venerdì 11 luglio 2008

Sempre per spirito di servizio


Sempre per spirito di servizio. Molti mi rimproverano per l’eccessiva prudenza che metto nella organizzazione e nella esecuzione di ogni viaggio di compleanno, partendo, per esempio, molti giorni prima dello stesso. Nella mia vita ho visto piangere, nel vero senso della parola, molte persone che, non seguendo i miei consigli, sono giunte in ritardo sul luogo del compleanno, vanificando un viaggio e spesso avendo seri problemi in conseguenza di ciò.

Ritengo di poter dire, con assoluta tranquillità, che nel mio caso non si tratta di ansia e di fantasmi, due realtà che non conosco, bensì del fatto che il demonio è in attività 24 ore su 24, soprattutto per chi, come chi scrive, ha Marte in terza Casa che forma aspetti con tutto il tema.

Sentite questa, fresca di giornata.

Premessa.

A ottobre scorso acquisto, online, da una grossa società di intermediazione viaggi, l’intero pacchetto per Wallis, riuscendo a strappare un costo di meno della metà rispetto a quello offertomi dalle agenzie. Ricevo i biglietti a mezzo posta elettronica e mi tranquillizzo per il momento.

Nel progettare il viaggio a Wallis, davvero – credo - il più lungo del mondo (dall’Italia), mi tengo ampi margini di tolleranza sulle date e, ancora una volta, i fatti mi daranno ragione.

Due settimane fa la società che mi vendette i biglietti a ottobre mi contatta e mi dice che il mio volo Noumea-Wallis del 14 luglio è stato soppresso e mi propone due alternative: un volo il giorno 12 o uno il 16, con arrivo poche ore prima del mio compleanno. Protesto fortemente perché non credo si possa cancellare un volo e riproteggere il passeggero offrendogli alternative a giorni di distanza. Poi, da indagini che ho fatto qui, ho saputo che il volo non è stato affatto cancellato, ma la ragione della cancellazione del “mio” posto su quel volo l’ha suggerita Elisabetta pochi giorni fa quando ha ricordato che sia qui che a Wallis il 14 luglio è festa nazionale per la presa della Bastiglia. Questi volponi della Air Calin, in disprezzo di tutte le leggi internazionali, hanno cancellato il mio posto aereo acquistato e pagato molti mesi prima per darlo, probabilmente, a qualche funzionario statale francese in viaggio ufficiale con la famiglia per celebrare la festa nazionale.

E fin qui saremmo ancora nell’ordinaria amministrazione che ci fa solo chiedere che differenza ci sia tra la violenza del cittadino e la violenza di una multinazionale o dello Stato (vedi il grande Stanley in “Arancia Meccanica”).

Tuttavia la cosa non finisce qui.

Naturalmente io mi ero protetto ed ero a Noumea già dal 9 luglio, in attesa del volo del 14 e pertanto avevo optato per la data del 12 luglio che qui sarà domani. Mi ero tenuto anche un grosso margine di sicurezza con i voli precedenti e successivi, altrimenti tutto il viaggio sarebbe andato a… Dunque arriviamo a oggi 11 luglio, qui a Noumea.

Tramite Internet vado sul sito della Air Calin per tentare un checkin online, ma non sanno neanche cosa sia.

La cosa mi preoccupa un poco perché l’aeroporto è uno dei più lontani, in assoluto, dal centro abitato. Vi basti sapere che un taxi prende da 90 a 100 euro per portarvi dal centro della città all’aeroporto. Parliamo di circa un’ora di autostrada sgombra.

L’aereo ci sarà alle 8 di mattina e occorre stare alle 6 in aeroporto, ma meglio prima se dovessero esserci complicazioni. Questo vuol dire partire con il taxi alle 5 e alzarsi alle 4.

Per guadagnare un paio d’ore penso che forse potrei andare alla sede centrale della Air Calin per ottenere da loro un checkin dato che mancano solo poche ore alla partenza.

Ancora una volta la mia eccessiva prudenza mi ha salvato.

Mi reco alla Air Calin dove una gentilissima signora francese mi ascolta, guarda i miei documenti e mi dice: “Questa è una conferma di volo, noi abbiamo bisogno del biglietto cartaceo in quanto il suo nome non risulta neanche nel nostro computer”.

Non voglio stare qui a celebrarmi, ma molti, in analoghe circostanze, si fanno prendere dal panico e giungono anche a fare una strage. Per fortuna sono assai calmo di natura e ho un sangue freddo davvero invidiabile.

Cerco di capire meglio. La signora mi dice che mancano i biglietti cartacei dell’Air France. “Scusi, cosa c’entra l’Air France?”. “Dalle sigle che mi sta mostrando si intuisce che la conferma di prenotazione è stata fatta dall’air France. Evidentemente lei ha acquistato da un intermediario che, a sua volta, ha acquistato da Air France, ma manca sempre il biglietto cartaceo”. Allora, con molta calma, cerco di farle capire che la parte lesa sono io perché loro mi hanno cancellato dal volo e non hanno cancellato il volo, ma è un dialogo tra sordi e muti. Alla fine capisco come si può sbrogliare la matassa. Smetto di ricordare alla mia interlocutrice che sono stato truffato da loro, dall’Air France e dalla società intermediatrice e pronuncio la frase magica: “Va bene, ho perso i biglietti. Che facciamo?”. Il volto della signora si illumina. Mi dice di recarmi alla sede dell’Air France di Noumea a denunciare la mia negligenza e, intanto, lei avverte la collega francese, di essere indulgente con me, di verbalizzare tutto, di trovare una soluzione e di applicarmi una multa lieve.

Vado così alla sede dell’Air France da Melissa, davvero bellissima, ma pur sempre la parte contro. Tento di rifarle lo stesso discorso e vedo che diventa buia in viso. Ritorno, allora, sulla versione “biglietti persi” e la macchina burocratica si mette in moto. Dopo circa un’ora firmo un documento in cui mi autoaccuso di non avere Marte in Vergine e, dietro pagamento di soli 90 euro, mi danno un biglietto cartaceo su cui c’è scritto: “E-ticket” (sic!).

A dire il vero all’air Calin vi era anche un omaccione scuro di pelle, con molti tatuaggi che mi guardava con antipatia. Per qualche minuto ho pensato di dover pagare anche in natura la “mia” negligenza.

Ritorno all’Air Calin e la signora di prima mi conferma che è tutto OK. E il checkin? “No, quello lo farà domattina alle 6 in aeroporto…”.

Se io facessi scommesse con i bookmakers potrei guadagnare moltissimi soldi. Per esempio, l’altro ieri, al mio arrivo a Noumea sul volo da Tokyo, hanno fermato un solo passeggero: indovinate chi? Naturalmente. E per quale motivo? Non lo so, ma quelli della dogana mi hanno chiesto ripetutamente se trasportavo animali vivi o morti in valigia. Confesso che lì ho dovuto tenere a freno la mia lingua terribile perché avrei voluti farli piangere per le cose tremende che avevo da dire loro, ma mi sono trattenuto perché devo raggiungere Wallis. Se ci riuscirò, spero mi fermeranno di nuovo al volo di ritorno. Se accadrà forse finirò sui telegiornali, come è già accaduto in passato.

Qui è il tardo pomeriggio di venerdì.

Un saluto a Tutti.

Ciro Discepolo

www.solarreturns.com

www.cirodiscepolo.it

P.S. Intanto il tempo è cambiato. Ieri pioveva e tirava un vento gelido. Il sole non l’ho mai visto, neanche cinque minuti, ma oggi fa un caldo afoso e umidissimo. Se scriverò una cronaca di questo viaggio, vi darò altri particolari che vi potranno essere utili, ma intanto pregate la Madonna di non dovere mai andare a Wallis. Sui titoli di coda scorre il triste lapsus-presagio di Elisabetta.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Ciro,
tieni duro da vero combattente quale sei: il prossimo post sarà da Wallis!
Un caro saluto e buon proseguimento di viaggio!
PS: ragazzi qui si langue ..dove siete finiti?
Celeste

Unknown ha detto...

Su Ciro, c'è di peggio nella vita che qualche piccolo disguido per di più nella rotta per il paradiso terrestre!!(Se ti affaccerai al finestrino in decollo ed atterraggio, vedrai barriere coralline senza pari...e per quanto io ami alla follia l'Italia, dubito che a Capri tu potrai ritrovare un tale reef...).
Non ne abbiamo parlato,ma nel caso, ti avrei consigliato il comodo Cathay Pacific da Fiumicino > Hong Kong > Sydney > Noumea > Wallis; meno ore di volo,oltre ad un alto tasso di tecnologia...meglio così, hai avuto modo di esprimere il tuo Saturno radix in nona, che notoriamente ti da una capacità di adattamento al "lontano" più lunga della media.
Non pensare di essere l'unico viaggiatore in circolazione sadicamente torturato dall'Airport Big Brother Authority; è la prassi di tutte le isole del mondo fare grande attenzione a che non vengano importate sementi, fiori, insaccati ecc...(alcuni moduli immigrazione chiedono di dichiarare se si sono visitate fattorie o stalle)perchè il pericolo di una epidemia fatale è grande. Ricordo che proprio alla dogana di Noumea mi fecero aprire per la prima volta in vita mia la valigia e trovando un barattolo di miele neozelandese (che avevo acquistato per regalarlo a mia madre che ne fa collezione) riuscii a scampare il sequestro promettendo che non l'avrei mai aperto prima della ripartenza dalla Nuova Caledonia.
Sono sciocchezze Ciro, don't worry be happy, non lasciarti intrappolare in oscuri scaramantici presagi, pensa positivo ed il resto girerà di conseguenza!
Se ti resta tempo vai a vedere il Centre Culturel Kanak Tijbaou progettato da Renzo Piano, merita.
Dalla prossima settimana sono ad Hong Kong, dove ho intenzione di prendermi uno di quei pc compatti ultrapiatti ed ultraleggeri da 8,9" ; si potrà inserirci Astral?
A presto,
goditi le palme e lasciati inebriare dalle splendide fragranze di frangipani ed hibiscus e ricorda che CALIN oltre che Caledonia International in francese significa anche carezza, coccola...vraiment, senza lapsus.
Elisabetta.

P.S: Grazie Celeste che rimani tu a guardia del faro, noi tutti ne abbiamo approfittato...!

Anonimo ha detto...

Ahahahahah!!! Eli, ma tu sei un po' strega!!!!
Effettivamente questo è un po' il mio ruolo nella vita.....;-)))))
Sarà il mio sempreterno saturno in 7 casa!
Un caro saluto a tutti e oziate pure mentre io veglio da brava vestale sulle peripezie di Ciro.
di nuovo ;-)))))

Giuseppe Al Rami Galeota ha detto...

caro maestro Ciro, finalmente sono riuscito a trovare la sua nuova guida di astrologia!!! l'avevo prestato anni fa e non me l'han più restituito. dopo dieci anni, eccolo spuntare dallo scaffale della libreria feltrinelli di Bari. ora è a casa mia e mai più presterò un libro... a sentire tutte queste disavventure volanti, mi è venuto un certo dolorino di pancia... certo che nonb sono molto incoraggianti per chi si appresta a fronteggiare il primo viaggio aereo della sua vita...

Anonimo ha detto...

Al rami ma se hai appena ritrovato un libro che ti è caro!! queste si chiamano "percezioni selettive"...dai, andrà tutto bene.
In bocca al lupo!