venerdì 24 settembre 2010

Tre Nuove "Pillole" su Astrologia e Scienza



Come sempre le trovate nella pagina:




Ciro Discepolo – Astrologia e Scienza 13A - “Pillole” di Astrologia


Ciro Discepolo – Astrologia e Scienza 14 - “Pillole” di Astrologia


Ciro Discepolo – Astrologia e Scienza 15 - “Pillole” di Astrologia


Buona visione a Tutti.





Ricevo da Lorenzowizard un commento allo studio di Raffaele Curti  e volentieri lo pubblico:




La questione delle esaltazioni planetarie - è il simbolo che conta

Se sui domicili dei pianeti ciò che è stato stabilito dagli antichi è tuttora unanimemente accettato, lo stesso non vale per le cosiddette esaltazioni. In questo caso lo schema tradizionale è ritenuto talvolta insoddisfacente, perché non abbastanza simmetrico, o contenente dei vuoti ingiustificabili, o non derivabile da postulati precisi.
Intanto da cosa nasce il problema, l'intera difficoltà nel rapportare Segni e pianeti dal punto di vista simbolico? Dal fatto che la natura dei Segni è più complessa è sfaccettata di quella dei pianeti, i quali in astrologia rappresentano le vere "cellule elementari" a cui si rifà ogni interpretazione. Per cui, se si vuole chiarire il rapporto che esiste tra gli uni e gli altri, risulta impossibile farlo nel modo più semplice, con una corrispondenza diretta (ciò a prescindere dal particolare che i Segni sono più numerosi dei pianeti).
Il primo passo della Tradizione per giungere a una soluzione è stato descrivere il rapporto tra Segno e pianeta in termini di “signoria”. Le manifestazioni del Segno vengono fatte conseguire da quelle di un Pianeta dominante in quanto gran parte delle prime risultano avere la stessa tonalità delle seconde, senza esaurirsi in esse.
Gli antichi osservatori hanno poi notato l'esistenza di altre qualità nei nativi di ogni Segno, rapportabili a quelle del Segno opposto. Da qui la dottrina della “duplice” signoria, in forma di Governo ed Esilio: ogni Segno avrà un pianeta governatore, che è quello che presenta col Segno la massima affinità, ma anche un anti-governatore, che logicamente non sarà altro che il governatore del Segno opposto.
Così se il Cancro è il Segno che nelle sue espressioni più comuni (ricerca della tranquillità, dell'abbraccio materno, del "nido") è maggiormente affine alla Luna, tutte le caratteristiche non-lunari o perfino anti-lunari che molti appartenenti al Segno presentano (durezza, spietatezza, ambizione fredda) vengono derivate dall'influenza del governatore del segno opposto, cioè Saturno. Quindi si dirà che il Cancro è il "trono" o il "domicilio" della Luna, in quanti i cancerini sono generalmente "lunari" nel senso migliore e più proprio, ma anche l'"esilio" di Saturno, poiché esistono cancerini saturniani nel senso più deteriore, e non solo, perfino i cancerini "lunari" presentano a volte qualcuna di queste caratteristiche.
In questo schema è contenuta "in nuce" la dottrina moderna dei Segni compensati, per la quale il nativo di un segno può comportarsi secondo il modello simbolico di quel Segno, o di quello opposto, a seconda della dominante individuale e degli altri valori del tema. Nella teoria dei domicili, ciò trova un corrispettivo nel fatto che il sistema è costruito in modo da assegnare per ogni coppia di Segni in opposizione, dei governatori di natura antitetica: Luminari-Saturno, Venere-Marte. La sua principale imperfezione consiste nella natura dubbia dell'antitesi Mercurio-Giove, che dovrebbe descrivere la polarità Vergine-Pesci e quella Gemelli-Sagittario, ma non riesce a farlo che parzialmente, specie nel primo caso.
Qui è venuta in aiuto la dottrina degli Elementi, la quale, oltre a spiegare il forte atteggiamento anti-mercuriano (utopico, idealista, confuso, disordinato, illuso) del tipico Pesci con la sua appartenenza all'elemento Acqua, in antitesi al Terra-realistico Vergine, è anche in grado di coprire l'altra "falla" del sistema dei domicili/esili: ovvero la mancanza di spiegazione per il fatto che Segni aventi la stessa coppia di pianeti in domicilio/esilio - es. Marte/Venere sia per l'Ariete che lo Scorpione - hanno, alla prova dei fatti una natura notevolmente diversa.
Nel caso citato la differenza consiste nella diversa connotazione assunta da Marte qualora si trovi in Fuoco (che è lo stesso Elemento caldo/secco del pianeta) o in Acqua (Elemento dal simbolismo freddo/umido, opposto a quello di Marte, per cui le manifestazioni del pianeta qui assumeranno un carattere particolarmente distorto e "cattivo").
A ciò si è aggiunto infine l'ulteriore perfezionamento della distinzione tra segni di inizio stagione (Cardinali), piena stagione (Fissi), declino/mutamento della stagione (Mobili): i primi contrassegnati dall'iniziativa, i secondi dalla continuità, gli ultimi dalla variabilità, per cui ad esempio il Marte - Ariete è assimilato a un fuoco nascente, il Marte - Scorpione a un fuoco che arde indefinitamente, sia pure “sott'acqua” (un paradosso che la dice lunga sul carattere del Segno). Una particolarità interessante di questo sistema è che la Mobilità è in tutti i 4 relativi segni riportata a un domicilio o un esilio di Mercurio, il pianeta instabile per eccellenza.
Riassumendo, gli antichi hanno ritenuto in prima battuta di poter spiegare i Segni tramite il complesso dei simboli planetari, delle quaternità e delle qualità elementari, giungendo a questo risultato (nell'ordine, dal valore principale a quello antitetico, spesso osservabile nella forma della compensazione.)

1) Ariete = Marte + Fuoco + Cardinale + Venere (esilio)    2) Toro = Venere + Terra + Fisso + Marte (esilio)    3) Gemelli =  Mercurio + Aria + Mobile + Giove (esilio)    4) Cancro =  Luna + Acqua + Cardinale + Saturno (esilio)    5) Leone  = Sole +  Fuoco + Fisso + Saturno (esilio)    6) Vergine = Mercurio + Terra + Mobile + Giove (esilio)    7) Bilancia = Venere + Aria + Cardinale + Marte (esilio)    8) Scorpione = Marte + Acqua + Fisso + Venere (esilio)    9) Sagittario  =  Giove + Fuoco + Mobile + Mercurio (esilio)    10) Capricorno = Saturno + Terra + Cardinale + Luna (esilio)    11) Aquario = Saturno + Aria + Fisso + Sole (esilio)    12) Pesci = Giove + Acqua + Mobile + Mercurio (esilio)

Questo sistema, perfettamente coerente, costruito su basi razionali e dotato di una mirabile simmetria interna, è accettato da tutti ancora oggi e la sua consistenza può essere verificata a ogni osservazione.
Perché allora gli stessi antichi non ne sono stati soddisfatti, e hanno avvertito la necessità di introdurre quella strana anomalia che è il loro irregolare apparato di "esaltazioni" e "cadute"?
Non può esservi che un motivo, a mio parere: se il sistema era coerente, tuttavia non era completo.
Esistevano cioè, per alcuni Segni, delle osservazioni ricorrenti che non potevano essere spiegate con nessuno dei fattori presenti nello schema dei domicili, degli elementi e delle quaternità.
Consideriamo il caso della Bilancia. Nel bilancino, a parte gli attributi venusiani/Aria come il savoir faire, l'intellettualismo e le velleità estetiche, esiste molto spesso una tendenza a occuparsi di "ciò che dura" e di "ciò che è concreto" che non può essere spiegata né dai pianeti in analogia, né dall'elemento base né dalla cardinalità. Si tratti di un avvocato, di uno scultore, di un mercante, di un mediatore finanziario, o di un battagliero attivista, il Bilancia ha spesso a che fare “per mestiere” con il Tempo o la Materia: le sue azioni esemplari devono essere un insegnamento e un monito, devono "durare", e essere anche molto "concrete" nei risultati... così anche come "durata" e "concretezza" sono l'essenza del matrimonio, delle sentenze, dei patti e dei contratti, che per analogia simbolica, nel sistema dei Segni sono attribuiti alla Bilancia.
E' evidente che "non tutto" ciò che corrisponde alla Bilancia può derivare da Venere, Marte, elemento Aria o cardinalità del segno. Il carattere "durevole" e anche strettamente “terreno”, legato agli interessi “materiali” e ai fatti tangibili del simbolismo bilancino presenta una evidente analogia con Saturno (e la Terra).
Secondo me è dunque come un completamento pratico, e non da astratte esigenze geometriche, che il sistema delle esaltazioni come "secondi domicili" si è imposto. Per cui ogni tentativo di fondare una "dottrina delle esaltazioni" su base astratta non è solo discutibile ma superfluo. La definizione di esaltazione, così come le spiegazioni che ne danno gli autori da Tolomeo ai moderni, non reggono e in fin dei conti non sono neanche molto interessanti. L'osservazione scrupolosa e l'interpretazione simbolica sono state le vere basi della teoria antica dell'esaltazione, e questo è il motivo per cui, nella sua disorganicità, essa appare appropriata e ben verificabile.
Anziché ammattire con pianeti ipotetici e ordinamenti poligonali, sarà più interessante tentare di comprendere meglio come è nato il meccanismo, cercando di mettersi nei panni di coloro che lo hanno ideato.
Iniziando per esempio dal caso sopra descritto della Bilancia ormai assodata come secondo domicilio di Saturno, i primissimi astrologi avranno proseguito notando che:
1) Non si trattava, tra i Segni, di un caso unico. Per esempio, il Capricorno presentava tra le sue caratteristiche ricorrenti, una combattività che non poteva essere riportata né a Saturno, pianeta in domicilio, né alla Terra né alla cardinalità. Essa si poteva far risalire a una esaltazione di Marte.
2) Per analogia col principio Domicilio- Esilio sarebbe stato poi logico ipotizzare che all'esaltazione di un pianeta in un Segno, dovesse corrispondere un secondo esilio ("caduta") in quello opposto. Così l'Ariete sarebbe divenuto un altro esilio di Saturno e il Cancro un altro esilio di Marte.
3) Quindi, sempre per analogia col sistema dei domicili e degli esili classici, avrebbe dovuto essere evidente anche una fenomenologia ricollegabile al pianeta in caduta. Per esempio, secondo questa teoria, oltre agli Arieti marziali (classici) e a quelli venusiani (Arieti atipici, quindi venusiani nel senso "peggiore", alla D'Annunzio), dovranno esistere anche Arieti saturnini, cosa che effettivamente si riscontra.
4) Da qui la possibilità di individuare un'esaltazione anche facendo osservazioni "alla rovescia", ovvero, dato un pianeta, individuando per esso un segno (a parte quello di esilio classico) in cui la sua azione appaia particolarmente deformata e deleteria: questo segno sarà un "secondo esilio", e quindi la "caduta" del pianeta.
E' il caso della Luna e dello Scorpione: se la Luna viene considerata esaltata in Toro secondo me è soprattutto per questo motivo, perché le manifestazioni della sua caduta in Scorpione sono lampanti e la prima cosa che è stata notata dagli antichi; da qui la necessità logica, una volta definito il "secondo" esilio (caduta), di stabilire il "secondo" domicilio (esaltazione) nel segno opposto.
5) Avendo ormai identificato per tre pianeti un'esaltazione e una caduta "certi" sarà sembrato necessario fare lo stesso coi restanti, a meno di lasciare un vuoto intollerabile in un meccanismo, che secondo la mentalità antica, doveva essere di origine divina e quindi perfetto. Per il Sole, risultava abbastanza ovvio postulare un'esaltazione in Ariete, il segno iniziale dello zodiaco, al cui inizio si trova il punto vernale, punto di passaggio tra opposte latitudini celesti. Meno convincente, e giustificata in modi spesso confusi, l'attribuzione delle esaltazioni di Giove e Venere  in Cancro e Pesci: per il primo la spiegazione migliore è che secondo la logica simbolica degli antichi Giove doveva necessariamente apparire malmesso nel segno più affine al suo oppositore Saturno (il Capricorno), mentre per la seconda potevano essere invocate ragioni di simmetria, il ben noto calore amoroso dei Pesci oppure le peculiarità alquanto anti-venusiane del segno della Vergine (mania del dettaglio, materialismo spinto, tendenza a vedere nel comportamento altrui motivazioni dettate dall'interesse...)
Il risultato finale è stato l'ordinamento dei domicili e delle esaltazioni come tutti lo conosciamo. Esso è stato variamente interpretato o contestato già dagli autori di epoca greco-romana. E' in effetti lontano dall'essere soddisfacente, dal punto di vista dell'ordine geometrico, ma sostanzialmente corretto da quello simbolico e dei fatti osservabili, che in astrologia è l'unico a contare.
Sono stati poi i moderni a completarlo, attribuendo ai nuovi pianeti le giuste collocazioni. Così Urano è stato utilizzato per spiegare il carattere innovativo, originale e anticonformista di tantissimi Aquari, che collideva con i valori saturnini prima visti come i soli dominatori del Segno, e che la tradizione non sapeva come spiegare. Nettuno è stato posto in Pesci a rimarcare opportunamente il temperamento "super-acqueo" del rappresentante medio del Segno, come la sua inclinazione all'umanitarismo, al misticismo e al sacrificio, e Plutone ha fornito la spiegazione definitiva dei "misteri infernali" dello Scorpione.
Si può discutere sull'esistenza di altre falle simboliche, cioè di Segni non descritti in modo esaustivo dall'insieme di governatori, antigovernatori, elementi e quaternità universalmente considerati, così come sulle qualità che dovrebbero avere eventuali pianeti tutti da scoprire, come gli X e Y della Morpurgo. Ma a mio parere si tratta di una discussione lontana dalle vere questioni pratiche. Se proprio si vogliono scomodare astri sconosciuti, a questo punto non si vede perché non si dovrebbero includere nella lista delle signorie i principali asteroidi (ben conosciuti!) e assegnare un domicilio a ciascuno di essi. A mio avviso, così come la sensibilità degli astrologi ha tarato il sistema in modo tale che il sistema di domificazione di Placidus è quello che dà le cuspidi “esatte” pur non essendo "oggettivamente" più corretto degli altri, lo stesso vale con tutto l'apparato dei governatori - che viene utilizzato in pratica soprattutto per determinare i Dispositori - e delle esaltazioni planetarie, che sono in fin dei conti un semplice strumento per comprendere meglio il simbolismo dei Segni e hanno ancor meno rilevanza nell'interpretazione.
Quali potrebbero essere le implicazioni pratiche di una riforma del complesso di corrispondenze astri-segni, effettuata in base a considerazioni logiche o geometriche (invece che sull'osservazione)? Quasi nulle, se si trattasse di sostituire una nuova "esaltazione" o “caduta” a quella che prima era considerata, per un pianeta nel Segno, una posizione "peregrina". Negative, se per ossequio a simili considerazioni, si volesse alterare uno schema sperimentato da millenni, e che funziona benissimo.
Se si considera poi che la Tradizione, tralasciando i vari domicilii ed esili, ha fissato dei criteri specifici per interpretare il significato che assume per esempio Marte in Gemelli, tutta la questione perde ancora più di consistenza. Sia che lo si consideri "peregrino" si decida arbitrariamente che invece esso è "in caduta", Marte in Gemelli rimane quello che è: un Marte in contesto d'Aria, dunque un Marte che inclina a manifestazioni intellettuali e relazionali, anziché prettamente fisiche. Un intellettuale piuttosto che uno sportivo, un addetto alle p.r. anziché un militare... Il volere considerare questo Marte in caduta perché sarebbe meno... marziale di un Marte in Ariete significa dare troppo peso alle etichette. L'astrologia vive di sfumature, non pratica la suddivisione in contenitori su cui sta scritto "domicilio", "caduta", "esilio" e simili. Ciascuna posizione di un pianeta nel Segno corrisponde a una particolare condizione esistenziale che non necessariamente è buona o cattiva in toto. Come ama dire André Barbault, il Sole è in esilio in Aquario dal punto di vista dell'affermazione egocentrica, ma chi oserebbe dire che lo è anche dal punto di vista della realizzazione spirituale? Si tratta di un Sole "invernale" o addirittura in qualche modo "ingrigito", se così è lecito dire, rispetto allo zenit leonino, ma non si tratta di difetti, solamente di un altro genere di virtù.
Non sono le nostre etichette a mutare la realtà: i simboli non si possono classificare e distribuire in recipienti ma trapassano gli uni negli altri come i colori, attraverso un'infinita gamma di sfumature.

Lorenzowizard


Per quanto mi riguarda, mi sono espresso più volte, per iscritto, sulla questione dei domicili, delle esaltazioni, delle cadute e degli esili e penso non sia il caso di ripetermi. Semmai, se qualcuno volesse riprendere un punto specifico di tali miei scritti e chiedermi qualcosa sugli stessi o commentarli, sono a disposizione per eventuali ulteriori approfondimenti.
Attualmente mi trovo a lottare, per il quinto giorno di seguito, con problemi di comunicazione. Anche se in questi giorni ho avuto modo di parlare con alcuni tecnici Fastweb preparatissimi e anche assai cortesi, sono ancora in alto mare, con la rete che va e viene e con il server out da tutta la settimana.
Pino Valente (soprattutto, ha lavorato molto a questi inconvenienti, ogni giorno, e a lui giunga il mio ringraziamento per l’affetto, oltre che per la professionalità, con cui mi segue) e Stefano Briganti hanno saputo dare un nome e cognome precisi ai due guasti che mi stanno facendo perdere un mare di tempo. Purtroppo ciò non è stato sufficiente a eliminare i guasti stessi, ma mi consolo pensando che ho deciso io di piazzarmi Marte in terza Casa nella RSM e nell’ultima RLM e resto sempre soddisfatto di tale scelta (in altre Case avrei pagato dei prezzi ben più alti e pericolosi!).
Per questo motivo non posso intervenire nei vostri dibattiti e neanche rispondere a richieste di consulenze. Però questo permette a persone preparate e brillanti, come Ludovico Bramanti, di essere più attivamente presenti nella vita del blog e di dimostrare anche la propria valentía, oltre a tanti altri che sono sempre presenti e oltre a coloro che, invece, sono troppo occupati, come sappiamo, per poterlo fare.



Ricevo dalle Edizioni Mediterranee e pubblico volentieri, quanto segue:












Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo



11 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie a Ciro per questo stimolante Blog dove imparo tanto.
Grazie a Lorenzowizard per il modo cristallino di esporre il suo pensiero.
Danila

Giuseppe Al Rami Galeota ha detto...

per lorenzowizard: ricordati che sei sempre il benvenuto nel mio blog. ;)e a questo punto aspetto che tu ti esponga a rispondere a quella domanda che ti feci sul fasanforum. poi magari ne parleremo qui se ti va.
inoltre, condivido ciò che hai scritto perchè approfondisce quanto avevo premesso nel mio commento dell'alto giorno. un abbraccio.

Lorenzowizard ha detto...

Per Giuseppe Al Rami

Certo, stavo giusto meditando lo scritto che è apparso ieri nel tuo blog. Dammi solo un po' di tempo... quanto al fasanforum, intendevi il nostro ultimo scambio? Lo riprendo volentieri. Ciao a tutti, e un grazie particolare a Danila... oltre che naturalmente al maestro.

Poseidon 83 ha detto...

Danila, capisco perfettamente la tua esigenza ed ora anche la tua richiesta...ti ringrazio per la disponibilità, ci risentiamo al tuo ritorno, buona R.L.!!!

P.S.: ho appena letto il Tuo commento al saggio di R. Curti ed ho trovato interessanti e molto stimolanti questi 2 concetti in particolare che poi voglio e spero di approfondire:

L'affermazione secondo cui avremmo delle risorse spirituali sottratte all'influenza dei pianeti. Fantastico anche secondo me: è un messaggio di forza e di stimolo a prendere coscienza di se e a sentirci protagonisti della nostra vita ed anche del nostro destino.

E poi il seguente, tra l'altro, prospettiva di descrizione delle configurazioni dissonanti, interessante sopratutto perchè le considera (dopo averne compreso il significato anche drammatico) in un'ottica di possibile superamento, di miglioramento:
"Il cerchio/mandala dello zodiaco contiene l’esperienza che l’anima si è assunta in quell’incarnazione allo scopo di riportare armonia nel disordine creato ad hoc “a scopo evolutivo” attraverso aspetti planetari stimolanti."
Stupendo, grazie.

Ludovico Bramanti ha detto...

Per Sara.
Nelle RS gli aspetti non contano nulla, Luna e Saturno in XI non sono assolutamente preoccupanti (farà fatica a farsi degli amici in Australia) e Venere sull'As è molto buono per la salute (è negativo per l'amore se si trova in XII): quindi non ti preoccupare.
Certo, potendo scegliere, c'è di meglio che passare il compleanno a Sydney.
Eventualmente, per potenziare l'aspetto economico-lavorativo, potendosi spostare solo in Australia come tu dici, potrebbe prendere in considerazione una RSM a Derby (Australia), con AS in II, Venere in II e Giove-Urano sulla cuspide della VI. Dovrebbe trovarcisi il 23.01.2011 alle 23.33 ora locale.
Ludovico

Niko ha detto...

Un saluto a tutti, per Eros: per la tua prossima RSM potresti optare per Vologda in Russia così, se fossi nato alle 19.30, avresti Giove in zona Gauquelin, stellium in quinta e l'Ascendente in seconda casa oppure, in tutt'altra direzione sia astrologica che della Terra, El Paso (Stati Uniti) dove piazzeresti Ascendente in settima casa, Sole in decima. Sicuramente Ciro potrà darti altri buoni consigli.





Niko

Anonimo ha detto...

Bello! Oggi è la giornata degli affettuosi ringraziamenti… Direi di ringraziare anche Raffaele Curti per il suo lavoro e per aver stimolato attraverso le sue riflessioni, il meglio delle nostre. Personalmente vorrei che esplicitasse, se se la sente, quella Chiave dello Zodiaco, quella meravigliosa conferma illuminante della teoria stessa che non si è dilungato a spiegare…
Danila

pasquale iacuvelle ha detto...

Grazie Ciro,
sempre esaustive ed interessanti le tue spiegazioni, come nel blog di oggi,
un saluto a tutti,

Pasquale.

Poseidon 83 ha detto...

Per Lorenzowizard,

ho appena letto il tuo commento e vorrei condividere qui alcune osservazioni che mi ha suscitato.
Condivido in pieno il nocciolo della tua tesi, e cioè (se non mi sbaglio), che la struttura dei domicili e delle cadute ecc. ha (e deve avere) la sua ragion d'essere non in una simmetria geometrica e di ordine tra segni e pianeti, ma in una corrispondenza di significato, effettiva tra le caratteristiche dei segni e quelle dei pianeti. Penso sia corretto, se non altro perchè ritengo che questo procedimento empirico di codificazione simbolica rappresenti e rispetti, come mi sembra evidente, il processo di formazione e le stesse fondamenta dell'astrologia, che non è un dogma ma una disciplina che fonda le sue leggi di relazione tra pianeti e corpi sulla terra, su basi empiriche, di osservazione. Niente di più normale, allora, che il sistema delle dignità planetarie sia interpretabile secondo le stesse dinamiche di base, per quanto operazione difficile...
La mancanza di spiegazione di tutti gli elementi, secondo questo metodo, non mi porta ad elaborarne altri per raggiungere il pur nobile fine. Più che altro credo che se tale aspetto ha delle lacune, potrebbe essere dovuto al fatto che nella storia dell'astrologia, il tema sia passato in secondo piano e le attenzioni degli studiosi si siano spostati su altri temi, magari sbagliando (ma questo non so dirlo) perchè hanno ritenuto altri temi più meritevoli di studio. Ciò non toglie quindi che maggiori chiarimenti sul tema possono essere soltanto positivi, ma io non abbandonerei il metodo di osservazione dei simboli e dei significati: secondo me quasi tutte le nozioni astrologiche ìsono state ricavate proprio da questo sistema. E inoltre questo sistema permette anche una verifica.

Poi riguardo l'esaltazione di Giove nel cancro, la prima volta che ne ho letto, non me la spiegavo benissimo, poi ho pensato, fosse altrettanto plausibile (come quella di marte in Capricorno per intenderci) come quelle più evidentemente condivisibili e cioè quelle dei tuoi esempi iniziali.
Io me la spiego così: Giove simboleggia anche la legge, l'autorità e nel sagittario si esprime come paternalismo. Osservando il tipo Cancro (nell'uomo specialmente) ho sempre notato un evidente atteggiamento di paternalismo (cioè di autorevolezza, non autorità, un pò affettuosa e protettiva)...bene credo che questa caratteristica non abbia origine nella Luna...la Luna dovrebbe esprimere la ricerca di protettività e di una figura materna/paterna, non il comportamento attivo di "protettore", di padre protettivo ecc...la Luna conferisce al Cancro i caratteri della passività, non certo dell'attività! Credo dunque che se fossero dovute all'influenza lunare queste peculiarità si esprimerebbero (e infatti credo si esprimano così) come una immedesimazione nei bisogni del bambino e ad un conseguente comportamento protettivo, che tuttavia originato solo da questo simbolo sarebbe debole, perchè emergerebbe più che altro sempre la ricerca della protezione, non la sua affermazione...invece questo è il tratto più marcato del cancro (cioè oltre al bisogno di protezione, la protezione che questi crea per il figlio è molto più marcata), e credo sia dovuta all'effetto di Giove (che ovviamente si aggiunge a quello della Luna)...ce ne saranno sicuramente altre di caratteristiche riconducibili a Giove, questa è quella su cui sono arrivato naturalmente e quasi subito e che mi spiego meglio. Me ne vengono in mente anche altri: la Tradizione che credo sia distinta Storia (anche se entrambe sono collegate al ricordo ed al passato), credo che la difficoltà nel distinguere gli effetti del pianeta in Trono da quello in Esaltazione potrebbe derivare dal fatto che gli stessi riguardino i medesimi temi e spesso non si capisce su uno stessa tema (tipo il senso di protettività) a quale pianeta sia attribuibile l'effetto, quando in realtà è attribuibile all'interazione di entrambi...
Marco

Lorenzowizard ha detto...

Per Poseidon 83

In effetti è difficile spiegare perchè Giove debba essere proprio esaltato in Cancro e non, poniamo, in un segno positivo ed espansivo come quello che segue... Anche volendo accettare la dinamica che ho proposto io, cioè che l'esaltazione in Cancro non sia altro che la conseguenza della caduta di in Capricorno, il più saturnino di tutti i segni, sta di fatto che nulla avrebbe impedito a astrologi aventi un diverso modo di vedere le cose di porre la caduta di Giove in Aquario, altro segno saturnino, e quindi l'esaltazione in Leone.
Rimane nel sistema antico qualcosa che ci sfugge, ed è opinabile, ma tieni sempre conto che le esaltazioni non hanno l'importanza dei domicili. In base ai domicili si interpretano i dispositori, in base alle esaltazioni si valutano solo certe posizioni planetarie come migliori delle altre (si fa per dire: secondo me, tanto per restare sull'esempio di prima, Giove in Leone è meglio di Giove in Cancro). Insomma credo sia inutile scervellarsi. Ciao.

Marisa50 ha detto...

per Ludovico e angelino59
un grazie sentito a Te Ludovico per i tuoi
preziosi consigli..
un grazie anche a angelino59
Marisa50