat, in procinto di una crisi con un Tanzi che ne approfittava per fare il "sacco di Roma", si sarebbe salvata dal crac finanziario semplicemente osservandone il TN oppure ci sarebbe stata qualche chance facendo fare la RS a Tanzi? Qui subentra un'altra riflessione: prima ancora della RS occorre che, chi gestisce un'attività commerciale, sia soprattutto onesto. Ma questa è un'altra storia."
Come appare evidente ci ponevamo delle domande che partivano dai seguenti presupposti:
•1) in caso di attività commerciale è imprescindibile -al di là di qualsiasi tecnica astrologica e non - l'onestà dell'amministratore/proprietario;
•2) qualora questa onestà fosse anche acclarata, ci chiedevamo: sarebbe stato più opportuno, sotto il profilo astrologico, basarsi solo sul TN dell'azienda o non sarebbe stato più utile l'uso anche delle RSM?
Leggiamo oggi quanto ha scritto una collega nel "suo" blog:
"Per esempio, pochi giorni fa un'astrologa sostenitrice della validità dell'Astrologia Attiva, affermava sul suo blog che se Calisto Tanzi si fosse spostato per il suo compleanno, avrebbe potuto evitare il fallimento e tutti i disastri che ne sono conseguiti."
Non vogliamo certo credere che a questa collega non siano note le basi essenziali della lingua italiana: preferiamo pensare ad una certa, diciamo così, frettolosità nella lettura. Però dopo aver letto il suo intervento ci sentiamo di condividere almeno una cosa: è bene diffidare da certi assolutismi in Astrologia e visto l'ostilità bulgara che alcuni colleghi hanno verso l'AA lascio ai lettori le opportune considerazioni.
Di Laura Poggiani - Tutti i diritti riservati
Cara Laura, io penso che tu, essendo una brava astrologa, impieghi quasi tutto il tuo tempo a fare l'astrologa e le previsioni. Sai che sono contrario a sottrarre tempo alla mia (lunga) giornata di lavoro per occuparmi di persone che trascorrono la vita a interrogarsi sul libero arbitrio e sul sesso degli angeli.
(Quasi) Tutti hanno diritto di vivere e noi abbiamo il diritto di impiegare per fini utili il nostro tempo.
Lo ammetto: non ho simpatia per chi produce aria fritta e acqua calda ogni giorno in quantità industriali, ma anche chi tiene rubriche tipo Donna Letizia o Novella 2000, secondo me, andrebbe aiutato e non lapidato. Tuttavia, tu che mi conosci da una vita, sai che sono contro il qualunquismo e allora ti dirò esattamente come la penso, facendo anche dono ai miei Lettori di una piccola "chicca", un'anteprima mondiale assoluta: il primo capitolo di un libro che iniziai a scrivere diversi mesi fa, ma che, per adesso, ho messo da parte.
Un saluto affettuoso e complimenti per come pratichi l'Astrologia.
Relativismo, Determinismo e Astrologia
Per molti anni veniva a consulto da me una simpatica professoressa di scuole superiori che insegnava matematica, se non erro. Un giorno parlavamo di transiti e lei mi disse: “Ah, secondo me di transiti possono parlare solo due autori al mondo, (… omissis) e lei (Transits and Solar Returns), però io preferisco (… omissis) perché le sue interpretazioni sono sfumate e lasciano la possibilità al Lettore di interpretare quasi in ogni modo un certo specifico passaggio. Ciò mi tranquillizza. Invece, pur constatando che le descrizioni del suo libro sono sbalorditive e sempre verificabili, ciò non mi piace affatto…”.
Vi è una scena topica di un film che amo molto, City Hall, di Herold Becker (USA 1995) in cui un grande John Cusack, vicesindaco, affronta un grandissimo Al Pacino, sindaco, e gli rinfaccia di essere rimasto deluso: “Avevo creduto in te, ti avevo messo a disposizione tutta la mia vita e poi…”. Egli si riferiva a un caso di corruzione in cui era rimasto invischiato il sindaco. Allora Al Pacino, in una performance magistrale che nel doppiaggio italiano, secondo me, acquista ancora più punti, allarga le braccia al cielo e con occhi e voce penetranti attacca il suo braccio destro: “Cosa credevi tu? Sì, esiste il bianco ed esiste il nero, ma in mezzo vi sono tantissime sfumature di grigio…”.
Parliamo, allora, un poco, del relativismo. Io penso che esso sia qualcosa di molto bello, di affascinante e, per molti versi sono d’accordo con lo scrittore napoletano Luciano De Crescenzo quando afferma che gli uomini con tantissimi punti interrogativi sono uomini d’amore, al contrario di quelli guidati da fortissime convinzioni e sorretti da altrettanti punti esclamativi.
Trovo anche che sia meraviglioso trascorrere ore, giorni e anche anni, magari in lunghissimi e profumati pomeriggi primaverili, magari circondati da alberi, fiori e laghetti, a discettare su quanto tutto sia relativo e su come sia impossibile affermare, in modo apodittico, anche la più elementare apparente verità perché, volendo essere nel giusto, è necessario una visione olistica della vita, così olistica da non permettere alcuna conclusione su alcunché.
Da giovane frequentavo cineforum, dibattiti pubblici, conferenze e “duelli intellettuali”. Mi appassionavo a quelli celebri come lo fu un incontro tra il libertino (e coltissimo) Giacomo Casanova e Voltaire. Io stesso sono stato numerose volte protagonista di accanite discussioni che andavano dal sesso degli angeli all’epistemologia.
E proprio la lettura di molti testi di epistemologia mi ha convinto che, all’interno del Relativismo, non si possa affermare nulla di definitivo, neanche che un bicchiere, scivolando da un tavolo, cadrà al suolo. Ma come, dirà qualcuno, e la legge di gravità di Newton? Noi sappiamo che tutte le volte che lasciamo la presa su di un bicchiere questo cadrà al suolo. Sì, però, la nostra affermazione si basa sulle probabilità: possiamo esser certi che se ripeteremo l’esperimento un miliardo di volte il bicchiere cadrà sempre? No, non possiamo esserne certi perché la fisica, come nel caso di quella einsteniana, ha dimostrato di potersi correggere numerose volte nei secoli.
A mio avviso il Relativismo è meraviglioso nella filosofia, nella politica, nella critica artistica e musicale. Prendiamo quell’ultimo gioiello di Eyes Wide Shut del grande Stanley Kubrick. Un suo amico gli disse, poco prima che morisse (durante il montaggio del film): “C’è un giornalista che afferma di avere compreso il senso pieno della pellicola”. E Kubrick: “Peccato! Vuol dire che ho fallito nel mio scopo!”.
Credo, ripeto, che il Relativismo sia una espressione meravigliosa dell’intelligenza umana, però ritengo anche che esso non possa essere applicato sempre, come nel caso dei medici di pronto soccorso in un’ambulanza. Voi pensate che di fronte a un incidentato grave che forse ha pochi minuti per essere salvato o per morire, il medico dell’ambulanza si ponga a riempire, seppure mentalmente, una sorta di foglio Excel in cui domandarsi se i farmaci che prende il paziente, che in quel momento è privo di sensi, possano essere dannosi per fermare la tracheotomia che egli intende praticare subito per tentare di strapparlo alla morte?
Potrei continuare all’infinito, con centinaia di esempi, ma credo abbiate già compreso il punto e vi comunicherò, allora, ciò che io penso del Determinismo, che ovviamente è l’esatto opposto del Relativismo.
Esso viene pronunciato o scritto, tante volte, in maniera offensiva, per apostrofare qualcuno come quando un tempo gli si dava del “fascista” o del “comunista”.
Dal dizionario Gabrielli della lingua italiana: “Concezione secondo la quale ogni evento o fenomeno dell’universo è il risultato necessario di fattori o eventi precedenti o di condizioni complessive determinanti”.
In Astrologia questo termine viene usato per lo più in senso offensivo nei confronti di quegli Astrologi che praticano l’Astrologia Predittiva. Con esso – i suoi denigratori – vorrebbero presentare il “determinista” (così lo chiameremo da ora in poi) come una specie di troglodita che non tiene conto delle migliaia di variabili in gioco che, di fatto, secondo loro, impedirebbero ogni previsione.
Allora permettetemi di utilizzare due esempi storici per tentare di esprimervi meglio il mio pensiero.
Si tratta di due grandissime previsioni astrologiche realizzate da Johannes Kepler e da André Barbault.
Prendiamo due casi precisi: la previsione che il grande André Barbault redasse con lustri e lustri di anticipo sulla fine del blocco comunismo/capitalismo e le eccellenti previsioni che il grande Kepler fece al nobile boemo Albrecht von Wallenstein.
Quando il grande André Barbault fece la sua previsione che coincise perfettamente con la caduta del muro di Berlino e la fine del comunismo dalla sera alla mattina del 9 novembre 1989, non scrisse: “Essa potrebbe avvenire, ma occorrerà prima analizzare gl’indici della Borsa mondiale, poi il tasso di diossina nell’aria in Europa, quindi i rapporti interni alla famiglia reale svedese e a quella spagnola e valutare anche altre dodicimila variabili in campo faunistico, ambientale, nutrizionale, atmosferico e via dicendo”.
No, da grande astrologo, fece una previsione: senza ma e senza se, soprattutto senza rete, non tirò in ballo l’impossibilità di fare previsioni, non tirò in ballo il libero arbitrio, non finse di combattere i deterministi, non fece niente di tutto questo. Egli redasse una difficilissima e precisa previsione che è rimasta nella storia dell’astrologia.
Lo stesso fece Johannes Kepler (confronta, a tal proposito, diversi articoli e commenti di Enzo Barillà e Lioba Kirfel sul mio trimestrale di astrologia Ricerca ’90). Egli redasse un oroscopo per il nobile boemo Albrecht von Wallenstein e si spinse in previsioni nettissime e precise su molti aspetti della sua vita, datando avvenimenti, precisando fatti belli e cattivi e gravi dell’esistenza di quest’uomo. Nella sua relazione che entusiasmò Albrecht von Wallenstein per la grande precisione e per la puntuale verifica di molti aspetti importantissimi della sua vita, Kepler non scrisse mai, “Caro Duca, quello che adesso vi scriverò in forma di previsioni, potrà avverarsi o no, a seconda del tipo di alimentazione dei vostri nonni e bisnonni, a seconda del tasso di inquinamento del sangue degli abitanti della Sicilia, a seconda del tasso alcolico degli abitanti della Mongolia, a seconda della “morìa delle vacche”, e via discorrendo e tirando in ballo come possibili cause di errori nelle sue previsioni, l’ineludibile e irrisolvibile contrapposizione determinismo/libero arbitrio, e neanche il buon funzionamento (o il cattivo funzionamento) del ducale intestino. Egli non avvertì che si sarebbe dovuto tenere conto dei cicli undecennali delle macchie solari, della precessione degli equinozi, delle Parti Arabe e della posizione di migliaia di asteroidi. Non si appellò neanche alle precedenti reincarnazioni di Wallenstein o al suo credo religioso e neppure se egli, per le date indicate, sarebbe stato in grado di gestire o meno un “pensiero positivo” capace di permettergli di scansare o meno determinati avvenimenti che il genio astronomico-astrologico stava vergando con anni di anticipo.
No, il grande Keplero, da grande astrologo qual era, fece importanti previsioni, senza se e senza ma, e poi non ricorse a tutta una serie di scuse per dire per quale motivo aveva, a suo giudizio, fallito leggermente in qualche previsione: quando il Duca gli chiese una seconda redazione di previsioni, Johannes Kepler si limitò ad osservare che c’era stato uno slittamento temporale in avanti negli avvenimenti del signore di Wallenstein e che quindi l’orario di nascita del soggetto andava posticipato di un po’, in rapporto a quanto era avvenuto.
Noi che pratichiamo l’Astrologia Attiva e che affiliamo sempre meglio le nostre armi per una migliore Astrologia Predittiva, non temiamo il termine Determinismo.
Se determinismo vuol dire che cogliamo nel segno, senza tirare in ballo diecimila variabili inutili o che comunque non invalideranno le nostre previsioni, allora siamo fieri di essere deterministi perché ciò significa che riusciamo a redigere previsioni buone in altissima percentuale, esattamente come fecero André Barbault e Johannes Kepler, senza con questo voler fare paragoni inappropriati.
Quando il grande André Barbault fece la sua previsione che coincise perfettamente con la caduta del muro di Berlino e la fine del comunismo dalla sera alla mattina del 9 novembre 1989, non scrisse: “Essa potrebbe avvenire, ma occorrerà prima analizzare gl’indici della Borsa mondiale, poi il tasso di diossina nell’aria in Europa, quindi i rapporti interni alla famiglia reale svedese e a quella spagnola e valutare anche altre dodicimila variabili in campo faunistico, ambientale, nutrizionale, atmosferico e via dicendo”.
No, da grande astrologo, fece una previsione: senza ma e senza se, soprattutto senza rete, non tirò in ballo l’impossibilità di fare previsioni, non tirò in ballo il libero arbitrio, non finse di combattere i deterministi, non fece niente di tutto questo. Egli redasse una difficilissima e precisa previsione che è rimasta nella storia dell’astrologia.
Lo stesso fece Johannes Kepler (confronta, a tal proposito, diversi articoli e commenti di Enzo Barillà e Lioba Kirfel sul mio trimestrale di astrologia Ricerca ’90). Egli redasse un oroscopo per il nobile boemo Albrecht von Wallenstein e si spinse in previsioni nettissime e precise su molti aspetti della sua vita, datando avvenimenti, precisando fatti belli e cattivi e gravi dell’esistenza di quest’uomo. Nella sua relazione che entusiasmò Albrecht von Wallenstein per la grande precisione e per la puntuale verifica di molti aspetti importantissimi della sua vita, Kepler non scrisse mai, “Caro Duca, quello che adesso vi scriverò in forma di previsioni, potrà avverarsi o no, a seconda del tipo di alimentazione dei vostri nonni e bisnonni, a seconda del tasso di inquinamento del sangue degli abitanti della Sicilia, a seconda del tasso alcolico degli abitanti della Mongolia, a seconda della “morìa delle vacche”, e via discorrendo e tirando in ballo come possibili cause di errori nelle sue previsioni, l’ineludibile e irrisolvibile contrapposizione determinismo/libero arbitrio, e neanche il buon funzionamento (o il cattivo funzionamento) del ducale intestino. Egli non avvertì che si sarebbe dovuto tenere conto dei cicli undecennali delle macchie solari, della precessione degli equinozi, delle Parti Arabe e della posizione di migliaia di asteroidi. Non si appellò neanche alle precedenti reincarnazioni di Wallenstein o al suo credo religioso e neppure se egli, per le date indicate, sarebbe stato in grado di gestire o meno un “pensiero positivo” capace di permettergli di scansare o meno determinati avvenimenti che il genio astronomico-astrologico stava vergando con anni di anticipo.
No, il grande Keplero, da grande astrologo qual era, fece importanti previsioni, senza se e senza ma, e poi non ricorse a tutta una serie di scuse per dire per quale motivo aveva, a suo giudizio, fallito leggermente in qualche previsione: quando il Duca gli chiese una seconda redazione di previsioni, Johannes Kepler si limitò ad osservare che c’era stato uno slittamento temporale in avanti negli avvenimenti del signore di Wallenstein e che quindi l’orario di nascita del soggetto andava posticipato di un po’, in rapporto a quanto era avvenuto.
Noi che pratichiamo l’Astrologia Attiva e che affiliamo sempre meglio le nostre armi per una migliore Astrologia Predittiva, non temiamo il termine Determinismo.
Se determinismo vuol dire che cogliamo nel segno, senza tirare in ballo diecimila variabili inutili o che comunque non invalideranno le nostre previsioni, allora siamo fieri di essere deterministi perché ciò significa che riusciamo a redigere previsioni buone in altissima percentuale, esattamente come fecero André Barbault e Johannes Kepler, senza con questo voler fare paragoni inappropriati.
Insomma, in conclusione, questo libro è destinato a quegli astrologi convinti che, come dice il grande André Barbault, le previsioni astrologiche non solo si possono fare, ma si devono fare!
E con questo termino qui il presente breve capitolo, ma non senza avere ribadito, con forza, che qui non si tratta di una disputa: i colleghi che pensano sia impossibile ottenere previsioni attendibili senza considerare olisticamente e all’infinito tutte le variabili dell’universo, hanno pieno diritto di esercitare il proprio credo. Se essi pensano che in astrologia non sia possibile ragionare con il bianco e il nero, ma che tutto vada sfumato in una serie quasi infinita di variabili tali da interdire ogni reale possibilità di redigere previsioni difficili e audaci, essi sono nel pieno diritto di pensarlo.
Noi possiamo fare altrettanto nella piena convinzione che sia possibile anche prevedere, con anni di anticipo, la data di morte di un soggetto, nonostante le migliaia di variabili che condizionano la nostra esistenza.
Ciro Discepolo
Ciro Discepolo
Ricevo e volentieri pubblico:
Cari amici,
Vi segnaliamo le ns. ultime novità: Rimaniamo a Vs. disposizione per
eventuale inviol su Vs. richiesta di copie per recensione.
Cordiali saluti,
Assia Canonico
visitate il ns. sito per maggiori dettagli http://www. edizionimediterranee.net/ index.php?option=com_ virtuemart&category_id=106& page=shop.browse&Itemid=62& limit=10&limitstart=0
Per Vince. Credo tu abbia fatto un po' di confusione. Temo tu abbia letto l'unico libro di Alexandre Volguine sulle RSM, in cui egli dichiara di non averne mai fatte e mai fatte fare, e in cui parla della sovrapposizione tra Case di RS e Case radix, ma poi tu attribuisci a me queste indicazioni. Va bene che molti credono che leggere i libri del loro autore di riferimento sia un optional, ma dato che la stessa domanda mi viene rivolta ogni settimana, più o meno, cerca almeno di leggere il blog. Il Sole in ottava, in questa scuola di Astrologia, non ci ha mai fatto paura. Per il viaggio devi necessariamente rivolgerti a qualcuno che faccia questo lavoro.
Di nuovo molti auguri.
Per Antonio. Ho segnato la tua domanda tra le "Pillole" da sviluppare.
Buona Giornata a Tutti.
14 commenti:
Dear Ciro, I wish you all the best for your new pubblication, I'm sure they will all read it and read it again and I totally agree with the beautiful review of Roberto.
Cheers to all blog friends
Katia
PER DENISE
Se hai in programma un intervento estetico allora potrebbe andare bene Galway, in Irlanda, in cui lo stellium si trova in seconda casa. Come certamente saprai questo settore dello zodiaco si riferisce anche al proprio look e all'immagine. La possibile uscita di denaro sarebbe giustificata dal costo dell'intervento stesso.
Oppure potresti optare per l'isola di Pasqua, in cui l'asc. cade nella undicesima casa, Venere risulta congiunta alla cuspide della sesta e Giove in dodicesima. Qui la salute sarebbe assai protetta.
Se hai bisogno di altri suggerimenti ti invito a scrivermi privatamente.
Cordiali saluti
Dear Ciro , i have done the review for the Volume 1 , the same text as i wrote in your blog . Now there is about 48 hours to waite before the publication on the amazon.com site . Many greetings to you and to all the friends of Active Astrology school ! Roberto
Ciao Ciro. E' probabile abbia fatto confusione ma di sicuro ho letto più di un testo (tra cui i tuoi) sulle RS e RSM. Forse la memoria inizia a farmi difetto o forse non ho posto bene la domanda come non ho inteso la tua risposta.
:-)
Buona gioranta
Vince
Lettera aperta alla mia RSM 2010 (Fort McMurray-Alberta).
Cara RSM, mi hai fregato anche questa volta! (in senso positivo, of course!). A distanza di circa una ventina di giorni dal mio nuovo compleanno, hai fatto agire alla lettera quella doppia congiunzione Giove-Urano all'M.C. in zona Gauquelin! Come? Facendomi ricevere un premio (il mio primo premio per un libro!) per il mio libro su Alda Merini "Una specie di follia". Tutto molto rapidamente e inaspettatamente. Viaggio a Napoli, ritiro del premio "Napoli Cultural Classic" e ritorno a Milano in 24 ore (20 maggio 2011). Mai conosciuto nessun membro di quella giuria, mai frequentato in precedenza il festival "Napoli Cultural Classic". Come se non bastasse, dopo circa tre anni in cui non mi capitava di affrontare una grossa produzione televisiva, mi chiamano oggi, proprio oggi, per fissare la prima riunione...Quando? Il prossimo 1 giugno naturalmente! Nel giorno del mio compleanno, che trascorrerò a Malta. Cara RSM, ancora una volta sei stata capace di sorprendermi...proprio all'ultimo!
P.S.: rispettata alla lettera anche una delle trenta regole di Ciro "venti giorni prima", "dieci giorni dopo il compleanno..." ! Congratulazioni affettuose a Ciro per la sempre continua diffusione in lingua straniera delle sue opere.
Ah ah ah Ciro sei sempre tu!
E' vero mi sto vantando un Po troppo forse...
Volevo postare che l'altra sera,tornando a casa,e tornando stanchissimo come al solito(Saturno in quarta lo sto esorcizzando a meraviglia) ho visto in primis un film che di primo acchito sembrava veramente ma veramente stupido,ed invece e' stato eccezionale!
Si tratta del film pleasantville:tratta di un mondo finto in cui non esiste il colore e nessuna emozione tutto e' di una felice ipocrisia e di un mondo di perfezionismo e di vuoto,dove ogni giorno vengono ripetute le stesse cose.
Il fatto e' che questo film l'ho visto in concomitanza con questa nuova esperienza di vita dove tutto mi appare insapore e vuoto,io stesso ti dicevo che sono cambiato:sono 2 le cose o sono diventato piu' maturo oppure e' Saturno congiunto al sole che mi fa essere cosi grigio,come il film guarda caso.
Spero Ciro che tu sappia già di questo film se no ti consiglio caldamente di vederlo.
Il finale pero' non e' granche'.
For Roberto Minichini: Dear Roberto, your review is on Amazon.com. I am happy for me and for you that will remain the first reviewer of this book.
Thank you and best regards,
Ciro
Caro Ciro, ti ringrazio infinitamente per la chiarezza espositiva per il tempo che mi hai dedicato. Non mi aspettavo una risposta così esauriente. Hai inteso perfettamente la mia domanda sui simboli e sulla loro relazione con l'indice di pericolosità dell'anno. Faccio pubblica mea culpa, ma non conoscevo il tuo libro dedicato ai simboli. L'argomento, pur essendomi noto perché qualche tuo libro l'ho letto, sinceramente non l'avevo preso molto in considerazione. Solo da quest'anno, avendo un Saturno in XII e un Marte in VI di rivoluzione e non essendo partito per il mio compleanno per ragioni di lavoro, vorrei sperimentare qualche consiglio che tu dai nei tuoi scritti. Ti terrò informato sull'evoluzione di questo "esperimento". Un caro saluto da Michele. :-)
Caro Ciro sempre interessanti le pillole.
Per quanto riguarda l'essere considerato un tuo buon allievo non può essere che un privilegio per me.
Quello che ho imparato dalla tua scuola ha cambiato radicalmente gli orizzonti della mia vita.
Per quel che mi riguarda potrei essere tra i migliori astrologi al mondo ma ciò non toglie che sarai sempre il mio maestro e non un collega.
Con affetto ,
Pasquale.
Grazie Luigi, Si che ho bisogno di sufferimenti... dove devo sciverti privatamente? Denise
Ciro vorrei delle informazioni usuali su Sant'agata. Quale sarà il programma di questi tre giorni. mi occore un invito? Gli orari? Pranzi o Cena nei propri alberghi oppure tutti insieme .Grazie. Ti voglio bene. Pina Grasso.
Per Denise
Se vuoi scrivermi questo è il mio indirizzo:
gallui@alice.it
Buon giorno Ciro, sono Paolo da Pattaya. Come ti scrissi una volta lavoro qui da 11 anni ormai. Si può valutare attraverso l'astrologia se il mio tempo fosse "terminato" qui in Thailandia oppure no? Gli affari quest'anno non vanno bene e non so se sia un intoppo normale, come avviene per tutti nella vita, oppure sia un segnale che mi sta avvisando che è tempo di cambiare aria.
Grazie, saluti.
Paolo
Buon giorno Ciro. Allora sono nato a Genova il 16 maggio 1972 alle ore 14.45; la domanda è questa: professionalmente mi converrà ancora stare a Pattaya in Thailandia, oppure no? E' la Thailandia un punto di arrivo o di passaggio?
Le chiedo questo perchè nel 2011 gli affari vanno male e non so se è un periodo temporaneo oppure un segnale.
Il compleanno l'ho trascorso a Pattaya.
Grazie, saluti.
Paolo
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