venerdì 29 febbraio 2008

Ancora sulla dolce morte


Cari Amici,
quando leggerete la cronaca di questo viaggio-esperimento, credo che la stessa vi strapperà qualche sorriso. A me, per adesso, ne sta strappando davvero pochi date le condizioni ambientali in cui mi trovo, per cominciare...
Sono molto stanco e fra pochissime ore dovrò rimettermi in viaggio. Peccato, perché ci sono molti argomenti interessanti (alcuni post non si aprono e mi spiace).
Vi preannuncio che forse su questo spazio ci sarà anche un intervento di Serena Foglia, ma dobbiamo prima parlarne al telefono ed è difficile, per ora.
Già il post di Uranio12 ci potrebbe tenere impegnati per mesi. Lui infatti parla di suicidio e di tendenza al suicidio (che avrei io). Secondo me è improprio parlare di suicidio in questi casi, a meno che non si desideri affrontare l'argomento solo dal punto di vista della Chiesa di Roma.
Infatti noi ci portiamo dietro il retaggio di almeno duemila anni in cui ci è stato detto che soffrire è bello e che ci farà guadagnare il Paradiso (questo spiega anche perché, secondo pochi, dovremmo anche gioire se ci becchiamo un AS in XII^). Mi viene in mente una delle scene finali di Apocalypto, di Mel Gibson, quando si vedono gli spagnoli sbarcare in Perù nel diciassettesimo secolo, il secolo in cui gli europei riuscirono a sommare 150 milioni di morti in Sudamerica: neanche con l'atomica e le camere a gas l'uomo è stato in grado di fare meglio nel secolo scorso. Ebbene, dicevo, in quella scena si vedono le prime barche che portano a riva i "civilizzatori" e spicca la figura del sacerdote, in piedi, con una grande croce di legno tra le braccia...
Allora, per tornare un attimo alla domanda mia iniziale, vi vorrei ricordare lo scopo: giungere alla famosa ricetta. Su tutto il resto, lo ripeto, credo che ciascuno debba rispettare l'opinione di tutti perché, soprattutto in questo caso, ci troviamo nelle zone più delicate della coscienza individuale e collettiva.

Cara Giulia, indubbiamente sei perspicace e intelligente (però non dire più che un colpo di pistola o il tubo di scappamento possano essere una dolce morte: in questo campo possono esprimersi gli anestesisti prima di tutti gli altri e credo che nessun anestesista al mondo consiglierebbe questi due tipi di morte) ed è vero che tutto quello che faccio cerco di farlo rientrare nella logica dell’Astrologia Attiva. Io la vivo decine di volte al giorno e ringrazio il cielo che mi ha permesso di cogliere alcune realtà importanti o importantissime della nostra vita. Se un uomo (o una donna) crede profondamente nell’astrologia e nei simboli, come potrebbe vivere al 70% da astrologo e al 30% da “laico” rispetto all’arte di Urania?

Va da sé che in me c’è un’attenzione, una voglia di mirare, un tentativo costante di cogliere l’attimo, un amore per il motto “qui e ora” che fanno sì che nulla possa essere pensato o agito da me se non in una logica astrologica. Tutto questo, però, con serenità e non con gli occhi fuori dalle orbite.

Quando creai Ricerca ’90, tra le altre cose, dovevo esorcizzare un Saturno in settima: odiavo il telefono e immaginavo a quante persone avrei dovuto fare la cronistoria di una spedizione andata male e tante altre cose simili.
Anche ora sto facendo qualcosa del genere, ma la mia congiunzione Mercurio-Urano, che è l’aspetto di cui più vado fiero, mi permette di lavorare in multitasking (fare più cose contemporaneamente) e, allora, non c’è mai una sola ragione per la quale compio determinate scelte.

Ecco, però, tu mi hai anche dato lo spunto per poter dimostrare, ancora una volta, con i fatti e non con le chiacchiere, una delle regole principali delle RSM: dopo dodici mesi chiunque non sia in malafede o incapace di leggere, si accorgerà che ciò che ha contato durante l’anno sono le posizioni della RS e non i transiti. A luglio terminerà la mia RSM di Rio Gallegos e sarà schiacciante il fatto che forse questo periodo luglio 2007 – luglio 2008 è stato il migliore di tutta la mia vita per i libri: ne sono usciti diversi e ne usciranno ancora, con una diffusione mondiale e in diverse lingue. Ha stravinto Venere in terza di RS rispetto a Saturno nella stessa Casa, di transito, e non sto solo esorcizzando Saturno, accollandomi un impegno di ore al giorno quando non avevo neanche i minuti a disposizione, ma sto anche esorcizzando Venere: il blog, con la vostra viva e felice partecipazione, è oggettivamente un successo e lo sarà ancora di più quando le tantissime persone che fino a oggi lo leggono soltanto, interverranno anche.

Un’ultima cosa, anche se sto pensando di non coricarmi affatto (da un po’ di tempo riesco a dormire un poco in aereo, quanto basta). A mio parere, colui che sceglie quando e come terminare la propria vita, non è un codardo che fugge nel suicidio: paradossalmente questo potrebbe essere un atto di grande Astrologia Attiva. Stiamo parlando, non lo dimenticate mai, di persone condannate e senz’alcuna speranza che decidono di non farsi torturare e di staccare la spina quando hanno ancora voglia di andare al mare, di leggere, di scrivere, di pensare, di amare e magari programmando il momento migliore anche per i propri cari. Non so se sia vera una storia che si racconta sul grande Mitterand, malato da molti anni di cancro alla prostata che sembra abbia programmato, pensando anche alla Francia, in che giorno morire. Se ciò fosse vero, io vedrei in questo l’uomo, l’uomo laico e intelligente e non colui che chiede e riceve forme passive di pietas (che, probabilmente, tutto sono tranne che pietas). E per favore, spazziamo via almeno una ipocrisia. Non permettiamo che taluni medici mentano al paziente con la scusa che domani potrebbe essere scoperto un nuovo farmaco. A mio avviso si dovrebbe giungere a un’onestà intellettuale assoluta e, dicendo questo, il medico dovrebbe anche aggiungere, “E’ possibile anche che da domani cesseranno tutti i crimini, a cominciare dalle mattanze familiari”.

Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

P.S. Perdonate eventuali refusi, ma sono tanto stanco e con il portatile e con poca luce si lavora male.

13 commenti:

b-right ha detto...

Io non ho visto Apocalypto,
ma siccome non sono nato
ieri (come anima), nè l'altro
ieri, nè l'altro ieri dell'altroieri, nè l'altro
ieri dell'altroieri, et cetera
et cetera,
so benissimo che le civiltà
precolobiane facevano sacrifici
umani per ingraziarsi i lori
Dei, anche e soprattutto in
funzione dei loro calendari
astrologici (ho letto che
se nascevi in certi mesi o
segni avevi percentuali minime
di sopravvivere per qualche
anno). DUNQUE, per ogni
questione che riguardi i
conquistadores, valga questo
mio post:

http://b-rightful.ilcannocchiale.it/post/1730840.html

Circa l'ermeneutica di una
RSM passata, vi sono due
considerazioni da fare:
la prima, più generale, riguarda
un sempre possibile "effetto
placebo" psicologico o teoretico
(della serie: io ri-trovo solo
ciò che ho già deciso di vedere
e ritrovare, la rsm piuttosto
che i transiti),
la seconda, è per difendere
il povero e sempre vitupeso
Saturno. Ricordiamoci che
Saturno è anche cristallizzazione,
concrezione, solidificazione,
quindi, a tutti gli effetti,
realizzazione, compimento,
divenire reale di un qualcosa
prima immateriale e non visibile.
Dalchè discende che, forse,
Saturno in III di transito è
stato più effettivo di quanto
lo possa essere stata Venere di
III di RSM (Forse Essa, avrà
protetto e armonizzato il tutto).

Inoltre, se uno vive, per
così dire immerso al 100%
nella realtà astrologica,
deve considerare tutte le
possibili variabili in gioco
(limitatamente alle sue
conoscenze e alle forze
psicofisiche di cui dispone).
Trascurare i significati delle
stelle fisse è assurdo,
poichè esse, pur essendo
lontanissime (la magnitudo
può essere reale o apparente
in funzione della distanza
in anni luce in rapporto alla
loro grandezza) sono state
studiate da secoli, soprattutto
quelle boreali, e hanno la
loro influenza (vedi gli studi
sui destini esemplari: Papi,
leader politici). Senza dover
tirare in ballo le mie 25 stelle
fisse congiunte a cuspidi e
pianeti del mio tema
(http://b-rightful.ilcannocchiale.it/post/1398962.html), tenere d'occhio
le "migliori" (Agena, Sirio....)
e le "peggiori" (Algol, Sheat...)
può essere un inizio per cominciare
ad orientarsi.

un saluto a titti ("meno tasse
per titti". Titti: "sei un glande")

b-right ha detto...

un piccolo stralcio da
un sito interessante
(avessi tempo lo
leggerei tutto):

Astronomia dei popoli centroamericani
Senza entrare nei meriti della storia vera e propria delle popolazioni centroamericane, dal punto di vista astronomico quello che si può dire è che esisteva un filo conduttore tra Aztechi, Maya, Totonachi, Toltechi ed altre culture che abitavano la zona dell'odierno Messico, il Guatemala, l'Honduras ed El Salvador. Sostanzialmente i riti, le divinità e le conoscenze astronomiche erano le stesse per tutti, certamente i nomi dati alle divinità erano diversi ma i corpi celesti adorati erano i medesimi. In tutte queste culture il pianeta Venere occupava il posto principale. La leggenda di Venere-Quetzalcoatl era conosciuta universalmente. Gli Aztechi, ad esempio, usavano appunto il nome di Quetzalcoatl mentre i Maya lo indicavano come Kukulkan. Fra tutte le civiltà quella che senz'altro aveva dato maggior peso all'astronomia era quella dei Maya. In particolare, oltre alla suddetta leggenda che poi vedremo in dettaglio, i Maya avevano redatto calendari, sia civili che rituali in cui la matematica e le combinazioni possibili di numeri ed astronomia avevano una grandissima importanza. Ai Maya si deve l'invenzione del numero zero e la numerazione posizionale. Ovviamente quando i Conquistadores arrivarono nel Nuovo Mondo queste conoscenze l'Europa le aveva già acquisite da altre civiltà, tuttavia, retrodatando il tutto si verifica che tali scoperte sono da accreditare alla civiltà Maya. Numerazione posizionale significa che quando si scrive un numero, ad esempio 1435, ogni cifra assume un valore diverso a seconda della posizione che occupa nel numero: il numero 1 sta per mille, il 4 per quattrocento, il 3 per trenta. Se si scambia il 4 col 3 automaticamente cambia il valore di entrambi i numeri. Nella numerazione romana tutto ciò non esisteva. La numerazione posizionale quindi implica l'invenzione del numero zero. I Maya anziché usare la numerazione in base 10 usavano quella in base 20, incolonnando i numeri. Lo zero era rappresentato da una conchiglia, le unità da un punto e cinque unità da un trattino orizzontale. Quindi in un numero scritto in colonna, la prima cifra in basso rappresentava le unità, la seconda le ventine (noi usiamo le decine), la terza le quattrocentine (noi usiamo le centinaia) e così via. Può sembrare complicato, ma è decisamente meglio dei numeri romani. Basta provare a fare le addizioni coi numeri romani e con i numeri arabi (i nostri) per capire la differenza!!!

Altra conquista molto importante era quella dei calendari. I Maya avevano due calendari: uno rituale chiamato "tzolkin" ed uno civile chiamato "haab". Il calendario rituale tzolkin era di 260 giorni suddivisi in 13 mesi di 20 giorni l'uno. Ogni mese aveva un numero ed ogni giorno un simbolo di una divinità. Le singole divinità avevano poi i loro significati e di conseguenza le date rituali erano l'equivalente dell'astrologia caldea. Il calendario civile haab invece era composto da 365 giorni suddivisi in 18 mesi di 20 giorni l'uno a cui si andavano ad aggiungere tutti insieme 5 giorni considerati infausti chiamati "uaieb" dai Maya e "nemontemi" dagli Aztechi. Perché il calendario tzolkin era di 260 giorni? E' ancora un mistero. L'ipotesi che può avere un senso è che 260 è esattamente un terzo di 780 che è il periodo sinodico di Marte, però è solo un'ipotesi. Di conseguenza ogni giorno aveva due date, una civile ed una rituale. In base alla diversa durata dei due calendari solamente ogni 52 anni si aveva la stessa combinazione. Questo periodo era definito il "grande giro del calendario" ed in queste occasioni la civiltà Maya compiva grandi rituali anche sanguinari per propiziare l'inizio di un nuovo ciclo. Le civiltà centroamericane che avevano tutte le stesse radici culturali vivevano nel terrore che ogni 52 anni il mondo finisse. Gli Aztechi in particolare erano una società totalmente dominata dai sensi di colpa e come vedremo questa è stata in un certo senso la causa del loro crollo.

La civiltà Maya ebbe il suo massimo splendore in un periodo che va dal 300 d.C. al 900 d.C. All'arrivo degli spagnoli questa civiltà era stata praticamente assorbita da quella Azteca che ne aveva recepito leggende ed astronomia. Nei pochi reperti scritti sono state decifrate tutte le fasi astronomiche di Venere, chiamato dai Maya "Noh Ek" (stella grande) e che rappresentava il dio Kukulkan. Il numero 584, il periodo sinodico di Venere, appare in tutti questi reperti. Facciamo due conti e scopriamo che 5x584 = 8x365 = 2920, altro numero "magico" ai Maya. Cinque anni sinodici di Venere corrispondono a 8 anni haab. Il numero 2920 è anche divisibile per 20. Per i Maya il ciclo di Venere doveva iniziare sempre lo stesso giorno sacro: 1 ahau. Ricordiamo che dal punto di vista astronomico le quattro stazioni di Venere hanno la durata: 246 (stella della sera) 14 (congiunzione inferiore o breve incontro) 246 (stella del mattino) 78 (congiunzione superiore o lungo incontro). Per i Maya la durata era: 250-8-236-90. Anche i Totonachi, vissuti grosso modo nello stesso periodo (700 d.C.), avevano rilevato una durata diversa: 244-14-244-81.

tratto da:

http://digidownload.libero.it/maloca/etnoastrologie.html

Giulia ha detto...

Caro Ciro, ti ringrazio per le valutazioni lusinghiere che hai fatto sulla mia persona.
Anche io, credo e spero, di essere entrata in un'ottica astrologica quotidiana.
Per mia pigrizia genetica /oroscopica non me le vado a cercare, ed in questo sono poco astrologicamente attiva, ma quando mi capitano e capitano intorno a me le più sveriate situazioni, io me le leggo sempre in chiave simbolica.
A volte assumo anche l'aria un pò saccente della serie "lo sapevo che andava così" poi visto l'impopolarità che ne scaturiva, ora taccio. Ma dentro di me no.
Non so se potrà sembrarti un assurdo, ma io da molti anni , forse una decina, sogno astrologicamente.
Cerco di chiarire.
Durante il sogno, mi spiego gli avvenimenti in chiave simbolica.
Ad esempio se sogno che un amica mi racconta disperata che il marito ha chiesto la separazione, io NEL SOGNO, mi dico: "e certo, c'ha l'As di riv in 6a, Venere in 12a ed un transito di Urano al Ds e di Saturno al MC!"
Capirai ormai come ne sono permeata.
Ma ho un grandissimo, immenso difetto.
Riesco a farlo e vederlo bene solo per gli altri.
Meno conosco la persona il cui grafico ho davanti e più riesco ad essere fredda, disincantata ed ad avere una lettura assolutamente oggettiva, scevra da pregiudizi e distorsioni emotive.
Appena stringiamo un pò di più il range, sembro perdermi.
E via così, per gli amici, i parenti ed alla fine me stessa.
Per me stessa sono veramente pessima.
Divento di una miopia deleteria, che unita alla mia pigrizia potebbe diventare un reale pericolo.
Sottostimo, sottovaluto, tardo a prendere iniziative.
E penso che poi come e comunque mi sono fatta la RSM, ed i transiti vanno comunque da soli.
Un esempio breve, di ieri.
Nel corso degli ultimi anni, stante gli stravolgimenti che ha avuto la mia vita privata, pubblica e sociale, ho perso/abbandonato quasi tutte le amicizie.
Alcune però, valutavo a distanza di tempo, non erano poi da buttare.
Mi riproponevo, teoricamente, di fare il primo passo, poi la pigrizia e l'orgoglio me lo impedivano.
Da un pò guardavo con trepidazione l'ingresso di Giove nella mia 11a.
Quale occasione migliore per riallacciare?
Ieri, per strada, del tutto casualmente,(ero con un ora di ritardo) perchè mi ero attardata oltre il consueto a chiacchierare in uno studio medico (avevo portato un grafico chiestomi dalla segretaria) ho incontrato la mia (ex) più cara amica che non vedevo da anni.
Abbiamo chiacchierato a lungo e lei, dopo aver promesso di chiamarmi e sollecitato di farmi sentire,ha concluso chiedendomi "ma tu, mi vuoi sempre bene?"
Ecco, si è compiuto, ed io non ho mosso un dito!
Questo Ciro, per dirti che ti ammiro ancora di più per come riesci a vivere attivamente, a mettere in pratica, a sperimentare tutte le tue fulminanti intuizioni, anche esponendoti, a volte pericolosamente, in prima persona.
Ora, per ritornare in tema dolce morte, prometto che mi attiverò a cercare nella cerchia dei conoscenti, un 'anestesista, laico e di mente aperta, che ti possa dare la ricetta che cerchi, affinchè ti possa essere di aiuto nel realizzare quello che ti sei proposto.

Olrak ha detto...

Vorrei ringraziare sentitamente Urano12 x i chiarimenti circa quegli aspetti della mia RS. Devo dire per me molto rassicuranti. Oltre a volere arrivare alla laurea quanto prima, sono in dubbio se presentarmi ad un concorso a Maggio per il quale tempo fa ho presentato domanda. Fino ad ora la tendenza era stata di non presentarmi neppure, considerate le quasi inesistenti possibilità di successo, ma quasi quasi, vista la RS e considerato l'ingresso di Saturno in 10... chissà! Tra l'altro a livello natale ho Giove/Saturno congiunti in X e in sestile a Urano.
Chiedo scusa se avevo indicato anche gli aspetti di Rivoluzione, è che alle RS non mi ero mai avvicinato prima d'ora, e non considerare gli aspetti mi sembrava un'operazione di lettura troppo semplicistica. E so per certo che l'Astrologia è complicata di natura. Ciò nonostante mi fido dell'indicazione del Maestro Discepolo.
Ah, ultima cosa: ho notato che quest'anno avrò anche Luna in 5^ Riv. e Giove in 7^ Riv.
Che sia l'anno che una volta x tutte mi "accaso"??
AIUTO, sono un povero Uraniano/Nettuniano pazzo, che scrive in un blog in cui si parla di astri e si fanno mangiare agli ospiti ossa di morto! :-)

Giuseppe Al Rami Galeota ha detto...

PER B-RIGHT: NON SONO RIUSCITO A TROVARE MATERIALE SUFFICIENTE A PROPOSITO DELLE STELLE FISSE E CHE SOPRATTUTTO NE PARLI IN MODO MENO SIBILLINO. LA TUA CONOSCENZA A PROPOSITO, MI INCURIOSISCE E VORREI CHIEDERTI IL TITOLO ALLA QUALE TI ISPIRI E CHE OVVIAMENTE ABBIA RIFERIMENTI A STATISTICHE E NON SIA ARIA FRITTA, COME PER ESEMPIO IL DISCORSO DELLA PARTE DI FORTUNA CHE CONGIUNTA A GIOVE DOVREBBE REALIZZARE GRANDE FORTUNA: HO STUDIATO CENTO TEMI DI PERSONAGGI CELEBRI E LA PERCENTUALE DEI CASI IN CUI LA PDF ERA CONGIUNTA A GIOVE ERA RIDICOLA. PER QUANTO RIGUARDA LA LETTURA DI SATURNO NELLA RIVOLUZIONE SOLARE, è DIVERSA DALLA LETTURA COME TRANSITO.

uranio12 ha detto...

Ciao Olrak,
ti ringrazio dei tuoi complimenti.
Comunque,visto che vuoi dare degli esami a Maggio ti indicherei di studiare attentamente tre cose principali.
Allora,tralasciando il discorso della rs di sfondo valuta se nella rivoluzione lunare di maggio ci sono case attivate positivamente quali la terza,la nona e anche la settima(il pubblico) e la decima,compara tale "cielo mensile" ai transiti specialmente a quelli di mercurio e di marte rispetto al sole(che,in analogia ad Apollo,e' il significatore del successo).
Per assurdo ti potrei dire di prenotare l'esame a una certa ora,cioe' di ELEGGERE il miglior momento o cielo di nascita di un progetto...
Non aver paura di transiti negativi(in realta' si tratta pur sempre di un esame e quindi un po' di ansia non guasta).

Ora,vorrei tornare al caso Berte' ed ho notato che per la Rs di roma nel 2007 la Berte' ha uno stellium nella terza casa,e questo Sanremo l'ha inaugurato con la luna di transito in terza casa:fiumi e fiumi di inchiostro si sono scritte su di lei e credo bene che se ne scriveranno ancor di piu'.
E' molto ma molto probabile che vinca l'ambito (da lei)premio della critica Mia Martini che lei apprezza maggiormente di qualsiasi altro premio.
Effettivamente i giurati di tale premio sono la cerchia dei giornalisti.
Se lo merita sicuramente come paroliere!

Un'altra cosa ancora,oggi gurdando l'italia sul 2 ho notato una cosa:ad ogni Sanremo si associa sempre qualche evento tragico o qualche avvenimento di interesse nazionale:la morte di Castagna nel 2005,la morte-suicidio di Tenco,il ritrovamento dei fratellini Pappalardi...che nel cielo natale dell'Italia il segno dei Pesci sia in risalto?Forse che l'Italia e' un Gemelli asc Pesci?

b-right ha detto...

Aria fritta me lo dicevano
già quando studiavo filosofia,
dev'essere tipo "un fil rouge",
della mia vita.

Comunque le ricerche sulle
stelle fisse, ancorchè limitate,
poichè effettuate su destini
esemplari (papi, presidenti
della repubblica Francese e
grandi capi militari) sono
state citate da Clara Negri,
sul suo libro Astrologia
Esoterica; Armenia Editore
1988; alle pagine 138-139
(non estrapolo la citazione
specifica per timore di
quella cosa chiamata Copy
right, cosa che amo fino
a un certo punto).

Circa la parte di fortuna
o pars lunae o ascendente
lunare o Kleros Tyches
essa è soltanto una delle
parti arabe (poichè studiate
maggiomente dagli arabi,
Albumazar in particolare)o
punti fittizi. Ma poi esiste
ed è importantissima anche
la pars solis, o Daimon,
le parti di ogni pianeta,
e le parti riferite ad
ogni casa. Chiaramente
più elementi di studio
si hanno e più è facile
confondere se stessi o
il consultante, comunque
esminare pochi casi relativi
a una sola parte non può
far si per decidere negativamente
sulla sua efficacia, probabilmente
il nesso tra significatore
e significato è un altro,
e noi ci aspettiamo da un
certo aspetto planetario
qualcosa che esso non significa,
significando magari ben altro.

un saluto

uranio12 ha detto...

Gioco astrologico

Ciao vi propongo un esercizio-gioco.Vi daro' le generalita' di una persona con i suoi interessi e la personalita' e in base ai dati raccolti ci darete i dati astrologici generali,quali:libido del sole in una casa,stellium e posizioni planetarie coinvolte ed eventuali aspetti.
Esempio:grande cantante di fama internazionale,cieco con tendenze artistiche-pittoriche.Risposta:sole in seconda e una possibile venere dominante.Credo che sia un buongioco,un tipo alla "I soliti ignoti".

donna divorziata di grande passione e sensualita',doti canore spiccate,lottatrice nata sin dalle mura domestiche nell'infanzia che ha sempre grane in ogni dimora dove va ad abitare.E' una big:chi e'?

Pensate e riflettete,la soluzione e' a portata di naso,domani vi daro' la risposta.

Graziano Vagnozzi ha detto...

Sarà mica la Berté col suo Marte al FC e il Sole in 2ª?

uranio12 ha detto...

Complimenti a Graziano:hai vinto!
Berte':sole in seconda,marte al fc,giove mal aspettato in settima casa radix...
Grande Graziano

Graziano Vagnozzi ha detto...

Bene! Cosa ho vinto? ^__^
Della Bertè possiamo inoltre notare che, pur essendo la classica Vergine compensata, presenta alcuni tratti distintivi del suo segno, come l'amore per i lavori manuali (anche stavolta sul palco ha puntualizzato che si cuce i vestiti da sola).

Olrak ha detto...

Grazie ancora dei consigli, Uranio 12. Cmq quello di Maggio non è un semplic esame, ma un concorso pubblico. Quindi va bene sì guardare la 7^ e la 10^, un po' meno però la 3^ e la 9^, o forse potrebbe essere utile guardarle in relazione al viaggio che dovrei intraprendere per recarmi presso la sede del concorso che si terrà a Roma.
Ciao!

Sabri ha detto...

Cari tutti,
una curiosita' sanremese: uno dei fratelli del gruppo emergente dei Sonohora, che ha vinto la sezione giovani della kermesse, ha compiuto gli anni nelle prime ore del 26 Febbraio, secondo giorno della manifestazione canora, e nella prima loro esibizione del 25/02 lo ha detto.

Buona serata,
Sabrina.