sabato 26 luglio 2008

Giove e il sorriso



Sì, Giove si può usare come un Prozac (quando lo mettiamo all'AS). Qualcuno dirà ma Andrea è felice per via chimica: e allora? Vogliamo essere razzisti? Se la chimica porta il sorriso alla gente, mi piace la chimica (per Francesca: leggi qualcosa su Giove nella manualistica dei migliori autori mondiali). All'AS protegge e aiuta a essere ottimisti. Al MC, come sapete, fa tutte altre cose.
Va da sé che occorre essere consapevoli, desiderare di crescere, fare dono di sé stessi agli altri e tutte le cose sagge che le persone evolute ci ricordano ogni giorno.
Buona giornata a Tutti.
Ciro Discepolo
www.solarreturns.com
www.cirodiscepolo.it

9 commenti:

doriana ha detto...

Sono perfettamente in accordo con te: nessun razzismo verso la chimica se ci aiuta a vivere meglio! Oltretutto essendo vissuta per anni con una persona depressa so quale strazio sia per loro e per i familiari, anche l'andare in ferie può divenire fonte di ansia...
Mi preoccupa, però, il crescente uso di psico-farmaci rivolti all'infanzia, che mi fa pensare che il loro utilizzo sia un pò troppo disinvolto (alla fine non sono caramelle, e, alle volte, gli effetti collaterali sono pesantissimi)
Benvenuto, quindi, a Giove: Prozac naturale con pochi effetti collaterali...
Che dici Ciro, che possa essere l'uso sapiente di Giove di RS la ricetta per la felicità?
P.S. A proposito di depressione: il blog langue, siete quasi tutti al mare, Milano si svuota, continuo ad essere una homeless, al lavoro mi triturano il triturabile,...ma questo post mi ha messa di buon umore. Che dite è patologico?

doriana ha detto...

P.S. Scordavo... nella lista delle mie personali sciagure mancano:
non ho un fidanzato e sono in panico da tesi, in ansia da trasloco, in crisi di incompatibilità col capoufficio... Buon umore?!
Questo è proprio Giove! O devo andare all'immediata ricerca di un buon analista?? Che sarà in ferie, of course.... :-)

Anonimo ha detto...

Pero' tra poco ti laurei...
e dici poco!!!!!!
I fidanzati (a volte) vanno, le lauree restano.
In bocca al lupo!

Alberto B. ha detto...

TRATTO DA CORRIERE.IT
QUESTO è IL LINK:

http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_25/morto_randy_pausch_ultima_lezione_259a20cc-5a56-11dd-bcb1-00144f02aabc.shtml

È morto Randy Pausch, commosse
il mondo con la sua «Ultima lezione»
Docente alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh, era malato di cancro. A settembre l'addio ai suoi studenti


L'addio a Pausch sul sito della Carnegie Mellon
WASHINGTON - Nella sua ultima lezione il professor Randy Pausch, che insegnava scienze informatiche alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh, ha detto di non voler essere compatito e di non voler parlare della morte, ma della vita. Lui, 47 anni - sposato con tre figli - è morto per un tumore che nonostante le cure ha invaso il suo organismo in modo irreparabile. L'ultima lezione ai suoi studenti è stata registrata e - messa in Rete - ha avuto un successo strepitoso (guarda il suo intervento alla trasmissione di Oprah Winphrey sottotitolato in italiano). Pausch parla dei sogni di quando era bambino, dell'importanza di sognare e della possibilità di realizzare i propri desideri. «Non possiamo cambiare le carte che ci vengono servite, solo il modo in cui giochiamo la mano» è la celebre frase con cui il 18 settembre ha spiegato ai ragazzi l'importanza di non rinunciare mai a vivere, in un discorso piena di umorismo e ottimismo.

INNO ALLA VITA - Una lezione di vita, un saluto profondo che ha commosso non solo gli allievi della Carnegie Mellon ma tutto il mondo. E che è diventato un libro tradotto in 30 lingue ed edito in Italia da Rizzoli ( «L'ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore»), in cui i temi della last lection vengono sviluppati e approfonditi. «Ho un problema di sistema - aveva annunciato il docente di fronte a 400 studenti -. Benché abbia sempre goduto di forma fisica strepitosa, ho ben dieci metastasi al fegato e mi restano solo pochi mesi di vita». L'incontro finale tra il docente e i suoi studenti, tra ironia e riflessioni profonde, si era trasformato in un commosso inno alla vita. «Trovate la vostra passione e seguitela - disse -, non smettete di cercarla perché altrimenti ciò che state facendo è solo aspettare la Mietitrice». Lui, citato da Time tra le cento persone più influenti del mondo, la morte l'ha affrontata a viso aperto: «Non la battiamo vivendo più a lungo, ma vivendo bene e pienamente, perché ella verrà per tutti noi» aveva detto.

doriana ha detto...

Grazie Celeste, sei sempre tanto carina. Ed era proprio quello che volevo dire (e che, a mio parere, è l'effetto giove all'asc che ho dalla nascita, e un pò, forse, alle mie radici partenopee): quando sono circondata da 1001 problema riesco a vedere anche quello che di buono ho... Per molti motivi, una laurea, senza essere fuori corso, a quasi 43 anni, rappresenta la mia vittoria (sugli insuccessi, i fallimenti, le sofferenza)
Poi non sai che transiti esiziali ho avuto in questi anni, sono sopravvissuta e sono cresciuta! Penso, infatti, che tutto questo lo devo dedicare anche a Ciro!
Bellissimo l'inno alla vita che hai postato Alberto...
Poco o tanto sia lungo il nostro cammino, l'importante è vivere. Piangere e ridere, ma comunque vivere...

Anonimo ha detto...

Grazie alberto per aver trascritto l'inno alla vita.
Contiene parole che credo facciano particolarmente bene a me e a Doriana.
Abbiamo circa la stessa età, di sbagli ne ho fatti anche io e quindi mi sono inflitta una bella dose di sofferenze.
Così come una serie di eventi indipendenti da me si sono succeduti in modo doloroso.
E anche io devo ringraziare Ciro per aver curato le mie RSM ma anche di essersi accollato quello che qualche tempo fa veniva definito su questo blog la funzione dell'"Astrologo badante", perchè per qualche tempo gli eventi e la solitudine sono stati veramente pesanti.
Con la scoperta dell'AA la mia voglia di farcela è rinata.
Per uno scorpione come me capire come si fa a vivere "bene e pienamente" è la lezione piu' importante da acquisire.
Un forte abbraccio e ancora in bocca al lupo per la tesi.

Alberto B. ha detto...

QUESTO è il link per vedere l'ultima conferenza di Randy Pausch relativa all'INNO alla VITA!

http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dal%20Mondo&vxClipId=2524_6b0863e2-5a58-11dd-bcb1-00144f02aabc&vxBitrate=300

doriana ha detto...

Sorellina Celeste :-)
in scorpione ho luna congiunta a nettuno (quadrati al sole!) quindi capisco ciò che vuoi dire/rmi: alle sofferenze della vita ci aggiungiamo una poco sana autofustigazione scorpionica (oltre al danno la beffa!)che ci fa dire: è colpa mia, me la sono cercata!
Bene: fra i miei buoni propositi per l'anno nuovo c'era un pò di sana autoindulgenza. Novità assoluta: in parte ci sono riuscita.
Come mi disse il Maestro: facciamo pendere la bilancia dal lato Giove :-)
Visto che oggi mi sono lamentata di tutti gli acciacchi di vita ed ho sostenuto di essere comunque di buon umore per il tema del post, mi è venuta in mente una legge di Murphy: colui che ride quando le cose vanno male, ha trovato qualcuno a cui dare la colpa!
Carina eh? Non l'ho ancora trovato il coplevole, ma lo sto cercando.... :-)
A chiunque oggi sia stato al mare, può raccontarmi com'è? Così tanto per rinfrescare la memoria, e farmi sognare un pò...

Anonimo ha detto...

E' che a me Giove è capitato in Ariete in IX in trigono all'Asc, vedo solo che attira me (o mi manda, è uguale) in doppia razione tutto l'occorrente allo sviluppo del TN. Ho apprezzato, infatti, la parte finale del tuo intervento ("dipende dal tema...")