martedì 20 maggio 2008

I 75 anni di Liliana Cavani e l'amore


Quest'anno Liliana Cavani ha compiuto 75 anni. E' una regista che mi piace molto per tanti motivi. Nel suo film "Il portiere di notte" affronta il tema dell'amore che è uno dei più gettonati dalla nascita di questo blog. Come lo affronta? Nell'unico modo in cui potrebbe, avendo un Ascendente in Scorpione e una Luna strettamente congiunta a Plutone e in ottava Casa: dunque la sua visione dell'amore è una visione assolutamente scorpionico-plutoniana dove nulla o pochissimo può mitigare la Venere Sagittario.
La storia, credo, la conosciate tutti: lei era ebrea internata in un campo di concentramento e il suo aguzzino la torturava e faceva sesso con lei. Dopo la guerra i due si riconoscono (lei è ricca e potente e lui si nasconde dalla giustizia indossando i panni di un portiere d'albergo). La loro relazione riprende e lei cerca nuovamente di riprodurre quel rapporto sado-masochista che aveva già caratterizzato il loro primo approccio. Cosa ha voluto dirci la brava regista di Carpi? Che in ogni rapporto c'è una vittima e un carnefice e le parti saranno sempre quelle: se un soggetto è stato vittima, sarà sempre vittima e così per il carnefice. Questo è certamente il target principale dello Scorpione dove è importante sia fare del male e sia fare in modo da giocare contro la propria squadra, magari per perdere anche una occasione importante quando la si trova.
E se dovessero unirsi due vittime? Mi viene in mente ciò che diceva Hannibal Lecter in "Hannibal" di Ridley Scott: ci sono ghiandaie marine lente e ghiandaie da picchiata. Non si possono far accoppiare due ghiandaie da picchiata altrimenti i piccoli precipiteranno verso il basso...
Tornando alla domanda: se si uniscono due vittime in una liaison, cosa accadrà? E' semplice, la meno vittima delle due, diventerà carnefice.
Buona notte a Tutti
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

1 commento:

Giulia ha detto...

Molto interesssante questo post che mi dà adito a due riflessioni/domande.
La prima, che in verità mi frullava in testa da ieri, avendo letto un lungo intervento di Andrè Barbault circa le sue "idee astrologiche sull'amore" è: si possono cambiare le modalità d'amare?
Per esempio, leggendo del grande maestro sulla vocazione al celibato mentale di soggetti segnati da Capricorno-Vergine-Saturno (di cui ho dolorosa esperienza) mi chiedevo se magari tramite RSM in dosi massicce, ovvero annuali, volte ad un "ammorbidimento" sentimentale, si potesse riscaldare la freddezza che alberga nel cuore e nei rapporti di quelli che portano tale segnatura.
Una congiunziane natale Venere Saturno, magari in Capricorno, si può sciogliere con RSM che alberghino una Venere all'As o al Ds?
La seconda domanda che mi è sorta leggendo della dualità vittima/carnefice è questa.
Tante volte chi è stato vittima di abusi e violenze durante i primi anni di vita, al divenire adulto perpetra a sua volta ai danni di nuove vittime, ciò che ha subito nell'infanzia.
Come si concilia questa dualità vittima/carnefice nell'ambito della stessa persona?
Come si riconosce in un tema radix?
E cos'è che fa scattare l'inversione di tendenza? (non tutti gli abusati diventano abusatori)
Immagino siano domande ostiche, ma mi farebbe piacere approfondire con chi ne ha esperienza e naturalmente con il parere in merito di Ciro.