Attacchi a Veltroni

Non l’ho dimenticato. Avevo fatto delle previsioni, su questo spazio, nei mesi precedenti a oggi, e vi ricordo io stesso la cosa. Avevo individuato due periodi critici per il PD: fine gennaio e tra la fine di marzo e metà aprile (periodo molto critico anche per la presenza di molti compleanni di leader di quel partito).
Avevo anche individuato, sempre per la fine di gennaio, un analogo periodo critico nella maggioranza.
L’articolo che vedete è del “Corriere della Sera” di oggi e dice testualmente: “Alla riunione dei dalemiani si parla di Borsani leader – Attacchi a Veltroni all’incontro di Red: errori su federalismo e sbarramento”. Inoltre, proprio ieri, i piccoli partiti si sono riuniti e hanno dichiarato guerra al PD accusandolo di “legge truffa” che sancisce lo sbarramento al 4%, ma lo fa un mese prima della presentazione delle liste per le europee. Stiamo parlando di un articolo, mi sembra assolutamente esplicito, che uno dei maggiori quotidiani italiani pubblica il 30 gennaio (e non il 15 gennaio o il 12 febbraio).
Sull’altro fronte troviamo il Governo impegnato per molte difficoltà, ma con una crisi specifica che lo vede anche spaccato al proprio interno: la questione della grazia concessa al terrorista Battisti in Brasile. Credo che tutti noi siamo restati sdegnati di fronte a tanto. Nei giorni scorsi si parlava anche di boicottare l’ingresso del Brasile nel G8 e altre misure di politica internazionale pesantissime, ma che sembrava godessero di un quasi silenzioso consenso da parte dell’opinione pubblica italiana. Ma ecco il colpo di scena di ieri (non di metà gennaio): due importanti esponenti della maggioranza propongono di non giocare la partita di calcio con il Brasile. Qui, a mio avviso, la cosa si è fatta comica ed è stato detto, pressappoco: “Non scherziamo. Se parliamo di impedire l’ingresso del Brasile nel G8, se ne può anche discutere, ma nessuno tocchi il pallone!”. Anche la questione di Lampedusa, degli aiuti alla FIAT e delle misure economiche da prendere in tempi strettissimi, stanno facendo camminare il Governo sui carboni ardenti, esattamente in queste ore.

Aggiungo, infine, che noi sappiamo che AstralDetector può sbagliare di una decina di giorni al massimo e allora restiamo in ascolto.


Per Luciana. Vorrei ricordare un episodio abbastanza divertente relativo a un compleanno a Bakù. Mi riferisco agli anni ’70/’80. Un signore distinto, ottimo professionista, doveva recarsi laggiù, su mio consiglio. Chiese il visto all’ambasciata russa. Non dimenticate che stiamo parlando di diversi anni prima della caduta del Muro. I funzionari dell’ambascia cercavano di distoglierlo: “Ma perché vuole andare a Bakù? Mosca è molto più bella!”. “No, io desidero andare a Bakù!”. “Ma guardi che a San Pietroburgo ci sono dei musei stupendi da visitare…”. Insomma le trattative proseguivano, ma ovviamente il soggetto non desisteva dal suo proposito. Le cose sembravano mettersi male perché il visto non giungeva e mancavano pochi giorni alla partenza. Io gli studiai un compleanno mirato di riserva, ma, come avveniva spesso in questi casi e a quei tempi, il visto giunse due ore prima della partenza. Il signore in oggetto mi raccontò poi che era stato seguito, per tutto il viaggio, da due agenti in borghese del KGB (presumibilmente) che cercarono di scoprire per quale motivo egli fosse andato a Bakù. Lì egli trovò una location tipo paesini squallidi di alcuni entroterra del sud-Italia negli anni Cinquanta: poche case, delle canne al vento e un binario di un treno che non transitava mai…

Buon weekend a Tutti.
Ciro Discepolo
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